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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/08/12 in tutte le aree
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Tana. Prendete la presente discussione come uno spot pubblicitario... http://www.ebay.it/i...984.m1423.l2649 Saluti Simone PS Collezione di famiglia vero? fiore84fiorenza compra da Babilonia10 su Ebay il 2 Aprile per 23,50 Euro, feedback rilasciato il 9 Aprile, il tempo di periziarla 2 Maggio ed ecco prontala in vendita in vista di mirabolanti (e periziati) guadagni... Ma almeno la dignità di non raccontare stupidaggini no vero? Tutti pane e furbetto la mattina?3 punti
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questo passaggio è molto importante. ritengo anch'io che defilarsi, scomparire, non scrivere, non discutere, non condividere... equivale a una sorta di ammissione di colpa... per quale motivo uno dovrebbe scomparire se si è sempre mosso alla luce del sole e con onestà? perché gli manca una ricevuta fiscale? per favore, dai! male non fare, paura non avere è già stato detto in questa discussione e lo ribadisco pure io, nel mio piccolo. ci vuole prudenza, attenzione e responsabilità. si deve sapere come ci si può muovere e quali sono i limiti di movimento. individuati i confini... be', poi si può liberamente scorrazzare per il campo che ci si ritrova. credo che si stia facendo un grosso lavoro in questo forum, in tutte le sue sezioni. a partire dalle sezioni più istituzionali in cui si promuove la conoscenza e la diffusione delle varie categorie della numismatica, dalla classica agli euro, e a seguire nelle sezioni più complesse e delicate come quella relativa agli aspetti legali e alle vicende più o meno tristi legate al collezionismo. qui molti di noi, io per primo, abbiamo un nick e un tondello come carta d'identità... e non un nomecognome e un viso, ma siamo persone appassionate di una materia e da questa nostra passione deve emergere la nostra vera faccia: quella del collezionista "pulito", dotato di un'etica e condivisore di conoscenza e cultura. sono fermamente convinto che le istituzioni debbano operare principalmente per tutelare il patrimonio del nostro paese e questo potrà avvenire in maniera proficua se sarà fatto non con metodi o sistemi repressivi, ma con sinergia con il mondo del collezionismo (commercianti e collezionisti). si devono colpire quelle figure che arrecano danno al patrimonio e alla cultura sottraendo illecitamente beni che legittimamente appartengono allo stato in quanto reperti archeologici propriamente detti e parimenti si devono tutelare quei collezionisti e quei commercianti che vendono e acquistano monete e diffondono a vari livelli e con vari mezzi la conoscenza della numismatica. è inutile nascondercelo, l'obolo greco, il denaretto medievale, il follis bizantino... hanno migliaia di anni alle spalle e sicuramente in qualche epoca (lontanissima o meno lontana) se ne stavano buoni buoni in qualche ripostiglio finché nel '400, '500, '600, '700, '800 o '900 qualcuno non li ha trovati e li ha messi nei canali commerciali. ma ora sono pezzi decontestualizzati, privi di ogni valenza archeologica in virtù della loro serialità e hanno tutte le caratteristiche per essere commercializzati. la tutela va fatta non sulle monete che sono nei canali commerciali da tempo, ma in quelle che affiorano e vengono immesse hodie e che provengono da veri e propri supermercati archeologici in mano a persone di malaffare che stanno distruggendo e disperdendo patrimoni e conoscenze. l'attenzione e le indagini devono partire in primis da qui, a monte della filiera dei tombaroli, una tutela seria deve ricostruire il traffico a partire dal sito saccheggiato una, due, tre notti fa... chi lo sta saccheggiando? Tizio! allora Tizio dev'essere fermato quanto prima, dev'essere punito e bloccato prima che disperda beni preziosi (non tanto intrinsecamente, ma quanto come portatori di conoscenza) e vada a inguaiare Caio che di tutta la faccenda ne è all'oscuro e compera sulla baia, o su un banco, o in un negozio pagando in maniera tracciabile e alla piena luce del sole perché mosso dalla buona fede e dalla passione autentica. colpendo questi personaggi criminali si fa una doppia tutela, al patrimonio e al collezionismo. e il collezionista deve collaborare con le istituzioni in piena sinergia, come? passivamente astenendosi dall'acquistare al di fuori delle regole stabilite dalla legge, attivamente mettendo in guardia gli altri collezionisti da situazioni quanto meno dubbie finanche a denunciare alle stesse istituzioni se testimone di fatti compiuti! si deve avere piena fiducia nelle forze dell'ordine e l'atteggiamento del collezionista etico dev'essere di collaborazione e non di scontro. l'errore è umano e può essere da ambo le parti: da parte mia che incautamente compro una moneta che non dovevo comperare e da parte dell'istituzione che con eccesso di zelo mi accusa di reati che non ho commesso. l'intenzionalità del crimine, anch'essa umana, è quasi sempre invece da una parte sola e questa va bloccata sul nascere con tutte le nostre e altrui forze perché altro non fa che arrecare danno alla numismatica facendo passare i collezionisti seri come un'accolita di delinquenti e tombaroli. ben venga il grande lavoro che intuisco esserci da parte di alcune persone di questo forum che stanno tessendo contatti con le varie istituzioni, ma come consiglia piakos, ben venga anche il nostro contributo di persone serie e appassionate che giorno dopo giorno continuano a promuovere e divulgare conoscenza e cultura numismatica in questo forum parlando di un hoard britannico, di una gorgone etrusca, di un cappellone sabaudo, di un denaro di ancona, di un euro spagnolo, di un denaro repubblicano e così via!3 punti
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Rieccoci con una discussione a carattere numismatico-mitologico che questa volta ha per oggetto Liber, una figura sicuramente popolare ed intrigante ma sulla cui identità le informazioni generalmente reperibili , in ambito repubblicano soprattutto, risultano piuttosto sommarie e quindi insufficienti per comprendere in concreto ciò che questa divinità rappresentò e ciò che intorno a questa figura si sviluppò in termini di fenomenologie religiose e, soprattutto, sociali. Tenendo in considerazione il periodo repubblicano tutto, partirei fin da subito con lo sfatare un'opinione piuttosto diffusa che, complice una certa ambiguità iconografica, tende ad identificare con una certa superficialità Liber con Dioniso. Indubbiamente tale processo di assimilazione c'è stato ma ciò non deve distogliere l'attenzione dal contesto storico di nostro interesse ove, come vedremo, saranno proprio le sostanziali differenze tra queste due figure divine ad illuminarci sul corretto inquadramento di Liber, accadimenti ad esso connessi inclusi. Al fine di non rendere il tutto eccessivamente impegnativo procederemo, come sempre, un passo alla volta, utilizzando la fonte numismatica, in questo caso molto generosa, quale fulcro di ciascun avanzamento. Venendo al sodo e riallacciandoci alla premessa fatta poco sopra, prenderei ora in esame un'emissione di grande fascino ed in grado di fornirci un primo spunto di approfondimento che reputo molto importante: L. Cassius Longinus (78 a.C.) RRC 386/1 