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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/02/12 in tutte le aree

  1. Salve a tutti, oggi volevo mostrarvi uno dei miei ultimi acquisti riguardanti la Germania. Si tratta di un 3 Marchi del 1910 J della città libera di Amburgo. Peso:16.67g Diametro: 33 mm Titolo: .900 Ag Nel dritto: Freie und Hansestadt Hamburg, J, Stemma della Città. Nel Rovescio: Deutsches Reich, 1910, Drei Mark, Aquila Imperiale Tedesca. Nel Bordo: Gott Mit Uns tra Croci e Rami. Si tratta di una bella moneta che in mano da soddisfazione, soprattutto per il dritto, mi piacciono le monete con Stemmi e Simboli vari. La sua conservazione, a mio parere, è abbastanza alta, direi SPL e forse qualcosa in più, presenta ancora alcune tracce di lustro nei campi, in parte coperti da una patina. Purtroppo pare aver circolato un poco, visto che alcuni rilievi sono consumati, ma potrebbe anche essere una debolezza del conio? Inoltre c'è qualche frattura di conio, più evidente sulla prima E di Deutsches nel rovescio. Aspetto dei vostri commenti, soprattutto per la conservazione! Foto: purtroppo non rispecchiano il colore reale, più bello, le macchie nere in certi punti è sporco o grasso che non ho ancora levato. Grazie :)
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  2. Buon giorno a tutti. Sperando di fare cosa gradita ai Lettori di questioni legali, posto di seguito la recentissima Circolare nr. 11 del 18 aprile 2012 emanata dal MIBAC - Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l'architettura e l'arte contemporanee - Servizio II - Tutela del patrimonio architettonico, che riprende un interessante parere dell'Ufficio Legislativo dello stesso MiBAC in materia di ritrovamenti fortuiti in proprietà privata di cose mobili ed immobili. La Circolare (ed il parere dell'U.L. del Ministero) risponde ad alcuni quesiti che sono stati ripetutamente proposti anche in questa sezione (ad esempio in ordine alla natura "controversa" dei ritrovamenti di monete nelle mura o nelle intercapedini di un edificio privato in occasione di lavori o restauri..). Trattandosi di un documento estremamente interessante, consiglio vivamente di salvarlo in un posto sicuro "a futura memoria"........... :good: . Saluti e buona lettura.... :hi: http://www.veneto.beniculturali.it/sites/default/files/circolari/Allegato%201%20Circ%2024_2012.pdf M,
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  3. Possibilissimo. Considera infatti che molte monete provengono dal ritrovamento di tesoretti, e per una legge comportamentale abbastanza banale, si preferisce tesaurizzare i pezzi migliori e spendere quelli più usurati (a maggior ragione in un sistema di moneta a valore intrinseco). Pensa poi a tutte le monetine messe sotto la lingua di milioni di persone decedute, per pagare Caronte, e lì preservate dalla circolazione che le avrebbe poi usurate. A questo, aggiungi che alle aste non confluiscono TUTTE le monete esistenti, ma SOLO quelle che sono abbastanza "belle" da essere battute all'asta. In altre parole, i cataloghi d'asta non sono affatto un campione rappresentativo dell'esistente ma, all'opposto, un'attenta selezione dei pezzi migliori. Come ciliegina sulla torta, immagina quanti dischetti d'argento o bronzo, troppo usurati per essere riconosciuti come monete romane, sono stati rifusi o solamente buttati via. Come dire che i pezzi peggiori "muoiono", contribuendo a spostare verso l'alto la qualità media di quelli sopravvissuti. Tutto questo, ovviamente, non esclude l'esistenza di monete "restaurate" con interventi ampiamente invasivi, vere e proprie operazioni di molatura dei fondi e di rettificazione dei rilievi, mirate a far sembrare FDC ciò che, al massimo, era MB. Credo però che il fenomeno interessi i bronzi (i sesterzi, in particolare), più che i denari.
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  4. Grazie per la lunga ed esauriente spiegazione ma la mia era una semplice battuta...
