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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/07/12 in tutte le aree
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Stavo pensando come da quel clic possano nascere situazioni imbarazzanti come questa... Dabbene, come spesso gli capita, ha voluto omaggiare il sito prendendo spunto da un fatto o una parola (in questo caso ''clic''). C'è stata una risposta (che non ho potuto vedere perchè già cancellata) ritenuta non congrua dal moderatore. L'autore fa notare che è stato frainteso. Ecco è proprio qui che volevo arrivare. Quando si scrive di getto, spesso si fa degli errori. Crediamo di scrivere una cosa, ma viene interpretata dagli altri utenti in modo diverso, addirittura opposto certe volte. Mi ricordo di un episodio capitato agli inizi al sottoscritto. In una discussione scrissi che per fortuna esistono delle donne collezioniste. Ma lo scrissi in modo tale che Giovanna (magari si ricorda) lo interpretò come un messaggio misogeno. E si arbbiò, giustamente. Solo rileggendo quel che avevo scritto, mi resi conto che l'intepretazione di Giovanna era giustificata. Ci misi un po' a spiegare le mie vere intenzioni e a fare pace... Così imparai che bisogna scrivere in modo chiaro e che le battute e le leggerezze è meglio lasciarle al linguaggio parlato. Quando si scrive bisogna stare attenti. Arka6 punti
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Stigmatizzo chiunque abbia cancellato il mio post che non aveva niente di offensivo. Lo reputo un atto tirannico.4 punti
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Un clic, un semplice clic, un secondo, un attimo, nulla, eppure....., eppure con un clic voli, ti si apre un mondo, entri in un'altra dimensione. E' un gesto naturale, scontato, automatico, lo fai e stacchi, stacchi dal quotidiano, dai problemi, da tutto ciò che ti circonda, si apre la storia, la storia della civiltà, la tua stora, insieme ai tuoi compagni di viaggio percorri un'avventura, un cammino, pieno di tappe, di incontri, personaggi, storie, con accanto le monete di ogni epoca, la mente entra in una dimensione fantastica, i pensieri scappano via, rimani tu col tuo passato, tutto è lì a portata di mano. Un clic, una mania forse, una piacevole routine, un volo affascinante, lo ripeti più volte....,un caffè o un clic ? E' una pausa, uno stacco, un momento di riflessione, un pensatoio, una terapia, un modo di comunicare, un vizio, il condividere una passione, un automatismo, un' azione spontanea e immediata, un arricchimento culturale, un piacevole rituale, una fuga dalla realtà, il sentirsi non soli, un rifugio, un mezzo per divulgare, per insegnare al prossimo, un modo per conoscere e apprendere, una forma di partecipazione, il sentirsi in una comunità,di essere solidali, un confronto immediato, un clic, tanti clic, tutti insieme e la numismatica si può riunire, sembra strano ma è così, tutto in un attimo, basta fare clic, .......allora cosa facciamo un clic o un caffè ? Un clic certamente....,un clic !2 punti
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Buongiorno matteo95, credo che Mnelao volesse dire Cavalieri Teutonici. Alberto I di Brandeburgo-Ansbach fu infatti Gran Maestro dell'Ordine dei Cavalieri Teutonici dal 1510 al 1525, data, quest'ultima, della sua conversione al luteranesimo. Cordialmente, Teofrasto2 punti
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Entro nella fiera di Verona, da lontano riconosco subito un caro amico, lui mi viene in contro, in mano tiene un fogliettino bianco, mi si avvicina e con aria soddisfatta mi saluta, poi mi dice "sai che è questo?" io rispondo "wow uno scontrino!!!", con lo sguardo fiero mi risponde "il primo che abbia mai visto in un convegno, e il bello è che mi hanno rincorso perchè non lo avevo ritirato!!!" ... Passando davanti ad un noto commerciante che davanti a se aveva la cassa per gli scontrini fiscali (uno dei pochissimi che ogni anno rilasciano scontrini, credo siano 4 in tutta la fiera), mi complimento, poi, preso dalla fiera torno a girare per i banchi. La sera, per una serie di coincidenze fortuite, mi trovo in macchina con Don Gallo; casualmente il discorso cade sui problemi finanziari e, inevitabilmente sul fisco... Abbiamo parlato e per tutta la sera ho ripensato a quello che avevamo