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  1. fra crasellame

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/27/12 in tutte le aree

  1. Salve! Mi sono permesso un viaggetto nel tempo alla fine del '500 in quel di Londra. Bei tempi questi di Elisabetta I. Sono riuscito a procurarmi una "cartina" della città anche se non aggiornatissima; è del 1572 di Braun and Hogenburgs e pare sia una delle prime se non la prima mappa di Londra (è aggiornata al 1574... sarà precisa ? :P ). Peccato che qualcuno si sia divertito a colorarla... Mi sono segnato dove sono i teatri e gli anni giusti, onde evitare di chiedere dove sia il Globe quando ancora non lo hanno costruito :D La crocetta in alto segna l'ubicazione di due teatri: the Theatre e the Curtain. Quella a metà, quasi sulla riva del Tamigi è il Blackfriars. In basso da sinistra the Swan e the Rose. Visto che sono venuto apposta per andare a teatro (ma anche visitare la Torre... no, non le celle!!! Piuttosto la zecca ;) ), devo affrontare qualche problemino di costi. Devo fare due conti. Sono rimasto con sei pence (o meglio: 6 d.). Entrare al Blackfriars, che è un ex convento e quindi coperto, è abbastanza caro. Ma lo è anche attraversare il Tamigi... da 4 (un groat) a 6 d. Certo entrare al Rose o allo Swan costa meno che al Blackfriars e forse potrei anche permettermi un box e magari l'opera stampata in-quarto... ma devo chiedere per bene i prezzi!!! Temo però che le monete che ho non bastino... proverò già stasera a darmi al gambling (gioco d'azzardo). Ci vorrebbe una mano fortunata a One & Thirty o a Maw (chissà magari contro... o Jonson o proprio lui... William Shakespeare in persona!!! Peccato che Marlowe sia mancato due annetti fa) ... ma prima devo capire come si gioca o rimango senza un penny!!! Alla prossima puntata (se non finisco in qualche cella della Torre) !
    4 punti
  2. Questo denario di Tito (RIC 108) che rappresenta sul retro una sedia curule sormontata da una corona, non è particolarmente raro, è anzi uno dei più comuni di questo imperatore (un esemplare era proposto anche all'ultima vendita di Inasta). La moneta fa parte della serie definita dei "pulvinaria", sedili consacrati agli dei che venivano esposti in occasione di pubbliche cerimonie. La serie fu inaugurata da Tito nell'anno 80 e proseguita da Domiziano fino all'anno 82. Secondo l'ipotesi seguita ad esempio da Harold Mattingly (B.M.C.R.E. p. lxxii) la serie sarebbe associata ad una supplicatio e ad un lectisternium votati dal Senato dopo l'eruzione del Vesuvio. Altri ipotizzano un legame con l'inaugurazione dell'Anfiteatro Flavio e le celebrazioni connesse. La circostanza che mi ha affascinato anche più della moneta in sè è la sua provenienza. Questo denario, infatti, faceva parte della piccola collezione di un giovane londinese, Gordon Wyatt Goldfinch (1895 - 1918), appassionato di antichità, arruolatosi nel 1914 nel 2nd London Field Ambulance, Royal Army Medical Corps, e deceduto in Francia per eventi bellici nel 1918, senza più poter rivedere le sue monete. Assieme alla moneta il venditore inglese mi ha fatto avere le foto dello sfortunato collezionista e del suo piccolo tesoro, che me la renderanno particolarmente cara.
    2 punti
  3. E qui rischiamo di finire nel pantano... Infatti, qualcuno potrebbe tirar fuori il famigerato FDC eccezionale. Direi, per tagliare la testa al toro che la moneta è definibile "Stato zecca": ovvero, non ha circolato, ma presenta alcuni piccoli difetti che sono propri della lavorazione. Se si utilizza come parametro massimo il FDC sarà, quindi qFDC, o FDC se il grado più alto è FDC eccezionale. Ma questo è un mio modestissimo parere: quel che è certo, comunque, è che i gradi di conservazione sono una torre di Babele per i collezionisti.
    2 punti
  4. E pure qui avrei qualcosa da obiettare. BU (Brilliant Uncirculated) è una conservazione, Proof è un tipo di lavorazione. In altre parole, BU può venire da sola in certe condizioni e potrebbe corrispondere a qualcosa come il nostro "FDC Eccezionale", Proof deve essere prodotta ad hoc. Infatti, se provi a guardare le monete per collezionisti prodotte dalle zecche di lingua inglese, in genere trovi sia la versione BU che la versione Proof. Sul fatto che nell'800 non esistesse la lavorazione proof, ho invece seri dubbi. Sembra anzi, da notizie reperibili su Web e quindi sempre e comunque da verificare, che le prime monete Proof risalgano addirittura al settecento e anche prima, contrariamente a quanto ho scritto sopra, e venivano prodotte come monete di prova (e magari anche "di presentazione", tanto per rimanere in tema?). Suggerisco di dare un'occhiata ad esempio a questo articolo per capire che la finitura Proof richiede una lavorazione specifica che non può prodursi casulamente.
