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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/15/12 in tutte le aree
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E quando c'è vò ...c'è vò...!!! Non c'è sordo più sordo di chi non vuol sentire!!!3 punti
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Buon ferragosto a tutti! Il mio desiderio è quello di poter rendere di dominio pubblico tutti i documenti che trattano numismatica. La numismatica non si deve fermare sulla singola moneta ma bisogna vedere la sua storia, molte sono state classificate "tanto per farlo", per dare un nome, ma in realtà in archivi statali, musei, biblioteche ecc. si nascondono manoscritti, pergamene o documenti che potrebbero dare una "vera" identità a moltissime monete. Vi assicuro che il lavoro ancora da fare è moltissimo, e molte classificazioni andrebbero rivedute!2 punti
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Uhmm…..veniamo a noi, ho guardato tutti i Coronati con la presunta C “gotica” (poi spiegherò perché presunta) sia presente al D (dietro il busto) che al R (sotto la Croce) nel Corpus, e con questo abbinamento della parola finale al dritto CERTAVI con il finale del rovescio della parola IER non è catalogato. Il P.R. al 288 classifica una “tipologia” di Coronato alla Croce, diciamo unica, (così come per tutte le tipologie monetali Napoletane) senza varianti di legenda e quant’altro, infatti l’obbiettivo degli autori del mastodontico lavoro è stato ben altro e di conseguenza ogni qualvolta c’è ne arriva uno per l’osservazione è bene prendere in mano il Corpus e ricercare se è stato inserito……….in questo caso tra i tantissimi e variati di legende, questo non risulta…..e qui ci stà subito un “bel colpo per Picchio”. Come ha riferito NumaNuma siamo nell’epoca dei Coronati alla Croce di Calabria, denominati di 2^ classe, coniati a partire dal 1 agosto del 1472 fino al 1488, quando poi inizia la coniazione dei Coronati con l’Arcangelo. In questo periodo era presente in zecca, come Maestro, Iacopo de Cotrullo o Yacobus, figlio di Benedetto, in attività dal 1 settembre 1469 fino al 1474 e le sigle su questo Coronato sono proprio di questo Maestro di Zecca (come ha anche riferito giustamente NumNuma), avevo detto presunta C gotica in quanto da un mio recente studio si evince chiaramente che è una CI in nesso proprio riferita a Iacopo Cotrullo (non vorrei adesso dilungarmi su questo anche perché andrei fuori tema “discussione”) ma per sua informazione e degli appassionati di questa monetazione, fidatevi, la sigla è CI in nesso e non C gotica come riportato fino ad oggi. Veniamo adesso al pezzo proposto da Picchio e dal perché ho riferito sia da studio……….ho notato ad ore nove che la moneta presenta un inconsueto cambio di segno d’interpunzione della legenda che da : (cerchietti) passa ad un simbolo come 8 (già notati in alcune monete aragonesi) ma non in modo alternato, come in questo caso…..e anche dopo la lettera M di LEGITIME sebra esserci qualcos’altro. Salve e grazie per l’attenzione.2 punti
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ho rimuginato a lungo sul fatto che i miei volumi, dello stesso editore Montenegro, non sono in catalogo. E fiat lux, ecco svelato l'arcano.Inserirmi in bibliografia sarebbe stato il primo, doveroso dico io, passo. Il secondo sarebbe quello di inserire per ogni moneta da me descritta il numero di riferimento (ancora in questa nuova edizione siamo fermi al Pagani ed ai suoi riferimenti). Che fare dunque? Dare una ventata di novità al catalogo o continuare con il solito sistema? Capisco che ci sarebbe stato un po' di lavoro in più, ma secondo me ormai non si può più prescindere anche dalla mia pubblicazione. Mica dico di togliere i riferimenti al Pagani ed al Simonetti (li metto anche io), ma ...insomma...bisogna a mio avviso aggiornare un po', altrimenti è logico che poi si senta dire "l'ho comprato cinque anni fa, basta e avanza"...2 punti
