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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/02/12 in tutte le aree

  1. Favaldar e Rick2 stanno parlando due lingue diverse in quanto partono da premesse diverse. Se uno, come Rick2, parte collezionando solo monete (per semplificare il concetto) da 10 - 20 euro, con pochissime eccezioni e monete di bassa conservazione, è chiaro che non serve fare perizie, ma fare una seria pratica e studiare. Raccogliere ad esempio antoniniani e centennionali romano-imperiali di medio-bassa conservazione non rappresenta un serio problema di falsi nè di prendere cantonate. Un antoniniano BB pagato 20-30 euro è sempre un acquisto tranquillo, anche se è molto difficile poi rivenderlo, se non ad esempio facendo scambio con altri collezionisti che abbiano gli stessi interessi. Con molta attenzione ed esperienza è anche possibile azzeccare qualche pezzo di maggiore importanza e rarità e confrontare con altri, acquisendo una sempre maggiore esperienza. Sicuramente questa "politica" collezionistica è molto utile e spesso ideale per un giovane alle prime armi per iniziare una raccolta ad esempio di Roma imperiale, ma risulta agevolata in paesi, come l'Inghilterra (dove vive Rick2), dove non vige i controlli come da noi. Lassù è possibile comprare direttamente dai cercatori e non manca decente "materia prima" senza lacciuoli legali. Invece da noi possono sorgere problemi con queste monetine al momento di rivenderle (è inutile confondere due realtà diverse come tra GB e Italia). Per rimanere in questo settore, il collezionista italiano può solo rifornirsi da commercianti che possono emettere fatture e dalle numerose aste, anche on-line (da evitare se possibile il canale di ebay). Il discorso diventa più complesso quando il collezionista italiano vuole partire, magari grazie a maggiori risorse economiche, con pezzi più rari e di maggiore conservazione. Oppure, e questo può capitare, ci sono persone che hanno da tempo monete di un minimo pregio che vogliono rivendere. Appare ovvio che in questo caso aumentano e di molto i rischi di prendere cantonate e per di più con i noti problemi legali qui in Italia, specialmente se non si abbia maturato una buona esperienza. In questo caso richiedere perizie o prendere (o vendere) monete con certificati di garanzia da professionisti assume un senso, anche se ovviamente ciò comporta un certo costo, che è in ogni caso proporzionale all'importanza delle monete. Faldavar ha già fatto alcuni esempi e, nei casi estremi, è sempre possibile fare semplicemente vedere le monete da un serio professionista per avere una idea del loro valore (ovviamente nel caso in cui manca l'esperienza). Come è possibile intuire, ci sono diverse situazioni e anche diversi modi di collezionare e quindi di approcciarsi alle monete e mi sembra doveroso sottolineare che nessuno dovrebbe criticare o, peggio, bocciare diverse iniziative, ma solo di evidenziare i modi più corretti per restare tranquilli (almeno qui in Italia). Se voglio essere schietto, a me sinceramente dà fastidio il tono "talebano" di Rick2, che, ripeto, si trova in una situazione molto privilegiata per avviare in maniera progressiva una collezione di monete antiche, che può solo migliorare con l'esperienza, e nel contempo si permette di criticare chi si trova in una realtà diversa, confondendo le acque....
