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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/17/12 in tutte le aree

  1. Prova a confrontarla con questi esemplari emessi dalla zecca di Nysa in Lidia: http://www.numismall...usts-Hades.html http://www.asiaminor...ge.php?pid=6432 Luigi
    2 punti
  2. Spendere 20 euro in un anno per un catalogo di quasi 800 pagine a colori ................. che tiene quasi sempre conto dei prezzi di mercato, ingrandimenti, note e annotazioni di ogni genere, ottima introduzione alla numismatica, aggiudicazioni d'asta, classificazioni sulle classi riguardanti i difetti di conio, eccetera, eccetera .............. penso che sia una spesa, anzi, un investimento minimo e oltretutto fondamentale per tutti coloro che intendono avere un minimo di idea su quel che accade nel mondo numismatico ogni anno. Se io fossi un ragazzo senza reddito, preferirei rinunciare ad una pizza con gli amici per acquistarlo, voi che dite, ne vale la pena spendere 20 euro l'anno? Io direi di si, stessa cosa vale per gli altri cataloghi commerciali, per un numismatico il libro è l'arma principale per combattere ....... e in battaglia si va armati. :good:
    2 punti
  3. Una guida certamente aiuta, o può aiutare più dal punto commerciale che da quello numismatico. Quello che so l'ho imparato assai più sui libri che per consigli dati, mentre certi meccanismi commericiali li ho compresi solo con la frequentazione di alcuni operatori, che nel corso degli anni sono diventati anche amici al di fuori dell'ambito "moneta"Sul fatto che molti Numismatici con la N maiuscola abbiano cominciato lavorando al fianco di colleghi più anziani per poi mettersi in proprio ... per poter vendere direttamente ai clienti del collega più anziano ... si effettivamente ce ne sono , sarebbe bello sapere cosa ne pensano i clienti più anziani però !?. A tal proposito ricordo le parole sagge di un commerciante e ottimo studioso, e titolare di una casa d'aste qualco anno fa. Si lamentava del fatto di non riuscire a trovare collaboratori ad hoc; disse che si accontentava di una mezza misura, proprio tonti non li voleva perchè non poteva ripetere e rifare il lavoro tre volte, e troppo in gamba neppure, perchè una volta imparto il lavoro l'unico fine sarebbe stato quello di mettersi in proprio con i "suoi" clienti. C'è sempre stata una mistificazione tra il fatto che un ottimo commerciante debba anche essere un eccellente numismatico, nella stragrande maggioranza dei casi i collezionisti sono, numismaticamente più preparati dei commercianti. La questione è semplice da comprendere, il collezionista è perfettamente preparato in segmento ben definito della storia della moneta ma ne ignora quasi totalmente il resto. Quindi non c'è commerciante che possa reggere una conversazione approfondita nell'ambito di un collezionista ben preparato, come d'altro canto il collezionista, allontanato dalla sua sfera d'interesse brancola nel buio, mentre un comemrciante, di riffa o di raffa, con anni di esperienza e migliaia e migliaia di monete che gli sono passate sotto al naso ha sviluppato un sesto senso che lo tiene a "galla".La mia è una esposizione frettolosa ed assasi scarna e non ne volgio certo fare di tutt'erba un fascio. Ci sono esimi commericanti che sono poi ottimi numismatici, preparati per tecnica di coniazione e per vastità di sapere.Infine, e mi spaice poi parlare sempre dell'amico Alberto, ma ha perfettamente centrato l'obiettivo, ad un commericante si richiede grande profesisionalità, prima di tutto. Consigli pratici, ed anche in questo caso ne ho avuti da Alberto, valutazioni commerciali, ma la qualità migliore che può avere un commerciante è l'onestà.
