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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/07/12 in tutte le aree

  1. Nel campo delle patine ho conosciuto persone talmente abili nel crearle da non riuscirle a distinguerle neppure dal vivo da quelle originali Pertanto io non ho nessuna certezza nel valutare originali o rifatte quelle presentate in questa discussione come tante altre
    2 punti
  2. ... vedo che la discussione si va spostando sulla c.d. "malagiustizia" e rischiamo di non uscirne più. A mio avviso il problema è culturale. Voglio dire che nelle nostre università di giurisprudenza, così come in quelle di lettere o di archeologia, praticamente non si studia la legislazione di settore. Praticamente il codic urbani è un illustre sconosciuto. Tale ignoranza (nel senso letterale) porta a due gravi conseguenze: 1) nella pubblica amministrazione, a partire dal vertice, fino all'ultimo organo operativo, è invalsa la teoria (quasi sacramentale) che non sia lecito possedere monete antiche. 2) La P.G. (NTPC della Benemerita) , in subjecta materia organo giudiziario ed amministrativo, longa manus delle Soprintentenze, inonda le Procure della Repubblica con notizie di reato, ipotizzando il furto d'arte, se non addirittura la ricettazione e spesso entrambi i reati insieme (contraddizione in termini). Da qui l'ignoranza del P.M. (sempre nel senso letterale) induce quest'ultimo ad operare il sequestro, facendo iniziare il calvario del collezionista. Solo dopo le spese per l'avvocato (con grande gioia della categoria - la quale nel 99,99% dei casi è altrettanto ignorante in materia) ed i lunghi tempi dei procedimenti, si otterrà il dissequestro e l'archiviazione. Morale della favola: la pubblica amministrazione dei BBCC non ha tutelato un bel niente; la Giustizia ha lavorato a vuolo; il collezionista dopo essere uscito dallo studio dell'avvocato o finisce di collezionare o entra nello studio dello sicanalista e medio tempore tombaroli e ricettatori hanno fatto affari d'oro. Ecco perchè ha un senso mettere attorno ad un tavolo il MIBAC ed i collezionisti! Se poi i poteri forti ci marciano in questa situazione, allora lasciamo stare tutto com'è ed il nostro patrimonio culturale pubblico e privato va a farsi benedire.
    2 punti
  3. Anch'io voglio aderire a questa iniziativa. Ho in collezione alcuni doppioni desidero donarli al Cordusio ( nella persona di dabbene ) la prima moneta é un due marchi di Guglielmo I del 1876. La seconda e un due marchi di Guglielmo II del 1900 La terza un 10 pfennig del 1889 questo esemplare ha ancora l'aquila del rovescio ancora piccola malgrado guglielmao II sieda giá al trono sará lui ha cambiare nella variante piú grande l'ultima è un 5 marchi BDR del 1951 il primo 5 marchi della repubblica tedesca. Inoltre inviero ( se vi piace ) anche il vassoio da me creato
    2 punti
  4. Apprendo solo ora la notizia e non posso che esserne dispiaciuto. Tuttavia capisco la mole di lavoro che stava dietro ogni aggiornamento, la mancanza di tempo, la mancanza di "stimoli". Di conseguenza non è difficile comprendere la decisione di skaterghost al quale va fatto un grandissimo ringraziamento per il lavoro svolto con costanza in tutti questi anni. Credo si debba a lui la crescita ed il modo in cui si è sviluppato ed arricchito nel tempo questo topic. Grazie skaterghost! :hi:
    2 punti
  5. Per me è una muraiola di francesco l d'Este 1629-1658.
    1 punto
  6. Hai visto che inedito eeehhh!? Sembrava che almeno sull'oro napoletano era tutto scoperto .... e invece ....... ! :good:
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  7. " sia calato un silenzio pressochè assordante " Come all'epoca ci stiamo avvicinando anche qui dopo questa discussione di 39 pagine.....,non è la prima volta, forse non sarà neanche l'ultima .In quel caso furono due proposte diverse a dividere, qui due modi di agire differenti.
    1 punto
  8. Arrivato ieri dal mio edicolante di fiducia :good: ......all'ottava uscita si vede finalmente un'articolo sulla monetazione Napoletana.....e che articolo, a cura di Francesco di Rauso, un'altro inedito che tale zecca partenopea ci regala e non finisce mai di stupire, la novità c'è e si vede..........sempre. Quindi questo andrebbe inserito come moneta/tipologia iniziale (1768) del 9° tipo di 6 Ducati. Mi è capitato di osservare attentamente la foto e passandola (per modo di dire) con la lenta osservo che la sigla R del Maestro di Prova Giovanni Russo (1747-1775) è mancate della mezza lunetta di chiusura in alto in modo da farla sembrare una K . Ottimo articolo ben esposto in premessa con note sulla situazione del Regno di Napoli dell'epoca.......faccio i complimenti al curatore della Sezione Napoli.