    3 punti
  2. Non quotate tanto per favore, cancellate i post che non c'entrano nulla con la risposta che volete dare e lasciate solo quello a cui volete rispondere. Non c'è bisogno di leggere 200 volte la stessa cosa...grazieeeeee, ciao :D
    2 punti
  3. Vitalino o 3 quattrini di Parma per Odoardo Farnese (1622 - 1646), MIR 1021, CNI 84 - 96. Lo si riconosce in modo abbastanza inequivocabile rispetto a quello di Ranuccio II per la presenza dello scudo tipo Portogallo al centro dello scudo araldico. quello di Odoardo http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-OF/5 quello di Ranuccio II http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-RAN2/2 ciao Mario
    2 punti
  4. Ringrazio mombalda e adolfos, ma non avevo finito... avevo solo interrotto perché era tardi e dovevo andare a colazione da parenti, ma adesso, prima della partita e tornato a casa, mi sento ancora più motivato per aggiungere alcune ulteriori informazioni. La Colleganza riguarda principalmente Venezia e la si può ascrivere ad una forma evoluta del prestito marittimo; quando gli investitori accettarono di ricevere una percentuale sul profitto invece di ricevere una somma fissa o, una percentuale prestabilita sul prestito, si è aperto un nuovo orizzonte "capitalista". Per ottenere ciò ci voleva un presupposto essenziale, cioè una contabilità certa che potesse salvaguardare gli investitori e metterli al riparo da spese sconsiderate dal mercante viaggiatore o dalle sue ipotetiche malversazioni. A Venezia questo era facile da ottenere; da tempo la legge prescriveva che il mercante viaggiatore, scrivesse un resoconto alla magistratura entro 30 giorni dal suo rientro e stabiliva in quale misura potesse detrarre dagli utili dell'investimento, le proprie spese personali, oltre a quelle di viaggio. Nei primissimi casi di colleganza, il mercante viaggiatore forniva 1/3 dei fondi da commerciare, mentre l'investitore i 2/3. I profitti venivano poi divisi in parti uguali; si trattava della così detta colleganza bilaterale (societas maris), forma "arcaica" che serviva ad incentivare le persone ad effettuare investimenti in un periodo nel quale l'offerta di capitali era ancora relativamente esigua. Il mercante viaggiatore doveva così impegnare una parte del proprio capitale per invogliare gli altri ad investire, una sorta di concessione agli investitori per convincerli; all'epoca (XII secolo) il tasso di interesse ufficiale era del 20% Dai primi anni del XIII secolo; la bramosia di investire denaro è aumentata di parecchi punti percentuali; il denaro nelle casse delle fondazioni pie e di proprietà delle vecchie e ricche famiglie doveva trovare impieghi; aumentando la disponibilità di denaro e di investimento (e propensione al rischio) diminuisce il tasso di interesse ufficiale che rileviamo essere dell'8% nel 1330 e del 5% dopo il 1340. Per finire, un anedotto circa la leicità dell'interesse derivante dalle società; Papa Innocenzo III, intorno al 1200, consigliò di affidare una dote a qualche mercante perché il marito potesse meglio sostenere l'onere del matrimonio con gli onesti guadagni che ne avrebbe tratto...... Saluti Luciano
    2 punti
  5. Molti conosceranno i numerosi dioboli in argento di piede tarentino (intorno a 1 grammo) che recano da un lato la testa elmata di Atena e dall'altro Ercole (inginocchiato o stante in piedi) che strangola il leone. Le zecche che hanno emesso il maggiore numero di questi oboli sono Tarentum ed Heraclea, talvolta raggiungendo ottimi risultati nella resa stilistica. Non ci sono problemi quando ci sono lettere riconducibili all'etnico. Così ad esempio per Tarentum: e per Heraclea: Però molto più spesso non si sono queste legende. Talvolta sono completamente anepigrafi, come il seguente: A che zecca attribuire? Quest'ultimo diobolo, di eccezionale stile, è attribuito a Tarentum e infatti ricorre sul catalogo di Vlasto sulle monete tarentine. Ma ci sono non pochi che sono di stile un pò più trascurato e recano al massimo isolate lettere, spesso tra le gambe di Ercole se in piedi o sotto il leone quando Eracle è in ginocchio. Molti di questi dioboli sono stati attribuiti a Tarentum in quanto messi in relazione agli stateri che recano stesse lettere, ma talvolta trovo attribuiti ad Heraclea dei dioboli e non comprendo bene le esatte ragioni di tale attribuzione. Qualcuno è in grado di darmi un criterio, almeno generale, per meglio distinguere dioboli di Tarentum da quelli di Heraclea? Personalmente debbo guardare bene i libri di Vlasto e di Van Keuren per identificarli, ma certe volte resto nel dubbio.....