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  5. visiona questo sito,è molto interessante e quasi completo: https://sites.google.com/site/lbcoins/home/it/argomenti/il-follaro sono molto interessato per il fatto che la monetazione di Salerno è la mia passione e a mio avviso le emissioni sono molto belle oltre che rare.... Arnold
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  6. Certo, non vediamo le monete, né la tipologia rientra minimamente fra quelle di cui capisco qualcosa, ma fermandomi solo ai meri numeri presentati qui sopra viene spontanea una riflessione, che sarà sicuramente parziale e probabilmente campata in aria. Direi che se non fossimo in un paese noto per la cristallina correttezza dei suoi cittadini, per la competenza dei funzionari dello stato e per la linearità delle procedure, verrebbe persino da pensare che in questa situazione potrebbe esserci qualcosa che non gira per il giusto verso. Per fortuna, lo sappiamo e lo diamo per scontato, non è così. :crazy:
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  7. Secondo il mio modesto parere, si tratta di una frazione di follaro della zecca di Salerno da attribuire a Ruggero II. Il tipo potrebbe essere classificato come Cappelli n.112 e MEC 14 n.242-243-244.
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  8. Ragazzi, carta canta...... Ora che so che tutto quello che trovo nel muro di casa é mio stasera comincio a far buchi :crazy:
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  9. Ciao a tutti... secondo me nell'intento di non "fare pubblicità" al venditore (capirai che pubblicità) ne hai violato il diritto d'autore in realzione alle foto oltre che a modificargliele... Il venditore/i su ebay rilasciato le foto unicamente ad ebay per formare le inserzioni...che uno le prenda e le pubblichi altrove ed anche modificate per me è quantomeno scorretto. Si poteva mettere il link ammesso che i genstori del sito lo permettano...ad ogni modo...fa lo stesso... Venendo alle monete sono tutte e 3 molto belle...giustamente come dice Paolino trovare 5 lire 1911 senza segnetti è veramente arduo, per arduo intendo che ci vanno tra i 2000 e i 2500 euro. Quelli postati sono esemplari che vanno - a mio giudizio- da 1500 a 1800 euro. il primo non mi sembra abbia quel gran difetto dal mento, lo valuerei sui 1600 su per giù e l'altro, quello ripostato da R.E.IN.SENA - per intenderci - mi piace anche molto...li starei sui 1500 al massimo...
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  10. Ecco che già si inizia con tre monete del Lussemburgo quest'anno. Sarò magari controcorrente con le idee di molti, ma questo modo di fare a lungo andare per me andrà a rovinare l'eurocollezionismo. Senza contare che potendo emettere due monete commemorative per anno, qualche moneta potrebbe avete tiratura davvero bassa e conseguenti prezzi alti.
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  11. Grazie per averci svelato il finale :blum:
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  12. Beh, grazie della sviolinata :D e un saluto anche a te! Niente sviolinate ho sempre detto quello che penso.....e quando c'è qualcosa di positivo mi piace dirlo....non possiamo sempre lamentarci ....... :D
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  13. Nerone e' stato ampiamente riabilitato dalla storiografia moderna, smettiamola di citarlo sull'onda di biografie basate su pettegolezzi e calunnie che hanno alimentato secoli di oscuramento del personaggio, principalmente a causa della visione distorta tramandataci da Svetonio e Tacito. Svetonio era un libellista attento solo a pettegolezzi e particolari piccanti, oggi scriverebbe sulle riviste di gossip...mentre Tacito era un senatore e latifondista, ossia facente parte della casta maggiormente penalizzata dalle riforme neroniane. Traiano quando parla del "Quinquennium Neronis" come dei 5 anni di massimo splendore dell'impero si riferisce infatti agli ultimi 5 anni del regno di Nerone, dal 64 al 68, quando l'imperatore si era ormai liberato dal giogo del Senato e aveva dato il via a importanti riforme e alla costruzione di edifici pubblici e strade come mai prima nell'Impero.