    1 punto
  9. Cosa c'entrano il 1937 e gli anni successivi? Questa è la confezione ufficiale della Zecca predisposta nel 1936 (e solo nel 1936) per la celebrazione dell'Impero. Le coniazioni successive, emesse per i numismatici su richiesta specifica di S.A.R. Vittorio Emanuele, non mi risulta siano mai state confezionate insieme. E se anche fosse ora si tratta del 1936, data di tutte le monete della foto
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  10. vista dal vivo ottima moneta e confermo bel bb+ il mio parere :blum:
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  11. conosco qualche metodo meno istantaneo, ma che da ottimi risultati, in un lasso di tempo relativamente breve. circa 6 mesi. però lasciamo stare, ci sono già abbastanza furbetti al mondo :) diamo tempo alla natura che faccia il suo corso, le patine naturali formate nel corso di decine e decine di anni danno molta più soddisfazione :blum:
    1 punto
  12. Dovrebbe misurare 19,2 mm per 2,9 g, quindi si, è piccola ma neanche troppo :D In confronto ai 20 Pf. in Ag che postai tempo fa, 16 mm di diametro! Comunque anche io mi domando come ha fatto a finire li nel cassetto! Magari ha una storia particolare dietro se. Si, le misure sono quelle...era in un libro degli anni trenta che ho salvato dal macero. Non so se faceva da segnalibro o ci è finita per caso. Considera che abbiamo avuto molti finanzieri sardi che sono finiti prigionieri in Kenia, Sud Africa, India e magari chissà...forse era di uno di questi...ma sono solo ipotesi...Puoi dirmi qualcosa di più su questa moneta? Tiratura, dove circolava ecc? 1/4 Rupia: Ag 916 Tiratura: 1891 - 76.688 1898 - 100.000 1901 - 350.000 Demonetizzata il 01-04-1923 La più rara, guardando i numeri, dovrebbe essere la 1891 ma non è cosi, sono più difficili da trovare le altre 2 date, in alta conservazione soprattutto. Questa moneta circolava nell' Africa Occidentale Tedesca, la cui capitale era Dar-es-Salam. Comprendeva i territori di Tanzania, Ruanda, Urundi ( Burundi) e parte del Mozambico. Ai tempi circolavano pure i Talleri di Maria Teresa e le Rupie Indiane, 1 Tallero equivaleva a 2 Rupie. Il tallero viene messo fuori corso nei territori tedeschi il 29-10-1896, mentre le Rupie indiane, che circolavano per i 3/4 del totale contro 1/4 delle Rupie tedesche, vennero messe fuori corso il 21-05-1904. Si dice che il pezzo da 2 Rupie era molto amato dalle popolazioni indigene perchè di grande modulo come il Tallero di Maria Teresa, conteneva lo stesso fino di argento. Infatti hanno circolato molto, ed oggi si trovano quasi tutti BB, valore tra i 150-200 euro, mentre in alta conservazione sono rari e costosi. Ci fu anche un restyling dei pezzi da 1/4, 1/2 e 1 Rupia nel 1904 con la conseguente coniazione dei pezzi in numero maggiore, visto che per legge dovevano circolare solo Rupie tedesche da allora. Ci sono alcune tirature che vanno dalle poche decine a 3 centinaia massimo di monete coniate in FS per alcune date... Queste monete sono molto costose se in ottima conservazione. Un pezzo da 1 Rupia del 1907, che in FDC si aggira sui 300 euro, in FS fu venduto tempo fa a 3100 euro.
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  13. Riassumo quanto sino ad ora era stato esplicitato e suggerito. In primis... si ritiene ovvio che adoperarsi per una rivisitazione della normativa non è alla portata dei tecnici di questo Forum ove ci si prefigga un qualche successo e non solo un dialogo sterile in quanto arisultati concreti. Un tale obiettivo appartiene ad altri ambiti e ad altre potenze...è probabile che qualcuno prima o poi ci metterà mano con il dovuto "peso". In attesa del prima o del poi.... si riteneva utile intavolare un dialogo transattivo con il MiBAC con l'obiettivo di una mediazione incentrata su un possibile sbocco tranquillizzante e rasserenante per i Collezionisti. Se lo fosse per i Collezionisti...a maggior ragione lo sarebbe anche per gli Operatori. Condizioni preliminare: -collezionismo alla luce del sole e documentabile; -contrasto ai saccheggi dei siti archeologici ed alle falsificazioni; -piena collaborazione reciproca tra il Collezionismo e i Ministero; - disponibilità a prestare il matertiale allo stato per mostre o convegni di rilievo; - EMERSIONE DEL PATRIMONIO NUMISMATICO PRIVATO in cambio di tranquilla possibilità di detenere e disporre di tale patrimonio da parte dei privati...fatto salvo quanto fosse riconosciuto in possesso di un requisiti eccezionali, che non sia già nel molteplice possesso dello Stato. Ovvio che su tale scaletta (aggiustabile) si apre un dialogo...e si vede cosa ne viene fuori: cioè: se si dialoga...o non si dialoga. Il dialogo verrebbe aggiornato nelle linee essenziali anche sul Forum in una bacheca. A lato di tale bacheca è possibile aprire discussioni sul punto. Si potrebbero inviare, richieste di adesione al dialogo... alle altre Associazioni. Coloro che fossero, anche solo incoraggiati, a dialogare non sarebbero dei boss...o dei capopopolo intenzionati a chissà cosa. Si