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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/31/12 in tutte le aree
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Ciao Polemarco, Solo alcune precisazioni. Quando si verifica un annullamento con rinvio, il giudice del grado inferiore chiamato a riesaminare i fatti di causa non puo' che attenersi al principio di diritto formulato dalla Suprema Corte. A parte questo caso, e' vero che i principi enunciati dalla CC non sono "vincolanti" e non obbligano alcun giudice ad uniformarsi ad essi ma..attenzione: costituiscono "precedente influente" e nella maggior parte dei casi i giudicanti delle giurisdizioni inferiori si conformano alle decisioni della Corte di Cassazione, ben consapevoli del fatto che, se le cose dovessero andare per le lunghe e si finisse col portare la questione dinanzi al Supremo Collegio, ci sarebbero buone probabilita' di vedere vanificato quel "consapevole dissenso" del magistrato, coraggioso o ostracista che sia. Ecco perche' dico che l'orientamento giurisprudenziale e' importante e fa scuola, ed e' positivo il fatto che qualche Sezione piu' accorta e scrupolosa delle altre stia iniziando ad interpretare la legge nel modo piu' logico e coerente al dettato normativo. Fino ad ora - e se si scorrono le sentenze (anche di merito) degli ultimi anni e' abbastanza intuitivo da quale parte vada a pendere l'ago della bilancia - la tendenza interpretativa del Codice Urbani e' stata abbastanza "rigida" sui temi della culturalita', della dichiarazione dell'interesse ex art. 13, dei reati ex art. 173 e 648 c.p. e della confisca di cui all'art. 240 c.p. Spero con tutto il cuore che da oggi vi sia una maggiore apertura a guardare e valutare le cose per quello che sono, senza che cio' vada a detrimento della certezza del diritto e della sanzionabilita' dei comportamenti scorretti. Il collezionismo non deve morire...la passione per lo studio e la ricerca storica e' un valore da custodire gelosamente e da preservare nel tempo. :) Sempre cordialmente Bleda3 punti
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Buon giorno a tutti. Il Convegno di Verona non è solo l'occasione per acquistare o vendere monete ma anche il luogo dove incontrare collezionisti “speciali”, come la persona che mi ha consegnato una copia, fresca fresca, della “sua” sentenza. Si tratta di una decisione recentissima della III sezione della Cassazione penale, che interviene sull'annosa problematica della confisca delle monete, operata dai GIP (e, talvolta, impropriamente, dalle Procure) allorchè il collezionista sia stato prosciolto durante le indagini preliminari o assolto a seguito di dibattimento. Nel caso specifico, i collezionisti erano stati prosciolti a seguito di richiesta di archiviazione del P.M. accolta dal G.I.P., il quale però aveva disposto la confisca delle monete in sequestro. L'ordinanza del G.I.P., resa in funzione di Giudice dell'esecuzione, era stata impugnata dinanzi ad altro G.I.P. del Trbunale, che però aveva rigettato l'opposizione. Contro quest'ultima decisione, i collezionisti hanno fatto ricorso per cassazione, ottenendo l'annullamento della decisione del Tribunale. ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ Avevamo già scritto che negli ultimi anni il problema maggiore che incontrano i collezionisti indagati per reati previsti dal "Codice Urbani" o per ricettazione, non era tanto di riuscire ad ottenere il proscioglimento o l'assoluzione, quanto piuttosto quello di riprendere le monete sequestrate, che finiscono troppo spesso per essere inopinatamente acquisite alla pubbliche raccolte. Ebbene, questa sentenza della Cassazione (la vogliamo definire una pronuncia “storica”??) stabilisce alcuni principi di diritto “sacri” (anche se troppo spesso disattesi), che andiamo ribadendo da tempo anche qui sul forum e che danno ragione a tutti coloro che si sono visti confiscare il materiale, sebbene scagionati dalle accuse per cui erano indagati o imputati. Bando alla ciance. Riporto, di seguito, il testo della sentenza nr. 13980/12 della III sezione della Cassazione penale, pronunciata all'udienza del 3 novembre 2011 ma depositata in Cancelleria (e, quindi, pubblicata) solo il 12 aprile 2012. Mi raccomando....fatela girare sopratutto fra coloro che, pur prosciolti, si sono visti confiscare le monete. (P.S. Il neretto e le sottolineature apportate al testo della sentenza sono le mie). Saluti. Michele1 punto
