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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/22/12 in tutte le aree
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Non credo che la logica "noi contro loro" ci porti da qualche parte. Ruoli e competenze sono differenti e complementari. Un non professionista può scrivere eccellenti opere divulgative o di rassegna (di importanza fondamentale!) o lavorare sul materiale musealizzato e sui documenti d'archivio (in questo dovrebbe essere facilitato, non ostacolato!) ma comunque il lavoro primario sui reperti archeologici rimarrà sempre di competenza dei professionisti, se non altro per motivi logistici e di tutela. E sapete che questo tipo di indagine è fondamentale se si vuole andare oltre un punto di vista puramente antiquario, e non solo per la numismatica classica. Secondo me la forza del forum, fuori dall'ambito collezionistico, non è nel mettersi in competizione con gli "addetti ai lavori" nel loro campo, ma è il contributo enorme che può dare nel divulgare, istruire, sensibilizzare, e soprattutto convogliare risorse e focalizzarle sulla finalità comune dell'educazione e della tutela dei beni culturali.3 punti
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Caro Semoon, innazitutto bravo perchè hai saputo leggere tra le righe,a volte è difficile cogliere le mezze frasi, indubbiamente " il timore " nasce dagli argomenti che tu hai elencato, ma non solo ,c'è almeno un altro argomento, visto che in quel caso si parlava di Lamoneta che porta a questo. Lamoneta , si può discuterlo per la parte tecnica, per la qualità che offre, su questi aspetti possiamo discuterne anche a lungo, però c'è un aspetto sul quale non c'è possibilità di discussione alcuna. E questo aspetto è quello della comunicazione, il forum è perfetto per comunicare, per comunicare di tutto, qui vince non ci sono dubbi. Se voi guardate gli accessi in qualunque momento al forum , vedrete che circa un terzo è quello degli utenti registrati, quelli che partecipano, quelli che scrivono, i veri attori del forum, nel contempo ci sono circa due terzi che non sono registrati e leggono.....leggono,e qui troviamo tutto il mondo che a vari livelli partecipa alla numismatica, persone che vogliono capire,tenere sotto controllo, magari avere anche spunti interessanti. Vi assicuro che in tutti gli ambiti, ministeriali, Soprintendenze, università,Musei,periti,addetti ai lavori leggono o quantomeno c'è chi legge per loro e poi riferisce,di questo ho delle certezze. E allora Lamoneta, il forum , diventa quasi un giornale della numismatica, anzi di più, con più lettori, e la comunicazione diventa essenziale ; tempo fa feci un post " sui buoni comunicatori " del forum, questi hanno indubbiamente delle responsabilità, saranno letti, devono anche trasmettere valori,principi,divulgare,ma possono anche parlare di aspetti non virtuosi, criticabili, censurabili. E qui nasce anche un altro aspetto del " timore ",il forum è un'arma comunicativa , al giorno d'oggi sempre più influente e che raggiunge tutti in un secondo,ovviamente usiamola, comunicatori del forum per i valori giusti, ma può al limite essere usata anche per critiche e denuncie,che non ledano i terzi ,la privacy,e sempre usata con le giuste cautele secondo i regolamenti statutari del forum stesso, ci possono essere in poche parole su un forum gli aspetti virtuosi, ma anche quelli non virtuosi,così è.2 punti
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è proprio vero che si tende ad avere la memoria corta ricordo ancora come, al momento del passaggio all'euro i festeggiamenti per l'abbandono di una valuta super svalutata che imponeva tutti quegli zeri in più che invece nelle altre valute non c'erano quasi mai (salvo per i miliardari:)) che vi fossero belle "lire monete", come le 500 lire caravelle, verissimo che la "lira" fosse agonizzante però altrettanto vero... ma chissà dopo essere stata introdotta con la riforma monetaria di CarloMagno, e poi monetata per la prima volta sotto Galeazzo Sforza, vedi caso che sia l'unica moneta ad essere reintrodotta due volte in un sistema monetario .. :)2 punti
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Ecco un altro tassello mancante al vasto mosaico della monetazione siciliana, un mezzo tarì 1620 coniato a Messina sotto Filippo III senza sigle. http://numismatica-i.../moneta/W-FLC/5 Uh ringraziamento va a tutti coloro che, con i loro contributi, stanno facendo crescere il catalogo . Antonio1 punto