http://www.acsearch.....html?id=120025 I ritratti di Libero e di Libera occupano dritto e rovescio di questo denario estremamente ricco di significati, che in questa fase introduttiva andremo tuttavia ad analizzare solo in merito ad un aspetto ben preciso, caratterizzante l'unicità del tipo. Siamo infatti di fronte all'esclusiva rappresentazione monetale di Libera, figura divina paredra associata a Liber ed anche, nel culto aventiniano, a Ceres. Una superficiale riflessione circa questa figura ci suggerisce di inquadrare questa divinità femminile quale compagna di Liber, ma partendo proprio da questa banale conclusione ecco apparire una sostanziale differenza tra l'italico dio ed il greco Dioniso: Liber ha una corrispondente femminile. A livello funzionale la triade dell'Aventino ci suggerisce poi un evidente legame con la sfera agreste e, in relazione a questo aspetto, è di estremo interesse quanto trasmessoci da Agostino che, nel De civitate Dei, ci informa circa l'identificazione di Liber quale divinità presiedente la fuoriuscita del seme di sesso maschile e Libera di quello di sesso femminile (De civitate Dei - IV, 11; VII, 2; VII, 3; VII, 16; per i puntuali riscontri: http://www.augustinu.../cdd/index2.htm). Non solo, dalla medesima fonte emerge anche una definizione di Liber per noi estremamente chiarificatrice: "Preposero Liber ai semi liquidi e per questo non solo alle parti acquose dei frutti, fra cui, in un certo senso, il vino detiene il primato, ma anche ai semi degli animali..." (De civitate Dei - VII, 21) La giurisdizione funzionale di Liber è quindi, in quest'ottica, relazionata al vino ed ai succhi della frutta, ai semi prodotti dagli animali e, conseguentemente, da quelli maschili dell'essere umano. Questa stupefacente teologia è in grado fornire un comune referente religioso sia al vino che all'effusione del seme maschile, Liber presiede ai semi liquidi, non andando tra l'altro ad invadere la sfera di Ceres, presiedente i frumenti e le biade, dal seme secco. Vino e fecondità fanno indubbiamente parte anche della religiosità dionisiaca ma la sostanziale differenza tra le due figure divine sta proprio nella differente teologia che le ha prodotte. Nella sfera di Dioniso il vino è strumento utile alla liberazione dei sensi, stato che ricongiunge l'uomo con la natura ed il cosmo, sciogliendo vincoli ed inibizioni. Il culto di Dioniso è finalizzato all'ottenimento di uno stato di similitudine col dio, il culto di Liber è finalizzato invece alla tutela dei semi liquidi, che portano al vino quale stadio finale di un processo e nondimeno alla procreazione. Tale differenza è al tempo stesso evidente ed enormemente importante, soprattutto per un cittadino della Roma repubblicana... e più avanti vedremo in dettaglio il perchè. La sessualità che ruota intorno a Dioniso è ambigua, la divisione tra uomo e donna non è contemplata, il dio stesso è con una certa usualità androgino e la sua natura supera la concezione stessa di maschile e femminile. Liber invece è Pater, al pari di Giove, Giano, Marte e Quirino, la sua sessualità non è minimamente in discussione ed anzi, la virilità è sua prerogativa essenziale. Tornando in ambito numismatico tale prerogativa emerge con forza anche nel denario di Cassio Longino ed ora, conseguentemente, siamo in grado di apprezzare maggiormente la valenza "romana" di tale iconografia (...che più avanti ci riserverà comunque altre sorprese ;) ). Un eventuale Liber androgino infatti non ammetterebbe l'esistenza di Libera e di questo abbiamo trovato riscontro nei prima citati passi di Agostino d'Ippona. Libera è complementare a Liber in quanto presiede al seme femminile ed è solo dall'unione dei due semi che può attuarsi la generazione di un nuovo essere. Potremmo sicuramente contestare certe terminologie non certo appropriate, ma una tale elaborazione, proiettata nel mondo antico, assume un grande valore. L'esistenza del numen di Libera equivale al rifiuto della concezione aristotelica che vedeva il principio costitutivo dell'essere proprio ed esclusivo dell'uomo, che equiparava quindi la donna ad un semplice supporto materiale. In Aristotele l'uomo è il solo a generare attivamente, la donna è al contrario esclusivamente passiva, non avendo in sé alcun principio generativo. Libera invece presiede proprio al seme femminile che, esistendo, dona alla donna ed alla femmina in generale un ruolo attivo nella costituzione di un nuovo essere vivente, come sostenuto da Epicuro e Democrito ed anche da Ippocrate e Galeno (Micol Perfigli - Indigitamenta, pp. 73-78) E' quindi emerso, grazie anche al contributo di una bellissima iconografia monetale, uno degli aspetti fondamentali che rendono il nostro Liber ben diverso da Dioniso. Questo è un primo passo e nel corso della discussione, che preannuncio sarà piuttosto corposa ma al tempo stesso spero molto interessante, affioreranno altre caratteristiche di questa divinità che, sempre grazie alla fonte numismatica, ci consentiranno, senza alcuna forzatura, di toccare numerose tematiche religiose, politiche e sociali della Roma repubblicana.2 punti
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Nel catalogo "Bergamo" che ho inserito su questo sito puoi trovare gli otto tipi di mezzo denaro coniati dalla zecca di questa città, con le date di emissione ipotizzate dal Lorenzelli2 punti
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Era l'innaugurazione del Ripostiglio di Brescello e sul sito si parlava di una partecipazione di molti di noi,presi la palla al balzo,conoscevo già il museo Verri, ma volevo stringere la mano "dal vivo" ad alcuni con cui chattavo solo.... L'emozione fece da padrona nel conoscere primo fra tutti pozleo,persona fantastica e via via che l'ora del'innaugurazione s'appropinquava stringevo mani conoscevo persone e mi inebriavo del loro sapere,fino a quel momento parlare di monete e di storia con gli amici era una desolazione.Beh Luciano,Mario,Eros,Patrizia,Marco,Niko e ...."LUI"...E.A Arslan a cui ho stretto la mano come se uscisse da un libro con le catalogazioni che mi sfrecciavano attorno...e poi? Lì seduti attorno ad un tavolone ,insieme, sfogliando folder di monete e parlando di Invasioni Barbariche..... Devo tutto questo al sito e alle persone che mi hanno accettato....grazie e sò che non basta. La pelle d'oca mi passerà ma spero non la vostra amicizia... un abbraccio Roberto2 punti
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ciao eros,trovo interessante la tua osservazione,ed è per questo che ti volevo chiedere se hai la possibilità di postare qualcuno di questi falsi "falsi d'epoca",magari si potrebbe provare a capire cosa guardare per non incappare in una "sola" come ormai succede in tutti i settori del collezionismo,il falso postato da peter se fosse un originale sarebbe di grande interesse considerando l'integrità dell'argentatura,ovviamente,come hai già detto,bisognerebbe studiarlo dal vivo.La prossima settimana,salvo complicazioni,posterò dei falsi d'epoca che a mio avviso meritano un approfondimento... Caro gennydbmoney, abitualmente questi pseudi falsi d'epoca, mi vengono offerti in convegni e mercatini, non rientrando nei miei interessi, non dispongo di immagini, per sdebitarmi, ofrro a te e agli amici della sezione che ci seguono silenti e non, un simpatico contributo.. Eros2 punti
