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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/13/12 in tutte le aree
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Devo per forza tornare alle monete non ne posso più ,speriamo che ci aiutino tutti. Perchè A B C della moneta medievale ? Ho sempre pensato che il forum debba avere una parte importante nella divulgazione e nella conoscenza ; quanti si sono accostati recentemente al medievale ? Tanti, molti anche giovani, leggono, sicuramente apprendono, ma credo che poi le basi, i fondamenta su come si legge , si interpreta, si cataloga una moneta siano l'essenza ,la partenza. E ora, specifico subito non da maestro, ma semplicemente ispiratore e ideatore di questo post, lancio questa discussione che dovrebbe essere necessariamente didattica, semplice ; argomenti, articoli di spessore per l'utente che vuole progredire, migliorare non mancano, non c'è che da scegliere, vediamo cosa possiamo dire con una moneta in mano, quali caratteristiche e considerazioni ci porta. Adesso mettero' una moneta medievale molto conosciuta a noi, appositamente la metto,è la nostra icona, lo è stata , spero lo sia anche in futuro, spero, se vorranno, gli importanti addetti ai lavori intervenire, sarebbe veramente bello,potrebbe quasi diventare una lezione, una lezione per chi si vuole avvicinare a questa mondo meraviglioso della numismatica medievale . Io dirò solo due, tre cose di questa moneta, poi vorrei che ognuno potesse integrare spiegando un parametro, una caratteristica utile per la moneta ,poi magari in un secondo tempo potremmo ampliare a considerazioni ulteriori per altre monetazioni che invece qui non troveremo presenti Allora si tratta di un denaro di Lucca, il periodo è quello di Enrico III, IV, V, Imperatori e Re d'Italia, ( 1039 - 1125 ), IL MIR e il Bellesia ne elencano vari tipi, questo è un MIR 109, terzo gruppo, Bellesia 3, moneta comune, i dati più importanti da dare sono il peso che per il tipo può variare da gr.0,81 a 1,11 e il diametro di 15- 16mm., e qui mi fermo , di quanti aspetti possiamo parlare ? Materiale,dritto,rovescio, leggende,monogrammi,titolo e analisi metallografiche,possiamo vedere la geometria , se ha dei cerchi interni e di che tipo, se è piana o scodellata, da dove partono le leggende,come sono le lettere delle leggende,cosa troviamo al centro della moneta,monogrammi, iconografie,nomi di città. E poi di imperatori,se ci sono croci, simboli religiosi,se la moneta è in buono stato di conservazione, se è tosata, se ci sono segni identificativi di zecca, lo stile e chissà quanti altri aspetti e considerazioni ci portano a leggere questa moneta, per il momento concentriamoci su questa, ognuno, dica una o due caratteristiche o anche domande, in modo da lasciare spazio a più utenti. Quanto volevo tornare a parlare ,vedere, commentare le monete,il denaro di Lucca, che definii una volta " la più brutta, ma sicuramente, la più affascinante, misteriosa e intrigante " delle monete medievali. Speriamo che il denaro di Lucca mi porti fortuna , ne ho bisogno, e questa discussione metta d'accordo tutti, il mio impegno e la passione sono sempre presenti e immutati ! A voi il pallino....4 punti
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Attenzione, tutte le monete in argento, compresi gli scudi, erano fiduciarie, il valore dell'intrinseco equivaleva più o meno alla metà del nominale ("più o meno" per via delle fluttuazioni dell'argento, anche se leggere in quegli anni). Come avevo detto, circolava di tutto, spesso ancora monetine medioevali... La Travaini (nel suo libro "Storia di una passione. Vittorio Emanuele III e le monete") racconta degli accordi di VE III con una fonderia Napoletana, dove venivano mandate in fusione tutte le monete non conformi raccolte dalla circolazione, per recuperare e salvare dalla fusione questi vecchi tondelli che non interessavano a nessuno... I mezzi di comunicazione erano quelli che erano e l'analfabetismo dilagava, magari nelle grandi città erano più informati, ma allora il grosso della popolazione vive nelle campagne.. "E' rotonda, più o meno delle giuste dimensioni, il colore è quello giusto, sta faccia la conosco è mi da fiducia, gli altri la usano... è sicuramente una moneta e la spendo"... l'approccio era sicuramente questo..3 punti
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Denaro tornese per la Grecia Franca; zecca di Lepanto per Filippo di Taranto (1294 - 1313) D/: [giglio] PhS · P · TAR DESP : ; croce patente R/: PANTI CIVIS ; châtel tournois Nel dritto del tuo esemplare si legge distintamente hS P TAR DESP ciao Mario2 punti
