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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/06/12 in tutte le aree

  1. Caro Antonio... sono molto coinvolto dal Suo...anzi, se mi permette...dal Tuo stato emotivo. Non è retorica se affermo di poter condividere il Tuo disagio...per riuscire a comprenderlo sino in fondo, relazionandomi alla persona che sei: un soldato combattente che ama il proprio paese e che gode di ampia stima, in funzione di una duttilità professionale. Ciò comporta un effetto volano rispetto al disagio che ti pervade. Perciò fai bene a trovare nel Tuo disagio ampia e maggiore motivazione per andare in fondo, accelerando l'uscita dal tunnel. C'è un punto debole. Un soldato non può in tale difficile operazione mettere a repentaglio la propria sicurezza vanamente: mi riferisco ai pericoli per la tua salute. Quindi devi farmi/farci la cortesia di valutare il contesto delle operazioni. La disamina attenta di tale contesto dice in soldoni una verità, anche in ragione delle migliaia di parole spese in questa Sezione, peraltro da professionisti e studiosi del calibro di Bizerba e di Monbalda, nonchè di appassionati di ottimo calibro. Quale è codesta verità? Una cosa che tutti in realtà sanno anche senza gli opportuni e arricchenti approfondimenti. Te la dice il nonno contadino del paesello appenninico (etrusco, sannita, latino, campano, lucano...come Ti pare): Che collezzionni monete antiche? Guarda che te mettono intro! In termini tecnici e da analista: La numismatica antica, almeno in Italia, è una passione od un investimento altamente aleatorio, in ragione dello scarso "favor" che si rinviene nella legislazione e in chi la amministra e la applica. Come vedi...non c'è bisogno dell'agenzia internazionale di rating...per comprendere le cose. Tornando alla disamina analitica del contesto operativo in cui ti stai muovendo, si deduce: ciò che ti è successo e che è accaduto a molti di noi...fa parte del gioco (purtroppo). Quindi se ti senti attaccato alle spalle...avvaliti del tuo addestramento e della tua esperienza. Poi, potrai attivarti per cambiare le regole. Più siamo e meglio ci ascolteranno. Difendi te stesso con determinazione...ma mantieni la necessaria freddezza operativa, scacciando i fantasmi dalla mente ed anche dormendo la notte. Credo sia imperativo! Ti vogliamo bene e siamo con te. :) :good:
    2 punti
  2. ottime foto Veridio ! confermo la bellezza delle 2 monete dal vivo, i graffi del giulio ad occhio nudo quasi non si notano.
    1 punto
  3. la quarta dovrebbe essere 1 fen cinese, cioè un centesimo di yuan.
    1 punto
  4. 1 punto
  5. La prima moneta è 1 Dinar della Tunisia del 1983 KM#304 La seconda un 10 Milliemes dell'Egitto del 1973 (AH1393) KM#435
    1 punto
  6. non ho parole... tutte tu le trovi :moon: :D :D :D
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  7. Dopo una bella chiacchierata con l'amico FEDAFA, davvero competente e sensibile allo studio della monetazione aquilana, volevo puntualizzare che in una mia futura pubblicazione sulla zecca di Napoli trascrivo un documento nel quale viene fissata la valuta per il """coronato de manco piso""" in base al peso legale (e, di conseguenza, in base al valore nominale) di un altro taglio monetale regnicolo. In poche parole, per combattere i tosatori e scoraggiare i sudditi da un dare/avere di monete che dopo la tosatura pesavano anche la metà rispetto all'origine, con intuibili danni soprattutto per le casse pubbliche, non furono creati degli scaglioni di valuta che tenevano conto delle oscillazioni di peso registrate dalle monete, ma solo due valute (per un "peso maggiore di...." e per un "peso minore di....."), perciò un coronato tosato al 50% non valeva legalmente come 1/2 coronato, ma semplicemente qualcosa in meno di 1 coronato (circa 1/6 del nominale). Poi, ovviamente, la contrattazione era libera e gli uomini altrettanto liberi, oggi come allora, di non rispettare la Legge…. sebbene perseguibili e condannabili.
