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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/21/12 in tutte le aree
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Il catalogo si è arricchito di una nuova moneta mancante nello Spahr. Una cinquina coniata da Filippo III nella zecca di Messina datata 1620. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FLC/4 Antonio3 punti
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Quest’oggi carissimi amici frequentatori, richiamo questa discussione per esporre di un argomento correlato alla figura di questi personaggi (Maestri di Zecca, di Prova e Incisori), non solo, come fino ad adesso trattato, in relazione alle sigle da loro apposte sulle Monete, ma….. e soprattutto riferendo di alcune notizie sull’Organizzazione della Zecca, luogo dove tali Ufficiali con le relative maestranza operavano, le funzioni da essi svolte all’interno della zecca stessa e come si è giunti nell’apporre tali sigle sulle monete. Nel fare ciò, logicamente mi sono avvalso di numerosi scritti e testi consultati, raccogliendo informazioni e cercando di essere il più conciso possibile. Credo, e semprechè non sbaglio, che di questo argomento non si sia mai parlato. Spero di farVi cosa gradita e soprattutto, se vi fa piacere, discutiamone. William R. Day Jr., Fiorentini e altri italiani appaltatori di zecche straniere 1200 - 1600: un progetto di ricerca; M. De Maio, Per la storia del battiloro solforano – Biblioteca Comunale Centro Studi di Storia Locale – Solfora (AV) 2007; C. Cipolla, Tre storie extra vaganti “Uomini Duri” – Bologna 1994; A. Sambon, Incisori dei coni della moneta Napoletana – Estratto RIN 1893; C. Prota, Maestri ed incisori della zecca Napoletana - Napoli1914; G.M. Monti, La zecca di Napoli sotto Giovanna I d’Angiò - Bollettino del Circolo Numismatico Napoletano, Fasc. I e II An. 1925; G.M. Monti, La zecca di Napoli sotto i Durazzeschi - Bollettino del Circolo Numismatico Napoletano, Fasc. I e II An. 1928; Sono stati consultati i seguenti siti: archiviodistao.firenze.it; rilievo.poliba.it; solofrastorica.it. Organizzazione della Zecca di Napoli Degli ufficiali che si occupassero della fabbricazione monetaria, detti inizialmente Ufficiali della Moneta e poi Maestri di Zecca, si hanno notizie a partire dalla metà del XIII secolo, il loro compito originario fu quello di sovrintendere alla importantissima operazione di controllo della matrice in acciaio con i simboli da imprimere, della coniazione della moneta garantendone la regolarità di peso e fattura. A questa prima funzione in breve si aggiunsero la vigilanza sulla circolazione del denaro e la giurisdizione sui reati connessi alla moneta, soprattutto la “falsificazione”. La lavorazione dei metalli fino alla realizzazione delle monete era un processo complicato e suddiviso in fasi ben distinte, ciascuna eseguita da operai diversi, alcuni dei quali altamente specializzati. Tra questi maestri vi erano ad esempio gli intagliatori dei coni e i monetieri, che compivano la fase finale e più delicata del lavoro, durante la quale sui tondelli grezzi era impresso il conio, a questi si aggiungevano altri operai esperti come i fonditori, i tagliatori, gli affilatori e gli incisori. Come il personale impiegatizio, le maestranze ricevevano un incarico a breve termine, in genere sei mesi e alcuni di essi, per l'importanza delle operazioni che eseguivano e l'alto livello di professionalità richiesto, godevano di prestigio e attenzioni particolari. Per evitare frodi, dal primo decennio del 1300 i Maestri di Zecca cominciarono a marcare le monete con un simbolo, uno stemma o apponevano delle lettere sulle monete che erano le iniziali del proprio nome o del cognome, anche garanzia per il popolo della bontà dei pezzi coniati, o/e per un controllo da parte dello Stato che fossero state prodotte secondo le disposizioni impartite. Dal 1317 invalse anche l'uso di annotare i contrassegni in un apposito registro sul quale venivano anche riportati i nomi dei maestri e dei notai, nonché le variazioni più significative sulle coniazioni. I notai eseguivano tutte le registrazioni necessarie all'ufficio: elenchi di impiegati e operai, redazione delle liberatorie al momento della riconsegna ai privati sotto forma di moneta del metallo portato alla Zecca per la coniazione, verbali, registrazioni contabili. Vi erano inoltre i cosiddetti saggiatori, approvatori o revisori che si occupavano di verificare fin nei minimi particolari la regolarità delle monete (peso, incisione e qualità della lega). L'elemento essenziale delle istruzioni impartite ad una Zecca consiste nelle disposizioni relative al peso ed al titolo; solo dal XIII secolo si sono conservati i registri delle Zecche, che ci permettono di conoscere alcuni elementi sulle emissioni, rispetto a quanto si può dedurre dalle monete stesse. Anche i nomi dei Maestri della Zecca Napoletana rimasero sconosciuti sino a che si riuscì a prendere in esame i dati dell'Archivio di Stato di Napoli; conoscendo il periodo in cui operavano, si attribuì a questa o a quella lettera e di conseguenza le relative monete, a Maestri o Incisori di cui quella lettera figurava come iniziale. Mancando però la data sulle monete di questo periodo e fino a Filippo II ( 1572 ), tali lettere comunque vanno considerate con cautela se utilizzate per la seriazione e datazione delle monete stesse; infatti non si conosce il periodo in cui un determinato conio con quella sigla apparve o fu abbandonato, né sempre la fine del mandato concesso ad un Maestro segna la cessazione dell'uso di quel conio. Vi riporto di seguito un passo di Michele Pannuti e Vincenzo Riccio (Rif. Le monete di Napoli - 1984) a proposito delle sigle dei Maestri di Zecca: sulle monete di Napoli, a partire dal Medio Evo, si osservano, nel campo del dritto e/o talora del rovescio, delle lettere; esse sono, in genere, iniziali di Maestri di Zecca, cioè direttori generali della monetazione, che apponevano tali lettere, a conferma della bontà delle emissioni avvenute sotto la loro gestione. Le prime lettere di zecchieri compaiono sulle monete di Napoli del XIV secolo, sotto Roberto d’Angiò (Robertini con la N gotica), Giovanna I da sola (Ducato d’oro con la B) e Giovanna e Ludovico di Taranto (Carlino sigla I - G e Denaro con la croce patente sigle A-U, N-U, N-A e I-U). Queste iniziali, sinora, non sono state decifrate; tale consuetudine fu ripresa sotto gli Aragonesi, a partire da Alfonso I , e perdurò fino ai Borbone. A Napoli, centro amministrativo, lavoravano presso la zecca, le nuove monete a partire dal 1278. La Zecca di Napoli fu istituita contestualmente alla riforma monetaria voluta da Carlo I d’Angiò che aveva trasferito nella nuova capitale, dalle officine di Brindisi il conio dell’oro insieme alle rispettive maestranze, e fu particolarmente curata da tutti i Re Angioini, che mantennero i privilegi favorendo l’autonomia dell’organismo, eliminando gradualmente le zecche periferiche del Regno. Diventò perciò una “Universitas”, una comunità auto gestita tanto da formare una vera e propria corporazione artigiana, forse l’unica esistente a Napoli, con notai, credenzieri, ispettori, con un