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Mi piacerebbe se un giorno i cataloghi discriminassero le quattro tipologie dei 12 tarì del 1793, cosa adesso molto facile in virtù delle belle immagini reperibili dalle recenti aste. Iniziamo con la prima tipologia indicata da Spahr, che io chiamerei testa piccola e aquila piccola (la più rara delle quattro).1 punto
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...e non solo nel privato, direi anche, utilizzando un termine in grado di abbracciare un contesto più ampio, nel "popolare". Vi invito ora a leggere questa breve trattazione: La libertas tra scena e vita nel teatro comico latino.pdf (Fonte: http://www.ledonline...o-e-teatro.html)1 punto
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la moneta come hai detto tu è un RRRR che abbina un ottima conservazione ...... il "calo del peso " a esser sincero mi fa ridere .. :rofl: in un epoca in cui venivano coniate a mano e a volte tosate dallo stesso zecchiere per far rispettare il peso figuriamoci se stavano a guardare il centesimo di grammo che tra l'altro coi mezzi in uso della metà del XVIII non penso fosse così semplice da verificare .....inoltre può essere la stassa bilancina che ha approsimato per difetto e ricordati che il peso indicato nei cataloghi è la media dei pezzi analizzati quindì .... in generale comunque la moneta mi sembra originale che è la cosa più importante e come ti dico la conservazione è molto buona rendendola molto interessante (preferisco non dare gradi di conservazione data la rarità e l'epoca in cui è stata coniata) .... consiglierei vivamente al tuo amico di farla periziare per togliersi ogni dubbio e avere una possibile indicazione sulla conservazione/prezzo ...... se si trova a genova ti posso dare qualche nominativo1 punto
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già, è stata usata come ciondolo.... fortunatamente ha conservato il suo fascino e nonostante è molto usurata il motto sotto gli alberi si legge ancora bene. Questo è lo stemma tutt'ora utilizzato da questa provincia canadese.1 punto
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Lo dicevo io che questo non è un post tranquillo .... manca un po' tutto, dallo stile alle buone maniere.1 punto
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I Romani dicevano "Divide et impera" e da che mondo è mondo questa linea guida ha sempre funzionato benissimo per chi comanda e in qualsiasi campo. Ed ecco a fomentare l'uno contro l'altro destra sinistra e centro, ricchi e poveri, acculturati e ignoranti, nobili e plebe, milanisti e interisti e via discorrendo... Metti sul tavolo molti temi caro Dabbene, su due vorrei dire la mia: il forum: il forum è scambio di opinioni e conoscenza, come tale si potrebbe parlare anche di ortensie o allevamento caprino il risultato sarebbe sempre lo stesso: ci si accultura. Ne consegue che il livello medio della platea è INEVITABILE che si innalzi e quindi a titolo di esempio dopo un mese qui TUTTI sanno che un BB non è confondibile con un FDC e che Mussolini non ha fatto monete con il suo faccione ergo sono patacche di fantasia... ne consegue che se 30 anni fa di monete BB vendute per FDC o con il faccione del Duce se ne vendevano 1000 ora se ne venderanno 100 o 10. Chi ci ha rimesso? I traffichini e gli approfittatori... ma questo lo ripeto non accade solo qui ma in qualsiasi altro ambito in cui ci sono appassionati che si scambiano informazioni. Quindi il timore in certi soggetti secondo me nasce da non poter più partire da posizioni di netto vantaggio rispetto al proprio interlocutore/ potenziale cliente trovandosi di fatto con spazi di manovra molto più ridotti rispetto ad anni fa... Ergo sono finiti i tempi di vacche grosse (che poi non è completamente vero perchè ci sono altri aspetti da analizzare ma limitiamoci qui) I giovani. I giovani ignoranti...che non si appassionano...non sanno la Storia... A parte che si entra in un discorso troppo vasto da discutere in poche righe la cosa che mi colpisce è che noto più volte questo ritornello della necessità di iniziative per coinvolgere quasi per forza i giovani/ragazzi/adolescenti/bambini nel collezionismo... A che pro? Sulla base di quale principio? E' lo stesso atteggiamento di chi vuole imporre uno sport o un'idea politica... Gli adoloscenti vivono proiettati nel futuro... è fisiologico che siano più interessati all'ultima console o cellulare che per l'esistenza di tutti i giorni gli sarà indubbiamente di maggiore utilità anche nel semplice rapportarsi con i coetanei. Fuori da un contesto scolastico infatti cosa può interessare ad un ragazzino di 10/16 anni il sapere quali monete ha battuto Vittorio Emanuele III o che nel medioevo si