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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/11/12 in tutte le aree
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A me sembra che questa frase all'apparenza sibillina nasconda in realtà l'origine dei problemi di Antonio e di tutti i collezionisti che hanno subito la stessa esperienza prima di lui. E' chiaro che nessuna autorizzazione può e/o deve essere richiesta per il possesso di oggetti antichi che siano stati legittimamente acquisiti sul mercato antiquario ufficiale, visto che l'autorizzazione alla commercializzazione di tali oggetti deve essere stata ottenuta a monte, dal commerciante/antiquario professionale fornitore degli oggetti stessi. Mentre viceversa, è ovvio che chi detiene a qualunque titolo reperti archeologici ne deve essere stato autorizzato dal MIBAC, dal momento che la ricerca archeologica in Italia è riservata allo Stato e in particolare al MIBAC o a quanti da questo sono stati esplicitamente demandati. Ne consegue che chi ha ordinato il sequestro delle monete di Antonio ha fatto in automatico la semplice quanto semplicistica equazione: moneta in vendita su internet da privato = moneta di provenienza non legittima perché reperto archeologico (ovvero: moneta da scavo) (a questo proposito confrontate i risultati della discussione "Monete di interesse archeologico" nella sezione Legislazione) Se questo è l'orientamento generale, c'è poco da fare manifestazioni o chiedere di cambiare le leggi: il problema non è nella legge, è nella prassi giudiziaria, a maggior ragione se, come a volte sembra, questa fosse motivata e ispirata da una precisa volontà di colpire il lato della domanda per inaridire il lato dell'offerta ("se non ci fossero i collezionisti non ci sarebbero nemmeno gli scavi clandestini" ... già sentita?) E' a questo livello che si dovrebbe agire. Sbraitare di sudditi, stato di polizia, vendette giudiziarie, democrazia e quant'altro serve a niente, serve a qualcosa invece fare tutto il possibile per dimostrare chiaramente che il mondo degli appassionati è sano ed è una risorsa per la tutela del patrimonio culturale, non un bacino di clientela per i tombaroli. Riflettiamoci e cerchiamo di concentrare le forze in questa direzione, altrimenti di storie alla Antonio Bernardo ne sentiremo ancora molte...3 punti
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Ma anche questa é bella: possibile che qualcuno si inventi di sana pianta le regole, le leggi ? Non vi é stata denuncia alla Sovrintendenza.....non c'é l'autorizzazione del Ministero a detenere.... NON ESISTE NESSUN OBBLIGO IN TAL SENSO !!!! E' COME CHIEDERE L'AUTORIZZAZIONE DELLA FORESTALE PER LA PIANTICELLA DI ROSMARINO CHE AVETE NEL VASO SUL BALCONE O PER LE ROSE CHE AVETE REGALATO ALLA MOGLIE PER L'ANNIVERSARIO !!!!!!!! Bastoniamo i tombaroli ed i loro accoliti: sono il primo a firmare una petizione o a versare un contributo, se questo può servire, ma basta fare del terrorismo (inutile) colpendo piccoli collezionisti che nulla hanno a che fare con quelle losche figure.3 punti
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qualora possa essere utile e di ausilio, dò la mia disponibilità a dare il mio contributo alla redazione di questo vademecum o a fornire altro aiuto, qualcuno mi indirizzi o mi indichi come e in che modo possa collaborare. il tempo a mia disposizione non è molto, in questo periodo se ne va equamente spartito tra figlio piccolo e casa nuova con relativo giardinetto da sistemare e trasloco da finire!, ma nei limiti della mia conoscenza (infimamente ridotta!) e capacità (estremamente limitata!), se posso in qualche modo rendermi utile... ditemelo! anche solo per impaginare eventualmente quanto già raccolto o per fare dell'altro. credo sia opportuno e doveroso da parte nostra (appassionati di numismatica, commercianti, collezionisti, curiosi e chi più ne ha più ne metta, che frequentiamo questo forum) creare un codice etico e rispettoso per approciarsi alla numismatica nel pieno rispetto delle regole e con la piena tutela del patrimonio pubblico. da questo, deve derivare l'altrettanto rispetto e l'altrettanta tutela da parte delle istituzioni nei confronti del collezionismo sano e pulito!3 punti
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Perchè tutta questa discussione fiume non rimanga poi dimenticata e possa diventare utile strumento, insisterei sulla stesura di un semplice vademecum per il collezionista con consigli e avvertimenti per tutti i collezionisti vecchi e nuovi,avremo almeno lasciato un segno tangibile e reale. Però inviterei anche altri ad aderire,e dire mi interessa, se no c'è il rischio che tutto cada nel nulla ,oltre alla solidarietà e l'appoggio tra noi cerchiamo anche di lasciare una traccia riassuntiva e utile per il forum e per tutti.3 punti