tribunale speciale, che funzionava anche al di là dell’attività prettamente lavorativa, estendendosi a tutti i membri, operai e impiegati, anche quando questi non esercitavano più, e alle loro famiglie. L’istituto era retto da un Maestro di Zecca, con un ruolo particolarmente importante che trasformò questi appaltatori in governatori, impegnati per contratto a fornire la moneta richiesta; tale carica fu in mano ai toscani e a napoletani, che ebbero una grande incidenza nella gestione dell’attività. Tre documenti datati al 19 aprile 1278 mettono in risalto la strategia adottata nell’assegnazione degli incarichi; il primo atto proposto è relativo all’ufficiale responsabile all’assaggio; costui, nominato dalla Curia Regia, svolge la funzione di garante controllando che le proporzioni di metallo prezioso contenute nelle monete siano a norma di legge. Il Maestro di Zecca (Magister) è dunque il responsabile e il coordinatore di una èquipe di lavoro formata dai Siclari, Affilatores, Obereri (operai, monetieri e addetti al settore monetale); il compito principale dei maestri appaltatori è assicurare la battitura della qualità della moneta richiesta dalle disposizioni vigenti. Il lavoro di incisione, al contrario, interessa gli Incisores Cuneorum o Magister Cuneorum che avevano il compito specifico di incidere e quindi di realizzare i coni necessari per la battitura. Qui interessa sottolineare l’aspetto legato al conio e al rapporto della Zecca con gli orefici e con tutti coloro che avevano a che fare con la lavorazione dei metalli, che fu il fulcro intorno a cui girava tale istituzione. La zecca di Napoli accolse i lavoratori dell’oro di Salerno (Scalesi, Ravellesi e Solofrani), che venivano assunti insieme ai fiorentini, perché riuscivano ad ottenere lamine così sottili che al toccarle si polverizzavano, tanto che la loro bravura fu riconosciuta da una Prammatica, che li autorizzava a vendere essi soli a Napoli il loro prodotto. Tra i salernitani alla zecca di Napoli nel 1325 ci fu un notaio credenziere, Riccardo Cappasanta, e ci furono i lavoratori solofrani e quelli dell’area serino – montorese, i quali per essere assunti in queste officine dovevano avere rapporti con Salerno, perché attraverso questa strada avveniva l’assunzione. La presenza dei salernitani e di napoletani nelle officine del conio dell’oro si spiega dal fatto che entrambe le città, e solo esse (Salerno e Napoli) avevano la privativa della lavorazione dell’oro e dell’argento. In queste officine dunque avvenne il contatto con i lavoratori dell’oro e dell’argento fiorentini; questa fu la via maestra attraverso la quale la lavorazione dell’oro toscana penetrò nel Regno di Napoli, visto che i banchieri fiorentini nella collaborazione con gli Angioini avevano imposto propri operai. Il fatto che nella zecca di Napoli c’erano ben quattro fonditori solofrani, oltre a confermare l’antico legame di Solfora con Salerno anche per la lavorazione dell’oro, dà una chiara indicazione della genesi di quest’arte, che sarà una specificità solofrana. Ai lavoratori, Petrillo e Bartolomeo, detti di Solofra, e ai fratelli Gaudioso e Nicola de Feulo, tutti fondachieri se ne devono aggiungere altri che possono essere di S. Agata di Serino o della stessa Serino o anche di Monitoro. I fonditori di Solfora esprimono comunque una realtà importante e spiegano perché il Re, che aveva curato l’instaurarsi nella zona di questa attività che chiedeva molta maestria, si interessò a che questi operai specializzati si trasferissero alla Zecca di Napoli; anche lo studioso del periodo Angioino, Giovanni Maria Monti, nel prendere in considerazione questa nutrita presenza, sottolinea l’importanza di un tale nocciolo artigianale. Vale la pena ricordare che gli operai erano esentati da ogni tipo di imposta e gravame, dal giudizio presso i Tribunali ordinari, sia durante che fuori il periodo di lavoro, che i lavoranti erano assunti se erano figli legittimi e che i figli avevano diritto a succedere ai padri.3 punti
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Tutto qui, ha detto prima sembra vero :), e ognuno raccoglie come lui o lei preferisce, ma per favore fatemi dire una parola in difesa della raccolta della data. Ecco la voce nel mio notebook per questa moneta: "Nel 1944, l'anno che questo mezzo dollaro fu colpito a Philadelphia, il 'Progetto Europeo' è stato costando Americani loro vite da molte decine di migliaia. A Natale, 1944, combattendo nelle Ardenne Americani erano sta premuti particolarmente difficili. (Mi viene in mente che è necessario apprendere quante parole un mezzo dollaro come questo avrebbe acquistato per conto del governo con la Compagnia Telegrafica; c'erano così tante di quelli terribili telegrammi recapitati quell'inverno del ‘44-5.) L'hobby di moneta, data-raccolta a volte è trattata come qualcosa peculiarmente americano. Che non conoscono, ma la cosa è, data di raccolta allevare un modo speciale di guardare alle monete. La data di questo mezzo dollaro è inseparabile dal resto della moneta, e uno sguardo a questo pezzo istantaneamente porta con sé connotazioni dell'anno 1944. Perché questo mezzo dollaro è in gran parte fior di conio, e dato che l'anno è stato coniato era così ruvido, una sensazione insolitamente struggente si intromette il mio apprezzamento per le superfici luminose, inutilizzate—di promessa ad esigibilità differita, e una coscienza dei rifiuti. Ma forse—solo forse—da qualche parte in questo 1944 Walking Liberty mezzo dollaro c'è anche il barlume di un angolo trasformato." Nelle vicinanze di questo 1944 mezzo dollaro, nella mia collezione, siede un mezzo dollaro 1945. Esso è dello stesso tipo, naturalmente, ma per me è una moneta totalmente diversa, perché racconta una storia completamente diversa. Raccolta della data! :) v. ------------------------------------- Everything said here before seems true :), and everyone collects as he or she prefers, but please let me say a word in defense of date-collecting. Here is the entry in my notebook for this coin: “By 1944, the year this half dollar was struck in Philadelphia, the ‘European Project’ was costing Americans their lives by the many tens of thousands. At Christmastime, 1944, Americans fighting in the Ardennes were being pressed particularly hard. (It occurs to me that I need to learn how many words a half dollar like this one would have purchased on the government’s account with the telegraph company; there were so many of those terrible telegrams delivered that winter of ’44-5.) In the coin hobby, date-collecting is sometimes treated as something peculiarly American. I don’t know about that, but the thing is, date-collecting does breed a special way of looking at coins. The date of this half dollar is inseparable from the rest of the coin, and a glance at this piece instantly brings with it connotations of the year 1944. Because this half dollar is mostly uncirculated, and because the year it was coined was so rough, an unusually poignant feeling intrudes on my own appreciation of its bright, unused surfaces—of unrealized promise, and a consciousness of waste. But maybe—just maybe—somewhere in this 1944 Walking Liberty half dollar there is also the glimmer of a corner being turned.” Nearby this 1944 half dollar, in my collection, sits a 1945 half dollar. It’s of the same type, of course, but for me it’s a totally different coin, because it tells a totally different story. Date-collecting! :) v.3 punti