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Lo cercavo da tempo, finalmente sabato scorso a Veronafil un biglietto Coloniale americano è entrato a far parte della mia collezione :) Sotto il nome di Colonial currency, sono catalogate le emissioni cartacee delle 13 Colonie che andranno a costituire il primo nucleo degli Stati Uniti, quando ancora facevano parte dell'Impero Britannico. A stampare cartamoneta inizia il Massachusetts, nel 1690, e la sua è la prima cartamoneta al mondo emessa e garantita da un'autorità governativa, il governo della Colonia, appunto. In Europa, la Svezia stampava banconote già da una trentina d'anni (1661) ma a farlo era il Banco di Stoccolma, e non il governo. Il mio è un biglietto della Pennsylvania, colonia che si accoda alle emissioni relativamente tardi, nel 1723, nona su tredici. Il sistema monetario adottato è naturalmente quello inglese, il biglietto è da 2 shillings, datato 1° ottobre 1773 e firmato a mano da tre membri del comitato di emissione, composto da 30 membri che si alternavano tre a tre nelle firme. I miei sono Benjamin Marshall, Thomas Leech e Joseph Pemberton...vi risparmio i nomi degli altri 27 :lol: petronius oo)1 punto
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Si... sono dalla tua parte.... si ironizza sulla parola .. Rottami.... ma sappiamo bene e soprattutto se si ama la numismatica come cultura , il predetto " rottame" , considerato come simbolo di un'epoca è piu' " intrigante" di una moneta FDC, perchè , ogni piccolo segno è vita vissuta.1 punto
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dai che rottame e` ironico :) per ironizzare su chi spende cifre ridicole per avere i baffi di ve II o i capelli di Ve III e poi si lascia scappare queste :) per quello dico che bisogna ridare dignita` anche a questi rottami, poi c era anche il grosso di siena con la madonna sopra la citta` che era un bel rottame e anche i 5 denari della contea di tripoli di questo lotto quelli han fatto 125$ l uno in condizioni leggermente meglio delle mie :)1 punto
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Penso che le monete coniate per la circolazione siano tutte collezionabili, mentre le monete coniate solo per i collezionisti siano vere e proprie speculazioni sulle spalle dei collezionisti stessi. Di fatto non sono monete (non spenderò mai una moneta da 50 euro in oro o una moneta d'argento fondo specchio per il suo valore nominale), ma bensì medaglie con artificioso corso legale, pertanto non sono da collezionare a meno che non si voglia allargare il campo anche a queste ultime. Non venite a dirmi che Vittorio Emanuele III bla bla bla ..... erano altri tempi, l’oro veniva tesaurizzato, non vi era speculazione a differenza di questi ultimi anni, in cui abbiamo assistito ad un vero e proprio boom di monete commemorative, bimetalliche e fondo specchio perchè ricercati dai collezionisti (ad esempio la Polonia che conia 8/10 commemorativi l'anno). Tutto questo come ho già detto è una speculazione sulla numismatica. Se si vuole commemorare un evento non si faccia una moneta, ma bensì una bella medaglia come venivano fatte fino agli inizi del novecento. Forse ci sono andato giù un po' pesante ma è quello che penso. Raffaele1 punto
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Facendo alcune ricerche in rete, mi sono imbattuta nella scheda su questa esposizione, inaugurata lo scorso aprile ma visitabile fino alla primavera 2013, e arricchita da una pubblicazione. Per quanto la notizia generica fosse passata sul forum insieme alle iniziative di taglio numismatico per la Settimana della Cultura di quest'anno, mi pareva utile segnalarvi anche questa pagina, che dà qualche ragguaglio in più sul ripostiglio (rinvenimento, monete contenute e contenitore) e sull'esposizione stessa: http://www.micfaenza.org/it/cultura-a-faenza/626-il-gruzzolo-di-faenza-un-tesoretto-di-monete-del-xviii-secolo.php Un saluto a tutt* MB1 punto
