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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/01/12 in tutte le aree
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Solo per comunicare, a chi può interessare, che ho completato l' inserimento del catalogo "Bergamo"; mancano un paio di fotografie, che possiedo di qualità inaccettabile, e mi riservo di sostituire appena ne disporrò quelle non particolarmente belle inserite. Dato che il catalogo non è un qualcosa di immodificabile, sarò grato a chi vorrà darmi consigli per migliorarlo.4 punti
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Credo che un ruolo fondamentale del forum sia quello di avvicinare i giovani alla numismatica. Penso che chiunque di noi, frequentando negli ultimi anni i convegni, abbia notato che l'età media fosse molto alta, ed abbia pensato quale futuro potesse mai avere la nostra passione, tanto che preferivo i convegni dove (orrore!) accanto ai banchi delle nostre amate monete e medaglie ci fossero quelli con le schede telefoniche, con le sorpresine kinder, ecc., perché almeno vedevo dei ragazzi e mi dicevo «chissà, se solo 1 su 30 buttasse l'occhio e si interessasse di monete, sarebbe già un buon risultato!». Un po' grazie all'Euro, un po' grazie a internet, spero che si formi un «nocciolo duro» di appassionati, e spero anche che nelle scuole si insegni più e meglio la storia, onde evitare di sentire ragazzi di un liceo di Milano dire che il 25 aprile è la festa della liberazione dagli spagnoli o dagli austriaci. Penso infine, anche dal punto di vista dell'educazione civica, che è sempre positivo che i collezionisti (di qualunque oggetto) crescano di numero: generalmente chi colleziona ha disciplina interiore, pazienza, capacità di ascoltare gli altri e rifugge dall'arroganza: tutte cose oggi quanto mai rare. Quindi - e chiudo - se, come credo, questo forum (frequentato dal raccoglitore di spiccioli come dallo studioso di monete della Magna Grecia) è un ponte fra la tradizione numismatica e le nuove tecnologie, credo che tutti dobbiamo esserne orgogliosi e darci da fare per svilupparlo sempre più.4 punti
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Ciao. Siamo sempre lì. Quando non si hanno certezze sono le "firme" che fanno la differenza. A poco rileva che la presunta "prova" (o "progetto") di moneta manchi nel Pagani, nel Simonetti, nel Montenegro (1995) e più di recente, anche nell'Attardi/Gaudenzi e che nel recentissimo "Prove e Progetti di elledi venga indicato come progetto per una medaglia. Come ha scritto Pier (post nr.8 e 10), questo tondello, quando ancora era "anonimo", passava a poche decine di euro su Ebay e non riscuoteva nessuna attenzione. Ma tutto ciò muta nel momento in cui il tondello viene presentato al mercato da un'autorevole firma con una nuova identità che, sia chiaro, non è la conseguenza di nuovi riscontri documentali che ne attestano il nuovo status, bensì il frutto di semplici deduzioni che però hanno il pregio di essere "firmate". Come per incanto il tondello passa in poco tempo da 40 a 400 euro e - questo è l'aspetto che più mi incuriosisce, senza che il mercato si ponga alcun dubbio in merito a quali siano gli elementi di novità che ne hanno determinato questa "nuova vita". Il ragionamento (se così lo si può chiamare....) è il seguente: "se l'ha detto Lui allora sarà così". Il "bello" di tutto ciò è che si è parlato di "navigazione a vista".....e qui, se permettete, non sono d'accordo. La navigazione "a vista" presuppone che si abbia la visione di punti di riferimento certi che orientano il pilotaggio; in questo caso, il "pilota" non ha alcun riferimento certo, ma si rimette alle indicazioni che qualcuno (per carità, sicuramente autorevole) gli riporta, senza peraltro che tali indicazioni possano essere mai verificate. Si tratta quindi, più che di un "navigare a vista", di un pilotaggio "fideistico", in cui il "pilota" naviga compiendo "atti di fede" su una rotta che gli viene imposta da qualcuno. Per fortuna qui non si corre il rischio di urtare montagne o scogli ma solo, al più, di buttare qualche centinaio di euro. Ma se c'è chi preferisce questo tipo di navigazione...è giusto anche che il mercato lo assecondi. Saluti. Michele3 punti