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al solito, polemiche assurde, ma raccolgo la sfida: 1) Vincenzo, dimmi qual'è stato il libro di testo sul quale hai studiato, che lo compro subito. Dopo averlo letto ti darò migliri risposte. Sappi comunque che bignami è un testo, giammai un programma. Comunque, fammi avere copia del programma, così da poterlo consultare. 2) Numizmo, facciamo così: vieni a casa mia, che ti faccio vedere la mia biblioteca. Se mi trovassi un bignami ti pagherò il viaggio, andata e ritorno, nonchè due giorni in un 5 stelle lusso. Sennò mi pagherai un solo centesimo. E così togliamo spazio ai personalismi. P.S.: Comunque, da studioso, mi interessa molto quanto scritto al n° 1) e non per fare sterile polemica, ma solo perchè dal confronto delle idee, queste possono solo migliorare.2 punti
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Le foto dovrebbero essere ruotate(la prima a 30°sx(della croce);La seconda a 90°dx) Dalle foto non si capisce un granche'....ma ci provo::: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-F2I/322 punti
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Ciao. "potrebbe in effetti aver circolato fino al 1900 quindi anche per tutto Umberto I....ciò spiegherebbe l'usura. oppure magari venivano accettate solo come valore intrinseco d'argento....chissà...." La Tua ipotesi è altamente probabile. Le monete d'argento a titolo 900/1000 (ad esclusione degli scudi) vennero progressivamente ritirate dalla circolazione a seguito dell'entrata in vigore delle Legge monetaria fondamentale (legge 24 agosto 1862, nr. 788), con la quale si unificava il sistema monetario del regno d'Italia. In particolare, l'art. 12 della suddetta legge, stabiliva che il Governo avrebbe provveduto "con Decreto Reale al ritiro e cambio di tutte le monete d'oro, d'argento, di bilione e di rame di conio italiano a sistema diverso da quello stabilito nella presente legge....." Ciò non significava che tali monete cessavano immediatamente di avere corso legale ma che, in prospettiva e sulla base di apposito provvedimento, ciò sarebbe avvenuto. Quindi non è corretto indicare come data di cessazione del corso legale e di ritiro di queste valute, il 1863. Tuttavia, questa norma doveva aver generato quache dubbio interpretativo, tanto da provocare l'emissione di una circolare del ministero delle Finanze (Direzione Generale del Tesoro) in data 15.6.1864 con la quale, ribadendosi il corso legale delle valute d'argento aventi titolo 900/1000, si precisava che "tutte le monete accettabili dalle Casse del Regno di sistema diverso da quello contemplato nella nuova Legge 24 agosto 1862, nr. 788, dovendo scomparire a senso dell'art. 12 della Legge stessa, si dispone colla presente che da ora in poi le Tesorerie non abbiano più ad impiegare nei pagamenti delle spese dello Stato, ma trattenerne a disposizione del Ministero le pezze da L. 2, 1, cent. 50, cent. 25 a titolo legale di 900 millesimi che già possedono o che riceveranno in seguito o dai privati o dai Contabili, tanto di conio italiano in data anteriore al 1863 che dei coni esteri sovra indicati" (sono riportati nella prima parte della circolare che, per brevità non ho trascritto...). Solo con Regio decreto 17.9.1868 nr. 4603 si procedette a mettere fuori corso tali valute (con decorrenza 1°.1.1869), stabilendo che (art. 2) "Dal 1° al 31 dicembre 1868 e per i primi dieci giorni del successivo gennaio 1869, i possessori di dette monete potranno ottenerne il cambio presso tutte le Tesorerie provinciali del Regno e presso le Ricevitorie circondariali delle Province napoletane e siciliane, con altra valuta divisionaria d'argento del titolo determinato dalla Legge 24 agosto 1862, nr. 788 e contemplate dalla Convenzione 23 dicembre 1865" (allude agli accordi della Unione Monetaria Latina...). Ma è l'articolo 3 di questo Regio Decreto che ci fa pensare che l'amico gallo83 abbia ragione nel sostenere l'ipotesi che la moneta in esame abbia circolato ben oltre il 1869. Questo articolo stabilisce infatti che: "Le valute cessanti dal corso legale saranno rifiutate, anche nei cambi di cui all'articolo 2, quando sieno sfigurate e lisce da ambo le parti per modo che non ne sia più riconoscibile l'impronta, o sieno tosate, bucate o calanti oltre la tolleranza legale". Per tale motivo, è ben possibile che ove la monete si fosse ritrovata già sul finire del 1868 in condizione tali da non poter essere accettata al cambio, essa abbia continuato a circolare fra i privati, riscuotendo fra essi tacita accettazione, per essere così utilizzata non solo durante il Regno di V.E. II ma, perchè no, anche oltre. Questo è un "antipasto" di quanto troverete nel prossimo volume a cui stiamo già lavorando e che pubblcheremo (a Dio ed all'Editore piacendo....) nel 2013 con Matteo e Simone. Naturalmente nel volume troverete, sempre in originale, i provvedimenti che ho qui richiamato. Saluti. Michele2 punti
