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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/30/12 in tutte le aree
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Le foto non aiutano affatto ma di una cosa sono sicuro, un lotto così, su Internet, non lo comprerei nemmeno sotto tortura...3 punti
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Riporto sotto un interessante articolo apparso oggi su "La Repubblica", a firma di Adriano La Regina, a seguito del recente convegno tenuto a Roma per fare il punto delle attuali conoscenze relative alla datazione della lupa romana. Capitolina ma medievale tutta la verità sulla Lupa Alla Lupa, l'enigmatica statua bronzea del Campidoglio, viene alla fine riconosciuta dai Musei capitolini un'attribuzione cronologica fondata su dati scientifici e non più solamente su valutazioni di natura stilistica. Ne è stata occasione la presentazione dei risultati delle analisi svolte per cinque anni con meticolosa caparbietà da Lucio Calcagnile, professore di fisica nell'Università del Salento. L'esame con il radiocarbonio delle terre di fusione rimaste incluse all'interno della Lupa, ripetuto ben 28 volte, ha dato risultati incontrovertibili: l'oggetto è stato fuso tra gli anni 1021 e 1153, e non nel V secolo avanti Cristo come sempre sostenuto da archeologi e da studiosi d'arte antica. Il laboratorio in cui sono state effettuate le indagini, il "Centro di datazione e diagnostica" del Dipartimento di Ingegneria dell'innovazione con sede a Brindisi, è la prima struttura italiana per la ricerca e il servizio di datazione con il radiocarbonio. Questo genere di analisi ha ormai raggiunto livelli di massima affidabilità, e l'équipe di ricercatori guidata da Calcagnile gode di altissimo credito negli ambienti scientifici internazionali. Le indagini dell'Università del Salento concludono un processo di revisione della data del bronzo capitolino avviato quindici anni fa da Anna Maria Carruba, la quale respinse l'attribuzione della Lupa all'arte etrusca, o comunque all'epoca classica. Le sue erano considerazioni originali, riguardanti il riconoscimento della tecnica di fusione, non impiegata in antico, e di altri aspetti consueti in epoca medievale, quali la particolare rifinitura delle superfici. Pubblicate nel 2006 queste novità critiche furono insistentemente disattese e avversate dalla direzione dei Musei capitolini e, negli ambienti accademici italiani, da storici dell'arte del mondo antico e medievale. Una posizione di estrema resistenza sull'attribuzione dei caratteri stilistici della Lupa ad epoca classica si manifesta ora con la proposta di considerarla il calco medievale di un originale etrusco. Naturalmente la chiusura della controversia sulla datazione a favore delle ricerche svolte sulla struttura materiale, e non di quelle fondate sull'esame dei caratteri stilistici, non esaurisce il processo interpretativo; lo ripropone piuttosto su nuove basi riguardanti l'arte a Roma nei secoli XI e XII. Ma non è tutto. Con la revisione della datazione di un'opera così significativa le indagini scientifiche si pongono a pieno titolo all'interno della storia dell'arte, non come "scienze sussidiarie" subalterne ed a servizio della ricerca storica, ma nella maniera più evidente come strumenti di pari rango nello svolgimento dell'attività critica. Dal punto di vista teorico questo era stato riconosciuto da molto tempo. Appartengono alla seconda metà del Novecento fondamentali indagini strutturali, come quelle svolte sui bronzi antichi dall'archeologo Dieter Heilmeyer, già direttore dei Musei di Berlino. Nel 1986 il nostro Cesare Brandi, fondatore del glorioso Istituto centrale per il restauro, affermava che l'impiego di nuove tecniche d'indagine avrebbe assunto importanza sempre maggiore anche nella storia dell'arte. La datazione con il radiocarbonio del Grifo e del Leone di Perugia tra il 1250 ed il 1270 aveva dato, infatti, definitiva sepoltura ad attribuzioni "bislacche", così le definì Brandi, dei due bronzi. Illustri studiosi come Giacomo Caputo, soprintendente alle antichità di Firenze, e Filippo Magi, direttore dei Musei Vaticani e professore di archeologia nell'Università di Perugia, avevano sostenuto che il Grifo e il Leone erano di epoca etrusca o romana. Peccato però che, poco dopo, il ritrovamento di un documento d'archivio dimostrò che il Grifo era stato fuso nel 1274, dando così una puntuale conferma alla datazione ottenuta con il radiocarbonio. La storia degli studi relativi ai due bronzi perugini presenta impressionanti analogie con quella della Lupa, opera d'arte più celebre e per questo meno suscettibile di innovazioni interpretative. L'ipotesi del bronzo capitolino ottenuto con il calco di un originale etrusco, dovuta ad Edilberto Formigli, non meriterebbe alcuna attenzione se non fosse stata formulata da un esperto conoscitore della metallurgia antica. Si basa su osservazioni di cui si possono dare tuttavia altre interpretazioni, come è stato già fatto in una discussione tra tecnici della materia. Per altro se fosse vero, come egli sostiene, che la Lupa reca tracce dell'impiego di calchi negativi per plasmare i riccioli del vello, questo non dimostrerebbe in alcun modo che l'originale dal quale i calchi sono stati tratti fosse etrusco e non, ad esempio, uno dei tanti leoni stilofori del XII secolo. * * * Ecco una immagine della famosa lupa (non dimentichiamo che i gemelli sono una aggiunta molto posteriore, rinascimentale): e pure una immagine del Grifo e Leone di Perugia, sicuramente risalenti al XIII secolo: Quindi già nel XIII secolo, dai più ritenuto un secolo ancora "povero" di arte e tecnica artistica esistevano valenti scultori di bronzi....2 punti
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Su segnalazione giunta allo staff, ho editato in alcuni dei post precedenti, in particolare quelli di rick2, un "complimento" piuttosto pesante rivolto a più riprese alla signora Merkel. "Complimento" offensivo per la signora Merkel, prima ancora che come primo ministro di un grande paese, come donna! Invito per il futuro rick2 e tutti a prestare maggior attenzione al linguaggio. Il fatto che certi epiteti siano stati rivolti alla signora Merkel da alcuni tra i più diffusi quotidiani nazionali, e perfino da un ex-presidente del consiglio italiano, non ci autorizza a scendere al loro livello. Grazie per l'attenzione. petronius.2 punti
