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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/26/12 in tutte le aree
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IO l'ho detto e scritto, perché così mi è stato riferito da operatori dei BB.CC. che conosco personalmente. Se vuoi, in privato ti do nomi, cognomi e circostanze. Su questo, invece, ho seri dubbi. Qual è la posizione ufficiale del forum? La tua? La mia? Che tipo di mandato si può avere per rappresentare qualcosa che non ha neppure personalità giuridica indipendente e dove ci sono più opinioni che teste? Tu te la sentiresti di dire "propongo a nome del Forum" sapendo che il giorno dopo su quello stesso forum qualche utente autorevole si può prendere la briga di scrivere un trattato per dimostrare l'esatto contrario di quello che dici tu? Io credo che tra i compiti principali del forum ci sia di fare informazione e divulgazione, e di aiutare gli utenti ad agire sempre nella legalità e nella tranquillità, che siano collezionisti, appassionati, studiosi o quant'altro. Purtroppo in questo campo stiamo facendo pochi passi avanti, non so quanto per nostra colpa, visto che la stessa Cassazione su uno specifico argomento (la presunzione di appartenenza allo stato degli oggetti antichi) dice una cosa e il suo contrario. Certamente c'è poco da stupirsi se in queste condizioni "dubbi e perplessità" sono padroni, e non si riesce nemmeno a buttare giù un vademecum essenziale che permetta di raggiungere degli obiettivi minimi su come impostare il rapporto tra stato e collezionismo. Mi sembra però fondamentale che se ne continui a parlare, anche friggendo e rifriggendo l'aria se serve, per dimostrare chiaramente a chi ci legge (e ci leggono...) che gli appassionati si pongono il problema della tutela, che sono in massima parte interlocutori degni e affidabili delle istituzioni (e non dei tombaroli!) e che con queste desiderano avere un rapporto corretto e rispettoso, ma anche chiaro, diretto e paritario. Cose che, fortunatamente, per tanti operatori dei beni culturali sono già assolutamente evidenti (probabilmente più in ambito universitario che ministeriale, me ne rendo perfettamente conto). Scusate il papiro, ma mi sembrava opportuno fare queste precisazioni.3 punti
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no..non é che sia difficile da vedere non voglio fare il saputello..anzi...MAI E POI MAI!...ma al liceo studiai 5 anni di psicologia...e mi ricordo che il mio insegnante (buonanima) mi parlava del c.d. "scherzo psicologico" della PROFEZIA CHE SI AUTOADEMPIE. tradotto: siamo talmente convinti e sicuri di voler "vedere" (non solo con gli occhi..si achiaro) qualcosa, che si "accomoda" la realtà per vedere ciò che si vuole vedere. non é quindi grave VOLER VEDERE QUALCOSA...é un fatto quasi logico. l'8 avrebbe significato monoeta un peletto più rara...quindi é logico che INCONSCIAMENTE si voglia sempre il MEGLIO! bravo comunque...più o meno rara, é moneta che mi piace molto! le mie sono alla CANNA DEL GAS in confronto! buonanotte S.B.1 punto
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Intervengo brevemente in questo periodo di intenso lavoro e scadenze: 1) la classificazione dei denari è applicabile in sostanza alle medaglie per quanto attiene ai gruppi principali almeno fino agli anni Settanta del Duecento, mentre nei mezzi denari non sono attestati tutti i medesimi sottogruppi. Inoltre come avevo cercato di sottolineare in questa discussione le mezzaglie cessano di essere prodotte ben prima dei denari. 2) non basta confrontare il peso tra due singoli esemplari, ovvero il denaro ed il mezzo denaro eventualmente corrispondente, ma bisogna farlo sulla base di medie calcolate su un campione abbastanza ampio, e questo non solo per particolari condizioni di conservazione o maggiore/minore usura di questo e quell'esemplare, ma per il problema della tolleranza con cui queste monete si producevano. Quindi confrontando due soli esemplari c'è il rischio di fare il paragone con un pezzo coniato ai massimi della tolleranza ed uno ai minimi che possono mostrare nel complesso anche un discreto scarto, come quello indicato ad esempio da Oento. 