Vai al contenuto

Classifica

  1. dabbene

    dabbene

    Utente Storico


    • Punti

      9

    • Numero contenuti

      19926


  2. Alberto Varesi

    Alberto Varesi

    Utente Storico


    • Punti

      4

    • Numero contenuti

      4632


  3. numizmo

    numizmo

    Utente Storico


    • Punti

      4

    • Numero contenuti

      6355


  4. monbalda

    monbalda

    Utente Storico


    • Punti

      3

    • Numero contenuti

      2157


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/19/12 in tutte le aree

  1. I banchetti del Cordusio sono pieni di ciotole, ciotole con monetine varie, però c'è una ciotola di un espositore che è speciale, io direi magica. Il bambino si avvicina col papà al banchetto, si fermano, il bambino con le mani incomincia a rovistare nella ciotola, alla fine tira fuori una monetina, guarda il padre che non sembra entusiasta, poi alla fine interviene l'espositore che dice se vuoi è tua te la regalo, però prima ti spiego bene cosa hai scelto. E' una scena che ho visto parecchie volte al Cordusio, i ragazzi vanno via contenti, soddisfatti da quel banchetto, qualcuno poi ritorna, qualcuno poi diventa collezionista e avere un giovane collezionista oggi è quasi un miraggio. Certamente la numismatica italiana ha bisogno, basta vedere l'età media dei Circoli tradizionali o anche di alcune Associazioni storiche, di un ricambio generazionale. Non è facile che questo possa avvenire da solo, certamente il forum Lamoneta ha fatto molto per i giovani, è nato per i giovani, c'è un Circolo Giovani Numismatici, l'età media è bassa. Ma non basta, bisogna essere virtuosi e lungimiranti se si vogliono avere risultati, per esempio portare la numismatica, dove possibile, nelle scuole, parlare dei corsi universitari di numismatica che ci sono in Italia, non molti ma ci sono, divulgarli, promuoverli, tempo fa tentai di parlare di questo sul forum ma l'esperimento non ebbe purtroppo esiti molto felici. Ci vogliono anche iniziative, idee, certamente il Concorso per i Giovani Numismatici N.Rapetti che venne fatto l'anno scorso tramite Lamoneta e SNI fu un successo, a breve altre iniziative per i giovani arriveranno. Certamente tutte queste proposte, se portate avanti bene e con passione, potranno portare a dei risultati e creare nuova linfa nella numismatica italiana, ma come ho ricordato all'inizio di questo post, a volte basta anche poco, basta un gesto, il gesto della ciotola magica, un gesto fatto col cuore......, con amore, alla fine le parole contano, ma i gesti rimangono......, rimangono per sempre.
    6 punti
  2. Evitiamo il rosso, ordunque... In parte si è replicata da sola, quando ha citato le "generalizzazioni" che stanno creando così tanti problemi alla categoria dei collezionisti numismatici..che fanno da " contraltare" alle generalizzazioni sulla gestione dei BBCC e al diuturno lavoro degli addetti del settore... L'unico appunto che mi sento di fare è che, mentre le generalizzazioni rivolte agli addetti ai lavori sulla gestione dei BBCC , il più delle volte si basano su constatazioni di situazioni di malessere che vengono portate alla luce dallo stesso MIBAc o dai giornali, in caso di eventi che rivelino male gestioni o malveraszioni degne della ribalta, ma che, alla fine non fanno danni e lasciano il tempo che trovano....invece,le generalizzazioni nei riguardi dei collezionisti,il più delle volte hanno ,come risultato ultimo, l'avvio di campagne di demonizzazione della categoria che si risolvono in un inasprimento dei controlli, (spesso arbitrari e ingiustificati, data la percentuale di archiviazioni e assoluzioni a cui si addiviene) ,e l'avvio di situazioni kafkiane come quella del nostro Antonio...Quindi, a voler proprio essere pignoli, le due generalizzazioni hanno pesi e conseguenze ben differenti, proprio a causa delle diverse posizioni di forza degli attori...da quì la necessità che le generalizzazioni rivolte contro la parte più debole siano il più possibile ridotte e che chi ha il dovere di controllare e reprimere lo faccia cum grano salis e avendone la necessaria preparazione e equanimità...senza affidare a "non competenti in modo sufficiente"( che è un eufemismo...) la valutazione di una situazione che può avere gravi ripercussioni sulla vita del soggetto in giudizio. Quanto al secondo punto della sua risposta, queste discussioni e scambi di punti di vista, stanno quì proprio per cercare un dialogo che, per troppo tempo e troppo spesso, è stato rifiutato proprio dalla parte accademica più che dalla parte collezionistica......che si è a volte posta su un piedistallo e autoreferenziata come unica degna della gestione e contiguità con i beni culturali, che, vale ricordarlo, sono di tutti e spesso, arrivano nelle disponibilità degli addetti ,proprio per la volontà e la passione di qualche appartenente alla categoria contrapposta...