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EDTA è l'acronimo della sostanza chimica acido etilendiamminotetraacetico E' un sale che va sciolto in acqua dove si comporta da chelante (ovvero aiuta la solubilizzazione di particolari ioni tra cui tra i principali calcio, rame e ferro). L'EDTA è indicato per diversi utilizzi: viene efficacemente usato nei casi di intossicazione da metalli pesanti come il piombo; risulta inoltre efficace per conservare e proteggere dall'ossidazione molte sostanze essendo quest'ultima catalizzata dai metalli. Largo uso si fa dei chelanti e in particolare modo dell'EDTA in chimica analitica. Particolarmente indicato anche per la pulitura del rame e delle sue leghe (bronzo, ottone). Si miscela con acqua, si applica come gel o si utilizza come soluzione per l'immersione degli oggetti. Considerato che dal link postato da Superbubu si possono già ricavare molte informazioni passo a qualcosa di più pratico... I prodotti dell'ossidazione che spesso deturpano le monete, specie quelle esposte per molto tempo ad agenti chimico fisici aggressivi, derivano quasi sempre dalla degradazione ossidativa della componete rameosa delle monete stesse (il rame è presente nelle monete di bronzo, oricalco, misture d'argento e, ovviamente, rame). E' abitudine consolidata rimuovere dalle monete ad alto contenuto d'argento tali prodotti dell'ossidazione con sostanze più o meno acide (acido citrico, acido acetico, succo di limone o altre). Queste sostanze sono efficaci sulle incrostazioni ma sono anche in grado di attaccare la componente rame della lega in questione: l'effetto finale è la presenza diffusa di evidenti porosità superficiali che possono essere normali, se effetto dell'attività ossidativa che può aver "scavato" la superficie dell'oggetto, ma possono essere anche frutto della parziale corrosione del rame in lega, effetto macroscopico se utilizziamo sostanze acide su monete in rame puro o misture molto povere; le troviamo piene di crateri totalmente deturpanti. L'EDTA bisodico ha modesta acidità, la sua azione si manifesta sulla base di processi chimici totalmente differenti rispetto agli acidi ed ha effetto praticamente nullo sul metallo in forma solida (anche dopo contatto od immersione di parecchie ore). Ha la capacità di solubilizzare e sequestrare gli ioni metallo che si liberano a causa dei processi ossidativi; di fatto li solubilizza e gli si attacca formando un complesso stabile (da qui il nome di complessanti). L'uso dell'EDTA è comune nel restauro (è la componente essenziale del formulato AB57) e viene utilizzato mediante impacchi per la pulizia di lapidi o pitture murali (per ripulirle dalle fastidiose colate color verde/azzurro e marrone), ma anche per la rimozione dei prodotti ossidativi di statue in bronzo. In numismatica si può utilizzare per immersione in soluzione con acqua demineralizzata (anche con alta % di prodotto) o su piccoli spot della moneta, deponendo la polvere direttamente sull'incrostazione da trattare, ed idratandola con una o due micro gocce d'acqua (da reidratare se tende ad asciugarsi); la goccia d'acqua (o la soluzione acquosa) si tingono ben presto d'azzurro, basterà asciugare la moneta, verificare il risultano e, eventualmente proseguire nell'azione. La solubilizzazione è progressiva e non corrosiva, nel senso che pulisce in modo omogeneo e non tende a scavare crateri, per cui le superfici tendono a rimanere abbastanza omogenee. Se le incrostazioni sono molto tenaci (vedi cuprite) occorre pazienza ma, se sotto c'è qualcosa da salvare o almeno da leggere (e non sempre c'è) l'effetto sarà buono. Penso di aver detto l'indispensabile ma se serve, sono qui Ciao Mario p.s. Superbubu ti ho mandato un m.p.2 punti
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Però non è detto che la mancata risposta ad una discussione di approfondimento dopo una lettura, significhi per forza disinteresse verso l'argomento. Chi ha delle basi forti e magari anni di studio numismatico alle spalle, dovrebbe anche tenere conto che un "pivellino" (tra i quali mi inserisco anche se sono ben lontano dai 14 anni) potrebbe non avere alcuna base per intervenire nella discussione stessa. Se viene postata una discussione che e' oltre il limite delle mie conoscenze, la leggo e apprendo con piacere ma, se non sono in grado di intervenire con qualcosa che possa portare del costrutto all'argomento, mi limito (ed è comunque un bel limite perchè ho appreso qualcosa di nuovo) ad imparare e mettere un mi piace all'autore della discussione. Il non rispondere non deve per forza essere equiparato ad un mancato interesse.2 punti
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Lascerà pure il temo che trova ma in ambito ForumWeb il tempo lo trova eccome. Se su 24.000 iscritti periodicamente un centinaio di utenti scrive per un anno è perché siamo la prima scelta, la migliore nella piazza, ed è questo che ci rende "grandi" ed è esattamente questo che ci obbliga moralmente, allo Staff ma anche a tutta l'utenza attiva in generale, a supportare chi entra e questo è un grande traguardo per un Forum che vive dal 2004. Molti Forum dopo qualche anno decadono e chi s'è visto s'è visto. Siamo in 200, è vero, anche secondo me non siamo di più ma vi sembrano pochi? 200 è la proporzione su 24.000 iscritti, meno iscritti uguale meno popolazione attiva, perché ci saranno sempre tutte le varie "personalità da Forum" in rete. Il discorso di rorey, poi, può essere un po' esagerato, c'è chi legge e ha piacere a farlo ma se non ho niente da dire di più, non lo faccio. Quello degli Euro mi sembra una frecciatina bella e buona, è innegabile e sotto gli occhi di tutti che molta utenza entra per le monete Euro, ad oggi la moneta corrente e la più facilmente collezionabile, tutto qua. Per quanto mi riguarda stiamo discutendo sul tappeto rosso...2 punti