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Buon giorno, Questa mattina di buon ora mi sono fatto coraggio ed ho partecipato ad un semplice convegno numismatico frequentato da collezionisti per bene che amano nel tempo libero riunirsi per vedere, commentare e studiare monete. In definitiva un forum culturale favorevole allo scambio delle informazioni in tal senso. All'inizio del discorso ho parlato di coraggio perchè lo scossone subito mi ha trasmesso adesso inconsciamente un senso di timore reverenziale verso l'ambiente. Con piacere devo riconoscere la vicinanza di molti appassionati alla mia triste storia che mi hanno confermato la loro solidarietà sui disagi umani che sto vivendo. Il primo pensiero dei collezionisti è stato rivolto alla mia famiglia e li ringrazio per questo perchè hanno compreso in pieno che queste vicessitudini giudiziarie hanno una forte ripercussione sulla sfera familiare che il più delle volte non può capire quello che ti è successo perchè non può conoscere certe dinamiche. Un figlio ti chiede papà cosa hai fatto? perchè sono venuti i Carabinieri a casa? perchè ti hanno preso le monete? le hai rubate a qualcuno? nei luoghi comuni le persone sanno che si viene denunciati e vengono i Carabinieri quando hai rubato qualcosa a qualcuno. Noi collezionisti le monete non le rubiamo ma le compriamo! poi c'è la moglie che ti chiede perchè devi dare 3000 euro all'Avvocato se non hai fatto nulla di male? allora se devi pagare una cifra del genere significa che mi nascondi qualcosa? con quei soldi noi ci dobbiamo vivere perchè tutto questo? In questi quesiti sono concentrati i nostri disagi che si ripercuotono sulla quotidianità della nostra vita. Purtroppo oggi ho scoperto che c'è tanta gente che ha vissuto la mia stessa triste esperienza e non ha avuto il coraggio di rappresentare il proprio disagio per i motivi più svariati: vergogna, timidezza, paura, riservatezza. Ma la cosa più triste è che ci sono persone che coinvolte in queste vicessitudini sono morte di crepacuore. La tristezza è che questi eventi, queste situazioni si sono perse nel vuoto. Lo comprendo, magari le famiglie hanno preferito lasciar perdere anche per incomprensione della situazione che ci riguarda e che solo noi collezionisti consapevoli di non fare nulla di male possiamo ben comprendere. Io a tutto questo non ci sto e sono disponibile a incontrare in sede di convegno le figure istituzionali per sapere qual'è la strada che la numismatica dovrà intraprendere!oltre ad essere intenzionato a contattare le famiglie di queste persone che non ci sono più al fine di raccontare e descrivere le loro storie che magari avrebbero voluto raccontare ma non hanno potuto. Tutto questo per onorare la loro memoria. In un paese democratico e civile testimone di una cultura millenaria non è tollerabile che le istituzioni rifiutino il dialogo e non esprimano chiaramente e univocamente quali sono le regole del gioco. Do ampia disponibilità a qualsiasi contributo. Purtroppo certe decisioni hanno distrutto delle vite e questo aspetto non deve passare in secondo piano. A tal proposito come già accennato in precedenza sto scrivendo un libro dove per il momento parlo di me, della mia vita adolescenziale e dell' evento che mi ha colpito che intenderò integrare, una volta conclusosi il procedimento, con tutti gli atti ufficiali che hanno attivato la macchina giudiziaria. Chiederò le autorizzazioni necessarie per la pubblicazione dei nomi delle persone che non credo si rifiuteranno di comparire dato che hanno agito secondo giustizia e in buona fede. Ma il mio intento è anche quello di raccontare le altre storie simili alla mia quindi chi avesse voglia di raccontare in tutta sincerità la propria vicenda pò scrivermi anche sulla mail privata che rendo pubblica bernaval-2001@@libero.it, e cercherò di metterla a sistema nel mio saggio...eventualmente sono graditi anche allegati come sentenze, ricevute, relazioni di perizie e tutto ciò che ritenete necessario per rappresentare in modo chiaro le vostre vicende. Il libro lo terminerò dopo che la mia vicenda si sarà conclusa e soprattutto dopo che avrò ricevuto indietro tutte le monete che ho intenzione di allegare al corpo principale non solo per dare un tono tecnico alla pubblicazione ma soprattutto per essere trasparenti fino in fondo. Infine prenderò in considerazione anche i tanti post che sono stati pubblicati su questo post e sarà mia cura contattare gli utenti per ricevere una liberatoria che mi autorizzi alla pubblicazione dell'espressione di pensiero. E' chiaro che chi non volesse per varie ragioni comparire con il proprio nome utilizzeremo un nikname perchè quello che conta è la storia. Il titolo del libro sarà "l'agnello numismatico". Buona domenica a tutti Antonio3 punti
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Si è inaugurato un paio di mesi fa una nuova saletta nel Museo Archeologico Nazionale dell'Umbria (P.za Giordano Bruno) a Perugia dedicato ad una esposizione di monete della collezione numismatica del Museo. Le quattro vetrine sono state dedicate: - monete fuse etrusche italiche e romane - monetazione romana repubblicana - monetazione imperiale da Augusto a Severo Alessandro - la zecca di Perugia in età comunale, rinascimentale e tardo settecento E' prevista nel prossimo anno un ampliamento della sala con altre vetrine per rimpolpare quanto epsosto e per collocare almeno una vetrina con materiale esposto a rotazione su precisi temi. Andate a vedere e fateci conoscere il vostro giudizio. Fiorenzo Catalli2 punti
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...il tamponamento causato dal sig. ha causato danni modesti al modesto paraurti della modesta Skoda usata del sig. La Skoda è nota in letteratura (4ruote). Tuttavia, si dispone l'arresto del sig. e il sequestro del suo mezzo. con tutto il rispetto per la categoria dei periti.... ma... scusatemi, zero rispetto per la professionalità del signor perito X che ha scritto quelle cinque righe in tutta modestia! e mi si passi l'ironia... che proprio non ce n'è in un caso del genere! ora, salvo che quelle monetine non siano state acquisite direttamente da un tombarolo (e allora ok, ci sta anche la pena capitale della confisca e del reato di ricettazione e chi più ne ha più ne metta!)... sono righe intrise di raccapricciante controsenso! nonostante venga sottolineata più volte la modestia della faccenda, non si capisce in virtù di cosa!, viene suggerita l'acquisizione della raccolta da parte dello stato. perchè? per l'interesse culturale e archeologico? ok, va bene. supponiamo che ci stia. ma così che conferisce a questa modestia l'entità di interesse archeologico?!? il fatto che queste monete siano rare? non mi pare. viene pure sottolineato che sono note in letteratura. che sono direttamente da scavo? qui non lo so, non viene detto nella parte riportata. ma mi auguro sia così, perchè diversamente... be'... la faccenda è inquietante!2 punti
