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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/29/12 in tutte le aree
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Buonasera a voi, scusate se ho approfittato del post creato da Luciano, ma non ho resistito. Naturalmente, come avete immediatamente capito, non si tratta di una moneta originale del XII, ma di un pezzo di fantasia. Questo, insieme a tanti altri esemplari, anch'essi tutti rigorosamente inventati, sono da sempre attribuiti ad un antiquario-falsario (ma dovremmo forse chiamarlo in un altro modo) veneziano della seconda metà del Settecento. Il suo nome era Alvise Meneghetti. Al suo tempo fu famosissimo, prima per la grande abilità di gioielliere (arte, questa, imparata forse durante il suo soggiorno presso la corte farnesiana di Parma) e poi, una volta rientrato in patria, per l'abilità nel procurarsi materiale archeologico straordinario, tanto che il suo negozio di antichità era meta di importanti figure del mondo culturale e politico d'allora. Tuttavia la specialità nella quale eccelleva era quella di creare falsi così perfetti che ancora oggi, pare, musei di mezza Europa hanno, del tutto ignari di possederle, nelle loro collezioni di corniole e pietre dure antiche, sue personali "creazioni"! Fu una figura così importante per la cultura antiquaria della seconda metà del Settecento, e così formidabile, che diversi anni dopo la sua morte, di fronte al senato accademico dell'Ateneo di Venezia fu letta una prolusione in suo onore. Alvise Meneghetti "...sapeva l'arte di mentire l'età"! Morì il 10 dicembre del 1768. Tornando alle false monete a lui attribuite, sembra che anche con esse abbai infestato musei pubblici e privati di tutt'Europa. Furono per diverso tempo ritenute autentiche e la loro genuinità ebbe ad un certo punto l'avvallo di Antonio Menizzi, direttore della zecca di Venezia. Questi, in un libro uscito anonimo ma scritto da lui, ricostruiva tutta la storia della Città Lagunare partendo dalle monete coniate dai tribuni di Grado, Rivalto e Malamocco fino alla fine del Duecento. Inutile dire che le monete dei tribuni, ritenute autentiche dal Menizzi, erano in realtà pezzi di fantasia come quello che vi ho illustrato nel mio post precedente. I nobili del tempo, i vari Tiepolo, Correr, ecc., fecero a gara per coprire i buchi presenti nelle loro collezioni e inserirono nei loro medaglieri un'infinità di pezzi fasulli che il Meneghetti prontamente forniva loro. La storia di queste interessantissime "monete" ebbe fine nel 1821, quando Giulio Cordero di San quintino le smascherò.Ma ancora parecchi anni più tardi fecero vittime eccellenti. Alcuni esemplari erano presenti, ritenuti autentici, nel catalogo di vendita della collezione Welz e ancora nel 1955 un illustre studioso, commentando alcune monete ossidionali bresciane, cadeva nella "trappola" del Meneghetti. Ci sarebbe tanto da dire su questi pezzi, ma per ora penso possa bastare. Da notare che forse le vittime più illustri di Meneghetti, e suo malgrado, furono (e in qualche caso lo sono ancora) gli studiosi di storia e archeologia navale. Infatti, per lungo tempo reputarono sicuramente autentica la fattura della chelandia (una nave da guerra medievale) incisa su di una moneta del doge Pietro Candiano (sic! )e ne riportarono la relativa l'immagine in testi importantissimi. Come avrete già capito, si trattava in realtà di una "creatura" dal Meneghetti. Fu solo nel 2004 che Reinhold Muller svelò l'arcano. Tuttavia, se digitate il nome "chelandia" su google, vi compariranno alcuni siti che ancora oggi illustrano questa tipologia di nave con l'immagine tratta dalla moneta di Alvise. E sì, a quanto pare il Meneghetti sapeva proprio l'arte di mentire l'età... Cordialmente, Teofrasto4 punti
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Ed eccomi giunto alla fine della mia fatica, che spero vi abbia interessato Chi, magari invogliato da questa discussione, vorrà mettere in collezione qualche esemplare di Liberty Head nickel, non avrà difficoltà a farlo. Come già detto in precedenza, tranne che per due o tre annate, si tratta di una moneta molto comune, facilmente reperibile in bella conservazione per poche decine di euro. Ma se proprio volete un 1913, in attesa del colpo di fortuna che vi permetterà di trovare il sesto specimen, o di vincere al Superenalotto la cifra necessaria a concorrere la prossima volta che un esemplare apparirà in asta, potete regalarvi una delle tante riproduzioni che si trovano in vendita nel web....per quella in foto, bastano poco più di 40 dollari Grazie a tutti petronius2 punti
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Ringrazio per l'opportuna riflessione sulle funzioni del forum. Ho ben poco da aggiungere a quanto esposto da Numa. Come ha bene spiegato lui, il forum va bene come è. Questo è il primo punto fermo, a scanso di equivoci. Ovviamente possono esistere margini di miglioramenti ed è su questi che bisogna meditare. Per frenare l'invasione e anche invadenza di certe cazzate (preferisco usare termini espliciti e non ipocriti puntini), che sono inevitabili in un forum aperto a tutti, sono necessari interventi di curatori e moderatori, che appunto stanno lì, in ogni sezione. Quindi è loro responsabilità che le discussioni, sempre improntate alla democrazia (ma non alla licenza, che è cosa diversa), non deraglino dai giusti binari. E' sempre necessaria mano ferma, ma anche massima chiarezza, per dirimere le questioni. Quindi è sempre molto importante e anche delicata la scelta di queste persone, che è demandata all'Amministrazione e questo costituisce un aspetto critico per il successo di un forum. Devo dire che negli anni il forum è molto cresciuto e migliorato, con maggiori autocontrolli. All'inizio era forse più facile postare una moneta senza provenienza, con maggiori spunti di interesse, ma ora si è più prudenti e ligi