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  14. si legge per caso anche il conferente di questo 'straordinario' lotto che non poteva certo mancare nelle collezioni statali (sigh....) magari qualcuno del forum lo conosce ...
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  15. ragazzi.... basta con queste monete... stanotte parto per le vacanze , un saluto a tutti... eros... approfitta della mia assenza... avrai un concorrente in meno nelle aste :lol:
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  16. Un saluto veloce (purtroppo ancora veloce...). Anche io aspettavo qualche ulteriore commento al denaro di Valerio, dove come al solito l'attenzione si appunta sulla legenda del rovescio, seppure - come ben detto da Adolfos - siamo in presenza di altra tipologia di denaro e di diverso ambito cronologico, e questo non va senz'altro dimenticato. Nessuno ha voglia di sbilanciarsi e o tentare ? Invece, rispetto all'ultimo post di Mario, è necessario ricordare che in primis la scritta LVCA in croce appare come riferimento alla località sede di zecca imperiale, e questo accade fino dal X secolo, ovvero nei denari del periodo ottoniano, quando forse ancora di "identità cittadina" come la intendiamo per il periodo dopo al Mille non si poteva parlare e sicuramente la monetazione rifletteva più la volontà imperiale prima, e marchionale poi, che altro... Poi a Lucca questa scelta tipologica per i denari non ha praticamente alcuna soluzione di continuità, e la scritta LVCA in croce rimane anche quando la società cittadina si evolve, e si formano delle strutture giuridiche e delle forme di rappresentazione pubblica - tra cui la monetazione - in cui essa si riconosce, ma secondo me questo processo si evidenzia maggiormente nelle nuove produzioni monetali del secolo XIII (adozione del Volto Santo) che nei denari, che per vari motivi di riconoscibilità e quant'altro rimangono semplicemente nel solco della precedente tradizione imperiale. Inoltre il rapporto con la chiesa nella società medievale è sempre strettissimo, anche quando gli imperatori "mostrano i muscoli" e lottano con una parte della gerarchia ecclesiastica o con il pontefice: e non a caso sulle monete anche di vario genere il signum crucis all'inizio delle legende fino al tardo medioevo non viene a mancare praticamente mai. La contestualizzazione storica (cronologica, spaziale, culturale, etc...) è sempre estremamente importante, mi raccomando: lo so ...sono noiosa :P, ma a volte mi pare che si tendano a sovrapporre situazioni di periodi diversi e/o a proiettare la "nostra" percezione delle cose su "quel" medioevo. A presto leggervi MB
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  17. bingo? :nea: perche non erano litre ? :search: piuttosto c-e'da chiedersi perche lo Stato (se tutti questi documenti sono veri ) esercita il diritto di prelazione per acquistare un lotto simile, tutto sommato di modesto interesse. E vero che la cifra complessiva e altrettanto modesta (anche se superiore di molto ai presunti valori di acquisto) , ma perche comunque spendere questi soldi per queste monete di cui ve ne sono a bizzeffe nelle collezioni pubbliche e non si preservano i fondi per catalogare (questo si sarebbe importante !) le centinaia di migliaia di monete ancora incatalogate e sconosciute che abbiamo nei vari fondi presso i pubblici musei ? mah ...
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  18. Un 2 lire contiene 8,35 grammi di argento fino, argento che oggi è quotato 0,73 €/grammo.... basta una banale calcolatrice per rendersi conto che con 5 Euro non paghi nemmeno l'argento contenuto (ci sono 6 Euro di argento, per la precisione).
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  19. Congratulazioni Trishekel, spero che questi eventi si moltiplicheranno in Sardegna e che diventino itineranti, sarebbe bello vederli anche a Roma. Ciao, Giò
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  20. Se non ricordo male il MEC 14, presumo sulla base dello studio citato, descrive come autentici i denari giudicali in questione. Sempre se non faccio confusione dato che non ho il testo sotto mano.