3) altre parti del catalogo on-line dovranno aspettare un bel poco, almeno per quanto concerne il mio intervento, per una mia riflessione sull'utilità e l'opportunità di inserire in quella sede classificazioni inedite prima di una loro pubblicazione a stampa, senza la quale tutto lo studio ed il lavoro che c'è dietro sembra quasi...che non esista. Ringrazio comunque tutti gli amici del forum che stanno testano la classificazione dei denari già inserita, oltre che per la partecipazione a questa discussione, ed il buon DZ per la splendida collaborazione, come sempre. Un caro saluto ( e complimenti a tutti per le nuove belle monete :)) MB1 punto
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Ah, ok, ho capito... Per me la passione è nata al contrario: dalla sua storia (storia della terra in cui vivo), la cosa che sentivo più vicino a me sono le sue monete. 1 GULDEN Nozze Francesco Giuseppe con Elisabetta di Baviera (Sissi) Argento 900 ; 29,2 mm; 12,98 gr Coniata a Vienna nel 1894 Curiosità: il progetto "prova" di questa moneta è probabilmente la prima moneta al mondo coniata in alluminio1 punto
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Cenni di storia degli Ordini Dinastici della Reale Casa di Savoia Ordine Militare e Religioso dei SS. Maurizio e Lazzaro Ordine Supremo della Santissima Annunziata Ordine della Corona d'Italia Ordine al Merito di Savoia Ordine Civile di Savoia L'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro in Sardegna Elenco storico dei Cavalieri Mauriziani Sardi Contatti Delegazione Regionale per la Sardegna Servizi e interviste televisive Galleria fotografica eventi Norme per la ricezione L'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro nel mondo Link utili Webengineer Filippo Lippi Riproduci l'Inno Sardo Ordine Militare e Religioso dei SS. Maurizio e Lazzaro L’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro nasce ufficialmente con le Bolle Pontificie “Cristiani Populi” e “Pro Commissa Nobis” firmate da Sua Santità il Papa Gregorio XIII° rispettivamente il 16 settembre ed il 13 novembre 1572, La Bolla Papale che sancisce la riunione dei due Ordini di San Maurizio e di San Lazzaro stampata nel 1699 a Torino da Giovanni Battista Valletta (Augusta Taurinorum) con le quali si davano disposizioni per ripristinare l'Ordine Militare Religioso di San Maurizio ponendolo sotto la Regola di San Benedetto della Congregazione Cistercense prima e di quella di Sant’Agostino poi e fondendolo “de jure” con l’Ordine Ospitaliero Gerosolimitano di San Lazzaro, uno dei quattro più antichi Ordini Crociati (gli altri erano quelli dei Cavalieri di San Giovanni, i Templari ed i Cavalieri Teutonici) risalente alle prime Crociate in Terrasanta e per qualche tempo con giurisdizione anche sui Cavalieri di San Giovanni (attuale Sovrano Militare Ordine di Malta). Croce di San Lazzaro In quella stessa occasione venne concessa la nuova insegna della Milizia, con l’utilizzo della croce verde, antico simbolo dei Cavalieri di San Lazzaro e della croce bianca dell’Ordine di San Maurizio, fondato nel 1434 dal Duca Amedeo VIII° di Savoia, vedovo, ritiratosi con alcuni gentiluomini disposti a vivere con lui in forma monastica nell’eremo di Ripaille, presso Thonon ed il lago di Ginevra. Croce di San Maurizio Emanuele Filiberto, X°Duca di Savoia, I°Generale Gran Maestro dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro Non si trattava di un’unione a fini estintivi ma di una forte sinergia di “realeaeque principalis” per cui i due Ordini originari riunivano insieme finalità e patrimoni integrandosi reciprocamente. Il Gran Magistero dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro venne affidato al Duca di Savoia Emanuele Filiberto, detto “Testa di Ferro”, il vincitore della battaglia di San Quintino ed uno dei personaggi più potenti e famosi della sua epoca, trasmissibile ai suoi discendenti in perpetuo, con l'obbligo di mantenere in quei tempi due galee a difesa della Santa Sede e di versare un “donativo” annuo di 15 mila scudi.1 punto