alle leggi correnti. Specialmente nel settore antico e medievale ciò ha portato a una certa contrazione degli interventi a favore forse di un miglioramento nei contenuti. Ha ragione Dabbene che, ed è il rovescio della medaglia, che quando una discussione verte su aspetti molto tecnici o scientifici la frequentazione da parte dei forumisti diminuisce. Ma, a mio giudizio, questo non deve destare preoccupazione. L'importante è che almeno potenzialmente chiunque può seguire quella discussione. Magari tornerà in un secondo momento, grazie anche al motore di ricerca, e nulla viene perduto..... Giovanna ha accennato alla possibilità di creare Gruppi destinati a discussioni più circoscritte e riservate. Può essere una idea, da approfondire. Debbo però sottolinare che in genere un vero studioso (accademico o no) può talvolta sentirsi a disagio in una sorta di arena, anche se qualificata. Purtroppo conosco molti che sono dei "solitari", che non amano mettersi in discussione ed è un vero peccato. Poi esiste anche il problema del tempo da dedicare alle discussioni, che viene sottratto da ricerche più approfondite. Non è facile creare una struttura dove magari diventa possibile creare un lavoro "in progress" da sfociare magari in una pubblicazione. Lo studioso normalmente è un poco geloso della propria ricerca e difficilmente tende a condividerla con altri. In fondo è soprattutto un problema di livelli e di contenuti. A livello preliminare considero sempre molto utile sollevare un argomento e ricevere e discutere per poi proseguire da sè fino alla conclusione e pubblicazione della propria ricerca. Alcuni articoli li ho pubblicati su "Monete Antiche" del buon Morello e talvolta sono stati frutto di discussioni nel forum e in questi casi ho sempre aggiunto ringraziamenti al forum stesso. E' stata una crescita culturale e umana anche per me. Quindi, in conclusione, il forum va bene così, con i giusti controlli che già ci sono (al massimo migliorabili in alcuni casi) e probabilmente esistono ulteriori margini di miglioramento per chi è maggiormente impegnato negli studi.2 punti
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moneta molto interessante la moneta utilizzata e` un 8 reales spagnolo del 1780-1810 carlo III o IV ed e` stata tagliata per esser utilizzata come sottomultiplo (pesala per cortesia) questo tipo di taglio veniva fatto nelle isole caraibiche la contromarca non la conosco comunque ce ne sono per esempio con tortola che era la capitale delle isole vergini britanniche2 punti
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Scusa, ma non ci siamo proprio. I tedeschi "naturalizzati" sono tutti, Podolski e Klose a parte, di nascita e formazione tedesca. Persino il Boateng del Milan è nato e cresciuto in Germania, e al contrario di quel che si pensa è naturalizzato ghanese per via del padre! Ovvio che tutti questi giocatori non possono avere le caratteristiche fisiche dei loro omologhi "ariani" di un tempo, ma da lì a dire che la Germania si sia impoverita mi pare una assurdità. Questi giocatori non sono naturalizzati (ripeto, a parte i due polacchi, che cmq si sono calcisticamente formati in Germania), SONO TEDESCHI, la maggior parte di loro ha solo un genitore straniero, sono esattamente come il nostro Montolivo che ha la madre tedesca. Forse dovremmo dire che Montolivo non è un giocatore italiano? Per quanto riguarda Inghilterra e Olanda, il discorso è identico alla Francia: da 30 anni usano a mani basse giocatori provenienti dalle colonie o figli di emigrati. Suvvia, pensi davvero i vari coloured olandesi siano olandesi purosangue? Ti dice niente il nome Suriname? Senza contare i vari Afellay e Bouhlarouz, di origini marocchine? E vale pure per l'Inghilterra, tutti i coloured hanno genitori o nonni africani o caraibici, Welbeck ha il doppio passaporto ghanese, Defoe ha i genitori caraibici, ma guardati la scheda di tutti e vedrai che sono tutti figli o nipoti di immigrati. Poi vabbè, se per te Camoranesi, nato, cresciuto e vissuto in Argentina ove ha giocato fino ai 24 anni (e dove è tornato a giocare l'anno scorso), era un tipico giocatore di scuola italiana allora direi che non vale nemmeno la pena discutere di questo argomento.2 punti
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Dai, non ricomiciamola con questi ragionamenti estremi da ultras secondo cui noi meritavamo 15 mondiali e solo la sfortuna e arbitri bari ce li hanno tolti. Abbiamo perso mondiali ai rigori ma abbiamo anche vinto titoli mondiali ai rigori.... nel 2008 la Spagna ci ha battuto nei quarti ai rigori e quest'anno noi abbiam battuto l'Inghilterra. Nel 2004 i nordici hanno fatto il biscotto, ma se noi eravamo così forti perchè non siamo riusciti a battere nessuna di quelle due nazionali? Nel 1990 abbiam perso in semifinale pur segnando un gol in fuorigioco (senza contare il gol annullato misteriosamente ai cechi nell'ultima partita del girone di qualificazione) e buttando via la partita con un successivo atteggiamento remissivo, non certo per la sfortuna. Nel 2002 abbiam trovato un arbitro corrotto ma da lì a dire che meritavamo di vincere i mondiali direi che ce ne passa. 1980? :o Volevamo vincere gli europei segnando due gol in 4 partite e non riuscendo nemmeno a battere il Belgio? 1996? :o Ma se non abbiamo nemmeno passato il girone eliminatorio, perdendo per pura supponenza calcistica contro la rep. ceca?? Nel 2000 abbiam avuto sfortuna nella finale, ma porca pupazza, abbiam eliminato l'Olanda in semifinale ai calci di rigore dopo 120 minuti di assedio e due rigori sbagliati dagli olandesi... e per fortuna che siamo sfortunati.... poi mi verrebbe da chiedere cosa abbiano rubato i francesi in finale.... le partite purtroppo o per fortuna durano 90 oppure 120 minuti (in quel caso qualcosa di meno, visto il golden gol)... con questo tipo di ragionamento i nigeriani dovrebbero dire che noi abbiam rubato la partita degli ottavi nel 1994 pareggiata al 92° e vinta poi ai supplementari. Ma è proprio così difficile ragionare con sportività e dire che fortuna, sfortuna, arbitraggi negli anni si compensano? Io questo assurdo vittimismo a senso unico non lo sopporto proprio e mai lo sopporterò.... è anche per questo tipo di atteggiamenti che mi sono disamorato del calcio, nessun tipo di obiettività, conta solo denigrare gli avversari e dire che noi siamo i più forti e gli altri se ci battono è solo perchè hanno rubato.2 punti