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  21. Ciao Sanni.......... :good: vai avanti alla grande.....non credere di trovarla facilmente in condizioni migliori, all'Asta Civitas Neapolis è passato un'unico esemplare in condizioni BB e come giustamente riferito da Eracle questo nominale di Filippo V non è facile da reperire.........Per la conservazione credo che ci siamo sul BB anche se proporrei di non fare manutenzione su di essa al max un bagnetto in acqua demineralizzata, ma niente di più. Per i dati sulla moneta diciamo che se hai riferito correttamente la trovo di pochissimo superiore ai gr. 8,05 dichiarati ma il margine ci può stare............ forse non hai pesato correttamente ? Per i cambi c'è sempre tempo, ma qui credo che non sia facile, hai fatto bene a prenderla. Comunque ti rifaccio come al solito i miei complimenti.........bravo :hi:
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  22. Il povero Piero dopo che aveva lavorato tutta la vita aveva accumulato molti soldi ma, negli ultimi tempi era diventato un vero "avaro". Poco prima di morire, disse alla moglie: "Quando muoio, voglio che tu prenda tutti i miei soldi e li metta nella bara con me. Me li voglio portare con me nell'aldilà. Piero II ha avuto ottimi insegnamenti e, insieme, saprete cavarvela da soli." E così si fece promettere con tutto il cuore dalla moglie, che quando sarebbe morto lei avrebbe messo tutti i suoi soldi nella cassa con lui. Beh, poi morì. Al funerale era steso nella bara con vicino la moglie, vestita di nero, seduto affianco il figlio, Piero II. Quando fu finita la cerimonia e si preparavano a chiudere la bara, la moglie disse: "Aspettate un momento!" Aveva una grande scatola di metallo, si avvicinò con la scatola e la mise nella cassa. Poi chiusero la bara e la portarono via. Piero II che aveva assistito alla scena disse: "Madre, non pensavo che fossi così tonta da mettere tutto quel denaro la dentro con tuo marito." La moglie fedele rispose: "Io sono una persona credente, non posso tornare sulle mie parole. Gli ho promesso solennemente che avrei messo tutti i suoi averi nella bara con lui." "Vuoi dire che hai messo tutto quel denaro li dentro con lui!?!?!?" "Certo che l'ho fatto" disse la moglie "Sono andata dal notaio del Banco di San Giorgio, e ho fatto una “lettera di cambio” che ho messa nella scatola... quando li vorrà riscuotere basta che vada dal cambiavalute del Banco." Morale: ogni promessa è debito. PS - Dimenticavo ....e gli eredi vissero felici e contenti. The End
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  23. Ciao Fantasmone e ciao Allarmerosso, Visto che mi avete chiamato, cerchero' di rispondere e far presente a te ed ad altri che ne fossero interessati le possibili gioie e dolori da aspettarsi nel lavorare e vivere in America. Non entro nei particolari del conto spesa giornaliero o dei costi dell'educazione o sanita' perche' ci perderemmo a discutere dettagli di un sistema di vivere diverso che funziona in una certa realta' molto differente dalla nostra e difficile da immaginare dal fuori. Cerchero' invece di far presente il tipo di carattere e sacrificio richiesto per un cambiamento di vita di questo tipo. Penso che il modo migliore per fare questo e' per me di raccontarvi la mia esperienza. Non potrei infatti aiutarvi nella parte tecnica, quella delle leggi attuali sull'immigrazione. Voi siete senz'altro al corrente piu' di me. Le leggi sulla immigrazione in questi ultimi 20 anni sono cambiate e divenute piu' restrittive in tutte le nazioni (inclusa l'Italia) per frenare i flussi migratori clandestini e regolare quelli legittimi. La conoscenza di tali leggi e' essenziale per chiunque voglia accingersi a lasciare il propio paese. La visita alle Ambasciate ed ai Consolati dei Paesi di destinazione sono quindi il primo