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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/28/12 in tutte le aree

  1. Rilassiamoci per favore. Stiamo scendendo in una discussione che non eleva nessuno dei partecipanti. Non bisogna offendere nessuno, sia questo del nord, del sud o....del centro ma non d'Italia, del mondo. Rispettiamo la dignità umana. Punto e basta. Monete prego?
    2 punti
  2. No fino a quando quel geniaccio non si scusa, non con me, ma con tutta quella gente che ogni giorno si spacca la schiena per sopravvivere e paga le tasse onestamente... Oh aspetta, preciso: gente DEL SUD, visto che ancora oggi dopo 151 anni ci sono questi commenti così intelligenti...
    2 punti
  3. premettendo che mi sono sbagliato a scrivere e che il catalogo riporta ciò che la maggior parte delle pubblicazioni sulle monete savoia riporta (questo per non volermi scontrare con chi ha scritto prima di me e che nel settore forse ha fatto più studi, anche se molti hanno fatto "copia incolla") voglio dire che questi anni di coniazione del periodo di CE I sono difficili da interpretare.... nel 1587 risultano attive diverse zecche, il Valgrandi prese in appalto la zecca di Torino Aosta Vercelli Asti e Nizza a metà dell'anno, il contrassegno con la VA potrebbestarci sia per Valgrandi Aosta come per Valgrandi Asti , probabilmente per Vervelli usò solo la V, adesso bisognerebbe ricominciare la discussione se la A è la sigla di Aosta (per me probabile) o di Asti, a questo punto potrebbe aver usato le sigle VA per l'altra.... l'ordinanza del 15 giugno 1587 lo obbligava a indicare con l'iniziale della città le monete battute (vedasi Promis) quindi questa sigla potrebbe essere stata usata proprio per distinguere Asti da Aosta..... ma molto è ancora da chiarire....
    2 punti
  4. Posso preparare insieme ad un paio di legali una nota da inviare all'URP.
    2 punti
  5. Poco si parla dell'attività mineraria nel medioevo, le notizie che abbiamo derivano dalle fonti scritte non moltissime invero, ma non è facile trovare delle correlazioni tra le quantità di produzione e le monetazioni dell'epoca. Non sono molte le notizie che derivano dall'archeologia mineraria, anche perchè molte delle vecchie strutture sono state distrutte . In qualche caso tipo Rocca S.Silvestro abbiamo maggiori informazioni in quanto c'è stato uno studio accurato sulla zona,ma non sono molti i casi di questo genere. Eppure attività mineraria , economia e monetazione sono correlati e complementari anche se a volte non sempre queste si cercano e non sempre si indaga sulle relazioni tra loro. Diversi autori hanno comunque affrontato l'argomento,Matzke nelle " Le zecche italiane ", Monica Baldassarri in " Zecca e monete del comune di Pisa " gli dedica un capitolo, Peter Spufford in " Money and its use in Medieval Europe " propone la sua tesi anche se in un ambito europeo della dipendenza almeno parziale di tutta l'economia medievale all'attività mineraria. In un ambito europeo dove le miniere del Rammelsberg e della Sassonia avevano la loro importanza, anche l'Italia comunque con miniere di dimensioni minori ebbe la sua parte e fu decisiva nello sviluppo monetario ed economico della penisola . Con l'argento e il rame prodotto e la fame di monete che si sviluppò progressivamente diventava importante avere un dominio ed influenza sulle zone minerarie più ricche e vicine, tutto questo permetteva una maggiore produzione di moneta e il conseguente prevalere sulle zecche vicine. Abbastanza emblematico è il caso della lotta per il predominio di queste tra Lucca e Pisa : in questo caso,ma credo che il concetto si possa ampliare anche ad altri, gli intrecci non sono solo economici e monetari, ma entrano anche in gioco gli aspetti politici che poi risultano decisivi. E Pisa grazie alle alleanze politiche sia imperiali che signorili costruisce il suo successo sulla vicina rivale e e riesce così a produrre un maggior circolante di moneta. Fino a che le risorse non si esaurirono e diminuirono e non vennero alla luce strumenti alternativi di pagamento, l'intreccio a questo punto miniera,economia, produzione monetaria, politica e buone alleanze fu, secondo me, un punto centrale dell'economia medievale con le miniere grande protagoniste dell'epoca. Ovviamente l'argomento è molto vasto e può produrre molte ulteriori osservazioni o punti di vista.
