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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/04/12 in tutte le aree
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Milano, Venezia,Genova,città che si toccano, si rapportano,commerciano, tante storie,tanto da scrivere. L'opportunità mi viena data dalla lettura del libro "La camera dei mercanti di Milano" di Ettore Verga, una miniera di informazioni per Milano,ma indirettamente anche per le città con le quali aveva rapporti Milano. Parlando anche di Venezia e Genova furbescamente cerco di interessare un bacino di utenti più ampio,inizierei con Venezia, la grande Venezia di quei tempi. Il primo trattato tra le due città è del 10 dicembre 1268 ( Archivio di Stato di Venezia , Libri Pactorum, vol. IV ), Venezia verso la fine del 1200 cerca di accrescere la sua influenza e potenza sulla terraferma : aveva una posizione strategica, abile nell'usare le armi, in più poteva per tenere a bada le altre città usare altri mezzi quali sospendere i commerci o far pagare alti dazi alle merci, argomenti per l'epoca,non irrilevanti. Nelle città vicine, anche per Milano, si usava far eleggere come Podestà uomini loro, esempio PietroTiepolo che poi diventerà Doge in Venezia, oggi diremmo politica lungimirante e scaltra,tra l'altro usata anche oggi in diversi ambiti. Il Trattato del 1268 è un trattato sulla politica terrestre, fu stipulato in Milano tra Galdino Zurla,Procuratore del Podestà e i nobili Giovanni Tiepolo e Giovanni Giuliani, Ambasciatori e Procuratori del Doge Lorenzo Tiepolo. Con questo trattato della durata di tre anni Milano accoglieva tutti i negozianti e i cittadini veneti che andassero tra Venezia e Milano senza sottoporli ad alcun dazio, toloneo o maltolto ( tutte gabelle a volte richieste illegalmente e abusivamente ). Il Comune di Milano si impegnava a tenere sgombre le strade di terra e d'acqua risarcendo i negozianti veneti e i portatori di sale per ruberie e rapine. Una prescrizione importante tra le due città riguardava il sale che era una delle fonti più importanti dei commerci: si fissava a dodici denari grossi veneti la tariffa massima di dazio per ogni moggio per Milano. Venezia in compenso prometteva ai milanesi di vivere e trafficare liberi in laguna ,senza pagare pedaggi, avrebbero solo pagato un pedaggio alla Torre Bobia o Torre Nuova ; si impegnava a dare il sale migliore per sei lire di veneziani piccoli al moggio. Era un prezzo veramente moderato, direi quasi politico, ma questo portava Venezia ad assicurarsi il monopolio del commercio del sale per la Lombardia dove tra l'altro lo stesso sarebbe potuto venire molto più velocemente e facilmente da Genova,ma così facendo la concorrenza di Genova venne abilmente eliminata. Per Venezia il sale era un commercio molto lucroso, attivo, le qualità di sale erano due : quella di Chioggia più pregevole e soggetta a maggiori dazi e il sal da mare che veniva per mare dalle saline veneziane sparse in varie località. Con questo Trattato Venezia si assicurò il monopolio del sale per la Lombardia. Per il momento mi fermo, vengono fuori rapporti importanti tra Milano e Venezia con Venezia abile e forte nei commerci e si intravede solo per il momento Genova,ma di Genova avremo modo di parlare più avanti,se voi vorrete.3 punti
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Dopo la chiusura della discussione su quanto accaduto ad antonio bernardo, mi sono posto l'interrogativo se fosse utile, forse anche doveroso, che questo forum riportasse tali fatti incresciosi. Per i seguenti motivi sono arrivato alla conclusione che non si tratta di una cosa né giusta, né utile, né "furba". Non é giusto perché: Tutti i nostri interventi si basano unicamente sul racconto di una delle due parti, ovvero su quello dell'indagato di turno, il quale scrive ciò che può o ciò che vuole ( ;) ). Non conosciamo i retroscena, le motivazioni che stanno alla base di certi provvedimenti, in molti casi non conosciamo nemmeno l'accusato, eppure partiamo "lancia in resta" in una crociata contro lo Stato ed i Suoi funzionari (Giudici, Procuratori, Carabinieri, GdiF, Sovrintendenza ecc. ecc.), in assenza di un contraddittorio tanto auspicato quanto utopistico (almeno secondo lo scrivente). Ci dimentichiamo che le nostre convinzioni sono basate su elementi non verificati (e non verificabili) e troppo spesso di natura emotiva. Lo scherzo, se tale é, messo in atto da carnesala e le reazioni che ne sono scaturite immediatamente dopo lo provano. Non é utile perché: a) Lo Stato certo non riserverà un trattamento di "favore" all'indagato solo perché noi lo eleggiamo ad icona di "martire numismatico dell'anno". Potrebbe anzi verificarsi il contrario o potemmo anche danneggiare lui o qualcun altro senza volerlo (pensate se uno scrivesse: ma ti hanno sequestrato anche la moneta che ti ha venduto tizio ? :bash: ). Potrebbe anche verificarsi un "risentimento" nei nostri confronti (nessuno ci ha mai pensato ?) b) Facciamo dell'inutile allarmismo. Hai pari a rassicurare gli animi dicendo che "se comperi monete con regolare fattura, da Commercianti Professionisti puoi dormire sonni tranquilli". Ma se ogni 30 giorni apriamo post-fotocopia dei precedenti per comunicare l'ennesimo sequestro.... c) tra le tante tipologie di persone che seguono il forum potrebbero esserci anche tombaroli & co. e il mio timore é che si dia un involontario aiuto a queste persone, comunicandogli "in tempo reale" presso chi e/o dove sono stati effettuati certi sequestri. Non é furbo perché: come scritto sopra, potrebbe anche verificarsi un "risentimento" nei nostri confronti ;) Pertanto propongo agli amministratori di questo forum di prendere in esame unicamente casi "a bocce ferme", ovvero casi per i quali é già stata formulata una sentenza o per i quali é stato disposto il dissequestro del materiale (come nel recentissimo caso di maximuspv65)2 punti
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Solo ora, al ritorno da una trasferta di lavoro, ho potuto assistere all'interessante discussione relativa agli sviluppi della vicenda Weiss. Premetto che fin dall'inizio avevo mostrato seri dubbi sia sul decadramma di Akragas sia sul tetradrama di Katana, come si può vedere dai seguenti links: (per il decadramma di Akragas) (per il tetradramma di Katana) Dalle notizie in mio possesso, pare che tutta la faccenda sia nata dall'assenza di pedigree di esemplari di esimia rarità e grande valore di sicura provenienza dalla Sicilia (alcuni milioni di dollari mica sono bruscolini....). Da qualche anno girava la notizia del rinvenimento di un tetradramma con testa frontale di eccezionale conservazione, apparentamente di Katana, naturalmente subito esportato clandestinamente. Non credo che circolassero foto di tale esemplare, ma solo voci abbastanza "ridondanti", che si riferivano anche a una possibile mediazione di un americano, che avrebbe portato in loco una bella valigetta piena di euro (almeno diverse decine di migliaia). Non sono sicuro, ma diversi tombaroli siciliani erano stati nel frattempo pizzicati e probabilmente avevano confermato tali voci. Quindi almeno un tetradramma con testa frontale, di Siracusa o più probabilmente di Katana (di cui esistono pochissimi conii noti e poco oltre una decina di pezzi noti in buona conservazione) era sotto osservazione, nella speranza che saltasse fuori in qualche asta (naturalmente straniera, specialmente USA). Per la verità, quando ho visto la foto del tetradramma di Katana di Weiss ho subito avuto una impressione molto sgradevole. Per maggiore sicurezza ho