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Io passo, anche se da queste foto sembrerebbe esserci una combinazione di caratteri latini e, forse, cufici che farebbe pensare ai Normanni. Però non mi viene in mente nulla di preciso.1 punto
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Tutti i sequestri di monete romane di cui si legge in qesto periodo sono nati da acquisti o vendite sui siti di aste generaliste online (ebay, Subito e simili); è sufficiente non farsi vedere su questi siti per non incorrere in nessun rischio. Il giorno che qualcuno subirà un sequestro a seguito di un acquisto di monete classiche presso una casa d'aste internazionale quotata, vorrà dire che i talebani avranno preso possesso della Sopraintendenza e che la certezza del diritto in questo Paese sarà un lontano ricordo. Per cui mi sento di consigliarti di acquistare con fiducia monete romane, non perchè siano meglio delle Savoia, ma solo perchè hanno un mercato di riferimento molto più ampio. E quando i Russi o i Cinesi vorranno investire un po' dei loro soldi nell'acquisto di monete a scopo di collezione o investimento (e prima o poi accadrà), credo che sia più probabile che comprino monete classiche e non Savoia, facendone schizzare il prezzo.1 punto
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Per Numa: ci tengo a sottolineare che quanto da me scritto è una puntualizzazione-critica che porta ad una inevitabile conseguenza: per le cose di interesse numismatico esistono già tutte le premesse giuridiche per ottenere una costante giurisprudenza che si faccia interprete delle esigenze dei collezionisti. A mio avviso il comma 4 dell'art. 10 non è una incompiuta e difficilmente potremo avere qualcosa di più. In realtà le modifiche “numismatiche” sono molto, troppo recenti (almeno in termini di tempo giuridico...) perchè vi siano le relative cassazioni. Ricordo inoltre che il famoso comma 4 è stato pensato per sostituire il non meno famoso art. 2 decies, che qualche effetto positivo in cassazione lo ha mostrato già. I miei messaggi sono pochi ma ero attivo anche sull'altro forum ristretto dedicato, inoltre il tempo è … tiranno, sono quindi più interessato a qualcosa di più specifico che non alle quattro chiacchiere da bar, che, seppur interessanti e piacevoli da leggere, non aggiungono niente a quanto sul tema è già stato detto; questa discussione mi sembra che in alcuni casi abbia toccato (o possa toccare) livelli degni di nota. Per Elledi: perchè non terminare la già notevole impresa affrontata nella discussione "compravendite monete" ? Credo che manchi la parte più interessante e meno chiara... Per tutti gli “uomini di buona volontà” : proviamo a costituire una (ristretta?) commissione tecnico giuridica che faccia il punto della situazione ???? Speriamo bene! Enrico1 punto
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Se non si vuole rischiare di buttare i soldi o con perizia o si spende qualcosina in più e ci si affida ad un rivenditore numismatico1 punto
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La cosa positiva del regno è che il numero dei pezzi coniati è noto e fisso, non potrà mai variare negli anni, percio la sua raritá è certa. In bocca a lupo...ciao!1 punto
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al di là della distruzione di massa con armi chimiche ( che uccide gli insetti vivi ) devi fare attenzione alle uova nel tuo caso dovrebbero essere come la prima, grosse poco più di una lenticchia se hanno avuto il tempo di depositarle, per quelle o aspetti la nuova generazione che nascerà quindi ti darai di nuovo alle armi chimiche o le devi andare a cercare ( soprattutto in cucina o in luoghi dove possono trovare del cibo )1 punto