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Mi sembra d'aver capito che il "sogno" non sia "la moneta" che vorrei in collezione........ ma piuttosto un desiderio "numismatico"; bene, il mio è molto molto, molto, molto utopico, però sognare non costa nulla: mi piacerebbe che TUTTE le monete presenti nelle raccolte pubbliche ( musei nazionali, regionali, cittadini.....) fossero fotografate e inserite in rete per il pubblico godimento...... forse è il desiderio più irrealizzabile in questa nostra Italia.... pazienza. Buona setata TIBERIVS2 punti
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Curiosity, il rover robotico geologo-chimico che è ammartato sul pianeta rosso il 6 agosto si è portato con se un Lincoln Cent VDB del 1909 leggi l'articolo1 punto
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Penso che ogni tanto si debba anche ritornare su discussioni fatte tempo fa, se ci sono di mezzo due o tre anni la visuale può essere molto diversa, possono esserci nuovi utenti o possiamo avere dei riscontri diversi completamente. Recentemente è apparsa " Qual'è " che sostituisce " La moneta più bella " che feci tempo fa, il periodo ferragostano certo non aiuta, ma mi sembra già di poter dire che tra le due discussioni sopra citate ci siano delle grandi differenze, che se vorrete potremo anche vedere insieme. Ora " Desiderio numismatico " che sostituisce il sogno numismatico che feci tempo fa, anche in quel caso ci fu un indirizzo preciso e forte su cosa voleva l'appassionato di numismatica. Desiderio, sogno, è un qualche cosa che vorreste nella numismatica che oggi non c'è, e magari rimarrà solo un sogno, non si realizzerà mai ; vorrei che ci fosse possibilmente una risposta da parte dei giovani che sono il nostro futuro e che la risposta non fosse vorrei una bella moneta d'oro, questa la vorremmo tutti. Una risposta su mancanza di iniziative, eventi, libri, periodici, circoli, musei, catalogazione di monete non fatte nelle nostre strutture, digitalizzazione di contributi, esposizione di monete nei musei,leggi migliori e più chiare per la nostra numismatica,aste,perizie,tanti possono essere i sogni nel cassetto, grandi o piccoli che siano, facili o difficili da raggiungere, tutti ne abbiamo. Ne ho anch'io ovviamente, forse alcuni potrebbero avere luce, altri penso proprio di no, ma d'altronde a ferragosto si può prendersi una pausa e sognare, sognare non costa nulla... P.S. La discussione credo sia di quelle in cui tutti possono partecipare dall'esperto, a chi inizia coi primi passi nella numismatica, vediamo se ne esce qualcosa di nuovo a distanza di tempo. Nel frattempo auguro buon ferragosto a tutti in particolare a chi è solo o a chi si sente solo, d'altronde quante volte abbiamo detto che il numismatico è sognatore e solitario ? Forse lo siamo un pò tutti..... Mario1 punto
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Senti, Euripe, io con te neppure discuto. Io dicendo che mi sembra evidente non volevo dire che è come dico io e non si discute. Io volevo solo esprimere una mia opinione e non ribatto solo per non cominciare un'ennesima lotta. E comunque se proprio devi rompere, almeno rispetta le opinioni altrui! Guarda quanta gente vede cose che non esistono: macchie di umidita vengono scambiate per madonne, macchie sul bucato vengono scambiate per il volto di Cristo.....come vedi non sei il solo. http://www.attivissimo.net/antibufala/madonne/pareidolia.htm http://www.amicib.org/?p=10540 ...cose da pazzi!!1 punto
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BB Anche per me... Secondo me la patina la rovina e nn di poco....Io la pulirei senza nemmeno pensarci 2 volte ... E se conosco abbastanza bene renato lo farà ache lui ( sempre se nn lo ha già fatto)1 punto