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Ciao a tutti, Innanzi tutto è totalmente sbagliato parlare di decadimento artistico perché noi la guardiamo con i nostri occhi (chiusi) e invece, come ha detto Mirko8710 bisogna rapportarla al gusto dell'epoca. L'arte non si svilisce mai, ma cambia a seconda delle esigenze: se durante l'epoca di Adriano abbiamo così tanti capolavori di gusto classico è perché lui era l'imperatore filoellenico per eccellenza. Faccio un'esempio banalissimo: proviamo a vedere come si vestivano i nostri nonni e padri qualche decennio fa e rapportiamoli a noi...c'è stato uno svilimento? un miglioramento? assolutamente no, c'è stato solo un cambio di gusto, e questo succede anche all'arte di tutte le ere. Dalla metà del II sec. d. C. (Marco Aurelio) l'arte cosiddetta plebea, quella che era in voga nel ceto medio, stava prendendo il sopravvento; noi "moderni" la definiremmo più brutta dell'arte classica canonica, ma l'arte popolare, che era in fermento non solo in Italia, ma anche nelle province, era più esuberante, fatta di grandi contrasti e variopinti colori (mi vengono in mente i bellissimi mosaici nord-africani che dalla fine del II sec. d. C. fino al VI sec. sono di una vivacità rara). Poi in questo discorso andrebbe inserito anche l'influenza ellenistica che diede all'arte romana nel periodo imperiale. L'arte ellenistica (per capirci quella che fiorì nella parte orientale del mar mediterraneo dalla fine del III sec. a. C.) era un'arte che si distaccava molto dall'arte della grecia classica; anche questa era molto più "movimentata" (ad esempio nelle statue c'era molto più chiaro scuro) rispetto all'arte classica. I nuovi studi, che hanno ribaltato il concetto di decadenza artistica del medio-tardo impero, sono riusciti a vedere che in realtà quel lungo periodo fu un momento di sperimentazione, elaborazione che fece nascere nel corso dei secoli l'arte medioevale! (per spiegare tutto servirebbe un'intera giornata) Anche per le monete vale la stessa cosa: non si deve pensare assolutamente ad un decadimento artistico, ma ad una variazione di gusto dell'imperatore e dell'epoca in cui viveva (gli imperatori e la loro famiglia dettavano la moda: le donne aristocratiche imitavano sempre la pettinatura delle imperatrici e questo si vede sui busti marmorei conservati e le monete sono una chiara testimonianza) e a tecniche di conio connesse con la quantità di monete emesse. Porto un esempio: gli assi coniati a Roma di Augusto, l'imperatore che aveva restaurato l'arte classica a discapito della bellissima arte veristica tardo-repubblicana, hanno un ritratto, uno stile veramente brutto e raramente sono centrati bene. Spero di essere stato di aiuto nel dibattito. PS, consiglio di leggere un libro che è un po' datato ma aiuta molto a comprendere certi concetti artistici nei passaggi di epoche e soprattutto a moltissime foto che agevolano la lettura del testo: R. Bianchi Bandinelli, La fine dell'Arte Antica.2 punti
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Comunque tutto ciò lo si intravede in qualsiasi ambito artistico. Scultura imperiale: Adriano e Massimino Daia. Il primo è realmente una fotografia, il secondo, è una stilizzazione artistica di ciò che era realmente l'Imperatore, o meglio, come dice giustamente Nikko, un'idealizzazione. Scultura privata: Come prima, il primo è un ritratto repubblicano, pura espressione del realismo della prima arte romana, lontana anni luce dall'influenza greca con la sua tendenza alla perfezione e di conseguenza, all'idealizzazione. Il secondo, invece, è un semplice magistrato del V sec. d.C., che per quanto la fotografia sia da buttare, si nota la pochezza di dettagli. Bisogna ricordarsi che ad un certo punto, con Traiano nello specifico, la congiunzione fra scultura imperiale, sempre fiera e tesa all'esaltazione dell'Imperatore e quella pubblica, si avvicinano moltissimo e questo lo possiamo vedere nel famoso ritratto del decennale. In questo ritratto i due filoni (romano e greco) si annullano, il ritratto è privo sia della fierezza "illusoria" greca che del realismo romano. Nella sua espressione, che comunque richiama alla potenza, alla virilità, si ha un ritratto "vero" non esaltato in nessuna maniera. Se nella Repubblica, però, si tendeva all'esaltazione dei tratti reali della figura, durante il primo Impero ma anche poco prima, i ritratti tendono ad idealizzarsi, l'influenza greca si farà sentire, almeno per la prima metà del I sec. ed è così che avremo un Augusto "anonimo" tendenzialmente paragonabile alle statue greche: seguito, dopo qualche tempo, da, per esempio, un Vespasiano che ci confermerà come l'arte imperiale "ufficiale" e quella non ufficiale differissero in maniera così ampia, almeno fino ai Flavi, dopo di che il tutto sfocerà in quello che sarà il classicismo dell'arte romana. Come potete tranquillamente osservare, il primo, è di un realismo scioccante, volgare, mentre il secondo, appartiene ad una fascia più aristocratica, tesa a "curare" le imperfezioni. Ora, detto questo e detto che si andrà sempre più a sfociare nel classicismo è anche vero che ad un certo punto, quello splendore "pacifico" (tra virgolette) che aveva vissuto Roma, se ne andrà, non esisterà più l'influenza greca, gli artisti non verranno più da oriente e non ci sarà più la freschezza artistica che potevamo avere prima, freschezza artistica come freschezza vitale, ci si stava spingendo lentamente verso quello che sarà, oggettivamente, un periodo piuttosto buio, il Medioevo (Arte realistica parlando). Pare, quindi, che i nuovi scultori, incisori, pittori, non siano abituati a vedere nelle loro opere un realismo, quanto, invece, una nuova espressione figurativa del modello. Converrai, Nikko, che un ritratto idealizzato di Augusto, non è stilisticamente "bello" secondo i canoni della bellezza classica, come un ritratto idealizzato di Costantino (per quanto siano anch'essi di un'espressività sorprendente per lo stile con i quali venivano rappresentati). In sostanza, l'arte Tardoantica, per quanto meno bella della precedente classica (parere mio), non è da attribuirsi ad una decadenza in termini di bravura o malavita, piuttosto ad un cambio di rotta, un'arte che si accostava perfettamente al periodo vissuto e che risultava essere BELLA (un cittadino del 500 non diceva "era meglio prima come facevano i busti")... :D Qualcosa di simile lo possiamo vedere anche nella pittura ma non è questa la sede e andremmo fuori rotta, essendo, oltretutto, più particolare come forma artistica. Caso a parte, quello delle donne, che trattai nella discussione sui raffronti monetali marito/moglie e che prima o poi riuscirò a completare con uno studio un po' più approfondito. p.s. per esempio, il titolo di questa discussione, è un paradosso, perché, è un declino per un'ottica classica, ma una perfetta forma d'arte in un'ottica tardoantica. Diciamo declino solo perché ci appare meno bella e curata della precedente ma non è detto che non fosse ottimale.2 punti
