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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/02/12 in tutte le aree
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ciao fra....chi siamo cavalcalatti......... :lol: ......riprovo l'altro latto.......con zampette,croce,punti....etc...etc.... :lol:2 punti
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Ecco una moneta che ricercavo da lungo tempo : Denaro Secusino IV Tipo Umberto II il Rinforzato Conte di Moriana e di Savoia e Marchese in Italia (1080-1103) D/ +VMBERTVS - Croce piana con globetti nel primo e secondo quadrante R/ +SECVSIA - Fiore a sei petali , con due bisanti in sbarra ad ore 1/7 Argento , diametro 20/18 mm. , peso gr. 1,15/ 0,80 Zecca di Susa Mir Savoia 9 , Simonetti 1 , Biaggi 4m,n,o Rarita' R6 Tipologia decisamente piu' rara a vedersi rispetto a quella con la stella del medesimo conte. A riguardo di questa tipologia lo studioso Elio Biaggi scrive : I denari al nome di Umberto rimangono pur sempre permeati di dubbio per cio' che concerne l' esatta attribuzione (perche' indocumentabile) esistono , infatti, denari con tipologia promiscua , che non si sa se assegnare a Umberto I o Umberto II (fra i due intercorrono circa 70 anni) . Prima del 1285 , nessun documento indica la tipologia monetaria e le caratteristiche delle monete emesse dai conti sabaudi. Quando , come in questo caso , i personaggi sono omonimi e distinti unicamente dall' aggettivo numerale "primo" e "secondo" , che ovviamente non compare al seguito del nome , l'attribuzione, se non in casi particolari, e' problematica. I numismatici del passato hanno distinto le monete di Umberto II da quelle di Umberto III seguendo un criterio di stile evolutivo riguardante la croce del D/ , in "piana" ,per Umberto II, e "patente" , per Umberto III ; invece al R/ , troviamo una stella a punte e bisanti in sbarra per Umberto II , e un fiore a sei petali per Umberto III. Ma , a questo punto , emerge un dubbio : molte monete assegnate a Umberto II, pur avendo i due bisanti in sbarra, offrono progressivamente la sequenza della trasformazione della stella a sei punte , in fiore ben definito a sei petali fusiformi (cfr. 4 M-N-O) , esattamente come quelle che consuetudinariamente, sono attribuite ad Umberto III (senza bisanti). Ora, pur mantenendo tradizionalmente tali esemplari nella tipologia assegnata ad Umberto II , non ritengo azzardato supporre che i denari sui quali compare il fiore a sei petali , pur avendo come gli altri i cunei nella legenda , appartengano alla tipologia dei denari secusini forti , battuti da Umberto III dopo il 1183 (per la probabile riforma monetaria), pur avendo ancora i due bisanti e la croce quasi piana (braccia rastremate al centro). La croce ci appare cosi' poiche' tali esemplari denunciano un peso maggiore di qualli battuti dallo stesso conte Umberto III. Infatti , se in alcuni documenti prima della riforma sono citate Lire "debilium secusinorum , dopo il 1183 sono riportati soldi "bonorum denariorum secusiniensium fortium" , ossia denari secusini forti , come quelli battuti, appunto , all'epoca del conte Umberto II1 punto
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Come promesso ecco l'esemplare che stavo attendendo : Mezzo Grosso Filiberto I (1472-1482) D/ PhILIB DVX SABAVD BS Scudo sabaudo inclinato con elmo cimiero e lambrecchini R/ + PRICEPS Z MAR I ITALIA Croce mauriziana in doppia cornice quadrilobata Mistura , 22 mm. , gr. 1,40 Mir Savoia 202 , Simonetti 5 , Biaggi 179 Rarita' R7 Moneta piuttosto rara a vedersi ,esistono solo altri due esemplari noti ,fotografati nel Biaggi,presenti nelle collezioni private di due miei amici torinesi oltre ovviamente a quelli in collezioni pubbliche Questo esemplare inoltre presenta la sigla BS inedita per questa tipologia di mezzo grosso , invece tale sigla era fino ad ora conosciuta per il grosso1 punto