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Salve Apro questa discussione per introdurre una tipologia di gettoni che non mi sembra d'aver ancora visto nel forum, i gettoni a rebus. Questo d'apertura è un acquisto milanese come il Brambilla (casalinghi), il Casanova (ristorante) e altri. Non c'è nessun'altra indicazione oltre alle figure per trovare la soluzione. Una mezza idea io l'avrei, ma vorrei sentire il parere di qualche appassionato di rebus (oltre che di gettoni). Il gettone pesa 6,084 g e il diametro è 28 mm. apollonia1 punto
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Purtroppo per impegni di lavoro non ho potuto leggere questi messaggi. Ovviamente prenoto, spero di essere ancora in tempo, una copia. Per l'indirizzo dove spedirla, come devo fare? Perchè è diverso da quello con cui sono registrato. Oppure se è possibile consegnarla a Vicenza Numismatica in settembre. Aspetto indicazioni. Grazie a tutti.1 punto
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Presumo si tratti di calci nel c..o :rofl: :rofl: ! Fuori argomento:(ce ne vogliono nella vita in tutti i sensi).............!!! Aspetta pero'pareri degli esperti............ Saluti1 punto
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nean neanche a una giovane donzella mooooolto simpatica???? :spiteful: ahahahahah simpatica è una parola grossa...occhio gabri!1 punto
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ATTENZIONE - Prima di inserire una nuova discussione in quest'area leggere quanto riportato sotto: In questa sezione del forum si discute di araldica e non si effettuano identificazioni di oggetti o reperti. Inoltre, ricordiamo a tutti gli utenti che: 1) In Italia, ai sensi della normativa vigente, è vietata ai privati la ricerca di cose di interesse archeologico, incluse le monete antiche, con qualunque mezzo incluso il metal detector, in qualunque luogo indipendentemente dal fatto che si tratti di zona archeologica. 2) Qualunque ritrovamento fortuito di cose di interesse archeologico deve essere segnalato entro 24 ore alle autorità competenti (Carabinieri, Soprintendenza per i Beni Culturali, Comuni ecc.) 3) Ad eccezione di quanto specificato al punto 1) sopra, l'uso del metal detector è totalmente legittimo, purchè si abbia il consenso del proprietario del fondo dove si effettua la ricerca e con l'esclusione di casi particolari quali ad esempio, ovviamente, le zone archeologiche. il MD non è vietato in Italia ed è quindi di libera vendita, ma il suo impiego in zone archeologiche o per la ricerca mirata, anche in zone non archeologiche, di monete in particolare e di materiale archeologico in generale, è severamente vietato dalla legge. La ricerca in terreni di proprietà privata (non ricadenti in zone archeologiche) è ammessa previa autorizzazione del proprietario del fondo. La ricerca lungo i litorali e le spiagge, da alcuni anni molto in voga a quanto pare, viene svolta senza particolari permessi (sarebbe comunque consigliata la richiesta alla competente Capitaneria di Portodell'autorizzazione alla ricerca, indicando gli ambiti geografici della ricerca). Cosa accade se, fortuitamente, il MD porta alla luce una moneta che ha più 50 anni? La legge dice che deve essere data tempestivamente comunicazione all'Autorità, la quale dovrà valutare se il ritrovamento possa rivestire lo status di "beme culturale". Il ritrovamento potrà essere anche rimosso dalla sua sede di rinvenimento, se è necessario metterlo in sicurezza; altrimenti va lasciato dov'è. Se lo si rimuove, occorrerà annotarsi il punto, la profondità e tutto ciò che potrà essere utile a ricondurre al luogo di ritrovamento l'oggetto rinvenuto. La ricerca con il MD ha già ottenuto da alcuni enti territoriali una regolamentazione; si consiglia di informarsi presso le apposite sedi della vostra regione. Il nostro forum lamoneta è un forum di numismatica. Quando qualcuno di noi, attraverso un intervento, viola anche involontariamente la legge, non crea problemi solo a se stesso ma anche a chi ha la responsabilità del forum, cioè al suo (ai suoi) amministratore/ri. Accostare su questo forum il MD all'identificazione di monete, di reperti di qualsiasi tipo, o arrivare magari anche a postare messaggi nei quali si dichiara esplicitamente di aver ritrovato una moneta o un oggetto sottoterra grazie al MD, costituisce un potenziale serio pregiudizio non solo per chi posta questi messaggi ma anche per chi ha la responsabilità del forum. Invitiamo pertanto tutti gli utenti ad uno scrupoloso rispetto di tale normativa.1 punto
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Alla luce, in particolare, di quanto detto nel post precedente e del regolamento d'uso del forum, si ricorda a tutta l'utenza che è possibile (e doveroso) segnalare alla moderazione i messaggi e le discussioni che contravvengono alla disciplina legale vigente ed al nostro regolamento, tramite l'utilizzo dell'apposito strumento, il pulsante "SEGNALA", presente in basso a sinistra per ogni messaggio. L'uso della segnalazione da parte vostra permette una superiore efficacia della moderazione delle discussioni non consone. Grazie per la collaborazione. Staff de LaMoneta.it1 punto