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Per ridare fiducia ai mercati fu anche promesso che la Rigsbank dovesse passare dallo Stato in mani private e la parte peggiore della crisi sembrò finire quando nel 1818 fu creata una nuova compagnia azionaria la Banca Nazionale di Copenhagen (NationalBank), che è ancor oggi la banca centrale danese. Essa sostituì la Rigsbank ed ebbe assicurato per 90 anni il monopolio nella produzione di banconote. Ecco dunque completarsi il quadro dell’evoluzione delle banche danesi illustrato qui sotto: Tuttavia essa anziché funzionare come una banca commerciale, con filiali in altre città e la concessione di prestiti per fare sviluppare economicamente la nazione, a causa di una profonda crisi dell’agricoltura, funzionava come banca centrale riuscendo nel solo intento di cominciare a ridurre l’enorme quantitativo di banconote non convertibili in circolazione, cosicché nel 1835 esse furono circa dimezzate. Fu un periodo di forte recessione in cui lo Stato non intervenne nella politica bancaria e fu carente dei fondi necessari alla fornitura di servizi adeguati ai cittadini. Tuttavia dopo un’altra decina d’anni nel 1845 si raggiungerà finalmente la convertibilità con l’argento e le riserve di metallo cominceranno ad essere depositate nei caveau della banca. Verranno istituite due filiali a Aarhus nello Jutland (1837-1989) e a Flensburg nello Schleswig (1844-1939). La banca riuscirà a fronteggiare, forte della convertibilità del rix-dollar, la concorrenza con Amburgo e la stabilità della moneta le consentirà di essere usata per le transazioni ed i prestiti. Chissà che il superamento di questa grossa crisi da parte della Danimarca non possa farci sperare che prima o poi il nostro profondo periodo di difficoltà economiche non possa finire... bene. Intanto io ho concluso questa piccola discussione che spero abbia interessato almeno qualcuno. Io di certo mi sono divertito a fotografare qualche mia moneta! Ciao!2 punti
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Il tuo discorso sulla speculazione, perdonami, non ha senso in questo caso. Le zecche coniano essenzialmente per esigenze di circolazione, non per soddisfare ogni categoria di collezionisti. Chi vuole collezionare TUTTI i pezzi di TUTTI gli anni ha la possibilità di acquistare la divisionale, ma se per un determinato anno una certa nazione non necessita, ad esempio, dei 50 o dei 2 centesimi, perchè dovrebbe coniarli ? Per far piacere ai collezionisti "particolari" che vogliono tutto bello ordinato ? Scusa ma è un nonsense che economicamente costerebbe uno sproposito... E poi per soddisfare quante persone che come te hanno deciso di impostare così la propria collezione ? Sicuramente una minoranza. Impostare una collezione come si desidera è un diritto, ma adeguarsi a quanto propone il mercato è un dovere. Altrimenti lascia perdere questo tipo di monetazione e dedicati alle altre. Concordo. Le Zecche sono tenute a coniare le monete esclusivamente per esigenze di circolazione non certo per soddifare i collezionisti. Anzi proprio i collezionisti, tesaurizzando le monete destinate alla normale circolazione, privano quest'ultime del loro scopo originario.2 punti
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Il tuo discorso sulla speculazione, perdonami, non ha senso in questo caso. Le zecche coniano essenzialmente per esigenze di circolazione, non per soddisfare ogni categoria di collezionisti. Chi vuole collezionare TUTTI i pezzi di TUTTI gli anni ha la possibilità di acquistare la divisionale, ma se per un determinato anno una certa nazione non necessita, ad esempio, dei 50 o dei 2 centesimi, perchè dovrebbe coniarli ? Per far piacere ai collezionisti "particolari" che vogliono tutto bello ordinato ? Scusa ma è un nonsense che economicamente costerebbe uno sproposito... E poi per soddisfare quante persone che come te hanno deciso di impostare così la propria collezione ? Sicuramente una minoranza. Impostare una collezione come si desidera è un diritto, ma adeguarsi a quanto propone il mercato è un dovere. Altrimenti lascia perdere questo tipo di monetazione e dedicati alle altre. Per quanto riguarda le monete rovinate, indipendentemente dalla sfiga personale :), ti ricordo che esiste il diritto di recesso, o più semplicemente puoi rendere ciò che non è soddisfacente chiedendo sostituzione o rimborso. Ci sono commercianti più che onesti e affidabili, sia in negozi specializzati in cui puoi recarti personalmente, che online. Certo che a volte si cerca di risparmiare 50 centesimi sull'acquisto ma poi se ne pagano le conseguenze... Venditori che oggi si sono fatti un nome hanno impiegato anni per riuscirci, ci