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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/03/12 in tutte le aree
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Buona sera, dopo mesi di assenza, ho sentito nuovamente il bisogno di immergermi un po' nella numismatica. Mi sono letto tra ieri sera e questa mattina le quaranta pagine di discussione sulla nascita del grosso, avendo la gioia di ammirare esemplari notevoli, o per rarità o per conservazione (a volte per entrambe). Ho letto l'intervento del prof. Saccocci ritenendolo molto interessante e innovativo in quanto a tesi. E ho deciso di rispolverare i miei piccoli grossi.... Più di un anno fa, l'amico Eros (@@eracle62) iniziò una discussione in questa sezione, parlando dei grossi del comune di Modena. La bellezza del conio mi affascinò subito, ed acquistai qualche volume che divorai in pochi giorni. Deciso ad avere un'esemplare di questa tipologia, mi misi immediatamente a caccia di un pezzo in elevata conservazione. L'occasione mi si presentò a novembre, alla terza asta dell'amico Marco (che non sento da molte lune....). La sala era piena ma, fortunatamente, nessuno mi fece concorrenza per questo pezzo. Erano tutti attenti a correre dietro all'oro ed alle grandi rarità (come il denaro di Arduino). La presi alla base, ed ora ve la presento. Grosso Comune (1226-1293) D/: INPERATOR in legenda - Nel campo F.D.C disposte a triangolo ed intermezzate da quattro grossi punti ed una mezza luna. R/: + DE MVTINA intorno ad un cerchio - Nel campo M unciale Argento - 1,38g CNI 1/6 Biaggi 1586 MIR 615 Zocca Asta Ranieri n. 3 (11 novembre 2011) lotto n. 154 Aldilà della bellezza della moneta e della relativa patina, vorrei porre l'accento sul punto presente al centro della M. Ricordo di aver visto sul forum almeno un altro esemplare con questa particolarità, anch'esso della stessa variante del mio. Dopo una settimana dall'acquisto, presi contatto con @@teofrasto, studioso della zecca di Modena che sapevo avrebbe preso parte alla "Giornata pro Mario Traina" a Bologna. Sebbene alla fine non riuscimmo ad incontrarci, egli mi espose le sue considerazioni sulla presenza di questo piccolo punto. Teofrasto riteneva che esso fosse causato dall'eccessiva pressione esercitata dall'incisore con il compasso, per definire il cerchio interno (dentro il quale abbiamo la M). La troppa pressione esercitata sul conio, avrebbe con la coniazione creato sulla moneta questa piccola escrescenza - non definibile quindi come punto. Personalmente, ho abbracciato la sua ipotesi. Se avete delle foto di qualche altro esemplare con questa anomalia o avete dei rimandi bibliografici (Teofrasto mi consigliò diversi testi, tra i quali guardai solo il "Numismatica e tecnologia" di Finetti già in mio possesso), sarebbe interessante se li postaste. Buon appetito, L3 punti
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Le conclusioni a cui giunse l'inchiesta furono che Saltus era "morto per una disavventura". La sera prima, aveva comprato una piccola quantità di cianuro di potassio, che intendeva usare per pulire alcune monete d'argento che aveva appena acquistato. Anche se il cianuro era un veleno, sembra che i collezionisti dell'epoca ogni tanto lo usassero per pulire le loro monete. Sfortunamente, a un certo punto, quando si era ormai ritirato nella sua stanza per svolgere con calma il lavoro, a Saltus venne sete, e così ordinò una bottiglia di ginger ale. Leggiamo a questo punto cosa scrisse la rivista The Numismatist nell'agosto del 1922: "Un bicchiere contenente il veleno, e un altro bicchiere contenente il ginger ale, furono ritrovati l'uno accanto all'altro su un tavolo. Si pensa che, mentre era preso dal pulire le monete, Saltus abbia scambiato per errore i due bicchieri, bevendo da quello contenente il veleno". Poi ditemi se non hanno ragione quelli che consigliano di non pulire MAI le monete! :lol: Vediamo ancora John Sanford Saltus, a quanto pare un tipo dai molteplici interessi :rolleyes: con un costume di Carnevale. petronius :drinks:3 punti
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Prevedo un decadimento totale per l'AASFN già dal prossimo anno. Vedremo se non sarà così ..3 punti
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E per fortuna che ha sbagliato bicchiere nel momento in cui voleva bere, pensate che tragedia se avesse fatto l'errore inverso e avesse pulito le monete con il ginger ale, rovinandole irrimediabilmente!! :crazy: :pleasantry:2 punti