andrebbe del MiBAC per discutere di un programma prepubblicato...non per convincere qualcuno a comprare una o più monete. Si deve parlare con il Ministero...non si debbono sottrarre clienti a nessuno. Si discute di argomenti tecnici...non di gossip sul mondo e sui personaggi dell'ambiente. Peraltro i preposti al dialogo...dovrebbero smazzare non poco. Per la serie: vedrai che dovrete aprire un Ufficio ad hoc. Peraltro, immagino...a gratis. Ecco tutto quanto riassunto è una proposta concreta...probailmente molto incisiva. Unico neo tecnico...il MiBAC potrebbe respingerla? Sarebbe comunque un risultato anche il diniego del MiBAC di cui questo si assumerebbe le relative riesponsabilità, atteso che: - lo stesso Ministro ha dichiarato l'importanza del dialogo con i privati; - la più recente normativa d'ambito amministrativo riconosce l'importanza del Web e la necessità di incentivare la presenza dei ministeri in tale ambito...l'assenza in dati casi viene addirittura sanzionata; - la letteratura accademica è concorde. Com'ebbe a dire Reficul che è persona di indubbie capacità ed intelligenza: il Web è il nuovo che avanza...con tutte le implicazioni e le ricadute del caso. Quindi tale diniego non giocherebbe comunque a favore del Ministero in eventuali sede di contenzioso...almeno nell'ambito civile ed amministrativo. Nel caso di rifiuto al dialogo, allora... si ! Sarebbe tecnicamente opportuno inviare al MiBAC una lettera con richiesta formale di spiegazioni e quant'altro. In ambito legale si fa così...per ottenere risultati concreti ed efficaci e per tutelare gli assisititi...nel caso in esame i Sigg.ri Collezionisti. Dura da capire per i non tecnici? Eccesso di timore o cautela (reverenziale) da parte del Sito? Contrasto di interessi? Del tutto immotivate tecnicamente tali ragioni...se poi corrono altre cose...allora alziamo le mani. State sempre attenti a considerare la presenza di Visitatori che leggono il Sito. Se non ve ne siete accorti...la levata di scudi che in parte c'è stata contro il suddetto programma è interpretabile come un disaccordo su: - Emersione...dei privati; - contrasto al malaffare...; - la luce del sole. Fa male...bisogna acqustare gli occhiali? - la collaborazione...uhm? Macchè!? - messa a disposizione...ma no! ecc. Traete da Voi le conseguenze del caso, comunque e con il massimo buon senso non mi è dato vedere ( e non solo a me...per fortuna) perchè non si dovrebbe provare... Troppo efficace? Quacuno potrebbe apparire troppo in gamba? Non siamo mica ragazzini... Laddove non si è riusciti in cose analoghe un pizzico di malumore? La piena legalità potrebbe dare fastidio? Se la SNI o altre associazioni dovessero restare fuori...meglio non fare nulla? Non è il caso... si offendono? .... Onestamente non vedo impedimenti...vedo qualche alibi, voglia di non fare...possibili interessi variegati in gioco...molta diffidenza (di parte)...personalismi...e cose del genere. Il lato positivo se non se ne fa nulla? Non da poco...per i promotori. Chi doveva assumersi l'onere di lavorare...si evita un impegno gravoso e insidioso, comprese le relative responsabilità. Ci vorreebbe peraltro un sorta di Ufficio ad hoc...da mettere su. Ci guadagnerebbe sicuramente la salute, concordo incondizionatamente con Elledì su questo punto. :good: In ogni caso cerhiamo di rimanere su un piano dialettico franco e vivace quanto volete ma, per cortesia, sereno e rispettoso. Un saluto a tutti.
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  14. Ciao, anch'io sono contento di leggerti e di vedere le tue meraviglie! ... ecco ne ho visto uno simile che ha il punto basso dopo il REX e sopra al punto la mezza luna ... io direi che potrebbe essere il tuo. Ciao, anch'io sono contento di leggerti e di vedere le tue meraviglie! ... ecco ne ho visto uno simile che ha il punto basso dopo il REX e sopra al punto la mezza luna ... io direi che potrebbe essere il tuo. Di quelli con punto e accento o mezzaluna ne aveva postato uno bello corsodinazione se non erro. Io posto invece questo tondello nero e filigato... Peso: 0,66 gr Diametro: 13x15 mm La variante meno rara di punta e globetto. Al post 200 c'era un bel esempio postato da jagd :)
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  15. Ciao Rick2 e'un piacere che tu posti monete del genere!!!!! Avevamo parlato con te.... sia Antonio e altri membri del forum per eventuali inedite date di questo tipo di tipologia spesso maltagliati e sottopeso... Avevo puntualizzato nella discussione precedente che a mio parere ci vedevo un 8. http://img827.images...33600134366.jpg http://img593.images...33600134366.jpg Secondo me ci furono emissioni durante tutti gli anni e per decimali potrebbe essere stato coniato dopo come il 1636 con le sigle I-P...........dato che la forma dell'aquila e la robustezza di conio siano come il precedente anno!!!!!!! Ti quoto. ..........................ma aspetterei conferme altrui!!!!! Approfitto di ringraziare tutti coloro che intervengono a questi "spiccioli"medioevali di cui prima non si conoscevano abbastanza ed ora vengono sempre piu'valorizzati....e ..............magari a vedere un unico esemplare in qFDc per non esagerare con il FDC..................sarebbe un inedito con parola pesante in lettere maiuscole!!!!! Saluti