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Il catalogo Regno di Sicilia ha il piacere di ospitare le foto dell'ultimo picciolo battuto in Sicilia, Picciolo coniato sotto Carlo II (1665 - 1700) a Messina nel 1670. http://numismatica-i.../moneta/W-C2M/9 Moneta descritta da Bonanno Maurizio nella rivista Orizzonte Sicilia Anno XII - 1991 , Antonio2 punti
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Francamente all'ipotesi di uscita della Grecia dall'euro non ci credo proprio, per me è uno spauracchio agitato per fare pressioni politiche. Non esiste nè l'espulsione dall'UE nè dall'euro e l'80% della popolazione greca non vuole sentir parlare di uscita dall'unione monetaria (non sono fessi e sanno benissimo quali sarebbero le conseguenze), quindi a meno che il prossimo governo non voglia fare un'azione suicida oltre che andare contro il volere dei greci con l'uscita volontaria dall'UE non penso proprio che il vero problema sia l'euro.2 punti
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Ciao a tutti, cedo le rimanenze della mia collezione di euro in cambio di monete in argento italiane o straniere PRE EURO possibilmente a peso... ;) Chiederei possibilmente a chi e' interessato di potere eseguire uno scambio di controvalore tale da coprire le spese della spedizione. Allego la lista dei pezzi doppi (commemorative circolate e FDC, argenti, divisionali, rotolini e monete normali dalla circolazione) : Divisionale Slovenia 2008 FDC ( 9 pezzi con 3 € comm.) 2 € commemorativo Vaticano 2011 FDC zecca ( 2 pezzi in cartoncino ) 2 € commemorativo Italia 2010 Cavour FDC (sciolta) 2 € commemorativo Slovacchia 2011 FDC (sciolta) 3 € commemorativo Slovenia 2008 FDC ( 7 pezzi) Coincard 50 cent. Vaticano 2011 FDC 5 e 10 € argento Vaticano 2007 FS 10 € argento Italia 2006 Mantegna FS Rotolini intatti FDC 2 € Malta Emu 2009 (5 pezzi) Rotolini intatti FDC Slovenia 1 e 2 cent. 2009 (5 + 5 pezzi) Rotolino intatto FDC Austria 1 cent. 2005 ( 3 pezzi) Rotolino intatto FDC Austria 2 cent. 2005 Serietta Olanda 2002 FDC non completa (2 cent,20 cent,50 cent, 1 €) Serietta Belgio FDC date varie non completa ( 1 c.2001, 2 c. 2003,5 c. 1999,10 c. 1999,20 c. 2000,50 c. 1999,1 € 1999) Monete in FDC da rotolino sciolte (disponibili molti pezzi) : 1 cent. 2004 Belgio 1 cent. 2004 Lussemburgo 1 cent. 2004,2005 Finlandia 2 cent. 2004 Francia 2 cent. 2003 Olanda 2 cent. 2004 Grecia 2 cent. 2004 Belgio 2 cent. 2004 Lussemburgo 2 cent. 2000,2003,2004,2005 Finlandia 5 cent. 2000 Finlandia 5 cent. 2005 Austria (2003 1 pezzo) 5 cent. 2004 Lussemburgo 5 cent. 2004 Belgio Monete dalla circolazione (1 pezzo salvo diversamente indicato ) : 50 cent. Malta 2008 20 cent. Finlandia 2001, 2002 1 € Finlandia 2000 10 cent. Monaco 2001 50 cent. S.Marino 2006 2 € Finlandia 2001 50 cent. Finlandia 2000 (2 pezzi) 50 cent. Vaticano 2010 2 € comm. Germania 2009 EMU 2 € comm. Germania 2007 F (trattati di Roma) 2 € comm. Grecia 2004 2 € Italia 2006 Dante Molti altri pezzi comuni che non sto ad elencare (varie Italia 2003, Portogallo,Grecia etc..) semmai chiedete se vi manca qualcosa in particolare. Aspetto notizie :director: Andrea1 punto
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Ciao ragazzi la settimana scorsa ho avuto una chiacchierata con una sig.ra dell'AASFN in merito ad una mia lettera indirizzata a loro ad inizio anno, (su consiglio di qualcuno di questo forum, mi scuso ma non mi ricordo il nome) il quella lettera denunciavo tutto il mio disappunto sul prezzo esagerato delle emissioni (ag e non solo), sull'aumento dell'iva, sulla scarsità della qualità, sul sito non funzionale, e sul rapporto cliente che si è deteriorato, con l'unico scopo di favorire i grossisti, che, adesso ci sono, e domani se il mercato cambia fuggono... invece noi, povere bestie da mungere, non scappiamo.... finchè non saremo tutti esausti di questa politica sbagliata, ho anche fatto presente che dopo 20 anni ho deciso lo scorso anno di non prendere più gli argenti sanmarinesi e di rimpiazzarli con monete dell'austria...La signora è stata molto gentile e mi ha detto che riferirà anche al suo direttore... alla fine la telefonata (che mi hanno fatto loro) è durata un 10 minuti abbondanti, ho anche segnalato il forum, dove potrebbero prendere spunti a delle idee per venire incontro al vero collezionista che non è il grossista tedesco di turno. Ragazzi,. continuiamo a lamentarci e a non comprare ora le monete... vedrete che queste serie le troveremo a meno! appena la bolla speculativa si sarà sgonfiata, e se nel frattempo troveremo altre collezioni che ci stimolano di più, ben per noi, e pace per la piccola repubblica del Santo scalpellino. Ciao Aland1 punto
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Perdere proprio con il napoli non ci voleva..perdere poi in questo modo fa rabbia. Credo che i festeggiamenti abbiano dato in testa un pò a tutti. Conte ha messo una formazione completamente sbagliata..si ostina a mettere a zorro(alias Borriello) che dorme completamente, fuori forma Storari(perchè non Buffon, è una finale!), stanchi da Vidal a Pirlo, Pepe l'unico a salvarsi. La supercoppa non voglio che la perdiamo contro questi, e magari un arbitro decente!1 punto
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E' stata una cosa terribile. Mi spiace veramente tanto. Temo inoltre che il responsabile una volta preso se la caverà. Come dinamica mi ricorda un po' quello che è successo un annetto e mezzo fa con quel matto in Norvegia che ha sparato e ucciso decine di studenti. Inoltre qualsiasi pena gli possano dare non ridarà mai indietro ai genitori la loro amata figlia. Chi vuole e se la sente stasera, faccia una piccola preghiera. A prescindere dalla propria religione, una preghiera è sempre un modo per essere vicino a chi soffre o ha già sofferto.1 punto
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Ad integrazione dell'ottimo excursus di Rapax, direi che ulteriori testimonianze di reminiscenze "bacchiche" possono trovarsi nella produzione monetaria del secondo triumvirato e, in particolare, sui denari siglati da C. Vibius Varus (RRC 494/36: 42 a.C.) che presentano la seguente tipologia: D/ Testa coronata di Liber a d. R/ Altare adorno di ghirlanda, su cui sono posti maschera e thyrsum; a d., una pantera appoggia le zampe anteriori all’altare. In esergo C. VIBIVS, a d. VARVS. http://www.acsearch.....html?id=195252 Interessante è anche un denarius augusteo del monetiere P. Petronius Turpilianus (RIC 287: 18 a.C.) che presenta al D/ proprio la testa di Bacco coronata da foglie d’edera. http://www.acsearch....e.html?id=468531 punto
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in totale erano 6 rotolini integri e uno spezzato a metà (non sono riuscito a fermare il cassiere) . tutti in FDC e provenienti dalla Banca d' Italia. ma nel corso degli anni li ho regalati a quasi tutti gli amici (anche del Forum).1 punto