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...scusate la mia ignoranza, ma perchè una screpolatura, generata presumibilmente da una frattura di conio, deve essere considerata una variante di quel determinato millesimo? ..in diverse monete, scudi di vittorio emanuele II...lire di umberto...mi è capitato di vedere delle fratture di conio che hanno generato un esemplare "unico"...o magari più di un esemplari simili....finche non si è sostituito il conio...presumo...ma non ho mai sentito che siano state catalogate come "varianti".... renato2 punti
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Temo Lei sia ottimista, non arriviamo a 240 attori e men che meno 2.400 sostenitori; più volte ho evidenziato come il forum vada ad ondate, e questo è un momento di bassa marea. Ad essere prossimi alla realtà siamo a dividere queste cifre per tre e moltiplicarle, con un certo ottimismo, per due. 24.000 iscritti che non portano a nulla se non a soddisfare la propria curiosità, tutti con ste c... monete lasciate dal nonno in soffitta, (ma quanto pagano di IMU ??). Mio nonno mi ha giusto che lasciato dei debiti e zero monete. Non ne faccio una ragione ne di qualità ne di opportunità, la stragrande maggioranza di chi interviene, delle monete e della numismatica interessa nulla o poco meno di nulla. L'unica prerogativa e sperare di avere un micro tesoro tra le mani. E' l'essenza di un forum libero, aperto a tutti nella speranza che un giorno per caso ci caschi qualcuno che provi un minimo di sentimento per le monete. Va bene così: la numismatica è cambiata nel corso dell'ultimo secolo, ed oggi, non più d'elite, apre le proprie porte a tutti. Il forum deve accettare e riflettere questa tendenza. Ben vengano gli eredi di fantomatiche patacche, ci sarà sempre un lamonetiano che darà una risposta assennata. Non stravolgiamo il nostro forum, è aperto a tutti e per tutti. Vogliamo finire come una blasonata rivista scritta solo ed escusivamente per pochi addetti ai lavori e solo per l'auto compiacimento. Articoli che in barba a 400 e passa iscritti (a pagamento) sono l'auto celebrazione di pochi eletti ? Più è inintelleggibile e meglio è scritto !. Il forum ha pochi difetti e molte virtù, la prima di essere un forte fenomeno aggregativo, che permette a tutti di parlare, esprimersi senza vincoli o titoli accademici. Ogni parere vale quanto un altro e sta nelle capacità di chi legge valutarli. Certo mi farebbe piacere vedere più interesse ed articoli per alcune monetazioni, bandirei i consulti qualitativi, le prove di autenticità, i sondaggi, i riferimenti a E-bay, i periti etc. etc. ... poi saremmo quattro gatti ed a quel punto che senso ha un forum ?. Va bene così: se una cosa non ti interessa non la guardare, ma non criticarla; se nel 1980 quando iniziai ad interssarmi di monete ci fosse stato un lamoneta.it quanti soldi avrei risparmiato e, quante fregature in meno. Oggi, dopo 30 anni di onorato servizio numismatico guardo con una certa sufficienza certi post, ma farei bene a ricordami chi ero e quanto poco ne sapevo di monete 30 anni fa.2 punti
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Quando io e Franco abbiamo iniziato ad intavolare un discorso su un percorso di ricerca relativo alle zecche di Messerano e Crevacuore non avrei mai immaginato di ritrovarmi qui dopo un anno circa a parlare di organizzare un evento culturale promosso all'interno delle giornate Europee del patrimonio e patrocinato, oltre che dai nostri enti locali, anche dalla Societa' Numismatica Italiana. Sono molto fiero di essere tra i promotori di questa iniziativa, per di piu' affiancato dal mitico Eligio che con la sua grande esperienza nel campo ci ha permesso di "bruciare le tappe" organizzative. Un plauso particolare va a Franco per la grande quantita' di tempo passata in archivio che ci ha permesso di attingere a preziose informazioni. Siamo solo ora coscienti appieno di avere intrapreso un cammino lungo e molto difficile che necessita quindi di piccole tappe di approfondimento e conoscenza senza le quali non si andrebbe da nessuna parte. Per questo spero che questi incontri siano molto fruttuosi sotto il punto di vista della conoscenza di nuove persone del forum e non, collezionisti, materiali, documenti etc... al fine di potere integrare le nostre ricerche con nuove e preziose informazioni per renderle infine fruibili ai collezionisti stessi forse questa volta in maniera, speriamo il piu' possibile, veritiera nuova e dettagliata. Andrea2 punti