contattato il prof. Boehringer, il massimo studioso delle monete di Katana e che da anni sta curando il relativo Corpus (non si sa ancora quando finalmente potrà vedere la luce). Lui naturalmente conosceva TUTTI i pezzi noti e mi ha confermato di avere riscontrato diverse discrepanze che potevano solo spiegare con un falso moderno. Secondo me è appunto la notizia che questa moneta era di recente acquisto e senza "canali ufficiali" che ha fatto ipotizzare la provenienza da quel ritrovamento di cui si vociferava e quindi di una moneta proveniente da recente scavo e di proprietà dello Stato italiano. In virtù degli accordi intercorsi tra Italia e USA per la tutela dei beni archeologici, c'erano gli estremi per avviare una denuncia quantomeno di incauto acquisto (che credo sia il reato di II grado), se non addirittura di vera e propria ricettazione di un bene rubato allo Stato italiano e clandestinamente portato in USA (un reato credo di I grado, anche se non conosco la legislazione americana). Ancora non si parlava di falsi, ma semplicemente di una moneta di molto sospetta provenienza. Ho subito focalizzato la mia attenzione sul decadramma di Akragas, di ben maggiore valore. C'è da dire che non avevo alcuna notizia di un recente ritrovamento di una simile moneta e mi sembrava strano che fosse passata con maggiore silenzio rispetto al tetradramma catanese, di minore valore (pur sempre cospicuo). Ho quindi avviato una accurata analisi, riportata nella mia discussione sopracitata, ripassando TUTTI i pochi pezzi noti, anche se limitatamente alle sole immagini fotografiche. Grazie a tali confronti, come si può evincere dalla discussione, ho rilevato diverse incongruenze facendomi sospettare che sia pure esso un falso. Non posso che provare soddisfazione constatare che avevo ragione e che a una accurata perizia (e mi piacerebbe sapere chi l'ha fatta) questi due pezzi siano risultati falsi..... Il temine "microscopio elettronico" è un pò riduttivo. Più esattamente devono avere usato il SEM (Scanning Electron Microscope), ovviamente non alla potenza da trovare batteri, ma molto utile per analizzare fini caratteristiche della percussione sul metallo. Debbo subito avvisare che, a mio modesto giudizio, questi due falsi NON dovrebbero distrutti, ma semplicemente affidati a una seria istituzione (ad esempio American Numismatic Society, per rimanere a New York), che li possa conservare come preziosa testimonianza di una pericolosa falsificazione. Non so quale sia il terzo pezzo falso e sono molto curioso di saperlo. Avevo nutrito varie perplessità riguardo il famoso tetradramma di Siracusa con testa frontale di Alpheios (lotto Triton-Nomos XIV no. 1003). Esso era stato pubblicato alcuni anni fa dalla Arnold Biucchi per la Società Numismatica Svizzera (e si capiva che già apparteneva a Weiss). Ebbi la fortuna di parlare con la compianta Sylvie Hurter, che fu la prima ad acquistare questo pezzo, esprimendole tutte le mie perplessità. Ella, una donna generalmente molto calma e dolce, si infervorò a spiegarmi che era sicuramente autentica in quanto all'origine era molto ossidata e non si leggevano nemmeno le lettere. Solo dopo una prima pulizia sono saltate fuori queste lettere che potevano presupporre un'attribuzione a Siracusa (anche se non fu rinvenuta in Sicilia, ma apparentemente nell'Italia meridionale). La moneta è stata ulteriormente e professionalmente pulita per essere messa in asta da Weiss. Risulta venduta, ma non so se è fra i pezzi confiscati. Resta la domanda fondamentale: chi era il falsario? Bisogna subito sgombrare da equivoci. Il dr. Weiss non è un falsario e personalmente non credo fosse a conoscenza della loro non autenticità. Mi sembra che sia rimasto vittima di un'abile truffa, nata con ogni verosimiglianza in Sicilia stessa, dove operano (e hanno operato) abili falsari. Sospetto che ci sia la stessa mano che ha animato il famoso tetradramma falso di Naxos comparso alcuni anni fa a un'asta Gorny, poi ritirato (allego una discussione in proposito sul FAC): http://www.ancients.info/forums/archive/index.php?t-891.html Ovviamente il dr. Weiss ha tutto l'interesse a dimostrare di essere "cornuto e mazziato" piuttosto che essere un vero ricettatore (tipo il famoso Heicht, citato da Numa Numa, per intenderci....). Purtroppo si tratta di un brutto e triste fenomeno. Di fronte a un valore incommensurabile di una moneta esisterà sempre uno che cerchi di architettare una truffa ai danni di un collezionista particolarmente danaroso (senza scomodare Totò e Peppino che cercavano di scodellare la Fontana di Trevi a un turista americano...). E' difficile dire se Weiss si fosse subito reso conto di essere stato truffato o, peggio, di essersi prestato a fare girare come buone almeno tre falsi molto pericolosi. Aspettiamo di vedere gli atti del processo, che spero possa gettare maggiore luce su un fenomeno che non ha riguardato solo grandi manufatti archeologici, ma anche monete. Sicuramente il bravo Isman riuscirà a raccogliere dati per una vivida ricostruzione, sempre molto istruttiva.2 punti
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... L'ufficio del procuratore generale avrebbe scannerizzato le monete scoprendo che si trattava solo di falsi ben fatti!?!... Finalmente la voce definitiva: tanti dubbi sollevati da collezionisti, commercianti ed esperti ed ora "the ultimate voice" la voce definitiva! Se avete dubbi su qualche moneta (tipo 'Mission Impossible') mandate tutto all'ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan dove un tecnico che usa solo moneta elettronica (e mai ha visto altro) con un passaggino al 'Microscopio elettronico' ed eventualmente un bel 'raggio fotonico' risolverà ogni vostro dubbio. Ed io che ero 'quasi' convinto che molti falsi fossero quasi impossibili da riconoscere! Per fortuna mi sbagliavo: ci sono certezze a questo mondo!2 punti
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Continuo, il Po era ovviamente la via preferita per i commerci per l'alta Italia , i veneziani erano " i padroni del Po " ( il Marin in" Storia del Commercio dei Veneziani ", tomo V , dice che avevano uno jus quasi esclusivo sulla foce di Primaro come difensori dell'Adriatico, Bologna cercò di intromettersi ma fu battuta colle armi ). Ma un nuovo Trattato si stipulò tra Venezia e Milano nel 1299 essenzialmente per il commercio del sale, ma sembra che questa volta i patti non sempre vennero rispettati. Il Comune di Milano mandò a Venezia un Ambasciatore Jacopo Perapelli per l'osservanza dello stesso e per la sospensione delle rappresaglie concesse al veneziano Giovanni Coda contro i milanesi. Cos'erano le rappresaglie ? Era un istituto medievale che rendeva responsabile una città intera responsabile degli sbagli di un cittadino qualunque. Istituto poco solidaristico,anzi per nulla, terrore dei negozianti dell'epoca e delle loro Corporazioni che dovevano tutelarli. Quindi se sgarrava uno ,pagavano tutti. Ma torniamo a Venezia, Venezia rispose con un'accusa di malafede per Milano, rea di avere comprato il sale da altri, seguirono per molto tempo scaramuccie tra le due città di vario tipo. Finchè il 30 agosto 1317 Matteo Visconti , uomo autorevole, decide di prendere un'iniziativa forte di tutela dei suoi interessi. Vengono stabilite disposizioni tese al libero commercio e al transito, si dava la possibilità di libero passaggio senza pagamento di dazi, gabelle alle merci condotte da Venezia ; però venivano stabilite norme contro le frodi, il contrabbando, le merci se passate per veneziane dovevano esserle veramente,i mercanti veneziani dovevano essere dichiarati, riconosciuti e non potevano essere forestieri qualunque. Per le mercanzie veneziane vendute nel distretto di Milano e per quelle che i veneziani comprassero in Milano dovevano essere pagati sei imperiali per lira che era il dazio comune pagato dai milanesi stessi e dai forestieri secondo la stima corrente di tutte le mercanzie per Milano. Questa stima o tariffa riportata nel dispositivo è interessante perchè è la più antica che si conosca nel Mlanese. Se però il Comune di Milano avesse deciso di aumentare questa stima delle merci ,i veneziani, ma solo i veneziani sarebbero stati esclusi da questi aumenti. Quindi si denota in tanti passaggi del libro che Venezia e Milano avevano, a parte qualche schermaglia inevitabile, dei rapporti comunque importanti commerciali con regolamentazioni precise e con una volonta comunque di massima di rispettarli e di mantenere la collaborazione tra le due città , d'altronde era interesse reciproco rispettare tutto questo. E Genova ? Ne parleremo....per Dizzeta e per tutti ....2 punti