    3 punti
  3. Wow non ricordavo che vi fossero ancora tracce nel forum... ehehe... errori di gioventù numismatica, con il tempo ho notato che il conio era simile più a quello del 1793 che del 1798... appena posso cercherò di postare delle foto migliori rispetto a quelle di 3 anni fa
    2 punti
  4. CI SIAMO QUASI..... palombariciclisti gia' partiti , col carico di mirto....per Verona...... vi attendo come sempre al tavolo 45E per il goccetto..... a prestoooooooooooooooo
    2 punti
  5. L'onestà intellettuale sta nel riconoscere le proprie capacità ed i propri limiti, numizmo. Se una neo laureata in storia antica (chapeau, per l'amor del cielo) accetta - come ho visto fare - il compito di CTU, ti redige 10 pagine di perizia del costo di 2500 € (10 anni fa) per dire che 2 sesterzi in BB (Marco Aurelio e Aless. Severo) sono 2 esemplari di eccezionale interesse storico e numismatico cosa vuol dire ? Che non ha l'umiltà di ammettere la sua impreparazione nel campo numismatico. Certo che al perito io chiedo preparazione, ma in primis chiedo che abbia il coraggio di dire, qualora succedesse (non si può essere esperti in tutto lo scindere numismatico, lo sai): QUI NON SONO COMPETENTE....ERGO NON DICO NULLA, piuttosto che scrivere cazzate e far condannare le persone !
    2 punti
  6. "ho il terribile sentore che il "piano inclinato" che conduce ad un epilogo sfavorevole sia spesso costruito dalle valutazione peritali "abnormi", che prospettano al magistrato scenari non aderenti alla effettiva realtà." E' quello che da tempo vado urlando attraverso questo forum: si parla di leggi, di Ministeri, di Giudici ecc. ecc. ma la figura forse più importante attorno alla quale ruotano tutte queste vicende é quella del Perito (che sia CTU o di parte, come quello della Sovrintendenza) A questa persona chiediamo solo 1 cosa ONESTA' INTELLETTUALE ! Facile a dirsi, più difficile a farsi.
    2 punti
  7. Grazie degli interventi molto belli a tutti, io ho sempre pensato ,ma questa è una mia opinione personalissima ovviamente, che il mio impegno sul forum debba essere diviso in tre direzioni distinte : una ovviamente tecnica secondo le proprie conoscenze e attitudini, basilare chiaramente in un forum di numismatica, la seconda organizzativa, aggregativa, unire e non dividere rendere collaborative ,ove possibile, le varie anime della numismatica e questo presuppone però di passare dal virtuale al reale, conoscere, parlare, comunicare; virtuale e reale entrambe devono essere connesse se no rischiamo di perderci . A questo punto diventano fondamentali i circoli, o meglio i gruppi che nascono, vedere in futuro , se possibile, creare una rete tra questi di comunicazione e azione comune, l'organizzazione di eventi , e qui c'è molto da fare ancora e si può migliorare sicuramente, le riunioni ai Convegni tipo Verona con incontri anche conviviali, fondamentali per creare rapporti umani e diretti. L'ultimo apetto,ma non ultimo di importanza,che ho seguito particolarmente è quello di creare, in un ambito essenzialmente tecnico, dei momenti di riflessione per tutti, raccontare storie vere, a volte belle, a volte tristi che ci rappresentano ; è l'aspetto forse più carente sul forum e che non tutti apprezzano ; credo invece sia importante, in particolare per i giovani parlare anche di valori, identità,buoni comportamenti,di solidarietà tra noi, siamo alla fine una comunità,del ruolo della cultura, del collezionismo, della divulgazione,di esempi come questo descritto sopra virtuosi. Oggi più che mai invece penso sia importante comunicare anche sentimenti, emozioni,umanità,essendo sul forum lo faccio sul forum, se fossi in un'aula scolastica lo farei lì e magari in un prossimo futuro verrà fatto anche questo; parole , solo parole alcuni dicono, forse, ma bisogna incominciare a seminare da qualche parte, e se alle parole seguiranno i gesti,ed è quello che vorrei e che con alcuni del forum stiamo facendo, allora avremo realizzato veramente qualcosa e avremo lasciato una piccola ma significativa traccia....
    2 punti