sarà un motivo, no ? Decidere di appoggiarsi al primo (o secondo o terzo)venuto spesso comporta conseguenze spiacevoli. E in giro oggi è pieno di commercianti improvvisati che si inventano un mestiere senza conoscerlo, spinti solo dal luccichio di qualche Euro "facile" da ricavare rivendendo monete a prezzi folli dopo aver pagato i rotolini al facciale con la complicità di qualche addetto della banca (e di troppi stupidi che hanno fretta di comprare per paura di restare senza una moneta)... Concludo sul "sapore sciapo" che possono avere le monete in Euro, perchè storicamente rappresentano poco o nulla. L'Euro è una moneta giovane e pertanto ha poca storia. Un giorno probabilmente l'avrà, come tutte le monete. Tu pensi che le monete del Regno, appena uscite, avessero il "sapore" che hanno oggi ? Io no. O che qualche collezionista all'epoca non le sminuisse rispetto ad altre tipologie proprio come tu oggi fai con l'Euro ? Io si.2 punti
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Non credo sia così semplice; è evidente che una frase di questo tipo non può bastare, perchè il presupposto da cui muove l'azione giudiziaria è chiaramente viziato da un pregiudizio, che è quello di considerare qualsiasi persona che tratti pubblicamente di questo genere di oggetti un potenziale predone del patrimonio archeologico, ed uno speculatore. Tutto questo è figlio di quella carenza culturale, che è tipica del nostro paese, per cui non può esserci alcun rapporto fiduciario tra istituzioni e cittadino, due realtà che si guardano in cagnesco e che non si fidano l'una dell'altra, per cui, essendo lo stato forte della legge (giusta o sbagliata che sia) tocca sempre al cittadino dimostrare la propria innocenza e non allo Stato produrre preliminarmente una prova di reato. Io credo che sia questo l'aspetto più avvilente, che spiega anche tanti altri aspetti del nostro vivere, aspetti che ci caratterizzano negativamente rispetto ad altri paesi di ben più solida tradizione democratica...tutta la mia solidarietà ad Antonio!2 punti
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Sono i miei. Posso assicurarti che sono due ottimi pezzi anche giudicandone il prezzo, decisamente al di sotto di quanto possa chiederti un venditore... Sull'autenticità credo che nessuno possa metterlo in dubbio...1 punto
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Bé un duro... Decisamente ambizioso e fantasioso, ma... N.1 punto
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sig...sig... :nea: io devo stare al tavolo...niente pranzo !!!! ma aspetto tutti.......col mirto pronto... al tavolo n. 45E a presto RR1 punto
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La festa dei Liberalia rientra nel novero di quelle celebrazioni di carattere iniziatico (alla strgua dei Lupercalia, celebrati il 15 febbraio) che nel sistema calendariale romano venivano connesse ai grandi cicli biotici del cittadino romano e, in particolare, al passaggio dallo stato di puer a quello di vir e pertanto “civis”. La celebrazione avveniva al compimento del 16° anno di età del fanciullo e si teneva il 17 marzo. Il programma rituale si articolava in varie fasi, delle quali la prima, di natura privata, si svolgeva nell’abitazione del giovane, davanti all’edicola votiva consacrata al culto dei numi tutelari della casa (Larii). La cerimonia prevedeva la deposizione sull’altare della bulla - una sorta di pendente in metallo prezioso o vile indossata come collana e in cui erano contenuti oggetti adibiti a proteggere il fanciullo - e della barba ottenuta dalla prima rasatura, per poi procedere alla sostituzione della toga praetexta (decorata con una striscia di porpora) con la toga virilis, il cui apparato decorativo identificava lo status sociale del giovane attraverso la tipologia della striscia di porpora. Una striscia oblunga (laticlavia) designava l’appartenenza al rango senatorio; una riga più stretta (angusticlavia) connotava invece il cetus equestre; negli altri casi si adoperava una toga monocromatica. La fase successiva del rituale era di natura pubblica e investiva l’intera sfera cittadina. Il giovane insieme alla famiglia procedeva attraverso le strade della città, dove acquistava dalle sacerdotesse di Libero dolci a base di olio e miele sacro (libae) per poi offrirli al dio. Aveva dunque luogo una processione pubblica nella quale altri ragazzi trainavano per le vie cittadine un carro sormontato da un fallo-fascinus (un fallo posto alla sommità di un bastone), accompagnando il giovane al tempio di Giove sul Campidoglio per essere iscritto nelle liste per il tirocinium militiae. Al termine della cerimonia una matrona copriva il fallo con un piccolo covone di grano. Lo stesso giorno le Vestali si recavano in un