    1 punto
  8. Vedrò di accontentarla con il 5 lire ... non è il 1821 di cui ho visto in vita due soli esemplari; uno venduto da Apparuti e Sternberg che potrebbe essere lo stesso poi in esposizione presso la BSI di Lugano per qualche mese in una magnifica collezione napoleonica con alcume medaglie in oro provenienti dalla vendita Bank Leu ed un secondo in q. SPL nel parmense. La moneta fu "scoperta" da Livio Santamaria che ne fece un saggio sul loro "magazine" negli anni '60. Ci accontenteremo di un 5 lire 1815 ma comunque di ottima tradizione, fu venduto nel listino di Rodolfo Ratto - Catalogo di Monete e Medaglie - Periodico mensile Anno V. Aprile 1916, n. 4, lotto 2312 con descrizione : 2312 Maria Luigia 1815/47 Da 5 LIRE del 1815. AR FDC £. 8.-
    1 punto
  9. ...fare nomi qui non e molto corretto...se ti va via mp....ti do un paio di nomi....di seri commercianti.... renato
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  10. Per paragone posto una moneta in vendita dal buon Sig. Tevere... Altro esemplare decisamente ottimo... le foto sono un po piccoline, giudicato come "buon BB/SPL"... I rilievi (da una mia impressione fotografica) mi sembrano più forti, piccolo difetto di conio al R/ mentre quello di Renato non ne ha... Un saluto, F.
    1 punto
  11. Anche se con molto ritardo, aggiungo le mie idee su alcuni punti della discussione. """"" Quello che ho notato è che quasi tutti questi coronati tosatissimi sono della zecca de l'Aquila... forse si dubitava della qualità dell'argento? """"" La "tosatura", pur essendo un'azione illegale (punita dagli Aragonesi con la pena capitale e in prima Età spagnola, in aggiunta ad essa, con la tortura), è il primo indice di bontà della lega monetaria, quindi nel nostro caso dell'argento monetato. Va da sé, allora, che la moneta "tosata" era una moneta "buona", rispondente cioè alle prescrizioni di zecca fissate dall'autorità emittente (il Re di Napoli che le imponeva alla zecca dell'Aquila) e penetrante anche al di fuori dell'area commerciale originaria. Non a caso, la monetazione superstite restituisce coronati aquilani – bene accetti anche extra Regnum oltre che dalle colonie di mercanti forestieri e dai circuiti fieristici regnicoli – con i segni di una longeva circolazione su tondello marcatamente "tosato". Indice del fatto che nel Reame di Napoli, a cavallo tra i secoli XV e XVI, cioè quando lo stato di guerra, le pestilenze e le carestie stravolsero le successioni dinastiche favorendo le invasioni delle potenze europee proiettate sul nostro Meridione (Francia e Spagna) e con esse le fughe di capitali all'estero, la moneta "buona" tendeva a sparire dalla circolazione, riducendo al minimo anche i casi di tesaurizzazione. """"" Sarebbe interessante scoprire come circolavano queste monete all'epoca... se come nominale più basso (tipo 1/2 carlino) oppure semplicemente a peso. """"" La casa d'Aragona, per tutte le Province del Reame di Napoli, regolamentava la spendita delle monete di libera circolazione nel suo territorio – tanto le regnicole quanto le forestiere (italiane o di altri Stati europei) – emanando, di volta in volta, dei bandi valutari ad hoc. Nella città dell'Aquila e nel suo enorme contado era nata, però, una sorta di "isola amministrativa" tollerata coercitivamente dall'autorità regia, nella quale l'organo esecutivo municipale (la Camera aquilana), talora, emanava specifici provvedimenti o, il più delle volte, controbatteva con emendamenti sospensivi o in deroga. Comunque sia, in tutti i casi menzionati, lo scambio delle monete giudicate ancora indispensabili al corso legale nelle varie aree commerciali del Reame di Napoli veniva rideterminato con una nuova valuta di cambio, generalmente con tendenza al ribasso (svalutazione); di contro, le monete giudicate non più idonee al corso legale (in gergo le "monete false", cosa ben diversa dalle monete coniate illecitamente da una zecca clandestina) soggiacevano allo "sbandimento" (rifiuto nei pagamenti fiscali per la regia Corte e divieto di accettazione/spendita nelle libere contrattazioni), se erano monete forestiere, oppure alla rimessa diretta nella zecca centrale (Napoli), talora previo fusione nella zecca del luogo (come nel caso dell'Aquila) o taglio delle monete stesse, qualora emesse in epoca antecedente da altre zecche regnicole. Spieghiamo così, ad esempio, l'altissima percentuale di bolognini aquilani "lisci" e "tosati" emessi per i sovrani della casa d'Angiò, ma abbondanti ancora in piena Età aragonese. """"" L'unica cosa che mi lascia perplesso è perché i coronati dell'Angelo così drasticamente tosati siano solo quelli di zecca aquilana... o almeno a me è capitato di vedere solo quelli... """"" A questo punto, credo sia soltanto una mera questione di numeri, legata innanzitutto alla secolare difficoltà da parte dell'Autorità centrale – poi lo sarà anche per quella Vicereale spagnola – di estirpare dal confine settentrionale del Regno di Napoli la moneta aquilana; una moneta "buona" e altamente competitiva con quella napoletana, continuamente reintrodotta dai mercanti e dalle milizie transitanti per l'Abruzzo Ultra. A.G.