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Dove eravamo rimasti? Beh, Mario, penso che questa discussione sia propedeutica per i neofiti o per coloro che sono alle prime armi con una moneta medioevale....poi ciascuno ha le sue preferenze, ma devo convenire, considerato anche il seguito che ha avuto la discussione sui denari di Lucca, che nonostante non sia una moneta bella e facile, ha un nutrito seguito!!! Arca dice giustamente "occhio ai punzoni", che sono un po' la combinazione per decifrare questa, ma altre monete medioevali. Mi aspetto che ci sia qualche nuovo appassionato che raccoglie la sfida, non si vince né si perde nulla; per loro consiglio sempre una buona lettura per iniziare e fra i tanti libri, consiglio quello di A. Finetti "Numismatica e Tecnologia". Ottimo per comprendere l'uso dei punzoni e le tecniche di preparazione dei conii. Saluti Luciano1 punto
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Certo, accetto ben volentieri le Tue osservazioni. Le foto, purtroppo, sono quelle che sono e non sempre rendono al meglio. La prima non ha "colpicini" in alto, ma una piccola mancanza di metallo e la seconda, invece, presenta un piccolo spessore di metallo, come se fosse terriccio, ma non so cosa possa essere, se ossidazione oppure altro. Comunque, non è porosa ... propenso per l'ossidazione. Eh ... no, questo NO, caso mai aggiungo. :blum: ... non è finita! Chissà quando finirà. Intanto Vi posto, come anticipato a Francesco77, altre immagini sperando che siano migliori e più leggibili ed aggiungo il 1684. :crazy: Cominciamo col 16841 punto
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Bentornato Dabbene... :D La prima cosa che mi viene in mente sono i punzoni... Attenti ai punzoni! Arka1 punto
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Vi informo che il modulo d' ordine si può inviare anche tramite email, pochi secondi fa mi ha risposto MTM ad un mia domanda in merito alla spedizione del modulo.1 punto
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nean neanche a una giovane donzella mooooolto simpatica???? :spiteful: ahahahahah1 punto
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Il fatto che sia una moneta di basso valore, a parer mio, incrementa le probabilità di un utilizzo prolungato... Difficile far girare un Marengo dopo che è uscito di circolazione (anche perchè, visto che non è più moneta legale, chi lo accetta corre il rischio che non venga poi accettato quando lui vorrà spenderlo)... La monetina, invece, passa inosservata... Non so se qualcuno lo ha mai fatto, ma io ricordo che quando avevo 6/7 anni, che iniziavamo a girare soli per il paese, il martedì al mercato compravamo le caramelle o le patatine fritte... Capitava che qualcuno rimanesse senza soldi, e allora si pagava con i gettoni del telefono... I commercianti li prendevano comunque, idem per il gelataio e per i ciucciotti al tabacchino...., logicamente se avessi comprato 100 € di roba, non avrebbero accettato... Ma trattandosi di 50 centesimi... Credo che il discorso funzionasse più o meno allo stesso modo... Ed è comprensibile che girassero le monetine, molto meno comprensibile che girassero le piastre (tranne ovviamente i primissimi anni del regno)1 punto
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BE significa Belle Epreuve. Sarebbe il nostro FS (Fondo Specchio). Proof quindi.1 punto
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ragazzi, su un forum è semplicissimo che quanto scritto possa essere interpretato male, ed in maniera diversa dalle intenzioni di chi scrive. Basta una virgola messa male, una parola mal interpretata e così via. Dubito fortemente che queste incomprensioni possano essere risolte a mezzo forum, inoltre non è affatto bello vedere o leggere queste discussioni piene di liti tra persone con un ruolo tanto importante nella gestione e nella vita stessa del forum. aggiungerei inoltre che tutto questo è controproducente per il forum stesso (nel senso che un pinco pallino qualunque ha modo di venire a conoscenza di problematiche interne che non gli riguardano, è chiaro che le discussioni devono esserci). Vi suggerisco vivamente di risolvere le questioni ancora aperte tramite messaggi privati, o ancora meglio tramite telefono. Sono sicuro che una bella telefonata risolverà semplicemente qualsiasi incomprensione. Buona giornata a tutti, sperando di non leggere ulteriori commenti alle discussioni incriminate. :drinks: Giuseppe1 punto
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Ciao Giovanna, avrei preferito non continuare a discutere visto i chiarimenti che ci sono stati tra lo staff e Mario ma vorrei farti notare qualcosa. La discussione non è affatto finita a "tarallucci e vino", questa è l'idea perchè sia dabbene che lucullo (da ammirare per le scuse pubbliche) hanno postato messaggi pacificatori, ma se vogliamo fare i critici potrei scrivere che la discussione dei "Banchi di scuola" è stata affossata e nessuno mai saprà la verità. Altro consiglio che vorrei darti, è quello di non metterla su una questione anagrafica, la maturità e l'educazione di una persona non si misura dall'età (io ne ho 34).1 punto