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Ieri sono stato ad un convegno di numismatica. Erano due settimane che lo attendevo con trepidazione, me lo pregustavo, non vedevo l'ora di lustrarmi gli occhi con monete belle e impossibili. Arriva il grande giorno, mi alzo prima della sveglia, e tutto elettrizzato vado in fiera. Al mio arrivo 35 macchine...penso: "mah, sarà il maltempo, sarà che non è stato molto pubblicizzato...". Posteggio, entro e mi si para innanzi una scena tristissima: 20 banchetti in mezzo al padiglione, di cui solo 6 di monete, gli altri di cartoline e di francobolli. Vabbè dai, dico, pochi ma buoni... Comincio a vagare per le misere corsie in cerca di monete antiche e mi cade l'occhio su un banco con scudi, zecchini e chi più ne ha più ne metta. Chiedo qualche prezzo e quasi mi viene un colpo... o.O Non che non sia abituato alle quotazioni, però erano decisamente POMPATISSIME! Allora vedo se ha qualcosa del regno di Napoli...mi fa vedere...tre monete. Ovviamente anche quelle inaccessibili. Poi mi dice con aria spocchiosa: "Eh, vuoi che ti dica una cosa? Il regno di Napoli o lo collezioni almeno SPL o fai a meno di farlo." Io ci parlo un pò, poi lo ringrazio, me ne vado a mani vuote e con la cosa fra le gambe. Mi dirigo poi come al solito al mercatino di fine mese dove ci sono i soliti 3/4 banchetti che vendono monete. Il commerciante mi tira fuori anche le mutande a momenti, tutto quel poco che aveva (e non certo SPL!) lo cullava con la stessa dolcezza di un papà che tiene in braccio le sue figlie. Ora sì che mi sento a casa. Il sole comincia a risplendere di nuovo. Premetto, io ho 30 anni, ho da diverso tempo la passione per le monete. L'ho sempre alimentata con carezze a base di storia e di stupore per ogni singola moneta che ho collezionato. Quando vedo a un mercatino una moneta bruttina penso: chissà quante mani ti hanno tenuta, a che cosa sei servita a comperare...e anzi!Se è usurata le sono anche più affezionato perchè per quanto mi riguarda è anche lei che ha "fatto" la storia, non certo le monete che non sono mai circolate. Ovviamente è un parere personale e come tale discutibile. Tuttavia sono rimasto schifato da chi come il primo venditore le considera di poco conto solo perchè hanno ammaccature o non sono "di valore". Io capisco che in una collezione tutti aspirano ad avere begli elementi, ma da lì a snobbare quelle brutte ce ne passa. Purtroppo è un malcostume che ho riscontrato in molti collezionisti, fortunatamente non in tutti. A volte è dura avere a che fare con certa gente, ti fa passare tutto l'entusiasmo. Forse perchè oramai loro ne sono privi, forse l'avidità gli ha consumato il luccichio negli occhi...forse dovrebbero ricordare meglio da dove sono partiti, dai sacrifici fatti per prendere le prime monete, e rimettere nel loro lavoro quella stessa passione che da ragazzi mettevano in ciò che facevano. Allora i clienti saranno diversi, magari gli stessi, magari anche qualche persona in più, che quella scintilla ancora ce l'ha e la custodisce ancora più gelosamente dell'oro. ONORE ALLE MONETE BRUTTINE! Scusate lo sfogo, ma mi sembrava giusto.1 punto
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Concordo! le collezioni si fanno come pare e piace senza dover rendere conto dello stato dei pazzi in possesso. e poi la storia e il piacere che ti dà toccare un pezzo rovinato che però ha circolato due trecento anni fa o ancora di più dove lo mettiamo? Si tenganop i pezzi FDC o SPL che noi coninuiamo a collezionare il resto Ciao Mauro!1 punto
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"Eh, vuoi che ti dica una cosa? Il regno di Napoli o lo collezioni almeno SPL o fai a meno di farlo." Qualcuno gli vada a spiegare cos'è realmente il collezionismo a questo stupido venditore...1 punto
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No, il quartaro al castello secondo me non c'è e quindi sarebbe: quartaro al grifo coperto dal quartaro col castello geno-còrso contromarcato dalla piccola B, quindi tre passaggi ... che sono comunque un bel lavorio per questa umile monetina .... che ne ha fatto di lavoro!!1 punto
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Ora con calma cercherò di rispondere a tutti, ho tantissimi MP e mail arretrate. @Seforaftg La scuola di mio figlio ha piazzato la squadra nei primi 12 posti (all'interno di essa mio figlio) inoltre ha piazzato N° 3 solisti maschi nei primi 12 posti, unica scuola in tutta la competizione mondiale. Alla manifestazione sono state consegnate tantissime borse di studio, una di queste è stata data a mio figlio, la borsa comprende 3 settimane a Boston alla Summer School.1 punto