passo da fare per chiunque voglia guadagnare la conoscenza necessaria per intrattenere una delle decisioni piu' importanti della propria vita. Emigrare non e' uno scherzo od una passeggiata. E' una scelta difficile di battaglia e lavoro che richiede nervi saldi e un adattamento psicologico non indifferente.Non e' certo una scelta per tutti. Richiede estrema flessibilita' e prontezzadi adatttamento ad ogni possibile circostanza. Flessibilita' nel mangiare, nel fare di tutto, nel cambiare lavoro e luogo di lavoro, nel muoversi da un posto ad un altro se necessario, nell' ingoiare l'orgoglio, nell'essere umili, nel parlare poco ed ascoltare tanto, nel fare amici ed essere amico, nell'aiutare e nel non aver paura di chiedere aiuto. Sopratutto nel non perdere mai l'ottimismo e la fiducia di riuscire ad avanzare ed avere successo. Si emigra per varie ragioni. Dal cercare un futuro migliore per noi stessi ed inostri figli, al dimenticare circostanze spiacevoli di un passato da dimenticare. Qualunque sia la ragione tale passo va fatto a mio avviso in giovane eta', sotto i 35 anni. Solo un giovane puo' infatti avere i sogni, l'energia, la speranza e la forza di rialzarsi dai rovesci e la volonta' di combattere necessaria per sopravvivere nelle molteplici avversita'. Lasciare il paese significa anche accettare la perpetua situazione di non essere mai pienamente felici. Noi, emigrati, siamo,come dice Dante Alighieri parlando di Virgilio nel Limbo, "… fra color che son sospesi…" . Cioe' quando ci troviamo nel Paese di adozione sogneremo sempre il Paese di origine imbellito dalla distanza e dai ricordi giovanili. Ma dopo essere rientrati nel Paese di origine per vacanza o lavoro, dopo un mese vogliamo assolutamente lasciarlo e ritornare al Paese di adozione…Questo noioso pendolo psicologico ci accompagnera'sempre nella vita. Fortunatamente non e' condiviso dal resto della famiglia,sopratutto dai figli che essendo nati nel Paese di adozione sono parte integrante di quella comunita' e non hanno ricordi nostalgici della Terra paterna. Americani si nasce e non solo in America. Perche' quando si dice America si allude ad una filosofia di vita piu' che al continente americano stesso. America e' l'unica nazione al mondo in cui il diritto alla felicita' individuale e' sancito nella costituzione. Non la ricchezza , ma la felicita' che e' ben piu' importante. E la felicita' per ogni individuo ha un significato differente, ma ha come comune denominatore il raggiungimento libero del proprio obbiettivo nel rispetto delle leggi ed in armonia con i concittadini. Che giova infatti essere ricchi se come conseguenza si avesse la famiglia a pezzi? Se si fosse odiati da tutti? Se tale ricchezza fosse fonte di preoccupazione piu' che di gioia? Liberta'individuale, rispetto delle leggi ed opinioni altrui, volontariato, aiuto reciproco, senso civico, partecipazione queste sono le molle della societa'americana. Cercare di trarre vantaggio dall'aiuto comune senza partecipare o reciprocare al bene e felicita' comune porterebbe presto all'isolamento sociale ed all'ostracismo. L'America infatti basa il suo successo sul lavoro di squadra (team work) non sul successo individuale. Al tempo stesso e' la squadra che produce il "genio". La squadra e' felice di spingere avanti la persona che ha piu' merito perche' sa che solo mandando avanti il migliore potra' trarre benefici. Siamo quindi molto lontani dal nostro modo di vivere. Dalla realta' aberrante del mettere i bastoni fra le ruote a chi cerca di lavorare sodo per l'interesse del gruppo, al tagliare le gambe al migliore, a promozioni date solo per scatti automatici di anzianeta'….Modo di comportamento che porta' solo alla rovina, sia quella individuale che del gruppo stesso. Certamente non porta felicita'. Io sono un architetto,nato a Siena e laureato