luogo in cui c'erano ventisette (secondo altre fonti ventiquattro) piccoli edifici sacri dal tetto di giunchi chiamati Argei, mentrei Salii compivano dei giochi chiamati Agonalia, in onore di Marte. Come sottolinea A. Dosi (Eros: l’amore in Roma antica, Roma 2008, p. 27 s.), il culto del fallo aveva una funzione simbolica di estrema importanza, dal momento che assicurava la prosperità delle sementi e le proteggeva dalla cattiva sorte operando una sorta di fascinatio sugli spiriti maligni. In quest’ottica è particolarmente significativo che i Liberalia venissero celebrati sul finire dell’inverno, nei giorni che preludono all’arrivo della primavera. E’ il momento in cui l’adolescente, rivestendola toga virile, diviene protagonista della cerimonia destinata alla sua iniziazione sessuale, affinché manifesti la sua capacità di procreare invocando il dio della fertilità. E non è casuale che, nel corso della cerimonia pubblica (il traino del carro), venissero pronunciate parole oscene in quanto esse rivestivano lo stesso significato simbolico dell’esposizione del fallo. L’intero rituale di queste feste era infatti un ludibrium fondato sulla derisione e sul sarcasmo, un gioco scherzoso che drammatizza il rito. Offrendo all’uomo lo specchio di se stesso, il ludibrium lo libera dall’angoscia e apre una breccia nel rigore delle convenzioni sociali lasciando libero sfogo alla spontaneità. L’oscenità rituale di queste celebrazioni si rivela di particolare importanza, in quanto conferisce all’adolescente la forza virile che deve caratterizzare il cittadino romano. A giudizio di M. Torelli (Riti di passaggio maschili di Roma arcaica, "Mélanges de l'Ecole française de Rome. Antiquité", CII/1 (1990), p. 93 ss.), infatti, le iniziazioni giovanili, a Roma come altrove, sacralizzano la verifica che la società richiede alla propria componente giovanile per ammetterla nel suo seno a pieno titolo e dunque certificano che i giovani uomini e le giovani donne sottoposti alle prove sono pronti a svolgere i ruoli fondamentali che la società assegna sia agli uni che alle altre. Ora, se il destino attribuito alle donne romane è quello della riproduzione biologica (senza apparente interesse per una particolare pedagogia sociale), il cittadino di Roma arcaica ha invece un compito sociale precipuo, quello della guerra, e i riti di passaggio assegnati ai giovani maschi coerentemente enfatizzano appunto la pedagogia guerriera che culmina nella religione saliare. Tale enfasi è decisamente costante nella storia religiosa dell’urbs tra la protostoria e il IV secolo a.C. Quest'ultima data risulta senz'altro epocale per la trasformazione dell'economia, della politica, della cultura e della mentalità, in una parola la fine della società arcaica: non è un caso perciò che il sacerdozio saliare, in quanto relitto culturale privo di ogni importanza politica, venga dalla lex Ogulnia del 300 a.C. lasciato ai patrizi, e tutto ciò nello stesso momento in cui la documentazione archeologica mostra come i segni dei riti iniziatici- la tonsura prima di ogni altra cosa, ma anche l'antico matrimonio per usus (o per ratto) - tendano progressivamente a scomparire, privi come sono di un'autentica funzione coerente con i comportamenti collettivi e perciò sempre meno compresi da una cultura ormai radicata nelle metropoli dell'area tirrenica.1 punto
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Condivido la tua analisi Paleo,in particolare sul ruolo civico,sociale,di conoscenze, del COLLEZIONISMO NUMISMATICO ITALIANO, ci vorrebbe " una rivoluzione culturale" in tal senso,rivoluzione nel senso di presa di coscienza, rivendicare questo ruolo sempre, tutti i giorni , cosa che faccio quotidianamente e che credo abbia anche innervosito qualcuno. Ricordiamo il ruolo, l'apporto che diedero alla Numismatica figure come Verri, Gnecchi,Brambilla,numismatici,ma anche grandi collezionisti, quanti ci sono stati, quanti ci sono anche oggi, anche sul forum. Il problema è che per un Arslan che dice " senza il collezionismo numismatico non ci sarebbe stata la numismatica " ce ne sono tanti che nella migliore delle ipotesi li sopportano a stento, la collaborazione non è facile,gli interessi sono diversi, anche sullo stesso forum, nel contempo il collezionista in tutto questo è quello che può dare senza chiedere nulla in cambio,ma non mi sembra che ci sia stata ultimamente pari collaborazione e anche il collezionista ha una sua dignità e merita rispetto, anzi bisognerebbe e qui lancio l'idea di istituire LA GIORNATA DEL COLLEZIONISTA NUMISMATICO ITALIANO. Rivendichiamo chi siamo, cosa facciamo, i nostri studi,i nostri apporti dati agli addetti ai lavori che dovrebbero spalleggiarci, stare al nostro fianco,non lasciarci al nostro destino, perchè