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Ho letto con molta attenzione l'aarticolo di Pierluigi Debernardi sulla nascita del denario, definito risolutivo sulla questione, da Roberto Diegi nell'ultimo numero di Panorama Numismatico. E' opportuno fare delle precisazioni. Cominciamo con 2 notazioni di carattere metodologico. 1)Pag. 5. Uno dei metodi utilizzati dal Debernardi è la Variante di Conio. Bisogna, tuttavia, far notare, che il Principio Scientifico non è questo, ma quello della Sequenza di Conio. Datesi tre monete con diritto e rovescio: A B, B C, D C....si ha una sequenza di conio, peraltro relativa, in quanto non sappiamo chi verrebbe cronologicamente prima o dopo. La Variante di Conio costituisce una degenerazione del Principio Scientifico e non può essere utilizzata in maniera risolutiva. Esempio: Testa con profilo naso diritto, testa con profilo naso curvo, testa con profilo naso monco NON sono in necessaria sequenza cronologica, secondo un principio, tutto aleatorio, di un progressivo "storcimento" del naso. 2)Pag. 27 nota 59. Lo stile non è principio scientifico atto a determinare cronologie precise. Può essere indizievole, più o meno discriminante, ma mai determinante. Giusta l'osservazione del Debernardi sull'abuso furbesco di tale metodo. Per il resto, metodologicamente, l'articolo di Debernardi non presenta ulteriori anomalie. Cronologia: L'articolo è ottimale dal punto di vista della Cronologia Relativa. Spiega molto bene i paralleli, le congruenze fra serie e le incongruenze crawfordiane. Particolarmente di pregio è la parte relativa al "distaccamento" della riforma denariale dal bronzo sestantale(pp. 25-29), con un collegamento a una serie post-semilibrale(trientale de facto). Ottimo anche lo spunto sulla possibile sovrapposizione del denario con il quadrigato(pp. 23-25), rinnegato dai middleniani(NON Thomsen), per un argomentum ex silentio, cioè l'assenza in tesoretti di entrambe le monete. Per quanto concerne la Cronologia Assoluta, l'articolo sembra inficiato da un errore di fondo, cioè quello di aver dato per acquisito(probabilmente in base alle riconiazioni delle tre città ribelli campane), le riforme semilibrale e post-semilibrale e il collegamento a questo della Riforma Denariale. Sarebbe stato opportuno approfondire la questione in maniera separata e dettagliata. In conclusione, ritengo ottimale l'articolo di Debernardi, frutto di uno studio approfondito, degno di ogni considerazione e soprattutto rimarcante che la strada da compiere è ancora lunga. Vincenzo.2 punti
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Salve secondo voi in che grado di conservazione è questo Coronato di Ferdinando I D'Aragona? I riferimenti e la catalogazione verranno forniti in altra discussione. La moneta è presente in collezione privata. --Ringrazio chi parteciperà al sondaggio votandolo lo stato di conservazione di questa moneta --Salutoni -odjob1 punto
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Ho appena caricato in biblioteca un nuovo libro: Dall’impero di Roma all’impero fascista. Creazioni monetarie e bancarie italiane attraverso i secoli. Banco di Roma - 1940 LINK1 punto
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Ripropongo qui per comodità la lista dei prenotati allo stato attuale e provenienza geografica (indicativa) LISTA COPIE PRENOTATE (19): - Piergi (1) --> TORINO - mr_palanca (1) --> TORINO PROV - Angelonidaniele (1) --> TORINO - cembruno5500 (1) --> AOSTA - Niko (1) --> VARESE - darman1983 (1) -->LECCO - 417sonia (1) --> MILANO PROV - dabbene (1) --> MILANO - viganò (1) --> MILANO - tartachiara (1) --> VERONA - renato (1) --> JESI - legionario (1) --> SBT - alessandro2960 (1) --> FERRARA PROV - andreaimperatore (1) --> ROMA - odjob (1) ---> ??? - Marfir (1) ---> ??? - Sesino974 (1) --> ??? - Rickkk (1) --> VENEZIA PROV ? - Dizzeta (1) --> GENOVA -->Cordusio Confermo il prezzo di 60€ euro incluse spese postali per i lamonetiani a fronte dei 70€ + spedizione per chi lo acquisterà in seguito tramite i consueti canali. Trattandosi però di ordine cumulativo sarebbe molto più comodo per l'Editore cercare di accentrare le spedizioni il più possibile in uniche soluzioni (nei limiti geografici chiaramente) e intestare la relativa fattura a chi si fa carico di distribuire il tutto poi agli altri. Questa persona dovrà chiaramente effettuare solo lui il pagamento in modo da far combaciare nome pagante e fattura. (magari ritirando prima la quota dai vari compagni di spedizione) Ad esempio allo stato attuale vedo che ci sono vari utenti di Torino oppure zona Milano e due marchigiani. Per la zona Milano a già dato la sua disponibilità il "collega" rongom a prendere in carico i pagamenti e le varie copie per poi distribuirle lui possibilmente in occasione del Cordusio, per renato e legionario ci posso pensare io se per loro è ok (con Renato ci eravamo già sentiti ;) ), per torino non saprei... Per gli altri che stanno "sparsi" si procederà necessariamente a spedizione singola. Per altre esigenze (ad esempio ritiro in loco da Varesi o altro) potete esporle a me in MP e vediamo attimo come possiamo fare. I pagamenti disponibili verso VARESI sono i seguenti: a) Assegno bancario o circolare non trasferibile, intestato a Numismatica Varesi s.a.s. b) Vaglia postale pagabile presso l’ufficio postale PV 4 c) Bonifico bancario sul C.C. 2977 della UBI-Banca Popolare Commercio e Industria, ag. 341 di San Martino Siccomario (PV), CAB 56210, ABI 05048, CIN Q (preferibilmente inviando tramite fax o raccomandata la ricevuta della Banca) IBAN IT 42 Q 05048 56210 000000002977 d) Paypal: [email protected] NON EFFETTUATE NESSUN PAGAMENTO PERO' PER ORA. Ora vi contattato ognuno per preparare la lista indirizzi (da girare poi all'Editore) e sentire le varie esigenze. Spero di essere stato chiaro. Saluti Simone1 punto