a Firenze.Lasciai l'Italia dopo aver finito l'Universita' e dopo aver lavorato per unanno in Italia. Nel 1970, a 26 anni . Dopo i moti del '68, mi accorsi che l'Italia si accingeva a disfare quel poco di buono che aveva fatto dal dopo guerra agli anni 60. A mio avviso sarebbe entrata in un tunnel oscuro, la cui via di uscita era per me impossibile prevedere., Avevo pero' la certezza che il rimanere nel tunnel avrebbe significato per me il sacrificare la mia vita apettando risoluzioni e soluzioni che i moti di piazza non potevano e non avrebbero mai potuto dare. Volevo inoltre provare me stesso, fare qualcosa di mio e lasciare piu' spazio ai miei fratelli e sorelle (siamo 6..) nella nostra ditta. Cominciai cosi a pensare ad emigrare nel 1969 ed entrai in contatto con l'Ambasciata Australiana in Roma. L'Australia ha infatti bisogno di manodopera qualificata. E' una nazione delle dimensioni degli Stati Uniti d'America, ma con solo 21.800.000di persone . Un terzo dell'Italia! Andai a Roma , riempii fogli, risposi a domande, sostenni un esamino di inglese.Finalmente mi dissero che mi avrebbero fatto risapere qualcosa. Sei mesi dopo mi arrivo' la notizia: avevo un lavoro in Australia! Il lavoro sarebbe cominciato nel Febbraio. Felice, mentre facevo i preparativi per l' Australia decisi a Dicembre di fare un viaggio in America dove avevo degli amici in San Francisco. L' America mi piacque subito. Trovai il suo modo di vivere stimolante ed eccitante anche se altempo stesso impressionante. Dato che ero in cerca di lavoro gli amici mi consigliarono di fare delle interviste con studi di architettura locali e tastare anche il mercato americano. Cosi feci. Lavoro non ve ne era molto. Il periodo era un periodo difficile . La guerra in Vietnam aveva ridotto la crescita della nazione e l'edilizia marcava il passo. Uno degli studi che mi concesse un intervista apprezzo' pero' i miei progetti e chiese di mandare loro foto aggiuntive dall'Italia. Cosi feci. Dopo unmese, a Gennaio mi arrivo' una lettera. Lo studio si offriva ad essere mio sponsor nel caso fossi pronto ad emigrare e partire da zero.!! Ora avevo due offerte!! L'Australiana e l'Americana! Ero ad un bivio... Scelsi l'America anche se l'offerta Australiana era piu'solida e quantitivamente migliore. Ero pero' pronto alla sfida ed all'avventura. La mia nuova vita ed evoluzione sarebbe cominciata presto ed ero veramente eccitato. Meno eccitato era mio padre che vedeva in me, il primo dei suoi figli, il suo logico successore e lo stava perdendo. Comunque non mi ostacolo'e non oppose mai la mia decisione. Per questo glie ne saro' sempre grato. Sapevo pero'che avrei dovuto cavarmela da solo. E cosi' e' stato. Dal momento che lasciai l'Italia non ho mai chiesto od avuto nulla dalla famiglia. Ho sempre voluto e dovuto cavarmela da solo. Il resto e' storia. In America dovetti ricominciare pressoche' da zero. Lavoravo di giorno in uno studio di architettura accumolando le ore e l'esperienza necessaria per dare l'esame di Stato per la Licenza di Architetto in California. Di notte studiavo l'inglese e Scienza delleCostruzioni a Berkeley. Per l'inglese, tramite un gruppo di volontariato, mi era stata assegnata come aiuto una signora anziana che veniva tutte le notti da Stockton , citta' ad un ora e mezzo di distanza da San Francisco, per insegnarmi gratis l'Inglese! Oggi, dall'Alto,sara' senz'altro felice di vedere che il suo giovane studente ce l'ha fatta! Feci velocemente carriera nello studio in cui lavoravo salendo di posizione e grado. Un giorno, dopo aver preso la licenza di architetto ed essere divenuto membro dell'AIA (American Institute of Architects) la grande decisione : con altri tre soci decidemmo di lasciare lo studio e metterci in proprio !!! Si apriva cosi' un'altra sfida ed un altro capitolo della mia vita. Lo