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Saluti e buon ferragosto a tutti, due altri bei post, uno realista e uno che lascia intravedere la sensibilità innata dell'utente ; è vero quello che dice Cesare Augusto, oggi i soggetti maggiormente interessati possono essere Banche o Fondazioni, d'altronde la moneta è troppo vicina come argomento alle istituzioni bancarie per snobbarla completamente, ci sono Banche anche non grandi, ne cito una ad esempio il Creval che è sensibile e sempre interessata a progetti culturali validi e credibili,che interessino l'identità e il territorio, ma ce sono anche altre nonostante la crisi del momento.Lo stato non ha risorse, non ha mezzi, non ha personale è un refrain che sento da sempre, anche nei momenti migliori lo sentivo,è vero ma non vorrei che fosse anche un pò una scusante.Io cito sempre scusatemi un esempio virtuoso, ad Ozieri, provincia di Sassari, due sole persone, la direttrice e un collaboratrice espongono ogni anno 365 monete nuove del territorio ; dicono sempre, noi siamo lente schernendosi, ne cataloghiamo una al giorno, sono 365 e ogni anno ne proponiamo altre 365, così l'anno prossimo ne vedrà delle altreNon sono superman queste due donne, sono solo due brave e oneste lavoratrici dello stato, fanno solo il loro dovere con passione e idee, sono propositive e costanti.Prendiamo invece Milano, circa 160.000 monete negli scantinati delle Civiche Conservatorie, solo 9 monete esposte in questa città al Museo Archeologico di Corso Magenta ; allora le monete ci sono, forse troppe direi,gli spazi pure l'intero piano terra del Museo Archelogico è solo per mostre temporanee,ma ci sono altri spazi a Milano, gli sponsor potrebbero non servire, ma basta chiedere e alzano la mano a Milano poi..., vedi sopra, non riusciamo a fare quello che fanno due brave donne in quel di Ozieri ? Basterebbero anche mostre tematiche o esporre una sola collezione di uno dei tantissimi donatori milanesi che ho citato nella discussione sulle Civiche Conservatorie, non serve il numero, basta l'idea,un progetto con un filo conduttore, anche 100 monete bastano per creare una mostra, non riusciamo a catalogare 100 monete ?Queste iniziative anche semplici, ridotte servirebbero come volano per ridare entusiasmo e premiare, promulgare la numismatica in molte città,i tanti appassionati, collezionisti, studiosi, secondo me ci vuole poco, basta volerlo e dico Milano, ma tante altre città italiane lo meriterebbero, alla fine come disse Arslan a Biassono a molti lamonetiani le monete che vedete sono mie, sono tue, sono sue,sono di tutti e queste parole ripeto mi piacerebbe sentirle più spesso.1 punto
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Poi ci si lamenta che in Italia i cittadini sono restii a comunicare i ritrovamenti archeologici...e, più in generale, a collaboare ed a rapportarsi con le Istituzioni: Tanto per dire: è passato oltre un anno da quando, in missione al locale Museo Archeologico per conto dell'amico Biagio Ingrao, presentavo una richiesta (scritta) di accesso ad alcune monete savoiarde (falsi d'epoca) che, in teoria, dovrebbero trovarsi nel medagliere di quel Museo. Confesso che per accelerare la pratica, da buon italiano mi sono avvalso della "collaborazione" di elledi, che conoscendo la Curatrice, dopo qualche giorno dalla presentazione della richiesta mi accompagnò dalla Funzionaria presentandomela. L'incontro, peraltro molto cordiale, mi è però costato una copia del Cataloghino della collezione in cui dovrebbero trovarsi le tre monete che interessano Biagio (si, perchè al Museo il Catalogo non ce l'hanno ed io l'avevo recuperato, fotocopiandolo, in una biblioteca cittadina, portandomelo all'incontro con la Direttrice). Quella era, fra l'altro, la copia del Catalogo che avevo preparato per Domenico (tranquillo Domenico, un'altra copia l'avrai presto....considerala come se l'avessi in banca....), ma, di fronte alla richiesta della Curatrice, ("Ah...ma davvero noi questo non lo abbiamo? - mi disse indicando il cataloghino -...ma allora non è che me la potrebbe lasciare...? Sa, è per facilitare un'eventuale ricerca...."), non mi sembrava elegante non consegnarlo, benchè notassi in Domenico un certo "disappunto"....