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Ma esistono dei documenti di zecca dove si propone la coniazione di questi bagattini? Come Teofrasto, anch'io propendo (se così si dovrebbe trattare) per un falso Cigoiano. Il Padovan a pag.38 (Le monete della Repubblica Veneta dal XI al XVIII Secolo, 1879) parla di quattrino di due metalli e fa riferimento alla deliberazione del 28 gennaio 1511. A mio giudizio fa proprio riferimento a quelli del Correr perchè riporta la parola DVCE e non DVX. Il Papadopoli nella sua opera non aggiunge e cambia il nome di questa moneta da quattrino a bagattino. L'unica notizia che si riesce ad avere in più è che sono presenti anche al Museo di Vienna questi due esemplari. Io partirei dai documenti per capire la bontà o meno di questa moneta...1 punto
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.......e continua "...dato che l'argento era l'unica cosa straniera che la Cina accettava. Nei commerci orientali sui "dollari spagnoli" erano spesso impressi caratteri cinesi noti come "chop marks" che indicavano che quella particolare moneta era stata saggiata da un mercante ben conosciuto e valutata genuina. Probabilmente sono come quelle contromarche che si notano in alto al "pezzo" di moneta che hai postato,1 punto
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t ratto da "Wiki.." Il pezzo da otto aveva il valore nominale di otto real. Le monete erano spesso tagliate letteralmente in otto "bit", o a volte in quattro quarti per creare delle monete divisionali. Questa è l'origine del nome colloquiale che hanno di pezzo da otto e dei nomi di "quarter" e "due bits" usati negli Stati Uniti per la moneta da 25 cent.1 punto
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30-60 giorni!!! sempre peggio !!! che poi solo di interessi con i soldi che hanno pagato migliaia di utenti online e 'tenuti' per 1-2 mesi......lasciamo stare Siamo seri... Quante monete hanno venduto online ? Supponiamo anche siano (esageratissimamente) il 30 % delle monete emesse (un'assurdità, ma esageriamo pure...) ? Quindi, avendo emesso 125000 pezzi si parla di circa 40000 monete. Venivano vendute a 14 Euro cad. + 2 Euro di spedizione, totale 16 Euro. 16 Euro x 40000 pezzi = 640000 Euro. Calcolando un tasso di interesse su base annua del 4% (esageriamo anche qui, in banca pochi te li danno, e per 1 o 2 mesi non te lo da nessuno, da quanto mi risulta) per il periodo massimo che citate (60 giorni) si ottiene un interesse di circa 4000 Euro... Pensate davvero che 4000 Euro (ripeto che parliamo di cifre esageratamente gonfiate !!!) cambino i destini delle casse dell'AASFN o che abbiano elaborato un piano diabolico per guadagnare in interessi una cifra del genere ? 1. ci risiamo. Non ci dimentichiamo mai che parliamo con discorsi da bar e totalmente conviviali senza nessuna fonte certa TUTTI quando facciamo discorsi così. tu compreso quando addirittura pronostichi quanta percentuale di vendita hanno fatto online. su che basi?? ti ricordo che moltissimi (non so le percentuali magari aiutami :clapping: ) abbonati non hanno nemmeno ricevuto i moduli, me compreso , e hanno ordinato online. 2. non credo l'argomento sia stabilire se c'è un "piano diabolico" o meno sta di fatto che sono dei PAGLIACCI sotto tutti i punti di vista (mail prima, poi correzione anticipando mail esatte che non arriveranno mai, moduli che non arrivano per posta a tutti, moduli che ad alcuni arrivano in recenti mail) per finire l'esplicita dichiarazione che possono spedire dopo 60 giorni dall'ordine(con pagamento immediato perchè online). Ora se credi che i 30-60 giorni siano una particolarità del solo 2 euro cc vorrei mi pronosticassi anche il perchè visto che è la stessa organizzazione che spedisce tutto il resto della numismatica. Quindi i ricavi dalla vendita online sono molto ma molto più grandi della cifra da te pronosticata. Ti ricordo inoltre che siamo nel 2012. chi invia per posta moduli cartacei per ordinare qualcosa ormai sono solo anziani o pochi altri perchè l'informatizzazione è totale e gli acquisti online hanno ampiamente superato quelli fatti fisicamente nei negozi per svariate categorie merceologiche. tenuto conto in ultima che l'abbonato si registra online coi suoi codici quindi capisci da solo che la stragrande degli abbonati si tanno, se non l'hanno già fatto, abituando a non spedire più nulla e a far vaglia e ste cose preistoriche ma, al passo coi tempi, si adeguano ai più comodi ordini online (sempre che i geni dell'aasfn si decidano a rendere il sito funzionale al 100%. Concludendo direi che già i discorsi che stiamo facendo non sono propri di esperti di numismatica ma discorsi che tentano di dare spiegazioni plausibili su inspiegabili disservizi se poi ci arroghiamo i poteri di preventivare le percentuali bhè allora discutiamo proprio di aria fritta ... Ne sparo un'altra... sono in due in tutto l'ufficio e spediscono dieci buste al giorno :rofl: :rofl: :rofl:1 punto