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Nel forum ci sono tre anime grosso modo, i collezionisti forse i prevalenti, gli studiosi e addetti ai lavori, i commerciali ; a volte i gruppi combaciano, io stesso colleziono, studio, mi piace dare anche qualche contributo scritto modesto ma fattivo,però le tre componenti non hanno sempre le stesse vedute,sono angolazioni diverse della numismatica. Poi c'è il forum e poi ci sono i controlli coi controllori, gli attori sono questi. Qui il problema è che anche chi si sente a posto rischia di essere tirato dentro per supposizioni o anche per un controllo, vediamo il caso del nostro amico con addirittura le fatture in mano. Io mi domando, invece di fare tutto questo quarantotto,non era più semplice al limite convocarlo, guardi abbiamo dei sospetti venga qui porti le monete incriminate e le pezze giustificative, in un paese civile in una mezz'ora sarebbe finito tutto ,anzi forse non doveva neanche iniziare. Ora il collezionista è bloccato, anche se si sente a posto perchè non vede regole e leggi chiare ; le monete ripetitive ,la lecita provenienza, il valore storico, le ricevute, le fatture...... Ricordo un'asta di San Marino importante dove vennero vendute monete rubate, fu una strage di collezionisti, la casa d'asta non ebbe ripercussioni. E allora parliamo pure sul forum, facciamo discussioni, io personalmente ci sono dentro quasi sempre,però non mi sento di passare dall' estrema prudenza professata qualche post fa al coraggio e alla sicurezza, perchè abbiamo visto che non basta neanche essere sicuri con la coscienza a posto. Dobbiamo anche essere realisti,come li inquadriamo i denaretti medievali in tutto questo, sono monete ripetitive certo, non le trovi neanche per sbaglio nelle aste,troppo povere,troppo umili,povere monete medievali, dove le trovi le medievali ? Nei convegni, nei mercatini, lì le trovi , ma sappiamo anche come sono questi. Però tutti li usiamo questi denarini ,mi ci metto per primo io ,li mettiamo negli articoli, nei libri,allora vanno bene a tutti. Non so tutti dovremmo avere più coerenza o si può o non si può,sia i commercianti,sia gli addetti ai lavori, sia i collezionisti. E allora l'anello finale è che il povero collezionista si trova frastornato,indifeso,fermo,spaventato, sul forum diciamolo ci sono i coraggiosi,gli altri sono spariti tutti nelle catacombe ; certo la posizione di chi studia e non colleziona è diversa, più sciolta, più tranquilla,che problema ha lo studioso,però poi magari utilizza le immagini del collezionista. Io onestamente capisco che sul forum dobbiamo mandare messaggi rassicuranti,ma continuo a dire prudenza, prudenza,finchè non ci sarà un quadro più chiaro e questo serrate i ranghi capito e compreso meglio di cui io parlai molto tempo fa ,semplicemente per un fatto numerico ma fui da tutti zittito e smentito. Tutti dissero non c'è nulla in atto contro il collezionismo. Operiamo,discutiamo come sto facendo io stesso tutti i giorni,non fermiamoci a discutere,parliamo sempre ma ripeto prudenza e solidarietà,questa sì per chi ha voluto comunicare tutto questo ,e sono una piccola minoranza ,a noi,il forum è anche aiutarsi e solidarizzare ,ma se ci sono dei problemi seri e non risolti, non mi piace fare lo struzzo,bisogna anche dirle le cose,perchè se no il rischio è di fare altri danni e io altri casi come questo non li vorrei più leggere nè sentire.2 punti
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Caro Piakos, questa volta non concordo sul tuo passaggio, a meno che non ne abbia frainteso il significato (possibilissimo, sono cotto dal dopo-asta) e in tal caso fai come non avessi scritto nulla.... 1) non mi risulta che qualcuno, nelle alte sfere, si stia adoperando per impedire il mercato delle monete antiche. Almeno il mercato regolare, quello ufficiale.... Nè mi risulta che il particolare interesse verso la monetazione greca, che é alla base dei vari accordi internazionali, si stia allargando a macchia d'olio, coinvolgendo altri settori come le romane repubblicane o le imperiali. Se hai notizie differenti ti sarei davvero grato se volessi condividerle con me, anche solo via MP 2) "Non presentate all'export monete di epoche alte (alto medioevo compreso)". Non vorrei che questo tuo suggerimento, che tra l'altro non condivido, venisse interpretato come un incitamento a prendere delle facili scorciatoie. Le domande di esportazione vanno fatte ! Chi non lo fa ne paga amare conseguenze. 3) dissento anche dalla tua affermazione che ogni moneta con più di 50 anni debba essere accompagnata da fatture, foto ecc., come previsto dal Codice Urbani.... In definitiva mi sembra che questo tuo passaggio, che forse, ribadisco, ho mal interpretato, non aiuti a distendere gli animi, ma possa creare invece delle ingiustificate ansie nei collezionisti.2 punti
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Buongiorno, Numa ha introdotto e fornito il programma di Biassono ,io vorrei fare qualche annotazione un pò più generale su questa piccola ma dinamica, all'avanguardia dei tempi realtà museale. Ci arrivai anni fa quasi per caso,appassionato di lucerne romane, sapevo che c'era una collezione di queste estremamente interessanti,mi ricordo che quel giorno conobbi per la prima volta Leopoldo Pozzi,fu già ai tempi veramente squisito, dall'archeologia si passò alla numismatica che già era presente nel museo. I rapporti con Museo Verri di Biassono continuarono poi con " Quelli del Cordusio ",per primi iniziammo a credere in questa virtuosa realtà e organizzammo visite organizzate e di gruppo. Il rapporto di collaborazione si è intensificato e approfondito nel tempo,ora ci troviamo di fronte a un Seminario di Studi che si presenta do solo ,basta leggere la brochure, grandi relatori, temi importanti e accattivanti con un parallelo anche coi giorni nostri. Sul ripostiglio di Biassono è da anni che questo gruppo sta lavorando, ora l'esposizione ufficiale e il seminario. Un DVD per i partecipanti, un rinfresco e gli organizzatori mi hanno chiesto di riferire un numero di massima per quelli di provenienza Lamoneta,quindi chiederei come per l'iniziativa del grosso il contapresenza a fianco della discussione. Biassono di cui è Curatore il Prof. Arslan, non è solo museo archeologico, è numismatica, venendo sul posto oltre a vedere il ripostiglio di Biassono, vedrete il ripostiglio di nummi di Brescello,una collezione di monete di Milano e lombarde, una raccolta di monete della Magna Grecia, Biassono è tecnologia di avanguardia, le monete sono scannerizzate, i contributi di Arslan e degli altri digitalizzati e a disposizione,ogni anno ci sono nuovi eventi, c'è un'Associazione quelli del Gral che organizza occasioni culturali e d'incontro, organizzano campagne di scavo archelogico. Biassono è tutto questo e anche più ,è il polo museale che vorresti e che vorrei voi conosceste,evento a parte, per vedere e capire che volendo in Italia si possono realizzare realtà valide e all'avanguardia. Un giorno in una discussione di tempo fa " Sogno numismatico "scrissi vorrei portare la domenica il bambino a vedere delle monete, ma a Milano ce ne sono solo 7 esposte ,classiche al Museo Archeologico di Corso Magenta,poi andai in Brianza non molto lontano e il sogno si realizzò. A Biassono mi sono sempre trovato come a casa mia e di questi tempi non è poco,il ripostiglio io e Ciosky l'abbiamo già visto e abbiamo fatto diversi scatti. Stasera aprirò una discussione nella sezione imperiali romane per parlare un pò più a fondo di questo ripostiglio, anche tecnicamente, a richiesta se potevamo postare qualche immagine, mi è stato risposto, noi abbiamo lavorato molto, ma le monete sono dello Stato, quindi anche vostre. Non sempre questo concetto mi è stato espresso in altri ambiti in modo così chiaro. L'evento è patrocinato da SNI ,ora viene pubblicizzato su Lamoneta e avremo modo di parlarne a lungo, c'è tutto il tempo; volevo fare un'ultima annotazione : Arslan, Pozzi e tutti i volontari di Biassono hanno molto piacere che Lamoneta possa partecipare e aderire : siamo quindi i benvenuti e saremo accolti molto bene,e anche questo è un particolare che mi premeva sottolineare, la numismatica che collabora, che si apre, per tutti. A presto stasera nella sezione imperiali romane, parleremo della storia di questo ripostiglio di monete romane,grazie a tutti, e poi vedremo in anteprima anche qualche immagine.... Mario2 punti