    2 punti
  5. Mi dispiace un pò interrompere la bella serie dei Piero di Dizzeta, questa è sempre una storia, una storia vera, che è capitata, che capiterà ancora. Qui c'è tutto, c'è il collezionista, la passione,l'amore per le monete, l'anziano, il giovane,la vita, la morte, una fine, un inizio, è la nostra vita, la vita di alcuni di noi, anche nella numismatica abbiamo tutto questo. Era tutto deciso da tempo, queste sono decisioni meditate, pensate, sofferte ; l'uomo lo sapeva ma non poteva fare altro che quello che stava facendo ; buon collezionista, anziano, senza figli, non voleva lasciare l'incombenza complicata alla moglie di vendere una collezione importante. Da mesi si preparava a questa giornata, rivedeva tutte le monete una per una come per salutarle per l'ultima volta, se qualcuna non era catalogata bene provvedeva con cura e precisione, doveva essere pronto, tutto doveva essere perfetto. Ogni moneta che prendeva in mano gli ricordava un qualcosa, dove e quando l'aveva comprata, le aste avvincenti e combattute, le persone che gliele avevano vendute, la fatica e la dedizione per arrivare ad averle. Preso da tutti questi pensieri, con i vassoi pronti sul tavolo aspettava il titolare dell'asta per la consegna , il commerciante capisce, è un momento che ha già vissuto, vedrà che bel catalogo d'asta farò, sarà per lei uno splendido ricordo. L'uomo aveva ben altro per la testa, aveva vissuto una vita per questa collezione e ora non l'avrebbe più rivista ; il commerciante prende i vassoi e fa per andare, un momento dice l'uomo, questo testone di Galeazzo Maria Sforza lo tengo io, mi resta ancora una cosa da fare per completare l'opera. Uscirono insieme, l'uomo si diresse col testone in tasca verso il centro, entra in un bar, un ragazzo gli si avvicina, si salutano cordialmente, parlottano, si sono conosciuti al Circolo, il ragazzo ha iniziato a collezionare monete di Milano, ovviamente le più comuni, però è preparato, studia, legge, vuole apprendere. Alla fine nel salutarsi l'uomo mette nelle mani del ragazzo il testone, il ragazzo non vuole, lui insiste, prendilo, per me è importantissimo tutto questo. Gli spiega la mia collezione ormai non c'è più, però formerà altre nuove collezioni, nasceranno nuovi collezionisti, anche la numismatica è come la vita, c'è un inizio e una fine, ma come ricordava il bravo Terzani, la fine è il mio inizio e questo testone che ti regalo è il testimone, il testimone della vita che ora continua in te. I due si abbracciarono, un lungo abbraccio, mai un abbraccio fu così intenso e ricco di significati.
    2 punti
  6. Assolutamente NO! Se vedi la treccia è rifinita in maniera spartana rispetto a quella di un esemplare autentico. Ecco qui un esempio: nell'immagine allegata presa da un'inserzione su Ebay si nota nel taglio alcuni segni in incuso molto dozzinali al posto della tradizionale treccia in rilievo (quest'ultima, in genere ben rifinita e nitida). Detta decorazione è presente solo ed esclusivamente negli esemplari autentici. Ciò significa che i falsari producevano esemplari verosimilmente autentici per quanto concerne i rilievi del dritto e del rovescio, ma non potevano imprimere un taglio uguale all'autentico perchè non disponevano dei macchinari della zecca. Speriamo che le tante persone che infliggono le inserzioni sui siti di aste on line leggano questo mio intervento e si rendano conto della realtà. Ricordate che è nel taglio della moneta il segreto per stabilire queste cose. Uploaded with ImageShack.us
    2 punti
  7. Un 1898 scellino con Testa Velata di Victoria ha coniato l'anno dopo il suo giubileo di diamante. Incoronazione di Victoria aveva avuto luogo nel 1838, l'anno dopo che lei era diventata regina. Giubileo d'argento della Victoria arrivò nel 1862, l'anno dopo la morte di suo marito Alberto. Ha celebrato il suo giubileo d'oro nel 1887, e il suo giubileo di diamante nel 1897. Così qui è ancora una volta con questo 1898 scellino, e tutte le milestones reale ma quello essere stato compiuto. Per Victoria resta solo l'occasione di grande stato uno—il suo funerale—e con il tempo questo scellino è stato coniato deve sicuramente avere sentiva suo approccio. Victoria morì all'inizio del 1901, l'anzianità di servizio dei monarchi della Bretagna. Sulla sua bara era un bronzo targa che costano cinque scellini. Cinque scellini d'argento come questo avrebbe pagato che bill esattamente. :huh: v. ------------------------------------ An 1898 shilling with Victoria’s Veiled Head, coined the year after her Diamond Jubilee. Victoria’s coronation had taken place in 1838, the year after she had become Queen. Victoria’s Silver Jubilee arrived in 1862, the year after her husband Albert’s death. She celebrated her Golden Jubilee in 1887, and her Diamond Jubilee in 1897. So here it is again with this 1898 shilling, and all the royal milestones but one have been accomplished. For Victoria only the one great state occasion remains—her funeral—and by the time this shilling was coined she must surely have felt its approach. Victoria died early in 1901, the longest serving of Britain’s monarchs. On her casket was a bronze name-plate that cost five shillings. Five silver shillings like this one would have paid that bill exactly. :huh: v.