detto in macchina... Abbiamo parlato delle centinaia di migliaia di caffè al giorno su cui gli italiani evadono, delle piccole spese su cui il danno pare poco ma non lo è, di fatto, su larga scala... Ma delle migliaia di costose monete su cui ogni volta si evadono centinaia di euro non abbiamo parlato... La verità? Quando siamo davanti al commerciante si tira il prezzo, e non sempre è opportuno chiedere lo sconto e poi far notare l'assenza dello scontrino.... Secondo me, in un momento come questo, e soprattutto in un campo come questo, in cui possiamo permetterci di spendere centinaia se non migliaia, se non decine di migliaia di euro, il minimo della civiltà sarebbe almeno pretendere lo scontrino... Spesso è difficile da far notare, e forse il messaggio giusto sarebbe quello di smettere di acquistare da chi non ha il contatore di cassa, costringendo, di fatto, tutti i commercianti a munirsene e rispettare le regole. Credo sia un atto di inciviltà pretendere i contributi dalle famiglie a basso reddito che comprano i libri per i figli e non pagarli noi (o chi per noi) su beni "di lusso"... Per questo credo che un gesto concreto e semplice possa partire da noi in tal senso... E vedendo due monete uguali da due commercianti, scegliere quella che porta con se la ricevuta anche se costerà alle nostre tasche qualche euro in più.... Da qui inizia la civiltà, e in questo modo si premiano i commercianti onesti che pagano le tasse, a cui, ovviamente, il prodotto comporta maggiori costi e che vengono sovente snobbati per i prezzi alti... perchè altrimenti i furbi continueranno per la loro strada e gli altri continueranno a prenderlo nel didietro, e non è cosí che deve andare! Magdi1 punto
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E' una storia trita e ritrita ma magari a qualcuno può interessare. Questa strana moneta veniva solitamente utilizzata come valuta nei territori dell'attuale Congo dal 1800 sino agli inzi del '900. La regione del Katanga era ricca di miniere di rame e questi lingotti a forma di croce erano fusi dai fabbri locali, erano prodotti con il processo di colata in sabbia e solitamente erano lunghi 20 cm. e pesavano 1 kilo. Una Croce del Katanga poteva essere usata per acquistare circa 10 kg di farina, oppure cinque galline, e con due croci si poteva comprare un fucile. Ma a questo punto non so però come facevano ad acquistare solo 2 galline od un kilo di farina :blink: Le mie 2 monetine (le uniche coniate dal Katanga - stato esistito solo dal 1960 al 1963) riportano questa croce come simbolo di un glorioso passato. Tre croci sono riportate anche sulla bandiera del Katanga. Katanga 1961 - 1 Franco + 5 Franchi - Bronzo1 punto
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Bologna SISTO V D/ SIXTVS V PONT MAX - Busto del Pontefice R/ HINC FIDES ET FORTITVDO - Raffigurazione di Bononia seduta su delle armi. Testone Munt. 96 Peso 9,93 g.1 punto
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Buon giorno a tutti. Il Convegno di Verona non è solo l'occasione per acquistare o vendere monete ma anche il luogo dove incontrare collezionisti “speciali”, come la persona che mi ha consegnato una copia, fresca fresca, della “sua” sentenza. Si tratta di una decisione recentissima della III sezione della Cassazione penale, che interviene sull'annosa problematica della confisca delle monete, operata dai GIP (e, talvolta, impropriamente, dalle Procure) allorchè il collezionista sia stato prosciolto durante le indagini preliminari o assolto a seguito di dibattimento. Nel caso specifico, i collezionisti erano stati prosciolti a seguito di richiesta di archiviazione del P.M. accolta dal G.I.P., il quale però aveva disposto la confisca delle monete in sequestro. L'ordinanza del G.I.P., resa in funzione di Giudice dell'esecuzione, era stata impugnata dinanzi ad altro G.I.P. del Trbunale, che però aveva rigettato l'opposizione. Contro quest'ultima decisione, i collezionisti hanno fatto ricorso per cassazione, ottenendo l'annullamento della decisione del Tribunale. ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ Avevamo già scritto che negli ultimi anni il problema maggiore che incontrano i collezionisti indagati per reati previsti dal "Codice Urbani" o per ricettazione, non era tanto di riuscire ad ottenere il proscioglimento o l'assoluzione, quanto piuttosto quello di riprendere le monete sequestrate, che finiscono troppo spesso per essere inopinatamente acquisite alla pubbliche raccolte. Ebbene, questa sentenza della Cassazione (la vogliamo definire una pronuncia “storica”??) stabilisce alcuni principi di diritto “sacri” (anche se troppo spesso disattesi), che andiamo ribadendo da tempo anche qui sul forum e che danno ragione a tutti coloro che si sono visti confiscare il materiale, sebbene scagionati dalle accuse per cui erano indagati o imputati. Bando alla ciance. Riporto, di seguito, il testo della sentenza nr. 13980/12 della III sezione della Cassazione penale, pronunciata all'udienza del 3 novembre 2011 ma depositata in Cancelleria (e, quindi, pubblicata) solo il 12 aprile 2012. Mi raccomando....fatela girare sopratutto fra coloro che, pur prosciolti, si sono visti confiscare le monete. (P.S. Il neretto e le sottolineature apportate al testo della sentenza sono le mie). Saluti. Michele1 punto
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Il nome è tanto lungo che non entrava neppure nello spazio dedicato al "Titolo Discussione" !! :lol: Ma di solito i collezionisti la conoscono come: Straits Settlements (insediamenti dello stretto o stabilimenti dello stretto) Erano un gruppo di territori controllati dalla British East India Company. Degli Straits Settlements facevano parte i territori di Malacca, Penang , Christmas Island e Singapore. Questi territori, ad eccezione di Singapore, attualmente fanno parte della Malesia. La moneta è piccolissima, ma la impreziosisce il ritratto della Regina Vittoria. anche se è d'argento è da ritrovamento in ciotolina da 50 cent/pezzo. 5 Cent 1878 - Argento 800 gr. 1,3 e siccome sono pure un collezionista di banconote..... ;) http://nikita58it.al...layastrait.html1 punto
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Taglio : 50 cent Paese: Vaticano Anno: 2010 Condizioni: qSPL Tiratura: 2.190.704 Città: Bruxelles Note:1 punto
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Non voglio entrare in aspetti tecnici delle monete. Ma io credo che ogni collezione (con i vari FDC e BB, periziate e non) sia null'altro che la TUA collezione e rispecchia il tuo senso estetico ragionato della moneta. Ragionato perchè quando hai acquistato quella moneta hai valutato attentamente pro e contro. Quindi la tua collezione è da valutare come TUA. Non è una sigla e nemmeno un acronimo. Semplicemente TUA e unica in quanto tale...1 punto
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il vero problema è un'altro: oramai lo sanno anche i sassi che nelle fiere non fanno gli scontrini o ricevuta perchè tutta questa omertà da parte della finanza? Basta che un finanziere in borghese stia 10 minuti davanti ad un banchetto 3 persone che comprano e sicuro che sono 3 scontrini non emessi. Non basta questo per dare una sanzione?1 punto
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Salve a tutti. Con questa discussione vorrei portare alla vostra attenzione il nome di un personaggio della Roma imperiale che, verso la fine del III secolo d.C., fu ricordato dai suoi cari attraverso una serie postuma di emissioni monetali, probabilmente per volere di suo padre. Sono proprio le monete che oggi ci hanno restituito il suo nome, neanche completo. Marco Aurelio Nigriniano, così doveva verosimilmente risuonare, fu il nipote dell'Imperatore Marco Aurelio Caro e figlio del figlio di quest'ultimo, Carino, e di sua moglie Magna Urbica. La sua esistenza si fissa, di solito, intorno al 284-285 d.C. Si sa con sicurezza che morì prima del nonno il quale lo divinizzò. La sua presenza è testimoniata anche da un'epigrafe latina (CIL VI, 31380) che accompagnava presumibilmente una sua statua e recita: Divo / Nigriniano / nepoti Cari / Geminius Festus v(ir) e(gregius) / rationalis. Si apprende, cioè, che Nigriniano era nipote di Caro e che questa dedica fu incisa per volere di Gemino Festo, rationalis1 di Carino, suo padre. 1 Il titolo di rationalis nell'antica Roma corrispondeva ad una specie di primo ministro delle finanze ante riforma dioclezianea. I suoi compiti prevedevano la riscossione delle tasse pagabili in moneta e il controllo delle zecche e delle miniere da dove preveniva il metallo per la loro coniazione. Le monete che seguono sono state coniate tutte sotto suo padre Carino. 