    2 punti
  4. In questa estate (probabilmente finirò verso novembre), sto inventariando tutte le monete della pinacoteca di Volterra; prima di me ci aveva lavorato un altro studioso; purtroppo, credo per mancanza di fondi, si è limitato a fare un elenco approssimativo delle monete, omettendo spesso particolari di rilievo o l'anno di emissione... Ad esempio, "Zecca di Siena: 3 grossi del XIII sec, 9 sanesi d'oro..." ... Ma spesso si legge anche "Urbino: 10 monete di rame"... Ovviamente questo non è imputabile alla competenza (che anzi è indiscussa) di chi ha catalogato (che conosco e per cui provo una certa stima), ma alla mancanza dei fondi necessari a pagare un buon lavoro (oltretutto le monete erano state riposte tutte insieme dentro a sacchetti di plastica, puoi immaginarti che fine fanno dopo 30 anni le piastre papali FDC...). Negli anni, una studiosa ha provveduto a fare un inventario migliore per le circa 1000 monete medievali conservate.... Ma rimangono le altre che sono circa 4-5000 In un panorama simile serve una catalogazione a tutti i costi; io mi sono prestato anche se non ho alcuna attestazione di competenza, mi sono messo a catalogare tutto, senza ovviamente prendere un euro... Devo molto a quel museo, io li, non molto tempo fa, ho iniziato a conoscere le monete, ho visto quanto serve avere le monete da toccare vicino casa, e quanto è importante che siano tenute bene... Un amico mi ha fatto un grande favore, è venuto ed ha fotografato il necessario gratis e insieme al direttore abbiamo ideato un catalogo ed una possibile mostra itinerante per far conoscere quello che c'è nel museo, siamo anche riusciti a reperire dei cassetti e le monete, adesso, sono nei vassoi al sicuro.... È probabile che io sbagli qualche catalogazione, soprattutto sulle monete straniere e sulle papali con cui non ho particolare dimestichezza, ma alla fine ho inventariato una delle collezioni pubbliche di granducali più importanti e sconosciute in assoluto (ci sono veramente una marea di pezzi che, credo, tanti addetti ai lavori non hanno mai visto dal vivo), una collezione di medioevali che contempla, tra le tante, un denaro carolingio battuto a Firenze (credo l'unico noto ad oggi), due tremissi di Lucca, un Bolognino d'oro (credo noto in 3 esemplari) e altre rarità che nessuno conosce e che ci sono (teniamo presente che diverse foto del CNI provengono proprio da questo museo). Tutto questo è stato possibile grazie all'attenzione e alla passione del direttore del museo, che cerca sempre di valorizzare questa parte "meno nota"... Io credo che alla fine sia meglio avere un inventario fatto da un ragazzo con poca esperienza (che comunque lo aiuta anche a formarsi, perchè tenendo in mano le monete, sei portato a studiarle una ad una e impari mille cose che non avresti mai approfondito), che comunque ti da un'idea di quello che hai per le mani, (anche solo nell'eventualitá di un furto, almeno si sa cosa c'era) piuttosto che conservare negli scantinati una marea di monete R5 e introvabili sconosciute a tutti e che nessuno potrà mai apprezzare....
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  5. Cia a tutti, apro questa discussione per inizire a discutere sulle monete del prossimo anno.
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  6. Buongiorno a tutti !! Fino a qualche giorno fa avevo provato a digitalizzare monete usando un buon scanner, con risultati che naturalmente non mi soddisfacevano. Facendo tesoro delle informazioni utilissime trovate nel forum (complimenti a tutti) ho provato ad utilizzare la mia piccola compatta Kodak, niente di che, una macchinetta con autofocus, pochissime selezioni possibili e ottica ridicola. Un vero delirio la messa a fuoco, e anche per questo occorre trovare una buona illuminazione altrimenti gli scarsi automatismi della macchinetta vanno a ramengo. Considerate che non disponendo di uno stativo (non si ricava con le scatole da tagliatelle) faccio tutto a mano, fermo come un cane da punta, gomiti rigidi e osso sacro proteso.... :D Un giorno investirò in attrezzatura più consona, se lo riterrò opportuno. Ma intanto mi son divertito moltissimo, con risultati che mi sono piaciuti molto. Rispetto alle scansioni l'argento, se fotografato, da molta soddisfazione. Questa era la scansione di un 2 lire 1863 Napoli che postai qualche giorno fa Uploaded at ImageFra.me L'ho fotografata di mattina, vicino ad una finestra rivolta a nord, all'interno di una scatola bianca (conteneva tagliatelle .... abbiate pazienza :) ) foderata sul bordo in favore di luce con un foglio di alluminio Uploaded at ImageFra.me Molto piacevoli anche gli Scudi, qui ve ne mostro un paio fra i diversi che ho fotografato e "schedato" Uploaded at ImageFra.me Uploaded at ImageFra.me Molto più complicata la questione per quanto riguarda il rame, lo scanner lo rende davvero piuttosto bene a causa della sua scarsa lucentezza, mentre per fotografarlo bene serve una migliore gestione delle fonti di luce. Non so quale preferire fra la versione da scanner (che fra l'altro facilita lo sfondo bianco) Uploaded at ImageFra.me e la versione fotografata Uploaded at ImageFra.me Insomma, ho in mente diverse migliorie da apportare al mio sistema, ma mi sto divertendo un sacco :) Perdonate la pochezza degli esemplari postati, rispetto a ciò che state mostrando voi paiono rondelle....