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Buon giorno, chiedo scusa per non essere intervenuto nella discussione, recentemente, ma sono stato colpito da un grave lutto, ho avuto la perdita del mio caro papà. Lo faccio adesso che sono ritornato a casa......... Avete letto logicamente cosa ha riportato numa numa e a differnza di quanto si è letto e tramandato fino ai giorni nostri credo che la NAC abbia effettivamente visionato attentamente e riportato ciò che la moneta porta inciso sopra è cioè le lettere GF e non CF...........lasciamo stare ciò che altri studiosi hanno scritto, ripeto nessuno è immune da errori, ma non capisco perchè non si accettano queste evidente segnalazioni; credo che alla NAC non interessa il particolare delle sigle impresse e di chi sono, ma ad alcuni personaggi che le studiano sì.....per rispondere un pò a numa numa, qui come in altri casi "evidenti" non si tratta di felici intuizioni di peter, ma della realtà dei fatti, più chiaro di così cos'altro si vuole, conosciamo tutti quanto è difficile ricercare documenti di quest'epoca, ma se quei pochi che già ci sono, gli ignoriamo, bhè io non sò più che dirvi !! Io non devo convincere nessuno per il lavoro che stò portando avanti, cerco solo di fare un pò di chiarezze su alcune monete che palesemente sono state riportate "errate", questo del Carlino "EGO IN FIDE" è accompagnato anche da qualche scritto è prova tramandata a noi. E rispondo anche al "Dunque" di Odjob che non sò se è una sua affermazione convinta o è il frutto di ciò che è stato riportato. Questo Carlino è stato coniato a partire dal 1600 anche se reca la data 16.. (credo fino al 1606) e come detto prima, sostituendo l'altro carlino commemorativo del matrimonio di Filippo III, anch'esso coniato nel 1600. Mi spigate adesso come avrebbe fatto Giovanni Francesco Citarella a siglare questa moneta in quanto la sua carica è a partire dal 19 novembre 1611 ? Aggiungo....la sigla G del maestro di prova non è di Francesco Antonio Giuno (che entra in carica il 6 giugno del 1609) ma di Gaspare Giuno, maestro di prova in quel periodo e se osservate attentamente la moneta dell'Asta Artcoins credo che la sigla non sia G ma GI, la stessa che poi troviamo molto frequentemente sui mezzi carlini (zanette) siglate da lui. Tutto questo riportato nell'ultimo pezzo e scritto tra le righe del bollettino del Bovi e in alcuni altri lavori. Non sò più che dirvi http://www.mcsearch.info/search.html?search=carlino+filippo+III&view_mode=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ol=1&sort=&c=&a=&l=#11 punto
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Mi scuso se solo ora mi sono accorto di questa discussione, chiaramente fuori posto. Si tratta di una riproduzione moderna in oro puro di un normale statere d'argento. Il prototipo è Vlasto 538, di cui allego una foto (della Classical Numismatc Group), del peso di 7,92 grammi Il peso dimostra che non dovrebbe essere uno statere originale placcato in oro, sempre in tempi moderni. E' una riproduzione abbastanza fedele, probabilmente ad opera di qualche orafo utilizzando un buon calco dello statere d'argento, abbastanza comune e facilmente reperibile almeno fino a una ventina d'anni fa.1 punto
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Ora è facile saltare sul carro dei vincitori, parlarare male dei tedeschi, della Merkel, mandarli a quel paese e quant'altro (non mi riferisco a te). Io pagherei per vedere il modello tedesco esportato in tutta Europa, in Italia soprattutto. La Germania è una "pentola" da cui escono nuovi talenti ogni anno, e ieri si sono visti alcuni di questi (più altri già formati). Il più vecchio ieri (prima che entrasse Klose) era Lahm, che ha 28 anni. E' Lahm l'esempio per i ragazzi tedeschi, mentre da noi i simboli sono Di Natale o Pirlo. Ben più anziani. Tutto questo è bellissimo, hanno avuto coraggio e bisogna ammetterlo. Una squadra giovane e con poca esperienza che sia al Mondiale 2010, sia a Euro 2012 è sempre arrivata tra le prime 4. Tanti giocatori tedeschi diventeranno dei grandi del calcio mondiale. Hummels, Gotze, Badstuber, Ozil, Muller, Reus e Kroos Questi sono già fortissimi e non hanno più di 23 anni. Averne così in Italia ... Noi puntiamo sui vecchi (parlo dei club), Inter/Milan/Juventus non si permettono di lanciare qualche giovane in prima squadra. Ne viene fuori qualcuno ogni tanto, solo in casi rari.1 punto
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Abbiamo giocato meglio e giustamente meritato di vincere. Non abbassiamo il fair play però. Ieri l'Italia ha dato grande prova di calcio ma anche di comportamento in un match che era molto significativo. Restiamo sul terreno di gioco però. I significati politici lasciamoli dove devono stare: in altra sede. Giustamente in antichità in occasione dei Giochi (non solo quelli di Olimpia) tutte le ostilità cessavano, perfino le guerre, e quello che contava era il solo terreno della sfida sportiva, lasciando a casa rancori malumori divisioni etc. Che avessero capito un pò meglio di noi come comportarsi filosoficamente ? :)1 punto
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l calendario islamico si basa su una scansione del tempo puramente lunare. Prende le mosse dal 622, anno in cui fu compiuta l'Egira dal profeta dell'Islam Maometto, e si snoda in 12 mesi alternativamente di 30 e 29 giorni. Rispetto all'anno tipico, quello islamico è, quindi, di 354 giorni soltanto. Di qui lo sfasamento: ogni anno la differenza tra anno islamico e anno cristiano aumenta http://it.wikipedia.org/wiki/Calendario_islamico1 punto
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mi risulta che monete di prova vi siano state ma con tondelli di rame se posso esprimere un parere personale, questa moneta non mi sembra un falso ho anch'io dubbi sulla validazione del peso bisognarebbe chiedere ad inasta su cosa si basa il loro giudizio di non autenticità1 punto
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OK, però non ti agitare. Ti leggo lo stesso anche senza grassetto e sottolineatura. Guarda, di fronte a tanta sicurezza non posso e non voglio controbattere. Ripeto, visto che sei così sicuro di te non si sa mai che poi mi rinfacci questa affermazione sbagliata. Però io dico solo, piano a ragionare con la testa, che con Monaco non ha senso. Nessuna emissione di Monaco ha senso nei prezzi, dalla prima all'ultima. Ecco che allora un cofanetto di un CC in versione Proof (con una tiratura che per me è bassa) può riscuotere interesse e mantenere un prezzo abbastanza alto.1 punto