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In questi giorni ho avuto il tempo di sfogliare il Duboin e controllare le ordinanze relative alle battiture per la zecca di Asti e di Aosta per il periodo 1559-1661. Come si evince dall' ordinanza del 15 luglio 1558 citata anche da Eligio e dalle lettere del 12 gennaio e 15 luglio 1559 ,nella zecca di Asti operava Giacomo Diano al quale viene concesso di battere anche testoni , mezzi e quarti Il periodo di emissione va dal 2 giugno 1558 al 31 maggio 1561 e dal 1 luglio 1561 al 31 dicembre 1561 come indicato dai Conti dello stesso mastro di zecca d' Asti Giacomo Diano Si battono testoni per marchi 3070 Pertanto il testone della discussione, potrebbe essere stato battuto nel 1560 ,perido ducale,dalla zecca di Asti essendo operante in base all' ordinanza del 1558 Ho controllato anche la documentazione sulla zecca di Aosta E' nota una ordinanza del 1 ottobre 1554 che concede la battitura di ducati , scudi , talleri , grossi ,..., ma non prevede testoni a Nicolo' Vialardo Purtroppo la quantita' e il tipo emesso non risulta dai conti del mastro di zecca di Aosta , tuttavia conosciamo i dati presenti nel conto delle guardie dall' ottobre del 1554 fino al febbraio del 1559 Questi confermano che in tale lasso di tempo non vennero battuti testoni Risulta invece dalla lettera della Camera dei Conti del 12 Gennaio 1559 e di quella successiva del 28 marzo 1559 che anche Aosta e' autorizzata a battere testoni del tipo dell' ordinananza del 15 luglio 1558. Sappiamo tuttavia che a Nicolo' Vialardo , a seguito della pace di Cateau-Cambrésis con il possesso nuovamente della Savoia, viene affidata la zecca di Chambery' e quindi lascia Aosta Non risulta dalla documentazione un nuovo mastro di zecca che prenda il suo posto ad Aosta dopo il 1560 Il tutto e' confermato della lettera dei Conti 2 ottobre 1559 e dagli stessi conti del mastro di zecca Vialardo a Chambery' che vanno dal 17 ottobre 1559 al 30 dicembre 1561. Mi pare quindi difficile attribuire il testone di questa discussione alla zecca di Aosta considerato il fatto che all' epoca non operava piu' tale officina basandosi sulla documentazione attualmente conosciuta. p.s. Grazie Eligio della ulteriore conferma di non aver mai visto in cataloghi e testi numismatici questa tipologia di testone e della sua probabile battitura nella zecca di Asti2 punti
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Noto con piacere solo ora il bel testone postato in questa discussione. Se non mi sono perso qualche passaggio in asta, mi sentirei di confermare che in letteratura non sia mai stata pubblicata un simile tipologia. Non comprendo però i motivi che spingono a ritenerla coniata ad Aosta, e non ad Asti. Nel 1560 la zecca di Aosta era quasi certamente chiusa (l'appalto del Vialardi era terminato nel febbraio dell'anno prima), mentre ad Asti lavorava ancora Giacomo Dian. Dalle ricerche di archivio che ho condotto non ho trovato alcun cenno ad un'attività di Aosta nel 1560, mentre per Asti esistono delle ordinanze specifiche datate 15 luglio 1559 che stabiliscono l'emissione di testoni, cavallotti, grossi e quarti, tutti menzionati nei conti corrispondenti del maestro Dian riferibili al periodo 1559-1561. Le affermazioni che riporta ad esempio il Simonetti sulla assenza di documenti per Asti dopo il 1559 e il contestuale mutamento della sigla di zecca in quell'anno dalla A alla stella sono errate (non ho mai capito su che basi venisse affermato ciò). Questo obbliga a riconsiderare alcune attribuzioni dei pezzi datati 1559 con la lettera A. La moneta appartiene a tutti gli effetti al periodo ducale, dato che con la pace di Cateau-Cambrésis del 1559 il Ducato di Savoia era stato pienamente ripristinato (almeno sul piano formale) e la contea di Asti inserita all'interno di questa istituzione. Nessun periodo intermedio, dunque, ma inizio dell'età ducale. Regards, E.2 punti
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Buon Giorno, così come da Lei ipotizzato i rimandi sono alle opere indicate, in particolare gli ultimi riferimenti sono in relazione alle tavole che illustrano i segni di zecca collegandoli al semestre di emissione. Il rimando all’opera del Bernocchi (C.N.F. Vol II ,Corpus Nummorum Florentinorum) è alla Tavola XXVII del secondo Volume segno 18 Non credo che l’opera del Bernocchi sia disponibile in formato elettronico, sicuramente non in rete, è certamente disponibile per la consultazione in molte Biblioteche oltre che per l’acquisto presso diverse librerie oltre che direttamente dall’editore. È un’opera imponente, per certi aspetti “esagerata” per coloro che non sono ‘gravemente ammalati di questo periodo storico’, resta fondamentale anche se con il progredire degli studi sui documenti e dall’analisi dei dati emersi da scavi portati avanti nel frattempo, alcuni aspetti dovrebbero essere aggiornati. Mi sento di segnalarLe il MIR Firenze, non confrontabile con il CNF, senza dubbio più accessibile anche economicamente, che abbraccia anche tutta la produzione della zecca successivamente alla repubblica. Chiudo con una annotazione, ogni appunto, nota, classificazione va visto e valutato in relazione al momento nel quale è stato compilato. Prima della pubblicazione del testo dell’Orsini o successivamente del CNI i riferimenti erano oltre che limitati, “diversi”, come si può verificare scorrendo i cataloghi d’asta. Ho un riferimento al segno “tenaglia chiusa” del periodo a cavallo del 1300 