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Sono due argomenti che in un certo qual senso si incontrano e si approcciano. Parlo dalla nicchia, per nicchia intendo la nicchia numismatica ; si dice sempre , tanto siamo una nicchia, siamo in pochi, che vuoi fare ? Ma siamo veramente una nicchia, questa è la domanda che mi viene da pormi e che pongo anche a voi ? Possiamo parlare di accademici, mondo universitario, addetti ai lavori di vario tipo, commercianti, studiosi, appassionati ,collezionisti. Sono pochi veramente ? Certamente i numeri stranieri in particolare americani, parlano di fenomeni di massa, ma forse poi scavando un certo numero di interessati a vari livelli nella numismatica italiana c'è. Parto da dati reali, 110 persone persone a Biassono per un impegnativo seminario di studi, oltretutto sulla specifica monetazione romana in un posto non facilmente accessibile a tutti che si impegnano a seguire dotte e forbite relazioni, secondo me non è un dato irrilevante ; altrettanto fu per il grosso in SNi,quindi gli appassionati ci sarebbero secondo me. Vediamo i collezionisti, ci sono,non ci sono ? Secondo me ci sono ma sono nascosti,tipo il " Collezionista solitario ", non partecipano,comprano e non vogliono rapporti sociali di alcun tipo. Un importante titolare di case d'aste mi disse recentemente su 140 partecipanti all'asta il 70% era milanese, il 20 di altre località, il 10 stranieri molto agguerriti. Questo dato mi fa dire che ci sono almeno 100 collezionisti virtuosi,preparati, disposti anche a spendere ,milanesi,ma come minimo , ma saranno molti di più i collezionisti milanesi. Se guardo il forum ,i circoli della città, la stessa SNI, arriviamo a poche unità evidenti e allo scoperto. Tutti gli altri evidentemente chiusi in casa per paure di furti, visite impreviste,redditometri,privacy ; comè cambiato il collezionismo nel tempo ! Una delle prime discussioni che feci fu " Collezionismo status symbol ",una volta si amava far vedere, era un vanto, ora non più , cambiano gli ambiti sociali; Antwala ,amante degli aspetti sociali, prese la discussione la portò su Forum Ancient Coins e ne parlò in quell'ambito chiedendomi il permesso. L'aspetto universitario, accademico è forse quello che rimane più di nicchia,ristretto, i giovani scarseggiano , i corsi universitari di numismatica non sono presi d'assalto, rimane una materia di solito facoltativa, spesso esame per chiudere il proprio iter. Mancano anche nei Circoli, nelle Associazioni i giovani, ci sono invece nel forum , ci sono quelli di 14 anni, 20, i trentenni, i quarantenni, tutta linfa vitale per numismatica partono da qui, poi magari si iscrivono nei circoli, partecipano, alcuni diventano bravi, non osteggiamoli, incoraggiamoli a partire dal forum , la speranza del ricambio generazionale viene parliamoci chiaro dal forum, è inutile negarlo. Però non facciamo come quando mi iscrissi e avevo 4-5 messaggi all'attivo e misi sul tappeto un argomento innovativo, scottante, un utente anziano, mi disse , ma ti pare di proporre argomenti di questo tipo dopo 4-5 messaggi, ripassa tra qualche anno quando avrai dimostrato qualche cosa sul forum. Due mesi dopo a nome Fabio Gigante era in seconda pagina copiato su Cronaca Numismatica. Quindi incoraggiamo i nuovi iscritti, giovani e meno giovani, se sbagliano fa niente,impareranno, conduciamoli per mano, sono una risorsa ; se non avessi avuto carattere al quarto messaggio sarei uscito dal forum sicuramente. E una preghiera,un invito accurato, se qualcuno per caso anche sul forum parla dei pochi corsi universitari presenti in Italia e li divulga, sperando,che qualche giovane possa poi frequentarli,non fermateli, lasciateli continuare, parliamone,magari uscissero uno o due giovani talenti numismatici dalle Università e perchè no dal Forum Lamoneta ; UNA NUMISMATICA DI SERVIZIO, PER TUTTI; solo una grande base può sperare di fare una grande numismatica in Italia,però riflettete su questi aspetti,a volte nella vita bisogna guardare oltre il proprio particolare, avere visioni ampie, chi le avrà vincerà e sarà gratificato.1 punto
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Legge dell'1-9-90 Su 100 iscritti, 1 anima il forum (sono gli "attori" di dabbene); 9 seguono assiduamente, a volte intervengono (potremmo chiamarli "sostenitori"); 90 stanno a guardare, a volte stabilmente, a volte occasionalmente (sono gli "spettatori", in inglese "lurkers") 1% su 24.000 = 240 "attori" 9% su 24.000 = 2.160 "sostenitori" 90% su 24.000 = 21.600 "spettatori" (più tutti i visitatori non iscritti) Non mi sembrano cifre lontane dal vero. Questa è la regola di tutti i forum, non solo di Lamoneta.1 punto
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Buona serata a tutti non sono convinto che la prima immagine sia da attribuire al punzone più vecchio (faccio il Bastian contrario di Magdi e non per "animare" la discussione). Credo che la prima sia più complessa della prima ed il punzone della chiusura della E così congegnata, non credo che avrebbe avuto altre applicazioni....indice, secondo me, di una buona scorta di punzoni. La seconda E, tutto sommato, mi sembra fatta con più economia, un punzone per la C un trattino di bulino per la gambetta centrale (forse) e un'altro punzone a I per chiudere. Nessuna presunzione di scientificità, ma solo logica (mia e pertanto facilmente errata) :blum: Saluti Luciano1 punto
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Penso che la parola "leggenda" che ho usato posso tranquillamente cambiarla in storia. Ho un ricordo, purtroppo non molto chiaro, di un articolo letto qualche anno fa su una rivista scientifica, a casa ne circolava qualcuna, che parlava appunto della nostra amata "Lupa". Per divagare un po'...da bambina mio padre mi portava con lui spesso in giro per Roma, visitavamo insieme Musei e monumenti, a lui piaceva camminare ed io lo seguivo volentieri, in effetti devo a lui il mio amore per la Storia. Ai piedi del Campidoglio, dove andavamo spesso, verso il Teatro Marcello, di lato alla scalinata c'era una gabbia, piccola, angusta, dove era racchiusa una vera lupa. Ne ho un ricordo terribile, la poveretta si girava e rigirava all'interno di quella gabbia, ne provai una pena indicibile. Per fortuna dopo qualche anno l'amministrazione capitolina decise di non rinnovare più quella crudele usanza. La lupa è il simbolo di Roma, ma preferisco sicuramente vedere la bellissima statua che non una lupa vera chiusa in gabbia. Grazie Biondo Flavio, Giò1 punto
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D'altronde, spacciatori di giornali e politicanti non sono proprio l'elitè culturale del paese...1 punto