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Storia che ha dell'inverosimile, noi collezionisti non siamo nati ieri comunque.... 1)Sarebbe importante capire cosa ha fatto scattare il sequestro e il processo, un'iniziativa puramente americana o dietro c'e' un input delle istituzioni italiane? Questo particolare aiuterebbe a capire molto di quello che ora sta succedendo. 2)L'abbiamo visto tutti il Deka di Agrigento...uno dei migliori dekadrammi esistenti di questa tipologia. Di questa moneta esistono fotografie ingrandite in alta risoluzione che hanno fatto il giro del mondo, la stavano vendendo in una delle maggiori aste numismatiche mondiali, dove e' stata vista dal vivo in esposizione dai maggiori esperti mondiali (ricordo che le monete dell'asta prima dell'asta sono state mostrate agli interessati in piu' di una citta' americana). Ora la osservano con un microscopio elettronico e dicono che e' falsa? Ma per favore va....Sappiamo bene che servirebbero ben altri esami per dichiararne la falsita' (XRF, metallografia, etc...etc..) ed anche con tutti gli esami possibili si arriverebbe comunque ad una "possibile" falsita', diciamo al 60/70%, e nessuno potrebbe mai dire che e' assolutamente falsa se non il falsario che l'ha creata ed ha fotografato il processo creativo del pezzo. Che non ci vengano a raccontare le favolette quindi ora... 3) Temo quindi che ad un certo punto l'interesse di un singolo (molto ricco e con un pool di ottimi avvocati a difenderlo, cosa che non guasta mai, ricordiamolo..) si e' venuto a sovrapporre all'interesse degli USA a chiudere una vicenda che stava ricevendo molto risonanza mediatica internazionale con il minor clamore possibile. Se le monete sono false non c'e' piu' il reato contestato e l'Italia non ha piu' niente da chiedere. L'incauto collezionista/truffatore cede poi anche altre 17 monete (magari autentiche questa volta?) allo stato americano e alla fine nessuno e' scontento. 4) Qualcuno fermi questi pazzi che per mettere a tacere la vicenda sono pronti a fare a pezzi un dekadracma di Akragas senza ulteriori indagini e pareri di falsita'. 5) Per come la vedo io l'unica che ci ha perso qualcosa e' l'Italia... Da parte mia sono disponibile ad acquistare le 3 monete false a diciamo 2000 dollari l'una, le sto pagando piuttosto bene dato che sono delle riproduzioni, dite che me le vendono alla fine? Non credo proprio.... Che amarezza comunque...2 punti
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Quindi possiamo scegliere tra un branco di incapaci onesti ( se basta un microscopio a scoprire che le monete son false... ) o un gruppo di lestofanti in giacca e cravatta . Che schifo2 punti
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Ringrazio Numa Numa per i complimenti: stamane alle 8 mi sono già offerto, se lo vogliono, di scriverne qualcosa sui giornali cui collaboro. Cero di precisare, per Bizerba e Varesi: Weiss è stato arrestato il 4 gennaio al Waldorf Astoria; il 5, avrebbe messo all'asta il "cabinet W", 19 importantissime monete. Ma in una conversazione riservata però registrata, regita l'atto di incolpazione, visibile a https://www.document...c-vs-weiss.html, aveva ammesso di aver acquistato nel 2010 una di queste monete, un Tetradramma di Katane, sapendo che era stato scavato clandestinamente in Sicilia l'anno prima, e di conoscerne anche il posto. E questo, dall'estensione nel 2011 anche a certi tipi di monete del memorandum itali-americano sui beni culturali, è un reato grave. Una prima udienza, fissata per marzo, era stata rinviata al 3 luglio. Nel frattempo, il Viceavvocato distrettuale Bogdanos ha fatto periziare le monete sequestrate (tra cui il famoso Decadramma di Akragas la cui asta partiva da 2,5 milioni di dollari, che però secondo il Daily News sarebbero diventati due: mi pare impossibile, frutto di un errore) anche con un microscopio elettronico, scoprendo che tre erano false. Certamente il Tetradramma, assai probabilmente il Decadramma. L'accusa definisce i falsi "squisiti e straordinari". Da qui, come si usa negli "States", è partita una trattativa tra l'accusa e Weiss, che si è risolta nel modo ormai noto. L'accusa di contrabbando viene a cadere, per quella di falso una sentenza -tutto sommato- lieve, con la novità di dover spiegare la vicenda in un articolo per la stampa specializzata (chissà se l'accusa correggerà anche le bozze, o no). Adesso, si tratta di capire chi ha prodotto quei falsi, evidentemente con una grande tecnologia. A quanto pare, colui da cui Weiss dice d'aver acquistato non è stato posto sotto accusa; io non me ne intendo, ma si può immaginare un super eseperto preso in inganno nel 30 per cento dei casi (3 monete su 19), e per pezzi di tale rarità e costo? E poi, il Tetradramma che diceva di sapere perfino "dove era stato scavato", da chi e dove Weiss l'ha rilevato? Io farei uno screening accurato (ma è la mia individuale posizione) su tutte le monete che, negli anni, egli ha donato ai musei, da Harvard in poi, ottenendo così rilevanti benefici fiscali, per stabilirne l'autenticità. E cercherei di risalire più a monte della vicenda, a meno che l'accordo stipulato tra Weiss e l'accusa non lo renda impossibile. Ah, dimenticavo: non sono dottore (e vista l'età, sarei almenoi primario); e tanto meno accetto il titolo in un blog cui mi sono iscritto. Salutoni2 punti
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La ringrazio Dr. Isman per il suo intervento. Ho seguito peraltro, sul Giornale dell'Arte, i suoi articoli l'appassionante (per lo stile della cronaca) e sconcertante (per i risvolti e i contenuti) vicenda del processo a Marion True, ex direttrice del Getty Museum, risoltosi con la condanna dell'antiquario Medici ma con vari "acquittal" per tutti gli altri (incluso il celeberrimo Bob Hecht che è morto libero ad oltre novant'anni). Direi che questa vicenda porta molto di nuovo invece e purtroppo. Se monete false erano state fatte ritrovare ad arte, mischiate a quelle buone, in improbabili ripostigli a bramosi quanto sprovveduti collezionisti già a partire dal 1800. Qui ci troviamo su una scala di valori ben diversa. Innanzitutto i falsi realizzati sono di una fattura che raramente era stata riscontrata in precedenza in quanto a sofisticazione e perfezione (queste monete inizialmente avevano riscosso molte lodi anche in discussioni su queste stesse colonne). In secundis il valore di mercato di questi pezzi è di assoluta rilevanza. Qui si parla di pezzi di "milioni" di dollari , un livello che attira appetiti di qualsiasi