indicato come “dente”, in effetti ricorda un molare. Negli anni ’50 Herbert E. Ives ( già presidente di The American Numismatic Society) che ha pubblicato uno studio sulla datazione dei Fiorini basato sull’analisi stilistica faceva ancora riferimento al CNI e quindi indirettamente all’Orsini. È fondamentale la diffusione della conoscenza, l’accesso alle fonti siano essi documenti o nel nostro caso monete è in molti casi (quasi sempre) precluso a tutti, fatte salve le solite eccezioni, in genere le richieste non sono neppure considerate; se posso capire la necessità di un “filtro” per proteggere alcuni documenti più fragili mi risulta odiosa l’esclusione di chi non appartiene alla cerchia degli eletti. Fortunatamente questo Forum presenta e rappresenta alcune notevoli eccezioni. cordialità2 punti
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Bisogna partire dal presupposto che la quasi totalità delle monete bronzee ha subìto, in antica data o l'altro ieri, un processo di pulitura/restauro più o meno accentuato, più o meno ben eseguito. A chi sostiene di comperare solo esemplari intonsi ricordo che la terra non li ha mai restituiti tali, purtroppo...... D'altro canto il restauro é una cosa normalissima, nel campo dell'arte e dell'antiquariato, e meno male che esiste, o non potremmo apprezzare appieno la bellezza di certi oggetti (qualcuno ha mai visto le foto dei bronzi di riace quando sono stati recuperati ?). Non parliamo poi del restauro conservativo, senza il quale avremmo perso bronzi, affreschi, pitture ecc. ecc. Il problema é proprio questo: la qualità del restauro. Se chi ha eseguito il lavoro é persona professionalmente competente nulla da eccepire, probabilmente ci accorgeremo a fatica del suo intervento, ma se nelle vene di chi ha messo mano alla moneta scorre un sangue "picassiano" (vedasi gli esempi qui postati) il risultato sarà ben diverso (purtroppo)2 punti
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La Repubblia del Leone sente il vento della rivoluzione giacobina, ma ancora non conosce il triste ed inglorioso destino che l’aspetta a Campoformio; terra spartita e lacerata tra Francia ed Austria. Così si spegne anche la Serenissima, dopo che la Superba era capitolata il 4 settembre e con loro l'eccezione delle Repubbliche marinare. Nel 1796 la Serenissima Repubblica ha dominii sulla costa dalmata ed emette moneta per queste terre. Con decreto del 6 febbrajo 1796 si si da luogo ad un’emissione di monete di gazzette da due soldi e, moneta da soldi uno in rame. Sono due emissione molto curate, a discapito di quanto veniva generalmente prodotto per la costa adriatica orientale. Il colore del rame è cuoio, il dettaglio definito ed il tondello assai largo, tutto di buon rilievo per quanto l’impronta fosse semplice, assai ben impresso. Al diritto abbiamo l’immancabile simbolo della Repubblica: il leone di San Marco in soldo, nimbato, di fronte, con la zampa destra a sostenere il Vangelo; in esergo il valore pari a soldi II. Al rovescio le terre di destino dell’emissione: Dalmazia ed Albania. In Dalmazia la gazzetta da II soldi era già stata emessa con decreto del 17 giugno 1684, poi 10 febbrajo 1691, ed infine 20 febbrajo 1710, con una svalutazione del peso da 7,50 grammi a 4,30 grammi. Assistiamo con l’emissione del 1796 ad uno dei pochi casi numismatici e … storici di rivalutazione di una moneta, ma in questo caso dovutamente ad ignoranza. Con il decreto del 6 febbrajo 1796 si conia una moneta cui a Venezia se ne è persa la memoria storica, al punto da non ricordarne peso e titolo, ed è così che le monete hanno peso di 34 e 17 carati (pari a 7,02 teorici) sulla traccia di una tabella atta alle emissioni per la Candia del 1669, mentre le ultime emissioni per la Dalmazia erano di 24 carati (gr. 4,95 teorici). Il Papadopoli, Paolucci e CNI fanno riferimento, per riconoscere l’emissone al peso ed allo stile “moderno” avendo legenda praticamente identica , con l’impronta al diritto. Repubblica Serenissima di Venezia Regnante Ludovico Manin (1789-1797) Doge CXX - Monetazione anonima per la Dalmazia e Albania legge 6.2.1796 Gazzetta da soldi 2 (1796) Venezia Ramegr. 6,838 diametro 31,94mm D/ SAN *MARC*VEN* leone di San Marco in soldo, di stile moderno; in esergo *II* Rv: * / DALMA / E • T / ALBAN / * Taglio liscio ↓ Conservazione: SPL moneta Rara Ex Dorotheum a Vienna 1977 Paolucci 799, Gamberini 2052, CNI 105. Da notare che nel CNI alla tavola XXXIV n.7 è illustrata chiaramente una moneta facente parte dell’emissione del 1796 ma attribuita al 1684.1 punto