anche loro hanno bisogno di noi . Hanno bisogno di noi i commercianti, parliamoci chiaro, gli addetti ai lavori,ma anche lo Stato che fatica e non riesce a mantenere,tutelare,proteggere,catalogare,esporre tutta la mole di monete in suo possesso al punto che si parlò anche di venderne ai privati per fare cassa. E allora facciamo sentire la nostra voce,anche noi abbiamo qualche arma, qualche carta da giocare,e anche se ipoteticamente anche tutte le nostre monete,mettiamo solo per caso finissero in mano allo Stato, lo Stato sarebbe in grado di valorizzarle,preservarle , farle vedere ai cittadini ? Noi il 31 marzo i nostri grossi li abbiamo fatti vedere a tutti, a chi voleva, ci siamo sostituiti quel giorno allo Stato, lo abbiamo fatto volentieri, come divulgatori, come promulgatori, come volontari ,senza chiedere nulla in cambio, abbiamo realizzato un esempio di numismatica di servizio, per tutti, che è quello che vorrei ci fosse, ricordiamole anche queste cose ogni tanto !1 punto
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@@darioelle Ti do pienamente ragione, queste sono state tra le prime monete che ho acquistato io le definisco un "piccolo piacevole errore" dettato dall'inesperienza e dico piacevole perchè nonostante la "deturpazione" che le declassa allo stato di non-monete mi piacciono molto visivamente :P In seguito acquistai le sei monete "pure" in alta conservazione. Io le definisco medaglie però non so perchè ma non me ne sono mai voluto liberare e nemmeno ora lo voglio fare perchè mi piacciono molto :D1 punto
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Non sembra, ci sono! Ad oggi sono state inseriti ben 2436 esemplari tra i quali l'intera collezione di monete etrusche del Monetiere di Firenze e un certo numero di esemplari di monete greche, repubblicane, imperiali, medievali, moderne. I volontari sono tutti utenti che provengono da questo forum e che per poter gestire il progetto "Lorenzo il Magnifico" di digitalizzazione dei materiali contenuti a Firenze, si sono riuniti in un'associazione culturale chiamata Phalantos. Ciascun volontario opera a seconda del periodo storico in cui è più preparato (se deve classificare) ma se deve soltanto caricare materiale già classificato da altri può operare anche su monete di periodi differenti. Occorre precisare che comunque il lavoro svolto dai volontari è costantemente supervisionato ed approvato dal Dott. Fiorenzo Catalli. Riguardo il numero degli esemplari caricati mi preme far notare che è in continua crescita e anche quando non si vedono nuovi esemplari caricati in realtà i volontari non si fermano mai poichè sono certamente impegnati nelle altre attività correlate come la preparazione delle foto, il montaggio delle stesse, la classificazione, etc.1 punto
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Sembra che questo sito polacco abbia copiato il contenuto di Ron Wise http://www.monety.banknoty.pl/notedir/index.html1 punto
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@@dabbene Ti prego, continua, continua a comunicare per me è primavera leggere i tuoi pensieri! Se non rispondo è perchè mi sembra di essere ripetitivo e banale, dici sempre tutto tu ed io condivido fino all'ultima virgola. Grazie per il tuo modo di essere nel forum. Saluti1 punto
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credo che l'ipotesi di un convegno sia da prendere in seria considerazione. valrebbe molto di più di 1000 proposte di manifestazioni di piazza, del tutto risibili per la dimensione del problema (vasta calata nel contesto, infima se raffrontata ad altri problemi contingenti che affliggono il nostro, e non solo, paese). credo anche che sia da prendere in considerazione il pensiero di come fare di questo forum anche una figura attiva nel panorama della tutela numismatica con un ruolo (come? da valutare) di supporto alle stesse istituzioni perchè, se qui si fa e si vuole fare cultura, questa va e deve andare sia a vantaggio del collezionista che della collettività tutta. vedere che alcune forze di questo forum operano e realizzano manifestazioni importanti (vedi l'incontro sul grosso, vedi la collaborazione con il prossimo evento di biassono) dev'essere uno stimolo per ampliare questa sinergia. in fin dei conti cosa stiamo facendo da 40 pagine a qui? stiamo invocando tutela e rispetto, per il patrimonio e per il collezionista. se vogliamo che questao avvenga e sia perseguito, l'atteggiamento di scontro e di chiusura verso le istituzioni non solo è sterile ma addirittura è sbagliato e censurabile perché, salvo prova contraria, siamo in una democrazia e il cittadino, che viene tutelato dallo stato, ha il diritto di partecipare attivamente nella "cosa pubblica". quindi, auspico davvero che possa essere