    1 punto
  7. Ultimo acquisto, fotogrfato alla meno peggio ... chi me la classifica ? dovrebbe essere Ferdinando I d'aragona (1458-1494) Coronato emesso tra il 1472 e 1488 MEC XIV, 977 Se riuscite a darmi il CNI MIR e PR Ringrazio sentitamente.
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  8. Salutoni Daniele....avevo anche questo..peso 6.5g diam 15mm forze matteo scoprira qualque cose .. :pardon:
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  9. FDC di sicuro. Ne ho 4 e 3 di queste sono con le medesime macchiette. Per me una delle più belle monete degli anni 30-40...
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  10. Esatto, si tratta di una cosiddetta 2° tipo, che è comunque rara... e, comunque, non tutti i 1000 ebbero la 1° tipo, la ebbero certamente coloro che erano rimasti a Palermo, che vennero decorati dal Pro Dittatore Mordini il 24 ottobre 1860 e, forse, coloro che la ricevettero personalmente da Garibaldi a Napoli il successivo 4 novembre, che comunque non erano tutti i altri 1000, dato che molta gente non potette partecipare alla cerimonia di Napoli (così come è poco chiaro se sia stato effettuato il conferimento alla memoria dei caduti e a chi siano state consegnate, eventualmente, le relative medaglie), tutti gli altri ricevettero la 2° tipo... per esempio è certo che ricevettero il 2° tipo tutti coloro che erano sbarcati a Talamone il 7 maggio 1860 (65 persone), però, allo stato attuale delle ricerche, non è dato sapere con esattezza quante 1° tipo furono coniate e consegnate. Il totale delle concessioni dovrebbe essere di 1089. Un altro particolare non chiaro è se la ricevettero coloro che sbarcarono con la spedizione dell'Utile, arrivato a Marsala 11 giugno 1860, da normativa non l'avrebbero dovuta ricevere... ma la rivendicarono e non è da escludere che qualcuno se ne sia fregiato. Così come la rivendicarono, ma non la ricevettero, i circa 200 siciliani della colonna Sant'Anna. Certamente non la ricevettero tutti gli appartenenti ai piccoli gruppi arrivati in Sicilia alla spicciolata, gli uomini della spedizione di Giacomo Medici, quelli della spedizione di Enrico Cosenz e quelli della spedizione di Gaetano Sacchi (complessivamente circa 7500 uomini) e tutti i "picciotti" siciliani. La 2° tipo era ancora in vendita presso la ditta Johnson negli anni '20. Lord Acton
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  11. :good: :rofl: :rofl:
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  12. Complimenti a Magdi! Il Direttore lo hai preso per sfinimento, confessa! :D A tua disposizione per una mano sulla catalogazione delle monete papali, buon lavoro e... occhio a falsi di Tardani e Cigoi ;)
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  13. E' buona ma è stata lucidata in modo barbaro. Commercialmente in questa condizione vale poco più del peso dell'argento (7 o 8 Euro), probabile che anche per questo te l'abbiano regalata. Cmq, come si suol dire, a caval donato non si guarda in bocca.... ;)
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  14. SI! :crazy: Infatti al prossimo censimento ci sarà una domanda: avete voi almeno una serie fdc per stato? :crazy:
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  15. Ma chi sei Mario Monti? I due sondaggi mi sembrano il censimento che è stato effettuato qualche mese fa. :lol:
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  16. Guarda @emi_93 che non accetta il voto alla voce: "No, non me lo posso permettere ma la vorrei." in quanto chiede che tutti i campi, anche quelli relativi al prezzo d'acquisto, siano compilati. Io avrei votato questa soluzione anche se non è del tutto esatta. Io non possiedo questa moneta ma, stò approfittando delle mie ferie per aiutare in un panificio del mio paese e con il mio compenso entro fine mese sicuramente acquisterò questa moneta. Spero di spuntare un buon prezzo ma non c'è problema, costi quel che costi, a costo di rinunciare anche a uscire di casa anche solo per bere un caffè, ma entro pochi giorni avrò questo cofanetto. Assolutamente non posso avere questo buco in collezione. Assolutamente.