    2 punti
  8. Ciao, nel solco di quanto già fatto con la discussione " LE MONETE ROMANE PIU' COMUNI DEL IV SECOLO " e come già preannunciato in quest'ultima, posto quest'oggi una discussione monografica e didattica sulle FEL TEMP REPARATIO. LA SERIE FEL TEMP REPARATIO Perchè proprio questa serie monetale, tra quelle già presentate nella discussione sulle monete del IV secolo? Perchè la serie FEL TEMP REPARATIO (acronimo FTR) è senza alcun dubbio della tipologia monetale più comune dell’epoca costantiniana. I rovesci, pur mantenendo la medesima legenda, presentano sei varianti iconografiche. PROLOGO Nel 348 Constantius II e Constans riformarono il sistema monetario romano introducendo due nuove monete in rame e lasciando invariate quelle in oro e argento. Venne quindi ritirata la moneta in circolazione (il piccolo follis di origine costantiniana) e furono coniati tre nominali diversi di rame: due “pecunia maiorina” e il “nummus centennionalis”. Le prime due si distinguevano per una lieve differenza di misura e forse, per un diverso contenuto di argento. La seconda delle due “maiorine”, inoltre, come tratto distintivo, al di là dell'iconografia al rovescio, presentava al dritto il ritratto rivolto a sinistra. Ciascuno dei due scelse delle iconografie diverse e personali, per quanto non esclusive: Constantius II: Pecunia maiorina in mistura (AE2): Legionario che trafigge un cavaliere Pecunia maiorina in rame (AE2): Imperatore con due prigionieri Nummus centennionalis (AE3): Fenice sul globo Constans Pecunia maiorina in mistura (AE2): Imperatore su galea condotta dalla Vittoria Pecunia maiorina in rame (AE2): Legionario che allontana un bambino dalla capanna Nummus centennionalis (AE3): Fenice sulla pira
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  9. Nell'ultima Asta battuta INASTA N° 44 del 20 maggio era presente al lotto N° 1602 un giulio S.V. 1521 che ha realizzato 4 volte la base di partenza. Moneta indubbiamente rarissima, corredata sistematicamente da RRR ad ogni sua difficile apparizione, probabilmente all'occhio attento di qualche papalista non è sfuggito che si tratta del tipo con l'impugnatura delle chiavi "piccola"; tipo di conio decisamente meno apparso rispetto al tipo con l'impugnatura delle chiavi più grande. Questo esemplare presenta inoltre anche un'altra variante a mio avviso inedita in quanto sfogliando la bibliografia in mio possesso il tipo a "impugnatura chiavi piccole" che ho censito passati da Montenapoleone, K&M, NAC, Baldwins e Varesi hanno tutti i due cordoni dell' impugnatura quasi sovrapposti, per intenderci come al Muntoni 2; mentre questi sono completamente diversi, molto più aperti e distanti tra loro. Gradirei segnalazioni dagli amici del forum in merito ad altri esemplari conosciuti di questo conio. Allego immagini per meglio comprendere il confronto di quanto detto. DARECTASAPERE
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  10. Ciao Francesco, come ben sai, sono un ammiratore di quel meraviglioso esemplare che hai avuto il piacere di coccolare nelle tue manine :), e che tanto mi ha spronato nella ricerca di un esemplare di quasi analoga conservazione. Ho visto che le foto postate nella discussione evidenziata da Pietro sono sparite, e colgo allora l'occasione di postare nuove immagini. Stavolta però, colgo la palla al balzo e posto delle scansioni ad altissima definizione (che come ben sapete peggiorano si l'appeal finale della fotografia, ma permettono una più "trasparente" leggibilità), che permettono di capire molto bene proprio quello che tu stavi descrivendo (cioè: "rilievi bianco latte poggiati su fondi a specchio"), Non avendo la patina è possibile vedere questa caratteristica molto bene, e, quindi, è possibile a tutti fare una comparazione fotografica (per quello che le foto permettono ovviamente) con l'esemplare proposto nella vendita su ebay. L'esemplare qui proposto proviene dall'asta Negrini 29 lotto 1160, giudicato come "eccezionale qFDC FS". Senza stare ora a proseguire sulla questione FS si/FS no, uso le parole del buon @@piakos (che saluto con tanta stima e simpatia :) ) per dire che, come tipologia, monete di questo calibro (ancor di più l'esemplare "civitas neapolis" per il valore aggiunto che le da l'incantevole patina) sono eccezionali in senso assoluto, e vista le loro tante problematiche in sede di coniazione, non si fa peccato a dirgli che sono monete "perfette". Cordialmente F.