realizzabile un convegno-incontro-tavolo di lavoro che veda assieme in un dialogo costruttivo forze dell'ordine, esponenti del mibac, commercianti, collezionisti e studiosi. non si vogliono eliminare i sequestri, questo deve essere un chiaro punto di partenza, sono uno strumento fondamentale per la lotta al saccheggio dei beni culturali italiani. si deve creare una situazione in cui il collezionista onesto possa legittimamente comperare e vendere ciò che è oggetto della sua collezione, nel pieno rispetto della legge perché, così facendo, il collezionista alimenta anche un indotto che va a vantaggio dello stato, un indotto che permette l'esercizio della vendita di beni numismatici e quindi l'esistenza di figure professionali che pagano le tasse, una riscossione dell'iva, un incentivo alla produzione e vendita libraria, alla creazione di manifestazioni e mostre di carattere culturale... il mondo del collezionismo è una risorsa anche per lo stato, non è un cancro che succhia e occulta beni statali! questo va chiarito e va puntualizzato.1 punto
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Tante volte ho molto apprezzato le tue monete ma queste non le avrei mai prese. Trovo oltraggioso sporcare le monete con altre patine che le rendono non più "autentiche" a mio avviso. Sarò troppo purista ma le varie patinature e smaltature moderne mi lasciano interdetto in generale ed ancora di più quando si tratta di monete belle come il 2 e il 5 marchi con la svastica. Spero non te l'abbia a male e mi piacerebbe sentire il tuo parere se vorrai. Ciao!1 punto
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Grazie Adolfos per questo supplemento di indagine la ricerca continua e chi cerca .. indubbiamente trova :) Sarei curioso di sapere cosa dice il Finetti a proposito della moneta, sempre che la commenti ben inteso. Immagino che Stahl non abbia riconosciuto il pezzo come tale e quindi non vi siano commenti particolari.1 punto
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Non credo sia così semplice; è evidente che una frase di questo tipo non può bastare, perchè il presupposto da cui muove l'azione giudiziaria è chiaramente viziato da un pregiudizio, che è quello di considerare qualsiasi persona che tratti pubblicamente di questo genere di oggetti un potenziale predone del patrimonio archeologico, ed uno speculatore. Tutto questo è figlio di quella carenza culturale, che è tipica del nostro paese, per cui non può esserci alcun rapporto fiduciario tra istituzioni e cittadino, due realtà che si guardano in cagnesco e che non si fidano l'una dell'altra, per cui, essendo lo stato forte della legge (giusta o sbagliata che sia) tocca sempre al cittadino dimostrare la propria innocenza e non allo Stato produrre preliminarmente una prova di reato. Io credo che sia questo l'aspetto più avvilente, che spiega anche tanti altri aspetti del nostro vivere, aspetti che ci caratterizzano negativamente rispetto ad altri paesi di ben più solida tradizione democratica...tutta la mia solidarietà ad Antonio! Certo non può bastare una semplice auto-dichiarazione ad evitare certe visite, così come non basta al macellaio esporre la licenza comunale per evitare verifiche dei NAS, né ad altre figure commerciali di ricevere differenti visite (NAS, GdiF, Carabinieri, Polizia, VVFF, INPS ecc. ecc.) Credo però che cambi e non di poco il COME uno si presenta. Per la serie: non sono il solito traffichino che può essere colto con le mani nella marmellata, sappiate che ho tutte le carte in regola ! Poi la perquisizione e/o il sequestro possono lo stesso avvenire, ma intanto CREDO che di fronte alle autorità ci sarebbe una minore necessità di far comprendere la propria posizione. CREDO e spero (siamo in Italia....)1 punto
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buongiorno!!! mi posso permettere di segnalare gli esemplari apparsi in Asta NEGRINI del5-6 novembre 2003, n.ri 1056 e 1057, per la zecca di Berignone ,il primo con "stellina" dopo la A di VOLTERRA ed il pastorale rivolto all'interno(!), il secondo con "rosellina" ben evidente....non credo a casualità. Molte Zecche avevano esclusivamente intento di lucro...il mondo non è cambiato troppo! Credo che non siano varianti -dunque-bensì" stelle e roselline" non siano una nuova canzoncina....banalmente, è più complesso il loro conio rispetto al puntino. Che ne pensate? un saluto a tutti1 punto