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In queso settore contano le argomentazioni...ancor più del Nome. Ho visto esposto in bella mostra il MIR Napoli a Londra proprio all'ingresso di Spink...e l'autore non è nè un accademico nè tantomeno un operatore del settore. Il libro è più che valido ed ha trovato l'apprezzamento che meritava diventando un riferimento anche per molte Case d'asta estere. Non sono pochi gli autori italiani che hanno prodotto testi di assoluto valore universalmente riconosciuti. I contenuti fanno sempre la differenza e sono l'unica cosa che conta.1 punto
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scusa elledi...ma che vuoi ?? mi vieni a raccontare che le 5 lire del 1901...le hanno riconiate..con i punzoni originali in varie date...... mi dici che i 20 lire del 1936...col bordo del 2^ tipo...forse sono riconiati....mi dici che i centesemi del 1908 li hanno riconiati anche in date sucessive.....mi dici che i littori del 27 anno V.....non sono 100 ..ma ben di piu.....ma allora sei un rompiballe!!!!...e magari ..dovrei pubblicizzare il libro dove scrivi queste cose e venderlo?? Per magari poi sentirmi chiedere "ma e' sicuro che questo 5 lire del 1901....che costa solo 72000 euro...e' originale ...conianato nel 1901...e non uno dei sucessivi??" MA DAI!!1 punto
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Per quanto riguarda il consiglio di pubblicarlo come e book, ritengo la cosa non valida per i libri di numismatica: a noi tutti i libri di monete piace sfogliarli. Li studiamo, ed il fruscio della carta è insostituibile, dà un che di...romantico.1 punto
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Al di là del caso "ritrovamento" la cessazione del corso legale non dovrebbe porre fine alla proprietà statale della moneta? (il possesso è un'altra cosa e non è statale neppure quando è in corso). Detta così, però... chi colleziona Euro sta collezionando oggetti di proprietà altrui, dei quali ha solo il possesso e, limitando la circolazione monetaria, danneggia la politica di offerta di moneta dell'intera unione monetaria europea, quindi... perchè vendono divisionali? perchè vendono monete, che hanno corso legale nel solo paese di emissione? Un po' contraddittorio, direi...1 punto
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Secondo me stai facendo di tutto anzichè aiutare questa persona, se la cosa non è di tuo interesse puoi fare anche a meno di rispondere. ;) Considerato il periodo ci sono molte persone che si avvicinano alla numismatica per diversificare i propri investimenti. Tornando alla domanda iniziale, cioè l'investimento, puoi articolarlo in prima persona come meglio credi ma devi tenere ben presenti alcuni fattori: - investire in monete di borsa, cosa preribile rispetto agli etf, può rappresentare idealmente un "porto sicuro" ma il valore delle tue monete varierà unicamente in base alle oscillazioni del metallo. Non sono richieste competenze specifiche. - investire in monete con valore numismatico può essere sicuramente più remunerativo, ma impone una conoscenza tecnica della materia che per tua ammissione non possiedi. Il concetto di base è che il prezzo di una moneta X è indissolubilmente legato alla sua conservazione da una proporzionalità diretta. Se non sei in grado di stabilire la conservazione della moneta, posta ovviamente la sua autencità, non potrai valutarne la convenienza di un eventuale acquisto. Detto questo ogni persona potrà fornirti un differente indirizzo da seguire in relazione alle proprie conoscenze in materia, alle esperienze pregresse o semplicemente alla soggettiva percezione del gusto estetico. Una verità assoluta, se è quello che cerchi, non la avrai mai. :) Ognuno rimarrà fermo su convinzioni che troveranno verifica della propria fondatezza solo nel trascorrere del tempo. Davide1 punto
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Ciao Daniele. Bel nickname! Amo la serie tv Chuck, non mi perdevo un episodio quando Italia 1 trasmetteva. Comunque sia, benvenuto. Se hai da chiedere qualcosa, il forum ti sarà molto utile. Ciao.1 punto