  8. In accordo con DragoDormiente e con gli altri membri dello staff riapro questa discussione in quanto vorrei tentare di capirci qualcosa. Per prima cosa tengo a precisare che questo forum non è una vetrina per la risoluzione delle controversie ebay. Tali diatribe vanno infatti affrontate e risolte nelle sedi opportune. Detto questo chiedo esplicitamente ad @@andrea keber di palesare il motivo che l'ha spinto ad aprire questa discussione, in tutta onestà fatico veramente a coglierne il senso. Scherzo? Goliardata? Sottile provocazione? Resto in attesa di una cortese spiegazione. Grazie ;)
    1 punto
  9. ...........Salve MB.... mia bilancina ed " au top" .... Ma allora l'hai cambiata e questa ha due decimali? Non lo sapevo... sorry! MB
    1 punto
  10. Interessante moneta, lo stlie è sicuramente molto rozzo per essere ufficiale, credo che possa essere questa con Annona:
    1 punto
  11. la moneta sotto e` greca la contromarca mi pare addirittura un imperatore romano molto interessante ...... questa contromarca al 90% l han messa quando e` cambiato lo stato politico dell emittente ed e` cambiato chi comandava
    1 punto
  12. La domanda che si ci deve porre é perché si é arrivati a questo? Grazie ai miei altri hobby come la palestra, e la bici ho la fortuna di frequentare tanti giovani che ahimè poco sono interessati alla storia, branca di studio che meglio si adatta a chi vuole intraprendere il nostro tipo di hobby/passione. Tornando alla domanda che mi sono posto all'inizio del mio post, perchè si é arrivato a ciò? Come mai i giovani ti sanno tutto sul nuovo tipo di Iphone o della nuova console mentre non sanno nulla della targa che é esposta davanti casa loro malgrado ci passino diverse volte al giorno? Provo a rispondermi: Innanzi tutto i media che poco fanno per aumentare la curiosità a parte Rai Storia non vi é nessun altro canale che parla di storia. Il metodo é sicuramente causante del nostro problema, se ci aspettiamo che un ragazzo ( non parlo certamente dei giovani che frequentano il forum, sono l'eccezione che confermano la regola ) apra un libro ( in generale) giá é una grande cosa figurarsi uno di numismatica scritti alcuni decenni se non centinaia di anni fà con un linguaggio ostico a molti ( me primo ), bene se ci aspettiamo questo stiamo freschi. Non só se vi é mai capitato di entrare in chat frequentati da ragazzi, bene oggi perchè viene scritto xke oppure che diventa ke infine ( ma non certo la fine ) pero diventa xo cose che fanno accapponare la pelle, ma che fanno parte della civiltà moderna che ne tu caro Mario ne io con tutta la buona volontà del mondo possiamo cambiare. Quello che certamente possiamo fare è rendere le cose piú semplici , piú adatte ai giovani , magari con lezioni multimediali dove invece di leggere vi é un esperto ( come lo sei tu ) che insegna a piccoli passi i vari argomenti, con youtube oggi é possibile a costo zero frequentato da una fascia di persone che abbraccia sicuramente i piú giovani. Si potrebbe creare un gioco, dove con la scusa di giocare il giovane puó conoscere le varie monete ( io una mezza idea c'é l'ho ma chi lo programma). Il forum é una grande cosa ma ha lo svantaggio che una persona per arrivare qui lo deve fare di proposito, magari perché ha trovato una moneta é vuole sapere il suo valore, ma da qui a prendere il 'virus' ne passa. In fine una cosa che sicuramente ogni uno di noi puó fare é educare i propri pargoli ( non forzare ) allo studio della storia integrato con la visione (anche fotografica) della moneta di quel periodo con la speranza che un giorno ( come é capitato in me ) il 'virus' si risvegli per esperienze fatte nei primi anni di vita, inoltre possiamo regalare ai giovani presenti in famiglia monete sperando che porti questo ad uno spunto per continuare la collezione di quel tipo. Non ho certo la presunzione di aver risolto il problema ,magari, ma ho dato il mio contributo con idee nuove potranno fare storcere il naso a qualcuno ma di sicuro sono qualcosa di diverso.. ciao
    1 punto
  13. ...e rinunciare ai 2500 € così facilmente e immeritatamente percepiti? Ma stai scherzando, vero..?! L'importante è avere una laurea da far fruttare, visto che di preparazione non ce n'è...ma almeno si guadagna..ma , secondo te , dovrebbe dirti : ...guardi, Signor Varesi...io sono laureata in storia antica ( ma non era "lettere antiche indirizzo archeologico, una volta) ma sono , causa programma universitario, una perfetta incompetente in numismatica, che non ha mai visto una moneta antica o quasi e non distinguo un sesterzio da una caciotta...per cui mi ritiro in buon ordine e perdo 2500 euro per onestà morale.... E come no....questa è la barzelletta del mese.!...siamo seri...ci sono periti di tribunale, che fanno i farmacisti o i medici, o i giornalai, o quanto altro vi venga in mente... pensate che abbiano maggiori scrupoli o, a volte, maggiore preparazione?.....tra i numismatici professionisti, quelli che fanno anche i periti sono la minoranza...ma vi sembra poco un controsenso questo?