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Assicuro che la cassetta è sufficiente (anche se non sembra contiene un formato A4 abbondante). Altre volte infatti le riviste sono state inserite comodamente dentro. Quanto alla data di uscita, a me sono state riferite date diverse. Mentre per PN confermo i primi giorni del mese. Ad ogni modo, questa dovrebbe essere una discussione per commentare gli articoli e non il resto. Perciò chiedo scusa ai curatori Odjob e a Liutprand se, come spesso accaduto, ho trascinato la questione su altri argomenti. Prometto che non lo farò più. Il fatto è, lo si sarà capito, che sono incazz.. nero col postino (che, tra parentesi, neanche oggi è venuto).1 punto
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A volte le cose più semplici o più vicine non vengono considerate,capita spesso : una di queste è che in una discussione come questa non si sia mai spiegato cosa voleva dire PAPIA, che è la denominazione dopo quella romana di Ticinum della città di Pavia, tra l'altro ricorre nelle monete e anche nel mio logo. Vediamo di porre rimedio : è ovviamente Camillo Brambilla in " Le monete di Pavia " a spiegarcelo . Già all'epoca di Giulio Cesare ,Pavia veniva dichiarata municipio romano ed ascritta come volevano le pratiche amministrative del tempo alla tribù PAPIRIA che era una delle 17 tribù rustiche nelle quali erano divisi i dominii fuori Roma. Papiria sarebbe diventato col tempo Papia ; altri tra cui il Muratori , il Capsoni, il Robolini reputano che la tribù avesse già questo nome PAPIA, costituitasi dopo la guerra sociale. Pare risultare che i due nomi Papia e Ticinum già si usassero associati alla fine del secondo secolo o all'inizio del terzo secolo e questo risulterebbe da una epigrafe veronese dove compariva PAP TICINENSIS. Quindi dal nome di questa tribù romana insidiata in loco ,sia essa PAPIRIA, sia essa PAPIA, sia essa con l'abbreviativo PAP, deriva il nome della PAPIA medievale della città di Pavia. Credo che fosse doveroso riportarlo in questa discussione perchè poi tutto parte da qui.1 punto
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ciao alain ho visto le foto che mi hai inviato e queste, sono sempre dubbioso per ciò che riguarda questa moneta... dei quarti di ludovico esistono molte falsificazioni d'epoca, ma questo esemplare mi sembra proprio di buona fattura e contrariamente agli altri esemplari che ho visto di falsi d'epoca questo sembra anche di buona lega ricca d'argento.... ho paura che non sia una semplice impresa classificarlo eattamente.... quello che posso dire è solo che le crocette che si vedono nelle legende non le ho mai viste nelle monete di Ludovico.... ciò mi fa pensare alla possibilità che si tratti di un falso d'epoca o comunque ad una emissione non proprio legale....1 punto
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Nel 313 fu coniata a Roma una serie di tre monete a nome sia di Costantino I che di Licinio. Furono coniate anche a Treveri, ma solo a nome di Costantino I. Queste monete sono: FVNDAT PACIS, Marte avanzante verso destra con un trofeo sulla spalla sinistra e un prigioniero seduto dietro di lui. GLORIA PERPET, due Vittorie avanzanti verso destra e reggenti una corona di alloro e un ramo di palma. Uno stendardo tra di loro. SAPIENT PRINCIPIS, un altare con sopra una civetta; una lancia disposta trasversalmente sull'altare, scudo a sinistra, elmo a destra. Tutte e tre mostrano al dritto Costantino o Licinio col capo scoperto. Le prima due possono considerarsi come 1/2 follis (1½ scripula), la terza come 1/4 follis (3/4 scipulum). FVNDAT PACIS: 1.355g, 1.262g, 1.402g, 1.586g, 1.741g, 1.864g, 1.626g, 1.722g, 1.448g, 1.393g, 1.762g, 1.172g, 1,846g, 1.754g, 1.114g, 1.442g. GLORIA PERPET: 1.596g, 1.318g, 1.249g, 1.306g, 1.448g, 1.640g. SAPIENTIA PRINCIPIS: 0.832g, 0.702 , 0.958g, 0.992g. Molto interessante è capire perchè furono coniate queste frazioni. Partendo dal presupposto che la popolazione non avesse bisogno di questo tipo di monete, è praticamente certo che queste furono realizzate per commemorare gli eventi che si verificarono in quei mesi. Costantino che sconfigge Massenzio, Licinio che sconfigge Massimino II, la sorella di Costantino in sposa allo stesso Licinio rafforzando quindi la pace tra i due Augusti e soprattutto l'Editto di Milano che, ratificato da entrambi i regnanti, garantiva la tolleranza religiosa.1 punto
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Evidentemente non è chiaro che il Giornale della Numismatica non esce nei primi giorni del mese, ma intorno al 9-10. Quindi se altre riviste arrivano prima in edicola, anche a mezzo dello stesso distributore, è perché vengono pubblicate antecedentemente. Quello che non va, e concordo con chi auspica un intervento duro in proposito della Redazione, è il ritardo con cui - a parità di data di chiusura e poi di spedizione - la rivista arriva agli abbonati rispetto all'uscita in edicola, di fatto penalizzando chi ha concordato una fiducia anticipata sui contenuti. C'è il rischio - e mi pare che più di uno lo abbia già fatto capire - che pur non imputando la cosa alla redazione, molti finiranno col non rinnovare l'abbonamento, preferendo acquistare dal giornalaio la rivista, rinunciando allo sconto, ma almeno essendo sicuri di riceverla e senza "maltrattamenti". Riposto in proposito due immagini già da me inviate due mesi fa. "Accanimento" no. Sciatteria si.1 punto
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Luceria emise in una prima fase della sua monetazione, aes gravi di piede ponderale apulo(libbra di 341,10 gr.), con divisione decimale. Successivamente dopo la fondazione della colonia nel 314 a.C., adottò la medesima libbra e il medesimo sistema divisorio di Roma, divenendo in stretto contatto con l'Urbe. I tipi sono gli stessi della fase precedente(tranne qualche modifica)e hanno la lettera "L" espressa. Questa fase attraversa tre riduzioni, semilibrale, trientale e quadrantale; la moneta in questione è quadrantale. Quanto alla datazione, diverse sono state quelle proposte. Da ultimo, da chi scrive, è stata determinato per motivazioni storico-numismatiche, ma anche giuridiche, cioè cambiamento di denominazione e obbligo di identificazione con lettera "L": 326 a.C.(anno del giungere dei Romani in Apulia), prima fase, librale, apula con divisione decimale. 314 a.C.(anno della fondazione della colonia), seconda fase, semilibrale, romana, con divisione duodecimale. Per le datazioni alternative, "medie" o "basse" non sarebbe spiegabile un salto temporale fra la prima e la seconda fase di quasi 60 anni. Cioè 289 a.C. circa, per la prima fase e 225 a.C. circa per la seconda, considerando anche la totale identità dei tipi ad eccezione della lettera "L". Infine, vorrei sottolineare che non esistono "concetti" o "motivi scientifici" per una datazione del bronzo pesante al III secolo a.C., invece che alla fine del IV secolo a.C.. Saluti.1 punto
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Ciao teofrasto. Ci credo senz'altro che la rivista arriva all'edicole entro la prima settimana del mese di riferimento. E sono anche sicuro che il disguido non dipende nè da Roberto (Ganganelli) e dalla Sua Redazione nè dall'Editore. Ho solo constatato che a me (e ad altri abbonati) la rivista arriva sempre alla fine del mese di riferimento (peraltro, capitava più o meno lo stesso anche con C.N.). In conclusione è forse meglio prenorarla nella propria edicola.....arriverà sempre puntuale e in buone condizioni "di salute". Saluti. M.1 punto