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Ciao Daniele, benvenuto sul forum. Senza dubbio riceverai aiuto e consigli e ti troverai benissimo. Per le presentazioni comunque c'è la sezione apposita, che è questa : http://www.lamoneta.it/forum/71-nuovi-arrivati-presentazioni/ ;) Buona permanenza su lamoneta.it :)1 punto
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Un saluto a tutti Posto questo mezzo denaro (anche se la discussione riguarda i denari) per chiedere il vostro parere riguardo al fatto se la medaglia è classificabile coeva al denaro del post n.1332 cioè del tipo Baldassarri IVa, in quanto hanno le due stesse interpunzioni al rovescio mentre, invece al dritto la porta urbica/castello è più tozza e meno slanciata di quella del denaro.1 punto
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Il mio consiglio e quello di non farti ingolosire da facili proposte, l'ideale sarebbe venderle in inghilterra dove l'interesse e maggiore.1 punto
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giorno a tutti....ecco una "mezzaglia" come dice Fra....peso 0.38g :good: cosi face la croce1 punto
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Guarda @emi_93 che non accetta il voto alla voce: "No, non me lo posso permettere ma la vorrei." in quanto chiede che tutti i campi, anche quelli relativi al prezzo d'acquisto, siano compilati. Io avrei votato questa soluzione anche se non è del tutto esatta. Io non possiedo questa moneta ma, stò approfittando delle mie ferie per aiutare in un panificio del mio paese e con il mio compenso entro fine mese sicuramente acquisterò questa moneta. Spero di spuntare un buon prezzo ma non c'è problema, costi quel che costi, a costo di rinunciare anche a uscire di casa anche solo per bere un caffè, ma entro pochi giorni avrò questo cofanetto. Assolutamente non posso avere questo buco in collezione. Assolutamente.1 punto
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salve a tutti e buone ferie volevo postare queste bellissime monete greche. che ne pensate mi manca solo una la 20 drachmai.1 punto
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Monete greche, e di influenza italiana, ne sono state coniate, ed anche in quantità; i cataloghi d'asta e listini tra la fine dell'800 sino allo scoppio del secondo conflitto mondiale e si vedrà una mole tutt'altro che irrilevante di offerta. Da qualche parte queste monete sono finite. Con i realizzi che recentemente sostenuti, direi ultimi tre anni, eredi e non sono passati all'incasso. Più che sull'autorità di certi commercianti (illazione che mal si concilia con i fatti) che, con la loro figura avrebbero garantito materiale senza preoccuparsi della reale autenticità, cosa che non credo affatto, il problema è la pochezza culturale del collezinismo degli anni più recenti; quando ai grandi collezionisti si è sostituita una nuova e ricchissima generazione di compratori, e di venditori estemporanei. Per decenni i grandi collezionisti sono stati gli italiani, con un retaggio storico culturale che rientrava nel DNA da generazioni. Vivendo in Italia si allena l'occhio al classico ed al bello, sono piccoli frammenti che ogni giorno ci accrescono; chi commerciava queste monete erano i "grandi" commercianti con anni di storia e stock sulle spalle. Le leggi in vigore, la crisi economico finanziaria, norme valutarie, e nuove ricchezze ci hanno relegato ad un ruolo assolutametne marginale, lasciando il campo ad arabi, russi, ungheresi, e via dicendo. Cambia il mercato e nuove schiere di venditori compaiono, con i loro rapporti più o meno chiari, senza storia e con nessun futuro. Una botta e via, ed in questo humus i falsari, tombaroli e loschi figuri ci sguazzano; per collocare il prodotto c'è solo l'imbarazzo della scelta con il considerevole numero di case d'asta in attività.1 punto
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