    1 punto
  6. Si, qui posso anche essere daccordo
    1 punto
  7. bella moneta paolone.ma non conosco questo giardino o tu l'ha trovato. ha prestu :friends:
    1 punto
  8. Potrebbe essere un quarto di grosso (VII tipo),battuto sotto Emanuele Filiberto Duca(1559-1580),zecca di Chambèry, Cudazzo,545b/ var.Ciao Borgho.
    1 punto
  9. Come ti capisco...io da sardo colleziono praticamente solo sarde... Non prendere bassissime conservazioni,piuttosto aspetta oggi e tra qualche tempo mettendo qualche soldino da parte prendi una moneta che ha una conservazione alta che premia l'occhio in tutti i sensi... Un amico mi diceva: le monete si trovano sempre, abbi pazienza, conserva soldi e ogni tanto premiati... A presto. Feo
    1 punto
  10. Quindi chi se ne frega della nonnina, tanto a me non la rifilano ?
    1 punto
  11. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-PAC/4 W-PAC/4-12 Data caricamento 24/2/2008 Antonio
    1 punto
  12. beh lepro lo dice il nome è irraggiungibile... :rofl:
    1 punto
  13. Questa la classifica secondo i punteggi proposti relativa al mese di Agosto, fino al giorno 27 compreso: 1° lepro ......................p. 118 2° 5 Lire......................p. 65 3° Medusa51..............p. 45 4° Gabriele.................p. 40 5° .Pino.......................p. 28 6° Jan€.......................p. 24 7° Ciccio86.................p. 23 8° Superberga............p. 21 9° Alechiuso..............p. 20 10° Alexthedoctor........p. 16 11° Brindellone............p. 15 12° perri11...................p. 13 13° Derek83.................p. 10 14° Marco_S................p. 3 Attendo commenti
    1 punto
  14. La caratteristica delle fratture visibili sul tondello (basandomi sul solo esame della foto e quindi di quanto visibile) fanno ben sperare e non vedo nulla che mi faccia pensare ad un falso. Ad ogni modo, tu che ne hai la possibilità, studiale approfonditamente guardandole attentamente con un forte ingrandimento, imparare a riconoscere una frattura vera da una riprodotta è molto utile.
    1 punto
  15. Lo spero per te.....se riesci per il rotolino di quest anno ricordati di me. ;-)
    1 punto
  16. Mi associo alla proposta di Numa Numa. Sarebbe opportuno rendere fruibile le tue ricerche, in modo che tutti possano apprezzare la tua fatica e tu ne abbia il giusto merito. Senza paura della loro parzialità o incompletezza: la pubblicazione dematerializzata in PDF consente di produrre nuove versioni aggiornate a costo zero. Anzi, proprio dal confronto con altri possono nascere osservazioni costruttive che porteranno a una completezza ancora maggiore degli elenchi. Hai visto tu stesso come in questi mesi lo scambio di opinioni ti abbia portato a raffinamenti importanti. E' il bello della ricerca: non si finisce mai... Bravo! E.
    1 punto
  17. Se lo scopo era quello di parlare di tutto furochè di monete mi sembra che l'obiettivo sia stato pienamente raggiunto. Si torna a numismaticheggiare?
    1 punto
  18. Io ho segnalato il commento in questione. Cose del genere non le digerisco...
    1 punto
  19. Grazie a te Pietro! questa tua fatica ci sara' utilissima e anche se non si potra' mettere la parola definitiva su tutto e' gia' un ottimo passo avanti rispetto a quanto era disponibile prima. Sarebbe opportuno che il tuo lavoro potesse venire messo nell 'área contributi.