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La classifica Turlow vecchi è esatta; quella di Rutter è errata. Infatti, è una HN Italy 677a Luceria emise dapprima una serie di aes grave "librale", basata sulla libbra apula (circa 341 grammi, articolati in 10 once). A un certo punto, passò allo standard romano semilibrale ed emise due serie: la prima copia i tipi della serie librale, con l'aggiunta di "L" (in caratteri osci, ovvero con un angolo acuto anziché di 90 gradi); la seconda copia i tipi di Roma, con l'aggiunta sempre di "L" (serie 43 del Crawford). La prima di queste due serie viene però considerata locale, anziché romana (Luceria fu infatti, come sai, la più salda e potente base romana in Apulia, precedente e più importante di quella di Venusia) perché, secondo le teorie più ortodosse, i bronzi romani dovevano necessariamente recare su una faccia (ovvero, a partire con le emissioni coniate, al dritto) l'effige di un dio (peccato che questo non sia vero, per i divisionali di quasi tutte le serie librali: 14, 18, 21, 24, 25 ...). Questo quincunce (se l'hai comprato tu complimenti, è un bella moneta e piacerebbe anche a me) pesa 32 grammi e ha la "L" sulla prima faccia fotografata; appartiene quindi alla prima serie "semilibrale". In effetti, più che "semilibrale" si dovrebbe dire "quadrantale" (standard ponderale teorico dell'asse di 81,86 grammi). Gli esemplari che ho visto su internet hanno pesi compresi tra 43,4 e 30,2 grammi, corrispondenti, in uno standard ponderale duodecimale, a un asse 104,1 - 72,5 grammi. Gli esemplari del corrispondente quinconce librale (T.V. 274, HN Italy 670) che ho visto su internet hanno pesi compresi tra 120 e 90 grammi (corrispondenti, in uno standard ponderale decimale, a 240 - 180 grammi, quindi molto calante rispetto al 341 teorico) Per quanto riguarda le date, si propone (a seconda delle scuole) 314-268, 269-225 o 225-217 a.C. per la serie su piede librale apulo e 220 o 217-212 a.C. per su piede semilibrale romano. Una volta ho letto (ma dove?????) un'interessante argomentazione. L'aggiunta della "L", mantenendo invariati i tipi originali, farebbe pensare a una necessità di identificare la zecca sopraggiunta nel tempo: prima non ce n'era bisogno, e ora sì. Una simile necessità sarebbe potuta essere conseguenza dell'uscita da un sistema economico locale, a seguito dell'integrazione in un mercato più vasto. Quel che appunto avvenne quando Roma istituì, a Luceria, una colonia iuris Latini, il che avvenne nel 312 a.C.. Se questa ricostruzione fosse giusta, se ne dovrebbe datare la prima emissione semilibrale (quella cui appartiene il quinconce in esame) appunto al 312. Sembra una data eccessivamente alta, ma concorda con alcune ricostruzioni isolate che ripropongono datazioni molto alte per gli aera grava. Corradi ad esempio (Dissertazione sull'aes grave fuso e coniato di Roma e relative riduzioni, in "Nummus et historia", 2003) ha proposto di collocare le emissioni quadrantali romane al 347-338 a.C.1 punto
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Buongiorno a voi, vi prego di scusare il mio intervento, ma non ho resistito. Premetto che reputo le lamentele sui ritardi sacrosante e giustificate. Non voglio dunque assolutamente fare l'avvocato del diavolo, ma solo far notare come l'arrivo della rivista a mese inoltrato possa non essere causato da una spedizione effettuata in ritardo da parte della casa editrice. Il motivo che mi spinge a fare questa affermazione è dovuto alla conoscenza delle dinamiche di spedizione effettuate da parte di un'altra casa editrice che, salvo smentita, credo siano le stesse poste in essere da quella che stampa il Giornale diretto da Ganganelli. Le riviste vengono spedite sostanzialmente in blocco, entro due, o al massimo tre giorni, a partire dal momento in cui sono pronte e incelofanate. Dunque, se in una data località la rivista arriva i primi giorni del mese mentre in altre arriva dopo diversi giorni, sono portato a pensare che la causa sia da ricercare altrove piuttosto che al momento in cui viene effettuata de facto la spedizione. Il ragionamento di chi propone di anticiparne la stampa e il relativo invio potrebbe essere a prima vista corretto, sennonché spedire il giornale a metà del mese precedente vorrebbe dire "chiuderlo" almeno 15 giorni prima. Questo a sua volta prevederebbe la raccolta e l'impaginazione degli articoli almeno 1 mese e mezzo prima di quello di uscita. Se tutto ciò non comporta alcuna differenza e non incide minimamente sui saggi di carattere "storico", rischia tuttavia, come evidenziato da altri, di far risultare già "vecchi"gli articoli di attualità (mostre, convegni, ecc...) o, come nel caso della rubrica tenuta dal prof. Gianelli, quelli di attualità economica. Quest'ultimi in particolare si dovrebbero necessariamente riferire a eventi o problematiche che nel momento di essere lette sarebbero oramai di diversi mesi prima e dunque già superate o comunque sovente già cambiate. Naturalmente ogni replica o osservazione su quanto sopra è ben accetta. Cordialmente, Teofrasto1 punto
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Salve..........ripeto, credo che la moneta 279 non c'è l'abbia nessuno e che la soluzione proposta al post "90" sia la strada giusta da seguire. Un saluto1 punto
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Va benissimo davanti a R-R :D Mirto prima di pranzo e tutti ubriachi...a fare acquisti senza soldi... :D1 punto
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E' questo il punto dolens della situazione che vado sottolineando da tempo ! La legge di per sé non é chiara, lo sappiamo, non stabilendo dei "paletti" chiari ed univoci superati i quali la moneta diventa (o può diventare) un bene culturale. In Francia, ad esempio, hanno stabilito l'età (prima del 1500) ed il valore (pari o superiore ai 1500 €); da noi si parla in senso generale di "interesse numismatico", lasciando aperte porte e finestre alla soggettività. Da qui l'importanza dei periti di parte e del CTU i quali devono "condurre per mano", se mi é concessa questa espressione, il Giudice illustrando chiaramente le qualità oggettive dei beni sequestrati. Perché al Giudice possiamo chiedere di tutto, meno che sia anche esperto di numismatica. Ben vengano persone del calibro di Catalli, Martini, Arslan, Monbalda, Travaini ecc. ecc. Persone serie e preparate, con le quali si potrebbe dialogare in qualsiasi occasione, non ultimo un confronto in sede processuale. Fintanto però che il Giudice potrà attingere ad una pletora di "periti" che generalmente fanno l'infermiere o il pizzicagnolo (due rispettabilissime professioni, sia chiaro), salvo poi gettarsi a pesce a scrivere fesserie come quelle che bizerba ci ha riportato, più che a processi assisteremo a delle veri e e proprie "roulette russe".1 punto
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@@magdi forse ti conviene portare oltre ai trolleys anche un borsone da palestra, male che vada lo pieghi e lo riponi in valigia. In tutto sono 4 pacchi legati con lo spago alti penso un 20-30 cm1 punto