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  11. 119ª Veronafil. 23 - 24 - 25 Novembre 2012
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  12. Mi sa che sto tipo l'ho visto girare qui per taverne ed ha un halfgroat dorato che cerca di spacciare per una mezza corona... (Enrico IV, parte 2, 4.1.396) bel personaggio! :D Temo che la scena non sia la prima ma la terza... quando il nostro cattura Sir John Coleville e Lancaster lo canzona: "È stato più per cortesia sua che per merito vostro." E di rimando: " I know not: here he is, and here I yield him: and I beseech your grace, let it be booked with the rest of this day's deeds; or, by the Lord, I will have it in a particular ballad else, with mine own picture on the top on't, Colevile kissing my foot: to the which course if I be enforced, if you do not all show like gilt twopences to me, and I in the clear sky of fame o'ershine you as much as the full moon doth the cinders of the element, which show like pins' heads to her, believe not the word of the noble: therefore let me have right, and let desert mount." Trad: "Non so. Eccolo qui, qui ve lo consegno. E prego vostra grazia che la cosa venga registrata fra le altre imprese della giornata, altrimenti perdio la farò mettere in una ballata apposta, con sopra il mio ritratto e Coleville che mi bacia i piedi. Qualora mi costringerete a tale passo, se non sembrerete tutti a mio confronto dei soldini dorati (sic...), e se nel cielo chiaro della fama non vi supererò in luminosità quanto la luna supera le ceneri dell'elemento, che a suo confronto paiono capocchie di spillo, non credete più alla parola di un gentiluomo. Perciò fate che io abbia giustizia, e che il merito s'innalzi." PS: Enrico IV parte 1 e 2 non sono ancora usciti!!!! Ci vorranno ancora tre annetti!!!!
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  13. scusate pero se parliamo di un vademecum giuridico per il collezionista, questo deve essere allora redatto su criteri oggettivi, riscontrabili nella legislazione (nonche giursipsrudenza!) vigente e segnalare alla luce di quanto legiferato disposto o passato in giudicato sinora), quanto sia lecito o non lecito fare. Altrimenti il rischio e che diventi una sorta di manuale delle giovani marmotte che lascia il tempo che trova, una sorta di decalogo generalista guidato piu dal buon senso o, peggio, dalle interpretazioni personali. Mi pare di ricordare che proprio su queste colonne (forse era la discussione di Antonio Bernardo) una lettera di una soprintendenza (Torino - vado a memoria) , quindi un documento scritto ed emesso dall-amministrazione dei beni culturali preposta alla loro tutela, ribadisse, a chiare lettere, la non necessita'di notificare le proprie collezioni a tale ente. Quindi se adesso rimettiamo in discussione tale principio, a rigore logico e di legge, dovremmo citare il provvedimento che ne inverte la sostanza, altrimenti ripeto il vademecum diviene una sorta di decalogo arbitrario e non serve gli scopi di quanti vi si affiderebbero per avere una lettura piu chiara della normativa vigente. Torno comunque a dire che in ogni caso la normativa vigente e ancora in profonda evoluzione e non poche sono le disposizioni soggette a diverse interpretazioni o anche le contraddizioni con la giurisprudenza applicata , quindi la redazione di un tale vademecum non sarebbe in ogni caso un compito facile facile.. Infine una piccola annotazione. Perche in Italia si parte spesso con la presunzione che un collezionista, che normalmente si presume persona onesta intelligente e magari anche culturalmente avanzata, sia un individuo prone a fare necessariamente qualcosa di illecito e quindi a dover espiare dei peccati commessi. Devo dire che non ho riscontrato, in motli paesi all-estero , tali atteggiamenti, ove si da per principio fiducia al cittadino, salvo naturalmente poi a redarguirlo/punirlo in caso di errori. Ma il presupposto iniziale e di maggiore fiducia , oserei dire di maggiore rispetto. Mi auguro che anche nel nostro bel Paese si possa instaurare un clima positivo e d maggiore fiducia pur nel pieno rispetto delle norme e delle leggi vigenti.
    1 punto
  14. Io personalmente non mi scandalizzerei per la dicitura "Proof" dell'asta in oggetto. Viene usata normalmente anche dal Krause per quelle monete ottocentesche coniate attraverso conii fortemente lucidati. Non ho mai pensato, per esempio, che la lavorazione delle sovrane britanniche coniate nel XIX secolo fosse la stessa delle monete del XX e, nondimeno, penso che l'effetto a specchio fosse del tutto cercato. In altri casi magari - come forse quello delle 5 lire dell'asta - è semplicemente frutto di una coniazione di alta qualità che ha come risultato la particolare lucentezza dei fondi, capaci di riflettere le immagini; nel qual caso potrebbe usarsi il termine "Prooflike", ma è una finezza di cui tutto sommato non sento la necessità, perlomeno non trovandomi di fronte ad un'asta ebay. Per quanto riguarda la Svizzera, i fondi a specchio di certa moneta circolante sono veramente impressionanti!
    1 punto
  15. Io non ne vedo. Ogni tanto ho come l'impressione che tu abbia convenienza a soffiare sul fuoco della speculazione. Ho parlato con un noto commerciante e mi ha confermato che al momento, su ordinazione, il prezzo che mi riserverebbe è 295 Euro. Poi probabilmente viviamo su galassie diverse, ma al momento è così, piacente o meno.