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Buona serata un'altra bella immagine che risponde ai requisiti enunciati da profausto: arte e sensibilità e....sentimento Il monumento funebre di Ilaria del Carretto, dei Marchesi del Finale ligure nel Duomo di Lucca, giovane bella e sfortunata, scolpita nel freddo marmo, ma accompagnata dal suo cagnolino. Saluti Luciano2 punti
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Della serie "Edifici templari nell'Urbe" di seguito allego dati riguardanti il cosiddetto Tempio di Traiano (quello di Roma, non quello di Pergamo!) e alcune monete imperiali connesse. Tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Il tempio di Traiano era un tempio romano costruito nel II secolo e la cui collocazione è ipotizzata nel foro voluto dallo stesso imperatore. L'edificio venne aggiunto alla piazza del foro da Adriano tra il 125 e il 138 e dedicato all'imperatore Traiano, divinizzato dal senato, e a sua moglie Plotina, morta e anch'essa divinizzata nel 124. Del tempio resta l'iscrizione dedicatoria, conservata ai Musei Vaticani. Sono ipoteticamente attribuiti al suo pronao l'enorme colonna monolitica in granito bianco (proveniente dalle miniere egiziane), con capitello in marmo lunense bianco, visibile presso la Colonna Traiana. Il fusto è di circa due metri di diametro e il solo capitello misura 2,12 m di altezza. Tra i tanti edifici creati sotto Adriano, lHistoria Augusta riferisce che solo su questo egli volle apporre il suo nome. Traiano non venne comunque sepolto qui, ma nella cella nel basamento della Colonna Traiana. Nonostante le ricerche non si è riusciti ancora a determinare con precisione il sito dove venne costruito l'edificio (che tuttavia le fonti indicano come templum e non come aedes, potendo dunque trattarsi anche di un'area scoperta). Era stato ipotizzato tradizionalmente che le sue fondazioni fossero situate sotto Palazzo Valentini e che siano state riutilizzate da questo durante la sua costruzione. Le indagini archeologiche hanno invece rinvenuti resti di insulae, abitazioni sviluppate su più piani, con fondazioni assai meno consistenti rispetto ad un edificio templare. Si è quindi ipotizzato che l'edificio si trovasse all'estremità opposta della piazza, in direzione del foro di Augusto, dove tuttavia gli scavi giubilari hanno rinvenuto solo un piccolo cortile quadrangolare porticato. È stato anche ipotizzato, sebbene non senza elementi contrari, che le celle templari, dedicate a Traiano e a Plotina, fossero costituite dalle due aule che si aprono ai lati della Colonna Traiana, che presentano nicchie sulle pareti inquadrate da due ordini sovrapposti di colonne, tradizionalmente identificate come biblioteche . Tratto da www.sesterzio.eu/rovesci/templi.htm. A completamento del sontuoso foro di Traiano, venne eretto un grande tempio ottastilo, inizialmente dedicato a Plotina, defunta moglie dell’Imperatore. Il tempio fu però portato a termine da Adriano, che lo dedicò al suo predecessore. L’edificio sorgeva proprio davanti alla colonna Traiana ed era affiancato da due eleganti porticati. E’ probabile che questo tempio sia stato raffigurato sulle monete, come il sesterzio RIC 575, ove vediamo un elegante tempio ottastilo con colonne in stile corinzio. Questa moneta è classicamente interpretata come tempio dell’Onore (Honos) ottastilo (Hill), per le prerogative della figura nel centro. Tuttavia è probabile che si tratti del tempio di Traiano costruito nel foro, dato che anche gli altri monumenti del foro sono stati oggetto di propaganda numismatica. Una dedica antecedente alla sua inaugurazione ufficiale era pratica comune della propaganda imperiale. Il sesterzio RIC 577 parrebbe una variante del precedente nel quale l’incisore ha aggiunto in prospettiva due portici laterali che portavano verso le biblioteche Ulpia e Traiana. Uno scorcio del tempio preso dalla Colonna Traiana. Di seguito alcune monete tratte dal link www.sesterzio.eu/rovesci/templi.htm e da http://www.cngcoins.com Nell'ordine: 1) RIC II 575; BMCRE 859; Cohen 552. Æ Sestertius (24.73 gm). Struck circa 104-107 AD. Laureate bust right, slight drapery on left shoulder / Statue of female standing right on pedestal, holding sceptre and cornucopiae within octastyle temple set on two-tiered base; statues in pediment; statues along roof line. 2) RIC II 576; BMCRE 955; Cohen 554. Æ Dupondius (14.25 gm, 7h). Struck circa 103 AD. Radiate bust right, slight drapery on left shoulder / Octastyle temple; within, Pax standing facing, and Jupiter seated between two reclining figures on pediment; five statues on roof. 3) RIC II 577 Æ Sestertius Ciao Illyricum ;)1 punto
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Ecco una moneta che ricercavo da lungo tempo : Denaro Secusino IV Tipo Umberto II il Rinforzato Conte di Moriana e di Savoia e Marchese in Italia (1080-1103) D/ +VMBERTVS - Croce piana con globetti nel primo e secondo quadrante R/ +SECVSIA - Fiore a sei petali , con due bisanti in sbarra ad ore 1/7 Argento , diametro 20/18 mm. , peso gr. 1,15/ 0,80 Zecca di Susa Mir Savoia 9 , Simonetti 1 , Biaggi 4m,n,o Rarita' R6 Tipologia decisamente piu' rara a vedersi rispetto a quella con la stella del medesimo conte. A riguardo di questa tipologia lo studioso Elio Biaggi scrive : I denari al nome di Umberto rimangono pur sempre permeati di dubbio per cio' che concerne l' esatta attribuzione (perche' indocumentabile) esistono , infatti, denari con tipologia promiscua , che non si sa se assegnare a Umberto I o Umberto II (fra i due intercorrono circa 70 anni) . Prima del 1285 , nessun documento indica la tipologia monetaria e le caratteristiche delle monete emesse dai conti sabaudi. Quando , come in questo caso , i personaggi sono omonimi e distinti unicamente dall' aggettivo numerale "primo" e "secondo" , che ovviamente non compare al seguito del nome , l'attribuzione, se non in casi particolari, e' problematica. I numismatici del passato hanno distinto le monete di Umberto II da quelle di Umberto III seguendo un criterio di stile evolutivo riguardante la croce del D/ , in "piana" ,per Umberto II, e "patente" , per Umberto III ; invece al R/ , troviamo una stella a punte e bisanti in sbarra per Umberto II , e un fiore a sei petali per