    1 punto
  20. OLèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèè UN APPLAUSO A QUESTO GRANDISSIMO UOMO!!!!!!!!!! :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: Preferisco fermarmi qui, perchè se dovessi scrivere ciò che sto pensando in questo momento, mi bannerebbero non solo dal forum, ma da internet...
    1 punto
  21. Breve articolo del Tribolati estratto dall' Annuario Rinaldi 1949
    1 punto
  22. I FERT sono disposti random, casualmente, un pò con nelle attuali monete da 2 Euro. Nessun plusvalore o rarità e nessuna stranezza.
    1 punto
  23. Esattamente come la penso io... magari riesco a prendere assieme il 2 Euro commemorativo dell'anno scorso e quello attuale (sfusi) ad un prezzo ragionevole! :D
    1 punto
  24. Io invece non capisco perche per forza una moneta che non conosci, valutazioni, mercato,difetti o pregi ecc. Il bello nella Numismatica è anche scegliersi " La moneta" forse dovresti aspettare ancora prima di prendere certi pezzi. Non devi avere fretta la Numismatica esiste da quando esistono le monete,piu o meno, ma non finira di sicuro domani. :blum: Non romperti il cervello con il primo pezzo bello che vedi e che puoi acquistare,tranquillo,fai esperienza con monete minori e con dei buoni libri. Altrimenti questi dubbi ti rimarranno anche dopo l'acquisto,solo una perizia di un tuo perito di fiducia potrebbe toglierteli dalla testa, o sbaglio? oo) Ciao F.
    1 punto
  25. I spero di riuscire a prendere un rotolino a fine anno...
    1 punto
  26. Prima del valore economico ricordiamoci del valore storico di una moneta
    1 punto
  27. sinceramente dubito esistano queste premesse e sinceramente opterei per una revisione della normativa per due fini: a) avere delle norme piu' chiare e che non obblighino a faticosi e soprattutto incerti (perche' non tutti poi interpretano al medesimo modo) richiami alla giurisprudenza che lentamente si va fomrando. Norme chiare, al pari di quanto vige negli altri Paesi sarebbero di interesse di tutti (tranne di coloro che preferiscono naturalmente la confusione normativa per meglio poter rimestare). b) e' bene che la normativa italiana cominci a pensare con mentalita' europea. Si deve procedere nella direzione di unármonizzazione (UNIDROIT etc.) piuttosto che ostinarsi a restare un'isola autarchica che costituisce oggi un vero e proprio anacronismo. Se si vogliono dei paracadute comunitari i n materia economica e finanziaria, occorre fare dei passi avanti verso quella che e' una direzione comune. Ci sara' sempre la possibilita' di redigere norme che salvaguardino l ínteresse del Paese ma e' opportuno che si cominci a pensare in termini comuni (doloroso, lo so, per molti funzionari e giuristi) Infine se la normativa fosse chiara come si sostiene a che pro invocare con nsistenza una commissione tecnico giuridica, non'sarebbe pleonastico, o anche contraddittorio ? Credo l'ultimo intervento di Polemarco puntualizzi assai compiutamente le complessita' e talvolta contraddizioni esistenti e come sia necessario procedere a ulteriori puntualizzazioni. Nuove e piu' chiare norme rappresenterebbero la soluzione piu' efficiente piuttosto che ricadere in una giurisprudenza a tratti contraddittoria. Ma certo che le premesse esistono e sono proprio in ciò che ho indicato: ben poche cose di interesse numismatico (volgarmente monete) sono beni culturali soprattutto se astratti dal contesto, inteso anche come una generica provenienza dal suolo italiano. Giusto per essere chiari forse è meglio ripetere il ragionamento: l'art.10 ( intitolato “beni culturali” è detto anche articolo cardine per la sua funzione di definizione di cosa è ricompreso nei beni culturali con tutte le conseguenze che ne derivano) al comma 1 indica quali siano i beni culturali di proprietà pubblica (1. Sono beni culturali le cose immobili e mobili appartenenti allo Stato, alle regioni, agli altri enti pubblici territoriali, nonché ad ogni altro ente ed istituto pubblico e a persone giuridiche private senza fine di lucro, ivi compresi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, che presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico. (comma così modificato dall'articolo 2 del d.lgs. n. 62 del 2008) All'interno di