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  6. Tra circa due mesi sarà possibile acquistare presso la American Numismatic Society un volume dedicato alla monetazione di Diva Faustina: Diva Faustina. Coinage and Cult in Rome and the Provinces by Martin Beckmann (Numismatic Studies 26, 2012) ISBN 978-0-89722-322-5 ISSN 051-7404-X 184 pages, 36 plates, 18 die-charts Price: $95 Members: $66.50 FREE SHIPPING on all domestic retail orders placed before June 30th, 2012. $5.00 OFF SHIPPING on all international retail orders placed before June 30th, 2012. This is a pre-order publication that will ship in August 2012. The coinage struck posthumously in the name of Faustina the Elder, wife of the Roman emperor Antoninus Pius, was the largest such issue ever produced by the mint of Rome. Until now it has been impossible to date these coins with any accuracy, and thus difficult to determine their place in imperial ideology. This study definitively resolves the chronological difficulties of these undated issues by means of die study of Diva Faustina's gold and bronze coinage. This new understanding of the coinage then forms the basis for a study of the iconographic commemoration of Faustina in all media throughout the empire. It sheds significant new light on the changing nature of the cult of Faustina during (and perhaps after) the lifetime of her husband Antoninus Pius, on the nature and mechanisms of family commemoration in the Antonine period in general, on the cult of the divi divaeque, and especially on the role of imperial women, living and dead, in the presentation of the public image of the emperor both in Rome and in the provinces. The volume contains illustrated catalogues of the sestertii and aurei in the name of Diva Faustina, including forgeries and a statistical analysis, co-authored with Warren Esty. Martin Beckmann is assistant professor in the Department of Classics at McMaster University and author of The Column of Marcus Aurelius: The Genesis and Meaning of a Roman Imperial Monument. Il link e: http://numismatics.org/Store/NS26 So che la sezione più appropriata sarebbe quella delle novità editoriali, ma temo che possa sfuggire agli appassionati delle romane imperiali. Dalla succinta presentazione sembra che sia un Corpus di aurei e sesterzi, con analisi dei conii e falsi noti, mentre non accenna ai denari, che sono molto più comuni (evidentemente con maggiori problemi di identificazione dei conii). Comunque dovrebbe essere un'opera molto utile, anche se in inglese, per analizzare le monete e il culto di Faustina I, moglie di Antonino Pio. E' anche un'occasione per vedere come viene affrontato con criteri scientifici una determinata monetazione imperiale e la serietà dell'opera sembra confermata dal prestigioso editore, l'American Numismatic Society (ANS).
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  7. qui c'e' ne una del 1878 con data diversa in bassissima conservazione ad un prezzo abbastanza raggurdevole: http://www.londoncoins.co.uk/?searchterm=!Halfpenny+1878&cat_name=English+Coins&category=9&searchtype=1&page=Pastresults a prima vista penso che sia interessato il 7 del 1878, appare grassoccio rispetto i normali, come la differenza che c'e' tra i due tipi del nostro 20 lire del 1957. almeno mi sembra...
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  8. per riconoscere i falsi occorre solo esperienza e esercitazione, confrontando ogni volta la foto di una moneta data per scontato / ufficialmente autentica con la foto della moneta dubbia che si vuole esaminare. Dal confronto bisogna evidenziare tutte le analogie e le differenze. Eventuali differenze non necessariamente significano che la moneta è falsa, perchè possono essere dovuti a difetti di conio, in questo caso è importante l'esperienza per capire se la moneta è falsa o meno. I punti più importanti su cui porre l'attenzione sono il peso, i fert - nodi - rossette sul bordo (nei falsi non sono ben impressi nel metallo, ma a malapena accennati, per i falsari è difficile riprodurli uguali all'originale). Altro punto su cui porre l'attenzione è osservare sia al dritto che al rovescio la dentatura/perlinatura del bordo, nell'originale il conio delle perline è netto e preciso con un taglio profondo, nei falsi le perline anche qui sono a malapena accennate. Ma devi fare un po di gavetta per imparare, non è facile capire subito tutto. OK? nel catalogo delle monete in questo sito, ci sono per ogni moneta ci sono anche foto di monete false, inizia da li per esercitarti, poi c'è anche una sezione di discussione dedicata ai falsi, giornalmente ci sono discussioni per analizzare l'autenticità delle monete, per cui il materiale per imparare c'è, bisogna solo studiare!