usavano i denari? Può essere argomento di conversazione utile con l'altro sesso o con altri adulti? Dai... Su siamo obiettivi. Molti di noi, me compreso, abbiamo cominciato da bambini...ma come? Per gioco... Trovando qualche spicciolo dai Paesi lontani...con domande ai nonni: a cosa serve, che ci compravi quando eri piccolo come me, e via dicendo... in un discorso però più largo di affabulazione, di senso della Storia, della propria Identità e delle proprie Origini. Poi però mi dedicavo a tutt'altro piuttosto che le monete nella maggior parte del tempo libero... Allora voi dite bene: usiamo questo approccio anche a scuola nei bambini..."Oggi parliamo degli antichi romani questa è una moneta che si usava ai loro tempi e si chiama sesterzio e ci compravi questo e questo"..." questo era Re vittorio Emanuele e questo era Francesco II, sapete l'Italia era divisa" e via discorrendo... Vero. Ottimo. Lo farei anche io se fossi un insegnante piuttosto che abbottare le scatole con sequele di nomi e date ma per fare questo ci vogliono insegnanti illuminati, ci vuole sensibilità individuale che non si impara a scuola...o ce l'hai o niente. Ce l'ha avuta l'istitutore di Vittorio Emanuele III che usava proprio questo metodo, ce l'ha quel commerciante della ciotola magica, ce l'hanno molti del forum che so che insegnano e che sicuramente già lo fanno ma da qui a istituzionalizzare tale pratica troppo ce ne passa... "E perchè non si può fare?" Dice qualcuno. "Proponiamolo come standard a chi di dovere. Entriamo nelle Scuole..." Sarò franco e mi attirerò sicuramente le condanne di qualcuno con questa frase: perchè al Sistema malato in cui ci troviamo non è utile. Non è utile che vi sia un livello culturale più alto di una certa soglia perchè per il "Divide et impera" di cui sopra è nettamente più comodo e redditizio il contrario... e più va avanti più è peggio visto che puntualmente quando c'è da tagliare quali sono i primi fondi che saltano? Ovvio. Quelli per l'Istruzione... Da qui allora l'ulteriore forza del Forum e perchè può fare paura ad altri ambiti che non siano strettamente commerciali ma più "istituzionali": come ha ben colto Paleologo il Forum riesce a focalizzare il più possibile le energie e incrementare l'interesse in quei pochi sensibili superstiti nella deriva in cui ci troviamo. Saluti Simone1 punto
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Intanto sono contento di risentirti ,mi fa piacere sentire anche le varie altre teorie in campo e il tuo autorevole parere in merito, io ho riportato quelle in mio possesso,spesso su certi argomenti è anche difficile avere certezze e capire la fondatezza di una piuttosto che un'altra. Certamente tutte le voci in campo aiutano nella ricerca come il consultare tutte le voci bibliografiche inerenti, spero di vederti presto in una prossima occasione, Mario1 punto
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Buongiorno a voi, mi dispiace contraddire l'amico Mario, ma in realtà sulla nascita del nome Pavia non c'è purtroppo nulla di ovvio. Le teorie sul perché ad un certo punto la città passò dal nome Ticinum a quello di Papìa (con l'accento sulla "i" non sulla prima "a") sono numerose e tutte più o meno fondate. Tuttavia quelle che vogliono derivare il toponimo dalla lingua germanica (non dimentichiamoci che il nome diviene d'uso comune nel IX secolo) o dal greco, oggi sembrano avere sempre meno credito, anche se nessuna di esse può essere definitivamente scartata. Gli studi più recenti sembrano comunque, se non escludere, comunque ridimensionare di molto, anche l'ipotesi a cui fa riferimento Mario. Infatti essa si basa su di un clamoroso errore filologico nel quale incapparono gli eruditi Settecenteschi e poi anche Ottocenteschi. Essi infatti ritennero la sigla pap, che sulle epigrafi si trova associata al nome del luogo di provenienza - Ticinum - di alcuni cittadini romani, quella di un secondo nome che la città doveva avere già in età romana: Papia Ticinum. Questa sigla si riferisce in realtà alla tribù Papiria, alla quale, come ricorda anche Dabbene, la città era stata ascritta dopo il 49 a.C. Le leggi di derivazione fonetica, oggi conosciute molto meglio di quanto non fosse nel XIX secolo, consentono di escludere o comunque di ritenere assai improbabile una derivazione del nome Papìa da Papiria. Più plausibile, anche se non certa, appare oggi la derivazione del toponimo da gentilizio Pàpius: un membro della gens Papia dopo il 49 a.C. potrebbe forse essere stato l'artefice dell'ordinamento del Municipium, il quale, sebbene non ufficialmente, nella parlata quotidiana potrebbe