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Riprendo con qualche riflessione in merito a quanto chiedeva Monbalda ; effettivamente alcune zecche tra cui Milano e Venezia continuano a coniare denari fino a circa la prima metà del XVI secolo fino a che la riduzione non permise più la coniazione. Sull'altra domanda sul perchè continuarono a coniarli,sul non era più semplice coniare un'altra moneta io partirei dalla formazione del bimetallismo ,dalla coniazione del grosso moneta stabile ; di contro abbiamo un denaro che continua nel processo svalutativo . Abbiamo diverse ragioni per pensare e giustificare questo deterioramento della moneta ,per esempio l'aumento della domanda di moneta con l'aumento della popolazione, l'aumento della spesa e del deficit statale, squlibri dei bilanci ; si instaurava un sistema di cambi con la moneta grossa invece stabile che portava dal deterioramento della moneta piccola a dei profitti non indifferenti. D'altronde le zecche sia che fossero appaltate sia che fossero dirette vivevano e puntavano ai profitti ; questo scenario certamente era favorevole a tutto questo. Non c'erano criteri di regolamentazione delle emissioni e lo svilimento della moneta era la soluzione più facile. Si poteva operare anche in altro modo,aumentare le tasse, diminuire la spesa pubblica, o ricorrere ad altre monete, o utilizzare di più il credito, ma svalutare fu la più facile e diretta e questa fu la soluzione scelta che in alcune zecche si protrasse nel tempo. Sul fatto che ci furono poi momenti alterni più intensi o meni intensi di coniazioni penso siano dovuti e legati ai cicli economici dei veri periodi,ad aggiustamenti dei valori di mercato,ai cambiamenti dell'intriseco per utilizzare al meglio col deprezzamento voluto dei profitti conseguenti.1 punto
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Mi piace immaginare che qualcuno, anche solo marginalmente coinvolto negli eventi bellici di cui parliamo, possa avere sfiorato queste monete che ora si sono fermate nella mia collezione e che allora circolavano nei due fronti opposti in guerra. Ecco raffigurato in un 1/2 Penny KM662 del 1806 uno dei due belligeranti: Giorgio III1 punto
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io ho appena ordinato questo monetiere, lo ritirerò al Veronafil, sono molto felice di aver deciso di prendere un vero monetiere :) una moneta ( forse più di una ) in meno, ma credo che le monete dentro questo monetiere faranno proprio una bella figura :)1 punto
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Buongiorno a tutti, con grande piacere annuncio che è stata approntata una nuova edizione, aggiornata, dell'interessante, ed introvabile, libro di Giovanni Contrucci "Le Monete del Ducato di Castro", edito dal Comune di Ischia di Castro, sottostante ne potete vedere la bellissima copertina . Con doppio piacere vi invito tutti alla presentazione del libro che si terrà sabato 2 Giugno alle ore 10,30, presso il Santuario del Crocifisso di Castro, che si trova in prossimità dei resti della Città. Il progamma prevede due momenti: Alle ore 10,30 la presentazione del libro. Alle ore 15,45 una visita guidata ai resti della città di Castro. Al più presto aggiungerò l'invito per la presentazione in questa discussione e tutte le informazioni necessarie per raggiungere il luogo. Inoltre, vista l'eccezionalità della giornata, ho pensato di organizzare un incontro Lamonetiano in concomitanza con l'evento, quindi presto aprirò una discussione in Raduni ed Iniziative per organizzare un bel week-end Numismatico-Archeologico, spero comprensivo, ve lo confermerò in seguito, di una Conferenza a Nepi domenica 3 Giugno. Vi aspettiamo numerosi per partecipare con noi a questo importante evento culturale che ci aiuterà a conoscere meglio la monetazione del Ducato di Castro, che ha avuto vita breve ma che possiede un grande fascino. Grazie a tutti per l'attenzione, Giovanna :)1 punto
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Ciao a tutti, io non penso che un perito del genere tra l'altro conosciutissimo perda la faccia nella perizia di una moneta dichiarandone una falsa veridicità. Quindi mi dissocio al 100% da questo post.1 punto