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...non alle monete, a quello che le pulisce :rolleyes: E' la triste storia di John Sanford Saltus, che probabilmente qualcuno di voi già conosce, ma del quale mi pare non si sia mai parlato nel forum. Saltus, nato nel Connecticut nel 1853, ricoprì importanti cariche all'interno dell'American Numismatic Society (ANS), prima Vicepresidente, poi Segretario. Autore anche di diverse pubblicazioni, era un nome molto conosciuto e rispettato nell'ambiente numismatico, e quando fu trovato morto nella sua camera all'Hotel Metropole di Londra, la notizia fece molto scalpore. Saltus, che si trovava a Londra per partecipare a una riunione della British Numismatic Society, di cui era stato uno dei soci fondatori, venne trovato morto nella sua stanza, la mattina del 24 giugno 1922, dal cameriere che era andato per servirgli la colazione, steso a terra completamente vestito, con la porta della camera chiusa a chiave dall'interno. In un primo momento furono prese in considerazione varie ipotesi, tra cui quella del suicidio, ma il coroner stabilì che le cose erano andate diversamente. petronius :ph34r:1 punto
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Tra circa due mesi sarà possibile acquistare presso la American Numismatic Society un volume dedicato alla monetazione di Diva Faustina: Diva Faustina. Coinage and Cult in Rome and the Provinces by Martin Beckmann (Numismatic Studies 26, 2012) ISBN 978-0-89722-322-5 ISSN 051-7404-X 184 pages, 36 plates, 18 die-charts Price: $95 Members: $66.50 FREE SHIPPING on all domestic retail orders placed before June 30th, 2012. $5.00 OFF SHIPPING on all international retail orders placed before June 30th, 2012. This is a pre-order publication that will ship in August 2012. The coinage struck posthumously in the name of Faustina the Elder, wife of the Roman emperor Antoninus Pius, was the largest such issue ever produced by the mint of Rome. Until now it has been impossible to date these coins with any accuracy, and thus difficult to determine their place in imperial ideology. This study definitively resolves the chronological difficulties of these undated issues by means of die study of Diva Faustina's gold and bronze coinage. This new understanding of the coinage then forms the basis for a study of the iconographic commemoration of Faustina in all media throughout the empire. It sheds significant new light on the changing nature of the cult of Faustina during (and perhaps after) the lifetime of her husband Antoninus Pius, on the nature and mechanisms of family commemoration in the Antonine period in general, on the cult of the divi divaeque, and especially on the role of imperial women, living and dead, in the presentation of the public image of the emperor both in Rome and in the provinces. The volume contains illustrated catalogues of the sestertii and aurei in the name of Diva Faustina, including forgeries and a statistical analysis, co-authored with Warren Esty. Martin Beckmann is assistant professor in the Department of Classics at McMaster University and author of The Column of Marcus Aurelius: The Genesis and Meaning of a Roman Imperial Monument. Il link e: http://numismatics.org/Store/NS26 So che la sezione più appropriata sarebbe quella delle novità editoriali, ma temo che possa sfuggire agli appassionati delle romane imperiali. Dalla succinta presentazione sembra che sia un Corpus di aurei e sesterzi, con analisi dei conii e falsi noti, mentre non accenna ai denari, che sono molto più comuni (evidentemente con maggiori problemi di identificazione dei conii). Comunque dovrebbe essere un'opera molto utile, anche se in inglese, per analizzare le monete e il culto di Faustina I, moglie di Antonino Pio. E' anche un'occasione per vedere come viene affrontato con criteri scientifici una determinata monetazione imperiale e la serietà dell'opera sembra confermata dal prestigioso editore, l'American Numismatic Society (ANS).1 punto