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esatto la mancanza di monete contemporanee si spiega con il fatto che venivano spese mentre i sesterzi venivan messi via perche` si rivalutavano ti faccio ancora l esempio delle 500 lire d argento se trovassimo un ripostiglio di 500 lire d argento probabilmente lo attribuiremmo al 1966 basandoci sulla datazione delle monete in realta` sappiamo che la crisi c e` stata nel 1973 , e quasi sicuramente nel ripostiglio mancherebbero monete da 50 e 100 lire con date 1973, 72 , 71 etc etc. ad un certo punto i sesterzi non valevano piu` 1/4 di denario ma si son rivalutati e` facile che dopo il 260 un sesterzio valesse 10 - 20 denarii communis1 punto
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Non solo controsenso: pura e gretta ignoranza (nel senso latino di "non sapere"). E, quindi, disonestà intellettuale nell'accettare l'incarico.1 punto
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@@villa66 intendi dire se posso postare una foto? In quel caso certo :D Ne ho fatto un paio: Diciamo che siamo attorno al qFdc ma per 1 euro è sempre buona :P1 punto
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He si...l'ho letto ora, scusami ma in questi giorni ho talmente tante cose da fare che mi ballano gli occhi :crazy: , eheheh. Ho già risposto al tuo MP, penso di aver risolto. Ciao, Giò1 punto
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Allora per sabato aggiungiamo Cippal e Albegor = 29, bene si prospetta una bella tavolata, c'è da essere contenti !1 punto
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Forse ci riescono perche hanno i conti messi meglio degli altri ?:) E' come per le imprese, se sono grandi e con i conti messi bene il denaro lo pagano meno degli altri, è semplicemente una legge di mercato. Addossare all'euro , o all'idea di Europa unita i problemi di una generazione di nazioni mi pare avere una visibilità limitata. L'euro fu fatto come "primo" passo per un'unione monetaria, ma a quella, e invece ci si è fermati, sarebbe dovuta seguire l'unione delle politiche fiscali, e finanziarie ed eventualmente successivamente un avvicinamento ad un'unione politica. Purtroppo non si è passati alla fase di armonizzazione delle politiche fiscali per che "distratti" dai mille problemi ch e attanagliano l'europa facendo perdere di vista l'obiettivo comune. Infine vorrei dire a chi paventa l'idea di un abbandono dell'euro a favore di un ritorno alla lira. Attenzion che oggi per resistere alla competizione che viene dai grandi blocchi, molto piu forti ecoenomicamente della vecchia europa, quello americano e quello (ormai purtroppo) cinese, occorre essere e restare uniti, anche come valuta, l'Italia ormai veramente impoverita nelle infrastrutture e nelle sue grandi imprese ridotte al lumicino (diversamente dalla vicina Francia ricca di grandi gruppi industriali) rischierebbe un ruolo molto marginalizzato. A chi disprezza tanto Keynes, dico solo che forse non sarebbe male , in questo frangente di debolezza economica , stimolare una politica espansiva per far ripartire la crescita, vero male che sta attanagliando l'Italia, più pericoloso forse anche di un possibile rischio di 'inflazione, almeno in questo momento..1 punto
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Salve. Voi che ne sapete piú di me spiegatemi esattamente cosa sia il signoragio. Per quello che ne so io e questo: La BCE produce il denaro destinato a tutta l'europa ( lo si puó constatare guardando una qualsiasi banconota d'euro, vi é stampato BCE ) questa funzione era prima delegata alla banca d'Italia ( sempre banca é ). Il costo di questo denaro é di circa 30 Euro cent a banconota. Bene una volta prodotta la presta allo stato che ne fá richiesta con un interesse del 3% ( nel caso della Grecia anche di piú ) quindi per ogni banconota da 100€ che guadagnamo noi paghiamo ( qui é la cosa che secondo me é piú assurda ) a fine anno 103€ che tolti i 30 euro ct fá un guadagno NETTO ( perché non pagano le tasse ) di 102,70€ a banconota indebitando gli stati sempre di piú senza che essa ( la bce ) sia realmente in grado di coprire tutte le banconote emesse con beni auriferi l'unico ( insieme ad altri metalli preziosi ) a garantire stabilita e credibilità della moneta. Se invece le banconote lo stato le riceverebbe per il solo costo di quest'ultima ( cioè 30 centesimi ) esso potrebbe tramite le tasse che paghiamo e gli investimenti che si farebbero nel territorio, rendere la moneta forte é credibile. Io spero proprio che qualcuno di voi mi dica che le cose non stanno cosi e che il signoraggio favorisca lo sviluppo e non le banche stesse, ma se cosi fosse perché non fare un referendum per abolire questo scandalo che oramai sta distruggendo l'unione di stati che si é creato che come già detto evita rischi di guerre. P.s: Visto che vivo in Germania volevo solo dirvi che qui non é che ci regalano i soldi o abbiamo un sistema fiscale d'oro, i tedeschi sono un grande popolo che io ammiro ed invidio, essi hanno cominciato a fare sacrifici già da dieci ( se non piú )anni fá , quello che c'é da fare lo fanno senza lamentarsi, vi faccio qualche esempio? Iva il 19% ( come in Italia ) Il mio titolare paga di tasse per me ( incluse le spese mediche che sono divise tra lui e me con l'importo di 700€ mensili) quasi lo stesso importo che percepisco io, in piú io pago ( solo perché ho la famiglia a carico) 350€ tra previdenza e tasse. Mia moglie paga ogni mese di tasse sullo stipendio ( visto che non ha la famiglia a carico e ci sono io che lavoro ) il 50% di tasse sullo stipendio ( mica bruscolini ) Per non raccontare di tutte quelle fabbriche ( BMW, Mercedes etc anche in altri settori ) dove gli operai sono state costretti ( visto la crisi ) a fare ore di straordinario a costo zero e nessuno si lamenta. Le pensioni da fame ( si discute di 850€ al mese se calcolate che un affitto in un quartiere popolare costa 500€, vedete voi ). Dipendenti comunali che non hanno il diritto di sciopero per legge! Nessuna garanzia di buona uscita ( il tribunale decide caso per caso ). Servizio sociale in caso di licenziamento che va nel primo anno al 60% dello stipendio netto poi passa a 450€ ( con l'aggiunta di bonus che riguarda vestiario e beni di prima necessita semestrale) Asili a pagamento (io pago per mio figlio 130€ al mese, perché il mio guadagno non é eccessivo senno sarebbero di piú) Ed altre cose che non staro qui ad elencare, ma giá questo vi dimostra che qui il pane é duro quanto lo é in Italia le uniche cose che ci differenziano e il sistema politico molto migliore di quello Italiano ( qui le cose si fanno SEMPRE ) e che i servizi sono veloci, affidabili, certi, facili, malgrado in Italia vi siano il triplo dei dipendenti comunali che ci sono qui con una popolazione ( tedesca ) di 80milioni Spero che queste mie righe facciano cambiare idea a qualcuno che pensa ( come i media cercano di far credere ) che il male dell'Europa sono i tedeschi anzi secondo me sono la spina dorsale, non vogliono i bond, e fanno bene gli altri stati fanno gli sprechi ( esempio la Grecia le grandi opere fatte per le olimpiadi ) non pagano le tasse, hanno immense quantità di denaro nero in Svizzera, e loro ( i tedeschi ) dovrebbero pagare per ció? Perché i bond ( correggetemi se mi sbaglio ) non sono altro che mettere il debito dell' europa in unico paniere vederlo ai cittadini che passato un determinato tempo ( 5, 10,15 anni) lo riscuoterebbero con gli interessi, ma allo stesso tempo il debito deve essere coperto dallo stato emettitrice ( in questo caso l'europa ) quindi anche la Germania. Ogniuno si paghi gli spechi propri che noi ci paghiamo il nostro ammesso e concesso che le banche c'é lo permettano ( vedi signoraggio )1 punto