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Ecco come promesso, una serie di monete di Bar Kockba (Simon), 3 in bronzo, 1 in Ag (denaro, zuz). A queste aggiungo 4 rare monete con sovramarca della X Legione Romana Fretensis, quella, per intenderci, che conquistò Masada. roth371 punto
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Caro Magdi comprendo il tuo punto di vista e trovo che lo stratagemma che proponi probabilmente possa essere anche molto efficace. Tuttavia qui non si tratta di ovviare ad un problema di "contenimento" di certi non-interventi o di salvaguardare i contributi di chi al forum dedica tempo, spazio, risorse e conoscenze. La questione andrebbe affrontata da un punto di vista etico. Ovvero riflettere sulla natura del forum , in quanto libera arena dibattimentale e, come tale , contenitore e dispensatore di conoscenze che relativamente 'pochi' mettono a disposizione dei più. Se riconosciamo la validità sociale di questi presupposti e di questa natura del sodalizio cui partecipiamo, allora va da sé che sia normal accettare il forum tal quale com'è oggi, ovvero di libero accesso a chiunque dove categorie di gente esperta dibatte e mette a disposizione il suo sapere sia al novizio per il quale tali informazioni rivestono carattere importantissimo di formazione e crescita, sia inevitabilmente a chi succhia quanto gli interessa, non contribuisce e scappa (permettetemi di osservare che non tutti gli interlocutori silenti siano nocivi, vi sono molti utenti silenti qualificati che pur non intervenendo possono trovare nel forum spunti e idee che possono poi essere riversate, a beneficio della comunità numismatica, per altre vie ed altre forme - anche in questo la funzione sociale del forum , pur senza evidenza diretta, riveste un ruolo non banale) Nella funzione appena descritta il forum mette a disposizione dati, conoscenze, know-how al pari, ad esempio (pur con diversa forma) di un Wikipedia, strumento (ancora) gratuito, pratico ed utilissimo per un primo approfondimento. Chi contribuisce a Wikipedia lo fa su base del tutto volontaria. Ritengo che chi contribuisca al forum in maniera attiva/fattiva , oltre a divertirsi , faccia anche dle volontariato culturale che ha mio avviso ha piena cittadinanza a fianco di altre forme di volontariato. Alla mensa dei poveri mangia anche qualche ricco che quel cibo se lo potrebbe comodamente pagare ? Viene regolarmente qualcuno tutti i giorni che mangia e scappavia e non si ferma mai ad apparecchiare o dare una mano a lavare i piatti? Ci sta anche questo , ma l'importante sono gli altri cui si rende un servizio, si dà ma si riceve anche , si insegna, si impara e non dimentichiamoci la cosa piu importante, a parte qualche inevitabile scaramuccia, ci si diverte :) Ecco perche sostengo che il forum, tal quale, dovrebbe restare cosi com'è. Come tutte le associazioni ha i suoi problemi, le sue contraddizioni, limiti, imperfezioni etc. ma tutto sommato è un meccanismo che produce , che va avanti , che rende un servizio, che permette alle persone di scambiarsi tanto, in modo virtuale e , piu recentemente avete visto che con alcune iniziative si è dato modo anche di dare vita ad incontri reali. Trovo infine significativo che si sia riusciti ad avviare una riflessione sulla natura del forum, sulla sua funzione, sui suoi limiti e confini. E' un ottimo segno a mio avviso che i partecipanti di una comunità, anche se virtuale, riflettano su contributi e sulle modalità di come porsi verso i propri partecipanti. IN istituzioni tradizionali il rischio piu grosso è quello da un lato della sclerotizzazione di certe strutture e meccanismi che impediscono rinnovamento; dall'altro è la tendenza , sempre fortissima in organismi associativi , nel cadere in autocelebrazioni che di fatto impediscono pensieri laterali e spinte innovative. Ben venga che si rieesca a parlare liberamente di questi temi :)1 punto
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30-60 giorni!!! sempre peggio !!! che poi solo di interessi con i soldi che hanno pagato migliaia di utenti online e 'tenuti' per 1-2 mesi......lasciamo stare1 punto
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Complimenti innanzi tutto agli autori, specialmente per la passione che ci hanno messo! Desidero prenotare anch'io una copia, please mettetemi in lista :) ciao R1 punto
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Ti ringrazio Francesco ma,ormai lo sanno tutti ,io colleziono medaglie dei compatroni di Napoli,fra l'altro su Panorama Numismatico di luglio-agosto uscirà proprio un'articolo su queste medaglie. --odjob1 punto
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Sicuramente è Stupendo ma a quel prezzo ne acquisti almeno 3 o 4. Ma i prezzi saranno solo di vetrina,spero. Il 1826 forse non arriva allo SPL o al massimo è un SPL http://www.ebay.it/i...=item3a6ee288b7 Io invece la trovo semplicemente favolosa e per me il FDC se lo merita tutto, ha dei difetti di conio anche piuttosto evidenti, ma i fondi sono speculari e i rilievi sembrano quasi satinati, definirla un qSPL per me è un eresia :) ma questo è il mio personalissimo parere :) Saluti, Luca1 punto