    1 punto
  14. Complimenti per i progressi fatti, vi leggo sempre con interesse :) Stimolato dai suggerimenti di Monbalda, proporrei una lettura leggermente diversa (scusate, non so fare le lettere invertite...)
    1 punto
  15. Ai motivi già detti si può aggiungere per esempio la rubrica di Gianelli, che a me piace molto. Già viene scritta "in ritardo", per ovvi motivi, se io la leggo con ulteriore ritardo gli argomenti sono già vecchi: e trattando di economia, politica economica e simili, le novità sono all'ordine del giorno. Certo, il grosso del giornale "non scade", ma a questo punto perchè non farne un bimestrale con il doppio di pagine o un semestrale con il sestuplo...? Ovviamente non ha senso in questo modo, se la rivista è mensile, e se lo è hai i suoi motivi. E allora non vedo perchè, da abbonato, non possa leggerla nei primi 5-7 giorni del mese a cui si riferisce. Con questo ragionamento, tanto varrebbe farsi tenere i numeri da parte con un'unica spedizione a dicembre, la casa editrice risparmierebbe e per me non cambierebbe nulla :blum: Il tono di quest'ultima frase è volutamente sarcastico ;)
    1 punto
  16. guarda, a livello di articoli non cambia niente come diceva già qualcuno prima di me.... certo è che ci sono tutti gli eventi, convegni, aste, presentazioni libri del mese che possono essere già scadute... però io direi che è più il fatto che ognuno vorrebbe la rivista puntualmente tra le mani ad inizio mese e non con ritardi che possono essere di dieci quindici o venti e più giorni.... poi si sa che noi collezionisti siamo metodici e precisi, o no?? :D
    1 punto
  17. Il testo riportato nel precedente intervento si riferisce "all'affare dei bacchanalia" del 186 a.C. che, come noto, bloccò e stroncò con tremenda efficacia l'espansione del culto misterico ed orgiastico di una ben precisa divinità. Pur essendo in abito propriamente romano, sia nella fonte epigrafica del Senatoconsulto de Bacchanalibus che in Livio (Ad Urbe condita - XXXIX, 18) è fondamentale notare la totale assenza di un qualsiasi riferimento a Libero; com'è evidente la repressione puntava infatti ad estirpare il culto di Bacco. Lo stesso nome Bacchus è sinonimo di grida e di rumore (oggi conservatosi ad esempio in baccano) ed è quindi strettamente connesso ad una componente teologica puramente dionisiaca (Dionysos bacchos) legata alla possessione, condizione estatica di totale e primordiale disinibizione, indotta dal licenzioso dio anche attraverso il vino. Il Liber romano, a differenza di Dioniso e di Bacco, governa sul vino in quanto prodotto liquido di un seme ma non ha competenza sul suo potere e sui suoi effetti (E. Montanari - Fumosae Imagines, p.124). L'interpretatio romana di Dioniso, filtrata e mitigata dal mos maiorum, ha in Liber una figura teologicamente e cultualmente ben inquadrata. In ambito pubblico la licentia dionisiaca è totalmente bloccata già a livello concettuale ma la situazione è ben diversa in ambito privato, ove il conservatorismo degli ottimati fatica a penetrare e ad imporre i suoi principi di morigeratezza. E' in questa non trascurabile realtà che avviene l'effettiva permeazione del dionisismo, che non limita il suo manifestarsi ai soli culti bacchici, ma penetra e si palesa anche in altri contesti. L'incontro-scontro religioso tra Liber in Giove e Bacco-Dioniso tende ad assumere i tratti di un conflitto politico e sociale, Libero è la divinità ufficiale e pubblica che, in chiave popolare, funge da maschera per un'entità simbolo di libertà sociale, che può rompere quei vincoli che rendono gli appartenenti ai ceti più bassi dei cittadini praticamente privi di diritti ma sui quali gravano inesorabilmente imposizioni, soprusi e doveri. Non si prospetta uno scontro tra l'istituzione repubblicana ed una setta di iniziati numericamente limitata: Multitudinem ingentem, alterum iam prope populum esse (Tito Livio - Ad Urbe condita - XXXIX, 13) Stiamo entrando nel vivo... l'aspetto numismatico è passato in secondo piano... ma solo momentaneamente.
    1 punto