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Ogni tanto bisogna fare qualche consuntivo personale ,ma anche del forum in genere : sono passati due anni e mezzo dal giorno che mi sono iscritto, sembrano un'eternità,una partecipazione attiva e coinvolgente non ci sono dubbi. Mi ricordo ancora il mio primo post postavo un mezzano di Piacenza, non capivo bene le leggende,ero timoroso, ma chissà com'è questo forum mi domandavo. Mangio un boccone guardo la discussione e c'era già una risposta, direi una dissertazione più che una risposta di Giollo 2 su questa moneta, allora mi sono detto questo forum funziona ; tra l'altro un segno del destino, credo molto in questo, Giorgio diventerà poi successivamente amico,poi compagno di viaggio nell'avventura sui denari di Pavia ; nel forum scoprirò dopo ci sono " grandi " numismatici, ma soprattutto grandi uomini , Giorgio di certo lo è. Mi ricordo il terzo post " vendita di monete di stato a privati ",dimostrava da parte mia una certa propensione a cercare spunti forti, da discussione,fu effettivamente una discussione esagerata con pareri contrastanti, ma poi l'editoriale di Cronaca Numismatica di tre mesi dopo parlava proprio di questo. Un' altra delle prime ricordo fu " collezionare monete è uno status symbol ? ", la ritrovai chiedendomi però l'autorizzazione sull'altro forum ripresa da Antwala , diceva ottimo spunto per arrivare a considerazioni sociali e umane, gli interessavano molto questi aspetti e ne discussero anche loro. Ma lasciamo stare i remember, torniamo al forum , che è quello che ci interessa,come l'avevo trovato e com'è oggi . Tempo fa parlando con alcuni dello staff dissi e loro concordavano il forum è pronto , maturo per passare al secondo livello, credo che ci sia riuscito, ci stia riuscendo, anzi credo che in futuro possa fare un ulteriore step, forse il più importante. Siamo passati dal contenitore di notizie, informazioni, identificazioni di monete a un passaggio di contenuti tecnico/scientifico grazie anche all'apporto di importanti addetti ai lavori ,nei cataloghi, negli articoli, nella presentazione di libri importanti di alcuni utenti, le discussioni tecniche sono partecipate, escono anche scoop, monete inedite, è inutile ricordare il primato e il successo dei denari di Lucca con le sue 62.000 letture e circa 350-400 monete postate dagli utenti. E' cresciuta la parte organizzativa, i circoli ,i gruppi d'incontro, vera novità nel panorama della numismatica italiana, la collaborazione del forum a eventi o giornate di studi importanti, ricordo il successo della giornata del grosso con 12.000 letture in neanche due mesi o il concorso per i giovani numismatici dell'anno scorso. Ma il tentativo, che sembrava un pò azzardato anche nella Piazzetta di proporre temi di riflessione, il cercare di scavare nel mondo della numismatica sembra riuscito, una discussione ritornata a galla come quella del " Collezionista solitario "che parla dell'io del del collezionista e dei suoi sentimenti ha avuto 2.500 letture circa ed è sicuramente un buon segno. Altrettanto seguito hanno avuto temi come la divulgazione, il ruolo civico e sociale del collezionismo, la discussione sui sequestri tanto vissuta e tormentata ha avuto 22.000 letture circa. Lamoneta si pone quindi come quasi un organo di informazione,direi anche superiore come seguito e letture a riviste del settore, riferimento del mondo della numismatica, che ormai tutti leggono e che continua ad avere nuove e anche prestigiose iscrizioni. E allora a questo punto il ruolo dei comunicatori del forum , ce ne sono tanti e bravi, diventa importante quasi civico, sociale, sarà letto da molti ,potrebbero creare consenso o anche dissenso,si può in alcuni casi paragonarli ad alcuni editoriali. Quindi i messaggi diventeranno sempre più impegnativi più i temi saranno improntati su argomenti centrali del ruolo che ricopre la numismatica e il suo mondo, dovranno essere di insegnamento, stimolo,divulgazione,dovranno aiutare questa scienza a crescere e trovare nuova linfa. Una responsabilità in un certo qual senso,io credo che i comunicatori del forum siano pronti a questo servizio, a questa sfida,credo che il forum stia facendo molto e sempre di più a favore della numismatica. Sempre di più molti lo riconoscono e lo capiscono, il futuro è qui, una platea universale in diretta, unica e tutta per la numismatica,che aumenta di numero e di qualità,mai un evento, una giornata di studi, una lezione universitaria potrà raggiungere questi numeri. E allora forza comunicatori del forum,dipende molto anche da voi ora, son sicuro che assolverete a questo compito anche di responsabilità nel miglior modo, d'altronde senza la comunicazione tutto rimarrebbe ristretto e chiuso in un piccolo ambito, divulgate e comunicate, auguri !1 punto
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E' vero purtroppo non e' disponibile in pdf Tuttavia e' consultabile qui http://www.basesdocu...ives/duboin.php Rinnovo la domanda posta un paio di mesi fa , qualcuno e' in grado di scaricare con una procedura automatica e veloce queste scansioni e poi trasformarle in pdf ? Scaricarle manualmente pagina per pagina e' un lavoro improbo1 punto