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Buona serata Relativamente al sito di Bordin, confermo; è proprio un bel sito. Circa i Massari, ripropongo un pezzo della discussione che postai nel 2010 sul funzionamento della zecca sotto il dogato di Francesco Foscari (1423-1457), con alcune integrazioni: "All'origine le cariche attribuite agli Ufficiali di zecca, chiamati successivamente e rispettivamente Massari alla Moneda e Pesatori, cioè coloro che dovevano sovrintendere al buon funzionamento ed alla gestione della zecca stessa, erano prerogative spettanti al Doge congiuntamente ai Consiglieri della Quarantia. L'incarico di Massari alla Moneda, all'origine, era attribuito ai nobili, ma al tempo del doge Foscari era quasi sempre appannaggio dei cittadini; spesso erano famiglie che, di generazione in generazione, avevano una presenza quasi continuativa. Rimanevano in carica generalmente due anni e non erano immediatamente rieleggibili al termine del loro mandato; prima che ciò si rendesse possibile, doveva passare un periodo di contumacia, anch'esso della durata di due anni. Inoltre, nel periodo in cui svolgevano il loro mandato, se nobili, non potevano partecipare alle sedute del Maggior Consiglio". E' altresì vero che poteva avvenire che un incarico venisse reiterato anche in deroga alle leggi in particolari condizioni: la peste, le guerre, l'impovvisa morte di un titolare, potevano far richiamare anzitempo un Massaro appena "smontato" dall'incarico; non è quindi improbabile che il medesimo Massaro avesse esercitato il suo ruolo in tempi differenti anche a distanza di anni, utilizzando le medesime iniziali (ma anche invertendole) Potevano anche esserci casi di omonimia; ma non ho mai controllato (Sic!) eventuali sigle uguali utilizzate da Massari diversi...credo che ci siano senza dubbio, ma che conta è il differenziale dei periodi...in 22 anni è possibile che ci si trovi di fronte alla medesima persona. Sono stato un po' succinto, ma spero di averti tranquillizzato. :good: Buona serata Luciano1 punto
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Cerco di fare un po' di chiarezza. Il primo link postato da ggpp mostra questa moneta: Numismatik Lanz München Auction 117, lot 111 Lanz la identifica, giustamente, come Calciati I, 108, 40. La descrizione: D/ Testa di Zeus laureata a d R/ Guerriero nudo all'attacco a d. con elmo ornato di cimiero. Scudo nella mano s. e asta orizzontale nella d.; nel campo a d. pigreco, a s. MAMEPTINON Calciati identifica, pubblicandone la foto, due sole varianti rispetto al D/, : - senza simboli (5 esemplari, da 10,13 a 12,85g) Calciati I, 108, (40/1 - 40/5) - palmetta dietro la testa Zeus (2 esemplari 9,15 e 11,0g) Calciati I, 108, 40 Ds 1 Nel post successivo Tacrolimus posta un link a una discussione in cui compare questa foto: In questo caso la giusta identificazione è Calciati I 110, 41 Ds 6: D/ Testa di Zeus laureata a d.; Pentagramma dietro la testa R/ Guerriero nudo all'attacco a d. con elmo ornato di cimiero. Scudo nella mano s. e asta che punta verso il basso; nel campo a d. pigreco, a s. MAMEPTINON Riportati due esemplari di 10,15 e 12,33g Le altre varianti della 41: - D/ senza simbolo; R/ asta punta verso l'alto Calciati I 108, (41/1 - 41/3) - D/ clava dietro la testa di Zeus; R/ asta punta verso l'alto Calciati I 108, 41 Ds 1 - D/ punta di lancia dietro la testa Zeus; R/ asta orizzontale Calciati I 109, 41 Ds 2 - D/ astro a sei o a sette raggi dietro la testa Zeus; R/ asta punta verso l'alto Calciati I 109, 41 Ds 3 - D/ mezzaluna dietro la testa Zeus; R/ asta punta verso l'alto Calciati I 109, 41 Ds 4 - D/ cornucopia dietro la testa Zeus; R/ asta punta verso l'alto Calciati I 110, 41 Ds 5 in nota Calciati scrive: "Non c'è dubbio che i bei conii di questa serie N 41 furono eseguiti da incisori istruiti nella tecnica Siracusana. La coniazione di questa serie fu perciò iniziata all'epoca della Repubblica" Dunque, per tirare le somme, l'unica attribuzione possibile alla moneta di ggpp, ed anche a quella di Melo sull'altra discussione, ossia la variante col pentagramma al D/ è la Calciati I 110, 41 Ds 61 punto
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personalmente del "cartaceo si, cartaceo no" non mi sono mai posto il problema... se lo eliminano e puntano tutto (o quasi) sul sito per me fanno bene. il sito potrà non essere dei migliori, ma mi sembra che in molti siano riusciti a completare l'acquisto, quindi lo reputo funzionale (che in un sito internet è una delle cose fondamentali). il personale per quello che mi risulta è sempre stato disponibile e preparato. Questa a casa mia si chiama comunicazione... sui 60 giorni, per fare circa 40.000 spedizioni (1/3 delle monete totali) escludendo sabati e domeniche sono 45 giorni lavorativi, 40.000/45=888,88 spedizioni giornaliere... non mi sembra poco... anzi la reputo ottimistica come stima, ma se sapete fare meglio... per me qui ti sbagli... se smettete di comprare da loro e prendete le monete dai commercianti san marino ci guadagna... le monete le venderanno a meno, ma è sicuramente più facile spedire pacchi da 100 pezzi che raccomandate da 1.1 punto
