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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/17/12 in tutte le aree
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Anche te mi continui a confondere i concetti di "beni culturali" e di "beni archeologici"? Allora stiamo inguaiati forte... Antonio è stato indagato perché sospettato di essersi impossessato di possibili beni archeologici, anche se questi oggetti non hanno alcuna caratteristica tale per cui dovrebbero essere dichiarati beni culturali. Questa distinzione, ripeto, spiega perfettamente la frase apparentemente incomprensibile sulle autorizzazioni riportata diversi post sopra (leggete o rileggete, per favore, il mio post #614 dell'11 maggio). Secondo la legge in vigore i beni archeologici, intesi come oggetti provenienti dal sottosuolo e venuti alla luce successivamente alla data della prima legge sulla tutela del patrimonio culturale (1909) non sono mai commercializzabili, perché appartengono al patrimonio indisponibile dello stato. Non credo che alla catena sovrintendenze-magistrati-forze dell'ordine (salvo forse qualche talebano) importi un fico secco di mettere le mani sulle collezioni private, fintanto che queste sono acquisite legalmente. Quello che a loro interessa è intercettare il materiale di provenienza illecita e commerciato illegalmente, quindi ciò che è "bene archeologico", non "bene culturale". Il problema è nel metodo, non nel merito; il problema è nel modo in cui sono condotte le indagini, nell'assunzione che tutto ciò che passa su eBay è di provenienza illecita (ma non dimentichiamo che molto di ciò che passa su eBay è di provenienza illecita), nel fatto che le stesse risorse potrebbero essere impiegate meglio per stroncare i grandi traffici (ma siamo sicuri che sia veramente così?). Se vogliamo rompere il circolo vizioso che ha messo nei guai Antonio, molti prima di lui e sicuramente molti anche dopo, cerchiamo di convincere la catena sovrintendenze-magistrati-forze dell'ordine che tra collezionisti e tombaroli professionali e/o metallari della domenica non c'è nessuna prossimità, nessuna collusione, nessuna zona grigia. Forse allora si potrà sostituire la collaborazione al sospetto. I discorsi sul valore culturale del collezionismo, per quanto condivisibili, in questo contesto servono a poco o nulla. Sulla base della legislazione che vige ora, alla magistratura importa un tubo del valore culturale di ciò che facciamo o non facciamo: importa che non ci mettiamo in tasca monetine sporche di terra. Legge giusta o sbagliata? Parliamone, ma in un contesto diverso, perché per ora una modifica alla legislazione è fuori discussione, e forse non sarebbe neanche una buona idea. Vediamo se questa volta sono riuscito a farmi capire...5 punti
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Venerdì mattina mi è stata sequestrata tutta la mia collezione di monete: 300 romane e 300 tra veneziane e genovesi. I carabinieri mi hanno consegnato un avviso di garanzia compreso il mandato di perquisizione. Sono indagato per ricettazione di materiale archeologico di illecita provenienza. Riferimento 29 monete romane in vendita sul sito subito.it. Le mie monete sono tutte coperte da ricevute e scontrini fiscali. Le 29 monete in oggetto le ho acquistate presso la casa d'asta Artemide. Mi hanno trattato come un delinquente, pur avendo consegnato spontaneamente tutte le mie monete. Hanno operato davanti ai miei colleghi, non trovavano mia moglie a casa hanno scomodato tutto il vicinato. Risultato rabbia e vergogna..... Per una passione, studio, e voglia di collaborare alla ricerca per fini istituzionali (chiedere alla Prof Monica Baldassarre della mia disponibilità a mettere a disposizione delle monete per la schedatura....a proposito se legge non ne sono più in possesso). Comunque adesso è tutto fresco e quindi dentro di me c'è un misto tra rabbia e delusione, e poi vedere quelle persone che lavorano per la tutela patrimonio culturale e vi posso assicurare che non sapevano assolutamente nulla di quello che stavano vedendo. Alla fine per compilare il verbale di sequestro si sono dovuti appoggiare alla mia competenza sulla mia collezione...ecco i soldi dei contribuenti per chi sono messi a disposizione signori è triste ma è così una vera messa in scena. Comunque sarò seguito da due legali per prima di tutto dimostrare la mia totale estraneità ai fatti perchè non conosco nè tombaroli nè ladri poi il recupero totale della mia collezioe e poi non finirà qui perchè i diritti della persona devono sempre essere rispettati. Nei prossimi giorni vi allegherò la mia memoria difensiva e poi non escludo un coinvolgimento della stampa su questo evento (prima ne voglio parlare con i miei legali) perchè bisogna smetterla!!!!!!!!!!!!!!1 punto