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la moneta e` quella postata da prof i dubbi mi vengono perche la moneta sembra fusa , non battuta i rilievi sono stanchi e arrotondati e si vedono le bolle da fusione detto questo le bolle delle volte fan parte della corrosione che la moneta subisce con l invecchiamento il peso potrebbe non esser rilevante a questo punto visto che la ric 246 peserebbe sui 5 grammi e sarebbe un Semis o mezzo asse (semiasse)1 punto
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La discussione rischia di sovrapporsi alla mia " Nicchia e ricambio generazionale " , ma parliamone anche qui ; i numeri sono quelli, però per uno che scrive ci sono,tenetene conto 3/4 che leggono come visitatori non registrati , quindi i numeri crescono enormemente; poi consideriamo che ci sono utenti ciclici, il lavoro, la vita spesso li porta lontano dal forum ,ma poi i più ritornano. Io vedo invece nomi nuovi affacciarsi, alcuni molto bravi, vedo giovani, trentenni, Verona insegna ,l'età media era bassa, al Cordusio abbiamo tanti giovani, bravi ;a metà luglio verrà al Cordusio un ragazzino del forum di 14 anni a trovarci, per iscriverci noi vogliamo conoscerli,per creare gruppo devi conoscerti personalmente il segreto è questo, la sua lettera di richiesta di adesione l'ho stampata e messa via, è una perla, forse una delle più grandi soddisfazioni da quando sono su Lamoneta. Tenete presente che la gloriosa e storica SNI che raggruppa numismatici ,accademici, anche esteri ha 400 iscritti e soffre del ricambio generazionale ; qui invece c'è, partono dagli euro, poi passano ai Savoia, alcuni poi arrivano al medievale, devono compiere un cammino. L'impegno del Cordusio da dopo l'estate sarà rivolto alla divulgazione e promozione della numismatica per i giovani con delle iniziative che abbiamo in cantiere e che spero siano appoggiate,però a volte perchè si realizzino alcune iniziative,ci vogliono idee, impegno, passione, spirito di collaborazione e volontariato, ci vuole in poche parole entusiasmo, la gente lo percepisce e se c'è tutto questo vi assicuro, e l'esperienza lo insegna, nulla è impossibile da raggiungere. Abbiate fede e poi ogni tanto pensate ( quando avete tempo ovviamente ) cosa potrei fare io o io e i miei amici per la numismatica ? Vi assicuro che diversi qui sul forum hanno questo chiodo fisso ,grazie a loro che ci sono e che sono propositivi e lungimiranti ! A volte meglio un fatto concreto, reale, realizzato, che tante parole che poi portano a poco , a volte anche a nulla.1 punto
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raffigura TIBERIUS TI CAESAR AVGUST F IMPERATOR VII tipo questo ma come gia' detto penso che il tuo non sia originale - .txt"]Testo .jpg"]1 punto
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la moneta della foto di cui al post 9 non è uguale, è un pezzo da 3 (DREI) marchi, più piccola ed emessa a partire dal 1908, ecco perché cambia l'anno. La moneta di cui al post 10 è da 5 marchi, ma è una commemorativa che celebra i 200 anni del regno di Prussia e quindi emessa solo il 1901. Quindi è giusto che siano diverse.1 punto
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Salute oggi vi posto questa moneta : 120 Grana:CARLO DI BORBONE(1734-1759) Zecca di Napoli,anno 1736, Argento 900/1000 diam.mm.40 peso gr.25,49 D/Stemma coronato nel campo ;ai lati F-B/A;scritta periferica CAR D G REX NEA HISP INFANS. R/Il Sebeto sdraiato;scritta periferica DE SOCIO PRINCEPS.In esergo De 1736 G Riferimenti:PANNUTI E RICCIO 24;CNI 23;MIR 334/3;DAVENPORT 1397 La moneta appartiene ad un collezionista privato Nel 1734 Carlo III,primo Re della dinastia borbonica,per celebrare la riconquista del Regno di Napoli e Sicilia e la sua indipendenza dalla Spagna,fece coniare i 120 Grana ed anche i 60 Grana con il motto "DE SOCIO PRINCEPS".Queste monete al Dritto recano le sigle F-B del Maestro di Zecca Francesco Maria Berio ed A del Maestro di Prova F.A.Ariani;mentre nel Rovescio ,in esergo troviamo le sigle del Maestro Incisore De G.di Giovanni Casimiro De Gennaro(da Giuseppe De Sopo Le monete di Napoli) Salutoni -odjob1 punto
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peso ? cosa leggi a ore 5 della moneta ? le legende per antonino pio sono del tipo ANTONINVS AVG - PIVS PP TRP (anno) la tua e` una classica con il COS IIII emessa tra il 145 e il 161 se leggi l anno identifichi l anno a me sembra TRP XVII ma potrebbe essere XXII o XII la figura seduta non mi pare l indulgentia per il valore non mi pronuncio vista la situazione legale in italia1 punto
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RIC 627 sear5 #8024 Severus Alexander AE Sestertius. 230 AD. IMP SEV ALEXANDER AVG, laureate head right, draped far shoulder / VIRTVS AVGVSTI S-C, Alexander standing left, foot on helmet, holding globe and inverted spear. Cohen 592. Text1 punto
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Belle monete Jagd, anche nel mio giardino ci sono gazze ladre, due in particolare si sono ormai accasate...a volte metto monete all'aria a patinare, monete che qualcuno ha lavato magari e che sono troppo lucide per i miei gusti...ma devo stare attenta, ormai di me non hanno più paura e si avvicinano molto alle mie monetine, allora ho trovato un sistema che mi da risultati ottimi, direi quasi da monetiere... le lascio libere sopra alla mia libreria, sui libri, ogni tanto le giro e il lucido pian piano sparisce. Ci vuole tempo, ma la pazienza è una mia virtù. Ciao, grazie per le belle foto. Giò1 punto
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E sempre in tema Eracle-tripode, questo statere eccezionale che ricorda la città di Filippi. Notare la finezza del tripode, con i tre anelli come devono essere e i piedi che terminano in zampa di leone. MACEDON, Philippoi. Circa 356-345 BC. Stater (Gold, 8.62 g 4). Head of Herakles to right, wearing lion skin headdress Rev. ΦΙΛΙΠΠΩ[Ν] Tripod with three handles and feet ending in lion’s paws; to right, horse’s head to left. Bellinger, Philippi 16 (this coin cited). Very rare. A fresh and attractive example. Some minor marks, otherwise, extremely fine. Philippoi was a city founded by Thasos in 360 under the name Krenides in order to take advantage of the nearby gold mines. The settlers were opposed by the Thracians and, in 357, called on Philip II for protection against them; he came to their aid, added new colonists and renamed the town after himself. The mines were an important addition to his finances and helped the expansion of Macedonian power that was to culminate during the reign of Alexander III. The gold staters of Philippoi are very rare, indeed, with only a handful of all issues in existence today. The most famous event to occur at Philippoi was the great battle of 42 BC when Antony and Octavian destroyed the army of Brutus and Cassius. apollonia1 punto