  18. Bellissimo quest'ultimo post,complimenti all'autore, queste sono domande da porsi sempre e di cui dovremmo parlare più spesso. Come incentivare i giovani al collezionismo ? Con iniziative virtuose, lungimiranti, bisogna avere anche qualche idea certamente, ci vuole anche impegno per portarla avanti, ci vuole anche collaborazione. Qualcosa come detto nei post precedenti è stato fatto, molto si deve fare ancora a mio parere ; certo il quadro generale del paese e gli aspetti legislativi non aiutano, ma il forum è l'ideale per divulgare e creare iniziative. Le aggregazioni e i gruppi che si stanno formando sul forum sono fondamentali, da qui dovremo partire, messe le basi, trovare insieme degli obiettivi comuni. Sul forum ci sono alcuni bravissimi dal punto di vista tecnico, forse dobbiamo crescere sotto l'aspetto comunicativo, collaborativo e di unione. Vedo il forum allacciare sempre più forme collaborative con varie entità importanti, ci sono importanti addetti ai lavori che credono in noi, nella potenzialità del forum,collaboriamo con chi crede in noi per il momento,il resto arriverà da solo. Qualche steccato, qualche muro si è aperto, rimangono ancora tante porte chiuse in particolare nei Musei, nelle Soprintendenze, in alcuni addetti ai lavori, piano ,piano, cerchiamo di fargli cambiare opinione, di arrivare a un rapporto di contiguità, vicinanza, bisogna far capire che la strada può essere fatta insieme. Di certo tutti devono prendere atto che il forum c'è, è una realtà ,può piacere più o meno, convincere, non convincere, ma c'è, e tutti ne devono prendere atto, bene o male. A distanza di mesi, tanto non ci legge nessuno....,posso riferirvi una frase che mi disse un importante addetto ai lavori della numismatica italiana, che è emblematica della situazione forum e della numismatica ; si parlava di Lamoneta ovviamente e disse : " vi temo perchè siete tanti e forti "; ora questa frase che ho tenuto per me per tanto tempo e sulla quale ho speso tante riflessioni interne la propongo a voi per una riflessione complessiva e credo ormai matura. La frase denota una legittimazione, un'ammissione di una realtà crescente numericamente , ma anche qualitativamente, nel contempo c'è il timore, il timore di cosa ? Avete un week-end per le eventuali riflessioni, vediamo....,ma ripeto questa strada bisogna farla insieme, senza timori,tutti giochiamo per una numismatica migliore, più grande,conosciuta, siamo tutti per la qualità e per le competenze, ma insieme, sempre insieme.
    1 punto
  19. Riallanciandomi alla discussone,avere nuova linfa è sempre un fatto positivo che porta nuovi stimoli,apre il confronto;mi riferisco ai giovani collezionisti e a tutti coloro che s'impegnano a portare avanti le iniziative. Ma essere collezionisti oggi,che cosa significa?Chi è il collezzionista? Siamo forse degli inguaribili romantici,oppure cercatori di tesori,siamo studiosi del particolare o forse abili mercanti! Vedo molti utenti essere nel forum da diversi anni(alcuni di loro immagino siano i fondatori),come si sentono con quale spirito vanno avanti e come stimolare ad appassionarsi a questo mondo. Saluti
    1 punto
  20. Grazie mille a Davide (Sagida)... come sempre scambio assolutamente perfetto!
    1 punto
  21. Io sono sicuro che tra qualche ora, dal G8 di Camp David arriveranno buone notizie per la Grecia. Obama e Hollande non vogliono la sua uscita dall'euro.
    1 punto
  22. Scrive numizmo (post nr. 739): "Quindi, la prova della liceità del possesso è sempre a carico dell'indagato e non dell'accusa...con buona pace del principio della presunzione di innocenza... Per cui, la "regola" ,ci dice che , fino a prova contraria, gli oggetti ( e uso il temine volontariamente) di ipotizzabile natura archeologica e/ o interesse storico culturale, in nostro possesso, si presumono di proprietà dello stato....tout court...se rinvenuti dopo il 1909........ma dato che il limite temporale del 1909, non è desumibile in maniera univoca e certa per quasi nessun oggetto, allora tutti gli oggetti, documentati o no, da qualunque luogo arrivino, si presumono di proprietà dello stato, perché , escluso qualche sparuto esempio protocollato, praticamente nulla ha una documentazione che risalga a prima del 1970, ovvero all'avvento dell UNIDROIT, quindi, teoricamente , TUTTO può essere definito come rinvenuto dopo il 1909.....