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  9. Buonasera a tutti. Bene! Siamo partiti. Unitamente ad Eligio che ringrazio per la bella presentazione, mi auguro in prima persona, che questa prima parte di un programma più vasto riguardo la zecca di Messerano e Crevacuore, possa trovare consenso da parte di coloro che presenzieranno alla manifestazione del 29 e 30 settembre 2012. E' d'obbligo a questo punto, un ringraziamento a tutte quelle persone, istituzioni pubbliche, privati, che mi hanno concesso di accedere a documenti e consultare i loro archivi. Un grazie a Andyscudo fedele compagno di lavoro, per la sua competenza. Un grazie a Luca Gianazza per la collaborazione e prezioso supporto storico-scientifico. Grazie agli amici che con i loro consigli, mi hanno spronato a continuare nei momenti difficili. Con l'ufficialità della presentazione di Eligio, confermo s'in d'ora che incontrare gli amici del forum e non solo, poter condividere insieme a tutti i partecipanti, luoghi, storia e materiali, sarà per me motivo di grande soddisfazione ed arricchimento interiore. Grazie Franco
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  10. Myanmar (o Birmania) - 25 PYAS - 1991
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  11. Nel link segnalato da miroita sono riportati anche alcuni passaggi in asta con relativi prezzi di aggiudicazione.
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  12. @@Ghera Colgo l'occasione dell'intervento di Ghera per informarVi che anche Lorenzo era stato coinvolto in questa iniziativa.......solo che, dopo le battute preliminari, non è stato possibile portare a termine tutti insieme il progettio.... :whome: A questo proposito, nella parte introduttiva del libro gli autori gli dedicano un ringraziamento speciale per la collaborazione prestata. Peccato. Avremmo potuto essere in quattro..... :aggressive: Però con Lorenzo non è detto che non si possa collaborare prossimamente.....avevamo lasciato in sospeso un certo studio sul 10 centesimi "esperimento" 1862.....vero Lorenzo? Chissà.... :aggressive: Saluti. Michele
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  13. Non posso non fare i complimenti a Mirko per quanto espresso, condivido in pieno. E non posso non segnalarvi il pregevole e impegnativo lavoro di Alessandro Ruggia pubblicato nel V QUADERNO DI STUDI (2010) edito dall'Associazione Culturale Italia Numismatica. Il titolo è "LE EFFIGI MONETALI DI COSTANTINO IL GRANDE". In circa 50 pagine, l'Autore spiega l'evoluzione del ritratto costantiniano dalla fine della tetrarchia fino a subito dopo la morte del Grande. Vi riporto l'incipit e un breve periodo. "L'età di Costantino, dal punto di vista numismatico, è una delle più ricche e vivaci dell'impero romano; nessun altro imperatore modificò la sua effige ufficiale così drasticamente e così tante volte, caricandola di volta in volta di significati differenti. Da lunghissimo tempo, inoltre, non si vedeva una così pronta ricettività della moneta nel registrare idee e fatti contemporanei". "Alla svolta politica di Costantino corrispose una nuova immagine ufficiale dell'imperatore. Questa venne modellata con cura e morbidezza, con attenzione alla fisionomia reale anche se infusa di un generico classicismo".
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  14. Ciao Giovanna. La foto è della splendida Virna Lisi,non credo sia assolutamente volgare, comunque la rimuovo prontamente. :) "Foto postata" sta per "foto allegata" :)
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  15. Nik, direi che forse è meglio che ti compri un buon catalogo. Il 5 lire 1901 è la più ambita moneta del regno di Vittorio Emanuele III, quotata attorno ai 70mila Euro in FDC e anche in conservazioni minori parliamo di cifre a 4 zeri. Ne consegue che il mercato è pieno di patacche/riproduzioni più o meno somiglianti all'originale, che si trovano in qualsiasi mercatino. La tua al 99,99999% è una delle innumerevoli patacche che infestano il mercato.
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  16. Inserisco di seguito, giusto per gioco, un pezzo di storia... :)
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  17. Sarebbe anche opportuno riflettere su come e perché molti utenti "storici", che molto hanno dato e che ancora di più avrebbero potuto dare, hanno abbandonato questo forum senza, salvo eccezioni, essere stati adeguatamente sostituiti. Il ricambio fisiologico è per definizione normale, ma l'impressione è che, allo stato attuale delle cose, il bilancio sia negativo.
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  18. be non è sempre inutile, se dev vendere una moneta su ebay è meglio averla periziata, perchè la venderai sicuramente meglio se una moneta merita una perizia allora la puoi anche vendere in un asta normale (dove la perizia non ti serve) e tolti tutti i costi ci fai di piu` continuo a non capire questa necessita` della perizia , non siete in grado di riconoscere un BB da uno SPL , o di capire se e` un falso o meno ?