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Salve vorrei lasciare un breve commento su quanto si è detto.........l'analisi fatta da Od devo dire che mi piace ma il mio piacere personale credo che conti poco, aggiungerei però oltre al fatto (non irrelevante) che il lato della data combacia con quello della raffigurazione, qualcosa che ultimamente mi stà molto a cuore è cioè le sigle dell'incisore che troviamo quasi sempre che siglano al dritto della moneta.......sarà questo il motivo che ha spinto il PR a classificare il dritto di questa moneta con il lato del Sebeto ? ho detto quasi sempre perchè mi pare strano che nella Piastra "FIRMATA SECVRITAS" gli autori anche se le firme sono presenti sul lato della raffigurazione indicano quest'ultimo il lato del rovescio. Allora mi chiedo saranno stati altri i motivi ? forse i rilievi...... :blush: non dimentichiamoci che M.Pannuti e V.Riccio non erano degli sprovveduti in questo campo e le motivazioni "d'istinto" di Od potrebbero molto avvicinarsi alla realtà del loro pensiero. Un saluto.1 punto
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Dovrebbe essere Maxentius - CONSERV VRBS SVAE - Roma - non sono sicuro pero' dell'officina Rome RIC 210 Sear'88 #3779 Maxentius AE Follis. Minted at Rome, 308-310 AD. IMP C MAXENTIVS P F AVG, laureate head right / CONSERV VRB SVAE, Roma seated facing, head left, holding orb, in hexastyle temple with peaked roof, wreath in pediment. RBT in ex. RIC 210.1 punto
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Le monete vanno viste e giudicate in mano,alla luce del sole e con molta calma. Inoltre il parere di conservazione tra un collezionista ed un altro può benissimo essere diverso (come per i Periti s' intende). Noi giudichiamo delle foto o scansioni e chiaramente si sbaglia, tutti.1 punto
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Massimiano o Massenzio , non leggo bene e` una moneta del 305 circa , zecca di roma CONSERV VRBS SVAE tipo questa http://www.wildwinds.com/coins/ric/maxentius/_rome_RIC_194a.1.jpg1 punto
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Se Le Goff è l'artefice della visione morale dell'usuraio nel Medioevo, Carlo Maria Cipolla vede il tutto sotto un aspetto prettamente economico e realistico. Il testo è " Moneta e civiltà mediterranea ", Cipolla punta su alcuni argomenti essenziali : 1) Il grande commercio doveva puntare essenzialmente su consumatori aristocratici 2) Il costo dei libri, e quindi anche la cultura, era proibilitivo 3) Il prezzo del denaro era veramente alto per la massa dei cittadini. Nel Medioevo nessuno ebbe denaro a buon mercato, questa è una caratteristica del periodo e per tutta l'Europa ; i tassi d'interesse incominciarono a ridursi verso la fine del XIII secolo, ma comunque rimasero sempre alti. Più bassi erano i tassi d'interesse per città importanti e commerciali come Genova, Firenze, Barcellona e per lunghe durate. A Firenze nel XIV secolo i tassi d'interesse per prestiti a lunga scadenza erano tra il 5 e il 15 %, nel XV secolo a Genova per un prestito similare si andava dal 4 al 10% ; sempre nel XV secolo a Barcellona i tassi sul mercato libero oscillavano tra il 4 e il 5,5%. Invece i prestiti a re e a principi, che venivano considerati più rischiosi erano su livelli molto più alti ; l'Imperatore Federico II per esempio pagava di norma i suoi creditori dal 30 al 40 % , una bella differenza ! Il Re Angioino di Napoli nel 1319 dovette patteggiare con prestatori fiorentini un bel 30 % . Come avrete intuito tutto era rapportato a dei parametri evidenti, e variavano a seconda della capacità e della forza contrattuale del contraente ; importanti erano anche le garanzie che potevano essere offerte e messe a disposizione. Nel 1328 per esempio il Duca di Calabria ottenne dai mercanti fiorentini un buon 15% dando in pegno preziosi e gioielli. In Toscana i mercanti potevano avere prestiti a breve e medio termine dal 7 al 15% ( Vedi anche Sapori " Studi di Storia economica" p.49 ), a Milano nei secoli XIV e XV per brevi termini ottenevano tra il 10 e il 12% , per le proroghe dei prestiti si allungavano al 18-19%. Quando si entrava però con prestiti con consumatori, uomini del popolo,cambiava allora tutto : i rischi aumentavano ovviamente e i tassi pure. In città in questi casi si poteva andare dal 15 fino addirittura al50 % all'anno , in campagna il tasso era più alto ancora. In questi casi parlare di