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  16. beh @@renato, se il 20 lire del 2° nn lo vuoi in quanto riconio....con un 100 euri te lo prendo io.....eheheehehhe :lol:
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  17. comunque questa tipologia di monete mi piace molto ;)
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  18. Opperbacco! E quale posto migliore per il denaro genovese! Ti riporto un passo che riguarda Genova, il Barbarossa e la Sicilia: L'importanza di Genova non passa inosservata a Federico Barbarossa che mira a realizzare una coalizione assieme a Genova e Pisa con l'intento di affrontare i comuni italiani, il Papa e conquistare la Sicilia. La conseguenza della richiesta imperiale divide l'oligarchia genovese. Le famiglie genovesi hanno cospicui interessi in Sicilia ma si contrappongono con due ipotesi politiche opposte. La prima prevede una crescita degli interessi economici genovesi in una Sicilia imperiale grazie ai privilegi promessi dal Barbarossa. La seconda pensa che la situazione non possa migliorare oltre grazie ai buoni rapporti con i Normanni. La linea politica adottata è la trattativa infinita per non essere costretti a schierarsi apertamente. Sembra che, in un colloquio segreto, il Barbarossa promise ai genovesi il monopolio del commercio siciliano, in cambio dell'aiuto della flotta per conquistare l'isola, poiché Guglielmo, il Re normanno, rifiutava di sottomettersi. Tornati a Genova, gli ambasciatori riferirono ciò ai Consoli, i quali accettarono con entusiasmo la proposta del Barbarossa, considerando anche i guai che sarebbero sorti, se questa proposta fosse stata fatta ai pisani. Subito dopo Barbarossa distrusse Asti e Chieti (che non avevano giurato fedeltà); assediò per 9 settimane Tortona e la distrusse a metà di aprile 1155 piegando le riottose città lombarde al suo volere. Il 24 aprile fu incoronato a Pavia Re d’Italia. Considerando la condotta del Barbarossa nei confronti delle altre città, nonostante le assicurazioni ricevute l’anno precedente, i Consoli del 1155 riscattarono tutte le rendite del Comune che erano impegnate, ricostituirono la flotta e cintarono nel giro di 55 giorni la città da Porta Nuova di S. Fede a Porta di S. Andrea utilizzando anche parti delle navi per rendere l’opera più sicura. Ma cosa c'era in Sicilia di così prezioso? C'erano le saline e per i pisani il traffico del sale dava un introito di circa il venti per cento alle casse della città toscana. Per questo motivo Amalfi era stata distrutta dai pisani. A quel tempo il sale valeva quanto l'oro. Nel 1194 i genovesi cacciarono i pisani dalla Sicilia. PS ...e il denarino che "Quelli del Cordusio" ti faranno avere è proprio di quell'epoca lì ...
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  19. Allora proviamo a proseguire con il nostro giochino: Se fosse come ho disegnato direi Filippo di Cleves: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV40/1 dove anche lo stile del "Castello/Imago Civitas" sarebbe coerente ma non risulta lo zecchiere O come parrebbe dalla fotografia del verso .... ...e allora chi ci impedisce di sognare? Esiste uno zecchiere O dal 1515 al 1522 e dal 1527 e 1528, quindi tra Francesco I di Francia e Antoniotto Adorno Doge XXV e precisamente conosciamo rarissimi minuti di Antoniotto con a destra del dritto AA (si presume perchè non ne sono arrivati chiarissimi) e sinistra DG mentre nel verso i soliti C - R - R - e poi lo zecchiere N è quello che si conosce ma all'epoca c'era anche lo zecchiere O che avrebbe potuto benissimo coniare anche lui! Mi pare di aver già visto lo zecchiere O su un minuto ma ora non ricordo ben. Infine nella mia fantasia sposerei una coniazione di transizione tra Filippo di Cleves (che corrisponderebbe, secondo me, al dritto) e Antoniotto Adorno per il rovescio (per la presenza dello zecchiere O). Tutto ciò è quello che vedo io senza nessuna autorevolezza e con tanta fantasia! Aspettiamo pareri più fondati... Grazie della bellissima visione e nuova conoscenza. Saluti
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  20. ma scusa mica penserai che occorra aspettare la formazione di una commissione o anche che un gruppetto di 'tecnici' legali vadano a incontrare il MIBAC... potremmo aspettare anni Quella dell'URP era un'iniziativa piu' immediata. Francamente non comprendo questo repentino cambio di posizione dopo averla tanto caldeggiata, tanto meno se questo cambiamento di opinione fosse dovuto a qualche critica espressa nella discussione dubbi e perplessita'. SE dovessimo ogni volta accontentare tutti prima di intraprendere un passo , potremmo piantar radici.. SE si ha la convinzione delle proprie idee occorre andare avanti e non fermarsi al primo sopracciglio che si solleva..