    1 punto
  16. In passato avevo suggerito di inviare alla sovrintendenze competenti per territorio la lista delle monete possedute, una sorta di autocertificazione. QUesta, unita alla documentazione di acquisto, secondo me, poteva mettere ragionevolmente al riparo un collezionista, fatto salvo ovviamente il possesso di monete poi scoperte provento di furto o scavo clandestino. Ma mi sembra di ricordare che la mia idea venne bocciata poichè molti, per tante ragioni, non sempre lecite, preferiscono mantenere l'anonimato e non rivelare le monete possedute, che potrebbero essere, in collezioni importanti, indice di una ricchezza magari fiscalmente non nota. Capite perchè stiamo sprecando tempo? Perchè chi ha tante monete cari miei, non ha nessuna intenzione di notiziare le Autorità, invocando il fatto che non è prevista la denunzia alle Sovrintendenze. Bene, non è prevista. E allora? Nemmeno il casco ai miei tempi era obbligatorio, ma molti lo mettevano. Il problema di fondo è che i collezionisti, per tanti motivi, e non ultimo è la paura di emergere fiscalmente, non hanno interesse a svelare le proprie collezioni. Già, perchè se autocertifico una moneta che ho pagato centomila euro a fronte di un mio reddito di euro diecimila, hai visto mai che arriva la Finanza? Quindi che si fa? Niente. Si esprime solidarietà a coloro che subiscono perquisizioni e sequestri e ci si nasconde sperando poi di non essere a propria volta oggetto di interesse delle Autorità. Inoltre, desidero fare presente che in tanti anni ho imparato una cosa: il collezionista, anche il più onesto, nella sua vita di raccoglitore, prima o poi è stato tentato di acquistare un esemplare dai natali oscuri. Non lo neghiamo. Ebbene, quanti collezionisti possono giurare di non avere nessun esemplare "sporco" in raccolta? Per "sporco" non intendo necessariamente un oggetto proveniente da un furto o da uno specifico scavo clandestino, ma magari per essere stato semplicemente rinvenuto su una spiaggia. Da qui ecco nascere timori e preoccupazioni. Sapete quanti collezionisti di armi sono finiti nei guai per avere tra le centinaia di armi regolarmente denunciate, un esemplare con matricola abrasa, giusto per il brivido di un'arma che magari era stata strumento di un crimine? Facciamo dunque un bell'esame di coscienza. Poi possiamo passare a discutere di leggi afflittive e amenità varie. Io rimango dell'idea che trasmettere la lista delle monete possedute alle sovrintendenze sia una cosa positiva. Poi, ognuno faccia come gli pare.
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  17. 1 punto
  18. @@forco83 moneta Thailandese non cambogiana ! ;)
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  19. Attenzione a giocare con le parole. La giusta interpretazione si ricava dal contesto. Se parlo di una "moneta fondo specchio" all'interno di una inserzione o una pubblicazione commerciale, intendo (o dovrei intendere, per pratica consolidata) che la moneta ha subito una particolare, specifica lavorazione che la rende in condizione "PROOF", ovvero con i fondi speculari e i rilievi satinati. Dubito che si possano trovare monete in condizioni "PROOF" antecedenti gli ultimi decenni dell'ottocento, perché dubito che prima di questa data esistessero i macchinari in grado di eseguire questa lavorazione. I fondi speculari sono condizione necessaria ma non sufficiente per avere una moneta PROOF, viceversa qualunque moneta battuta a macchina da una pressa con forza sufficiente, con conii appena preparati, nelle prime battute può avere i fondi speculari (sulla battitura a martello non mi pronuncio, ma in linea di massima potrebbe anche essere possibile). Quindi posso tranquillamente dire che una moneta ha "i fondi a specchio" o "i fondi speculari" senza per questo intendere che sia una moneta "FS" o "PROOF". E' evidente che nella definizione commerciale italiana di "Fondo Specchio" esiste una ambiguità che può essere sfruttata da un venditore eticamente non impeccabile; ma credo che la funzione di questo forum sia anche di aiutare gli utenti a farsi gli strumenti per saper valutare correttamente queste situazioni. Il tutto invitando a leggere questa informazione agli utenti e ricordando, a scopo preventivo, che polemiche e attacchi personali non saranno in nessun modo tollerati. Grazie.
    1 punto
  20. Altro punto a favore di queste monete, soprattutto per chi deve confrontarsi con risorse economiche ristrette, è che ne fanno una all'anno quindi non è difficile riuscire ad avere una collezione "completa"!
    1 punto
  21. Un dettaglio delle tre monetine... In attesa delle singole foto e schede... da notare la rosa dei Tudor dietro il busto della regina Elisabetta I. Una rosa araldica ma ne esiste una anche reale, conosciuta come York and Lancaster che ha origini proprio nell'epoca dei Tudor. In effetti la rosa araldica dei Tudor deriva dalla rosa rossa dei Lancaster e da quella bianca degli York. A volte di un rosa tenue a volte rosa acceso e bianca nello stesso fiore.
    1 punto
  22. NOn si puó spendere è una moneta per collezionisti .... Poi chiaro che essendo oro la si puó convertire .... Anche le monete da 5€ in argeno NON si possono spendere perchè sn monete per il collezionismo e NON hanno corso legale Hanno invece TUTTE corso legale (se no non sarebbero monete). A corso legale però solo nel paese dove sono state emesse... Beh sì, è quello che ho detto in queste pagine. Ma fa niente.