prestiti era difficile, il termine usura era quello più utilizzato . Contro questi tassi così elevati si levarono gli scudi di moralisti, teologi, non si contestava l'idea dell'interesse,si contestavano gli alti tassi appicati e usati. Allora i pubblici poteri cercarono di arginare il fenomeno fissando limiti legali,dichiarando usura ogni saggio superiore. Vediamo quali erano questi tetti applicati : a Milano,alla fine del XII secolo fu stabilito un 15% ( P.Verri," Storia di Milano ",p.314 ), l'Imperatore Federico IIin Sicilia al10%,a Verona nel 1228 fu applicato un 12,5%, a Modena nel 1270 un 20%, a Genova nel secolo XIII al 15%, il Lombardia nel 1390 al 10 %. Questa è la visione più pragmatica, economica, numerica del problema prestiti,tassi d'interesse,usura nel Medioevo,vista dal Cipolla, siamo a dei dati inoppugnabili e comunque commentabili e leggibili dei fenomeni,per la visione morale dell'usura e dell'usuraio con tutti i suoi risvolti sociali, teologici,umani dovremo passare il testimone allo storico Le Goff, e la visione come abbiamo visto sarà ben diversa.1 punto
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Un mio amico (inesperto) ha comprato da Bolaffi una lupetta commemorativa di Costantino inserita in un cartoncino accattivante. Era brutta, ma così brutta e così brutta che sarebbe rimasta invenduta anche su e-bay con partenza 1 Euro. Ebbene, l'ha pagata attorno ai 100 euro (almeno così mi ha detto facendomela vedere tutto orgoglioso), Sono rimasto di stucco perchè sono d'accordo che il mercato è libero però così mi sembra quasi circonvenzione d'incapace vendere a dei novizi a quei prezzi sfruttando l'altisonanza del nome. Sono un commerciante anch'io (di altro settore) e mio padre mi ha sempre messo in guardia che ci vogliono 10 anni per prendere un cliente e 1 minuto per perderlo, infatti il mio amico il nome Bolaffi non lo vuole neanche più sentire........o vedere. Maurizio1 punto
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D'istinto dico che il D/ è il lato dove appare la stupenda immagine del Sebeto sdraiato con il Golfo di Napoli ed il Vesuvio in lontananza . Questo è anche il lato con cui esporrei la moneta nel portamonete,oltretutto vi è la data che la contraddistinguerebbe dalle altre di diverse annate. Ecco,per ragioni di praticità ed anche di estetica,per me il D/ è quello dov'è rappresentato il Sebeto. Definizione secondo me del Diritto:è il lato della moneta più importante inteso come quello che conferisce alla moneta bellezza ed è(quando compare la data )quello in cui compare la data che,per ragioni pratiche,consente di differire la moneta da un'altra emessa in altro anno. Nella moneta con il Sebeto combacia il lato della data con quello della raffigurazione che abbellisce la moneta;ma ,ad esempio,nei primi 120 Grana emessi dal Regno di Napoli e cioè quelli di Carlo II(questo esempio è per restare sempre su monete da 120 Grana),secondo me il lato più bello è quello che raffigura Carlo II anche se non vi è la data,stesso dicasi per le piastre(odio questo termine,perchè sminuisce la moneta)di Carlo VI ed attribuisco il D/ proprio a questo lato. Per le monete da 120 e da 60 Grana di Carlo II e Carlo VI è vero che secondo me il D/ dovrebbe essere il lato dove compare il regnante,ma dovendo posizionare la moneta nel raccoglitore,la si dovrebbe posizionare con la data e lo stemma Altra cosa è il D/ stabilito dalle prammatiche emanate dai regnanti per i Maestri di Zecca ed è questo il D/erga omnes cioè il D/ "burocratico",quello che ,per convenzione,viene citato nelle descrizioni di queste piastre sui libri di Numismatica. Nel descrivere il D/ed il R/ del 120 Grana 1736 postato precedentemente mi sono attenuto a come i cataloghi/prezziari hanno descritto la moneta e di come hanno tenuto conto del D/ e del R/ --Salutoni -odjob1 punto
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Quoto anch'io e cito un estratto di un sito dedicato anch'esso alla numismatica: Per varianti di conio si intendono monete che hanno subito modifiche d'ordine grafico rispetto alla prima emissione delle stesse. Può capitare, ad esempio, che una moneta venga emessa e dopo un po' ci si renda conto che è stato commesso un errore (che potrebbe riguardare le iniziali dell'incisore come i capelli del volto raffigurato o il simbolo della Zecca o ancora un disegno sbagliato o spesso si può anche intendere un errore di tipo estetico, come delle proporzioni sbagliate, un discontinuo allineamento delle stelle -vedi Belgio- e così via): a questo punto l'errore viene volontariamente corretto ad opera dell'incisore e viene emesso un nuovo contingente di monete con la "variante" che corregge l'errore. Ciò senza voler nulla togliere alla quarantennale esperianza di Cavallero....1 punto