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Caro Dizzeta, la tua domanda, con quelle immagini, è abbastanza intrigante, e poi le monete bizantine, come quasi tutte quelle alto-medioevali, sono un po' l'amore clandestino di molti di noi, romanisti o medievisti, e prima o poi prendiamo un po' di coraggio (perché sono parecchio toste), ed un giro ce lo facciamo :air_kiss: . Riguardo a quelle monete, sicuramente c'è l'intenzione di caratterizzare i personaggi (ad esempio con quegli splendidi mustaches), però secondo me non al punto da delinearne i tratti somatici. Mi paiono un po' come come le monete romane di Giuliano (l'apostata o il filosofo, così non scontento nessuno) e forse come il reale di Carlo d'Angiò: portano un particolare che rende immediatamente riconoscibile il personaggio (la barba, i capelli), ma non si sforzano di rappresentarne più di tanto i tratti somatici. E poi, se come disse forse il più antico critico d'arte, il Cennino Cennini (fine XIV sec.), Giotto rimutò l'arte del dipingere di greco in latino : e "di greco" era propria la rappresentazione astratta, ieratica, immutabile. Ora se troviamo il ritratto monetale anche a Bisanzio, ahia, mi sa che ci giochiamo il Giotto. Meglio pensarci ancora un po' sopra, dai :)! Andreas1 punto
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Caro Matteo, credo che sia più o meno l'una del mattino, non ho la forza di trascinarmi sino in studio e prendere il Crippa, quindi si dovrà accontentare della memoria di un vecchierello. Luigi XII conia a MIlano un doppio ducato che è una moneta di rara bellezza e di finissimo stile, al diritto il busto del "duca" a destra con la berretta soffice sul capo, ed al rovescio Sant'Ambrogio al galoppo a destra; mi pare che per Napoli Luigi XII abbia la testa coronata ed al rovescio lo stemma Orleans simile a quello del gorsso da 6 soldi per Milano. AI testone che ricorda la tipologia del doppio ducato (con la rarissima variante del mantello che invece essere svolazzante è cadente) si affianca il "grossone (da 9,52 grammi) con Sant'Ambrogio seduto in trono e lo stemma al diritto. Il grossone è decisamente più raro del testone con ritratto ma commercialmente meno ambita. Passiamo al grosso regale da 10 o 15 soldi di grandissima rarità, ne fu venduto uno da NGSA mi pare nella vendita IV e non mi ricordo in tempi recenti di altri esemplari. Poi si giunge al grosso regale da 6 soldi, primo tipo come quello descritto, ed un secondo tipo completamente diverso: con la croce, di grande rarità e recentemente venduto alla Cronos 6 di Paolo Crippa. (consiglio di perderci due minuti e visitarne il sito). Si passa al Bissone o regale da tre soldi, con le imprese al rovescio e lo stemma al diritto. Questi sono i tipi principali; sicuramente ho dimenticato qualcosa .1 punto
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con il mio francese scalcinato non sono riuscito a capire bene se dobbiamo inviare l'ordine tramite posta o va bene anche una mail con l'ordine scannerizzato. voi che ne dite? Il modulo va inviato per posta. Io per non correre rischi farò una raccomandata.1 punto
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Ovviamente la mia è una supposizione, mi è venuto in mente così perchè è la prima volta che mi succede questa cosa, ed in effetti ieri ho usato parecchio il "mi piace". Che esista un limite giornaliero ai "mi piace" (mi pare siano 10) è però certo, e almeno fino a qualche tempo fa appariva un messaggio quando si superava la soglia giornaliera consentita. Quello che non so è se la soglia sia contata nelle 24 h effettive oppure se nell'arco della giornata solare. Esatto. Però io credo che dietro ci sia qualche malfunzionamento. Ho notato diverse cose strane negli ultimi giorni, sia nel postare messaggi che sulla homepage, con gli spazi che ogni tanto si sballano e poi tornano normali...1 punto
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va beh, visto che temo di essermi beccato l'influenza e stanotte non si dorme... ecco trovato il tempo per rispondere. Lorenzo, un po' ci conosciamo (non personalmente ma, tanto per dire, siamo anche amici su facebook). Posso dire che mi sento offeso dalle tue parole? Posso dire che essere definito come parte di una corte significa sminuirmi come persona (oltre ad offendermi come fervente repubblicano? :D ) Si parla tanto di soppesare le parole, ma mi pare lo facciate in pochi. Poi, sarà il caso che ti spieghi una cosuccia. Qui credo non ci sia proprio nessuno, che tema di perdere alcuna carica. Noi siamo in regime di volontariato; a fare i modeatori, non viene in tasca nulla, neppure "pubblicità" nell'ambiente