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"circa l'articolo riportato: qui mi par chiaro che l'episodio sia diverso..........." Non c'è dubbio e non vorrei essere stato frainteso. Non ho pubblicato quel link per rinviarVi ad un caso analogo a quello di Antonio, ma solo per rimarcare quello che stiamo scrivendo da un pò di tempo e cioè che è in atto una monitorizzazione sistematica e continua dei siti internet in cui si svolgono cessioni di materiale numismatico, ritenuto dagli inquirenti, a torto o a ragione, suscettibile di tutela (statale). Questo era il solo elemento che intendevo comunicare attraverso quell'articolo che, nella sostanza, è uguale a tanti altri articoli di giornale dello stesso tenore. "L’indagato non è in possesso di alcuna autorizzazione del Ministero per i Beni e le attività culturali che autorizzi la detenzione ovvero il leggittimo possesso di reperti archeologici." Indubbiamente questa è la parte del provvedimento più oscura, per non dire incomprensibile e dimostra come vi sia un diffuso convincimento (peraltro erroneo) in base al quale occorra un'autorizzazione del Ministero per detenere monete classiche o comunque per esserne al legittimo possesso. Questo sarebbe un tema (o forse: "Il TEMA") da sviluppare con le Controparti nella opportune sedi, perchè è evidente che non si può passare dalla comunicazione della Soprintendenza del Piemonte, che attesta inequivocabilmente l'inesistenza di un generalizzato obbligo giuridico alla comunicazione delle proprie monete, all'assunto riportato nel provvedimento notificato ad Antonio che invece lo ravvisa, come condizione del legittimo possesso. Le due valutazione sono fra loro incompatibili e dovrebbero essere chiarite dalle Autorità competenti ad esprimere pareri in merito. Noi possiamo solo porre in luce l'evidente contraddizione, ma non essendovi possibilità di reale contraddittorio in questa sede, il nostro quesito rimane un mero spunto di riflessione. Basterebbe che un'Associazione numismatica organizzasse una giornata di incontri fra operatori, collezionisti, FF.OO, e Soprintendenza su questo tema (il titolo del Convegno potrebbe essere "legittimo possesso di beni numismatici e formalità richieste dalla Legge"), tralasciando "i massimi sistemi", i compiti istituzionali dei CC., le questioni accademiche e anche, direi, i convenevoli di rito, che francamnente trovo piuttosto stucchevoli Che si affrontino solo le questioni pratiche, fornendo risposte brevi e chiare; quello che si può fare e quello che non si può fare e sopratutto, ciò che si può fare come deve essere fatto per non incorrere in sanzioni. Qualcuno, a questo punto, dovrà pur esporsi e dire come stanno davvero le cose. Si pubblicherebbero le risposte date e quello potrebbe davvero diventare il vademecum del collezionista numismatico. P.S.: non dimenticarsi di portare all'incontro la lettera della Soprintendenza del Piemonte. Saluti. Michele1 punto
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mi sembra che le affermazioni di questo utente siano veramente esagerate , e come si suol dire: "fanno di tutta l'erba un fascio" Ora , puoi benissimo postare la tua opinione, ma è meglio attenersi su toni pacati e più che altro al posto di definire come "insulse" le serie divisionali (immagino tu parli sia di divisionali euro che non) ti consiglio di indagare anche nelle altre monetazioni ne scoprirai di belle.. Io colleziono anche il Regno d'Italia, e come forse saprai , anche nel Regno d'Italia ( ebbene si ... anche cento anni fa ... venivano coniate monete in argento ed oro dedicate solo ai collezionisti ) Anche quelle sono state emissioni "insulse" ???? e poi .... ma scusa te cosa collezioni??? Solo monete comuni , anche del passato , esclusivamente che hanno circolato ? Bene complimenti . Pero' sappi che la tua collezione sarà anche bella e "vissuta" , ma a mio parere se fosse cosi' fatta è una collezione di scarso valore collezionistico, anche se magari di altissimo valore affettivo e storico. Poi ognuno colleziona cio' che gli piace ...... ...... .....1 punto
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Non li conoscevo nemmeno io, molto belli :) Qui in Italia, nello stesso periodo, regalavano gettoni con i pionieri dell'aviazione. Se ne è parlato qui Li conoscevi, oppure allora eri già in America? petronius :)1 punto
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Il vostro è un argomento interessante, e non c'è carenza di informazioni su di esso nei libri, nelle riviste e su Internet. Una ricerca facile e veloce su Internet presto ti aiutera migliaia di parole, e centinaia di immagini delle monete della Germania nazista. Vostro particolare interesse per le monete dei nazisti—occupata Europa rapidamente vi condurrà per le monete di zinco durante la guerra del Belgio, l'Olanda e Polonia, per esempio. Le monete della Francia di Vichy possono anche trovare un modo nella vostra collezione. Poi ci sono le monete di annessione, come ad esempio le questioni di zinco per la Boemia-Moravia, e forse più interessante, B-zecca di Vienna monete all'interno della serie tedesca