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Appunto. La distinzione corretta dovrebbe essere magnetica e debolmente magnetica :)1 punto
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Ritengo che più che ai meridiani e ai paralleli, visto che la cartografia antica aveva riferimenti diversi da quelli odierni, quelle linee corrispondano ad una rappresentazione schematica del globo terrestre, la croce sono le acque e i quarti rappresentano le terre emerse, come si può vedere da questa immagine: http://behaim.brunob....it/cratete.htm Un esempio di questo globo su una moneta di Domizia RIC II (ed. 1926, Domiziano) 213, denario D:DOMITIA AVGVSTA IMP DOMIT, busto drappeggiato a destra, capelli con lunga coda legati alla sommità della testa. V: DIVVS CAESAR IMP DOMITIANI F, bambino nudo con le braccia alzate sopra un globo, attorno a lui sette stelle. Una rappresentazione ancora più schematica, definita tipo T-O, in uso fino al medioevo, quando si era persa conoscenza della rotondità della Terra: Molto ci sarebbe da dire su questo argomento, spero che almeno possa essere una traccia per allargare le ricerche. Ciao, Exergus :)1 punto
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@@bizerba62 Certamente. Molto volentieri. Intanto complimenti a voi tre per aver completato questa opera che, vi posso assicurare avendone visto il backstage, ha richiesto un impegno mastodontico. Sono però certo che sarà molto apprezzata.... ;) Ancora complimenti, L1 punto
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In realtà non sarà esaurita, stanno aspettando un assestamento dei prezzi per non rischiare di vendere ad un prezzo basso.1 punto
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Vende monete a prezzi altissimi e sproporzionati. Esempi reali: Moneta X che tutto il mondo vende a 3 euro loro la vendono a 16 euro Moneta Y che tutto il mondo vende a 800 euro circa loro la vendono a 2200 euro Moneta Z che tutto il mondo vende a 23 euro loro la vandono a 160 euro Questo è Bolaffi.1 punto
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..un consiglio? lascia perdere....va a cercare quello che ti interessa per mercatini e convegni!!! :blum: ....che è meglio!!!! renato1 punto
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1848-1915 MEDAGLIA COMMEMORATIVA D/ ITALIA LIBERA DIO LO VUOLE. L'Italia stante con un'asta nella destra, il braccio sinistro alzato; In alto una stella, all'esergo M. In piccolo RIPRODUZ. JOHNSON R/ In corona d'alloro: 1848 - 1915 La medaglia riproduce sul diritto il tipo della moneta del Governo Provvisorio di Lombardia del 1848. Le due date nel rovescio ricordano l'inizio della riscossa degli Italiani contro il dominio austriaco colla attuale guerra di redenzione. Bronzo, mm.27 - Rif. STEFANO CARLO JOHNSON LE RIVENDICAZIONI ITALIANE DEL TRENTINO E DELLA VENEZIA GIULIA NELLE MEDAGLIE n.1441 punto
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Innanzitutto casomai sono caro non cara :lol: , poi non ho la certezza matematica perché la foto è fatta male e poi sbagliano anche i periti figurati io che perito non sono, comunque uno dei falsi si distingue perché c'è uno striscetto che parte dalla "pancia" del valore 5 e arriva fino al 1 della data, questa moneta ha una frattura di conio in alto del valore 5, il delfinio ha un baffo, e a volte ha una bava di conio al bordo, se ne vedono abbastanza anche periziate, i periti avranno avuto le loro ragioni, ho sentito che c'e ne sarebbero anche di originali che presentano queste caratteristiche, comunque a mio parere è meglio non rischiare, poi non ti costa niente postare delle foto nel forum ci sono molti amici competenti...1 punto
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ottime osservazioni di entrambi. Aggiungerei che anche l'usura della perlinatura con il resto dei rilievi mi convince poco. Inoltre osservando i particolari al rovescio alcuni sembrano distaccati, quasi particolari a se. Teniamo presente la bravura dei maetri incisori del tempo. E' vero a volte ci sono conii di basso valore stilistico, anche "barbarizzati", ma di sicuro le tecniche incisorie dovevano essere cmq apprese, Non ci si improvvisava incisore (tranne magari in monetazione di emergenza, ma in quel caso si poteva ricorrere a contromarcature o riconiazioni). E' normale con l'usura che in certi punti ci sia assenza del particolare/rilievo, ma è cmq inconfondibile, con questa conservazione però....direi che la moneta sia molto sospetta...(e non aggiungo altro per ovvi motivi..) ciao skuby1 punto