genere purtroppo. I falsari hanno alzato , e di molto, il tiro. Tengo a precisare che le dichiarazioni rilasciate dalle varie autorità all'inizio della vicenda evidenziavano accuse di ricettazione per materiale autentico trafugato illegalmente da scavi etc. E' possibile che lo stesso Weiss (anzi ne sarei sicuro visto che è un nome molto noto sia ambito medicale, sia il fondatore di una casa d'aste di alto livello) sia stato preso alla sprovvista e fosse convinto di commerciare monete autentiche. Per questo le dimensioni del fenomeno sono preoccupanti. Infine e qui viene il puntum dolens ma mi corre evidenziarlo. Pochi si sono resi conto che fino a 20 anni fa del famoso decadramma di Akragas ne esistevano 5 esemplari (Londra, Berlino, Pennisi, Gulbenkian, piu un unico esemplare , anch'esso di vecchia e originale provenienza , in collezione privata). Ma nel corso di questi 20 anni il numeo di esemplari di questa rarissima emissione si è raddoppiato e guarda caso i nuovi sono "tutti" in collezioni private. Quanto accaduto a NY evidenzia la dimensione che il fenomeno falsi sta purtroppo toccando nel campo della monetazione antica. Un fenomeno che non viene arginato come dovrebbe e che rischia di inquinare un intero mercato . Le istituzioni preposte ad una certa salvaguardia (come il Bureau de Falsifications etc.) ha di fatto ridotto la sua attività o forse è addirittura inattivo. La sofisticazione raggiunta da certe "produzioni" richiede competenze che molti degli stessi commercianti non hanno (i bravi stanno purtroppo scomparendo , i nuovi studiano poco - le continue segnalazioni in proposito che partono da questo forum - specialmente verso materiale venduto in germania - testimoniano l'ampiezza del fenomeno). Mi domando se possa valere la pena di esporre la vicenda in un articolo, (magari sul giornale dell'arte :)) . Da una parte è sicuramente una vicenda che merita attenzione, dall'altra però si tratta , un aspetto negativo, per un argomento, quello delle monete che sulla pubblicistica generale è pochissimo trattato e quindi farlo sotto questa luce non sarebbe molto propedeutico verso questa bella disciplina. Dilemma.2 punti
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Dato che a leggere questo forum non sono solo numismatici provetti, ma anche neo-collezionisti, mi permetto di fare un paio di puntualizzazioni: 1) Weiss noné stato arrestato con l'accusa "che l'indomani avrebbe venduto all'asta pezzi eccezionali". Questo non é ancora un reato e se lo fosse dovrebbero "sbattere dentro" i più grossi nomi della numismatica internazionale. Il reato contestato era inerente la provenienza (illecita) di alcune monete 2) Negli articoli postati dal Dott. Isman si riporta che Weiss riteneva che dette monete fossero stati "scavate" in Italia e che non aveva documentazione ufficiale in merito alla loro provenienza (probabilmente gli attestati di libera circolazione). Non si dice che sapeva che erano false, anzi, a fondo dell'articolo ha ribadito che "lui pensava che le monete fossero state autentiche, ma sapeva di aver infranto le leggi italiane...." Questo di sicuro non ci dipinge il Weiss come un benefattore dell'umanità, sia chiaro, ma neanche come un falsario o, meglio, spacciatore di monete false2 punti
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Buona sera, dopo mesi di assenza, ho sentito nuovamente il bisogno di immergermi un po' nella numismatica. Mi sono letto tra ieri sera e questa mattina le quaranta pagine di discussione sulla nascita del grosso, avendo la gioia di ammirare esemplari notevoli, o per rarità o per conservazione (a volte per entrambe). Ho letto l'intervento del prof. Saccocci ritenendolo molto interessante e innovativo in quanto a tesi. E ho deciso di rispolverare i miei piccoli grossi.... Più di un anno fa, l'amico Eros (@@eracle62) iniziò una discussione in questa sezione, parlando dei grossi del comune di Modena. La bellezza del conio mi affascinò subito, ed acquistai qualche volume che divorai in pochi giorni. Deciso ad avere un'esemplare di questa tipologia, mi misi immediatamente a caccia di un pezzo in elevata conservazione. L'occasione mi si presentò a novembre, alla terza asta dell'amico Marco (che non sento da molte lune....). La sala era piena ma, fortunatamente, nessuno mi fece concorrenza per questo pezzo. Erano tutti attenti a correre dietro all'oro ed alle grandi rarità (come il denaro di Arduino). La presi alla base, ed ora ve la presento. Grosso Comune (1226-1293) D/: INPERATOR in legenda - Nel campo F.D.C disposte a triangolo ed intermezzate da quattro grossi punti ed una mezza luna. R/: + DE MVTINA intorno ad un cerchio - Nel campo M unciale Argento - 1,38g CNI 1/6 Biaggi 1586 MIR 615 Zocca Asta Ranieri n. 3 (11 novembre 2011) lotto n. 154 Aldilà della bellezza della moneta e della relativa patina, vorrei porre l'accento sul punto presente al centro della M. Ricordo di aver visto sul forum almeno un altro esemplare con questa particolarità, anch'esso della stessa variante del mio. Dopo una settimana dall'acquisto, presi contatto con @@teofrasto, studioso della zecca di Modena che sapevo avrebbe preso parte alla "Giornata pro Mario Traina" a Bologna. Sebbene alla fine non riuscimmo ad incontrarci, egli mi espose le sue considerazioni sulla presenza di questo piccolo punto. Teofrasto riteneva che esso fosse causato dall'eccessiva pressione esercitata dall'incisore con il compasso, per definire il cerchio interno (dentro il quale abbiamo la M). La troppa pressione esercitata sul conio, avrebbe con la coniazione creato sulla moneta questa piccola escrescenza - non definibile quindi come punto. Personalmente, ho abbracciato la sua ipotesi. Se avete delle foto di qualche altro esemplare con questa anomalia o avete dei rimandi bibliografici (Teofrasto mi consigliò diversi testi, tra i quali guardai solo il "Numismatica e tecnologia" di Finetti già in mio possesso), sarebbe interessante se li postaste. Buon appetito, L1 punto
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A un paio di anni di distanza (anzi no, proprio due anni esatti, era il 3 luglio, sono andato a verificare or ora) dal mio primo ducatone gonzaghesco (quello era di Casale) che postai sul forum, ecco che arriva una seconda tipologia a far compagnia al primo. In realtà ho in collezione alcune altre monete mantovane di grosso modulo, ma chissà perchè, i ducatoni sono sempre ducatoni e nella mia mente svettano su tutto il resto :P Facezie a parte, ecco la moneta, un ducatone della reggenza di Isabella Clara d'Austria per il figlioletto Ferdinando Carlo (che da grande passerà tristemente alla storia con l'epiteto di "fellone" :angry: ): visto il mio limitato portafogli e visto che è un R2 ho dovuto accontentarmi di una conservazione che qualcuno definirebbe modesta, ma che a mio avviso è più che dignitosa visto che non presenta segni e colpi deturpanti. Esemplari dal BB in su costano cifre assolutamente esagerate, e gli unici esemplari passati recentemente sul mercato a cifre abbordabili presentavano difettosità che rendevano le monete meno gradevoli di questa. Con questa tipologia sono arrivato a 3 esemplari della serie col sole nascente sul mare, fatta coniare dalla duchessa nel 1666, oltre a questa possiedo il 30 soldi e il 60 soldi (che postai alcuni anni fa: http://www.lamoneta....+soldi +mantova). Tutte le altre monete della serie sono un pò delle chimere, il 15 soldi che è teoricamente la meno rara l'ho vista di persona solo una volta (nella collezione di un amico), ma non ho mai avuto l'onore di vederla anche solo una volta sul mercato (il più recente passaggio in asta risale al 1996). Non parliamo poi del mezzo ducatone (anch'esso passato nella ormai famosa asta Aretusa 4 del marzo 1996 e mai più visto), e men che meno del doppio ducatone e sui nominali in oro, tutte monete da museo conosciute in pochissimi pezzi (di questa serie esiste anche il pezzo da 12 doppie in oro -una delle uniche due tipologie di questo peso coniate nella zecca di Mantova-, ma l'unico esemplare conosciuto è conservato nel munzkabinett del Kunsthistorisches Museum di Vienna) Terminata questa piccola disamina, ecco la moneta, e visto che le mie doti fotografiche sono a dir poco pessime, vi dovrete accontentare dello scanner! Come al solito, per concludere, la scheda del nostro solito catalogo Mantova: http://catalogo-mant.../moneta/MN-IC/81 punto