aver assunto l'appellativo di (urbs) Papia e i suoi abitanti Papienses. Un altra interessante ipotesi è quella secondo cui potrebbe essere esistito nei pressi della città un fundus o una villa appartenente, anche in questo caso, a qualche membro della gens Papia. Per vicende sconosciute il nome del sobborgo potrebbe esseri progressivamente esteso a tutta la città e alla fine aver preso il sopravvento sul nome ufficiale. Qualunque ricerca che dir si voglia dovrebbe cominciare, quando possibile, dagli studi più recenti e poi eventualmente andare a ritroso. Vi ricordo a questo proposito il bel saggio di Emilio Gabba, Il nome di Pavia, in Storia di Pavia, II vol., l'alto medioevo, Banca del Monte di Lombardia, Milano 1987, pp. 9-18. Un caro saluto, Teofrasto1 punto
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Il segretario organizzativo ha prenotato :) ... Ricordiamoci di confermare sabato mattina... Io ho detto 32 posti ma se aumentiamo basta dirlo la mattina stessa, nessun problema ;)1 punto
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Ciao mox. "Potrebbe essere utile avere un database con tutte le monete che hanno avuto questo attestato alla libera circolazione ?" Già, questa sarebbe un'ottima soluzione per creare dei precedenti consultabili anche online Ma si sa che in questo modo si supererebbe il "vaglio" di chi è preposto a controllare e non credo che ciò verrebbe apprezzato.....poi c'è il solito discorso che le monete batture a martello non sono mai tutte uguali e quindi Ti verrebbe opposto che occorre valutare caso per caso (sai, non si sa mai che nella moneta ci sia un "globetto" un pò più a sinistra di dove dovrebbe essere oppure una lettera della legenda un pò più piccola di quella coniata su altri esemplari......). Riprendendo quello che ha scritto Alberto Varesi qualche post fa, in Francia si sono dimostrati più pragmatici di noi ed hanno stabilito che la licenza di esportazione (uscita della moneta da territorio nazionale verso uno Stato terzo) o l'attestato di libera circolazione (uscita della moneta dal territorio nazionale verso uno Stato membro U.E.) è obbligatoria solo se la moneta è stata coniata prima del 1500 (sempre però che non provenga direttamente da scavi, scoperte o siti archeologici) e che abbia un valore di almeno € 1500 o superiore. Qui da noi i venditori sono invece obbligati a chiedere la licenza o l'attestato anche quando vendono all'estero un 10 centesimi "Ape" di V.E. III ....ed anche se si tratta del 600mo 10 centesimi "Ape" che vendono! L'idea del "data base" delle monete esportate è eccellente, quanto meno per quelle coniate con metodi industriali. Mai vai a farglielo capire. Poi da noi c'è anche la polemica del "tutti" o "nessuno". Sebbene non abbia nulla contro chi colleziona monete classiche (anzi, mi sono simpatici..), mi sembra sempre più evidente che non si può pensare ad una regolamentazione uniforrme per qualunque tipologia monetale che abbia più di 50 anni. I francesi l'hanno capito....noi invece no. E va be. Mal comune mezzo gaudio. Andiamo avanti così. Quando qualcuno vorrà copiare quello che hanno fatto i francesi, faccia un fischio....sto mettendo da parte la loro normativa di riferimento. Saremmo capaci almeno di copiare...? Lo spero. "un altra curiositá ma chi organizza aste in italia chiede il permesso di esportazione per tutte le monete che vengono esitate ?" La richiesta della licenza di esportazione o dell'attestato viene inoltrata solo dopo che la moneta sia stata aggiudicata all'estero. Altrimeni, se la moneta venisse aggiudicata in Italia o non venisse aggiudicata affatto, non ha senso chiedere la licenza o l'attestato. Nel caso dell'asta NAC che indicavi nel Tuo intervento, considerato che si teneva a Zurigo e che le monete si trovavano in Italia, suppongo che abbiano chiesto la licenza di esportazione (temporanea?) per portarle dall'Italia alla Svizzera, licenza che dovrà essere convertita in definitiva se le monete si accaseranno tutte all'estero. Se invece di accasassero in Italia o non venissero aggiudicate (e dunque dovessero ritornare in Italia), non vi sarebbe alcuna necessità di richiedere la licenza. Comunque su questo aspetto i titolari di case d'asta ed i commercianti che scrivono sul forum saranno certamente più precisi di me......io non ho esperienza pratica di queste cose ma ho solo ragionato sulla normativa e sul caso che proponevi, applicando la logica....(anche se la logica in queste cose......sappiamo tutti che spesso è un optional...). Saluti. Michele1 punto