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Buona festa merce rara la genia dei divulgatori, credo sia parte del patrimonio genetico dell'individuo. Lo fa e tanto gli basta. Non cerca fama, lodi e riconoscimenti; appaga quella stupenda voglia di trasmettere sapere agli altri e ne è contento. Non è ipocrita, non é saccente e non ha nemmeno quella punta di sano egoismo che, talora, dovrebbe esserci; è anche pronto a ritornare sui suoi passi se qualche cosa detta si rivela inesatta. E' un entusiasta ed è positivo e nel forum ce n'è più d'uno; fortunatamente :) saluti luciano1 punto
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E' fuor di dubbio che, come dicono Piergi , Elledi ed altri mancano prove certe per associare questo tondello ad un progetto monetale, ma e' pur vero che nel ragionare si possano fare delle supposizioni piu' o meno autorevoli su tale tondello...certo mi e' difficile immaginare una medaglia col contorno rigato...ha poco senso!Poi giustamente mancano riscontri in un senso o nell' altro ma nel dubbio e' giusto che ciascuno faccia le proprie personali valutazioni senza per questo passare da "principiante" della numismatica!1 punto
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Grazie a Piergi per gli estratti dal prezioso volume del Duboin (una messe di informazioni, peccato non sia in PDF in rete... uno spunto per un lavoro "wiki"?). Tra l'altro, sulle ordinanze c'è un po' di ambiguità. A me risultano due diversi provvedimenti, uno del 15 luglio 1558 e un secondo del 15 luglio 1559, entrambi riferiti ad Asti, entrambi menzionanti testoni, ma con caratteristiche intrinseche leggermente diverse! Questa sottigliezza non cambia nulla rispetto a quanto stiamo discutendo qui, ma dà l'idea della complessità dell'analisi documentaria e della sottigliezza delle argomentazioni. Questo pomeriggio ho controllato ancora in giro tra la mia biblioteca ed effettivamente non ho trovato un testone simile a quello qui pubblicato. Un altro piccolo gioiello che emerge dal forum, e un piccolo tassello in più alla monetazione dei Savoia, alla quale restano comunque ancora molti pezzi da scoprire. E.1 punto
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Io penso che sia meglio aspirare aria pulita, ( possibilmente di montagna ), sigari, sigarini, sigaroni, sigarette... o altro sarebbe meglio lasciarli li :) saluti TIBERIVS1 punto
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Caro jadg, il conio o punzone è un pezzo solo, io stesso mi sono chiesto come lo utilizzavano. Le ipotesi secondo me sono: usato come punzone per fare il vero conio da stampare le medaglie, oppure se utilizzato come conio su lamierini sottili battuti sul rovescio poi assemblati con altro lamierino oppure come la medaglia al post 32 fatta con lamierino sottile e saldato il bordo. Saluti Giancarlone1 punto
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Non per rovinare la festa a nessuno, ma il 1889 cc non mi convince ancora.. purtroppo le foto non aiutano proprio. http://www.mcsearch.....html?id=295974 foto di una autentica. In particolare il 9 di 1889 nella tua pare quasi attaccato mentre in questa appare più staccato, inoltre nella tua e mancante completamente una stelletta sul dritto ma il bordo miracolosamente e rimasto elevato ed anche questo e strano. comunque se giri sul web troverai morgan (fake) 1889 fatti con i cosidetti, tanto da ingannare esperti1 punto
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Ti metto la descrizione di uno simile ma con diverso magistrato di zecca: Il valore è elevato e non sarei in grado di valutare l'autenticità della tua anche se mi sembra buono. In ogni caso ti consiglio di farla periziare da un perito numismatico. http://dl.dropbox.com/u/11761319/Pirro-Siracusa.jpg Lot description: La Collezione Prospero di antiche monete greche. EPIRO. Regno di Epiro, Pirro (297-272 aC), Gold Stater, 8.55g,. Colpito a Siracusa, 278 aC, capo di Atena rivolta a destra, indossa un elmo corinzio ornato di Pegasos, una tripla-pendant orecchino e una collana di perle, i capelli che scorre lungo il collo, alle spalle una civetta, A seguito. Rev. BAΣIΛEΩΣ ΠYPPOY, Nike scendendo a sinistra, con una corona di fiori nella mano destra e un trofeo nella sua sinistra, un bucranio ai suoi piedi a sinistra (BMC 1; Kraay - Hirmer pl 151, 475 (questi dies);. Jameson 1124 (questi dies); Gulbenkian 910 (questo dritto die), Jenkins, AGC, 635 (questo die dritto), 628 (questo die inverso)). Alcuni segni di luce sul bordo, di meravigliosi stile ellenistico, buono molto raffinato e molto raro. Ex Bank Leu AG, Asta 42, Zurigo, 12 maggio 1987, lotto 214 Ex Bank Leu SA, Asta 52, Zurigo, 15 maggio 1991, lotto 67 La moneta d'oro di Pirro è tra i più belli del periodo ellenistico. I tipi di questa moneta sono chiaramente derivati dai stateri d'oro di Alessandro Magno, e sono stati trasformati in disegni di stile superbo. Il rovescio in particolare, mostra Nike in movimento, il suo panneggio vorticoso attorno a lei. Al posto di un Stylis, Nike detiene ora un trofeo militare, così come la corona di Zeus Dodonian. Stima: US $ 40.0001 punto