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  12. Ciao Gabri, complimenti innanzitutto per l'importante moneta messa in collezione. Metti mano alle forbici, questa moneta ha taaaanto bisogno di una boccata d'aria ;) Ciao!! F.
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  13. molto bella, a me piace molto, qFDC-FDC secondo me. renato ci dobbiamo vedere a Verona :)
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  14. Un minimo di ombra è sempre necessaria, soprattutto nel caso delle monete antiche. Il mio consiglio è usare una sola luce, o meglio ancora 2 poste in posizione orario 10:10. Prova un pò così e vedi che risultati hai. Inoltre suggerisco di fotografare sempre le monete sopra di un supporto trasparente e sotto posizionare un foglio bianco in modo da avere lo sfondo chiaro senza le ombre del tondello.
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  15. Ciao Michele, sempre interessanti le tue disamine, sulla situazione delle giustizia italiana sappiamo, tu l'hai descritto e purtroppo dobbiamo al momento solo prenderne atto. Dove non sarei così pessimista è quando parli di poca propensione dei cittadini italiani ad usufruire della divulgazione culturale, del nostro patrimonio, del nostro ambiente. Certo il nostro è un paese singolare, potrebbe vivere col suo patrimonio e il suo ambiente, ma finora poco si è degnato di considerare tutto questo. Io credo invece nelle nuove generazioni,ho visto nel paese parecchi segnali incoraggianti, certo bisogna seminare,comunicare, divulgare ;l'italiano deve essere semplicemente piano, piano educato a conoscere e apprezzare questi valori ; certo servirebbero molto i mass-media, le trasmissioni culturali alla Piero Angela e figlio poi quando sono fatte raggiungono livelli di ascolto notevoli, quindi non è che l'italiano non vuole o rifiuta, bisogna anche proporre e diffondere i valori. Diffonderli a scuola, con la storia dell'arte,le scienze, la cura dell'ambiente, nelle università,anche sul forum bisogna tentare a divulgare questi valori, poi qualcosa per esperienza rimane sempre, ma se neanche ci provi parti subito sconfitto. In Italia c'è molto associazionismo seguito da giovani su tematiche ambientali, sulla cura del proprio territorio,sulle identità locali, ricordo il virtuoso ed enorme successo dei FAI che restaura con l'aiuto dei privati beni di interesse culturale e storico ; il Fai di cui sono socio è un esempio che ha avuto enorme successo anche in Italia e sta sempre più lavorando a progetti di recupero e protezione ambiziosi. Quindi, si criticità, ma sempre spingere a diffondere questi valori con coraggio anche sul Forum, bisogna sempre insistere,mai darsi per vinti,qualche risultato poi alla fine lo ottieni, parola di idealista ,ma anche di uomo pragmatico e realista, a volte bisogna essere anche entrambi nella vita, un caro saluto, Mario
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  16. dopo tutte le monete che ci ha fatto gustare pier rischio di sfigurare, ma devo dire che questo nuovo arrivo mi soddisfa parecchio.... si tratta di un cagliarese di Vittorio Amedeo III, moneta rara e in questo caso, nonostante le piccole ossidazioni, ancora in una conservazione piacevole.... di questa moneta ne sono stati coniati soltanto 75000 pezzi, con la data 1788 e 1792, sono tutte e due difficilissime da reperire, il 1792 in modo particolare.... per cui sono contento di averla portata a casa.... ora sono curioso di ascoltare i vostri pareri....