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Vorrei far notare che nell´ultima asta NAC é stata esitata una piccola e piavevole collezione,la Silingardi, con il permesso di esportazione da parte della repubblica italiana; ad esempio questa moneta http://www.sixbid.com/nav.php?p=viewlot&sid=584&lot=611 é certificata non essere di interesse per lo stato italiano, quindi se dovessi essere vittima di un sequestro, e fra le monete sequestratemi ve ne sono alcune di questo stesso tipo, potrei dire che questa tipologia non rientra fra le monete degne di essere definite di interesse culturale. Potrebbe essere utile avere un database con tutte le monete che hanno avuto questo attestato alla libera circolazione ? un altra curiositá ma chi organizza aste in italia chiede il permesso di esportazione per tutte le monete che vengono esitate ?1 punto
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senti bello.. questo è un post tranquillo, ergo, mantieniti in linea! Il Napoli ha meritato ma, se la rigiochiamo 20 volte la riperdete tutti e 20 le volte perchè abbiamo dimostrato nell'anno di essere superiori a tutti! Ovviamente, in un campionato intero abbiamo sopperito agli scandalosi arbitraggi che ci sono stati predisposti, mentre, in una finale, giocata con lo spumante nello stomaco c'è stato rilassamento e poca fame. E comunque, nonostante questo non siete certo sembrati fulmini di guerra! Aronica è un macellaio e tutti dicono che il rigore era sacrosanto, buon per voi che l'arbitro già in pensione vi ha graziati, ma già stavate iniziando a farvela sotto prima del secondo goal. Qundi poca sbruffonaggine.. in ogni caso ripeto, potete ambire solo a coppe italia ed europa league perchè voi siete solo il napoli e vi ci voleva Maradona ed il piuù grande DG italiano (Moggi) per vincere qualcosa. Di Maradona non ne avrete più per cui appuntamento al 2060 per il vs prossimo scudetto. Godetevi questa coppetta del nonno (per noi importante solo perchè decima!) e non quarta! e hai ragione, il prossimo anno sarà un'altra storia ma sarà peggio per voi e nopn per noi!1 punto
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e il valore economico della moneta qual'è? Dipende: se l'hai trovata nel sottosuolo, magari col Metal Detector, vale anche 8 anni per ricettazione...se invece l'hai comprata da chi l'ha trovata, anche...se l'hai comprata da un commerciante al mercatino senza documenti, vale meno, è solo incauto acquisto.... Se l'hai comprata con i documenti, cosa di cui ho qualche dubbio, e la montatura fosse coeva, è un pezzo interessante ( se autentico.. e la tua sicurezza su questo punto, penso che sia buona spia della provenienza), potrebbe valere oltre i 1000 euro....ma ho più l'impressione che il suo valore sia più vicino agli 8 anni che ai 1000 euro...occhio a quello che postate e scrivete...l'abbiamo scritto mille volte che facebook e lamoneta.it e tutti i siti in cui si parla di monete sono monitorati dalle forze dell'ordine....poi se vi vengono a fare le perquisizioni alle sei di mattina, non protestate...è un gioco sapere chi sei per la AG....ciao.1 punto
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Non si può dire che in Lamoneta manchi lo spirito aggregativo, oggi più che mai è importante, come sono importanti i circoli-gruppi che nascono spontanei nel forum, è una base pronta e fatta per un'eventuale confederazione, se occorresse, tra questi, stavolta anche reale, non solo virtuale. Comunque Verona è sempre Verona, "il rito di Verona " resiste sempre,e per fortuna che succede,poi quanti altri di lamoneta arrivano nei tre giorni non solo al sabato o quanti ne saluti ma che non vengono al pranzo, ma ci sono, un numero che definirei importante. Bene !1 punto
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Inutile dire che dracma ha nuovamente colto nel segno... e molto probabilmente sta "reggendo il gioco" :D. In effetti è piuttosto ovvio, da profondo conoscitore della monetazione magnogreca Enzo ben sa di cosa stiamo parlando. Il denario citato è esattamente quello a cui mi riferivo, ma mi rendo conto che il collegamento ad "un'altra forma di aggregazione pubblica" potrebbe risultare piuttosto criptico. Al fine di rendere meno enigmatico tale passaggio riporto un passo dell'Alteri a proposito delle maschere che compaiono sui denari di D. Iunius Silanus, C. Vibius C.f. Pansa e C. Vibius Pansa Caetronianus, identiche a quella poggiata sull'altare che compare al rovescio della nostra emissione di Vibius Varus : "Silenus, Pan e Dionysus ci vengono presentati su queste emissioni con le relative maschere, bene disegnate di profilo e caratterizzate dalla assoluta mancanza del collo: maschere sceniche, quali coprivano il capo dell'attore." (Tipologia delle monete della Repubblica di Roma - p.162).1 punto