(e Ti credo.....la Sua copia stava prendendo il volo..... :rofl: ). Dal piacevole colloquio con la Direttrice era già emerso che "probabilmente" i falsi d'epoca che avevo richiesto (ma non solo essi...tutta la collezione che li includeva, a suo tempo donata al Museo), non sarebbero stati disponibili perchè.....forse già trafugati anni addietro. Però, disse la Funzionaria, non senza un certo imbarazzo; "ci dia un pò di tempo per ricercarle e Le faremo sapere". Ad oggi, 15 agosto, Anno Domini 2012, ad oltre un anno dalla presentazione della richiesta (scritta) nessuno mi ha mai risposto, anche solo per dirmi che le monete non sono disponibili. Qualcuno fra Voi, (ma mi riferisco però solo ai connazionali più "scafati", avvezzi alla nostra pubblica amministrazione) potrebbe anche rispondermi: "vabbè, che pretendevi; la Direttrice Vi aveva già fatto capire che le monete non c'erano più..... ,dovevi metterti l'anima in pace da subito....". E' vero. Ma allora è inutile che quando fai una richiesta Ti venga chiesto di tutto (chi sei, che lavoro fai, perchè vuoi vedere le monete, cosa ne devi fare, ecc.) e poi,quando Ti devono rispondere ufficialmente che le monete non ci sono, neanche una riga. E dire che mi ero anche cercato la "raccomandazione".....perchè altrimenti....non dovrei rifare la copia del cataloghino per Domenico..... Questa è un'altra lezione di Educazione civica che non è probabilmente opportuno raccontare alla giovani generazioni. Però è anche (purtroppo) la realtà che caratterizza spesso i rapporti tra P.A. e cittadino. Meno male che non sono un insegnante di Educazione civica! Creerei dei mostri!. Saluti. :hi: Michele1 punto
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Ecco, io stavo volando con sogni irrealizzabili e Cesare Augusto mi ha riportato per terra ... Allora mi ridimensiono e il mio desiderio numismatico ...diventano tre: a) leggere presto un libro di approfondimento sulla monetazione genovese; b) continuare a leggere su questo forum interventi sempre più approfonditi su numismatica e storia, senza volare troppo con la fantasia, come quest'ultimo; c) che i "grandi" numismatici pensatori e scrittori del forum ....non ci lascino .... Grazie e "Buona Moneta" a tutti ... PS Spero fortemente che questo augurio sia l'eccezione alla regola definita dalla legge di Gresham: "La moneta cattiva scaccia quella buona"1 punto
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Alcune monete di Pomponesco riportano una legenda simile a quella da te citata.... ma dall'altro lato c'è un busto, non un aquila: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-POMG/4 Senza vedere una immagine è difficile essere più precisi, cmq io rimarrei in zona....1 punto
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Secondo me, questa emissione avrebbe avuto più senso tra 15 anni per commemorare il 25° anniversario della circolazione del contante euro...10 anni mi sembrano pochi; oppure potevano fare un emissione comune per celebrare il 20° anniversario del Trattato di Maastricht... Il rischio era che tra 15 anni l'Euro viva solo nei ricordi.1 punto
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Secondo me, questa emissione avrebbe avuto più senso tra 15 anni per commemorare il 25° anniversario della circolazione del contante euro...10 anni mi sembrano pochi; oppure potevano fare un emissione comune per celebrare il 20° anniversario del Trattato di Maastricht...1 punto