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  21. E non ho mica finito E' d'obbligo a questo punto, una descrizione dettagliata, con foto (era ora, dirà qualcuno :lol:), della moneta. Descriverò nello specifico lo Stickney specimen, limitandomi poi a segnalare per gli altri le eventuali diversità. Il 1804 dollar riprende il disegno di Robert Scot già utilizzato dal 1798 al 1803, che mostra al dritto il busto drappeggiato (Draped Bust) di Liberty volto a destra, con parte dei capelli raccolti da un fiocco. In alto la scritta LIBERTY, in basso la data, ai lati 13 stelle, 7 a sinistra, 6 a destra. Al rovescio aquila araldica (Heraldic Eagle) con ali distese, simile a quella dello stemma degli Stati Uniti. Nel becco ha un cartiglio con la scritta E PLURIBUS UNUM, con l'artiglio sinistro stringe un ramo d'ulivo, con il destro un fascio di frecce. Sopra la sua testa, nuvole e 13 stelle, nel contorno UNITED STATES OF AMERICA. A un esame sommario la moneta del 1804 appare non dissimile da quelle degli altri anni (e in più di un'occasione dollari degli anni precedenti, in particolare 1802, saranno trasformati nei ben più rari 1804 :rolleyes:) ma un'analisi più approfondita rivela numerose differenze e, soprattutto, l'utilizzo di tecnologie sconosciute nel 1804 Lo Stickney specimen ha un peso di 26,91 grammi. Il peso dei 1804 dollars è estremamente variabile, si va dai 27,01 grammi ai 24,72. Il peso ufficiale dei dollari dello stesso tipo coniati dal 1798 al 1803 è di grammi 26,96, ma naturalmente anche per loro non si possono escludere difformità, anche se probabilmente non così marcate, visto che valevano per il loro contenuto d'argento, e 3 grammi in più o in meno erano una bella differenza di valore. Ma per il dollaro 1804, nato per non circolare, il problema del valore intrinseco non si poneva. Nello Stickney specimen, le iscrizioni sul bordo sono schiacciate. Al dritto, una crepa inizia sulla punta più esterna della stella 6, e continua verso l'alto attraverso la scritta LIBERTY, dove termina sul lato sinistro dell'ultima lettera. Il rovescio ha un piccolo inizio di crepa nel lato destro superiore della "I" in UNITED, che continua nel corpo della lettera, attraversa la cima di TED, e termina nel campo a destra della "D". Si tratta probabilmente di incrinature da tensione che hanno avuto origine durante la coniatura e successiva rifinitura, e si ritiene siano comuni a tutti gli esemplari di questa varietà, sebbene l'entità delle fessure vari. Descritto come Proof-63 da Louis Eliasberg, lo Stickney specimen è stato successivamente promosso Proof-65 da PCGS. petronius
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  22. ciao Rick penso sia questa Ducato di Milano; Filippo IV Re di Spagna (1621-1665); zecca di Milano; M trillina (II tipo). D/ iiii · rex · hispaniarvm · Nel campo le lettere PHI coronate. R/ mediolani · d Stemma coronato e inquartato con le armi di Milano. Bibl.gen.: CNI V, p.345, n.179. 1620 gr.1,17; ø mm. 13,5; assi 0; n.inv. M.1988.34.9; dono. D/ [...]rex · hi[...] R/ Ill.
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  23. ultimo bichiere.pezzo lavatto da le prime pioggie di settembre...per salutare la forza e il corraggio per quelli che hanno campato qui........combatuto,nati e morti....... :lol:
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  24. @ Poseidon: ma chi potrebbe essere mai collezinista professionista? E' un ossimoro, una contraddizione in termini: il collezionista, compra, vende e scambia non per professione, non per far soldi e mantenere la famiglia, ma solo per passione, per studio, per sentirsi bene, per contribuire al sapere numismatico etc. etc. Il professionista è colui che, con specifiche competenze, compra, vende, permuta, perizia le monete e ne trae legittimo reddito. Entrambi semmai possono essere cultori della materi, ma questa è un'altra storia...
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  25. Sono sostanzialmente d'accordo con Polemarco ( anche Acraf ed altri mi sembra suggerissero cose simili, Polemarco le ha ben scandite) con una preliminare puntualizzazione: a mio avviso è indispensabile che il comitato prima di muoversi faccia il punto dello stato dell'arte e che venga condiviso; senza avere un linguaggio in comune e una conoscenza di livello simile è impossibile procedere senza fraintendimenti e intoppi. Tra l'altro il procedere a fare un punto della situazione ha anche un grosso vantaggio: Lamoneta.it non sarebbe coinvolta se non molto relativamente e senza dover dare particolari mandati a nessuno. Propongo inoltre che, qualora il "comitato" debba discutere con i mezzi di questo forum, lo faccia in maniera visibile a tutti gli utenti, ma senza che chiunque possa intervenire, in modo da favorire la linearità di aggiornamento ed esposizione delle linee giuridico - giurisprudenziali essenziali. Quest'ultimo punto è da ponderare ed organizzare bene.... Cordialmente, Enrico