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Ciao ragazzi la settimana scorsa ho avuto una chiacchierata con una sig.ra dell'AASFN in merito ad una mia lettera indirizzata a loro ad inizio anno, (su consiglio di qualcuno di questo forum, mi scuso ma non mi ricordo il nome) il quella lettera denunciavo tutto il mio disappunto sul prezzo esagerato delle emissioni (ag e non solo), sull'aumento dell'iva, sulla scarsità della qualità, sul sito non funzionale, e sul rapporto cliente che si è deteriorato, con l'unico scopo di favorire i grossisti, che, adesso ci sono, e domani se il mercato cambia fuggono... invece noi, povere bestie da mungere, non scappiamo.... finchè non saremo tutti esausti di questa politica sbagliata, ho anche fatto presente che dopo 20 anni ho deciso lo scorso anno di non prendere più gli argenti sanmarinesi e di rimpiazzarli con monete dell'austria...La signora è stata molto gentile e mi ha detto che riferirà anche al suo direttore... alla fine la telefonata (che mi hanno fatto loro) è durata un 10 minuti abbondanti, ho anche segnalato il forum, dove potrebbero prendere spunti a delle idee per venire incontro al vero collezionista che non è il grossista tedesco di turno. Ragazzi,. continuiamo a lamentarci e a non comprare ora le monete... vedrete che queste serie le troveremo a meno! appena la bolla speculativa si sarà sgonfiata, e se nel frattempo troveremo altre collezioni che ci stimolano di più, ben per noi, e pace per la piccola repubblica del Santo scalpellino. Ciao Aland1 punto
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Perdere proprio con il napoli non ci voleva..perdere poi in questo modo fa rabbia. Credo che i festeggiamenti abbiano dato in testa un pò a tutti. Conte ha messo una formazione completamente sbagliata..si ostina a mettere a zorro(alias Borriello) che dorme completamente, fuori forma Storari(perchè non Buffon, è una finale!), stanchi da Vidal a Pirlo, Pepe l'unico a salvarsi. La supercoppa non voglio che la perdiamo contro questi, e magari un arbitro decente!1 punto
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Nel 313 fu coniata a Roma una serie di tre monete a nome sia di Costantino I che di Licinio. Furono coniate anche a Treveri, ma solo a nome di Costantino I. Queste monete sono: FVNDAT PACIS, Marte avanzante verso destra con un trofeo sulla spalla sinistra e un prigioniero seduto dietro di lui. GLORIA PERPET, due Vittorie avanzanti verso destra e reggenti una corona di alloro e un ramo di palma. Uno stendardo tra di loro. SAPIENT PRINCIPIS, un altare con sopra una civetta; una lancia disposta trasversalmente sull'altare, scudo a sinistra, elmo a destra. Tutte e tre mostrano al dritto Costantino o Licinio col capo scoperto. Le prima due possono considerarsi come 1/2 follis (1½ scripula), la terza come 1/4 follis (3/4 scipulum). FVNDAT PACIS: 1.355g, 1.262g, 1.402g, 1.586g, 1.741g, 1.864g, 1.626g, 1.722g, 1.448g, 1.393g, 1.762g, 1.172g, 1,846g, 1.754g, 1.114g, 1.442g. GLORIA PERPET: 1.596g, 1.318g, 1.249g, 1.306g, 1.448g, 1.640g. SAPIENTIA PRINCIPIS: 0.832g, 0.702 , 0.958g, 0.992g. Molto interessante è capire perchè furono coniate queste frazioni. Partendo dal presupposto che la popolazione non avesse bisogno di questo tipo di monete, è praticamente certo che queste furono realizzate per commemorare gli eventi che si verificarono in quei mesi. Costantino che sconfigge Massenzio, Licinio che sconfigge Massimino II, la sorella di Costantino in sposa allo stesso Licinio rafforzando quindi la pace tra i due Augusti e soprattutto l'Editto di Milano che, ratificato da entrambi i regnanti, garantiva la tolleranza religiosa.1 punto
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Luceria emise in una prima fase della sua monetazione, aes gravi di piede ponderale apulo(libbra di 341,10 gr.), con divisione decimale. Successivamente dopo la fondazione della colonia nel 314 a.C., adottò la medesima libbra e il medesimo sistema divisorio di Roma, divenendo in stretto contatto con l'Urbe. I tipi sono gli stessi della fase precedente(tranne qualche modifica)e hanno la lettera "L" espressa. Questa fase attraversa tre riduzioni, semilibrale, trientale e quadrantale; la moneta in questione è quadrantale. Quanto alla datazione, diverse sono state quelle proposte. Da ultimo, da chi scrive, è stata determinato per motivazioni storico-numismatiche, ma anche giuridiche, cioè cambiamento di denominazione e obbligo di identificazione con lettera "L": 326 a.C.(anno del giungere dei Romani in Apulia), prima fase, librale, apula con divisione decimale. 314 a.C.(anno della fondazione della colonia), seconda fase, semilibrale, romana, con divisione duodecimale. Per le datazioni alternative, "medie" o "basse" non sarebbe spiegabile un salto temporale fra la prima e la seconda fase di quasi 60 anni. Cioè 289 a.C. circa, per la prima fase e 225 a.C. circa per la seconda, considerando anche la totale identità dei tipi ad eccezione della lettera "L". Infine, vorrei sottolineare che non esistono "concetti" o "motivi scientifici" per una datazione del bronzo pesante al III secolo a.C., invece che alla fine del IV secolo a.C.. Saluti.1 punto