numismatico, dato che non sono un numismatico, non ambisco ad esserlo e, da oggi, meno che meno... Data la nostra assidua presenza sul forum, ci è stato chiesto di aiutarlo ed abbiamo accettato con entusiasmo, ricevendo in cambio critiche, insulti, minacce (queste ultime rispedite al mittente, moltiplicate per 1000...). Tutto questo per amore del forum ma, dato che non è la mia famiglia... il giorno in cui mi disamorerò, ci metterò un secondo a farmi da parte e senza neppure bisogno di grandi discussioni o levate di scudi. Se sono stato eccessivo, me ne scuso con il forum, ma neanche a me piace essere diffamato, sapete... Poi, per me, la questione è chiusa qua, ma volevo puntualizzare che non siamo dei punching-balls1 punto
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Per cio ke riguarda l adozione unilaterale Dell euro di Kosovo e Montenegro bisognerebbe tornare indietro ai tempi del vecchio DEM(il Marco tedesco).quelle nazioni avevano gia da tempo adottato il DEM come valuta per vari motivi(inflazione,costo del denaro troppo alto ecc ecc)quindi con la scomparsa del DEM e l avvento Dell euro sono passati all'adozione unilaterale Dell euro..in pratica se lo sono imposti da soli..potrei andare ancora piu nel dettaglio essendo del mestiere ma ci sarebbe da scrivere parecchio;)questo cmq e' il succo.1 punto
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oggi mi è arrivato il 2 euro Pascoli in blister discreta moneta, disegno non mi dispiace , il conio cosi' cosi' , comunque abbastanza in linea con i blister degli anni precedenti per quanto riguarda la parte descrittiva nel blister , sotto la parte italiana che parla di Pascoli, come solito, c'è la traduzione in inglese Ho rilevato un errore : nella parte scritta in inglese hanno sbagliato una data , infatti riportano , ad un certo punto : ..." his poetics , which was precisely defined for the first time in 1987 in his work "Il Fanciullino" ..... Ovviamente la data corretta è 1897 (come riportato nella parte italiana) Ahi ahi ahi ahi .... :rofl:1 punto
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La maggioranza mi scuserà, ma sono fermamente contrario a una discussione del genere. Passi che ogni tanto qualcuno chieda a che prezzo debba acquistare una moneta, ma da qui a farlo diventare un post istituzionale mi pare ci passi molta strada. Non credo sia il compito di questo forum informare sui prezzi minimi di mercato ai quali si debba acquistare... anche perchè mica è detto che una moneta sia così semplice da trovare a prezzi inferiori a quelli delle aste, ammesso che la cosa sia possibile. Abbiamo un catalogo con realizzi di asta, quindi dati oggettivi ed inconfutabili, se una moneta in asta si compra a 100 io posso dirti che si trova a 30, qualcun altro a 60 qualcun altro ancora a 150, e possiamo avere tutti ragione e tutti torto, perchè il prezzo dipende da mille fattori. E poi, se io l'ho trovata a 30 facendo l'affare della vita, dove sta scritto che tu debba prendere per forza il mio prezzo come riferimento?1 punto
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Maniaco...delle scollature... :lol: :lol: . Probabilmente è buona, la mia era solo un'impressione, vedo il bordo un po' troppo regolare e il viso un po' innaturale, ma come già detto non faccio testo...Ciao, Giò1 punto
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Scusate mi era partito il messaggio per sbaglio. Questo spiega anche gli errori di battitura. E poi ho dovuto dedicarmi ad altro. Comunque lo invio completo e corretto adesso. Sapevo che la risposta sarebbe arrivata subito, vista la zecca coinvolta :D . La cosa più importante non si è detta, però, ed è che quelle monete si datano al 1331, come proprio Teofrasto potrebbe spiegarvi molto meglio. E questo significa che il primo ritratto fisionomico, nella monetazione italiana, è proprio questo (assieme a quelli dello stesso Giovanni presenti sui denari sempre di Parma e su quelli di Cremona), e precede di quasi 130 anni gli esemplari considerati le prime monete-ritratto del nostro Rinascimento, nonché di oltre 50 anni il minuscolo ma leggibilissimo ritratto del doge veneziano Antonio Venier su alcuni dei suoi grossi, rilevato da Alan Stahl. Perché nessun dubbio a mio avviso può esistere sul fatto che si tratti di un vero e proprio ritratto dal vero: sono troppi gli elementi che non si potrebbero giustificare in un ritratto ideale: il collo troppo lungo, la testa sporgente, la barba quasi incolta, il prognatismo (prima che questo diventasse segno di nobiltà, con gli Asburgo) gli occhi spiritati etc. Naturalmente potrebbe essere il ritratto di chiunque, ad esempio del cognato dell'incisore cui era stata messa una corona in testa. La cosa tuttavia sembra improbabile, visto che chiaramente la stessa faccia, anche se di stile diverso, è presente anche a Cremona. Quindi la mia non era una vera e propria sfida, volevo