Umberto III. Ma , a questo punto , emerge un dubbio : molte monete assegnate a Umberto II, pur avendo i due bisanti in sbarra, offrono progressivamente la sequenza della trasformazione della stella a sei punte , in fiore ben definito a sei petali fusiformi (cfr. 4 M-N-O) , esattamente come quelle che consuetudinariamente, sono attribuite ad Umberto III (senza bisanti). Ora, pur mantenendo tradizionalmente tali esemplari nella tipologia assegnata ad Umberto II , non ritengo azzardato supporre che i denari sui quali compare il fiore a sei petali , pur avendo come gli altri i cunei nella legenda , appartengano alla tipologia dei denari secusini forti , battuti da Umberto III dopo il 1183 (per la probabile riforma monetaria), pur avendo ancora i due bisanti e la croce quasi piana (braccia rastremate al centro). La croce ci appare cosi' poiche' tali esemplari denunciano un peso maggiore di qualli battuti dallo stesso conte Umberto III. Infatti , se in alcuni documenti prima della riforma sono citate Lire "debilium secusinorum , dopo il 1183 sono riportati soldi "bonorum denariorum secusiniensium fortium" , ossia denari secusini forti , come quelli battuti, appunto , all'epoca del conte Umberto II1 punto
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A tutti gli interessati, appassionati di monetazione classica, romana, storia economica e storia romana, segnalo l'interessante iniziativa, perlatro già anticipata sul Forum, del convegno che si svolgerà a Biassono il 9 giugno p.v. L'incontro, organizzato dal Prof. Ermanno Arslan, accademico dei Lincei, conservatore del museo civico Carlo Verri ed ex-direttore dei musei civici di Milano, con la partecipazione di numerosi e qualificati studiosi, ha per oggetto un tema particolarmente attuale : Un confronto drammatico con il XXI secolo: l’Impero romano del III secolo nella crisi monetaria. In occasione della presentazione delle 2239 monete romane, fino al III secolo d.C., del “Ripostiglio di Biassono 1975” Seminario di Studi 9 giugno 2012 in Biassono (MB) – Sala Civica “Carlo Cattaneo” moderatore Leopoldo Pozzi (Presidente del Gruppo di Ricerche Archeostoriche del Lambro Ente gestore del Museo Civico “Carlo Verri”) Connesso al seminario di studi è stata realizzata l'esposizione dell'intero ripostiglio, che consiste in ben 2234 monete romane in bronzo, uno dei piu consistenti recuperat finora nel territorio nazionale. Tutte le monete sono state scansionate e sono oggetto di una pubblicazione digitale che sarà diffusa in rete e tramite un CD appositamente preparato. L’iniziativa pone il Museo di Biassono all’avanguardia in tutto il mondo per l’utilizzo della rete per comunicazione relativa alle collezioni. L'evento è patrocinato dalla Società Numismatica Italiana, nonché sostenuto da molti membri del Forum che hanno contribuito alla sua realizzazione e diffusione dell'informativa. Continua cosi la collaborazione tra le due associazioni per la diffusione della cultura numismatica e la partecipazioni attiva ad eventi per la promozione dello studio della moneta. Per ragioni organizzative vi preghiamo di confermare la vs.presenza con un messaggio a [email protected] oppure al 338 9965380. Arrivederci a Biassono :)1 punto
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Ciao. Valutazione in perizia: 750 euro. Rarità R5... :confused: Ma da dove li tirano fuori questi dati? ......Boh. Certo che l'immaginazione non manca di certo. Mi sa che a questo punto mi decido a mettere sul mercato il mio "progetto" periziato Ecchecà..............però prima aspetto che il Maestro me lo stimi almeno 12.500 euro.......(d'altronde, che volete... è un R11!). :pleasantry: E' coniato sul tondello del 20 lire "marengo".....però non è in oro.....secondo il Mago Ecchecà si tratta di metallo "alieno".....(quindi molto più prezioso...). :dirol: :rofl: M.1 punto
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complimenti paolo molto bello come impronta mi ricorda molto il mio ..... per quanto riguarda la sigla concordo o MP o NP in nesso ..... la linea centrale mi sembrerebbe una sola quindì forse NP ma...... p.s. mi è dispiaciuto molto domenica non aver passato un pò più di tempo al circolo e non averti salutato come si deve e farti di persona tutti i complimenti che ti meriti per le stupende monete che ci fai vedere ...... ma ero di corsa e anche molto assonnato perchè la sera prima ero andato a una festa e ho fatto le ore piccole :pleasantry: ( ovviamente tutto questo vale anche per Jagd ;) ;) ;) che non vorrei che pensasse che mi ero dimenticato di lui )1 punto
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Ciao ! Credo sia un tipico bracciale a spirale dell'età del bronzo-ferro, ne ho visto di molto simili su alcune pubblicazioni, dopo un aricerca in rete ecco qualche immagine : http://mazoyerantiquites.free.fr/arch%E9ologie_nationale.htm http://www.memo.fr/article.asp?ID=REG_VAL_PRE_005 http://antiqueidols.com/repertoiresite/pagesfiches/fichebracspirale.html1 punto
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Oggi, dopo 2.000 anni in cui il Cristianesimo prima, l'Umanesimo poi ci hanno insegnato che ogni perdita umana è una tragedia, ripugna alla nostra coscienza la memoria di un campo di battaglia su cui sono scomparse, come neve al sole, decine di migliaia di vite. Ciò nonostante, nel contesto storico dei ciclici confronti bellici fra l'Oriente asiatico e l'Occidente europeo, la battaglia di Tigranocerta segna un passo importante, uno dei tanti attraverso i quali il secondo è riuscito a sopravvivere alla soverchiante prevalenza militare del primo. L'impresa militare di Lucullo finì in modo inglorioso. Le truppe, sobillate anche da Publio Claudio Pulcro (il futuro Clodio), si ammutinarono, mentre a Roma lo si accusava di portare avanti la guerra per la sola ricerca di gloria personale. Mitridate si risollevò, arruolò nuove truppe, mentre le legioni di Lucullo rifiutavano di combattere. Alla fine egli fu privato del comando; lo rilevò Pompeo Magno, che potè così vantarsi di aver portato a conclusione vittoriosa, oltre alla guerra contro Sertorio e alla campagna contro i pirati, anche la Terza guerra mitridatica. In realtà, elementi oggettivi fanno ritenere che Lucullo fosse un politico e un militare accorto, travolto tuttavia dalla degenerazione sociale della fine della Repubblica. Impedì ai suoi soldati di operare saccheggi indiscriminati, e per questo i populares ebbero facile gioco nel sobillargli contro le truppe, composte in larga parte da inaffidabili veterani (i famigerati Fimbriani) che altri generali di Roma avevano rifiutato di comandare. Inoltre, egli si dimostrò in più occasioni un amministratore equo dei territorio provinciali, e così gli affaristi romani che si arricchivano sulle manovre dei publicanes scatenarono contro di lui una campagna denigratoria e giudiziaria. Se Lucullo non fosse riuscito a condurre vittoriosamente 30.000 uomini contro 225.000, forse la storia dell'Occidente sarebbe diversa. Pompeo, è giudizio unanime degli storici, si limitò a cogliere frutti portati a maturazione dal suo predecessore. Ottenne il trionfo dopo tre anni dal suo ritorno a Roma, uno dei pochi generali cui l'ambitissimo onore sia stato concesso sebbene non avesse portato a termine la campagna militare affidatagli. Si ritirò poi a vita privata nella sua villa al Pincio (recentemente identificata, durante gli scavi voluti dal sindaco Veltroni) e, sebbene l'emergere del Triumvirato fosse l'occasione giusta per riproporsi sulla scena politica come campione degli optimates, non volle più immischiarsi nella vita politica, ormai degenerata. Seppur si sia spento in mezzo alle ricchezze e ai vizî (è lui l'autore di questi pasti tanto favolosi da aver lasciato in eredità, nella nostra lingua, l'aggettivo "luculliano"), in questo suo ritiro mi sembra un po' l'ultimo epigone di Cincinnato. Insomma, Lucullo sembra l'ultimo rappresentante di quella nobiltà che, ai tempi di Scipione l'Africano, aveva fatto grande Roma: una casta di uomini che, sebbene emergessero di fatto solo per nobiltà di sangue, dimostravano tuttavia tutti di possedere quasi innate capacità militari e amministrative che, almeno per l'epoca, erano strabilianti.1 punto