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Consiglio vivamente all'amico, l'acquisto di un valido catalogo... (esempio: Gigante). In tale catalogo sono ben risolti i dubbi proposti... Costa poco anche da nuovo (ne fanno uno per ogni anno), per gli usati ai mercatini quasi te li tirano dietro... Vedrai subito che le 500 caravelle sono state riproposte per i collezionisti molte volte, sono in argento, e fatalità, quella dell'anno '68 (prima data ufficiale di uscita delle "serie della zecca"), è il pezzo più "pregiato" della serie stessa, coniata in 100.000 pezzi. Scoprirai anche che non è affatto vero che nel "68" sono state coniate solo L.20 di prova!... (da dove proviene tale minchiata?) Saluti... Giò1 punto
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Buongiorno. Non voglio fare il difensore di chi non ne ha bisogno ma chiamare V.E. III "Re Pipetto" abbassa decisamente la qualità di questo forum. Parrebbe opportuno lasciare ad altri lidi certe cadute di stile. Comunque le serie "briosa" e "cinquantenario" nonché i 10 cent "Ape" ed i 20 cent. "Donna librata" sono vere opere d'arte. A presto1 punto
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Bella medaglia devozionale,con ornato in filigrana d'argento della prima metà del XIX sec.(probabile produzione lombardo-veneta).D/ Madonna aureolata e raggiata,con Gesù Bambino d'avanti nimbato e benedicente con la mano dx,nella mano sx regge il globo crucigero(ekumenikon),in basso,crescente di luna e teste di cherubini.- R/Busto di S. Carlo Borromeo,nimbato,in abito cardinalizio,volto a sx,scritta; S.CAROLUS BOR - CAR.-. Splendida e rara medaglia,complimenti!!!Ciao Borgho.1 punto
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"IN OGNI CASO SEMPRE FALSE SONO!" Egregio signor NUMIZSMO , mi riferisco alla Aes Grave 16 raggi / chicco di grano che appare all'inizio della discussione. Il 26 Maggio sono stato alla Fiera di Verona dove ho conosciuto il perito numismatico EUPREMIO MONTENEGRO. Dopo averla accuratamente esaminata assieme ad altre tre Aes Grave che posseggo, mi ha garantito la sua ASSOLUTA AUTENTICITA' aggiungendo di telefonargli a Torino se sono disposto a vendergliela. Il suo valore attuale si aggira sui 4.500 EURO. Come lei ben sa, il dottore Eupremio Montenegro è uno dei più esperti numismatici oltre che essere autorevolissimo perito. Avevo dunque ragione di dubitare della sua "immediata dichiarazione di falsità", signor Numizmo! Un cordiale saluto da Adalberto PORTAGLIELA SUBITO! Prima che cambi idea, dammi retta...!Per me e' falsa e resta falsa, a dispetto di qualsiasi opinione di Montenegro o chicchessia...ma se davvero ti da 4500 euro, allora corri...!1 punto
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dimenticavo.... si è del III tipo zecca Torino, non è presente la V sotto il busto http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CE1/331 punto
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DIVERSE LE LEGENDE CONOSCIUTE - solo per il dritto ce ne sono una decina tra cui: CAROLVS COMES // COM+E // COTES // COIES non si parla di differenti emissioni, quindi é databile nell'arco dei 40 anni... gran bella moneta S.B.1 punto
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mi perdonerete per il ritardo nel postare le foto, ma purtroppo diversi impegni me lo hanno impedito... un saluto a tutti quanti ho incontrato a Verona, in particolare a Patrizia e Danielone1 punto
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Carissima Monbalda, sono io che mi devo scusare magari. Sai l'impazienza di sapere al più presto, ti fà dimenticare degli impegni di famiglia e professionali che possono avere le persone che frequentano il forum. Ho letto, come sempre tutto d'un fiato il tuo contributo, rimanendo affascinato dalle possibili interpretazioni e supposizioni che secondo me rendono uniche queste particolari monete. Spero anch'io vivamente di incontrarvi tutti di persona, magari l'occasione potrebbe essere il congresso di Bari. Anche se io sono un semplice appassionato di monete medioevali meridionali, mi piace andarci per arricchire la mia cultura personale e soprattutto di ascoltare e anche dialogare con i massimi esperti di numismatica presenti oggi in Italia. Una piccola parentesi per tutti i lettori del forum che riguarda proprio l'appuntamento pugliese; a Bari ho avuto modo di vedere la grandissima disponibilità dei cosiddetti "mostri sacri", nei riguardi delle persone come me "non addette ai lavori". Ho dialogato con persone, faccio solo un nome per tutti, per esempio il Prof. Gorini, di una disponibilità e sensibilità fuori dal comune. Ma quello che più mi affascina di questa kermesse, è ascoltare la voce della Travaini e della Caltabiano, che sono uniche.1 punto