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Dipende se la scelta è tra una mancanza di crescita che può tradursi in regressione (=depressione) o il rischio inflazionistico. Politiche di stimolo possono essere fatte senza necessariamente far esplodere il debito pubblico e di stimoli ce ne sarebbe bisogno eccome in questa fase per le povere imprese italiane..1 punto
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A quanto pare dalle ultime notizie ci potrebbe essere un'accelerazione sulla proposta di rendere obbilgatoria per tutti i proprietari di case la stipula di un'assicurazione contro terremoti e calamità naturali in genere. In questo momento, in cui molti fanno fatica a trovare i soldi per pagare non dico l'IMU ma anche solo le bollette della luce o dell'acqua ci voleva davvero, una bella polizza.............d'altronde bisogna pur accontentare la lobby delle assicurazioni, ci mancherebbe altro....... Qualcuna poi è anche azionista della Banca d'Italia, un aiutino ci vuole................. In parlamento ed in senato sembra vivano su un'altro pianeta, non si rendono minimamente conto di come sono messe una parte delle famiglie in Italia, dei sacrifici che fanno ogni giorno per tirare avanti, d'altronde loro non fanno la spesa tutti i giorni, molti di loro credo non sappiamo nemmeno come è fatto un bollettino postale per pagare una bolletta della luce. Purtroppo io invece me ne rendo conto, ho a che fare ogni giorno con persone che mi raccontano le loro storie, i loro problemi, fa parte del mio lavoro. Non oso pensare poi quanto potrebbero costare coperture assicurative per case o aziende costruite in zone ad alto rischio sismico o più o meno vicine ad un vulcano (vesuvio)1 punto
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Non credo sia quella postata da Profausto: non vedo il prigioniero, la forma del mantello è diversa, per non parlare del ritratto che è molto più grande. Magno Massimo era solo un esempio per far capire come fosse il R/. Concordo con Exergus: ...REIP... credo di leggerlo anche io. Propenderei, quindi, per un'imitativa dei Valentiniani.1 punto
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Il veleno ha ucciso eccome l'Europa! Il veleno dello sciovinismo, che portato a decine di milioni di morti. Ecco, quello non lo voglio più neppure assaggiare... due guerre mondiali fra paesi NON integrati ci sono bastate.1 punto
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Statalismo e pianificazione economica per colpa dell'Unione Europea? Ma se TUTTE le Commissioni che si sono succedute negli ultimi decenni, e tutta la legislazione europea che ne è derivata, sono sempre state molto più liberiste della stragrande maggioranza dei governi nazionali... se non altre perché i governi hanno le elezioni, e quindi raramente possono allargarsi più di tanto. Secondo me hai visto un altro film. Non è che confondi l'Unione Europea con il Comintern? :D1 punto
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dovrebbe essere emessa dalla zecca di Aquileia - 305-306 - Rara qui c'è la Ric 60a -.......altra spezzatura della legenda..... in effetti la tua è un po rozza... Aquileia RIC VI 62a CONSTANTIUS I Follis. IMP CONSTANTIVS P F AVG, laureate head right / FIDES MILITVN AVGG ET CAESS NN, Fides standing left with two standards. AQS in ex. Text1 punto
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potrebbe essere una Constantius I° / FIDES MILITUM AVGG ET CAESS NN ma non ne sono a conoscenza di imitative...1 punto
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se la moglie e il figlio rompono le scatole ne vale la pena , la madre tienila.......1 punto
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I commenti di Renzo alle tornate d'asta stanno diventando un classico. Mi sembra di essere tornato agli anni '70, quando aspettavo con ansia 90° minuto per sapere come era andata la partita e vedere le immagini dei gol. Non c'era altro. Era breve, non più di mezz'ora, ed in bianco e nero. Sembrava durasse un attimo. Ma ci bastava, eccome se ci bastava.1 punto