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  26. @ Paleologo Ovviamente, la rappresentanza presuppone il mandato dei rappresentati. Ma nel caso di specie siamo ancora in fase di ideazione ed esplorazione (chi parla bene la chiama indagine conoscitiva, come se le indagini non fossero tutte conoscitive)): Si dovrebbe per prima cosa formare un comitato ristretto; il comitato ristretto dovrebbe interpellare le varie organizzazioni e chiedere loro se siano disponibili, previa la formazione di un loro comitato ristretto, ad un dialogo con il Ministero; contemporaneamente chiedere al Ministero se sia disponibile a dialogare con il mondo numismatico; Con le varie organizzazioni si dovrebbe concertare una piattaforma di lavoro (tipologia di intervento ed oggetto di intervento) e la costituzione di una commissione generale; Tale comitato ristretto (del forum) dovrebbe poi presentare al forum le ipotesi di lavoro della commissione generale medesimo ed avere così il via operativo; Tutto nasce dalla constatazione che sono le strutture che organizzano gli interessi; probabilmente le precedenti iniziative si sono spiaggiate perché non potevano contare su l’effetto di trascinamento di una struttura (composta da persone stimate e conosciute nel forum, non bastano i tecnici), a monte, che li organizzasse. Proporrei che Reficul con lo staff nomini un comitato ristretto. E’ soltanto una opinione. Saluti Polemarco
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  27. Oh quanto vorrei essere una "nuova leva" o un "giovane" per poter aderire con entusiasmo a questa inizitiva dalla pare di coloro ai quali è rivolta! Mi sembra talmente "lontana dai tempi in cui viviamo" che forse qualcuno può essere indotto a non crederla vera, oppure a credere che qualcuno si vuole svuotare la cantina "aggratis", o, peggio, che ci sia dietro qualche inghippo del tipo "contratti capestro": tutto gratis ...ma poi ti arriva l'enciclopedia a casa perchè hai firmato la clausula in cirillico che era un ordine di acquisto. Quasi quasi vado a modificare la carta d'identità con photoshop così mi porto a casa qualcosina! PS - scherzo ovviamente, ma trovo talmente bella e significativa questa iniziativa che metto a disposizione tre o quattro denari di Genova .....(ops, dimenticavo che sono genovese, ...allora diciamo ...due o tre ...meglio) per farmi perdonare dell'ipotesi di voler fare il "furbetto"....ma solo a giovani veri, mi raccomando! PSS - Attendo dal mitico @@dabbene o @@eracle62 i nominativi ai quali inviare i denarini della Repubblica di Genova, questi per intenderci: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEIAN/1 (...sing ...sing ...se ci penso ancora un po' ....diminuiscono ancora perbacco...)
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  28. Secondo me la cosa vá vista sotto un altro punto di vista bisogna pensare che internet non sia altro che un mezzo per raggiungere lo scopo, che é quello di possedere la moneta che si cerca. L'anno scorso al veronafil e stata il mio battesimo, prima di allora non ero stato mai ad un convegno e da allora ne sono stati altri é questa esperienza mi é molto piaciuta vi posso giurare , e ci sono persone che l' hanno visto, mi sono visto tutti i banchetti uno ad uno e ho comprato monete che non mi sarei mai immaginato di comprare un esperienza cosi bella che quest'anno vi sara anche il bis , ma questo non vuol dire che se cerco una moneta aspetto il convegno per acquistarla, ma vedo cosa offre il mercato che oggi, come giá detto, gira tutto su internet, ma ho anche il mio negozietto di numismatica. Vi diró ultimamente mi é capitata una cosa strana, stavo cercando un 5 marchi ( Freiherr von Eichendorff per il 100 della morte tiratura 200.000 pezzi) ho guardato su ebay il prezzo si aggirava sulle 200 be mi sono detto vediamo cosa offre il mio amico Schnapel ( proprietario del negozietto ) mi apre il catalogo e mi fá vedere un paio di esemplari ne vedo un che un qFdc ( come quello dichiarato su ebay, prezzo 250 offro 200 lui 230 io stranamente accetto. Qualcuno stara dicendo e bravo il fesso invece no, penso che é normale che lui venda a prezzo maggiore di quello che si vende su ebay, ha anche piú spese, ma se nessuno comprasse piú da lui probabilmente sarebbe costretto a chiudere e questo sarebbe una grande perdita per il quartiere. Questi negozi vanno tutelati qui da noi non se ne trovano molti ( per la veritá é l'unico che conosco ) quindi meglio pagare qualcosina di piú che perderli, inoltre a non potere comprare piú monete, perderei la persona con cui posso parlare di numismatica, che ne sá piú di me. Quello che non mi piace sicuramente sono le aste (virtuali fuori ebay ) hai gli stessi svantaggi cioè solo una foto in piú hai il 15-20% di diritti, la spedizione, il versamento, e mi é capitato di dover pagare pure la dogana, senza che alla fine ti dicano grazie per l'acquisto o magari ti inviino un catalogo,alla fine paghi la moneta piú di quanto la paghi al negozio, ma con nessun vantaggio, non me ne vogliano tutti quelli che in questo sito fanno aste, probabilmente esse sono piú per collezionisti che cercano la moneta rara o in conservazione migliore o per altri motivi che a me sfuggono, ma non ho avuto una bella esperienza. Quindi concludendo ( SI SONO FATTE LE DUE AZZ..) come tutte le cose della vita meglio diversificare e godersi la passione sotto diversi punti di vista che fissarsi solo su una cosa ( sempre secondo me.) Buona notte.