studio ebbe molto successo ed i nostri progetti sono stati pubblicati sulle migliori riviste. Fra i nostri clienti vi sono stati la Apple, la Hewlett Packard, la Cisco System, L'Universita' di Stanford, L'Universita' di Berkeley , l'American Airlines, la Citta' di San Francisco, la citta' di Sacramento e molti altri leaders dell'impreditoria mondiale. Lo studio crebbe in fama ed in grandezza fino araggiungere le 100 persone. Nel frattempo per il successo dei progetti fatti fui elevato ad FAIA (cioe' Fellow dell'American Institute of Architects) Solo il 2% degli architetti in America ha il titolo di Fellow. Un grande riconosciumento quindi. Non mi sono fermato. Ho continuato a studiare e lavorare riuscendo a prendere anche la licensa di Architetto nello Stato di New York e Texas. Fra i progetti fatti che piu' mi hanno impegnato ed affascinato e' il progetto fatto per la nuova linea dei sedili e delle cabine di tutti gli aerei dell'America Airlines, una delle piu' grandi compagnie aeree del mondo. La sua prima classe, "Flagship Suite" ha ricevuto molti premi ed e' l'unica prima classe esistente oggi dove i sedili possono girare dando la possibilita' ai passeggieri di dormire, leggeree pranzare in posizioni diverse . Vi attacco alcune foto. Se avrete occasione di volare in prima classe con l'American Airlines fatemi sapere il vostro parere... Attenzione pero' al prezzo.., e' un po' costoso..... Arrivato ai 63 anni decisi di vendere la mia partecipazione azionaria dello studio che avevo co-fondato , raccogliere i frutti della mia avventura e lasciare posto ai giovani. Ma non mi sono fermato. Con mia moglie, anch'essa architetta, facendo tesoro dell'esperienza fatta nei progetti di bibloteche pubbliche, abbiamo aperto un nuovo studio, piccolo, ma ottimo, specializzato in tale settore. Sapere quando lasciare il passo ai giovani, e condurre attivita' commensurate all'eta' e' un altra lezione che questo Paese ci insegna. Fermarsi mai, ma mai bloccare i giovani che sono la linfa vitale di un continuato successo. Oggi a 67 anni e mezzo lavoro ancora, ma con piu' calma. Mi sto dedicando maggiormente al giardinaggio ed ai miei hobbies incluso la mia adorata collezione di monete. Di solito vengo in Italia a Natale ed in Estate dove vado al mare a Punta Ala, in Maremma. Avrei potuto fare quello che ho fatto in Italia? Non credo. Rifarei il passo sapendo le difficolta' da sormontare? Certamente. Non nego che faccia piacere Googlare il proprio nome e vedere pagine di risposta. E'una cosa da consigliare a tutti? Assolutamente no. Vi sono troppe variabili ed un alto livello di rischio per stabilire se vi sara' piu' o meno successo.. Molto dipende da ciascun individuo e la suavolonta' di farcela ed arrangiarsi. Ma certe volte non basta. Anche con le migliori qualificazioni ed intenzioni l'avventura puo' andar male a causa di componenti estranee al nostro controllo ( economia, salute, disgrazie in famiglia ecc.). Per una storia a lieto fine come la mia, ve nesono cento non andate in porto. Nella vita "Timing" e' essenziale. Cioe' il fare decisioni veloci e tempestive ad ogni bivio che ci si presenta. Piu' si temporeggia e piu' si affonda nelle sabbie mobili dell'incertezza e della stagnazione che portano al regresso. Come non bisogna aver paura a correre dei rischi inevitabili presenze nella nostra esistenza. Ricordiamoci sempre che non vi e' nulla di male nel fare qualche sbaglio. Come diceva Senaca "Errare humanum est" ...ma aggiungeva anche "perseverare autem diabolicum" . Non insistere quindi mai nell' errare.....perche' e' vero si' che nella vita tutti si sbaglia, ma e' vero anche che vince colui che sbaglia meno....... Ciao a tutti,:) Lamberto La classe "Flagship Suite " dell'American Airlines che vi ho accennato sopra. oi
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