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Ciao Francesco, anche se con qualche anno di ritardo ti fornisco delle informazioni in risposta ad alcuni tuoi quesiti sulla Medaglia di Gaeta con questo scritto: Del medaglione di Gaeta furono fatti 22 esemplari in oro, nel 1852. Di questi 17 furono dati agli ambasciatori che seguirono il papa a Gaeta ed uno al card. Antonelli, altri 4 furono dati ai ministri plenipotenziari delle grandi Potenze. Tra i 17 ambasciatori, ben tre la ricevettero in duplice esemplare, in quanto rappresentanti di due nazioni contemporaneamente. L'esemplare originale AV pesava 433-453 gr, quello "doppio" circa 380 gr, così come quelli dedicati alle potenze. Nella cornice del R/, ogni medaglia portava il nome e la qualifica del personaggio a cui era stata dedicata. A questi 22 esemplari si aggiunse, nel 1853, un altro (438 gr) per l'ambasciatore di Parma. Inoltre Pio IX ne fece fare altri 5 in AV da 450 gr ma SENZA dedica che donò ai generali francesi che avevano abbattuto la Repubblica Romana. L'intera serie in BRONZO, di 23 con dedica + 2 senza dedica, fu depositata presso il Medagliere Vaticano, come documento storico. Inoltre, nel 1856, vennero coniate in ARgento 23 + 23 placchette uniface del solo R/, ciascuno con dedica originale, che, messe sottovetro in un quadretto, furono regalate a Pio IX e al card. Antonelli. Insomma, nel 1856 esistevano 33 esempl. AV (23 con dedica e 10 senza), 46 soli R/ in ARgento con dedica, 23 in AE con dedica, 2 in AE senza dedica, cui si aggiunsero (nel 1858) altri 12 esempl. in AE senza dedica. Gli esemplari in AE che circolano oggi (e NON parlo dei galvani, nè delle copie fuse) furono ottenuti quasi tutti dai due paia di conii (senza dedica, e con cornice alquanto "bombata") che l'incisore Nicola Cerbara portò seco in esilio. Dato che la pensione di costui era alquanto misera, non ci sarebbe da meravigliarsi se egli, sottobanco, avesse utilizzato questi conii per procedere (probabilmente presso uno stabilimento privato di Firenze, di cui potrei ipotizzare perfino la ragione sociale) alla battitura di altri esemplari da vendersi privatamente; esemplari di cui, purtroppo, è impossibile stabilire il numero. Comunque i punzoni ed i 23 conii originali con dedica della med di Gaeta furono spezzati alla presenza di un notaio (ed esiste relativo atto) nel 1858, mentre il D/ con il ritratto del papa rimase a disposizione della Zecca romana, così come il R/ con cornice liscia; però quest'ultimo R/ NON poteva assolutamente esser usato per coniazioni senza che l'ordinasse personalmente il papa! Tant'è che, insieme a pochi altri conii, fu portato in Vaticano (dove è conservato tutt'ora) poco prima del 20 settembre 1870. Tutte queste vicende (che ho sintetizzato) ESCLUDONO qualsiasi coinvolgimento della Zecca papale nelle riconiazioni del med di Gaeta. Precisando ulteriormente e riassumendo: 23 esempl. AV con dedica (ma di peso differente) + 10 esempl AV senza dedica 23 esempl. AE con dedica + 2 esempl AE senza dedica (i 25 complessivi del Med Vat) 8 + ??? (probabilmente 12 complessivi in AE) senza dedica regalati a Pio IX (e se ne conoscono 2) Non ci fu NESSUN coinvolgimento della Zecca pontificia in eventuali riconiazioni Nicola Cerbara portò seco 2 para dei conii (cioè 2 D/ e 2 R/ senza dedica) che PROBABILMENTE (ma non c'è alcuna documentazione probante) usò per riconiazioni private in AE presso uno stabilimento fiorentino, è stato calcolato che, al max, si aggirano su 15 esemplari. 2 copie del R/ fatte subito prima della distruzione dei conii originali. Questi conii-copia, senza dedica, si riconoscono perchè hanno una cornice "bombata" in rilievo. In base ad informazioni con QUESTI conii-copia vennero fatti 1-2 esempl in lega, dai quali poi furono ricavate la copie fuse e/o galvaniche che oggi circolano. Ma tali esemplari si riconoscono, da parte degli esperti, abbastanza facilmente. Tutto ciò è valido fino al 12 settembre 1870, quando codesti conii-copia furono riportati nelle Secrete Stanze del Vaticano, in cui sono ancora conservati. Invece, da quei pochi esemplari AE originali senza dedica che Pio IX aveva regalato a qualcuno (ad es, sappiamo che ne diede uno al vescovo Dupanloup) furono ricavate per fusione e/o galvano altre copie (uno al museo di Montpellier, uno ad Arezzo, ecc ecc) che sono quelli che oggi circolano nelle aste numismatiche Spero ti sia utile...e non solo a te. Giò :)1 punto
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