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  17. ho visto in gioielleria delle 500 Lire Caravelle lucidate in quel modo; a mio parere se la moneta ti piace così, non vedo perchè non te la devi godere. Se la porti da un qualsiasi gioielliere e richiedi la pesatura, dovrebbe fartela gratuitamente e senza particolari formalità, se becchi una persona cordiale (generalmente lo sono tutti, fa parte del loro lavoro). un saluto.
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  18. Più che desiderio, il mio è un vero e proprio sogno... Avrei voluto vivere presso la corte di Napoli, magari nel Medioevo o anche in un periodo successivo, lavorando per la zecca, magari come incisore, per realizzare, o meglio, vivere la realizzazione di quei capolavori come i "saluti" angioini, i "coronati" aragonesi o più recentemente, le "piastre" borboniche. Mi emoziono già all'idea!!! ^_^ Ahimè il mio è sicuramente un sogno irrealizzabile!
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  19. "Ho lavorato per quasi un anno a Palazzo Venezia nel 2003 come "collaboratore esterno" della Soprintendenza. Era l'esempio della malagestione, del fancazzismo, dell'incompetenza, con impiegati che passavano la giornata tra caffè al bar, lettura del giornale e via dicendo. Gente di uffici con compiti in teoria importanti che non aveva neanche il diploma. La realizzazione concreta di tutti i peggiori luoghi comuni sugli statali fannulloni, letteralmente." Ho avuto modo di frequentare per alcuni mesi e con una certa assiduità, una biblioteca statale. La sensazione che ne ho tratto è innanzitutto quella di una generale demotivazione dei Dipendenti, pochi dei quali davvero competenti e collaborativi (ma, ripeto, tutti estremamente demotivati) ed una moltitudine di personaggi che, mi sono chiesto più volte durante i miei accessi alla struttura, che ci facessero e, sopratutto come potessero essere arrivati in una biblioteca. Più di una volta, per pagare pochi euro per le fotocopie che riuscivo a richiedere per ogni accesso (avevo proposto alla responsabile di lasciare un deposito di 100 euro, da cui sottrarre, progressivamente, i costi delle fotocopie, ma mi è stato detto che non era possibile perchè le fotocopie del giorno si pagavano sempre al momento...) ho dovuto perdere del tempo prezioso. Così accadeva che tra la richiesta per l'autorizzazione alle fotocopie (che andava vidimata preliminarmente non da una persona qualunque, ma da un certo Responsabile che non sempre era prontamente reperibile e che non era, naturalmente, quello da cui poi le fotocopie si pagavano) e l'attesa in altro ufficio per la compilazione della quietanza di pagamento, che in genere non superava mai i 5/6 euro alla volta, si perdeva anche oltre mezz'ora. Più di una volta, non avendo l'ufficio il resto (e naturalmente neppure un P.O.S.), questuavo fra gli astanti il cambio di uno o di due euro in centesimi, perchè le quitanze avevano sempre importi come 4 euro e 27 centesimi o 5 euro e 39 centesimi (mai una volta che la cifra fosse tonda!). Alla fine proponevo io il pagamento arrotondato per eccesso ai 50 centesimi ma la cassiera non sempre era d'accordo...... Dopo qualche tempo, la cassiera (che ormai mi conosceva) mi ha fatto anche un "credito" di circa 2 euro per mancanza di cambio (e di "astanti" a cui chiedere...) che le ho poi consegnato la volta successiva.... La mia conclusione è che sebbene la struttura che ho frequentato fosse, astrattamente, una struttura "moderna", la mentalità di chi vi lavora sia ancora di stampo "ottocentesco", con tutte le conseguenza che ciò comporta. Sul piano umano è naturale che col tempo e con la reiterata frequentazione, si instauri con taluno anche un buon rapporto (e questo, alla fine mi ha agevolato nelle ricerche), ma è l'organizzazione di base che sa di "muffa" e di burocrazia retrograda. Non vedo perchè certe strutture, come Musei, Biblioteche, ecc. non possano essere gestite da privati, in base a capitolati ben precisi che stabiliscano oneri ed obblighi severi per i gestori e ritorni economici per lo Stato. D'altra parte, ad eccezione dei giochi d'azzardo, sapete dirmi che cosa lo Stato italiano è in grado di gestire con criteri di produttività ed economicità? Saluti. Michele
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  20. Avevo Avevo pensato a Leone III per via di quella figura che mi pare di intravedere. Però con le foto sotto un'altra luce la stessa faccia mi sembra occupata da sole lettere "arabeggianti". Comunque lo spessore del tondello esclude l'ipotesi di quella moneta siciliana di Leone III. Mistero affascinante.