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Un accademico, un addetto ai lavori, se entra nel forum lo dovrebbe fare come una missione ,alcuni lo fanno, dare agli altri, insegnare ,trasmettere, cercare di divulgare, far appassionare,non è semplice, non è da tutti, chi lo fa è virtuoso, lungimirante, da applaudire, offre l'opportunità ad altri di apprendere, conoscere, questi che lo fanno sono per la numismatica di servizio, per tutti. Ovviamente ne consegue anche un consenso personale, un seguito, apprezzamenti, riconoscimenti, si crea un circolo virtoso che può essere utile e prezioso per tutti e ovviamente anche per loro. Però bisogna coglierlo, capirlo,ed essere portati ,sensibili a tutto questo, non è ripeto da tutti ; spero che questi addetti ai lavori sul forum aumentino, saranno premiati dal nostro consenso e ringraziamento. Ho molto apprezzato il dott. Bernardelli, che tra l'altro personalmente ritengo a Biassono abbia fatto, dopo ovviamente il Prof. Arslan, la relazione più interessante sul ripostiglio, che si sia iscritto e abbia dopo abbia partecipato alla discussione sul forum con tutti,rispondendo,commentando, cogliendo anche dei buoni spunti usciti dai lamonetiani. Queste persone che sanno e che vogliono parlare con noi, penso sia un peccato chiuderle in un recinto,il bello del forum è che si rapportino col loro pubblico, cogli appassionati, con chi li legge, anche noi tutto sommato siamo importanti per loro e molti lo hanno capito.1 punto
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ah.....ecco qua a quanto pare 10.000 pezzi proof allora!! prevedo prezzi molto alti Ma sulla base di cosa prevedi prezzi molto alti ??????? Se 10.000 pezzi ti sembrano poco che valutazione dovrebbero raggiungere i 2 euro CC Proof lussemburghesi che hanno tiratura nettamente inferiore (circa la metà). Prima di fare certe affermazioni si dovrebbe argomentarle, ricordiamoci quanti utenti leggono il forum e seguono i consigli degli utenti anziani o con più messaggi. Il mio consiglio è di attendere la fine dell'anno quando usciranno anche quelli in rotolino, solo allora sapremo veramente quanto è ricercata questa moneta.1 punto
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RENATO RICORDATI UNA COSA BASILARE CHE ANCHE BRUNO PENSO CHE CONDIVIDA NE ABBIAMO PARLATO TANTE VOLTE UNA MONETA CHE PIACE SI PRENDE PUNTO LA TUA MI PIACE FORSE è STATA LAVATA TEMPO ADDIETRO MA LA CONSERVAZIONE C'è TUTTA QUINDI GODITELA COME UNA FIGLIA :hi:1 punto
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Ringrazio l'articolato commento di Vincenzo, che fornisce anche utili spunti di riflessione su certi aspetti che sono alla base di un corretto approccio alla Numismatica. La prima cosa fondamentale è quella della massima onestà intellettuale e quindi evitare di cercare acqua da portare al proprio mulino e puntellare solo la propria ipotesi a scapito di altri indizi. Il lavoro di Debernardi (che ho avuto il piacere di conoscere personalmente) costituisce sicuramente un importante contributo e spunto di ulteriori riflessioni (mi auguro anche di ulteriori studi). Non è questa la sede per riaprire la solita questione della nascita del denario (al 215/214 a.C, come continuo a ritenere e in accordo con DeBernardi, con modesto rialzo della data rispetto al 212/211 del Crawford, oppure a prima, in ambito almeno post-semilibrale), una questione che non è ancora del tutto risolta. Giustamente Vincenzo ha richiamato l'attenzione su alcuni aspetti più propriamente metodologici. Bisogna andare molto piano con le varianti di conio, che pure ci sono, ma che, per avere un maggiore significato scientifico, non possono essere svincolate da una accurata analisi della sequenza dei conii. Questa analisi implica ovviamente la conoscenza di TUTTI i conii riconoscibili da monete e buone immagini (e nel caso di una moneta non rarissima di tratta di un lavoro molto pesante e delicato, da fare su un alto numero di esemplari, anche migliaia, da esaminare). Purtroppo in genere non si riesce a ottenere comunque una sola classica sequenza, tipo Aa, Ab, Bb, Cb, ecc (con lettere maiuscole indicanti il diritto e lettere minuscole indicanti il rovescio), per cui è possibile ipotizzare che ad esempio il conio del rovescio b è posteriore del conio a. Più spesso si hanno diverse sequenze che sono interrotte da mancanze di diretti collegamenti fra i vari conii. Il passo successivo è quindi quello di disporre le varie parziali sequenze (un pò come i vari frammenti di un DNA) e cercare altri indizi che possano meglio spiegare tali sequenze (sempre relative!). Alcuni indizi sono presenti negli esemplari appartenenti a specifici rispostigli (dove è possibile rilevare talvolta una concentrazione di determinate sequenze, che quindi possono essere in qualche modo apparentate), altri ancora da particolari segni presenti sui conii, come la conformazione dell'elmo, lo stile, ecc., segni che presi singolarmente non hanno particolare valore. Molto spesso, specialmente nella Numismatica di vari anni fa, si dava grande importanza allo stile, ma la sua valutazione risente sempre e comunque della sensibilità personale dello studioso e quindi è sempre un parametro altamente soggettivo. Lo stile assume il suo giusto significato solo se viene "contestualizzato" in una determinata sequenza. Non necessariamente, anche se forse più frequentemente, le monete di bellissimo stile sono le prime di una serie. Il discorso poi diventa molto complicato se per una stessa emissione (es. denarii anonimi con ROMA in rilievo) possono essere coinvolte più officine monetarie, ognuna con una sua propria sequenza relativa e talvolta anche stile (a indicare l'opera di un determinato incisore presso quella officina). Il quadro che ne deriva diventa più complesso e bisognerebbe tenere conto anche di alcune emissioni con lettere o simboli, che appaiono strettamente collegate ad alcune brevi sequenze anonime per avere conii e stili quasi identici. E' un lavoro immane, ma necessario in prospettiva, se si vuole dirimere la famosa questione della nascita del denario, senza dimenticare i suoi legami con la monetazione dei quadrigati (sono convinto in una sovrapposizione temporale tra il quadrigato e il denario, di breve durata) e dei bronzi. Resta ancora da verificare a fondo il "dogma" dell'equazione denario - sistema sestantale. E' possibile che il denario sia stato introdotto poco prima della sistemazione sestantale del bronzo, ma in ogni caso, a mio modesti giudizio, siamo sempre intorno al 215, alcuni mesi dopo la disfatta di Canne che probabilmente sancì il disfacimento del vecchio sistema monetario romano. Non servono proclami, ma accurata analisi di fatti oggettivi e sicuramente il lavoro di Debernardi, con le osservazioni già evidenziate da Vincenzo, resta un ottimo contributo, non risolutivo, ma molto concreto.1 punto