1. D/ DIVO NIGRINIANO, testa nuda a destra. R/ CONSECRATIO, rogo a quattro piani ornato da drappeggi e da statue, al di sopra Nigriniano in biga. Rif.: RIC 471, Cohen 1. Zecca: Roma. Data: 284 - 285 d.C. Nominale: Aureo. Materiale: AU - oro. Rarità: R4. 2. D/ DIVO NIGRINIANO, testa radiata a destra. R/ CONSECRATIO, un'aquila stante ad ali spiegate di fronte, volta a sinistra. KA - dot in crescent - A, in esergo. Rif.: RIC 472, Cohen 2. Zecca: Roma. Data: 284 - 285 d.C. Nominale: Antoniniano. Materiale: AE - bronzo. Rarità: R3. 3. Come la precedente, solamente al R/, in esergo, presenta KAA e l'iconografia del busto al D/ cambia (cfr. RIC 472 var). 4. D/ DIVO NIGRINIANO, testa radiata a destra. R/ CONSECRATIO, altare illuminato. KA - dot in crescent - A, in esergo. Rif.: RIC 474, Cohen 5. Zecca: Roma. Data: 284 - 285 d.C. Nominale: Antoniniano. Materiale: AE - bronzo. Rarità: R3.1 punto
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ottimo pezzo ! senza ipocrisia ti dico che lo vorrei tranquillamente tra le mie papali.... trattasi di acquisto recente o hai deciso di postarlo a distanza di tempo ? io non riesco a trovarlo, in giro ce ne sono si ma non mi hanno mai soddisfatto quelli visti fino ad ora, troppo spesso bruttini e a prezzi poco invoglianti, ciao.1 punto
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Ciao Giampiero Come sai io non colleziono questi stupendi tappini; è indubbio però che sono intrinsecamente legati alla cultura veneziana. La teriaca è Venezia e quindi entra di diritto nei miei interessi. Ragiono a voce alta (e forse faccio dei voli pindarici, ma tant'è :pardon: ). La teriaca era un prodotto che non riguardava esclusivamente i privati. La Serenissima vagliava le spezierie che potevano prepararla e venderla, certificava l'uso degli ingredienti codificati e la quantità necessaria alla preparazione, sovraintendeva a tutte queste varie e necessarie fasi mediante funzionari pubblici. Detto questo, è lecito supporre che la Serenissima non si limitasse al controllo sul preparato, ma anche al contenitore? Io credo di si. Da quello che ho potuto verificare in altri contesti, Venezia è sempre stata molto attenta alla sua immagine; in questo caso si trovava ad avere un prodotto di eccellenza che andava per il mondo...può essere che trascurasse gli aspetti esteriori della teriaca? Mhhh! Fatti salvi alcuni aspetti iconografici, propri della spezieria che vendeva il suo prodotto, abbiamo visto in questa ed altre discussioni, quanto siano simili talune iconografie poste sui tappi, con quelle ufficiali della Repubblica, negli stemmi incisi nei marmi, nelle tele dei quadri e nelle monete...il leone stante/andante o in moleca, la Madonna con Gesù in braccio.... non credo proprio siano un caso. Se è vero che questi tappi dovevano avere caratteristiche "gradite" alla Signoria, a chi era demandata la loro fabbricazione? Può essere che chi preparava il conio per la stampa dell'immagine del tappo, non fosse un "privato", ma un dipendente dello stato.....e se fosse un intagliatore che aveva lavorato o lavorava in zecca? Tornando a noi, è interessante la sigla S M che dici essere alla base dell'immagine. Io vedo bene solo la M.....la S non è così chiara per me. Può essere che siano solo le iniziali di San Marco, oppure indichino le iniziali di chi ha preparato il conio? Come fossero le iniziali che il massaro apponeva sulle monete? Non lo so, però intendo verificare queste iniziali. Se ho scritto castronerie ed alcuni dubbi che ho espresso a "voce alta", sono già stati vagliati e risolti, per favore fermami subito. :blum: Buona serata luciano1 punto
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Da qualche parte bisogna pur cominciare... E visto che sul sito lamoneta.it siamo incappati nella tipologia di cialtroni descritta nei post che precedono, cominciamo da quelli. La pulizia comincia dalla propria "casa". Altrimenti "pensiamo" molto e "facciamo" poco.1 punto
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Questo è il giusto modo di pensare, il mio post era per dire che questa filosofia la dovremmo usare anche negli altri campi della società. Le tasse in primis, (il riferimento a dentisti era puramente casuale :rolleyes: ) ma rischiamo di andare off-topic... Niente politica!!!!!1 punto