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Salve a tutti, sommerso dall'afa e con poco o nulla da fare, questa sera vi presento due graziose monetine emesse recentemente dalla Francia per i suoi possedimenti d'oltremare e che magari non tutti conoscono. La prima è un franco del 1982 della Polinesia Francese; moneta molto comune, ma che ho sempre ritenuto artisticamente stupenda, tanto per il diritto, con una affascinante figura allegorica femminile seduta, tanto per il rovescio con una magnifica veduta delle bellezze naturali del luogo......sembra quasi una cartolina, non è vero? La seconda moneta invece è un pezzo da 20 franchi emesso nel 1970, per l'isola di Reunion, situata geograficamente vicino al Madagascar, altro dipartimento d'oltremare francese........per tale millesimo furono emessi soltanto 200.000 esemplari, pertanto si tratta di una moneta di non facile reperibilità. Anch'essa la ritengo molto bella, in particolar modo per il diritto, con una raffigurazione della Libertà con copricapo alato, che ricorda molto da vicino, i dime cosiddetti "Mercury", emessi dagli Stati Uniti dal 1916 al 1945.......sullo sfondo si scorgono gli alberi di alcune navi, a simboleggiare la vocazione commerciale dell'economia dell'isola........al rovescio è presente un classico stemma, con motto in latino........ Spero possano piacere anche a voi lettori e di aver fatto cosa gradita nel mostrarvele........ogni commento in merito è ovviamente più che gradito......:)1 punto
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Un saluto agli amici del Forum (Genovesi e non) Tempo fà ho migliorato la qualità del Diciassettesimo di Scudo Largo - 1653, moneta abbastanza comune e di facile reperibilità, questo esemplare mi è piaciuto per via dei rilievi ancora ben evidenti, buona centratura e, un inizio di patina iridescente soprattutto al rovescio. Volevo gentilmente chiedere un vostro parere su conservazione e prezzo: 1/17 di Scudo Largo CNI16/17 D: * ET . REGE . EOS . 1653 . I . A . B * .VIII . R: +DVX . ET . GVB . REIP . GENV .1 punto
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Allora, visto che sei rimasto particolarmente sodisfatto dell'ottimo lavoro degli amici borghobaffo e paolino67 ti consiglio di mettere un bel "mi piace" ai loro interventi....fa sempre piacere :P riguardo poi al fatto che hai scritto una discussione a marzo ti suggerisco di scrivere una nuova risposta alla stessa, anche con un semplice "up" e tornerà la prima visibile...non è necessario duplicare le discussioni perchè non si sono avute risposte esaurienti. Saluti1 punto
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Di solito non rispondono, ma ti dovrebbe arrivare a casa il modulo per la prenotazione e relativo pagamento; per questo di dicevo che forse conviene dagli una telefonata. Saluti1 punto
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Ciao, in primis onore alla Spagna, in questo momento una spanna sopra gli altri a livello mondiale. Ma onore anche ai nostri. Hanno disputato alcune partite dove hanno mostrato gioco e spettacolo. Hanno pagato a livello fisico i supplementari con l'Inghilterra (bisognava chiudere prima la partita, così come andava fatto anche con la Croazia - 1 tiro in porta subito --> 1 goal) e la partitona con la Germania. Siamo partiti poco considerati ma strada facendo abbiamo recuperato credibilità. Consideriamo che mancavano alcuni giocatori (Rossi su tutti sul quale Prandelli ha fatto affidamento nelle qualificazioni, poi Pazzini, lo stesso Criscito per motivi extra-calcistici (?!?) ), che Maggio non era in forma, che abbiamo iniziato senza Barzagli che, alla fine, che piaccia o meno, ha fatto un buon Europeo. Tutti non dei "Top Player" assoluti ma in grado di dare un buon contributo alla causa. Prandelli: a mio parere ha fatto un buon lavoro: - c'è poco in giro (vedi stranieri nei ruoli chiave) - si è trovato, tra infortuni e varie, stravolte le sue idee - ha gestito il Balo e il gruppo non ha avuto problemi Ha commesso qualche errore (io Nocerino l'avrei fatto giocare molto di più rispetto al "fermo" Thiago Motta) ma personalmente lo assolvo abbondantemente... Ciao Andrea :)1 punto
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Magari Weiss ha pensato meglio perdere le monete che essere usato come tondello da diversi coni nelle carceri americane1 punto
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Sono 70 anni che le monete "scavate" in Italia prendono la strada degli USA e della Svizzera, lo sanno tutti. Però "rompono" per quelle che si vuole esportate ufficialmente, come fosse quella la strada seguita da chi ha materiale illecito :crazy: :rofl: Bella Italia.....1 punto
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No, la chiave di lettura era un'altra...ma è talmente tanta la gioia per la condanna di quello "sprovveduto" di Weiss che nessuno se ne cura. Le monete sono false? E allora lo stato italiano non ha alcuna ragione di pretenderne la restituzione...il Dottor Weiss si riprende i suoi "falsi"...e siamo davvero "tutti" contenti. :) Se fossero state autentiche invece le monete sarebbero state restituite...ma "non" lo sono. Oltre a questo è emerso unicamente che gli avvocati di Weiss non erano "Topo Gigio & l'orso Yoghi". Bye bye Italy... Davide1 punto
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Per affermare con ragionevole sicurezza che una moneta proviene da stesso conio non basta certo un' unico elemento come nel nostro caso. Le due monete andrebbero analizzate e confrontate in ogni loro particolare nella totalità dell'iconografia-epigrafia. Ghera, mi hai appena preceduto.1 punto
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Programma nutrito ed interessantissimo, saranno due giornate piene e soddisfacenti. Complimenti per l'organizzazione e per la varietà di visite proposte. Da non perdere assolutamente. Raccomando a tutti di partecipare, altrimenti perdereste un evento importante e la possibilità di approfondire la storia di questa particolarissima città completata dalla piacevole compagnia dei tanti amici che presenzieranno durante le due giornate. Un grazie ancora ad Eligio per averci dato la possibilità di leggere il programma con così largo anticipo. A presto, Giò :)1 punto
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Potrebbe esserlo e potrebbe non esserlo. Rispetto ad alcuni prezzi che si vedono mi sembra buono, ma chi assicura una tenuta o una crescita per questa moneta? Secondo me c'è anche la possibilità che non sconti prezzi altissimi con il tempo. Credo non sia neanche il momento buono per acquistarla...1 punto
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sarebbe da contattare il ministero della difesa per esser sicuri che non sia un soldato dato per disperso1 punto