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io sono per l' aiuto incondizionato, anche a coloro che si affacciano per la prima volta e ti chiedono tutti la stessa cosa1 punto
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E se Inasta avesse inavvertitamente invertito le cifre del peso ? Se fosse 1,29 sarebbe tutta un'altra cosa.1 punto
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Diciamo pure situazione ben poco seria e ridicola, cosa sono tutti questi prezzi diversi che si vedono sui moduli e online, non ci si capisce più nulla. Una volta la moneta aveva un costo e quello era, ora sembra che vada in base a come gira il sole sulla Serenissima... ma che modi sono??? Per esempio le emissioni del Vaticano hanno un prezzo scritto sui moduli bello chiaro, quello è, non si scappa e lo shop online non è attivo. Ma, sapete è molto meglio così a sto punto...1 punto
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Questo tetradramma raro e di stile pregevole rientra nella tematica di quello di Eritre al post # 502 per la simbologia taurina. Qui però il toro è raffigurato ‘in toto’ e humped-back (penso si traduca gibboso, con la gobba). Inoltre è accompagnato da un simbolo che abbiamo già incontrato, il tirso. Sembra quasi che il toro lo tenga in equilibrio. La moneta è stata attribuita ad Antiochia in Caria (siamo sempre in Asia Minore, a Est di Smirne) perché questo toro si trova sulle emissioni autonome di questa città. Manca però quel ‘motivo del Meandro’ che caratterizza le monete di Antiochia che si trova appunto su questo fiume, e per questo motivo il Price suggerisce che in alternativa potrebbe essere stata coniata a Tebe. apollonia1 punto
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Direi che questo è un eccellente esempio per discettare di cosa sia veramente importante , da un punto di vista estetico (quindi non tocchimao nè il lato storico nè quello della rarità) nella valutazione di una moneta. Mi spiego meglio. Il pezzo mostrato è ineccepibile da un punto di vista di conservazione. I dettagli sono molto fini e completamente visibili, non vi sono difetti apparenti intervenuti dopo la coniazione (graffi, buchi , etc.) i fondi sono lisci puliti e lucenti. Quindi da un punto di vista meramente tecnico la conservazione è ottima. Tuttavia se esaminiamo la moneta sotto il profilo artistico notiamo dei piccoli difetti di coniazione che in qualche modo enficiano la piacevolezza del pezzo. Un collezionista che guarda al lato tecnico esulterà per un pezzo simile. Un collezionista più sensibile al lato estetico non sarebbe pienamente soddisfatto dal ritratto del sovrano per via di piccoli difetti che lo rendono meno godibile di un esemplare magari solo BB ma con un ritratto molto piu espressivo (al contrario il rovescio è davvero molto bello e particolare ma ancora nessuno ha dato la classificazione del PR) si badi bene che non sto dando una classificazione di merito ad una categoria mentale pittosto che all'altra. Mi sto solo ponendo la domanda che possono esistere due modi di guardare la valutazione estetica di una moneta e che ambedue possono essere validissimi ma che possono protare a valutazioni assai differenti. Se poi vogliamo complicare la questione possiamo introdurre anche le variabili dell'importanza storica (ad es. un denaro di Bruto dell IDI di Marzo avrà un eccezionale fascino anche al cospetto di altre emissioni molto piu valide esteticamente o come conservazione) oppure alla rarità (un rottame che rappresenta un unicum è preferito da molti appassionati ai perfetti FDC di monete piu comuni - ) Insomma vi sono molti modi di apprezzare una moneta, molti angoli e parametri ed esempi come questo stimolano la riflessione su questo assunto.1 punto
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Buonasera a voi, a proposito di monete bimetalliche veneziane... Non è fantastica? Doge Sebastiano Ziani (1102-1178) Dritto:1 punto
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Per me è più di spl ma andrebbe visionata dal vivo per verificare lo stato e la lucentezza effettiva dei fondi, la moneta è davvero bella e se i fondi sono immacolati allora anche uno spl/fdc ci può stare. Caro Obrobr, davvero complimenti! Con la scusa della collezione privata ..... stai privando il mercato dei pezzi più belli. Oramai stai monopolizzando le napoletane, qualcuno lo fermi!!!!!!! :clapping: :hi:1 punto
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Confermo che la moneta in questione è riportata nella vendita NAC 35 (2-3 dicembre 2006) al numero 194 con foto annessa a colori. Nella descrizione del lotto, redatta dai solitamente precisi esperti della NAC (conosco personalmente l'impegno profuso dal personale di questa casa d'aste nel redigere le note e verificare i riscontri di legenda etc. - anche se naturalmente essi, al pari di tutti noi, non sono esenti dal commettere errori) viene riportata la sigla GF 'in nesso' (CNI 29v. PR 16). Credo che Peter stia facendo un buon lavoro di approfondimento. Naturalmente molte affermazioni andrebbero verificate puntualmnete con l'evidenza e le fonti a disposizione ma forse potrebbero esservi anche delle felici intuizioni. Sarebbe utile se Peter volesse portare a conoscenza degli studiosi di questa monetazione le sue ipotesi attraverso un articolo dedicato nello specifico agli incisori e ai maestri di zecca della produzione monetale partenopea (magari per periodi o fasi vista la vastità dell'assunto).1 punto
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