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la legenda del rovescio dell-esemplare Picchio : FERDNANDVS D.G.R. SICILIE IER differisce da quella riportata dal PR per il 15m in quanto mancherebbe qui : VN (che sta per Ungariae) Il coronato sembrerebbe il n. 14 (pag 30-31) riportato nell-opera del Rasile (I coronati di Ferrante I d-Aragona e la ritrattistica rinascimentale sulle monete - Itri, Latina 1984). L-esemplare citato dal Rasile riporta pero la sigla A mentre in questo abbiamo una C gotica (rimando al bravissimo Peter1 l-identificazione del maestro di zecca). Tale tipologia (mm. 26 gr. 3.9) , secondo il Rasile non viene riportata ne'dal Cagiati nel Dal CNI., ne , con questa legenda dal PR. I coronati della croce non devono pero considerarsi rari , esistono in motissime varianti di legenda e tipologia di ritratto e sigla di zecchiere.. A mo'di esempio il CNI ne riporta 209 (solo per quelli con la croce ) e il Cagiati 77. Lo stile del busto di questo coronato nonhe la sigla dello zecchiere (che dovrebbe corrispondere a Jacopo Cotrullo,maestro di zecca tra il 1469 e il 1474, ci riportano ad una data di cooniazione attorno al 1472. Lo stile del busto , non piu giovanissimo , sarebbe coerente con questa ipotesi di datazione.1 punto
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Buonasera, provo a catalogarla C gotica sotto la croce potenziata e C gotica dietro al busto dovrebbe essere: CNI N° 288 P/R N°15m MIR 68/12 aspetto conferme dai più espert di questa tipologia, con la speranza di far cosa gradita cordiali saluti.1 punto
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!!..............a questo punto vorrei fare anche alcune considerazioni sula data 1818/1819 su osservazioni fatte da Odjob...........in zecca non sorse alcun tipi di problema, si sono solo attenuti agli Ordini per la moneta d'argento. Vi trascrivo un documento che spero possa chiarire l'equivoco riguardo la data 1819: Direzione Generale delle Monete- Segretariato, Napoli 12 Aprile 1822; Eccellenza, la monetazione di argento, che deve farsi con la massa dei pezzi duri, esistenti al Banco ed approvata da S.M. (D.G.) mi presenta l’occasione di darle conoscere essere necessario far imprimere sulle monete, l’epoca dell’anno corrente, all’emanazione della legge monetaria del Regno del 20 Aprile 1818; fin ora si è coniata la moneta, tanto di oro quanto di argento con l’epoca 1818 e questo per una privata misura di Zecca, cioè per non dar luogo a fare diverse serie di monete, il che sarebbe accaduto se in ogni anno si fosse cambiata l’epoca. Ora però che và ad intraprendersi una monetazione vistosa, sarebbe di bene distinguerla con l’epoca corrente, tanto più che nelle vicende dell’anno 1820, essendo accadute delle piccole monetazioni si dovettero fare alla rinfusa per la premura, che se ne dava, e vi sono perciò delle monete non del tutto bene impresse; per non confondersi dunque con le nuove, che vanno a farsi, sarà giusto espediente distinguerle con apporvi l’epoca dell’anno corrente. Questa misura intendo doversi applicare alla sola moneta d’argento, mentre quella di oro non ha avuto vicende alcuna e potrà continuarsi con l’epoca fissa del 1818; infine questo cambiamento non porta conseguenza né di spesa, né di alcuna altra riforma. Ne demando dunque la di Lei superiore autorizzazione: Firmato, Il reggente del Banco, Direttore Generale dell’Amministrazione delle Monete. Dll’anno 1818 sino alla fine del Regno di Ferdinando I furono fatte molte coniazioni e reimpressioni di monete, come si rileva dalle “liberate”, delle quali vi è notizia nell’Archivio della Zecca, ma non fu cambiato il millesimo sulla moneta, perché fu preferito non lasciare il criterio seguito, cioè che la data apposta 1818, dovesse essere l’indicazione della data della legge dalla quale traeva origine quella monetazione.1 punto
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Prima dell'emissione non è possibile acquistare nulla proprio perché le monete non sono state ancora emesse. E' possibile reperirle in rotolini presso le filiali della Banca d'Italia il giorno di emissione e quelli successivi. Vengono scambiate al facciale, 2€ per 2€. grazie per la tua risposta...1 punto