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Ho cercato su internet qualche aggiudicazione di monete simili alle tue e ho trovato queste: 1. Asta N° 330721490913 2. Asta N° 140734738911 3. Asta N° 160784455696 4. Asta N° 280869723403 5. Asta N° 270827813395 6. Asta N° 380432409832 7. Asta N° 280865246980 8. (millesimo differente, ma conservazione analoga) Asta N° 120905885701 9. (stesso millesimo, ma conservazione migliore) Asta N° 400280634829 10. Asta N° 370607342186 Per una stima di massima del valore commerciale di una moneta contemporanea ti consiglio la lettura della pagina al seguente link: http://www.lopezcoins.altervista.org/valore_commerciale_moneta.pdf1 punto
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Solo per comunicare, a chi può interessare, che ho completato l' inserimento del catalogo "Bergamo"; mancano un paio di fotografie, che possiedo di qualità inaccettabile, e mi riservo di sostituire appena ne disporrò quelle non particolarmente belle inserite. Dato che il catalogo non è un qualcosa di immodificabile, sarò grato a chi vorrà darmi consigli per migliorarlo.1 punto
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A titolo puramente di curiosità , con 1 prigioniero posto la 3° officina e la 4° officina con Star Unlisted RIC 246 Unlisted, Like RIC 246 Obv-IMP C AVRELIANVS AVG Radiate, cuirassed bust right. Rev-ORIENS AVG Sol standing left, right hand raised, left holding globe, captive seated to left. star in left field over T in ex. Unlisted RIC, 3rd Officina 22mm, 3.81 gr. Unlisted, Like RIC 246 Obv-IMP C AVRELIANVS AVG Radiate currassed bust right. Rev-ORIENS AVG Sol standing left, hand raised, holding globe, captive seated to left. Star in left field over Q in ex. Unlisted 4th Officina 20x22mm 3.29 gr.1 punto
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Nel 1788 il Ducato avrà una nuova banca la Schleswig-Holstein Species Bank, che sostituirà la precedente con una novità: austere regole per la restituzione delle banconote emesse, riserve d’argento sin dall’inizio ed emissione solo di banconote “species” e non “courant” come la Kurantbank di Copenhagen. Le banconote courant erano inconvertibili e come detto non erano un mezzo obbligatorio di pagamento nel Ducato mentre le banconote species furono stabili e restarono convertibili, ma il numero in circolazione di esse fu in media di meno di 2 million di rix-dollars, non molto a confronto del quantitativo di banconote courant della Kurantbank. Questo indica anche che la circolazione di denaro nel Ducato era dominata dalle monete. L’infranto monopolio nella produzione di banconote garantirà allo Schleswig-Holstein la possibilità di limitare i danni sul piano della inflazione rispetto allo Stato centrale negli anni di maggior crisi. Banconota da 8 rix-dollars species della Schleswig-Holstein Species Bank del 1790. (dim. 16.3x18.9 cm)1 punto
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Avrei voluto aspettare domani a dirtelo, ma visto che ormai sembri convinto che siano falsi... :rolleyes: Per cercare di dirimere la questione tra il tuo esperto e quanti nel forum avanzavano dubbi, ho pensato potesse essere utile ascoltare un parere terzo. Così ho ingrandito le foto, per renderle più leggibili, e un paio d'ore fa le ho postate in forum americano, pensando che loro possono avere un occhio più allenato del nostro su queste monete (lo stesso è per noi sulle monete italiane nei loro confronti). Il giudizio è stato immediato...e unanime :( http://www.cointalk.com/t205491/ Mi spiace, davvero, anch'io ci avevo sperato. ciao. petronius :)1 punto
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Buona festa merce rara la genia dei divulgatori, credo sia parte del patrimonio genetico dell'individuo. Lo fa e tanto gli basta. Non cerca fama, lodi e riconoscimenti; appaga quella stupenda voglia di trasmettere sapere agli altri e ne è contento. Non è ipocrita, non é saccente e non ha nemmeno quella punta di sano egoismo che, talora, dovrebbe esserci; è anche pronto a ritornare sui suoi passi se qualche cosa detta si rivela inesatta. E' un entusiasta ed è positivo e nel forum ce n'è più d'uno; fortunatamente :) saluti luciano1 punto
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Io penso che sia meglio aspirare aria pulita, ( possibilmente di montagna ), sigari, sigarini, sigaroni, sigarette... o altro sarebbe meglio lasciarli li :) saluti TIBERIVS1 punto