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  21. @@poeta Mi permetto di postare così la tua moneta perchè è veramente molto curiosa senza la legenda, ed ha un'ottima ribattitura...Complimenti :good: Uploaded with ImageShack.us
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  22. Ciao Pat Aggiungo il link alla discussione in cui si e' parlato abbastanza diffusamente dell'EDTA buone pulizie a tutti (sia domestiche che numismatiche...:-)). Mario
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  23. Ora in circolazione ce ne sono 1.082.371... ;-)) Pino
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  24. Guarda che per dei cofanetti 10000 sono tanti.
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  25. ANCH'IO COLEZZIONO QUESTA TIPOLOGIA, davvero belle, ma la zecca di questa moneta e' kb se no ti dispiace allego una della mia la particolarita' del dritto che manca la leggenda del secondo conio esagono regno d'italia. scusa x le pessime foto http://imageshack.us/photo/my-images/194/esagjpgn.jpg/
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  26. Buon ferragosto a tutti! Il mio desiderio è quello di poter rendere di dominio pubblico tutti i documenti che trattano numismatica. La numismatica non si deve fermare sulla singola moneta ma bisogna vedere la sua storia, molte sono state classificate "tanto per farlo", per dare un nome, ma in realtà in archivi statali, musei, biblioteche ecc. si nascondono manoscritti, pergamene o documenti che potrebbero dare una "vera" identità a moltissime monete. Vi assicuro che il lavoro ancora da fare è moltissimo, e molte classificazioni andrebbero rivedute!
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  27. Uhmm…..veniamo a noi, ho guardato tutti i Coronati con la presunta C “gotica” (poi spiegherò perché presunta) sia presente al D (dietro il busto) che al R (sotto la Croce) nel Corpus, e con questo abbinamento della parola finale al dritto CERTAVI con il finale del rovescio della parola IER non è catalogato. Il P.R. al 288 classifica una “tipologia” di Coronato alla Croce, diciamo unica, (così come per tutte le tipologie monetali Napoletane) senza varianti di legenda e quant’altro, infatti l’obbiettivo degli autori del mastodontico lavoro è stato ben altro e di conseguenza ogni qualvolta c’è ne arriva uno per l’osservazione è bene prendere in mano il Corpus e ricercare se è stato inserito……….in questo caso tra i tantissimi e variati di legende, questo non risulta…..e qui ci stà subito un “bel colpo per Picchio”. Come ha riferito NumaNuma siamo nell’epoca dei Coronati alla Croce di Calabria, denominati di 2^ classe, coniati a partire dal 1 agosto del 1472 fino al 1488, quando poi inizia la coniazione dei Coronati con l’Arcangelo. In questo periodo era presente in zecca, come Maestro, Iacopo de Cotrullo o Yacobus, figlio di Benedetto, in attività dal 1 settembre 1469 fino al 1474 e le sigle su questo Coronato sono proprio di questo Maestro di Zecca (come ha anche riferito giustamente NumNuma), avevo detto presunta C gotica in quanto da un mio recente studio si evince chiaramente che è una CI in nesso proprio riferita a Iacopo Cotrullo (non vorrei adesso dilungarmi su questo anche perché andrei fuori tema “discussione”) ma per sua informazione e degli appassionati di questa monetazione, fidatevi, la sigla è CI in nesso e non C gotica come riportato fino ad oggi. Veniamo adesso al pezzo proposto da Picchio e dal perché ho riferito sia da studio……….ho notato ad ore nove che la moneta presenta un inconsueto cambio di segno d’interpunzione della legenda che da : (cerchietti) passa ad un simbolo come 8 (già notati in alcune monete aragonesi) ma non in modo alternato, come in questo caso…..e anche dopo la lettera M di LEGITIME sebra esserci qualcos’altro. Salve e grazie per l’attenzione.