sempicemente, giocando un po', porre sotto i riflettori queste monete cui non è stato mai dedicato, chissà perché, lo spazio che avrebbero mertitato nella discussione sulla ritrattistica monetale italiana (cui ho partecipato anch'io, non è una critica). Però lo sfide mi piacciono :clapping: , come ha ben intuito Dizzeta, per cui cercherò di rispondere a loro volta ai loro quiz. Allo stesso Dizzeta posso solo dre che so che il ritratto di Carlo d'Angiò sui reali è stato considerato vicino alla statua del re da parte di Arnolfo, indubbiamete fisionomica, ed in effetti la particolare capigliatura sicuramente vuole rendere riconoscibile il personaggio. Il trattamento del volto, però, nonché le notevoli differenze presenti nei vari coni, fanno pensare che in realtà non ci fosse grande interesse per i tratti di Carlo. Più complessa la risposta alle domande di Teofrasto, per alcune delle quali ritengo lui abbia già la risposta. Ad esempio per il volto della bella moneta boema, che chiaramente non è un ritratto, visto che riprende abbastanza pedissequamente le immagini sbarbate e stereotipate dei re Inglesi sulle monete, trattandosi di una delle tante imitazioni degli sterlini. Per quanto riguarda la sanguigna da Les mémorieaux di Antoine de Succa, si tratta di un disegno dei primi del '600, tratto da un'opera sconosciuta, ma che la critica su base stilistica ritiene essere una tavola degli inizi del XV secolo, quindi abbastanza distante dalla morte del personaggio. E poi non sappiamo eventualmente a che età del personaggio sabbe stato realizzato il prototipo di quel ritratto sbarbato. La statua, che sinceramente non conoscevo e quindi così su due piedi non riesco a capire quando sia stata fatta, mi sembra invece assolutamente compatibile con la moneta. Sia la barba che i capelli, ancorché più lunghi, ma soprattutto il prognatismo e la testa sporgente (postura tipica di un ipovedente quale fu Giovanni, detto il cieco?) sembrano confermare la versomiglianza del ritratto sulla moneta. Inoltre lo sguardo privo di pupille, quindi "cieco", della statua potrebbe anche trovare un parallelo nell'enfasi che è stata posta sugli occhi del re nelle monete, tropo grandi e troppo sporgenti. Chissa? Va be' credo, che possa bastare. Saluti a tutti soprattutto a Dizzeta e Teofrasto. Andreas1 punto
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boh a me sembra OK non mi pare una riproduzione dalla foto non e` una moneta rara a me comunque piaceva quella con la scollatura , sono un grosso fan delle scollature :)1 punto
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Vi metto una pulce nell'orecchio: e se fossero proprio tutti quei bei lavaggi che tanto vi piacciono a contribuire a causare il verde? ;) Avete mai visto una moneta patinata sviluppare il verde anche se chiusa nelle tanto famigerate bustine? Meditate gente, meditate....1 punto
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la legenda dice; ANTONINVS AVG(ustvs) PIVS P (ater) P (atrice) IMP (erator) II° Antonino che ebbe il titolo di Padre della Patria nel 139 ricevette la seconda acclamazione nel 143 (IMP II) - non puo' essere XII - cordiali saluti1 punto
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io leggo ANTONINVSAVG - PIVSPPIMPII al R/ ....SIIII in esergo SC pero .... potrei leggere male......... :pardon: .....1 punto
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Il terzo esemplare che andremo ad esaminare (preciso che l'ordine è del tutto casuale :closedeyes:) è considerato il più bello dei cinque, forse è il primo ad essere stato coniato. Ma potrebbe dipendere anche dal fatto che ha avuto una vita molto più tranquilla degli altri Due sbattuti, come abbiamo visto, da una parte all'altra dell'oceano, un altro costretto a lavorare tutti i giorni con un proprietario che se lo portava sempre in tasca per mostrarlo a tutti, il quinto, infine, sopravvissuto a un terribile incidente stradale. Questo invece ha avuto ben pochi passaggi di mano. Dal Colonnello Green è arrivato a Johnson/Newman, poi ad Abe Kosoff e, nel 1948, è finito nella collezione di Louis Eliasberg, da cui ha preso il nome, e dove se ne è rimasto tranquillo fino al 1996. Louis Eliasberg (1896-1976) è stato probabilmente il più grande collezionista di monete americane di tutti i tempi. Di sicuro, è stato l'unico ad avere assemblato una collezione completa di TUTTE le monete statunitensi, collezione iniziata nel 1925 e terminata nel 1950 con l'acquisto dell'ultima moneta che gli mancava, 2 dollari e mezzo d'oro del 1841. Da allora, e fino al 1976, continuò a tenere aggiornata la sua collezione con le nuove emissioni. Nella sua collezione, tra tanti pezzi rari o rarissimi, non poteva mancare una 1933 Double Eagle. Ma quando, nel 1952, viene a sapere che il Governo sta ricercando queste monete, consegna spontaneamente la sua, senza alcun compenso...finirà fusa, insieme agli altri esemplari sequestrati, nel 1956 Vediamo Eliasberg in questa foto del 1962, mentre sta controllando il peso di alcune monete d'oro petronius1 punto