questi sono comprese le cose di interesse numismatico con tutte le ben note limitazioni ( 4. Sono comprese tra le cose indicate al comma 1 e al comma 3, lettera a): a) le cose che interessano la paleontologia, la preistoria e le primitive civiltà; b) le cose di interesse numismatico che, in rapporto all'epoca, alle tecniche e ai materiali di produzione, nonché al contesto di riferimento, abbiano carattere di rarità o di pregio; (lettera così modificata dall'articolo 2 del d.lgs. n. 156 del 2006 poi dall'articolo 2 del d.lgs. n. 62 del 2008) Per maggior chiarezza posterò con la risposta all'ottimo Polemarco la relazione illustrativa al senato del decreto legislativo correttivo ed integrativo, che ha introdotto il comma 4 come noi lo conosciamo, da cui si deduce senza il minor dubbio una esplicita conferma a quanto da me asserito fin qui. Mi sembra chiaro che la normativa ha fatto passi da gigante rispetto a quando si parlava solo di “cose di interesse numismatico” intendendo così che un interesse “semplice” fosse sufficiente a determinarne la culturalità e quindi la presunzione di appartenenza allo stato a titolo originario. Difficilmente possiamo pensare che si possa andare molto oltre il limite della rarità o pregio e relativi rapporti. Il problema e insito spesso in quella parte della giurisprudenza che delle norme, a volte, ne stravolge il senso con risultati poco condivisibili... Peraltro, a differenza degli altri oggetti da scavo antichi, ho notato che varie cassazioni sono decisamente favorevoli ai collezionisti di monete come anche numerosissime sentenze di merito (parlo di svariate decine di cui sono personalmente a conoscenza), archiviazioni e non luogo a procedere ( in cui si comincia a fare uso del famoso comma 4....).Non bisogna confondere la normativa (piuttosto chiara anche se sempre migliorabile) con la giurisprudenza (a volte ondivaga) ! Altra cosa che bisogna tenere bene in mente che non c'è fattura, lecita provenienza, certificazione atto notarile od altro che possa impedire a un P.M. zelante di inquisirti, perquisirti, sequestrare di tutto e di più e magari tenerti sotto pressione per qualche anno con la complicità un po' distratta di qualche G.I.P. o G.U.P. Etc. Ho potuto negli anni seguire alcuni casi che sono diventati dei veri abomini giuridici... anche se sono le eccezioni. Spero di essere stato chiaro sul punto.... Per il punto a) del messaggio 308 è meglio chiarire subito che esistono alcune normative di altri paesi europei simili alla nostra (es. la spagnola) ma con esiti giurisprudenziali alquanto diversi (del tutto favorevoli al possessore di monete e non solo e senza dover mai arrivare alla Suprema Corte). Per il punto b) esistono direttive e regolamenti CEE, trasposti abbastanza regolarmente nella nostra normativa, come anche l'art.30 del trattato istitutivo della CEE e successive sostituzioni (Amsterdam), per mezzo dei quali agli stati membri viene riconosciuta una notevole autonomia nella definizione e difesa dei “tesori nazionali” o “beni culturali”. E' una questione molto, molto intricata e non mi sembra questo il momento di discuterne a fondo. Per quanto riguarda la formazione di un comitato tecnico giuridico sono del parere che possa essere molto utile e per niente pleonastica, in quanto si potrebbero affinare ed intercambiare le conoscenze giuridiche sul tema per poi divulgarle anche a chi tecnico non è; forse alla fine qualche proposta sarà possibile, ma senza aver ben sviscerato tutte le sfaccettature della questione c'è anche il rischio di muoversi come il proverbiale elefante nel negozio di cristalli. Cordialmente, Enrico
    1 punto
  28. Taglio: 2 euro Nazione: Monaco Anno: 2011 Tiratura: 1.032.052 Condizione: SPL + Luogo: Sanremo note: x2
    1 punto
  29. giornata molto fortunata! :) Taglio: 2 euro cc Nazione: Francia Anno:2012 Tiratura: 1.000.000 Condizione: qFDC Luogo: Sanremo note: NEWS! :)
    1 punto
  30. Taglio: 2 euro (x2) Nazione: Malta Anno:2010 Tiratura:1.990.000 Condizione:qFDC,SPL Luogo: San Giljan(Malta)
    1 punto
  31. Io non sono fautore delle istanze con migliaia di nomi. Secondo me basta anche un solo esponente. Domandare è lecito, rispondere non solo è cortesia ma anche un dovere, essendo P.A.