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  19. as Avgvstvs said, it is a quartarolo. But I think that is Renieri zeno. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-RZE/3
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  20. .... :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: ...ho visto a verona!!!!
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  21. Mmm si, non sembra proprio di buon argento. Però non sembra nemmeno un suberato. E lo stile non è cattivo. Mmmm, curiosa questa. Saluti, Ff.
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  22. In UK sono stati rivenuti gettoni con la raffigurazione del Volto Santo, ad imitazione delle coeve monete lucchesi, ma anepigrafi. Quelli che ho visto io però sono del tipo un poco più antico (ad imitazione dei tipi dei grossi lucchesi del Duecento, con il Volto Santo frontale e la corona a tre punte fiorate) ed in piombo. Sarebbe possibile conoscere dal possessore secondo lui di quale metallo è il tondello? Dal peso e dalla sottigliezza del tondello, infatti non parrebbe proprio piombo, ma una sorta di mistura. Infine se non chiedo troppo, sarebbe utile avere qualche altra foto del rovescio con diversa incidenza della luce per riuscire a capire meglio eventualmente cosa c'è impresso sopra, perchè mi pare evidente che non si tratti di un uniface (ad esempio il contorno perlinato tra le due facce non coincide). Un saluto MB
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  23. Essermi guardato il Ritorno dello Jedi e scoprire a fine film che l'Italia perde 2 a 0... :P
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  24. ne voglio una copia anche io con dedica dei tre moschettieri :hi:
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  25. ... Il tipo con Herakles inginocchiato pone pochi problemi in quanto trova un precedente sicuro negli aurei siracusani coniati a partire dal 413 a.C.: Sicilia. Siracusa. 100 litre in oro (5.80 g) Hess-Divo AG - Auction 311, Lot 331 L'iconografia inoltre rimanda a precedenti raffigurazioni nell'arte greca, come negli esempi di seguito: Sui vasi Attici a figure nere del VI secolo a.C. Anfora Attica a figure nere di Psaiax. 525 a.C. su quelli a figure rosse del V Vaso a figure rosse. Stamnos ca. 490 a.C. e sulle terracotte architettoniche del IV foto da www.sanniti.info (per questa non ho chiesto il permesso) Lo stesso tipo al rovescio si ritroverà poi anche nel Sannio, per la zecca non identificata dei Pitanatan (probabilmente un presidio Italiota con funzione anti-romana sotto l'influenza dei Tarantini): Garrucci. Tav. XC, n. 21 ............... Il tipo con Herakles stante invece pone alcuni problemi, in quanto non risulta ancora chiaro il nesso con altre emissioni di ambiente assolutamente estraneo, in anni per cui non è facile stabilire se le monete di Taranto/Heraclea siano state modello, oppure imitazione. Mi riferisco in particolare alle seguenti coniazioni: Peonia, Regno di Likkeios Peonia. Regno di Likkeios. 356-335 a.C. Tetradrachma in argento ( 12,64 g) CGB.fr - Monnaies 34, Lot 141 Cilicia, Mallos, emissione persiana Cilicia. Mallos. Monarca persiano non identificato; ca. 360 a.C. Statere in argento ( 10,14 g) Tkalec - Auction february 2001, Lot 154 Come spiegare questa identità di iconografia negli stessi anni in luoghi tanto distanti, anche culturalmente? Attilio Stazio scrive: "Merita perciò d'essere considerata l'ipotesi che propone come modello di questo tipo monetale un gruppo statuario, opera di un artista attico della metà del V secolo a.C. In ogni caso, qualunque sia il credito da attribuire a questa ipotesi, è da tener presente che la rappresentazione di Herakles in lotta col leone nemeo è un motivo che ricorre assai spesso nella tradizione figurativa greca". In effetti possiamo trovare la raffigurazione di Herakles stante che lotta col leone nemeo, presente nell'arte greca sin dall'VIII secolo a.C., come su questo tripode conservato ad museo di Atene: o sui vasi attici a figure nere del VI ...continua...
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  26. Su segnalazione giunta allo staff, ho editato in alcuni dei post precedenti, in particolare quelli di rick2, un "complimento" piuttosto pesante rivolto a più riprese alla signora Merkel. "Complimento" offensivo per la signora Merkel, prima ancora che come primo ministro di un grande paese, come donna! Invito per il futuro rick2 e tutti a prestare maggior attenzione al linguaggio. Il fatto che certi epiteti siano stati rivolti alla signora Merkel da alcuni tra i più diffusi quotidiani nazionali, e perfino da un ex-presidente del consiglio italiano, non ci autorizza a scendere al loro livello. Grazie per l'attenzione. petronius.