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Il "valore" delle monete è solo quello di borsa dell'intrinseco, per il resto conta solo quello che il mercato è disposto aspendere per acquisirle, in questo entra in gioco quanto queste siano ricercate e l'offerta esistente, la rarità assoluta conta molto meno. Ti faccio un esempio stupido: prendi due monete aventi stesso modulo, intrinseco, numero di esemplari coniati e anno di coniazione, una francese ed un'altra diciamo del Vietnam, seguendo il tuo ragionamento dovrebbero avere lo stesso prezzo di mercato mentre invece le monete francesi sono richiestissime in tutto il mondo ed i pezzi esistenti non coprono la richiesta mentre quelle del Vietnam hanno un mercato limitatissimo, quello che si chiama di nicchia, ed i pezzi esistenti sono superiori alla richiesta stessa ! Poi c'è il discorso della moda del momento, di 20 lire del 1936 (10 000 esemplari battuti)ne trovi, in qualsiasi convegno, almeno un paio presso tutti gli espositori eppure il prezzo rimane altissimo mentre le 10 lire d'argento di Pio XII del '42 (1000 pezzi) pur essendo di difficile reperimento ma che in questo momento non si fila nessuno te lo porti a casa con il costo di un buon marengo comune. Altro esempio, i due euro "Grace Kelly" moneta nemmeno particolarmente rara (20 001 es.) o bella dall'intrinseco nullo veniva venduta, un un certo momento, a 1400 Euro !!!! Vai a capire ! Cercare una logica matematica nel mercato numismatico è impossibile perchè v a persino oltre la logica di domanda e dell'offerta ma vive di logiche proprie.1 punto
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Si, il forum è nato anche per far comunicare i giovani sulla numismatica,è uno dei principi su cui è nato, quindi l'attenzione è rivolta molto a loro, perchè rappresentano il futuro. Certamente rispetto all'età media dei Circoli tradizionali il forum è giovane,maneggiano bene il mezzo e si appassionano piano, piano ; sono da coltivare come delle piantine. Tra l'altro ricordo il Concorso dell'anno scorso col Patrocinio di SNI per i giovani numismatici del forum che ebbe un grande successo, c'è sul forum un Circolo Giovani molto attivo,indubbiamente bisogna investire molto su di loro affinchè la numismatica e il collezionismo continuino nel tempo. Però bisogna seminare e prestare attenzione, come era importante parlare anche dei corsi universitari di numismatica presenti attualmente in Italia e diffondere e promulgare la loro esistenza,la numismatica italiana è anche corsi universitari. Se non si diffonde questo messaggio anche questi,se poco frequentati saranno diminuiti o tagliati,quindi è indispensabile che siano seguiti,potrebbero anche nascere delle vocazioni e delle nuove passioni . I giovani che abbiamo sul forum sono bravi e portati, si sono appassionati essenzialmente sul forum, è compito del forum seguirli e accompagnarli.1 punto
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Restando sull'articolo riguardante le monete emesse durante il "bellum sociale"avrei preferito che accanto a ciascuna dscrizione monetale vi fosse citato il riferimento alla foto pubblicata. In tal modo è più facile comprendere la descrizione. --Salutoni -odjob1 punto
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Questa invece è la mia moneta da 1 sechsling del 1787 durante il periodo in cui il Ducato era danese esattamente da quando Paolo (futuro Zar di Russia) e nuovo Duca di Holstein-Gottorp, sotto la reggenza della madre, Caterina la Grande, nel 1773 aveva ceduto i diritti della casata al cugino del nonno l'anziano Principe-Vescovo di Lubecca, che rappresentava la linea collaterale degli Holstein-Gottorp. Il Principe-Vescovo cedette in cambio la Contea di Oldenburg. Caterina rinunciò per se e per il figlio ai diritti sullo Schleswig-Holstein, che andarono quindi al Re di Danimarca.1 punto
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Attenzione: il ventennale dell'Euro cadrà nel 2019. Nel 2022 cadrà il ventennale della circolazione del contante Euro. Eppure fonti autorevoli sostengono che la moneta non sopravviverà oltre il 2015... :crazy: i Maya? :D1 punto
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Oh sì, hai ragione. Ho confuso il campo il campo destro con l' esergo. Perdono. Allora è il Goebl 222c2 Siscia, il RIC 251 ha due prigionieri al R/, ne vedo solamente uno. Saluti, Ff.1 punto
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Mmmm, quella stella nel campo sinistro ci ha salvato da 10'000 varianti :D RIC V-1, 246 Siscia. Saluti, Ff.1 punto