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Questa moneta non si trova facilmente.. figuriamoci poi se bella.. quella della tua non è per nulla una bassissima conservazione per il nominale in questione..1 punto
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Grazie borgia, sto attendendo la validazione dell'aministratore del forum indicatomi da giovanna, dopo le provo a postare li, che sicuramente regna meno confusione che in ebay :blum: ... Ciao.1 punto
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Grazie a Rex Siciliae per la considerazione e grazie a Michelino con una dovuta spiegazione: il "mi piace" stile moderno social network corrisponde al vecchio punto di reputazione e, chi vuole, lo attribuisce a chi ha scritto qualcosa di utile, interessante o comunque meritevole di considerazione; tale punto di merito rimarrà nel profilo dell'utente che lo riceve, andandosi a sommare ai precedenti. E' un premio...senza premi... Ciao Mario1 punto
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Direi che questo è un eccellente esempio per discettare di cosa sia veramente importante , da un punto di vista estetico (quindi non tocchimao nè il lato storico nè quello della rarità) nella valutazione di una moneta. Mi spiego meglio. Il pezzo mostrato è ineccepibile da un punto di vista di conservazione. I dettagli sono molto fini e completamente visibili, non vi sono difetti apparenti intervenuti dopo la coniazione (graffi, buchi , etc.) i fondi sono lisci puliti e lucenti. Quindi da un punto di vista meramente tecnico la conservazione è ottima. Tuttavia se esaminiamo la moneta sotto il profilo artistico notiamo dei piccoli difetti di coniazione che in qualche modo enficiano la piacevolezza del pezzo. Un collezionista che guarda al lato tecnico esulterà per un pezzo simile. Un collezionista più sensibile al lato estetico non sarebbe pienamente soddisfatto dal ritratto del sovrano per via di piccoli difetti che lo rendono meno godibile di un esemplare magari solo BB ma con un ritratto molto piu espressivo (al contrario il rovescio è davvero molto bello e particolare ma ancora nessuno ha dato la classificazione del PR) si badi bene che non sto dando una classificazione di merito ad una categoria mentale pittosto che all'altra. Mi sto solo ponendo la domanda che possono esistere due modi di guardare la valutazione estetica di una moneta e che ambedue possono essere validissimi ma che possono protare a valutazioni assai differenti. Se poi vogliamo complicare la questione possiamo introdurre anche le variabili dell'importanza storica (ad es. un denaro di Bruto dell IDI di Marzo avrà un eccezionale fascino anche al cospetto di altre emissioni molto piu valide esteticamente o come conservazione) oppure alla rarità (un rottame che rappresenta un unicum è preferito da molti appassionati ai perfetti FDC di monete piu comuni - ) Insomma vi sono molti modi di apprezzare una moneta, molti angoli e parametri ed esempi come questo stimolano la riflessione su questo assunto.1 punto
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Penso che dovete avere pazienza e rispettare la libertà altrui di postare "patacche"... Magari uno tra i ragazzi che pensano di aver trovato un tesoro in un cassetto(?) e si ritrovano in mano solo "una fregatura" si incuriosirà e deciderà di approfondire la materia...pazienza pazienza... @@rick2---è Helmut Berger quello??? Ciao, Giò1 punto
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Mistero e Studio aperto ! son proprio due fonti scientifiche di primo ordine , un po come Nature o Astrophysical Journal . e come pensare di basare la politica economica dell euro in base a quello che si legge su Topolino o Geppo1 punto
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ragazzi ho trovato tempo fa una moneta da 20 cent del 2002 italiana soltanto che prima ho notato solo la mancanza di parte della data si nota solo il 20 le altre due cifre non sono percepibili... mi è stato detto errore dovuto a conio stanco.. ma sempre su questo pezzo pochi giorni fa ho notato la presenza di una delle 12 stelle aventi una doppia punta... mi sapete dire il valore? grazie mille1 punto
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