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  27. E sempre in tema Eracle-tripode, questo statere eccezionale che ricorda la città di Filippi. Notare la finezza del tripode, con i tre anelli come devono essere e i piedi che terminano in zampa di leone. MACEDON, Philippoi. Circa 356-345 BC. Stater (Gold, 8.62 g 4). Head of Herakles to right, wearing lion skin headdress Rev. ΦΙΛΙΠΠΩ[Ν] Tripod with three handles and feet ending in lion’s paws; to right, horse’s head to left. Bellinger, Philippi 16 (this coin cited). Very rare. A fresh and attractive example. Some minor marks, otherwise, extremely fine. Philippoi was a city founded by Thasos in 360 under the name Krenides in order to take advantage of the nearby gold mines. The settlers were opposed by the Thracians and, in 357, called on Philip II for protection against them; he came to their aid, added new colonists and renamed the town after himself. The mines were an important addition to his finances and helped the expansion of Macedonian power that was to culminate during the reign of Alexander III. The gold staters of Philippoi are very rare, indeed, with only a handful of all issues in existence today. The most famous event to occur at Philippoi was the great battle of 42 BC when Antony and Octavian destroyed the army of Brutus and Cassius. apollonia
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  28. Paolino67 è assolutamente corretta. C'era una volta, tuttavia, quando una moneta - pfennig tedesca potrebbe salvare una persona, un sacco di soldi. Soldati americani di stanza in Germania ovest a volte trasportato una moneta da 1-pfennig nei loro portafogli come protezione da un "pfennig-check". Se un “pfennig-check” è stato annunciato da un soldato in un bar, qualsiasi soldato che non poteva produrre un pfennig sul posto dovuto comprare il gruppo un giro di birre. A volte potrebbe ottenere costoso! :) v. -------------------------------------- Paolino67 is absolutely correct. There was a time, however, when a German 1-pfennig coin could save a person a lot of money. American soldiers stationed in West Germany sometimes carried a 1-pfennig coin in their wallets as protection from a “pfennig-check.” If a “pfennig-check” was announced by a soldier in a bar, any soldier who could not produce a pfennig on the spot had to buy the group a round of beers. Sometimes it could get expensive! :) v.
    1 punto
  29. I primi accertamenti sul didramma di Alessandro Magno confermano la prima impressione. Il peso dei didrammi pubblicati dal Price supera 8 g, pur mantenendosi al di sotto di 8,5 g, con la sola eccezione di quello della zecca di Miriandro (nei pressi di Tarso) che pesa 7,66 g. Il tripode compare su varie monete del Grande (stateri, tetradrammi, dramme, bronzi) ma mai di quella forma con i tre anelli così distanti dal calderone. Tra l'altro non so nemmeno se esista un tripode sacrificale di quella foggia. Personalmente mi terrei lontano da quella moneta. apollonia
    1 punto
  30. Dai, non ricomiciamola con questi ragionamenti estremi da ultras secondo cui noi meritavamo 15 mondiali e solo la sfortuna e arbitri bari ce li hanno tolti. Abbiamo perso mondiali ai rigori ma abbiamo anche vinto titoli mondiali ai rigori.... nel 2008 la Spagna ci ha battuto nei quarti ai rigori e quest'anno noi abbiam battuto l'Inghilterra. Nel 2004 i nordici hanno fatto il biscotto, ma se noi eravamo così forti perchè non siamo riusciti a battere nessuna di quelle due nazionali? Nel 1990 abbiam perso in semifinale pur segnando un gol in fuorigioco (senza contare il gol annullato misteriosamente ai cechi nell'ultima partita del girone di qualificazione) e buttando via la partita con un successivo atteggiamento remissivo, non certo per la sfortuna. Nel 2002 abbiam trovato un arbitro corrotto ma da lì a dire che meritavamo di vincere i mondiali direi che ce ne passa. 1980? :o Volevamo vincere gli europei segnando due gol in 4 partite e non riuscendo nemmeno a battere il Belgio? 1996? :o Ma se non abbiamo nemmeno passato il girone eliminatorio, perdendo per pura supponenza calcistica contro la rep. ceca?? Nel 2000 abbiam avuto sfortuna nella finale, ma porca pupazza, abbiam eliminato l'Olanda in semifinale ai calci di rigore dopo 120 minuti di assedio e due rigori sbagliati dagli olandesi... e per fortuna che siamo sfortunati.... poi mi verrebbe da chiedere cosa abbiano rubato i francesi in finale.... le partite purtroppo o per fortuna durano 90 oppure 120 minuti (in quel caso qualcosa di meno, visto il golden gol)... con questo tipo di ragionamento i nigeriani dovrebbero dire che noi abbiam rubato la partita degli ottavi nel 1994 pareggiata al 92° e vinta poi ai supplementari. Ma è proprio così difficile ragionare con sportività e dire che fortuna, sfortuna, arbitraggi negli anni si compensano? Io questo assurdo vittimismo a senso unico non lo sopporto proprio e mai lo sopporterò.... è anche per questo tipo di atteggiamenti che mi sono disamorato del calcio, nessun tipo di obiettività, conta solo denigrare gli avversari e dire che noi siamo i più forti e gli altri se ci battono è solo perchè hanno rubato.