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Eh, sì, caro Adolfo...mi sa che sei un poco di cattivo umore oggi :D! Ma alle soglie del Ferragosto e con il caldo di questi tempi non è facile vedere una folta partecipazione...intanto andiamo avanti con i sopravvissuti, che saluto tutti caramente, e poi vediamo se con il ritorno di giornate più fresche ritroveremo anche altri utenti che non sentiamo da tempo, o magari anche qualche nuovo appassionato, chissà... Detto questo, provo a scrivere qualche annotazione al volo prima di rituffarmi nel lavoro. Come era realizzata in genere la bianchitura lo si sa anche grazie alle indicazioni di fonti bassomedievali oltre che di qualche prova sperimentale, e prima il Finetti e di recente Barello lo hanno ben sintetizzato nei loro manuali. Per alcune zecche in particolare si ha qualche notizia in più, ma sempre piuttosto tardi (XIV secolo): per Genova ad esempio nei registri della zecca ho trovato che per certo i bagni per la bianchitura, alternati al riscaldamento e alla battitura, venivano effettuati con l'aceto, di cui l'officina monetaria doveva essere sempre ben rifornita. Ma non si dice per quanto tempo e con quale frequenza queste operazioni dovevano essere effettuate. Per i denari di Lucca andrebbe verificato a partire magari dai dati qualitativi delle analisi e magari con confronti sperimentali come quello operato da Arles per le monete di suo interesse, altrimenti penso sia difficile essere più precisi. Quando comincia la tecnica di bianchitura nei denari di Lucca ? bella domanda...per rispondere alla quale secondo me basta rileggere il solito saggio di Matzke del 1993 (Vom Ottolinus), che come tutti gli studi corposi e ben fatti è una miniera di informazioni. Lì anzitutto si dice che tracce evidenti e più regolari di arrotondamento per battitura si hanno dalle serie H2b ed H2c, e dopo la lettura dell'articolo di articolo di Arles viene da chiedersi se tali battiture fossero funzionali solo ad arrotondare il tondello quadrangolare, o se fossero le ultime della serie usate anche per finire il processo di migrazione dell'argento in superficie. Matzke dice inoltre che sempre a partire dal gruppo H2b viene ridotto il titolo dei denari: parla di tre denari sottoposti ad analisi e guarda caso quello analizzato con XRF dà il valore più alto, che Matzke scarta, assumendo invece un valore medio molto più vicino a quanto ottenuto con le altre due analisi, ovvero del 750/1000. Sembra quindi che un processo di arricchimento superficiale dell'argento sia già avvenuto da queste serie, anche se non è detto che fosse voluto, ovvero provocato consapevolmente e soprattutto che l'eventuale schiarimento della superficie fosse "duraturo". Pare invece che il processo di bianchimento che Matzke definisce "forte e per ciò duraturo" sia stato applicato a partire dai tipi H3a dalla fine del secolo XI (più precisamente intorno al 1095-1098) e quindi dagli H3b che li hanno rapidamente sostituiti dagli inizi del secolo XII, quando il titolo dei denari lucchesi si abbassa sensibilmente (500/1000 circa), in analogia a quanto avviene anche per altre zecche europee. Tra l'altro anche per queste serie Matzke riporta una serie di analisi con risultati leggermente diversi, di cui spiega i motivi e riporta poi eventuali valori medi, tanto per ribadire come vanno realizzati certi accertamenti e come vanno presi determinati risultati. Per chi avesse voglia lì vi sono anche numerosi accenni a Pavia...ma per questo ed altri argomento vi lascio volentieri la parola. Un carissimo saluto e...buon Ferragosto a tutt*! MB P.S. Sorry se i miei sproloqui vi sembrano "lezioni"...io cerco di dirvi quello che so, ma solo per volontà di condivisione e di chiarezza...come farei con qualsiasi di voi al bar (si sa che i numismatici sono strani e riescono a parlare di queste cose ovunque ... anzi meglio davanti a qualcosa di buono da bere o da mangiare ;)! ...a proposito del quale: ma quando venite a trovarmi da queste parti?)1 punto