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Idem, prima ogni anno andavo a SanMarino, non mi hanno dato mai una moneta di resto del posto, ne quando c'erano le lire ne con l'entrata dell' euro. Ho provato, banche, uffici postali, ufficio numismatico, niente se le volevi dovevi pagare. C'è da dire che girando e non fermandomi al primo venditore, ho reperito le seriette e le prime commemorative ad un prezzo accettabile. In compenso negli ultimi anni ho trovato le lire (che non volevano più nessuno) a dei prezzi bassissimi (addirittura collezioni intere).1 punto
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oggi ho acuistato anche questa moneta le vostre opinioni sono sempre richieste grazie carlo1 punto
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Potrebbe essere un sesterzio si Severo Alessandro,mi ricorda questa, SPESPVBLICA1 punto
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Se hai tra le mani il libro e vai a pag. 22 trovi una piantina stilizzata di Castro del 1663. Castro aveva quattro porte nei lati del perimetro: 1) Porta Lamberta ; Porta di Castello; Porta Furella; Porta Santa Maria poi Murata. vedi nota nota 81 di pag.46. Porta Lamberta del periodo longobardo, ma il tracciato è etrusco, infatti si arriva ad essa da una strada proveniente da Vulci e in prossimità di Castro è infossata in una oscura tagliata etrusca, poi attraversato il ponte sopra l'Olpeta si arrampica sulla parete tufacea.Questa sembra la più antica. Ci siamo passati vicini quando tornavamo in dietro e camminavamo sul perimtro della città. Qusta è ben visibile ed è quella di sinistra nella piantina. Porta di Castello è quella in basso è da essa che siamo entrati e usciti dal bosco. Porta Furella è nel lato sinistro di chi guarda ma non si vede. Anche porta S. Maria o Murata non si vede nella piantina ed era infondo sotto quell'ansa della piantina. L'accesso si arrampicava sulla parete. Essendo un po' fuori dal centro della città era poco difentibile. Infatti nel 1527 Pier Luigi Farnese per occupare la città entrò da questa porta. Ma quando1537 divenne Duca della Città la fece murare e demolì il percorso. Per ritornare alla domanda.: "quale fosse il tracciato della via principale d'accesso alla città?" sicuramente in antico era la via che passava per porta Lamberta, ma dopo la ristrutturazione del Sangallo era la strada che andava alla porta di Castello. Su questa strada confluivano le seguenti strade: quella che veniva da Sovana (Manciano Pitigliano); quella proveniente da Farnese; quella della Tagliata etrusca proveniente da Vulci (Ischia Canino Montalto). Spero di essere stato utile . Un saluto ANNI'1 punto
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ma all'acquirente che paga 100 euro per una moneta che presumo vale 100 euro, cosa interessa se il venditore paga più o meno commissioni ebay? Mi piacerebbe che la solerzia dimostrata dagli amici lamonetiani per far pagare a questo venditore ebay 10 euro di commissioni, venga usata anche quando si deve richiedere lo scontrino fiscale al panettiere o la fattura al dentista...1 punto
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Mi sento di spendere una parola in favore di Veridio. Ho fatto in tempo a leggere il post e l'ho trovato simpatico, lontano anni luce dal voler offendere qualcuno. L'intento di fare una battuta simpatica era chiaro anche dallo smile posto in fondo. In diversi anni di frequentazione e amministrazione di vari forum, ho imparato che quello che si legge di primo acchito cambia completamente di significato se riletto dopo essersi presi una pausa. Personalmente se vedo un messaggio che, a prima vista, potrebbe sembrare offensivo passo a leggermi un'altra discussione e passo a rispondere più tardi dopo averci riflettuto un pochino sopra. Spesso mi accorgo di leggerlo sotto una luce diversa :)1 punto
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Ignoro i motivi della diatriba che non ho potuto leggere, ma mi pare si sia chiarito tutto. Questa situazione mi ha fatto riflettere e voglio aggiungere un clic :P . Anche i proverbi si adeguano alla globalizzazione... Ne ferisce più la lingua che la spada che dopo l'avvento della scrittura diventa Ne ferisce più la penna che la spada e che oggi, vista la discussione Ne ferisce più un clic che la spada Chiaramente in senso ironico :).1 punto