è questo che vorrebbe dire l'indirizzo giuridico corrente?" Scrive L. Licinio Lucullo (post nr. 745): "Parliamo di reati: e quindi le presunzioni devono essere tassativamente e rpeventivamente fissate con legge (come nel caso, in verità l'unico che io conosca, della conoscenza dell'età della vittima in caso di sesso con infraquattordicenni). Sinceramente, non conosco approfonditamente il codice dei beni culturali, ma io questa presunzione non l'ho trovata scritta!" Cerchiamo di tenere ben distinte le conseguenze civilistiche (cioè quelle che attengono alla titolarità dei beni archeologici intesi in senso lato) da quelle penalistiche (cioè quelle che possono scaturire da ipotesi criminali legate al possesso dei suddetti beni). Il link che vi ho postato nel mio messaggio nr. 724, relativo ad un illuminante articolo scritto nel 2005 dal Prof. Fabrizio Lemme, docente di diritto penale ed avvocato esperto di diritto dei bb.cc. (quindi non proprio l'ultimo arrivato...), illustra con estrema chiarezza quali siano, ancora oggi, gli orientamenti della magistratura civile e penale sull'argomento, evidenziando altresì gli aspetti connessi al regime dell'onere della prova in sede civile e penale. Se permettete, Vi rimetto il link (l'articolo è a pag. 2 e 3) e Vi inviterei però a leggerlo attentamente. http://www.anca-aste.it/pdf/numero_1.pdf Non facciamo sopratutto confusione fra ciò che avviene davanti ad un Giudice civile, che dovrà stabilire unicamente la proprietà dei beni in argomento e la conseguente attribuzione degli stessi "a chi spetti", con ciò che invece è l'oggetto del processo penale, che si incentra invece sull'accertamento di evenuali reati concernenti i suddetti beni. Vorrei ancora ricordare che il dominio dello Stato sui beni "archeologici" è esclusivamente quello riferito a quei beni che successivamente al 1909 sono stati rinvenuti nel sottosuolo nazionale e nei fondali marini territoriali (oltre ovviamente, ai beni già acquisiti dal demanio dello Stato e presenti da sempre o a seguito di acquisizioni nelle pubbliche collezioni, musei ecc.). Se è vero che questa presunzione a favore della demanialità del bene "archeologico" deve essere vinta dal privato, è anche vero che pure il privato, sprovvisto di documentazione ante 1909, potrà dimostrare la sua proprietà utilizzando a sua volta altre presunzioni "di segno contrario" a quella proposta dallo Stato (si potrà. ad esempio, opporre che la moneta non reca segni di pregressa giacitura e dunque non proviene dal sottosuolo, che la moneta potrebbe non provenire dal sottosuolo italiano, che la moneta proviene da una collezione familiare risalente a prima del 1909, attestata da qualche documento che dimostra come il proprio avo fosse un collezionista, che la moneta è stata regolarmente acquistata da un commerciante ecc.). Sul versante penale, per rispondere a L.L. Lucullo, le presunzioni a cui ci si riferisce sono quelle che attengono alle condizioni in cui gli inquirenti ritrovano le monete (sporche di terra, occultate con modalità tali da escludere che chi le ha nascoste possa essere un collezionista) ovvero altre circostanze che inducono a ritenere che l'indagato possa averle raccolte di recente dal sottosuolo (presenza di un MD e di attrezzi atti allo scavo in casa dell'indagato). Sono queste le "presunzioni" che concorrono a formare nel giudice penale il convincimento che l'imputato possa essere un ricettatore, un "tombarolo" (ovvero uno che si è impossessato illecitamente di beni culturali appartenenti allo Stato). Va però anche detto che dinanzi a questi "orientamenti" indicativi della magistratura, si registrano tuttavia degli indirizzi che "mitigano" le durezze della, ormai secolare, legislazione in materia; e questo direi che è maggiormente vero in ambito penale...meno vero in quello civile. Per quanto attiene ai procedimenti analoghi a quello in cui è incappato il nostro Antonio, abbiamo infatti dimostrazioni frequenti di archiviazioni e restituzioni al collezionista delle proprie monete anche quando non tutta la documentazione sia presente. E ciò è indicativo, mi pare, di una diffusa consapevolezza (che però non trapela dalle sentenze di assoluzione o dalle motivazioni delle archiviazioni) della magistratura inquirente e giudicante in ordine al fenomeno sociale del "collezionismo di monete antiche" che, lungi dal costituire un vulnus alla tutela statale dei beni archeologici (o supposti tali) è considerato, se non un momento di valorizzazione degli stessi, quanto meno una lecita espressione culturale e sociale dell'individuo. Certo. Purtroppo non sempre è così. Però, se ciò non accade sempre (come dovrebbe invece essere la regola...) laddove i soggetti coinvolti siano semplici collezionisti onesti, ho il terribile sentore che il "piano inclinato" che conduce ad un epilogo sfavorevole sia spesso costruito dalle valutazione peritali "abnormi", che