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Arrivato qualche giorno fa il 2 euro cc Monaco proof da MTM. Conio eccellente!1 punto
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Potrebbe essere accaduto ciò che si riscontra nella zecca partenopea qualche annetto dopo, sotto il Regno di Roberto d’Angiò 1309-1343, quindi in un’epoca non molto lontana. Io non conoscendo in modo approfondito le zecche Siciliane, do un’idea……..(visto anche il simbolo presente sulla moneta di dizzetta e l'ultimo postato da Od, a dir il vero poco chiaro) questo è quello che si conosce sulla zecca di Napoli, magari in Sicilia è avvenuto prima: Ricordo che Roberto d’Angiò non canmbiò nulla delle norme prescritte da Carlo II, nel 1303, per il conio dei Gigliati d’argento; ma sebbene i regi editti prescrivessero per i Gigliati lega e peso eguali a quelli di Carlo II, soltanto gli zecchieri, poco curandosi di quelle ingiunzioni, emisero moneta di scarsa lega e di peso sempre più scadente, commettendo anche frode, sicché il Gigliato fu ridotto man mano di peso. Ma le malversazioni nelle zecche del Regno erano già incominciate durante il governo di Carlo II, e nel 1317 Roberto ordinò di porre nel campo della moneta un simbolo distintivo che permettesse di determinare le responsabilità degli zecchieri. Ghianda, Giglio, Cerchietto. E se in sicilia avessero operato in tal senso prima di Napoli ?1 punto
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Con numizmo giochiamo sempre a far finta di non capirsi ;) A @@Giovanni2012 suggerisco di leggere questa risposta che ho dato a un altro utente in una discussione dove si parlava di problematiche simili, penso che quei suggerimenti siano validi anche nel suo caso.1 punto
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Caro Pietro, grazie per la scheda, la medaglia è rarissima in argento e manca nell'opera di Tommaso Siciliano del 1956, ne ho anche una in FDC ma in zinco, la conservazione di questa illustrata è q.SPL, essa è classificabile al 1540 del catalogo della collezione Montenuovo ed è presente se non erro anche nell'opera di Francisca Bernheimer del 1985. Prima di tutto va stabilito quale fosse il dritto in questa medaglia, essa proviene dalla collezione Giannoccaro venduta all'asta Varesi 49 dell'aprile 2007, lotto 60 classificata con la scena di battaglia navale al dritto, a mio parere il dritto è il lato con la scena dell'aquila che mette in fuga altri rapaci: l'autorità emittente di questa medaglia è austriaca (e non spagnola come sembrerebbe per la leggenda in spagnolo), quindi imperiale, ........ quindi l'aquila dominante e protagonista che vediamo in alto è l'aquila imperiale, volatile identificabile nella persona di Carlo VI d'Asburgo imperatore d'Austria che attacca e abbatte i nemici durante la battaglia di Capo Passero del 1718 nella Guerra della Quadruplice Alleanza. http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_della_Quadruplice_Alleanza Al rovescio della medaglia si nota anche lo stretto di Messina con la scrittina MESSINA lungo la costa. Come intuito giustamente da Layer, la leggenda è in spagnolo anzichè latino o tedesco o italiano per schernire con il suo stesso idioma il re di Spagna Filippo V di Borbone. E magari Carlo VI avrà inviato in omaggio al povero Filippo V un cofanetto con qualcuna di queste medaglie. Che sadico eh! ahahah1 punto
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Appena arrivato, "2° tipo" anche se meno raro, pagato pochissimo (appena 25 euri) ma è da tempo che lo ricercavo.........anche se non in condizioni ottimali, credo che non sia poi tanto facile incontrarlo. Voi che dite ?1 punto
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Di quest'altro che mi dite....lo sò è messo maluccio .....ma per il mio studio (le Sigle) và più che bene, sono quelle che mi interessano e questo ha pure una Bella N grande del coniatore. ;)1 punto
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