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  29. Il convegno serve, serve perchè la moneta è un oggetto... Il suo fascino sta nella vita e nello studio che gli gira intorno... Credo che il collezionista che compra su e-bay e si tiene tutto per se, avrà poca gioia dalla propria collezione... Serve un luogo dove incontrarsi tutti insieme, scambiare idee, vedere monete, guardare il nuovo catalogo, salutare i commercianti, conoscere altra gente, scambiare idee... Non Cambierei un convegno per nessuna asta on-line al mondo... Non cambierei con nessuna asta il vociare rumoroso dei collezionisti che girano tra gli stand colmi di monete, il commerciante che ti saluta e ti mostra la propria merce, il pranzo con gli amici... Il convegno è un'occasione... Certo è che l'immagine di alcuni convegni è veramente pessima... Basti vedere i tendoni in cui si svolge il Bophilex, ma anche altri... il palazzo senza aria condizionata è il minimo... Spesso zero sorveglianza, mercatini abusivi all'esterno e poi Il vero problema , che sono le location indegne... Comprare una moneta in un tendone caldo e senza vigilanza con venditori abusivi che ti girano intorno, equivale ad andare a mangiare il caviale in una bettola sporca e fatiscente alla periferia malfamata di una grossa città, seduti per terra con un caldo torrido, senza camerieri, con il cibo che arriva in ritardo e con un vugumprà che ti gira intorno tentando di venderti un braccialetto mentre mangi, magari in compagnia della ragazzina... Sono certo che molti, posti davanti ad un quadro simile, rinuncerebbero volentieri al caviale ;)
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  30. a mio modestissimo parere, e' un ottimo SPL; le monete di questo regnante e de l sucessimo, specialmente quelle coniate per la Sardena, sono di cono bassissimo...l'usura che noi vediamo..(o che non vediamo!) e' solo un appiattimento del conio; anche nelle monete FDC non vedremo mai una folta capiggliatura...ma dei boccoli piatti...che sembrerebbero ( a prima vista o a chi non conosce bene questa tipologia di monete) usurati; e come cercare un po' la stelletta nel bavero del 50 centesimi leoni....spesso si dice..."E' CONSUNTA..QASI NON SI VEDE!"....si ...ma non si vede neanche dei FDC !!!
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  31. I convegni hanno un senso ma i commercianti si devono mettere al passo con i tempi Soprattutto vanno organizzati bene al fine di distinguerli dalle fiere di bestiame,poichè ,da quanto si è letto con l'ultimo convegno di Riccione,a quanto pare,molta differenza non vi è stata
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  32. Si lo conosco. Non vedo l'altro lato ma e' gia' una gran cosa trovarlo senza schiacciature, cosa che a me piace molto. BB o BB+ .... ma che t'importa?? :P la moneta è bellissima per la sua tipologia e per il periodo in cui è stata coniata. è di Pietro IV giusto? io invece per il momento della tua città ho un alfonsino minuto di Giacomo II.. Tanti auguri per le tue monete della repubblica ;)
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  33. A mio parere, Carl menger rappresenta ancora un must, per chiunque voglia studiare l'origine della moneta su basi scientifiche. Come padre e precursore della scuola marginalista ha esposto direttamente ed indirettamente le motivazioni che, connesse al saggio marginale decrescente di utilità, hanno condotto alla nascita della moneta, quale evoluzione naturale dello sviluppo economico, che i limiti intrinseci al baratto avrebbero frenato. Semplifichiamo parecchio ed estremizziamo la teoria marginalista; non me ne voglia chi la conosce e sa bene, che quanto sto per scrivere va al di là di quanto espresso da Menger, Jevons, etc e non tiene conto proprio dell'intuizione dell'insufficienza dell'utlità marginale come misura cardinale. Cerco solo di semplificare (anche banalizzare, se vogliamo) certi concetti per renderli più fruibili. Poniamo che esista una piccola comunità isolata dal mondo, priva di moneta. Possedere una mucca costituisce una ricchezza; possederne due una doppia ricchezza; ma fino a quando questo incremento è valido? Ad un certo livello, l'incremento di un'unità di valore diventa non solo utile, bensì dannoso (nel momento in cui il mercato è saturo e non più disponibile a recepire mucche come metodo di scambio e/o strumento di pagamento). In termini più moderni, ma non del tutto efficaci... guadagnare 2.000 euro porta un vantaggio doppio, rispetto a guadagnare 1.000 euro, ma guadagnare 100 milioni di euro non porta un'utlità 100.000 volte superiore. Non porrei l'accento, quindi, sulla "portabilità" quanto, piuttosto, sulla divisibilità (che, poi, il primo aspetto abbia avuto un'importanza storica effettiva non inficia il ragionamento, teorico ma non troppo). venendo al secondo quesito: può la moneta esistere senza governo? Se intendiamo la parola governo in senso letterale ed istituzionale, direi proprio di sì. Condizione necessaria e sufficiente è che una comunità sia disposta ad accettare universalmente la moneta, come strumento di pagamento (non deve neppure essere, necessariamente, la moneta metallica che tutti conosciamo). Diverso il problema, relativamente allo "sviluppo" della moenta stessa. Quando la comunità diventa troppo ampia, quando entra in contatto con altre comunità, è ancora possibile che lo stesso strumento di pagamento sia accettato da tutti, senza un'imposizione dall'alto? Quando si rendono necessarie emissioni monetarie "fiduciarie", l'intervento di un'autorità istituzionale, riconosciuta universalmente diventa necessario ed essso stesso può trasformarsi in uno strumento di politica economica. PS. Grazie per il link; più tardi me lo leggo
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  34. Come giustamente detto da anto1989, le banconote si stampano sempre e continuamente perchè le logore si ritirano e si distruggono sempre e continuamente. Quindi avviene una sostituzione e non uno stampato supplementare senza limiti e regole. Ogni stato ha assegnato dalla bce il suo quantitativo da stampare. In circolazione ci sono tot banconote e quelle stesse debbono rimanere. se in USA c'e' la crisi , come del resto quasi ovunque, stampano continuamente perchè anche loro ritirano le banconote logore per la distruzione continuamente, non certo per aumentare il circolante ed affrontare la crisi così. La stampa indiscriminata provocherebbe l'effetto opposto. in buona sostanza: se in USA ci sono 1.000 dollari in giro e ne stampano altri 1.000 per la circolazione avremmo 2.000 dollari in giro, ma ne varrebbero solo la metà, quindi 2 dollari varrebbero nuovamente 1 dollaro. Potremmo allora stampare sempre e lanciare dall'aereo miliardi di euro. addio crisi? no! tutti saremmo pieni di banconote euro, ma sarebbe solo carta straccia.