prospettano al magistrato scenari non aderenti alla effettiva realtà. Non dimentichiamoci mai che, sebbene il Giudice - peritus peritorum - potrà anche disattendere la valutazione tecnica del suo perito/consulente, ciò non avverrà che in casi di macroscopico errore, (sempre che il magistrato sia in grado di avvedersene) e, sopratutto, quando egli possa motivare adeguatamente di aver disatteso ciò che gli suggerisce il proprio ausiliare. Talvolta basterebbe prospettare al P.M. che le monete sequestrate sono comuni e che non hanno alcun interesse archeologico, che le stesse appaiono raccolte (e custodite) con modalità che fanno ritenere che l'indagato coltivi una normale, ordinaria, passione per il collezionismo numismatico...., basterebbe magari scrivere tutto ciò, per agevolare la spedita risoluzione positiva di un procedimento penale che spesso, come nel caso di Antonio, è scaturito per l'acquisto o la (tentata) vendita di qualche moneta antica online e senza che vi sia alcuna implicazione con reali ipotesi di reato. A questa conclusione però non si può pretendere che ci arrivi da solo il magistrato, quando gli vengono messe sul tavolo rappresentazioni del tutto opposte a quelle che indicavo sopra. Quindi, per concludere, se è vero che la legge è severa ed è strutturata per una tutela fin troppo rigida dei beni "archeologici" di proprietà statale, è anche vero che si dovrebbe oggi cominciare a riflettere su un dato obbiettivo ovvero sul numero sempre crescente di indagati prosciolti o imputati assolti con contestuale restituzione delle monete (vedi, ad esempio, la sentenza di Oristano del 2001), che evidentemente sta lì a testimoniare che qualcosa, nel dispositivo legislativo e processuale apprestato, non funziona come dovrebbe. Saluti. Michele
    1 punto
  23. Comunico di aver concluso un ottimo scambio con il caro Pe1983 che ringrazio tanto!
    1 punto
  24. La stessa visualizzazione grandissima la dava anche a Me..........adesso dopo tante tue prove di inserimento sono riuscito a vedere il lato dello stemma aragonese!!!!!!!Confermo con Fedafa sull'attribuzione del conio... :good: !!!! All'amico:::: Giovanni D'Aragona (1458/1479) Denaro rif.allo Spahr n°133/135.....con le sigle M-C ne esistono al momento quattro tipi che si differenziano nel lato dello stemma......vedi riferimento al catalogo che Fedafa ti ha descritto.Nel tuo caso la tua moneta e'molto usurata e non si riesce a decifrarla....comunque moneta comune ma con grande valore storico-culturale!!!!!Saluti Rex Siciliae
    1 punto
  25. Grazie anche da parte mia per il post chiarificatore. Purtroppo è chi ci circonda a renderci anonimi e a metterci di fronte a dubbi e incertezze.
    1 punto
  26. Bene sono contenta che dareios segua i nostri tentativi di decifrare al meglio tutto quanto il suo denaro ha da raccontarci :). Allora vediamo di esporvi le "prove" che io ho raccolto e farvi vedere cosa esse evidenziano messe insieme, almeno per me. Poi valuteremo se ci siamo avvicinati alla soluzione del "mistero", o meno. Lo faccio postando anzitutto le due foto trattate: ho disegnato le lettere che distinguo in rosso, e scritto sopra la lettera alfabetica corrispondente. I due aloni in arancio evidenziano invece le parti della legenda delle quali non sono affatto certa. Comunque mi pare che le scritte in sostanza, al di là una o due lettere mancanti, o fuori ordine, essenzialmente siano bustrofediche http://it.wikipedia....ra_bustrofedica, ovvero se volte "speculari" rispetto alla norma . E questo mi pare che differenzi questo esemplare dagli altri due ricordati giustamente da lollone. Oltre a questo, secondo me, la forma delle lettere, ma anche il peso potrebbero essere negli standard bassi del periodo, che secondo voi è... ? (se volete usate il riferimento Bellesia, ma anche in questo caso uno dei sottogruppi Matzke potrebbe risultare più utile e attagliato al caso). In attesa di un vostro parere in merito un saluto MB
    1 punto
  27. Ecco il tomo del quale si parlava nella discussione relativo all' inedito di Filippo d'Acaja : SARACENO Filippo Regesto dei Principi di Casa d' Acaja 1295-1418 dai conti di tesoreria da Miscellanea di Storia Italiana Tomo XX quinto della seconda seria Bocca 1882 Torino
    1 punto
  28. Mi associo alle congratulazioni. Grazie per la vs. opera che ancora una volta è interessante, ben scritta e mette in luce aspetti non consueti e curiosi della storia della numismatica.
    1 punto
  29. 1 punto
  30. Bravissimi!!!!!! io sono stato il primo a votare -odjob
    1 punto