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quella centrale e` un gettone francese le altre 2 son tedesche , strano sian finite li da te in corsica1 punto
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"Qui si parla e si dice comunque troppo!" Direi invece che qui si parla e si dice comunque...niente ! Perché alla fin fine, amico Renzo, il consiglio che può e deve comunque scaturire, in primis da voi moderatori, é: PRENDITI UN BUON LEGALE. A cosa servono allora le paginate di discussioni ? A cosa serve leggere post del tipo MI VERGOGNO DI ESSERE ITALIANO, PAESE DELLE BANANE, o peggio insulti più o meno "addolciti" verso le autorità ? Il caso di Antonio Bernardo é atipico nel panorama delle discussioni di questo tipo, lui si é presentato con tanto di nome e cognome, ma la quasi totalità di chi scrive si cela dietro ad uno pseudonimo. A mio avviso il problema di fondo comunque non cambia, che ci si presenti "in chiaro" o no: la nostra reazione a fronte di un fatto preoccupante, raccontato unicamente da chi ha subìto il provvedimento - é spesso spropositata ed emotiva. Facciamo dei processi mediatici senza poter sentire la controparte, senza un contraddittorio. Questo non mi pare abbia nulla a che vedere con la libertà d'espressione né con l'importanza che questa sezione ha (vorrei dire avrebbe) per gli utenti. Prova ne é che la mia proposta, tacciata d'essere una censura sotto mentite spoglie, avrebbe dovuto scatenare un putiferio, specie tra quanti sostengono l'importanza di questa sezione e la libertà di scrivere ciò che si vuole e invece......24 risposte e 704 visualizzazioni Mi vien da pensare che non siano questi i valori che si vogliono difendere, quanto la possibilità di farsi i c...i altrui ;) Un caro saluto p.s.: concordo pienamente con te in merito ad eventuali dialoghi che si potrebbero/dovrebbero instaurare col MIBAC1 punto
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Che sia un dirham direi che non ci piove. Che non sia stata usata come bottone o ornamento, devo dire che non ne sono sicuro. Il peso per queste emissioni è di 2,911 grammi a fronte del peso di 3 grammi, indicato da euenigma. L'eccedenza potrebbe forse essere attribuita alla massa metallica, che vediamo al dritto, la cui origine sarebbe appunto frutto di una manomissione e non dovuta alla fase di coniazione. Inoltre la duplice colorazione della patina pare confermare una esposizione diversa di dritto e rovescio. Per quanto riguarda la tiratura, è possibile che il numero di 5.200.000 pezzi presente nel sito linkato da profausto sia stato ottenuto sommando le tirature dei singoli anni, come riportate dal Krause o con un operazione simile. La tiratura di riferimento è comunque quella di 850.000 (860.000 nella mia edizione, ma siamo abituati alle solite approssimazioni del Krause). Bisogna però precisare, almeno dalle informazioni che ho raccolto, che, a differenza di quando riportato nel Wordl Coins, essa deve essere riferita all'anno 1900. Ora siccome non vi è corrispondenza precisa tra l'anno islamico e quello gregoriono, possiamo ritenere che delle 850.000 coniate nel 1900 una parte presenti la data islamica 1317 e la parte restante la data islamica 1318.1 punto
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A parte che i tuoi toni sono sempre quanto meno fastidiosi, e mi pare te l'abbia già fatto notare anche qualcun altro, ma forse sarebbe il caso che anche tu pensassi un po' prima di scrivere... Da quando è uno Stato che spedisce ? L'ASSFN è una azienda autonoma, lo dice la sigla stessa, non lo Stato. E poi, tralasciando la difesa degli INDIFENDIBILI, come dici tu, invito ancora una volta te e coloro che non tollerano il loro comportamento a non comprare più le loro emissioni, così avranno la loro punizione esemplare e non faranno più i monelli ! Abbiamo avuto modo di capire come la pensate tu e qualcun altro. Adesso sarebbe il caso di finirla di sputare M sul loro operato per pagine e pagine, quello che c'era da dire s'è detto. Il troppo stroppia !1 punto
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Anche gli altri paesi dell' europa criticano le nostre monete: Questo è quello che dice Numismatica Visual: Questo, invece, è un commento di un utente di myeurohobby:1 punto
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Grazie a tutti e due , avete fatto veramente un buon lavoro , siete molto preparati e competenti...complimenti . Tra l'altro mi sembra di aver capito che anche questo tipo di ritrovamentonon è poi cosi comune... Un'ultima cosa , avevo messo in marzo un'altra picola monetina di cui però non sono riuscito a capire l'esatta provenienza , magari riapro un'altra discussione perchè non riesco ad aggiungere altre foto più dettagliate...1 punto
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Il trucco di spacciare dei falsi come monete appena scavate è vecchio come il cucco, pare accresca anzi la credibilità dell'oggetto. Miriadi di falsi sono stati venduti così a collezionisti creduloni, a partire dall'800 quando gli antiquari venivano accompagnati in campagna presso scavi clandestini e gli venivano fatti trovare oggetti falsi interati solo poche ore prima.1 punto
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è un gettone olandese del 1629 NEC FEFELLIT R/ VIRTUS LABI NESCIT1629 ---- vedi nr 1193 http://books.google....it 1629&f=false1 punto
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Si tratta di un conio autonomo e non una variante generata dall'usura o riparazione del conio. Variante che non conoscevo e cui ho reperito, poi una decina di esemplari scartabellando nei vari cataloghi d'asta. Segnalo due esemplari di bella conservazione, che non presentano la rottura del conio con le relative eccedenze di metallo tra la corona e le sirene. NGSA IV, Ginevra 12.11. 2006 lotto n. 836 UBS 52, Basilea 11.9.2001 lotto n. 2428 Complimenti per il fiuto e colpo d'occhio.1 punto
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Mi consento qualche democratica riflessione. Il capitano Antonio Bernanrdo ha avuto il coraggio di raccontarsi firmando con nome, cognome, professione e grado...cioè: dietro i suoi report non c'era il nick Paperino o Superman. In poche parole si è assunto in pieno ogni relativa responsabilità. Peraltro ha dichiarato di essere comunque professionalmente seguito ed assistito. Alcune pagine postate dal medesimo esprimono un valore umano di rara intensità che rendono ottima testimonianza dello stato mentale di un collezionista...nel bene e nel male. Nelle stesse pagine l'utente cerca ed insegue dei valori ormai desueti...si chiamano condivisione e solidarietà, non solo tecnica ma anche umana. Alcuni passaggi afferenti i numerosi post, a ben leggere ed a ben analizzare, esprimono molto di più di quanto potrebbe essere detto in mesi in questa stessa Sezione, sia in senso tecnico che fattuale. In poche parole costituiscono una interessante ed anche preziosa testimonianza...leggibile in diretta. In qualche frase o riga...