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Il prezzo che fanno i compro oro il più delle volte è per l'argento 800 (la normale argenteria di casa, posateria, e via dicendo) quindi è normale che sia più basso. Lo spread denaro lettera c'è sempre stato e nessuno pagherà mai il prezzo pieno quotato a Londra. A volte non lo paghiamo noi collezionisti con le monete, figurati un'attività commerciale!1 punto
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ciao alano 83. il peso indica che è un dinaro circa 4,5/5 grammi ( concordi exergus?) poi dall'usura e dal conio si può pensare sia periodo dl 1000 al 1300. per ultimo evita di darla via per il solo peso, una volta scoperto cos'è sicuramente potrai cederla a prezzi più interessanti. ma questo è solo un consiglio. ciao Fabry1 punto
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Complimenti per l'attenzione... ora ci farò caso pure io... Solitamente le banconote manco le guardo... CHE SIA PERCHE' NE HO POCHE??? :rofl: :rofl:1 punto
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comunque non e presa su ebay , collezione di famiglia Sinceramente a me l'esemplare mostrato in questa discussione sembra lo stesso di questo annuncio ebay (stesse bottarelle, stesse macchiette, stessi difetti) http://www.ebay.it/i...=item3a726b85d3 Saluti Simone1 punto
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Forse potremmo aprire una sottoscrizione. Se avessi un IBAN dove versare il mio piccolo contributo, per un amico, lo farei volentieri. Siamo in tanti e sarebbe un gesto concreto di solidarietà, come offrire una bevuta in compagnia o darsi una pacca sulla spalla. P.S. ...era da un po' che aspettavo se qualcuno proponesse una cosa simile ...ma ho capito: voi aspettavate che lo lanciasse ...un "genovese" :o1 punto
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Grazie Mario e tutti i "veri" lamonetiani che in questo difficile periodo hanno veramente condiviso la mia vicessitudine. Partendo dal presupposto che tutti stanno leggendo quello che sto scrivendo, consapevole che tra quelle persone c'è anche chi prova piacere nel dramma di quello che sto vivendo nella speranza che possa incappare in qualche tranello che mi porti a dover affrontare ulteriori problemi giudiziari di altra tipologia non mi sono potuto sbilanciare nelle mie considerazioni riferite a persone (nome e cognome) e fatti, ma il tempo è galantuomo e guardo al futuro con fiducia nel senso che le istituzioni tra un anno,due,tre...cinque non lo so e ulteriori mie spese legali faranno sicuramente chiarezza e mi diranno cosa ho fatto di male. Amo studiare, leggere, ricercare conoscere la mia cultura e per farlo ho deciso di utilizzare quale strumento tangibile quello della numismatica e questo nessuno me lo potrà negare. Ero un lettore di cronaca numismatica e lo dico con sincerità un estimatore del giovane concittadino Jonathan Barbieri, del quale ho sempre letto, apprezzato e conservato i suoi interessanti articoli sulle monete delle zecche meridionali. Mi sarebbe piaciuto collezionare le monete della mia città natale, Napoli, ma non ho potuto farlo perchè già mi occupavo di un ampio campo (monete romane del periodo imperiale, monete delle due repubbliche marinare e città dogali la Superba e la Serenissima). Proprio a partire dal mese di aprile avevo deciso di abbonarmi a "il giornale della numismatica" ma il triste evento di fine marzo me lo ha impedito in considerazione della consapevolezza di affrontare delle spese legali che mi avrebbero costretto a fare un'onerosa rinuncia come quella della numismatica in generale. In ogni caso accetto volentieri la tua proposta e mi rendo disponibile al rilascio di un'intervista. Conosco molto bene il campo della stampa e il mondo dei giornalisti. Dal mese di ottobre 2008 al mese di aprile 2009 sono stato il portavoce e capo ufficio stampa del contingente italiano in afghanistan (su google digitate il cap Antonio Bernardo il portavoce del contingente...e mi conoscerete ancora meglio). Ho avuto la fortuna di conoscere giornalisti di caratura nazionale con cui mantengo ancora i contatti e rapporti di amicizia e con i quali mi sono astenuto dal raccontare la mia storia. Pertanto quando questa storia avrà il suo epilogo (non può piovere per sempre) sarà un piacere raccontare la verità documentata della mia storia che sono convinto non desterà l'attenzione di solo noi collezionisti di nicchia ma anche di un pubblico più ampio perchè la mia è una storia tutta italiana. notte Antonio1 punto
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Il collezionismo delle monete antiche (in senso ampio) può essere una mano di dadi. Come insegnavano Giulio Cesare al Rubicone oppure Napoleone. Quest'ultimo prima di ogni battaglia sosteneva che per non essere un regnante nato...ogni volta doveva tentare la sorte con una mano di dadi. Quindi...è di palmare evidenza che siamo storicamente in buona compagnia. ;) Peraltro numismatica e storia vanno a braccetto. :) Insomma...non è una passione intrinsecamente facile, confessiamolo o, se volete...diciamolo a voce alta. Ed il gioco è bello anche per questo. Quindi sursum corda! Tanto per cominciare bisogna imparare a lanciare i dadi. Altrimenti tra monete toccate, restaurate e falsificate...già si perdono le prime mani, ed anche qualcuna di quelle successive. Poi, può intervenire il Banco, il quale serra i ranghi e dice: abbiamo chiuso, lascia tutto sul tavolo e ripassa domani. :wacko: Insisto su due punti. Il primo: solidarietà nell'ambiente e nel settore, a prescindere dalle monete collezionate. Come dice Numizmo...non è detto che domani il canone non consideri anche le monete relativamente recenti. Quando gli addetti ai lavori dovessero comprendere che il concetto di archeologia è molto esteso e che la Storia è importante sovrana di tutte le epoche, non ce ne sarebbe per nessuno. Dividersi a seconda delle coltivazioni del proprio orto...serve solo a chi ha le leve in mano per ritirare la frutta. Il secondo: attività e vivacità su questo Forum. E' il solo Sito che, almeno al momento ci/vi rappresenta. Defilarsi è l'ultima delle cose da fare per cercare di risolvere i problemi. Tanto, ci e vi conoscono tutti...chi più chi meno...uno per uno. State sulle liste del commercio, delle vendite all'incanto e dei contatti sulla baia, sulla bocca di chi non si fa i fatti propri e in qualche delazione, negli abbonamenti, nelle indicazioni dei ciotolari e in non pochi