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:lol: vista la sua patina bianca....penso che a l'epoqua.....il piombo lo metevano ne i fucili.......! no ne i salami.....! :lol:1 punto
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Grazie per gli apprezzamenti; in realtà sono io a dover ringraziare per l'opportunità di poter mettere a disposizione le mie conoscenze; avendo disponibile il materiale, era solo questione di tempi. Sarebbe mio desiderio che i compilatori di listini e cataloghi d'asta tenessero conto delle indicazioni sulle rarità dei veri tipi, perchè c'è una grande confusione, ma forse la mia resterà solo una speranza. Ringrazio Gallienus per la recensione - anche se è passato un po' di tempo ! -; spero di poterlo conoscere di persona. Ovviamente sono sempre a disposizione per pareri su monete bergamasche o per indicazioni sul loro valore. Buona primavera !1 punto
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Buonasera all’Alpino, complimenti per il fiorino, anticipo che la monetazione medievale esula dai miei studi (mi occupo solo di classiche) e sono completamente digiuno, però è del periodo in cui visse Cosimo de’ Medici che grazie al suo mecenatismo riuscì a sborsare la bellezza di 85.000 fiorini d’oro per la costruzione di un convento domenicano di Firenze. Ora pongo un piccolo quesito: quale era il potere d’acquisto di un singolo fiorino all’epoca (prima metà del ‘400) e se rapportato alla nostra comune moneta europea quale valore avrebbe oggi rispetto all’euro. Chiedo venia per questa mia intromissione nella monetazione medievale e soprattutto fiorentina. Grazie, Marcus Didius1 punto
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Vero cig, prima non ho aggiunto che il mio discorso era riferito al discorso prettamente venale. Può essere che prima o poi questa cosa potrà stancare ma per adesso non ci voglio pensare; al momento mi piacciono tutte sbrilluccicose nei loro cofanetti e comunque, fino a che saranno una diversa dall'altra, l'attesa ci sarà sempre...poi, sul discorso emissioni comuni a go-go, ho già espresso il mio parere e quelle sì che potrebbero venire a noia se ripetute frequentemente.1 punto
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Anno 2011 Settembre 2011 è finalmente arrivato, la tanto estenuante attesa è giunta al termine e si può iniziare a "darci dentro". Nelle settimane precedenti, insieme ai miei collaboratori, ne abbiamo già parlato, inizieremo subito. Durante l'anno sono venute fuori numerose ipotesi e l'idea che si tratti di un pozzo votivo è sempre più giustificata. Una cisterna sarebbe troppo piccola, un pozzo sarebbe troppo in alto (40m sopra la prima falla). Io, coadiuvato da altre due persone fisse fuori (sicurezza in primis), rientro nel pozzo, finalmente ci riuniamo, dopo 11 mesi di attesa e questa volta ho tutte le intenzioni di vincere. Durante l'estate avevo sognato un possibile esito, ma su questo torneremo dopo. Sì parte! Come l'anno precedente uno scavo attento, cercare di desumere ogni qualsiasi situazione e azione umana; stratigrafia al limite! Purtroppo quest'anno il titolare della cooperativa, nonché mio insegnante di "corda" e grande amico, ha da lavorare, pagato, e dunque sarà poco presente e senza di lui non entro! La sorpresa arriva però dopo il quarto giorno di scavo, davanti a me, c'è una situazione che sarà da li in avanti la più complicata possibile. Finalmente un qualcosa, una testimonianza, niente di che all'apparenza, ma importante ai fini della soluzione dell'enigma: un piano di tegole. Piano di tegole non ancora del tutto scoperto A ben 9 metri di profondità, un piano di tegole perfettamente ricostruibili in superficie (scopriremo poi), si presenta sotto i miei piedi e inizia una carrellata di fotografie al limite, appesi a metà pozzo per creare delle mappe di distribuzione e per definire le varie unità stratigrafiche. L'emozione non tarda ad arrivare, sopratutto al momento nel quale le operazioni di estrazione iniziano. Ogni "cazzuolata" mi aspettavo di trovare un qualcosa, un qualcosa di importante...tolte tutte le tegole, sotto di me, una situazione ancora più paradossale. Mi trovavo a camminare e sopratutto, circondato, da enormi pezzi di dolium, un orcio che abbiamo stimato in seguito essere alto 1,80m e largo al centro 1,10m. La situazione era paradossale, quell'orcio sembrava come se fosse stato inserito intero, stavo trovando tutto l'orlo, e l'inizio della pancia. Come lo avevano inserito li dentro? Intero? Avevano dunque costruito il pozzo in concomitanza della deposizione di un qualcosa? C'era da impazzire, finalmente stavo scavando qualcosa di reale, qualcosa che apparteneva realmente a quel pozzo. Frammenti di orcio che mi circondavano e mi facevano da pavimento Le giornate andavano ora a rilento, adesso si richiedeva la massima attenzione e io già pensavo a come