è sicuramente rintracciabile qualche sbavatura o qualche inutile apprezzamento, anche questo è vero. Ma tali sbavature sono comprensibili accelerazioni dello stato d'animo di un appassionato. Qualche utente ha ritenuto di innestarsi su tali sbavature o sull'intera discussione...per esprimere qualche amenità e/o qualche fesseria. Anche questo fa parte del gioco...ma per questo c'è la Moderazione...che, come sempre ho ribadito quando ne ero membro, dovrebbe fare il proprio lavoro senza riguardo alcuno se non per lo spirito democratico che dovrebbe animare questa Comunità, salve le dimissioni ove non fosse possibile. Ed infatti in passato qualcuno ha ritenuto di doverle rassegnare. Per converso...sulla scorta del racconto del Capitano Bernardo si sono innestate riflessioni tecniche significative da parte di alcuni utenti che - anche queste a ben leggerle - dicono molto e anche di nuovo...sullo stato complessivo del collezionismo numismatico nel nostro Paese. CONCLUSIONI Leggendo questa nuova discussione, aperta in relazione all'altra da poco chiusa e ponendomi non come utente in qualche modo coinvolto...ma come mero osservatore e lettore - con qualche esperienza e competenza - sento odor di pur blanda e mimetizzata censura...o meglio: di controllo. Per la serie: è meglio se il Forum si limita all'eterno giochino del collezionista: questa ce l'ho...questa mi manca...questa costa troppo...è meglio quell'altra. Anzi...aboliamo la Sezione Legale! Qui si parla e si dice comunque troppo! Dico queste cose con estrema convinzione anche raccogliendo pareri di altri visitatori...perchè non sarebbe furbo non dirvele. Di codesta guisa non solo il Forum non navigherà verso mete significative...ma lo stesso Collezionismo (non miliardario) resterà prennemente in balia, limitamoci a dire, degli eventi. Il Collezionista medio cerca tranquillità e sicurezze alla luce del sole...cerchiamo di fargliele avere e, al riguardo, qualche pacata protesta, qualche tono appena sopra le righe spesso è solo una maniera per richiamare l'attenzione. Al riguardo sarebbe sufficiente aprire un dialogo con il MiBAC..senza dover passare per altre parrocchie od interessi. Dire che il Forum non è in grado...equivale a disinformare e a tentare di abbattere l'elefante. La cosa sarebbe ben fattibile, come ho relazionato in competenti e superiori ;) sedi. Quindi delgare dei tecnici (legali e numismatici) ed agire! I delegati relazioneranno al riguardo ed alla bisogna. Al contrario...calarsi in questa sede in disquisizioni giuridiche sopraffine...o aprire tavoli per raccogliere idee ...potrebbe essere eccessivo, fuori luogo...per dirla tutta: non servirebbe a nulla come sinora a nulla è servito. Come sempre è un piacere cercare di esprimere, serenamente e pacatamente, qualcosa di non banale al Servizio dell'utenza. Si ringrazia sempre e comunque per l'attenzione.1 punto
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queste statistiche sono su base teorica, uscite fuori dai dati delle tirature delle monete, quindi non scaturite da un controllo reale su un campione di 100 monete o 1000 quindi gli ''errori'' che hai notato sono dovuti ad approssimazioni ed al fatto di voler paragonare, per praticità, la possibile percentuale di ritrovamento al singolo elemento moneta. passando alla pratica 1 cent - 2'844'325'490 pezzi dichiarati 2002 - 1'348'599'500 ( 47.41368% 2003 - 9'637'000 ( 0.33881% 2004 - 99'925'000 ( 3.51314% 2005 - 179'943'900 ( 6.32642% 2006 - 158'951'700 ( 5.58838% 2007 - 214'955'490 ( 7.55734% 2008 - 179'956'400 ( 6.32686% 2009 - 174'953'900 ( 6.15098% 2010 - 125'448'100 ( 4.41047% 2011 - 133'954'500 ( 4.70953% 2012 - 218'000'000 ( 7.66438% come si vede il 2003 ha una percentuale dello 0.3 che uguagliandolo all'elemento moneta sarebbe come trovare realmente 1/3 di centesimo, ecco perchè magari per quel caso si passa al 3 per mille ( facendolo per tutti ) 2002 - 474 monete su 1000 2003 - 3 monete su 1000 2004 - 35 monete su 1000 2005 - 63 monete su 1000 2006 - 55 monete su 1000 2007 - 75 monete su 1000 2008 - 63 monete su 1000 2009 - 61 monete su 1000 2010 - 44 monete su 1000 2011 - 47 monete su 1000 2012 - 76 monete su 1000 996 monete su 1000 ( varie approsimazioni per difetto ) spero che sia chiaro e spieghi il metodo iniziale con il quale SuperBerga sta facendo queste tabelline1 punto
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La scheda del giorgino di Francesco I è questa, la tua moneta (contromarcata successivamente sotto Rinaldo) è quella dell'ultima riga: http://numismatica-i...neta/W-MOFRI/57 Purtroppo manca la foto, ma se vuoi vederne una similare puoi vedere l'esemplare del 1719 nella scheda del giorgino di Rinaldo d'Este, che è stato a sua volta similarmente contromarcato: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MORI/61 punto
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Zecca di Modena,giorgino contromarcato (giglio/aquilette),sono stati battuti sotto Francesco I D'Este,è contromarcati da Rinaldo D'Este (1706-1737),per aumentarne il valore,Zocca,133(tipo). Ciao Borgho.1 punto
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Ringrazio mombalda e adolfos, ma non avevo finito... avevo solo interrotto perché era tardi e dovevo andare a colazione da parenti, ma adesso, prima della partita e tornato a casa, mi sento ancora più motivato per aggiungere alcune ulteriori informazioni. La Colleganza riguarda principalmente Venezia e la si può ascrivere ad una forma evoluta del prestito marittimo; quando gli investitori accettarono di ricevere una percentuale sul profitto invece di ricevere una somma fissa o, una percentuale prestabilita sul prestito, si è aperto un nuovo orizzonte "capitalista". Per ottenere ciò ci voleva un presupposto essenziale, cioè una contabilità certa che potesse salvaguardare gli investitori e metterli al riparo da spese sconsiderate dal mercante viaggiatore o dalle sue ipotetiche malversazioni. A Venezia questo era facile da ottenere; da tempo la legge prescriveva che il mercante viaggiatore, scrivesse un resoconto alla magistratura entro 30 giorni dal suo rientro e stabiliva in quale misura potesse detrarre dagli utili dell'investimento, le proprie spese personali, oltre a quelle di viaggio. Nei primissimi casi di colleganza, il mercante viaggiatore forniva 1/3 dei fondi da commerciare, mentre l'investitore i 2/3. I profitti venivano poi divisi in parti uguali; si trattava della così detta colleganza bilaterale (societas maris), forma "arcaica" che serviva ad incentivare le persone ad effettuare investimenti in un periodo nel quale l'offerta di capitali era ancora relativamente esigua. Il mercante viaggiatore doveva così impegnare una parte del proprio capitale per invogliare gli altri ad investire, una sorta di concessione agli investitori per convincerli; all'epoca (XII secolo) il tasso di interesse ufficiale era del 20% Dai primi anni del XIII secolo; la bramosia di investire denaro è aumentata di parecchi punti percentuali; il denaro nelle casse delle fondazioni pie e di proprietà delle vecchie e ricche famiglie doveva trovare impieghi; aumentando la disponibilità di denaro e di investimento (e propensione al rischio) diminuisce il tasso di interesse ufficiale che rileviamo essere dell'8% nel 1330 e del 5% dopo il 1340. Per finire, un anedotto circa la leicità dell'interesse derivante dalle società; Papa Innocenzo III, intorno al 1200, consigliò di affidare una dote a qualche mercante perché il marito potesse meglio sostenere l'onere del matrimonio con gli onesti guadagni che ne avrebbe tratto...... Saluti Luciano1 punto