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Il Medagliere del Real museo mineralogico di Napoli è costituito da una collezione di circa cinquanta Medaglie di varie dimensioni realizzate utilizzando la lava fluida emessa dal Vesuvio nelle sue frequenti eruzioni o prelevata dal lago di lava presente nel cratere sino a circa il 1944; tra i diversi pezzi facenti parte del Medagliere, spiccano per interesse le Medaglie prodotte con le lave del 1804 e del 805 in onore di Ferdinando IV e Maria Carolina, riportanti le iniziali dei Sovrani e le loro effigi, vari esemplari realizzati con la lava del 1819 da Nicola Filomarino duca della Torre, studioso e cultore di discipline vulcanologiche, un pezzo del 1847 raffigurante Prometeo, la Medaglia creata con la lava del 1859 in onore di Napoleone III per festeggiare la vittoria di Magenta e il rientro a Napoli dell’ambasciatore francese, un esemplare prodotto in onore di Vittorio Emanuele III e altri pezzi realizzati con le lave del 1929 e del 1933; all Medaglie elencate si aggiungono alcune Targhe in lava prodotte nel 1809 in onore di Gioacchino Murat. Il Real Museo Mineralogico ha sede nella prestigiosa Biblioteca del Collegio massimo dei gesuiti; la sua superficie espositiva, di circa 800 mq, comprende il salone monumentale e le sale dedicate ad Arcangelo Scacchi, in cui trova collocazione il Medagliere e Antonio Parancandola. La visita del Museo consente di compiere un percorso che vede scienza, arte e storia intersecarsi vicendevolmente. Il patrimonio museale è composto da libri e documenti risalenti al XVII Sec., da oltre ventimila campioni di minerali e rocce, suddivisi in otto collezioni, tra le quali si annovera il Medagliere, e da antichi strumenti utilizzati per il loro studio. Istituito nella primavera del 1801 da Ferdinando IV, il Museo fu un importante centro di ricerca scientifica volta alla valorizzazione delle risorse minerarie del Regno di Napoli. L’Istituzione è stata sede di prestigiosi eventi culturali; tra questi, merita di essere ricordato il Congresso degli scienziati inaugurato il 20 settembre 1845 alla presenza di Ferdinando II; fu un avvenimento di notevole rilevanza, al quale parteciparono ben 1611 scienziati, di cui 851 del Regno delle Due Sicilie, che segnò una tappa fondamentale nella storia delle scienze, collocando Napoli al centro dell’attenzione della comunità scientifica mondiale. Fascicolo a cura di Giuseppe Ruotolo “Tarì” in Monete Antiche n. 58 luglio/agosto 2011.1 punto
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Il 16 gennaio del 1683 il nuovo vicerè a Napoli, Gaspar de Haro marchese del Carpio si dimostrò un uomo fermamente convinto a risolvere definitivamente il problema della tosatura e della cattiva moneta, infatti negli anni precedenti l’uso del bilanciere venne continuamente messo in discussione per via della lentezza delle operazioni e delle difficoltà tecniche affrontate dagli inesperti dipendenti della zecca durante le prime coniazioni. Il de Haro dette ordine di riunire nella chiesa napoletana del Carmine una giunta di esperti composta da alti funzionari, un deputato per ciascun banco napoletano, 4 rappresentanti della città e un rappresentante del popolo. Alla giunta venne ordinato di riunirsi ogni lunedì e venerdì (anche se tali giorni fossero coincisi con le festività) e di arrivare ad una decisione unanime, senza però aggravare ulteriormente il popolo minuto con nuove tasse. Il 17 luglio del 1683 il vicerè approvò una Prammatica nella quale venne stabilito che le nuove monete d’argento coniate al bilanciere fossero di una lega di 11/12 di fino e i fondi necessari per affrontare tale riforma dovevano provenire da nuove tassazioni, quali: una tassa di 15 grana su ogni tomolo di sale ed una trattenuta di un’annata delle entrate feudali possedute nel Regno dagli stranieri; per il reperimento del metallo necessario alla nuova coniazione, venne ordinato che tutti i privati e gli ecclesiastici consegnassero (non gratuitamente) quanto più argento possibile. Numerosi aderirono a questa raccolta e i risultati furono soddisfacenti; durante i quattro anni di governo del marchese del carpio vennero coniate complessivamente (tra Ducati, Mezzi Ducati, Tarì e Carlini) 352.388 libbre d’argento per un totale di 5.604.309 di Ducati Napoletani. Questi numeri spiegherebbero la relativa abbondanza sul mercato numismatico di alcune tipologie e millesimi delle monete napoletane di questo periodo. C.N. Anno XXII - luglio/agosto 2010 “ Le monete Napoletane di Carlo II” a cura di Francesco Di Rauso.1 punto
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Ecco il mio biglietto da visita .. :) ............. .......ma un misterio rimane ...la fonetica ?? :o :o1 punto
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