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  35. Salve a tutti. Ci provo: secondo me, non è Crispina e ci sono vari motivi. C'è da dire, innanzitutto, che al R/ si intravede una O, in basso, sotto la C della sigla S-C dal lato opposto al pavone. Quindi la legenda del R/ è solamente IVNO. Ho controllato sul Montenegro e l'unico asse di Crispina che riporta una tale legenda del R/ è catalogato al n° 2049, ossia C. 23 e ne riporta questa descrizione: " AE asse. D/ CRISPINA AVGVSTA. Busto a destra. R/ IVNO S-C. Giunone velata in piedi a sinistra tiene una patera e uno scettro". E il pavone dove sta? Quindi escludo questa possibilità. Inoltre, ho notato che l'acconciatura nel ritratto monetale di Crispina della zecca di Roma (perchè la moneta non è provinciale) è ben diverso da questo: i capelli non sono tirati così indietro e lo chignon di Crispina, formato da un treccia arrotolata, è tenuto più sopra ed ha una terminazione piatta, tipica dell'acconciatura fatta con una treccia arrotolata. Nell'esemplare postato non si notato queste caratteristiche: i capelli sono tirati all'indietro (e non acconciati sulla testa come nel caso precedente) a formare il classico cosiddetto "chignon tirato" che termina, non appiattito come quello di Crispina, ma con una protuberanza un po' più voluminosa e di forma sferica, come sulla moneta in questione. Questa capigliatura è tipica di Faustina II. (Nota: per vedere concretamente quanto ho detto fin qui e fare un confronto diretto con le immagini, basta andare sul motore di ricerca Google e digitare "chignon". Vi appariranno come primo risultato, le "Immagini relative a chignon". Prendete in considerazione la prima e l'ultima: la prima è la pettinatura portata da Faustina II che caratterizza la moneta postata, lo chignon tirato, mentre l'ultima è quella portata da Crispina, lo chignon fatto con la treccia arrotolata. Potrete notare le concrete differenze). Riassumendo, quindi, io credo si tratti di un AE asse di Faustina II della fattispecie noto come RIC 1647, Cohen 123, BMC 983. Per questi motivi: 1) la legenda del R/ è IVNO S-C con un pavone ai piedi della figura femminile (pavone che nell'asse di Crispina, colla stessa legenda, non c'è); 2) l'acconciatura diversa: Crispina nella ritrattistica della zecca di Roma portava uno chignon formato da trecce arrotolate, ben diverso da quello portato da Faustina II, e potete vederne la differenza, oltre che sulle monete, anche seguendo la procedura per visualizzare le immagini che vi ho indicato: ve lo consiglio vivamente.
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  36. quello della Banca d'Italia (anni 1918 e 1919) il catalogo alfa 2010 lo porta 3700 euro, per il biglietto di stato, quello del 1923, euro 3900, quello del 1925 P.A.R. (prezzo a richiesta). vorrei avere anch'io un po' di sfortuna da vendere! :rolleyes:
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  37. All'inizio la banconota (quella del 1918) trovò una buona accoglienza e circolò largamente, anche perchè con l'inflazione generata dalla guerra aveva ormai un potere d'acquisto limitato (nel 1918 con 25 lire si comprava quello che nel 1915 si poteva acquistare con 10 lire). Ma nel 1923, con l'entrata in circolazione del biglietto di Stato cominciò anche a circolare la voce che questi tagli da 25 lire portassero jella. Una perdita al gioco, un piccolo incidente, un affare andato male....era sempre colpa di quel maledetto biglietto da 25 nel portafoglio <_< Non si sa come sia nata questa diceria, ma si diffuse con grande rapidità e, in ossequio al motto "non è vero ma ci credo", tutti cercavano di sbarazzarsi dei biglietti portandoli in banca per farseli cambiare, fino ad arrivare al punto che era quasi impossibile trovarli in circolazione....molti si rifiutavano addirittura di toccarli A quel punto, preso atto della situazione, non restava che toglierli di mezzo, il che fu fatto alla fine del 1926, con il ritiro e la successiva distruzione sia dei biglietti di Stato che delle banconote. Cosa che oggi ha reso entrambi estremamente rari (da R3 a R5) e molto ricercati sul mercato collezionistico....ma sappiate che li mettetereste in collezione a vostro rischio e pericolo petronius B)
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