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  17. Per farvi capire che non sto bleffando... E.
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  18. A volte ci si poniamo dei problemi nella vita quando ci sbattiamo dentro. Prima non ci avevamo mai fatto caso. Come il povero Antonio che si è visto portar via tutto il un battibaleno, impotente di fronte alle Istituzioni, quanto aveva pazientemente (e costosamente) raccolto in una vita. Solidarizzo con lui perchè è capitato anche a me. Mia figlia di 10 anni pensava che suo padre fosse diventato un criminale. Se lo ricorda ancora adesso. La mia storia si chiude opra dopo 6 anni con un nulla di fatto!! Rabbia, soldi (miei e del contribuente), tempo sprecati. A questi magistrati possibile che nessuno chieda di rendere conto di quanto costano? (vedi perizia da 183.000 euro della procura nel delitto di Perugia!!). E' altrettanto naturale che all'iniziale disorientamento e vero e proprio sbigottimento subentri lo spirito di rivalsa di colui che è convinto di non aver commesso alcun reato. Certo è, che sono i modi che lasciano perplessi. Da paese incivile. Ho apprezzato molto gli interventi di Bizerba, probabilmente molto più addentro di noi nel campo "legislativo". Anch'io penso che bisogna stare attenti a valutare il fatto col solo punto di vista dell'emotività. Non esistono fazioni in campo, ma parti che recitano ognuno il proprio ruolo (magari con i paraocchi). Questo è il momento delle proposte costruttive (vedi anche l'azione sulla spending review che il governo sta facendo on-line volto a raccogliere suggerimenti ANCHE dai cittadini). Ed allora bisognarebbe prendere esempi da altri paesi un pò più evoluti del nostro, almeno per quanto riguarda le regole che impone alla propria società civile (che le RISPETTA!), cercando di non crearsi più problemi di quanto questo campo assai delicato (come l'archeologia) pone. Non so quanti di voi siano mai stati al British Museum. Ad un certo punto del percorso della visita trovate un cartellone con una richiesta di raccolta fondi, che recita, in breve, la necessità di "comprare" quanto ritrovato da un tizio con un metal detector (qualcosa come 52.000 monete romane, oltre ad altri oggetti), prima che il tutto finisca all'asta per corrispondere comunque al "cercatore" il valore "del tesoro" stimato da esperti. Il tizio non era un tombarolo, ma un appassionato. Non gli era venuto in mente di vendere al mercato nero quanto aveva scoperto. Gli era bastato dichiarare allo Stato quanto aveva scovato e dove, per lasciar spazio e dar modo agli archeologi di studiare il luogo ed estrarre quanto altro avrebbero poi, in effetti, trovato, nella CERTEZZA che i suoi diritti sarebbero stati rispettati. Non si è trovato la Finanza o i Carabinieri in casa alle 6 di mattina per la perquisizione. E' diventato famoso, quasi un eroe (nell'accezione di "mito" del passato) ed ha dormito sonni tranquilli. In definitiva se lo Sato non fosse stato in grado di rilevare quanto trovato, ci avrebbero pensato i privati con un'asta pubblica. Altro paese... altra civiltà. Ma i nostri politicanti, magistrati e giudici dove vivono?