    1 punto
  32. http://www.lopezcoins.altervista.org/germania/impero_tedesco_home.html Cliccando sul Codice di riferimento del Jaeger si apre la scheda descrittiva di ogni moneta, in cui sono riportati i nomi degli autori del conio.
    1 punto
  33. Secondo me se una associazione di categoria (NIP?) formulasse un quesito al MIBAC e per conoscenza ad altri enti vari e mass media in merito a come e cosa collezionare (quesito articolato in base alla tipologia di collezione), sono sicuro che risponderebbero. Non dico in tempi brevi, ma sicuramente avremmo una risposta. Il mio dubbio è: ma i collezionisti e i commercianti la vogliono questa risposta, o preferiscono lasciare tutto così come è?
    1 punto
  34. Se vuoi posso aiutarti con gli incisori. Nel catalogo "Grosser Deutscher Münzkatalog" ci sono delle liste con tutti i nomi degli incisori e le loro monete. Nel Jäger "Die Deutsche Münzen seit 1871" invece puoi leggere il nome dell'incisore sotto la descrizione di ogni moneta, più facile rispetto al libro precedente. Inoltre in questi 2 cataloghi ci sono pagine che spiegano molte cose riguardo le zecche e l'economia del tempo, descrizioni, mappe e documenti degli stati tedeschi che formavano il Kaiserreich.
    1 punto
  35. Anche io vorrei che il MIBAC avesse gia' schedato le proprie ;)
    1 punto
  36. Cenni di storia degli Ordini Dinastici della Reale Casa di Savoia Ordine Militare e Religioso dei SS. Maurizio e Lazzaro Ordine Supremo della Santissima Annunziata Ordine della Corona d'Italia Ordine al Merito di Savoia Ordine Civile di Savoia L'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro in Sardegna Elenco storico dei Cavalieri Mauriziani Sardi Contatti Delegazione Regionale per la Sardegna Servizi e interviste televisive Galleria fotografica eventi Norme per la ricezione L'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro nel mondo Link utili Webengineer Filippo Lippi Riproduci l'Inno Sardo Ordine Militare e Religioso dei SS. Maurizio e Lazzaro L’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro nasce ufficialmente con le Bolle Pontificie “Cristiani Populi” e “Pro Commissa Nobis” firmate da Sua Santità il Papa Gregorio XIII° rispettivamente il 16 settembre ed il 13 novembre 1572, La Bolla Papale che sancisce la riunione dei due Ordini di San Maurizio e di San Lazzaro stampata nel 1699 a Torino da Giovanni Battista Valletta (Augusta Taurinorum) con le quali si davano disposizioni per ripristinare l'Ordine Militare Religioso di San Maurizio ponendolo sotto la Regola di San Benedetto della Congregazione Cistercense prima e di quella di Sant’Agostino poi e fondendolo “de jure” con l’Ordine Ospitaliero Gerosolimitano di San Lazzaro, uno dei quattro più antichi Ordini Crociati (gli altri erano quelli dei Cavalieri di San Giovanni, i Templari ed i Cavalieri Teutonici) risalente alle prime Crociate in Terrasanta e per qualche tempo con giurisdizione anche sui Cavalieri di San Giovanni (attuale Sovrano Militare Ordine di Malta). Croce di San Lazzaro In quella stessa occasione venne concessa la nuova insegna della Milizia, con l’utilizzo della croce verde, antico simbolo dei Cavalieri di San Lazzaro e della croce bianca dell’Ordine di San Maurizio, fondato nel 1434 dal Duca Amedeo VIII° di Savoia, vedovo, ritiratosi con alcuni gentiluomini disposti a vivere con lui in forma monastica nell’eremo di Ripaille, presso Thonon ed il lago di Ginevra. Croce di San Maurizio Emanuele Filiberto, X°Duca di Savoia, I°Generale Gran Maestro dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro Non si trattava di un’unione a fini estintivi ma di una forte sinergia di “realeaeque principalis” per cui i due Ordini originari riunivano insieme finalità e patrimoni integrandosi reciprocamente. Il Gran Magistero dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro venne affidato al Duca di Savoia Emanuele Filiberto, detto “Testa di Ferro”, il vincitore della battaglia di San Quintino ed uno dei personaggi più potenti e famosi della sua epoca, trasmissibile ai suoi discendenti in perpetuo, con l'obbligo di mantenere in quei tempi due galee a difesa della Santa Sede e di versare un “donativo” annuo di 15 mila scudi.