  31. Allora ci gustiamo un vero caffè Valdostano :blum: :hi:
    1 punto
  32. Intervengo solo per dire che se la percezione che si ha è che l'archeologia è si occupi soltanto di "artefatti" unici, o rari, siamo su una strada "sbagliata", che comunque non coincide con il concetto di archeologia contemporaneo, assai diverso da quello di derivazione antiquaria sopravvissuto fino a diversi decenni fa e, a mio avviso, fortunatamente superato (vi invito a leggere anche alcuni dei concetti illustrati in questa discussione qui: http://www.lamoneta....a-archeologica/). L'archeologia si occupa delle fonti materiali in connessione ai contesti archeologici (in senso più o meno ampio) in quanto testimonianza di civiltà passate, e utili alla ricostruzione della loro storia (cfr. ad esempio anche lo stesso incipit della voce di wikipedia: http://it.wikipedia....iki/Archeologia ), a prescindere dal loro valore estetico, dalla loro rarità o valore "economico": e mi pare che fonti materiali siano anche le monete, se rinvenute o provenienti da contesto archeologico identificabile a vario titolo. Vi assicuro che la ceramica, che pure è il fossile-guida per l'archeologia in età storica per ampi periodi, è prodotta in modo abbondante e praticamente seriale come e quanto le monete (sia al tornio, che a matrice). Chiedetelo a chi studia la terra sigillata africana o certi gruppi di anforacei; o a chi si occupa di maiolica arcaica medievale o di graffite tardo-rinascimentali. Questo non toglie nulla al loro valore informativo dal punto di vista archeologico e storico, se se ne conosce ovviamente la provenienza. E per tornare alle monete, concludendo, non penso che sia un caso se Laura Breglia diceva che "la numismatica ha le radici nell'archeologia e la testa nella storia". Scusate se ribadisco queste cose, ma a volte ho l'impressione che non ci siano informazioni corrette e aggiornate rispetto ai termini di certi problemi. Spero in qualche modo di potervi essere stata utile in questo senso. Un saluto cordiale MB
    1 punto
  33. ... e le foto dello scudo, fatte questa mattina: Il fianco sinistro: il fianco destro: ... il particolare dello scudo:
    1 punto
  34. Salve Mi è arrivato il rechenpfennig di tipologia simile a quello del post #16 Qui (0,734 g, 16 mm), al dritto Alessandro è rivolto a sinistra e l’appellativo è abbreviato; il rovescio rivela la diversa paternità del pezzo, precisamente Ernesto Ludovico (o Luigi) Sigismondo Lauer, il capostipite della famiglia. Ecco perché il gettone è piuttosto usurato! Il motivo ornamentale è invece la stessa stella a otto punte in cornice circolare perlinata con cerchi concentrici all’interno. Si potrebbe scrivere un romanzo sulle connessioni di questa stella con il Cristianesimo, con Alessandro Magno, con San Marco, ecc. ecc. Ad esempio, la stella a otto punte è la stella della redenzione o rigenerazione e rappresenta il battesimo. Otto è tradizionalmente il numero di rigenerazione, tant’è che molte fonti battesimali hanno una base ottagonale. Inoltre si ipotizza che Gesù sia stato circonciso all’età di otto giorni (la pratica tradizionale ebraica), e quindi il battesimo è visto come l’equivalente del Nuovo Testamento della circoncisione. Infine, otto erano le persone che si sono state salvate nell'arca di Noè. Nel sito http://www.engramma.it/eOS/index.php?id_articolo=419 si fa riferimento alla Stella di Alessandro Magno nel chiostro di Sant'Apollonia (io non c’entro!), una stella a otto punte – emblema della casata macedone – che compare sullo scudo raffigurato su una lastra in pietra di Aurisina estratta nel 1962 dalle fondazioni dell’abside maggiore della Basilica di San Marco a Venezia. Il reperto risale al I secolo a.C. e si ipotizza che costituisse un elemento di decorazione esterna di un monumento commemorativo, onorario o funerario, romano. La stella testimonia quindi l’utilizzo dell’iconografia alessandrina con un preciso intento encomiastico della gloria e dell’onore militare del personaggio o della gens romana. Se infine si considera che secondo alcuni storici i resti mortali di San Marco, la cui tomba ad Alessandria d’Egitto si trovava nello stesso luogo dove sorgeva il mausoleo di Alessandro Magno, furono rimpatriati dai Veneziani insieme a quelli del Grande (ipotesi avvalorata dalla suddetta scultura con la stella macedone nella Basilica di San Marco), non si può non rimanere impressionati dalla quantità di ‘storia’ concentrata in questo dischetto d’ottone di 16 mm di diametro.
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.