    1 punto
  31. vabè, lei fa la domanda e una volta ricevuta la risposta è a posto,ma quello che non capisco è perchè chiede info mettendo una foto presa da internet Mi assento appena 3 giorni e mezzo e mi si accusa di abuso del forum, menefreghismo riguardo i consigli e il tempo impiegato altrui, poi cos'altro?!? Che simpatia ragazzi, complimenti! Non é assolutamente vero che inizio discussioni che non concludo, ho sempre risposto a tutti i messaggi! anche solo per ringraziare a volte. Io rispetto i vostri consigli, voi evitate accuse gratuite...non manco mica da 6 mesi! ho postato questa disussione appena lunedi sera!! Riguardo la foto, inutile ironizzare e far tanta polemica...a meno che non abbiate nient'altro da fare. La mia domanda era generale sul valore che questa moneta può avere a seconda della conservazione e su eventuali altre curiosità che persone più esperte in campo possono conoscere, perché i dettagli e le vicende storiche mi affascinano, perché penso che il valore storico e/o aneddotico valga quanto quello monetario (se non di più). Mi sembrava chiaro, non intendevo far perdere tempo a nessuno (anche se c'é chi ne ha perso di più in polemiche gratuite che a leggere la mia domanda, mi pare). Riguardo la moneta che posseggo e le informazioni che Matteo91 mi ha chiesto: non ho una bilancia di precisione a portata di mano, per questo non ho ancora risposto dando i dati precisi, dovrei averne una a disposizione questo weekend, dopo di che potrò essere piú precisa (sempre che non mi caccino dal forum per aver tardato una settimana a rispondere...). A presto e buona serata a tutti!
    1 punto
  32. No no, per favore, sviscerate, sviscerate più che potete, più cose dite e meno fatica dovrò fare per prepararmi... sto scherzando, però a me non dispiace affatto sentire le vostre idee, in questo modo mi sarà più facile esporvi le mie. Anzi, propongo un gioco: se qualcuno di voi (a parte Arka e AndreaPD, loro sanno il perché dell'esclusione) indica la stessa moneta che proporrò io come "primo grosso" d'Europa, regalerò ... non a lui, ma al più giovane lamonetiano partecipante all'incontro (coscientemente interessato, intendo, sono esclusi neonati, boccolute Shirley Temples cinquenni etc.) un denaro (piccolo, ahinoi) di Enrico Dandolo che è stato analizzato senza aver subito danni, assieme ad altri 53 denari veneziani, nei laboratori dell'Università di Padova, quindi un pezzo di un certo interesse storico, che ne dite? Tutto questo solo per dimostrarvi quanto abbia apprezzato l'idea di chi ha organizzato l'incontro, e quanto sia rimasto colpito dal vostro entusiasmo. Lo so che la rock star è il grosso, io al massimo sono l'addetto all'impianto voci, però non posso negare di essermi quasi commosso. E' chiaro che soltanto a Milano saprete se qualcuno ha indovinato. Naturalmente ci sarò anche nel pomeriggio, e chi mi caccia? Un caro saltuo ed...arrivederci Andrea Saccocci
    1 punto
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