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caro dareios, mi scuso anzitutto con te per non essere intervenuta prima sul tuo denaro, che in effetti era rimasto un poco in sospeso, anche perché aspettavo di avere un poco più di tempo per rispondere con calma alla proposta di lettura avanzata da avgvstvs per una di quelle zone rimaste di incerta e dubbiosa interpretazione. Purtroppo il tempo è tiranno ed in questo periodo ho mille scadenze di lavoro ed altre monete che "premono" per essere sistemate o studiate, e quindi dovrò limitarmi alle poche annotazioni che seguono. Speriamo davvero di far accendere ancora qualche lampadina (troppo buono), invece di far calare la palpebra ... Anche io in sostanza sono d'accordo con le due "colonne portanti" di questo topic ( :)): per il tipo di monogramma, per quella che sembra essere la presenza della cosiddetta R " scissa" (cioè la R fatta come una D aperta in basso e seguita da un triangolino orizzontale) e tutto sommato anche per la forma della P potremmo essere di fronte ad un tipo Matzke H2a, Enrico IV, 1056-1106. Tuttavia (perché se non ci fosse stato qualche ma...saremmo arrivati al dunque prima ;)) ci sono alcuni altri elementi, al di là della stranezza nella posizione e nell'ordine delle lettere, che fanno riflettere. Anzitutto se siamo tutti d'accordo nel leggervela, la presenza della M nella legenda del dritto. Infatti gli ultimi esemplari che la riportano sono quelli del gruppo Matzke H1a per Enrico III, 1039-1056, mentre negli enriciani successivi la scritta sarà sempre INPERATOR o IHPERATOR. Tra l'altro negli esemplari del gruppo H1 la forma del monogramma, ma in fondo anche della R è già assai simile a quanto si vede poi nel gruppo H2a (non so se ve ne siete accorti). La mia perplessità dunque potrebbe stare qui: si tratta di un'imitazione di uno degli ultimi denari del gruppo H1 (Enrico III) o invece di uno dei primi del gruppo H2 (Enrico IV)? In ogni caso direi che saremmo tra ma metà circa ed il terzo quarto del secolo XI, e dunque prima dei tipi di denaro successivi, H2c che hanno monogramma più piccolo e tutt'altro tipo di R. Un elemento di ulteriore discrimine potrebbe essere il peso, ma direi che è calante rispetto entrambi i due tipi, visto che in media è 1 grammo o poco più sia per gli H1, sia a che b, che per gli H2a. Il peso basso e la legenda confusa, o meglio come penso fatta in base a qualche calco di una moneta originale, che ha dato questa sorta di esito rovesciato, portano a confermare quanto detto sino dai primi post, ovvero che si possa trattare di un'imitazione, anche se devo dire che la forma generale del conio e soprattutto del monogramma sono assai simili ai tipi originali. Per quanto riguarda la lettura proposta da avgvstvs non vado molto nello specifico, perché da quel che vedo dalla sola foto mi riesce difficile sbilanciarmi in modo definitivo. Però devo dire che se la X al posto della C ci potrebbe anche stare (e poi ce l'avete vista tutti ...!) la R scissa per essere lì dovrebbe essere - come dire - rovesciata ulteriormente tra D e gambetta, e per tale motivo, pur avendoci pensato in un primo momento, poi l'avevo esclusa. Invece rivisti i tipi H1 potrebbero essere persino due punte di una E ravvicinate....ma tutto può essere, e come al solito sulla base della sola fotografia per queste monete si può giungere solo fino ad un certo punto. Speriamo un giorno di incontrarsi anche con dareios e di poterci dare un'occhiata tutti insieme dal vivo :). Vi saluto allegandovi per un colpo d'occhio le immagini del denaro in questione, ma rovesciate specularmente. Un caro saluto a tutt* e...alla prossima MB1 punto