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Mi reinserisco nella discussione che dal semplice riconoscimento si è trasformata in un vero e proprio corso di pulizia e restauro per segnalare eventuali altre metodologie. Premetto che non pratico l'idrolisi e che quindi non ho opinioni da esprimere nei confronti di questa tecnica ma vedo che comporta comunque alcuni rischi e che anche in questa discussione ha incontrato sostenitori e detrattori. Per tale motivo vorrei segnalare l'esistenza di prodotti specifici, utilizzati da restauratori professionisti di bronzi, rame, misture d'argento e pitture a base di ossidi metallici che ritengo sarebbero in questo caso specifico molto efficaci e privi di rischi accessori. Ritengo che le ossidazioni presenti sulla moneta in oggetto sarebbero facilmente eliminabili utilizzando una soluzione di acqua distillata ed EDTA bisodico (reperibile a basso costo presso laboratori chimici, negozi di materiale per enologia, o, penso, anche in farmacia); con tale prodotto potrete eliminare, senza rischio, malachite, azzurrite e cuprite; unico limite il solfuro di rame (nero). Altri prodotti con azione paragonabile all'EDTA, ma più lenta sono il Sodio Esametafosfato ed il Sale di Rochelle che però non attacca la cuprite ed è quindi da preferire se si vuole conservare questo prodotto dell'ossidazione dei metalli. Facendo una semplice ricerca sul net digitando le parole edta bisodico o complessanti potrete trovare descrizioni, caratteristiche, modalità d'utlizzo e vari siti di produttori e rivenditori che non linko per evitare pubblicità non richieste. E' facile, non invasivo ed economico....provare per credere. Ciao Mario1 punto
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Leggo solo ora questa discussione, la numismatica non s'inventa? Si, è assolutamente vero, ma il problema non è tizio o caio che domandano se la moneta trovata è un tesoro o meno, ne tantomeno le conservazioni, e su questo punto sono pienamente d'accordo con Rick! Se una moneta è brutta (o di bassa conservazione) non è che non ha un valore storico o commerciale, il problema è che oggi si vede tutto dal lato economico e c'è la rincorsa al bello! Il vero problema di questo forum (ma se lo vedo dall'altra parte è una fortuna!) è che c'è gente preparata e propone nuovi studi, ma viene bersagliata da qualcuno che si ferma a fonti bibliografiche passate, senza nemmeno provare a guardare oltre il proprio orizzonte... La numismatica non s'inventa, ma qualcuno 100 anni fa qualcosa l'ha inventato, e purtroppo (ahimè!) non c'è nessuno (o almeno siamo davvero in pochi!) che vogliono cambiare e portare nuovi studi! Tante opere odierne non sono altro che copie di qualcosa che già c'era, solo corredate da tante belle foto a colori, ma davvero pochi, ma molto pochi, trovano una notizia e si confrontano con biblioteche o enti statali addetti alla materia per confrontare se sia vero! Potrei fare nomi di studiosi (o pseudo studiosi) o commercianti molto rinomati che, a mio giudizio, anzichè copiare potevano effettuare nuovi studi, ma non voglio instaurare una polemica, il succo di quel che volevo dire è semplicemente che questo forum ha un patrimonio, ognuno con il suo nick, ma che vuole cambiare gli studi numismatici, però deve essere tutelato dai curatori, tutor, o altri addetti al funzionamento corretto di questo forum. Prendete Mario (Dabbene) che con il suo intento (forse non tutti l'hanno capito) vuole unire le forze della SNI con il forum La Moneta per dare nuova linfa a questa materia e portare nuovi studi, ma, il vero problema è far digerire a qualcuno nuovi studi perchè quando sei ancorato da 100 o più anni a qualcosa viene difficile farlo, ricordo sempre però le parole di un amico (Massimale) quando gli esprimo questa mia preoccupazione.. Amico guarda che qualcuno è stato perseguitato o ucciso perchè affermava che la terra era rotonda, tu, se porti qualcosa qualcosa di nuovo nella numismatica nella peggiore delle ipotesi prendi un insulto!1 punto
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Bella medaglia, di ottima conservazione. Vorrei aggiungere alle Tue note che il Monumento è stato realizzato nella Basilica Vaticana da Pietro Bracci, uno dei più grandi scultori del settecento - lo stesso che ha fatto la Fontana di Trevi.1 punto
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Salve. Confermo: sono riproduzioni moderne che si possono trovare soprattutto come souvenir per turisti.1 punto
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Direi che è la variante "busto medio 2°tipo" complimenti per la bella moneta in notevole conservazione.1 punto
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Ciao, infatti non mi sembra che sul Forum siano stati pubblicati lavori completi di accademici riconosciuti e titolati. Nella sezione Articoli possiamo vedere lavori di utenti, ottimi studiosi, ma non professionisti, almeno credo, se sbaglio correggetemi non posso conoscere la vita privata di tutti. Un accademico che conosco che ha pubblicato sul Forum è il prof. Ginocchi anche se attraverso la sottoscritta, ma solo per motivi "tecnici", e chiaramente i suoi due articoli sono firmati da lui. Mi sembra chiaro che chi fa od ha fatto della Numismatica una professione, come archeologi, professori universitari ed accademici, non pubblichi sul Forum libri completi o studi recenti. Però scrivono nelle discussioni, partecipano, a volte anche attraverso altre persone, si interessano comunque della "vita" e degli scambi culturali che leggono quasi tutti i giorni qui ed hanno ben capito che il Forum può aiutare la divulgazione della cultura numismatica. Ad esempio, nel caso recente di Biassono il Forum ha fornito un grande supporto per l'evento culturale organizzato proprio da "professionisti" della numismatica, sappiamo tutti che sto parlando del prof. Arslan. A volte anche l'utente Pippo10 può apportare contenuti elevati, magari anche semisconosciuti...perchè restringere questa possibilità? Quello che dice Bizerba, che il Forum a volte è visto come un'entità reale è vero, ne ho un'esperienza diretta, alcuni esagerano in questo dando vita quasi ad una realtà che in effetti è virtuale. Spesso scrivo...siamo in un Forum, non pretendete troppo... Ma...le persone che formano il Forum sono reali, hanno contatti tra loro, collaborano a lavori comuni, scambiano informazioni e spesso...amicizia. Chi meglio di Bizerba può capire questo visto che ha da poco pubblicato un libro in collaborazione con altri due utenti del Forum? Sarebbe interessante sapere come e dove ha conosciuto Rongom ed Uzifox ...