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Vero, però ha il merito di averti fatto scrivere il 33esimo commento in oltre 6 anni... :D1 punto
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Appunto; dal 476 a oggi, tutti quelli che hanno voluto riunificare l'Europa l'han fatto mettendo mano alla spada. E neanche ci sono riusciti. Quando impareremo che un'utopia simile è impossibile quanto dannosa? L'Europa è un'astrazione, non esiste. Danesi, portoghesi e sloveni non hanno nulla in comune, per esempio: nè lingua, nè stirpe, nè storia; si conoscono poco e male. Hanno economie diverse e problemi diversi. Vivono in terre diverse. Ma perchè dobbiamo unirli per forza? Ma quale Utopia è inevitabile. Rispetto al passato l'unione sarebbe di penna e non di spada (e la penna si sa è più forte della spada) e sarebbe democratica (non annessione e sottomissione). Gli Europei hanno tutto ciò che occorre per essere uniti in un unico stato ... hanno gli stessi valori, la stessa visione di società e le masse acculturate. I valori occidentali che vi sono in Portogallo sono gli stessi che trovi in Danimarca, Slovenia, Italia. L'occidente anche se ha differenze minime ha più cose che l'accomuna che cose che le divida. L'alternativa se non l'avete capito è parlare cinese o scrivere in arabo. IO NON RIESCO A CAPIRE COME SI FACCIA A NON VEDERE COME CULTURALMENTE SIAMO TUTTI OCCIDENTALI mentre nel resto del mondo... chi ha il petrolio spesso ha stati in cui vige la legge coranica... gli stati più popolosi non sanno cosa siano i diritti dell'uomo. Libertà, democrazia e la storia accomuna tutti gli europei. ORMAI LE DISTANZE DI UN TEMPO NON CI SONO PIU' se pensiamo che tutto può tornare come negli anni 70 o 80 siamo degli illusi.1 punto
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Ciao Eros, mi sa che non sei il solo a soffire di bulimia numismatica... ;) Notevole conservazione considerando la tipologia. Campi puliti, bel bordo (considerando il trattamento...) vado ad immaginazione credo sia decisamente migliore di come appare in foto, probabile prossimo allo SPL, dalle foto per me tra il qSPL e lo SPL, ma per attenermi alle conservazioni elencate scelgo qSPL, che se lo merita ampiamente a mio parere. Bell'acquisto, non si vede spesso un rigato così ;) @@gallo83 La bulimia è un disturbo alimentare che consiste in un aumento morboso della fame... :)1 punto
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Cito @bizerba62 in relazione alla consulenza postata (dovrebbe essere il consulente del P.M. e non il perito del giudicante), Il passaggio sull'interesse storico ed archeologico (che diventerà anche culturale nel passo successivo) è totalmente immotivato (per altro verso sembra che tale giudizio riguardi il "complesso" e non si sa il perchè). L'elaborato non dovrebbe resistere in giudizio: il compito del consulente e del perito è quello di apportare una valutazione ma tale valutazione deve essere ripercorsa e fatta proprio dal giudice. Polemarco1 punto
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Secondo me gli euro greci verrebero ritirati dalle banche man mano che li trovano,nei fatti rappresentano titoli di uno stato che non ne farebbe più parte,se li aggiungiamo al circolante andremmo a creare inflazione,potrò sbagliarmi ma non penso che gli stati dell'euro possano emettere quanta moneta vogliano,ognuno avrà dei limiti,qualcuno può illuminarmi? E per rispondere alla domanda fattami ebbene si la Germania crollerebbe senza euro in pochi mesi,il suo mercato è l'eurozona,ve lo immaginate un nuovo supermarco?A chi venderebbero i loro prodotti?1 punto
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Grazie degli interventi molto belli a tutti, io ho sempre pensato ,ma questa è una mia opinione personalissima ovviamente, che il mio impegno sul forum debba essere diviso in tre direzioni distinte : una ovviamente tecnica secondo le proprie conoscenze e attitudini, basilare chiaramente in un forum di numismatica, la seconda organizzativa, aggregativa, unire e non dividere rendere collaborative ,ove possibile, le varie anime della numismatica e questo presuppone però di passare dal virtuale al reale, conoscere, parlare, comunicare; virtuale e reale entrambe devono essere connesse se no rischiamo di perderci . A questo punto diventano fondamentali i circoli, o meglio i gruppi che nascono, vedere in futuro , se possibile, creare una rete tra questi di comunicazione e azione comune, l'organizzazione di eventi , e qui c'è molto da fare ancora e si può migliorare sicuramente, le riunioni ai Convegni tipo Verona con incontri anche conviviali, fondamentali per creare rapporti umani e diretti. L'ultimo apetto,ma non ultimo di importanza,che ho seguito particolarmente è quello di creare, in un ambito essenzialmente tecnico, dei momenti di riflessione per tutti, raccontare storie vere, a volte belle, a volte tristi che ci rappresentano ; è l'aspetto forse più carente sul forum e che non tutti apprezzano ; credo invece sia importante, in particolare per i giovani parlare anche di valori, identità,buoni comportamenti,di solidarietà tra noi, siamo alla fine una comunità,del ruolo della cultura, del collezionismo, della divulgazione,di esempi come questo descritto sopra virtuosi. Oggi più che mai invece penso sia importante comunicare anche sentimenti, emozioni,umanità,essendo sul forum lo faccio sul forum, se fossi in un'aula scolastica lo farei lì e magari in un prossimo futuro verrà fatto anche questo; parole , solo parole alcuni dicono, forse, ma bisogna incominciare a seminare da qualche parte, e se alle parole seguiranno i gesti,ed è quello che vorrei e che con alcuni del forum stiamo facendo, allora avremo realizzato veramente qualcosa e avremo lasciato una piccola ma significativa traccia....1 punto
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Ciao, ho segnato in rosso sul tuo listino le monete a cui sono interessata, ne vorrei la tua valutazione per favore. Le trovi nei fogli "Europa ed Euro(1 sola)" Ti aggiungo qui intanto un mio listino di scambio, tratto da una mia discussione di scambio, ma ne ho altri, se mi mandi la tua mail per MP te li invierò. Sei interessato solo alle mondiali? Sarò a Verona dal venerdi pomeriggio. Ciao, Giò Cedolista Monete Mondo di Boscolomax marzo 2012.zip coins-x scambi.zip1 punto
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Questa è una spilla con motivi del nostro carnevale coniata in occasione delle Olimpiadi di Torino del 2006. apollonia1 punto
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