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Grazie a Dabbene e Adolfos. Ho tirato un sospiro di sollievo. Scherzi a parte, capisco perfettamente la difficoltà di attribuire queste particolarissime monete e apprezzo (e invidio in senso buono) moltissimo, gli sforzi di tutti quelli che si impegnano e sono capaci di far avanzare le conoscenze di cui sopra. Il mio grazie và naturalmente a tutti quanti, in particolare a Monbalda che riesce sempre a far accendere quella famosa "lampadina" che spesso qualcuno tiene spenta, ma quando si accende...1 punto
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L'unica certezza è che oggi i terremoti non si prevedono. Si sente parlare di Giuliani sempre dopo i terremoti. Tanto per capirci basta guardare i Giapponesi, anni luce avanti come ricerca, hanno basato tutto sulla prevenzione e non sulla previsione. Il terremoto non uccide, di solito sono le nostre costruzioni che ci cadono in testa.1 punto
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dovrebbe essere questa..... ANGERS,COMTÉ D’ANJOU R! GBP.60.00 CHARLES I. (1246-1285) DENOM: DENIER,SILVER, ABOUT XF.(SUP),R!,LUSTRE,17 MM,0.89 gr. OBV: „+ CAROLVS COMS”,CENTRAL CROSS WITH OMEGA AND LIS REV:”+ANDEGAVENSIS”, FULKO MONOGRAM1 punto
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Qualcosa di simile se lo sono inventato quelli della PCGS... Almeno cercano di tenere sotto controllo il fenomeno dei ritocchi che può subire una moneta... ... ma fatta la legge...1 punto
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Questa moneta ha le ossidazioni superficiali tipiche di monete in giacitura. Le monete che NON sono mai state sottoterra, o meglio: che non hanno avuto contatto diretto prolungato col terreno, perché inserite in vasi chiusi, oppure perché al centro di agglomerati di monete in cui l'ossidazione degli strati esterni ha fatto loro da "guscio" protettivo,o altra ragione, hanno la cosiddetta "patina d'aria", che si presenta, prevalentemente, come una leggera patina verde un pò granulosa( come una leggera panatura) oppure come una patina scura, dal marrone al grigio scuro fino al nero e con riflessi bluastri,ma sempre molto sottile. La moneta citata da cliff, pur essendo in condizioni di conservazione altissime, è solo il frutto di una attenta e professionale ripulitura che ha lasciato anche sufficienti tracce da essere identificabile... è tutt'altro che una moneta " mai stata nel terreno" e/o " mai restaurata"...per confronto, date un'occhiata a certi agglomerati di sesterzi ritrovati a Pompei e limitrofi, in cui , a causa dell'ambiente sigillato creato dalla pomice e dai depositi piroclastici, le monete hanno una patina molto diversa da quella del caligola, con minime modifiche della struttura metallica...oppure anche nel recentemente citato tesoro di Biassono1 punto
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Ho provato ad evidenziare ciò che vedo io. Quelle che ho evidenziato in alto sono le infiorescenze del giglio e la parte bassa, da te segnalata come una specie di S, altro non è che una delle foglie del giglio. Anche il Finetti segnala alcuni di questi piccioli ribattuti, oltre che su altre monete, anche su piccioli fiorentini. Per l'altro lato, anche se nel campo non riesco a intravedere il busto nimbato del Santo, mi pare di scorgere parte della vecchia legenda S. IOANNES B. Per una valutazione economica attendi altri pareri... di certo una moneta interessante.1 punto
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Le preoccupazioni espresse da Morello, sono legittime e molto fondate. Oltre ai costi di produzione materiale, vi sono spese enormi per fare ricerca(fra cui viaggi). Per questo il livello sta via via scemando, anche se si cerca di opporsi in tutti modi. E proprio contro tale "degenerazione di costumi", che ci diamo da fare. E cercheremo sempre di farlo. Anche a costo di rimetterci, come già avvenuto. Sicuramente i tempi di stesura si allungheranno, ma almeno non si andrà a discapito della scientificità di un'opera. Quanto alle sole edizioni informatiche(e-book), sono contrario e credo che lo rimarrò. E posso dire, dialogando con colleghi, che trattasi di un pensiero abbastanza diffuso. La carta non cederà il posto facilmente. Vincenzo.1 punto
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Fossi in te userei un carattere un po' più grande, giusto perchè i vecchietti come me fanno fatica a leggere altrimenti... :P1 punto
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