dopo l'Anschluss. Ognuno di noi ha una particolare attenzione di interesse, e come si sviluppa la tua collezione sarà divertente vedere. Ecco un'illustrazione della mia propria serie preferita "occupazione" nazista: A sinistra nella foto è il tipico durante la guerra datato 10-reichspfennig 1942a (colpito a Berlino), e a destra nella foto è un 1945f 10-reichspfennig colpito a Stoccarda nel "anno zero", non molto tempo dopo gli Alleati iniziarono la loro occupazione di una Germania nazista sconfitto. (Come svastica dell'Aquila è scomparso e fu sostituito da penne della coda semplice è sempre sembrato a me come un perfetto esempio della potenza disponibile in una monetazione e come i piccoli dettagli di anche i piccoli delle monete possono avere grande significato.) Prendo atto di questa coppia di 10-pfennig monete sarebbe hanno circolato insieme, e come una coppia nella Germania dell'immediato dopoguerra, insieme potrebbe comprato un giro su un tram per le strade in rovina di una grande città tedesca, o.... Desidero che voi fortuna nel vostro proprio scoperte... di storia, e di chissà cos'altro. È un argomento che vi porterà tutti i tipi di luoghi, molti dei quali saranno molto scuri—ma naturalmente che sai già. :) v. --------------------------------------- Yours is an interesting subject, and there is no shortage of information about it in books, in magazines, and on the Internet. A quick and easy Internet search will soon get you thousands of words and hundreds of images of the coins of Nazi Germany. Your special interest in the coins of Nazi–occupied Europe will quickly lead you to the wartime zinc coinages of Belgium, the Netherlands, and Poland, for example. The coins of Vichy France may also find a way into your collection. Then there are the coins of annexation, such as the zinc issues for Bohemia-Moravia, and perhaps most interestingly, Vienna’s B-mint coins within the German series after the Anschluss. Everyone has a special focus of interest, though, and how your collection develops will be fun to see. Here is an illustration of my own favorite Nazi “occupation” series: At left in the pictures is the typical wartime 10-reichspfennig dated 1942a (struck in Berlin), and at right in the pictures is a 1945f 10-reichspfennig struck in Stuttgart in “year zero,” not long after the Allies began their occupation of a defeated Nazi Germany. (How the eagle’s swastika disappeared and was replaced by simple tail-feathers has always seemed to me like a perfect example of the power available in a coinage, and how the small details of even the lowliest of coins can have great meaning.) I note this pair of 10-pfennig coins would have circulated together, and as a pair in the Germany of the immediate postwar, could together have bought a ride on a streetcar through the ruined streets of a big German city, or.... I wish you luck in your own discoveries...of history, and of who knows what else. It’s a subject that will take you all kinds of places, many of which will be very dark—but of course you know that already. :) v.1 punto
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circa 20 giorni addietro durante un mio pomeriggio libero avevo deciso di andare a raccogliere asparagi, la stagione sta per finire pensai, l'ultima frittata mi sa che la riesco a mangiare. sono andato sul monte Turcisi, famosissimo dalle mie parti, pensate conserva mura ciclopiche con la porta ad uncino dell'unico fureon in pietra che esista in sicilia se non in tutta italia, una fortezza greca con dentro i resti di un convento. ad oggi si valuta il fatto che fosse l'antica rocca dove vennero coniate le monete di "serghetai", bronzi di zecca minore estremamente rari. appena arrivato non capivo se mi trovavo in sicilia o al confine tra la striscia di gaza e israele.....la terra piena di buchi di profondità diverse, tracce di cingoli di ruspe cocci sparsi ovunque......un disastro. diciamo che non ci sono parole per descrivere quello che vedevo.......vedevo tutte queste persone che indagano dietro un computer a caccia di poveri sfigati su subito o su ebay, con tutto il rispetto per gli sfigati naturalmente.......vedevo scenziati riflettere dietro una scrivania se le quattro monete romane da dieci euro 100 pezzi fossero da dichiarare di importanza planetaria........non vedovo nessuno che cerca di preservare ciò che rimane di una fortezza....vedevo talmete tante cose che mi si è annebiata la vista dalla rabbia.....perche vedo la mia terra violentata ogni giorno di più e non vedo nessuno che fermi questo scempio......1 punto
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trovato http://www.infonumis.info/autres_monnaies/siege/index.htm#strasbourg1 punto
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