è stata una bellissima coincidenza che ha portato ad un risultato straordinario. Come vedo io il Forum...ve lo dico anche se non ve ne importa nulla magari... :D Il Forum per me è un luogo dove posso dar sfogo alla mia voglia di conoscenza, qui mi disseto ogni giorno, nutro la mia anima ed i miei pensieri...Tutto ciò che leggo resta in me a nutrire la mia anima. In questi cinque anni di permanenza giornaliera ho visto scorrere tantissimi nick, strani, particolari, familiari...alcuni dopo cinque anni sono ancora qui altri come meteore sono spariti dopo nemmeno una settimana...il Forum è anche questo...come ho già detto la cosa più importante che troviamo qui è il libero scambio della conoscenza, manteniamo per favore questo scambio il più a lungo possibile... Giò :)1 punto
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RENATO RICORDATI UNA COSA BASILARE CHE ANCHE BRUNO PENSO CHE CONDIVIDA NE ABBIAMO PARLATO TANTE VOLTE UNA MONETA CHE PIACE SI PRENDE PUNTO LA TUA MI PIACE FORSE è STATA LAVATA TEMPO ADDIETRO MA LA CONSERVAZIONE C'è TUTTA QUINDI GODITELA COME UNA FIGLIA :hi:1 punto
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VORREI AVERLE IO CERTE MONETE IN QUESTA CONSERVAZIONE VISTO ANCHE IL PERIODO DI EMISSIONE URCA :hi:1 punto
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io sono per l' aiuto incondizionato, anche a coloro che si affacciano per la prima volta e ti chiedono tutti la stessa cosa1 punto
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@@Fratelupo quale configurazione si voglia dare al forum è impossibile da determinarsi a priori. Ci sono stati numerosi utenti, con un passato di militanza intellettuale e capacità certamente superiori alla media che hanno cercato di stravolgerne la natura del forum creando proprie regole per non seguire le regole. Utenti che sono entrati nel sistema accettando di buongrado lo statuto (senza leggerlo) convinti di poter dettare loro i tempi. Uno ad uno hanno abbandonato il forum, tutti nella stessa maniera; quando il consenso che li sosteneva è venuto meno alla rivoluzione culturale sono caduti. I nomi più o meno gli "anziani" del forum se li ricordano tutti. Scrivo questo non per monito o rivangare faccende poco edificanti che hanno caratterizzato lamoneta ma, perchè il forum ha un moto proprio e si autorigenera. Non esiste un forum di serie A ed uno si serie B. Ogni utente ha una grande possibilità: imparare gratuitamente, e questa è un'opportunità che che da sola dovrebbe valere l'iscrizione. Aggiungo qualcosa in contrasto con quanto detto precedentemente: Magdi dice che non andrebbero strumentalizzati i commercianti in quanto se si iscrivono non lo fanno per promozione ma semplicemente da numismatici appassionati. In realtà non è così, se Magdi avesse qualche anno di più (numismaticamente parlando) forse conoscerebbe meglio alcuni movimenti "trasversali". E' una questione di correttezza, se un commerciante partecipa ad un sondaggio il suo giudizio è per me interessante a conoscersi, se entra in una discussione FDC / FDS è utile sapere cosa ne pensa e così via. Se si entusiasma per una moneta in un'asta ... a maggior ragione lo voglio sapere. Togliamo l'anonimato (cosa impossibile, ci riempiremmo mario rossi, luigi brambilla, e michele esposito) e crollerebbe il numero delle iscrizioni ? oggi sono 25.000 ? Non so ... dico una cifra a caso, di queste quanto sono attive ? Quanta gente è entrata unicamente per sapere quanto vale la ruzzica che gli ha dato il nonno e che ha trovato in soffitta.... da snobbino numismatico dico "non portano nulla al forum, e se non venissero sarebbe tanto di guadagnato" (il mio giudizio scalderà immediatamente gli animi dei "livorosi"). Per questo tipo di giudizio ci sono i periti che hanno bottega, si prendano la loro moneta eccezionale del nonno e che vadano a farla vedere da chi di dovere, pagando. Fortunatamente tutti gli anni arriva sempre qualcuno che al contrario porta voglia ed entusiasmo, e sono gli utenti che capitano da noi per caso, si appassionano (generalmente giovani) e scrivono. I giovani d'oggi spesso sono presuntuosi, ma i vecchi sono dei bei rompic....i, è solo questione di trovare l'equilibrio, la nota tolleranza. Ho imparato molto, non lo dico per piaggeria, dal forum. Ho seguito un metodo semplice, per evitare di perdermi nei meandri dei sondaggi e delle conversazioni che poco portano di costruttivo, mi sono fatto una lista di una ventina di utenti, un paio di volte alla settimana seguo i loro interventi, e tutte le volte aggiungo qualcosa a ciò che ho già imparato.1 punto
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Chi siano gli "attori" più o meno si conoscono, molti scrivono per periodi, con grande vigore e molta enfasi e poi ... spariscono per decine di ragioni diverse: inadeguatezza del forum alle loro esigenze, per diatribe interne, torti subiti, nuovi interessi, etc. etc.. Più volte sono stato prossimo a scollegarmi in via definitiva, molte assenze di qualche mese, dovute al sentirsi un pesce fuor d'acqua, postare monete e tentativi di discussioni che dopo i primi due commenti cadevano inesorabilmente nel nulla, ed al tempo stesso vedere crescere topic dove l'argomento principe non era la numismatica ma i temi più vari, questo indipendentemente dall'anonimato, dal nickname o da una forma più esplicita di identità. Ti domandi chi te lo fa fare. Giovani ne passano tutti i giorni sul forum, il 99% per curiosità o per sbaglio e, poi un 1% che è interessato alla materia e se non si perde per strada può diventare un buon numismatico. Quell'un percento è una ragione più che valida per continuare a postare e cercare di appassionare chi si avvicina al mondo delle monete "antiche". Per credibilità toglierei sia la possibilità di entrare sia da visitatore sia da anonimo (che è assurdo dato che ti sei registrato, se vai a scuriosare almeno abbi la decenza di farlo con il tuo nome), una questione di rispetto per chi scrive tutti i giorni. Come ho più volte ripetuto, gli operatori commerciali, con partita IVA numismatica e antiquariato debbano essere chiaramente identificabili e debbano avere obbligatoriamente sia un baner di riconoscimento sia la ragione sociale che li evidenzi. Se n'è parlato per un po' e poi non è più successo niente. Se parlo con un altro collezionista è una cosa, se mi devo relazionare con un commerciante la cosa è differente. Sto andando fuori tema, scusate. Il forum ha utenti che sono ben noti ed "autorevoli" e fanno del forum una fonte attendibile agli occhi del mercato, coloro che tirano il gruppo, cui si contrappongono una sparuta numerica di utenti che chiamo personalmente i "livorosi"; per loro le monete sono sempre care, sono sempre brutte se non alterate, i cataloghi non arrivano mai, mai un commento postitivo su nulla, navigando sul forum al solo fine della polemica, paladini della libertà intellettuale del raccoglitore, che rifiutano qualsiasi punto di vista non sia il loro. I livorosi fanno si che molti operatori si tengono ben alla larga dal forum, ma al tempo stesso non ne perdono una battuta. Il forum ne ha un danno, da informazioni senza riceverne.1 punto