    1 punto
  37. Per quanto riguarda il consiglio di pubblicarlo come e book, ritengo la cosa non valida per i libri di numismatica: a noi tutti i libri di monete piace sfogliarli. Li studiamo, ed il fruscio della carta è insostituibile, dà un che di...romantico.
    1 punto
  38. Le nuove foto sono migliori e scompare quell'alone al dritto. Adesso si vedono bene le dita dei piedi ed il seno ed al dritto una leggera bava di conio che per me la colloca in alto nella conservazione. Secondo me QFDC. Bellissima moneta Gian
    1 punto
  39. Quindi mi chiedo: monete coniate in uno tre pz possiamo considerarle monete a tutti gli effetti? Si direte, perchè hanno l'autorità emittente ecc ecc. Però assomigliano molto alle nostre emissioni per collezionisti.
    1 punto
  40. MI auguro che il mio messaggio non venga frainteso come spesso accade. Infatti porgo le mie condoglianze alla famiglia e che questo grande e generoso uomo possa riposare in pace. Non posso però non ricordare qual è la prima regola in assoluto di un soccorritore, ovvero la messa in sicurezza di se stessi e dei propri colleghi. Purtroppo non ci si può permettere di fare gli eroi in queste situazioni perché se mettiamo in pericolo noi stessi creiamo un doppio lavoro ai nostri colleghi che dovranno soccorrere sia gli incidentati che noi stessi. La stampa strumemtalizza queste notizie perché piacciono, ci piacciono le storie di eroi, abbiamo bisogno di emozioni, di pathos. Tanto onore al coraggio di questa persona ma non mi sento di condividere il suo comportamento. Ora a sua moglie manca un marito e ai suoi figli manca un padre. Perdonatemi ma non potevo non evidenziare questo concetto: Prima di tutto, sicurezza per se stessi, osservare e valutare attentamente l'ambiente in cui operare e solo in un terzo tempo agire in Sicurezza. Prima di tutto indossare il giubbino di sicurezza e se non è possibile agire immediatamente, chiamare soccorsi, rallentare il traffico, ci sono tanti modi per rendersi utili. O = osserva R = rifletti A = agisci Ognuno di noi può trovarsi ad essere un soccorritore e sono regole universali che è bene seguire.. S. M.
    1 punto
  41. Il forum LAMONETA.IT e' pubblico, mette a disposizione degli utenti, in forma gratuita, uno spazio per lo scambio di opinioni, esperienze e informazioni utili, con cortesia, tolleranza e rispetto delle persone, razze ed etnie, religioni e fedi e delle differenti culture; in cambio viene richiesto di seguire poche e semplici regole al fine di garantire un ordinato e pacifico svolgimento delle discussioni. ..estratto dal regolamento del forum.... non mi dite che chi si iscrive al forum non legge i regolamenti...piuttosto a volte ho l'impressione che li si interpreti a seconda del vento che tira... renato
    1 punto
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