altri ambiti e spazi. In poche parole, per scomparire o apparire come fuoriusciti...dovremmo smettere di acquisire monete e restituire al mercato gli oggetti. Sinceramente ho sempre avuto piena cognizione che la vita è dominata dalla clessidra. Il tempo passa...buttarlo via a me non piace, dire e non dire o non mettere a fuoco le problematiche vuol dire agitarsi a vuoto e perdere il nostro tempo. Se le Sezioni sono vivaci e la gente fa sentire la propria voce, la propria competenza e la propria cultura...sarà più difficile ignorare i problemi che si creano nel settore. Al contempo sarà più facile assumere delle iniziative...che sicuramente verranno promosse. Uno dice: oggi son venuti dei numismatici a lamentarsi, qualcuno diceva di essere del Forum... l'altro risponde: Ah si? Chi? Quei quattro gatti che scrivono se è arrivato il catalogo? Glielo diamo noi il catalogo! :lol: Ovviamente io sono il primo che chiede se il catalogo è uscito su Sixbid...ma cerco di non scrivere solo quello. E se qualcuno mi chiede di esibire la documentazione d'acquisto di alcune monete...il giorno dopo qui ci scrivo lo stesso. Ovviamente ognuno fruisce di questa Comunità come meglio crede. L'Admin rende disponibile questo spazio senza condizioni. Però...evitiamo di prenderci in giro, in discussioni e sezioni delicate come questa, la cui conduzione costa gratuita fatica. Evitiamo di annusare l'aria solo se o quando ci interessa... Evitiamo di portare le discussioni solo dove fa comodo... Cerchiamo di rafforzare questa Tribuna. E' un invito che ho rivolto per primo a me stesso e sto cercando di provare se mi riesce. Per concludere: serrare i ranghi vuol dire serrare i ranghi. Ha un significato che, pur tratto da un procedimento o da un sequestro specifico...ha comunque valenze e ricadute a pioggia. Cercare di capire se è un segnale dato ai Nuclei...o agli Uffici, o all'export/import o ai commercianti, ricorda subito la salvaguardia dell'orto. Vabbè...stavolta la scampo! Non è così... il Banco gioca su tutti i tavoli, una volta da una parte...la volta dopo dall'altra...così vince comunque sempre lui. Bizerba, e non da solo, ha spesso scritto che in questi contesti e in queste problematiche si rinviene il limite fisiologico del Forum...e di più non se ne può ricavare. Prima di impegnarci a fondo...sarebbe importante capire fino a che punto l'egregio Michele possa avere ragione. Un chiarimento sulla legislazione e sugli indirizzi attuali di chi amministra il Settore è in cantiere. Iniziative verranno assunte e possiamo continuare a discuterne. Ma cerchiamo anche di essere solidali e attivi in ogni relativa Sezione...è il modo migliore che avete Voi per farVi intanto sentire sui problemi. E' il miglior riscontro ed incoraggiamento per noi che sui problemi stiamo cercando di lavorare.1 punto
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comunque non e presa su ebay , collezione di famiglia Sinceramente a me l'esemplare mostrato in questa discussione sembra lo stesso di questo annuncio ebay (stesse bottarelle, stesse macchiette, stessi difetti) http://www.ebay.it/i...=item3a726b85d3 Saluti Simone1 punto
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Dipende:se è autentica sì che è fortunato --odjob E' autentica, non vedo motivo per dubitarne...1 punto
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Signori, il Ministero sta serrando i ranghi...per troppe monete "che girano" e/o che escono dai confini nazionali, l'attuale esperienza non ci consente di valutare quante coniazioni possano essere ritenute, oggi, sensibili. Il giro di vite è recente. Ad oggi sono state menzionate tutte le classiche. Stanno fermando anche monete del mondo greco, altre a quelle italiote e siceliote. Si sta cercando di avviare un discorso, che può variare dal dialogo alla contrapposizione in opportune sedi. C'è disponibilità, da parte di dirigenti del MiBAC per tavoli di lavoro. Se del caso si lancerà un appello a tutti nel settore. L'auspicio è che la dialettica serena e costruttiva, sia l'unico modo per risolvere qualunque problema. La letterature tecnica di riferimento, per un approfondimento specialistico serio, è vasta per non dire sterminata. Oltre le solite e importanti cose che qui si sono evidenziate, c'è il Codice Civile, il Diritto Amministrativo, l'oraganizzazione el'organigramma del MiBAC e la valutazione dell'operato, i Nuclei di tutela, il diritto penale, la giurisprudenza delle varie giurisdizioni. Il T.A.R. non è un terreno facile: ci vuole cultura specifica, tecnica e buon uso del fioretto. Forse a molti sfugge che il problema prevalente - che interessa tutti gli appassionati e gli Operatori - non sono i sequestri, relativi a una notizia di reato la quale non dovrebbe riguardare chi acquisisce "alla luce del sole" e si muove con prudenza, ma la trasferibilità e commerciabilità delle monete. Anche fare non un manualetto (che non servirebbe a nulla), ma una sintesi seria di quanto precede, è un lavoro monografico che richiede capacità tecniche e di tempo. Nonchè esplicitazioni chiare da parte del MiBAC. Quindi, non è possibile risolvere il tutto in qualche settimana. Riteniamoci appagati se ci riusciremo in qualche mese. Postare foto e dialogare in questo Sito non equivale ad autodenuncia. Non travisiamo quello che Vi viene detto, peraltro con qualche fatica e disponibilità. Altrimenti potrebbe aver ragione chi sa tante cose...ma qui non le scrive. ;) La caccia alle streghe non è stata ancora decretata e non potrà esserlo anche per motivi tecnici e giuridici. Io personalmente ho discusso ed ho postato foto di varie coniazioni, anche "delicate" per alcuni...e non per questo ho avuto un solo problema. Anzi...è un evidente segno di Buona Fede che vale come imprimatur e che concede lustro ed autorevolezza a chi scrive con competenza. Naturalmente vale per chi acquisisce oggetti legalmente, come sappiamo o presumiamo essere per la massima parte dell'utenza. Smettere di scrivere e di postare equivale, per andare al massimo del concreto: - ad una sorta di autodenuncia che qualcosa non va.... - a dare meno spessore alle nostre iniziative, - tanto varrebbe iniziare a raccogliere scatole di cerini. Per converso, il massimo del dialogo in questo spazio, segnatamente nelle Sezioni classiche, è un segnale di forza e di legalità ed equivale a dire: siamo qui in buona fede, dispensiamo una merce rara: la cultura, dateci una mano. Grazie a tutti.1 punto
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Si potrà valutare più avanti. Prima bisogna sciogliere i dubbi che rimangono. Vedo che ancora il partito della zecca di Aosta ha sostenitori nonostante le evidenze documentarie. Mi piacerebbe che venissero esposte con più rigore le loro ragioni (o il loro ragionamenti), in modo da approfondire e discutere tutte le posizioni. E poi ci sarebbe da rivedere la "tipizzazione" dei diversi testoni di Emanuele Filiberto. Quella su cui si discute attualmente è ereditata da cataloghi per collezionisti, possono essere necessari degli aggiustamenti. E.1 punto
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Ecco finalmente riesco a far vedere qualcosa io a Giancarlone! E' un crocefisso come il suo del post 17 (la prima foto, sembra proprio lo stesso "conio") ... ma il mio vale 100 volte di più! Ovviamente è un plusvalore affettivo perchè mi ricorda un amico, il forum, la Corsica e non lo scambierei con nessuno di questi postati in questa discussione. .... e così invidio un po' meno Giancarlone!1 punto