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Quoto BiondoFlavio. Sarebbe utile che rimanesse qualcosa. Anche una presentazione con le immagini delle monete potrebbe andare bene.1 punto
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La foto dell'esemplare Hunt è in effetti un po' piccola e scura, io ne apprezzo soprattutto il rilievo che sembra notevole. E' anche vero come dice Caius che ne esistono esemplari con patine migliori e pulizia meno invasiva. Mi piacerebbe comunque poterlo osservare in mano perchè se è stato citato da Roberto Russo come uno dei migliori bronzi romani esistenti (e non lo stava vendendo lui..) un motivo ci deve pur essere.1 punto
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Dai su non esagerate. Era solo una battuta. Avevo colto il significato ma ho voluto essere dissacrante. Mi scuso se ho urtato qualche sensibilità.1 punto
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di giovani ahime ce ne sono pochi... a i ragazzi come me non interessa la storia piuttosto che la numismatica, interessa divertirsi con i videogame e basta! io cerco di coivolgere i miei amici ma loro non ne sono interessati, e si perdono una gran cosa! riguardo al circolo l'ho scoperto venerdì a verona per il convegno , io sono a 20 km da parma e potrei fare un giretto un sabato mattina visto che sono a casa! molto ma molto volentieri! saluti stefano1 punto
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mio nonno buonanima , contadino emiliano di montagna..... diceva..... se prima non vanghi, non concimi e non curi l'ambiente.... puoi mettere il seme piu' costoso ma non avrai risultati.... ciao Mario1 punto
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2 Cuartos - 2 Maravedis Valladolid, sigla A. Tipo 18, valutato 15 €1 punto
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vorrei prenotare anche io una copia :) basta scriverlo qui o devo contattare qualcuno?1 punto
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Io ho delle Banconote: 1 - 20.000 MARCHI 2 - 1 MILIONE DI MARCHI 3 - 50 MILIONI DI MARCHI 4 - 500 MILIONI DI MARCHI 5 - 1 MILIARDO DI MARCHI 6 - 1 RENTENMARK (= 1.000.000.000.000 vecchi marchi cioè 1000 Miliardi)1 punto
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nel dritto si legge distintamente DVX ATEN; nel verso mi sembra di decifrare ...BANI C e quindi THEBANI CIVIS. Non riesco a decifrare il regnante. Di seguito un link per confronto http://www.deamoneta...ions/view/20/12 e qui un ottimo lavoro di R.Cecchinato per ulteriori approfondimenti http://numismatica-italiana.lamoneta.it/docs/201112/Il_denaro_tornese_della_Grecia_franca.pdf ciao Mario1 punto
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Ottimo lavoro ragazzi Mi metto subito in lista per una copia Sergio1 punto
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Bisogna che a S.Marino, si mettano le idee in chiaro, questa moneta non si sa più quanto costa chi l'ha ordinata prima la prende ad un prezzo chi la prende sul sito la prende ad un altro, chi sta all'estero la prende senza IVA chi la prende ad IVA agevolata e noi che siamo in Italia come al solito la prendiamo in ..... .1 punto
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Quando tra qualche tempo ebay Italia si adeguerà a ebay.com e farà pagare le commissioni sull'intero totale asta+spedizione, molti tuoneranno contro ebay che si approfitta dei poveri venditori... in realtà bisognerebbe tuonare contro questi cialtroni, è a causa dei comportamenti scorretti di pochi furbacchioni che poi tutta la comunità ne paga le conseguenze. Pertanto invito tutti a segnalare queste inserzioni fraudolente, adesso la cosa è semplicissima da fare perchè c'è un link diretto in ogni asta, lo si trova proprio sopra al numero dell'oggetto, sulla destra dell'inserzione. Nel menu a tendina che appare basta selezionare procedure d'inserzione-altre procedure d'inserzione-spese correlate alla spedizione e il gioco è fatto.1 punto
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Le prime monete di una SV: 1268-1271, zecca di Viterbo, card. camerlengo Pietro di Montebruno. Queste monete rappresentano la ripresa della monetazione papale dopo l'interruzione 983-1267. Grosso paparino: AG, 19.5 mm, 1,52 gr.1 punto
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