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Ma è possibile che non trovo nemmeno un 50 cent del vaticano!!!!! che rabbia! E guardando l'osservatorio rarità, si vede che Derek ha la media di quasi di una al giorno!1 punto
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La miseria, uno non può allontanarsi tre giorni dal forum e quando torna trova nuovi argomenti da affrontare in quantità industriale!! :D A mio avviso dovremmo partire tutti da una linea comune di ragionamento: ovvero considerare "il denaro" come unica e insostituibile unità di conto. Chiaramente ogni zecca con tagli e valori ponderali di libbra diversi. Se non siete d'accordo fate un fischio, mi raccomando. Certamente l'uso della lira di conto computata in moneta grossa e e in quattrini era molto frequente ma cambiare un sistema di computo che ha rappresentato una base monolitica per secoli non deve essere stata cosa semplice. Pensate che a Roma in alcune fonti scritte il "provisino"senatoriale appare fino alla metà del XVI secolo come moneta ideale e ciò nonostante esistessero da tempo la "cinquina" senatoriale,prima e il "quattrino" di tipo papale, dopo. Gli ultimi denari piccoli dell'Italia centrale sarebbero quelli di Gubbio e Pesaro ma in questo caso gli amici di Ancona potranno essere più precisi ;) . In attesa di leggere vostre considerazioni più approfondite..... Cari saluti1 punto
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io invece sono dell'idea che una collezione o la fai come ti pare o fai anche a meno di farla...1 punto
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Bruto notate sul dritto in alto bolle di surriscaldamento della lamina d'argento1 punto
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Qualunque sia la datazione, resta comunque un importante scoperta. Almeno siamo sicuri che finira' in un museo e non a casa di qualcuno. :D1 punto
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Bene , bravo Giamba! Ma è Adolf Emil o Adolf Herbert ? I Cahn lasciarono la Germania per evitare le persecuzioni. Altri eccelleneti numismatici fuggirono da Francoforte, allora uno dei migliori mercati numismatici: Hess, Rosenberg, non ricordo se anche lo stesso Hamburger.. La Svizzera offriva condizioni di lavoro ottimali e a Zurigo/Ginevra/Basilea/Lucerna si installarono mercanti che hanno dato vita a ditte eccellenti : Mildenberg con la Bank Leu a zurigo , i Cahn a Basilea con Muenzen und Medaillen Sternberg a Zurigo, Hess a Lucerna e poi a Zurigo. Oggi, con l'eccezione della Hess-Divo che continua, dopo un cambio di proprietà ma con il marchio storico, la sua attività a Zurigo , tutte le altre hanno purtroppo chiuso i battenti E' la storia , il cambio generazionale, ma alcune condizioni ambientali che determinano queste evoluzioni. Al contempo nuove ditte, di ottima qualità e altrettanto agguerrite sono nate e operano attivamente sul mercato svizzero in particolare, ma anche europeo per la croce ( :P ) e delizia dei collezionisti ..1 punto
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Adrianopoli, proprio per la sua particolare importanza strategica (dopo la sua fondazione nel 125 ad opera dell'imperatore Adriano, divenne il principale centro della Tracia, passaggio obbligato per gli Stretti), fu campo di battaglia parecchie volte nella storia romana: oltre alla battaglia più famosa, quella del 378, in cui l'imperatore Valente trovò la morte contro i Goti, vanno ricordate quelle del periodo immediatamente post-tetrarchico, nel 324 (quella ricordata da agrippa), in cui Costantino sconfisse e catturò Licinio, divevendo padrone unico dell'impero, e prima, nel 313, quando lo stesso Licinio ebbe ragione del rivale Massimino II Daia, conquistando per se' l'intero Oriente. Molto interessante la discussione, non ne avevo mai sentito parlare: da quel che ho capito dal primo intervento di agrippa questo particolare apparirebbe sulle monete della tipologia URBS ROMA coniate subito dopo la vittoria di Costantino del 324; ma io sapevo che questa tipologia compare in funzione della fondazione ufficiale di Costantinopoli nel 330 :unsure: ...1 punto
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Questa "Lupa" è in vendita adesso su eBay l'avevo già vista giorni fà , poi dopo questo post mi sono accorto che è anche Lei della Famiglia , Zecca Cizico1 punto
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