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Sembrerebbe un peso - penso antico.... assomiglia a questa tipologia Roman style commercio peso di piombo - non dia segni 51,56 millimetri x 12,27 millimetri immagine presa da questo sito http://www.colchestertreasurehunting.co.uk/L/leaditemsmisc.htm1 punto
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Ci sono già alcune discussioni a riguardo di questi gettoni: http://www.lamoneta....le-pontassieve/ http://www.lamoneta...._1 http://www.lamoneta....precursori euro Beh, tra questi e le probe degli € preferisco questi! :blum:1 punto
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Ciao Prof, allora siamo d'accordo :) Avevo citato come ipotesi l'officina P, ricontrollando, non è riportata dal RIC, vada per la T perchè una Q non sembra proprio. Per una questione di simmetria il punto alla fine non dovrebbe esserci, quindi riassumendo: Costanzo I Cloro RIC VII Arelate 175, terza officina, 318 d.C. D: DIVO CONSTANTIO PIO PRIN, busto velato rivolto a destra V: REQVIES OPT - IMOR MERIT, Costanzo seduto su sedia curule rivolto a sinistra, regge uno scettro e solleva la mano destra. Esergo : ART Rarità del RIC (puramente accademica) R51 punto
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secondo me ti devi far guidare un po dal cuore e un po da quello che trovi sul mercato. ..hai un paio di commercianti di fiducia? se si...quando avranno per le mani delle buone occasioni, non ti farai neanche la domanda, meglio l'oro o l'argento...guarderai la moneta e fatte le dovute considerazione, qualita e prezzo...prenderai una decisione...ti potranno capitare ottimi scudi a prezzi decenti e ottime monete in oro ad altrettanti prezzi invitanti....in questa passione, non bisogna aver fretta o fare piani di acquisto...bisogna stare a guardre cosa esce dai cassetti...due giorni fa un noto commerciate, che scrive anche su questo forum....ha presentato una liretta 1901 come non se ne vedevano da 10 anni...patina da urlo, conservaione eccezionale...ecco...a volte si deve prendere al volo quello che ci si presenta davanti agli occhi... renato1 punto
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Ringrazio moltissimo Bass per il gentile apprezzamento ed Enzo per l’intervento, praticamente perfetto, ove ha illustrato con estrema accuratezza tutta la celebrazione dei Liberalia. Questo passo è molto importante poiché, se da un lato conferma quanto detto in precedenza circa il ruolo di Liber quale protettore dei semi umidi, dall’altro ci informa su un aspetto che potrebbe sembrare scontato o addirittura scarsamente significativo. Mi riferisco all’ultima tappa della processione che, come precisato da Dracma, si conclude con la salita al Campidoglio. Giove è il sommo dio, che medica, modera e governa sullo Stato romano. La religione di Roma è la religione di Giove in quanto, quale re degli dei, dalla fase post-monarchica esso diviene garante supremo della res pubblica. In tal senso la libertà assoluta diviene un concetto ostile ai fondamenti civici della repubblica stessa in quanto l’esistenza di quest’ultima dipende dal rispetto di leggi, regole e norme civiche. Giove è quindi in opposizione alle ideologie anarcoidi e, nell’ambito di nostro interesse, è ipotizzabile una diretta opposizione a Dioniso stesso, sicuramente conosciuto dai romani almeno dal IV secolo a.C., della quale troviamo ad esempio traccia nella proibizione per il flamen Dialis di passare sotto a vitigni troppo rigogliosi, o di toccare e nominare l’edera o ancora nel divieto, sempre per il sacerdote di