    1 punto
  23. Non fatevi contagiare. BigF continua a vendere a 295 e compra a 230... Le aste sono spesso pilotate artificialmente per far lievitare i prezzi. Per il momento credo che prezzi siano molto più stabili di quanto si voglia far credere.
    1 punto
  24. Ciao Tartachiara, ho provato a fare qualche ricerca usando le iniziali della firma apposta sul quadro ma senza risultati, pensando che il pittore fosse Veneto, visto che è la tua regione di origine, ho cercato anche in quella direzione. Quello che posso dirti, avendo un pochino di esperienza in oggetti di antiquariato e quadri d'epoca, è che non credo sia stato dipinto da un "professionista", perchè la tecnica usata è abbastanza semplice e le proporzioni sono poco rispettate. Ad esempio ti basta guardare il braccio e la schiena dell'Arcangelo di sinistra, quello con la tunica rossa, per vedere che sono decisamente sproporzionati. Nel complesso però il quadro è piacevole ed essendo così grande potrebbe essere di aiuto per arredare una parete od anche essere usato come capo-letto. Per restaurarlo completamente penso ti ci vorrebbe una bella cifra, il buco lo rovina molto, peccato. Ti consiglio di parlare con un restauratore, portagli le foto o mandagliele per mail e chiedigli un preventivo. Se la cifra richiesta sarà alta potresti provare a pulirlo da solo, con tutte le cautele possibili mi raccomando, di sicuro avresti un miglioramento nella lucentezza dei colori e nella visione dei particolari, come per le monete... :D Esistono molti prodotti adatti alla pulizia delle tele, magari inizia da un punto poco visibile e se ti soddisfa il risultato continua. Per il buco il restauro dovrebbe essere fatto da un professionista, penso che potrebbe mettere una "toppa" :D sul rovescio, che andrebbe nascosta poi riprendendo il disegno di base. Quando lo smonterai guarda bene sul retro se ci sono altre scritte. Nella peggiore delle ipotesi tienilo così, smontalo e fodera il retro con della carta, come fanno i corniciai, così sarà più protetto. Ciao, Giò :)
    1 punto
  25. Il PR al numero 6 di Filippo III riporta le sigle IAF/G al dritto e dà il riferimento al Corpus 74, mentre il De Sopo dà le sigle come AF/G (probabilmente una piccola svista, dovrebbe essere IAF). Quello che mi sembra particolare è che tutte le fonti sopra citate diano l'IAF sopra la G, ovvero dietro la testa, nella parte destra del campo del dritto (e sul PR si vede bene), mentre la moneta dell'ArtCoins ha l'IAF a sinistra, davanti al busto del re...
    1 punto
  26. NOn si puó spendere è una moneta per collezionisti .... Poi chiaro che essendo oro la si puó convertire .... Anche le monete da 5€ in argeno NON si possono spendere perchè sn monete per il collezionismo e NON hanno corso legale Hanno invece TUTTE corso legale (se no non sarebbero monete). A corso legale però solo nel paese dove sono state emesse...
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  27. Era il 1999, Hakkinen ha corso solo fino al 2001! E' a Stowe che è uscito (siamo sempre nel '99), praticamente mezzo circuito dopo!
    1 punto
  28. Premetto che non riguarda la presente discussione, ma prendo l'occasione per dire cio' che penso. Senza entrare nel merito, ma vorrei pero' ricordare che,,d'accordo , un riconoscimento è sempre gradito, ma . nessuno è obbligato a rispondere, se lo si fa, è solamente per piacere. , quindi il "mi piace" è a ""discrezione"., e deve essere spontaneo,. quindi non è nemmeno bello richiederlo all'utente Non " sarebbe " invece a discrezione l'educazione di chi inizia la discussione senza un saluto o un "per favore" ed un ringraziamento finale, cosa che invece si riscontra nella gran parte degli utenti, anche esperti. ( .
    1 punto
  29. Attenzione che i falsi non sono fatti solo per collezionisti. Non conosco bene queste monete ma da una foto del genere io la giudicherei proprio falsa.
    1 punto
  30. è una moneta di Zurigo - un Batzen II° tipo - MONETA THURICENSIS CIVITATIS IMPERIALIS la trovi in questo link http://www.rhinocoins.com/swiss/zuri4.html
    1 punto
  31. Risposta non valida!1)perche'ancora non e'stata identificata la moneta in questione............. 2)Chi ti ha clssificato la moneta cinese in un'altra discussione e un altro discorso(e faresti bene dico che nell'apposita discussione esiste una casella "mi piace" dove gratificheresti l'utente che ti ha classificato il rottame!!!!) Non usiamo ironicamente il grazie per un favore a te dato.............dovresti valorizzare gli utenti che adottono tempo per quelli come Te!!!!!!
    1 punto
  32. Questa non so... ma tempo fa avevi postato una moneta cinese da identificare. Tanto tempo perso a classificarla e nemmeno un "grazie".