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Thank you very much Ahala these excerpts an testimonials are very helpful and nice to make us remember a great numismatist, enterpreneur and above all a lover of good life that has left a big hole in all the people who had the luck to meet and know Roberto and especially learn form him.1 punto
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Come promesso ecco l'esemplare che stavo attendendo : Mezzo Grosso Filiberto I (1472-1482) D/ PhILIB DVX SABAVD BS Scudo sabaudo inclinato con elmo cimiero e lambrecchini R/ + PRICEPS Z MAR I ITALIA Croce mauriziana in doppia cornice quadrilobata Mistura , 22 mm. , gr. 1,40 Mir Savoia 202 , Simonetti 5 , Biaggi 179 Rarita' R7 Moneta piuttosto rara a vedersi ,esistono solo altri due esemplari noti ,fotografati nel Biaggi,presenti nelle collezioni private di due miei amici torinesi oltre ovviamente a quelli in collezioni pubbliche Questo esemplare inoltre presenta la sigla BS inedita per questa tipologia di mezzo grosso , invece tale sigla era fino ad ora conosciuta per il grosso1 punto
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Ciao e benvenuto! Purtoppo non c'è una risposta semplice. E' raro che in un falso il peso, lo spessore e il diametro siano perfettamente identici a quelli di un originale. Anche se è plausibile che sia stato usata una moneta e modificata la data per dare più valore. Detto questo, solo l'esperienza ti può aiutare (tanta esperienza, aggiungerei). Di recente ho comprato un $5 Liberty che per me era autentico. Per fortuna il peso era troppo inferiore a quello che mi sarei aspettato e allora mi sono sorti dubbi. Non sono comunque stato in grado di capire cos'era (a parte il peso) che rendesse la moneta un falso. Alcuni amici vedevano cose "strane" che per me - controllando su manuali o su internet - erano invece normali per quella moneta, tipo il bordo, il carattere delle scritte, etc... Un punto di partenza potrebbe essere il PhotoGrade di PCGS. Ti allego il link: http://www.pcgs.com/photograde/#/20Saint/Grades Ti consiglio di comprare monete di quel valore da venditori fidati o che siano periziate fin quando non avrai la giusta conoscenza della serie. MM1 punto
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Queste monete d’emergenza furono usate per 3 anni per la normale circolazione monetaria in tutto il Regno quindi immaginiamo che esse possano aver girato duecento anni fa in Danimarca, Norvegia e su fino all’Islanda. Dal momento che furono usate come monete regolari, in Danimarca esse non sono considerate dei gettoni ma monete a tutti gli effetti e, se qualcuno possiede le prime edizioni del World Coins 19° secolo (edizioni 1 e 2 se ricordo bene), potrebbe trovarle con i KM#681-687. Si tratta di monete la cui qualità produttiva, visto il momento di crisi e lo scarso tempo per introdurle in circolazione, probabilmente era già deficitaria in partenza, l’abbondante circolazione ed i due secoli buoni trascorsi dal conio hanno poi fatto il resto. L’esatta tiratura è sconosciuta ma si presume fosse abbastanza cospicua ed a quel tempo, ora meno J, la gente fu scontenta di queste monete visto che il loro contenuto in rame era molto inferiore al valore della moneta. Cionondimeno le autorità danesi pensarono bene di utilizzare un particolare sistema di bordo “antitosatura” che è efficace ed a mio avviso anche gradevole a vedersi, ricorda il “security edge” delle monete moderne indiane a cui saranno avvezzi parecchi collezionisti. Ecco la tiratura in base alle diverse zecche secondo una fonte, sebbene non sia sicuro della sua piena attendibilità almeno è una indicazione:1 punto
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Prima che si proclamassero stati indipendenti dalla Corona britannica il 4 luglio 1776?1 punto
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Curiosa l'origine del simbolo del dollaro, che ovviamente non conoscevo. Ricordo infatti che da piccolo il simbolo aveva due barre verticali, mentre adesso si trova sempre con una sola barra. Ricordo male? Nibanny e Gió, ti ricordi correttamente sul segno di dollaro due tratti verticali. Posso ricordare, come un bambino, risparmiando qualche lavoro utilizzando un solo tratto---e sta molto severamente ammonito :nono: dall'insegnante: "Il segno di dollaro ha sempre due linee attraverso di essa, non uno. Senza due linee, è non un dollaro segno." Sì signora. :rolleyes: Sul tema della monete (Federal) prima americana, autore Q. David Bowers, nel suo libro La Storia di Stati Uniti Monete (Come Illustrato da Collezione Garrett), scrive: "Le seguenti martedì 11 settembreth [1792], ha visto l'acquisto di sei libbri di vecchi rame acquisiti da uno scellino, tre pence per libbra—essendo il primo metallo acquisito per la monetazione. Coniatura presse era stato ordinato dall'Inghilterra e arrivò il 21 settembre 1792. Presidente Washington, che viveva in High Street, solo due o tre blocks dalla zecca, è stato detto di essere stato un frequentatore." Bowers continua: "Nel suo discorso annua quarta, 6 novembre 1792, Presidente Washington menzionato che aveva avviato la monetazione nazionale: ' c'è stato un piccolo inizio nel conio di mezza dismes; il volere di piccole monete in circolazione chiamando l'attenzione prima a loro.'" Ma si noti questi 1792 mezza-dismes, quale numismatici molti considerano per essere il prime monete (Federal) degli Stati Uniti—e ci dice quale leggenda sono state fatte, in parte, da silver sala da pranzo di Martha Washington—non erano in realtà colpito presso la zecca di nuova se stesso. Ma hanno circolare. :) v. --------------------------------- Nibanny and Gió, you remember correctly about the dollar sign’s two vertical strokes. I can remember, as a kid, saving some labor by using just one stroke—and being very sternly admonished :nono: by the teacher: “The dollar sign always has two lines through it, not one. Without two lines, it is not a dollar sign.” Yes m’am. :rolleyes: On the subject of the earliest American (Federal) coinage, author Q. David Bowers, in his book The History of United States Coinage (As Illustrated by the Garrett Collection), writes: “The following Tuesday, September 11th [1792], saw the purchase of six pounds of old copper acquired for one shilling, three pence per pound—being the first metal acquired for coinage. Coining presses had been ordered from England and arrived on September 21, 1792. President Washington, who lived on High Street only two or three blocks from the Mint, was said to have been a frequent visitor.” Bowers continues: “In his fourth annual address, November 6, 1792, President Washington mentioned that the national coinage had commenced: ‘There has been a small beginning in the coinage of half dismes; the want of small coins in circulation calling the first attention to them.’” But note these 1792 half-dismes, which many numismatists consider to be the first U.S. (Federal) coins—and which legend tells us were made, in part, from Martha Washington’s dining room silver—were not actually struck at the new mint itself. But they did circulate. :) v.1 punto
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