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  28. !!..............a questo punto vorrei fare anche alcune considerazioni sula data 1818/1819 su osservazioni fatte da Odjob...........in zecca non sorse alcun tipi di problema, si sono solo attenuti agli Ordini per la moneta d'argento. Vi trascrivo un documento che spero possa chiarire l'equivoco riguardo la data 1819: Direzione Generale delle Monete- Segretariato, Napoli 12 Aprile 1822; Eccellenza, la monetazione di argento, che deve farsi con la massa dei pezzi duri, esistenti al Banco ed approvata da S.M. (D.G.) mi presenta l’occasione di darle conoscere essere necessario far imprimere sulle monete, l’epoca dell’anno corrente, all’emanazione della legge monetaria del Regno del 20 Aprile 1818; fin ora si è coniata la moneta, tanto di oro quanto di argento con l’epoca 1818 e questo per una privata misura di Zecca, cioè per non dar luogo a fare diverse serie di monete, il che sarebbe accaduto se in ogni anno si fosse cambiata l’epoca. Ora però che và ad intraprendersi una monetazione vistosa, sarebbe di bene distinguerla con l’epoca corrente, tanto più che nelle vicende dell’anno 1820, essendo accadute delle piccole monetazioni si dovettero fare alla rinfusa per la premura, che se ne dava, e vi sono perciò delle monete non del tutto bene impresse; per non confondersi dunque con le nuove, che vanno a farsi, sarà giusto espediente distinguerle con apporvi l’epoca dell’anno corrente. Questa misura intendo doversi applicare alla sola moneta d’argento, mentre quella di oro non ha avuto vicende alcuna e potrà continuarsi con l’epoca fissa del 1818; infine questo cambiamento non porta conseguenza né di spesa, né di alcuna altra riforma. Ne demando dunque la di Lei superiore autorizzazione: Firmato, Il reggente del Banco, Direttore Generale dell’Amministrazione delle Monete. Dll’anno 1818 sino alla fine del Regno di Ferdinando I furono fatte molte coniazioni e reimpressioni di monete, come si rileva dalle “liberate”, delle quali vi è notizia nell’Archivio della Zecca, ma non fu cambiato il millesimo sulla moneta, perché fu preferito non lasciare il criterio seguito, cioè che la data apposta 1818, dovesse essere l’indicazione della data della legge dalla quale traeva origine quella monetazione.
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  29. In effetti per un R2 la sua valutazione sia del Gigante che del Montenegro è alta 300 MB 700 BB 1500 SPL il Gigante si ferma allo SPL invece l'altro in FDC 3500 e in ECZ 6000. O ci sono pochissimi passaggi in Aste o è stata scoperta da poco.......... essendo meno rara di quella con la R prima della data. Anche per me il prezzo massimo è sui 500 euro magari in mano potrebbe essere meglio ma anche peggio,con le foto non si sa mai...... Ciao Fabio, le reimpresse 1847 sono davvero rare, quella con R davanti il nome del re si vede più spesso rispetto a quella con R davanti la data, quest'ultima è davvero rara, in vita mia l'ho vista solo due volte, credimi. Quella del 1848 invece, anch'essa rarissima, è nota solo con R davanti la data. Sul Gigante ci fermiamo allo SPL per quella del 1847 perchè è il massimo della conservazione vista finora, mettere stati di conservazione superiori per monete mai viste e/o cifre che vanno oltre vuol dire illudere con favole e numeri virtuali. La 1848 reimpressa invece l'ho vista una sola volta in stato di conservazione altissimo e per questo motivo è citata sul Gigante anche in FDC, ogni millesimo ed ogni nominale ha uno storico a se stante. Ricordate che i cataloghi non sono la Bibbia ma semplici, utilissimi e fondamentali indicatori di mercato....... il miglior catalogo è quello che si avvicina di più alla realtà e non quello che centra in pieno la stima o, peggio ancora, quello che spara decine di migliaia di euro. Quando si ha a che fare con una disciplina seria come la numismatica è importante non perdere mai il senso della misura. :good:
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  30. Ecco foto appena fatte a luce naturale...
    1 punto
  31. Posto l'immagine di due fratellini che non si lavano da 101 anni !!! Scontornata davvero male la lira, ero di fretta, so sorry.
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