    1 punto
  33. Buon MB, BB e BB nell'ordine. Tutte monete più che collezionabili, il 50 cent stemma e il 2 lire sono anche abbastanza difficili da trovare in conservazioni superiori (il mio 2 lire valore Napoli ad esempio è peggiore del tuo), il 20 cent invece si poteva trovare in conservazione superiore senza svenarsi troppo. Cmq un buon inizio per una collezione (VE II) non particolarmente complicata se si fa la tipologica (ovviamente escludendo il 20 cent stemma) ma improba se la si vuole fare per anni e ancor più se si cercano le buone conservazioni.
    1 punto
  34. Ciao Davide, è arrivato il momento che dovrò cambiare gli occhiali. Ruotando la moneta di 180° si vedono chiaramente i gigli della moneta di Carlo VIII. Di conseguenza la moneta ribattuta può essere attribuita a Ferdinando II.
    1 punto
  35. per me sul 2 lire il bb ci può stare...moneta alla mano.
    1 punto
  36. Finalmente è arrivato anche a me... comincio la lettura Complimenti ad Autori ed Editore Sergio
    1 punto
  37. Libro arrivato. Bello, impostato bene. Da una prima sfogliata l'ho trovato interessante. Aspetto le ferie per dedicarmi ad una consultazione più approfondita. Un plauso agli autori e all'editore che c'ha creduto.
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  38. il problema e- che la materia a monte, le disposizioni e i regolamenti legislativi stessi , le fonti , non sono chiare. Si e- discusso ormai da anni, citando non solo le fonti giuridiche ma anche la giurisprudenza che ha evidenziato a volte (come sottolineato dai giuristi ospitati su queste pagine) contraddizioni ed esiti differenti tra di loro. Come si puo quindi scrivere un vademecum semplice semplice che spieghi cosa fare e cosa non fare quando su questo non vi e'chiarezza assoluta ab initio ? Auspicabile sarebbe invece una revisione delle norme legislative e relativi regolamenti attuativi per porre in esser un quadro normativo giuridico di riferimento chiaro e che fissi una volta per tutte le definizioni e i limiti dei vari ambiti numsimatici e collezionistici che ancora sfuggono e danno adito a interpretazioni cosi diverse solo a quel punto avrebbe senso, e sarebbe utilissimo, un vademecum per il collezionista.
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  39. Ciao Rick, questa è facile: un altra considerazione che mi interesserebbe capire è come mai sembra che ci sia un arco di zecche a ridosso del confine , trier, siscia , etc etc.. Le zecche a ridosso del confine servivano a produrre le monete per le paghe dei soldati di stanza. La zecca di Viminacium nacque ad esempio per questo motivo. in particolare mi interessere capire per quale motivo ci son territori senza zecche (hispania , mauretania , sicilia) e altre zecche che sembrano attaccate l una con l altra In effetti in Hispania a parte Barcino per un breve periodo nel V secolo non ha zecche ufficiali. :( Nei secoli antecedenti la produzione monetale era comunque garantita da zecche locali che affiancava quella proveniente da quelle ufficiali extra-provinciali. Ostia ebbe breve vita e fu spostata ad Arelate. Heraclea è preesistente a Costantinopoli e quando questa ultima acquista potere cala la produzione; precedentemente nella zona Heraclea Tracica era più importante rispetto a Byzantium che ebbe anche a pagare il fatto di essersi schierata contro Settimio Severo. Cartagine ed Alessandria coprirono il fabbisogno dell'Africa. Trier, Amiens, Lyon e Arles le Gallie. Londinium la Britannia (mi astengo dal discorso imitative, scarso flusso monetale circolante, etc..). Ticinum, Aquileia, Roma, Ostia coprivano l'Italia e parte delle regioni circostanti (Noricum, Retia, etc...) Siscia, Sirmium, Serdica il limes danubiano. Le altre "orientali" Grecia e Medio Oriente. E comunque le monete giravano, giravano, giravano. A Doncaster ho trovato una Cyzicus. Nel Braithwell c'erano da Siscia... come mai una zecca veniva ubicata in una città piuttosto che un altra Ritengo in base a collocazione geografica, presenza di strutture preesistenti (zecche non ufficiali) e quindi maestranze già rodate, importanza della città in quel settore. Non ho testi in merito, ce provo... a promuovere la discussione. Ciao Illyricum :)
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  40. Secondo me va creato un vademecum del collezionista...ovviamente in regola con leggi e regolamenti. Ma scritto SEMPLICE SEMPLICE, altrimenti ci si perde per la via.
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  41. Che i MIR sono fatti bene e pratici è fuori discussione. Se si continua a indicare il CNI è per una sorta di rispetto della tradizione (che condivido). Io stesso indico il Corpus nel mio Prove e Progetti e lo stesso fanno i MIR. Sbagliano a mio parere coloro che indicano solo i riferimenti del Corpus. Bisogna guardare al futuro ma con lo sguardo al passato e alla tradizione. Io ho iniziato una mia numerazione personale, ovviamente, ma indico sempre, quando c'è corrispondenza, il Corpus, il MIR di riferimento, Pagani, Simonetti, Montenegro e altri. Questa è la corretta informazione a mio parere.Se non avessi fatto così sarei stato solo un megalomane. Poi fate voi.