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Buona Domenica Ho finito di rileggere "I Mercanti di Venezia" di F. C. Lane - Einaudi 12/85; c'è un intero capitolo sull'investimento e l'usura. E' vero, si è già detto, che qualsiasi forma di prestito "mutuum" che prevedesse un interesse, anche modeso, costituiva agli occhi della chiesa, in linea di principio, un peccato, era comunque usura. Esistevano però alcuni tipi di contratto che erano moralmente accettati, forse perchè andavano sotto il nome di "Società", che permettevano all'uomo di affari di ricercare e ottenere a suo piacimento risorse appartenenti ad altri. Venezia fu indiscutibilmente la prima città dell'Europa medioevale a giungere al capitalismo; la sua classe dirigente sotto vari tipi di società si guadagnava da vivere impiegando la ricchezza sotto forma di capitale commerciale e cioè: denaro contante, mercanzie, navigli ed il suo Governo partecipava attivamente con il suo controllo per aumentarne i profitti. Le maggiori forme di Società erano: Società di fatto: aveva però lo svantaggio di attribuire all'investitore responsabilità teoricamente illimitate, dalle quali era assai difficile prevedere la portata pratica; questa forma, a Venezia, venne usata di rado. Prestito marittimo: era caratterizzato dal fatto che il prestatore si assumeva i rischi di naufragio o di attacchi di pirati (che in quest'epoca poco frequentemente venivano scaricati ad un assicuratore), e dunque aveva diritto ad un tasso di profitto più elevato. Colleganza: era una associazione di persone o famiglie che attraverso un prestito prevedeva la spartizione dei profitti, condividendo alcuni aspetti con le società. Una parte contraente si impegnava a viaggiare e commerciare (tractans) con i fondi forniti da tutti i partecipanti. I proventi venivano suddivisi per i 3/4 proporzionalmente a coloro che avevano partecipato con il versamento dei fondi, il rimanente 1/4 veniva riservato al mercante viaggiatore. Quest'ultima fu quella maggiormante adottata da Venezia, ma anche da Ragusa, mentre a Genova ed altrove, veniva chiamata "Commenda". La particolarità di simili società era la loro dinamicità e la loro volatilità, dal momento che nascevano e si concludevano giusto il tempo per effettuare l'impresa d'affari. Saluti Luciano1 punto
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Penso che la parola "leggenda" che ho usato posso tranquillamente cambiarla in storia. Ho un ricordo, purtroppo non molto chiaro, di un articolo letto qualche anno fa su una rivista scientifica, a casa ne circolava qualcuna, che parlava appunto della nostra amata "Lupa". Per divagare un po'...da bambina mio padre mi portava con lui spesso in giro per Roma, visitavamo insieme Musei e monumenti, a lui piaceva camminare ed io lo seguivo volentieri, in effetti devo a lui il mio amore per la Storia. Ai piedi del Campidoglio, dove andavamo spesso, verso il Teatro Marcello, di lato alla scalinata c'era una gabbia, piccola, angusta, dove era racchiusa una vera lupa. Ne ho un ricordo terribile, la poveretta si girava e rigirava all'interno di quella gabbia, ne provai una pena indicibile. Per fortuna dopo qualche anno l'amministrazione capitolina decise di non rinnovare più quella crudele usanza. La lupa è il simbolo di Roma, ma preferisco sicuramente vedere la bellissima statua che non una lupa vera chiusa in gabbia. Grazie Biondo Flavio, Giò1 punto
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raffigura TIBERIUS TI CAESAR AVGUST F IMPERATOR VII tipo questo ma come gia' detto penso che il tuo non sia originale - .txt"]Testo .jpg"]1 punto
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Sono d'accordo, attenzione però a non andare troppo oltre fino a castrare la libertà di espressione, entro certi limiti (limiti da stabilire, quindi) mi sembra giusto che un utente racconti le sue vicende legali, si tratta poi di regimentare gli interventi. del resto non si può far finta di niente, se questa sezione è turbolenta è perché tratta del nodo più dolente e importante del collezionismo numismatico dei nostri tempi.1 punto
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Quanto detto è condivisibile. Ma stiamo attenti. Il togliere la possibilità di informare che si è oggetto di un sequestro forse, mi sembra eccessivo. Diversamente potrebbe essere valutata la possibilità di fermare la discussione se questa diventa potenzialmente pericolosa o se vengono forniti dettagli coperti da segreto istruttorio. Insomma, che lo staff mediti attentamente prima di prendere posizioni troppo rigide.1 punto
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Da membro dello staff e da normale lettore non posso fare altro che essere d'accordo con Varesi.1 punto
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Condivido pienamente e totalmente le giuste considerazioni di Varesi. E' importante mantenere un giusto equilibrio, che è possibile solo esponendo i fatti che si prestano a una completa ricostruzione come nel casi con sentenza definitiva e non sentire una sola campana..... e solite facezie che fanno solo disorientare.....1 punto
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@MinVer Le monete di Napoleone in oro del Regno d'Italia non raggiungono grandi cifre perchè ad eccezione del 40 lire 1807 cifre ravvicinate le altre si trovano con una certa frequenza. Come hanno conservazione elevata raggiungono cifre interessanti, idem per i 20 lire se in fior di conio superano facilmente i 3.500 euro. Certo non fanno prezzo se in conservazione modesta o "aiutata" (uno splendido offerto come fdc ad esempio). Napoleone ha coniato dal 1807 al 1814 tre tipologie di 40 lire, bordo incuso, in rilievo e senza segno di zecca, quindi il collezionista tipologico con tre monete ha coperto il periodo, e con due i 20 lire (il tipo 1808 con bordo "cadente" riscuote ben poco interesse sul mercato). Sempre per Napoleone, ma territori annessi all'impero francese la situazione è decisamente differente, le monete sono assai più rare e rarissime di bella conservazione, ed ogni qualvolta sono offerte la richiesta è sempre dinamica. Recentemente è stato venduto un 20 franchi anno 14 Torino in BB+ a 8.000 euro che non mi pare essere una cifra trascurabile. Per l'argento basta dare un'occhiata all'ultima vendita Cronos 6, tutto venduto ed in alcuni casi con eccellenti realizzi. @@rick2 "per quanto riguarda l FDC , chi colleziona solo FDC per napoleone per me non capisce molto di numismatica....... o ha troppi soldi e poco senso....." Come ha scritto Lei sono valutazioni personali, lasciano il tempo che trovano, Lei è un talebano dell'MB, chi ha investito sulla qualità, dimostrando il poco buonsenso ha ottenuto una considerevole rivalutazione commerciale delle proprie monete, evidentemente il mercato è fatto da chi ha poco buonsenso e preferisce una moneta di eccellente conservazione ad un MB, e non è una questione di denaro, ma di criterio collezionistico. "le monete di napoleone son quasi impossibili da trovare in FDC perche` han comunque circolato fino al 1860 e oltre con questa ossessione per l FDC poi rischi di conservare solo le date comuni e magari tralasciare le varie rarita` delle zecche secondarie" Il regno d'Italia ha battuto una tale quantità di monete in argento e rame che è tutt'altro che improbo trovarle in FDC o presunto tale. Ce ne sono in tutti i cataloghi d'asta in Italia ed all'estero. L'oro la tiratura è minore e quindi costano parecchio quando offerte. Quali sono le zecche secondarie ? Venezia e Bologna ? Non mi pare siano secondarie, la prima ha circa 800 anni di storia, e la seconda poco di meno. Che non ci si debba limitare alla spasmodica ricerca del FDC concordo pienamente, ma esprimere giudizi draconiani sulle facoltà intellettivo-numismatiche di chi le acquista mi pare opinione del tutto personale che sarebbe meglio tenere per se. Trovo corretto che ognuno abbia piena libertà di disporre del proprio denaro, Lei è Duca del Rottame e Principe della Ciotola, ma non critichi chi non ha la Sua stessa venerazione solo perchè non ha tanta nobiltà alle spalle.1 punto
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