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Gentile Dabbene, ho letto con molta attenzione il Suo intervento e sono d'accordo con quanto da Lei espresso, la numismatica non è un'arte minore per pochi eletti; il forum ne è lo specchio di questa virtù. Purtroppo il riscontro con l'apparato universitario in alcuni casi se non molti è desolante. Mancano i corsi ed in taluni casi, quando presenti non sono motivanti. Le faccio due esempi di casa mia; ho dato l'esame di numismatica con il Prof. Bernareggi, degnissima persona, piacevole nella discussione e sebbene non fosse particolarmente gioviale come professore trasmetteva passione per la materia. L'esame era a schede, i testi ridicoli, impossibile ammalarsi della materia. Mio fratello si è laureato in numismatica a Milano, non so con chi e come, ho visto la sua tesi; avrei avuto vergogna a presentarla; mi ha risposto: "successone". A Biassono ci sono state 100 e passa persone è il segnale che la numismatica è viva e c'è interesse, forse molto di più nell'ambito privato di quanto non sia il pubblico. Manca il confronto e la voglia di mettersi in gioco, di perdere una serata per incontrare i vecchi e parlare di monete, oggi ci si adegua a Internet, Lei ed io, invece che prenderci un sano aperitivo assieme, conoscerci e parlare di monete, siamo qui a chattare, conformi al sistema che prevede l'anonimato e l'attenzione virtuale. Come può un circolo esistere se nessuno ci va, se diventa una seccatura. La numismatica è la mia passione, ne ho fatto una tortura in famiglia, eppure la vivo in solitudine, non ho rapporti con altri collezionisti, solo commercianti ed in quanto tali ... raporti estremamente onerosi; qualcuno nel corso degli anni è diventato un amico con cui andare a colazione e fare quattro chiacchiere ma sempre di rimando. Lei sa meglio di me che viviamo in un mondo pericoloso per migliaia di ragioni, dove il low-profile è l'unica via d'uscita: "non esisto, quindi esisto" nessuno si espone, nessuno prende posizione, di cosa stupirsi se non ci sono giovani talenti allo scoperto ? (ma stanno crescendo...)1 punto
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Anche se non scrivo più da mesi voglio rompere il mio silenzio per complimentarmi con Bizerba Rongom e Uzifox per il libro che hanno realizzato. E' fatto bene, ha una bella impostazione e sarà non di grande, ma di grandissima utilità. Con affetto e amicizia Domenico1 punto
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Potrebbe anche semplicemente trattarsi di "Status Symbol" Uno status symbol è un elemento caratteristico dell’aspetto e del comportamento (spesso l'acquisto di un oggetto di consumo costoso o raro) che tende a dimostrare esteriormente che il possessore ha raggiunto un determinato status sociale o un livello di ricchezza personale o di potere. La pulsione ad acquistare o possedere questi beni materiali deriva da alcuni aspetti dell'inconscio che spingono gli individui con personalità meno sicure ad utilizzarli per affermarsi, distinguersi, omologarsi, farsi accettare dallo strato sociale a cui appartengono o nel quale desiderano inserirsi. Questi comportamenti vengono intercettati dai produttori e dai commercianti di alcuni beni per spingere sempre nuovi e più costosi consumi dove il valore intrinseco del bene proposto è inferiore al prezzo richiesto. In molti casi proprio il prezzo elevato è - di per sé stesso - una componente del valore e quindi della qualificazione sulla condizione sociale apparente del detentore o dell'utilizzatore. Per Esempio: Quale differenza effettiva di valore intrinseco può esserci tra un vestito da 100 € ed uno da 5.000 oppure tra un orologio da 100 €uro ed uno da 10.000. Entrambi i tipi di oggetto assolvono, più o meno bene, alla loro funzione fondamentale in modo non troppo dissimile. La vera differenza sta nella moda, nella notorietà, nell'esibizione, nella sicurezza che può infondere la possibilità (economica) di poter acquistare un oggetto molto costoso. La ricerca della propria affermazione sociale attraverso la messa in evidenza di oggetti e consumi di lusso può raggiungere livelli parossistici e compulsivi tali da innestare un circolo vizioso che tende solamente a giustificare se stessi. Forse centra poco con il collezionismo numismatico...ma credo che "in parte" anche lo status symbol fa la sua parte...( scusate il gioco di parole) non credete ?1 punto
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Salute a voi come promesso oggi vi posto un'altra interessante e RARA moneta del Regno di Napoli Ferdinando d‘Aragona, detto il Cattolico, ed Elisabetta di Castiglia (1503-1504). Ducato d’oro. AV 3,43 g. – ø 22,0. + QVOS – DEVS CONIVNGIT OMO:NON SEP Busti coronati e affrontati dei sovrani. Rv. FERNANDVS ET HELISAB D G Stemma coronato quadripartito di Castiglia e Leon (1° e 4°), Aragona-Napoli (2°), Aragona-Sicilia (3°), con melograno (per Granata) in punta; ai lati, I – T (Giancarlo Tramontano, maestro di zecca). CNI 6. Pannuti Riccio 1. MEC 14, pag 335. Bernareggi, Numisma XXII, Madrid 1972, pag. 37 e segg. Crusafont 623B. Questo rarissimo ducato, gioiello di oreficeria rinascimentale, è opera del grande incisore Bernardino de Bove. I due sovrani unirono con le loro nozze sotto un’unica corona i regni di Castiglia e Aragona. La leggenda è tratta dal Vangelo Matteo 19, 5-6; Marco 10, 7-10. Ricordiamo che questi splendidi ducati si differenziano dagli eccellenti coniati in Spagna, oltre che per lo stile, per la presenza delle armi di Napoli (Aragona, Gerusalemme, Angiò e Ungheria) nel secondo quarto dello stemma del rovescio.1 punto
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