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  19. L’olio di oliva è un solvente non polare, elettricamente poco conduttivo e poco aggressivo nei confronti dei metalli...serve a ammordire un po lo sporco presente sulla moneta che va via con un panno pulito non abrasivo per monete molto incrostate specialmente in rame si fanno anche i bagni nel olio di oliva....ma in questo caso bisogna sempre verificare bene cosa che io non ho fatto l olio lo preferisco all acqua anche se demineralizata e sapone neutro...mi stona molto acqua e monete magari adesso qualcuno mi smentira'
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  20. Ciao, ottima discussione che va a integrare quella precedente indicata da Gianfranco e della quale indico il link per agevolarne il "ripescaggio": http://www.lamoneta....erca-semiseria/ Per concludere in bellezza, allego alla presente un bell'aureo con aquila legionaria. Rome. Septimius Severus, 193-211 AD. Gold Aureus (7.13 g), Rome mint, struck 193 AD. Laureate head of Septimius Severus right. Reverse: Legionary eagle between two standards, the standards each with wreath and two insignias, plus forepart of Capricorn at side: LEG X IIII GEM M V; TR P COS in exergue. RIC 14; C. 271; BMCRE 18, and pl. 5, 12 (same dies); cf. Fr-381. Finely styled portrait, well centered on broad flan. Very rare. NGC graded Choice About Uncirculated. Ciao Illyricum :)
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  21. Moltissime lamentele, ovvio, citazioni ecc.ecc ma non facciamo parte dell'UE? Lo Stato ha una completa autonomia in questo campo oppure ci sono degli obblighi? E' una domanda... L'UE ci impone tante cose anche assai pesanti. Una richiesta di chiarificazione del collezionismo e della vendita professionale e privata aiuterebbe tutti. O non vogliamo disturbare oltre chi ha già tanti altri problemi? Eppure siamo in più di 20.000 iscritti che vorebbero saperne di più o meglio vorrebbero chiarificazioni e forse equalità con gli altri Stati associati. E' possibile che nessuno del mestiere possa fare queste richieste? Gli avvocati no di certo: sguazzano in queste cose che finiscono con grandi e facili soddisfazioni anche pecuniarie, nè i PM che ottengono per qualche momento maggiore notorietà. Inutile chiederlo ai CC delle Belle Arti o alla Finanza che fanno quanto loro viene ordinato e spesso si appoggiano proprio ai collezionisti o professionisti "bastonati" perchè di monete non capiscono nulla per cercare un'adeguata classificazione. Allora chi se non noi direttamente? P.es. Lo STAFF a nome di tutti. Se si hanno le pezze di appoggio, fatture certificati ecc, bisognerebbe, dico bisognerebbe, che all'indagato fosse liberata SUBITO la sua collezione senza dover aspettare anni ecc. ecc. Magari ai i CC potrebbe venir associato con immediatezza un numismatico appartenente alle Belle Arti, che possa subito giudicare se un pezzo sia di interesse particolare o sia una delle milioni di copie di monete che circolano per il mondo. Si era cercato di valorizzare almeno l'idea di lasciare ai propietari la "custodia" delle monete in attesa ...: anche questo non è sempre possibile. Chissà perchè. Eppure sono convinto che almeno ciò sarebbe un avanzamento verso una possibile soluzione temporanea indolore in attesa di una possibile risposta da parte dell'UE. E forse, viste le ns richieste, si muoverebbero finalmente anche le nostre Istituzioni di fronte ad un problema che tocca tante persone (molte di più di quanto si pensi), e che interessa direttamente anche il turismo tramite le località storiche ed i musei. Parlo ovviamemnte per le pesone oneste, che sono tantissime, quasi tutte. Le altre è giusto che vengano colpite, ma con cognizione di causa. roth37
    1 punto
  22. Ma non si potrebbe una buona volta cogliere l'occasione per fare un pò di pubblicità negativa a questo modo di fare "borbonico"?! Per esempio, temo che manifestazioni e convegni organizzati da numismatici per numismatici avrebbero purtroppo ben poco peso specifico, ed è inutile ricordare i molteplici tentativi effettuati anche su questo forum, per chiedere la modifica della fumosa legge in materia di beni archeologici, tutti purtroppo consclusisi in un nulla di fatto............ Secondo il mio modesto parere, bisognerebbe invece seguire la strada dei Media, scrivendo alle redazioni di programmi tipo "Le Iene", "Striscia la Notizia", "Report", od ancora alle redazioni dei giornali cartacei, descrivendo accuratamente storie come quella di Antonio Bernardo e le altre che quotidianamente appaiono sul Forum e ponendo altresì l'accento, sull'incredibile spreco di uomini e mezzi che è necessario per sequestrare delle monete che poi andranno restituite al legittimo proprietario.......senza parlare dell'aggravio di lavoro per i Tribunali.......
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  23. Forse si potrebbe azzardare RFQ (RIC VII Rome 331) Ciao
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  24. Difficile indicare di cosa si tratti, considerando che anche per gli altri simboli visibili sulla spalla della Lupa non possiamo avanzare che ipotesi... ma a vostro parere il rovescio della moneta proposta da perporius rientra, per iconografia, tra i modelli presenti in questa tabella (tratta da Die Spätrömische Kupferprägung di Guido Bruck):
    1 punto
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