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  42. quando correvano tutti e due in germania uscì una vignetta, con un bambino che chiedeva l'autografo a ralf... chiedendogli di scrivere solo il cognome :rofl:
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  43. Per l'unione monetaria dell'africa occidentale (Senegal, Benin, Mali, Costa d'avorio, Burkina Faso, Niger, Togo) io prendo la serie comune ai vari stati e metto una moneta diversa per ogni stato (ma Mali e Togo hanno monete emesse in passato in cui compare il nome), stessa cosa per gli stati dei caraibi (Antigua & Barbuda, Dominica, Grenada, Saint Kitts & Nevis, Santa Lucia, Saint Vincent). Gli stati dell'africa centrale (Repubblica del Congo, Gabon, Repubblica Centrafricana, Chad, Camerun) hanno anche una serie in cui ogni stato ha scritto il proprio nome, l'africa dell'est (Kenia, Uganda, Zanzibar, Somalia britannica) non emette piu', ogni stato ha le sue monete.
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  44. Dalla foto postata non si legge bene la moneta, se si tratta di Aretas IV - ti allego un link dove ci sono alcune monete per comparazione- Tu con la moneta in mano forse riesci meglio. http://wildwinds.com/coins/greece/arabia/nabataea/t.html
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  45. No,no è vero c'ero anchio quando l'hanno presentata al Re...... non potete capire come era felice. Poi ho visto che è rimasto un'attimo a pensare ed ha detto: ma non me l'avete presentata già l'altro anno? In un dialetto mezzo Francese e mezzo Napoletano/Siciliano..... Vorrei tanto vedere la perizia con scritto FDC/FS,due lavorazioni totalmente differenti. Se FDC non puo essere Proof e se Proof non puo essere FDC. E non faccio altro commenti........meglio.
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  46. Per me, se non c'è scritto "copia" o simili ,dovrebbero essere distrutte!
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  47. Scusami, pur non essendo d'accordo posso capire il tuo discorso sull'usura... molto meno invece quella sui segni. Persino il FDC può presentare segni di contatto, sul qSPL/SPL sono ampiamente previsti, quindi a che pro segnalare piccoli segnetti che sono ampiamente ammissibili anche nella categoria SPL? Capisco ancora meno il discorso che "con le monete di VE III occorre essere severi"... e perchè? Quando tu stesso ammetti che per la Somalia trovare monete in buone condizioni è molto difficile? La realtà è il rame somalo è molto complesso, anche monete in alta conservazione spesso hanno il metallo malato, il conio è spesso non eccelso il che fa che anche monete non molto circolate appaiano usurate quando in realtà è conio stanco. Questa moneta ha qualche segnetto ma direi molto pochi se li confrontiamo con quelli che hanno mediamente i BB... anzi, direi che ho visto pure monete FDC con segnetti di questa entità (non che questa sia FDC, naturalmente), considerato anche che è un modulo grosso e quindi risente maggiormente di questo problema. I capelli non sono perfetti ma ritengo siano debolezze cdi conio più che usura.. d'altronde come già fatto notare sopra, nessuna moneta in BB mantiene tracce di rame rosso, prova a guardare al dritto attorno alla testa, tra le lettere di EMANVELE, nell'orecchio e davanti all'occhio.... mai visto un BB con tracce di rame rosso. Sui BB i bottoni sul rovescio sono quasi sempre piatti... qui si vedono quasi perfettamente le trame interne. Io ho votato qSPL ma anche uno SPL pieno non è affatto un'eresia... buon BB per me è un giudizio particolarmente penalizzante. Poi, per carità, è giusto che ciascuno di noi abbia la sua idea.
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  48. Io ho 190 stati però contando anche casi di "moneta unica" ad esempio "stati africa centrale", "stati africa dell'est" ecc... e piccole isole tipo Cocos Island, St. Helena ecc...
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  49. LA LEGENDA: La legenda nella sua estensione completa non è ben nota e al riguardo ci sono tre ipotesi: FELix TEMPorvm REPARATIO FELicivm TEMPorvm REPARATIO oppure FELicis TEMPoris REPARATIO Recante un messaggio ben chiaro e forte destinato al popolo, cui era destinata per l’uso quotidiano delle monete in rame: l‘asserita (in realtà più che altro presunta) capacità di assicurare un ritorno di tempi felici, ovvero alla prosperità e alla Pax romana, in tutte le terre dell’Impero. La presenza di varie iconografie fanno supporre che il messaggio fosse leggermente diverso a seconda del l’imperatore emittente. STILI ICONOGRAFICI CAVALIERE DISARCIONATO: la scena indica un cavaliere romano sulla propria montatura, procedente verso sinistra, che si appresta a trafiggere con la lancia un cavaliere barbaro disarcionato. Il messaggio era chiaramente indirizzata a rassicurare il cittadino romano, preoccupato dalle frequenti invasioni provenienti dal Limes Renano. Il nemico sarebbe stato sterminato senza alcuna pietà. Sono stati proposti studi e catalogazioni in base alla posizione del barbaro a terra e al cavallo abbattuto. Varie tipologie di barbari a terra
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