Giove, di mangiare carne cruda. Il Liber romano non è il Dioniso greco ma è pur vero che la sovrapposizione tra queste due figure costituiva un potenziale rischio, soprattutto nell’ambito dei culti privati. La libertas repubblicana portata da Liber è tuttavia assai diversa dalla libertà dionisiaca, in quanto quest’ultima rappresenta lo scioglimento assoluto da ogni vincolo (Dionysos è lysios), mentre la prima rende il cittadino romano libero in quanto parte integrante e fondamentale di una concezione civica antimonarchica ed antitirannica. A Roma si diviene liberi in quanto si diviene cittadini, ma questo status è comunque sottoposto alla res pubblica e quindi a Giove, il dio che ha dunque anche il compito di moderare Liber al fine di portarlo all'interno della concezione repubblicana stessa.1 punto
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Domanda strana Tarta. Non è già un buon passo comprare qualcosa che ti appaga? Qualche monete che la guardi e ti riempie di gioia. Se acquisti solo per convenienza o per altri motivi non emotivi (scusati il gioco di parole) non sarai mai soddisfatto della tua collezione...1 punto
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Ciao Andrea Un breve risposta sulla moneta da te postata prima di presentare una mia dramma di Mileto. Penso che la contromarca impressa dall’autorità della zecca emittente sia fondamentalmente una forma di certificato di validità della moneta nei luoghi lontani da quello in cui è stata coniata. Ad es., molti Alessandri di Aspendos in Panfilia (Asia Minore) erano contromarcati con l’ancora seleucida per la circolazione nelle aree controllate dai Seleucidi. Però la contromarcatura poteva anche servire a ritariffare la moneta al suo posto di origine o a indicare la bontà del metallo. apollonia1 punto
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Dichiaro la mia razzia conclusa. Ringrazio nuovamente tutti coloro che mi hanno aiutato in maniera concreta Antony, b27, Giangi_75,IBK, rossano, superbubu, senza di loro non sarei riuscito a concludere la razzia. Appena possibile consegnerò le monete a otrebor che ringrazio per l'aiuto messo a disposizione nella diatriba con le poste, a proposito....... non ci sarà nessun rimborso, mi verrà riconosciuto esclusivamente il costo della spedizione. Grazie a tutti gli utenti che mi hanno aiutato a riacquistare le monete. :hi: La situazione finale la si può vedere nella lista sopra questo messaggio, a voi le dovute considerazioni, io mi sono fatto le mie e mi regolerò di conseguenza in futuro.1 punto
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Mirko mi dispiace doverti corregere. Secondo la normativa puoi scrivere sulla tua carta d'identità "archeologo" alla voce professione solo in 3 casi: - hai conseguito un dottorato di ricerca in archeologia - hai conseguito una scuola di specializzazione in archeologia - sei professore universitario di materie attinenti - sei inquadrato come archeologo dalla P.A. La normativa in questo caso c'è, tant'è vero che solo queste 3 figure possono dirigere uno scavo o possono firmare documenti per l'archeologia preventiva. Se fosse come dici tu anche un triennalista potrebbe fare assistenza su scavi di emergenza oppure archeologia preventiva, ma se ti informi bene vedrai che non potrà firmare nulla di sua mano. Che poi la normativa non venga applicata alla lettera, soprattutto dalle sopritendenze che chiudono un occhio su chi lavora nei cantieri... allora quello è un altro discorso. Poi che anche i comuni scrivono archeologo sulla carta d'identità senza fare controlli... ancora peggio :) Ho letto del convegno a Montelupo Fiorentino, davvero una buona iniziativa che si inserisce alle tante altre sul territorio italiano. Personalmente contesto la divisione delle associazioni di categoria, iniziarono anni fa l'ANA e la CIA, che nel momento in cui stavano per fondersi si sono ulteriormente spaccate e a queste si sono aggiunte la CNAP e la FAP. Ben 4 associazioni che propongono e operano in modo diverso di sicuro non aiutano a risolvere il problema come lo farebbe una sola entità più forte e più decisa.1 punto
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