raccontarvi il tutto (in quei giorni lo spunto di questo Topic). Iniziamo a togliere l'orcio, pezzo dopo pezzo, cercando di verificare che i pezzi a parete non fossero realmente rimasti a quella maniera perché in principio, intero. Una mattina, come tutti i giorni, entro nel pozzo, inizio a scavare e intorno alle 10, mentre congetturavo fra me e me, in fondo al mio pozzo, la trowel passa su qualcosa di "morbido", di tenero. Si scopre davanti a me un osso. Durante i metri precedenti, frammenti di ossa animali erano stati trovati e per il momento decido di non dargli peso. Pochi minuti dopo ci ripenso, le ossa, avevo già visto essere in condizioni critiche e dunque prima di rovinarle decido di vedere cosa può essere. In silenzio, senza dire a nessuno cosa stavo facendo procedo con lo scoprire molto attentamente questo osso. Era un femore, ancora attaccato al bacino, spuntato pochi centimetri sotto. Il mio battito cardiaco sale alle stelle, un mix di "paura" e gioia e stupore. Chiamo i miei compagni: "Ragazzi, mi sa che ho trovato un po' di ossa", "Che genere di ossa?" mi rispondono, "E' un femore attaccato al bacino e a meno che gli etruschi non commerciassero gorilla mi sembra proprio di uomo!"....da sopra, il silenzio... La troupe si mobilita, in pochi minuti sono tutti sopra di me a fare domande e soprattutto, mi dicono, stai fermo. Ebbene sì, io durante l'estate avevo pensato, sognato, al ritrovamento di un morto all'interno del pozzo. Io, per quanto possa dire che me la cavi piuttosto bene in quanto a stratigrafia e metodologia di scavo, un morto non l'ho mai scavato e dunque, pensai sin da subito di passare il testimone ad un altro mio grande amico della cooperativa, che di morti ne ha scavati a centinaia. Pochi minuti dopo, arriva, lui soffre negli spazi chiusi e non vuole entrare ma è l'unico in grado di fare una cosa del genere. Entra e in pochi secondi ci conferma che le ossa sono umane, adesso dobbiamo vedere di scoprirle. Io, felice all'inverosimile, mi faccio da parte più che volentieri e assisto il compagno di squadra in tutto e per tutto. Lui è un pignolo (sì lo siamo tutti in quella squadra :D) e munito di bisturi e cucchiaino si mette a scavare millimetro per millimetro queste ossa.....la sorpresa, con l'avanzare dei giorni è sempre più grande. Dopo una settimana di esaurimenti nervosi (non oso pensare cosa significhi scavare un morto a 10 metri di profondità in uno spazio di diametro 1,20m) la perfezione del suo lavoro si nota, eccome se si nota. Io entravo ogni giorno a fine giornata, a vedere il lavoro come procedeva...e come stava il mio "nuovo amico". E' un maschio, di età adulta, in posizione fetale ma con il busto rivolto verso il "pavimento". Come potete vedere dalla foto, il braccio sinistro è a parete in una posizione non troppo "naturale". Nessuna veste "importante", nessuno spillone, nessuna fibula, niente di niente. Era legato? Era vivo o morto al momento della deposizione? Sacrificio? Tomba monumentale? Queste domande avranno una risposta probabilmente a fine pozzo... "Il Fondatore" per intero. Dettaglio della testa. Il nostro amico, chiamato simpaticamente "Il fondatore" era privo di corredo, di vero corredo, ma stava insieme ad alcune forme di rituale, prime fra tutti, una serie di ceramiche, di vasi, ricostruibili per intero, con all'interno uno spesso strato di resina... :o Ora, la resina era molto utilizzata, come impermeabilizzante, sopratutto per contenitori del vino e molti "fondi" dei vasi ritrovati erano in piano su tegole... Il mio carissimo amico, scavatore del morto, una volta estratto tutto lo scheletro, mi cede il passo, dicendomi che adesso potevo divertirmi...lui aveva già visto cosa mi aspettava sotto il morto... Estrazione del cranio del mio "nuovo amico"...l'emozione di fargli rivedere dove aveva abitato è stata inspiegabile... Insomma, dicevo, rientro nel pozzo e quello che mi trovo davanti mi fa lacrimare gli occhi...una distesa di ceramica che ricopriva tutto il fondo del pozzo. Un lavoro maniacale mi stava aspettando...ogni singolo pezzo DOVEVA essere messo in pianta e quotato e mandato su in sacchetti singoli. Piano di ceramica iniziale Inizio a togliere i vari pezzi e in alto, intanto, si cercava di dare un senso a tutto...i vasi erano ricostruibili! Avevo una sensazione addosso incommensurabile, era bellissimo...pian piano arrivarono il sindaco, l'assessore e la sopraintendente... Un'altra settimana di lavoro e tutta la ceramica era fuori... Sotto il piano di ceramica altre pietre, un altro tappo di pietre alto almeno 40 centimetri, che ci fa fermare, sicuri del fatto di non lasciare nient'altro a vista...purtroppo i cari amici della cooperativa, non essendo pagati, giustamente dissero che se si voleva continuare, qualcuno doveva pagare, perché di tempo ce ne sarà da perdere, sopratutto se incontrassimo un altro morto... Il pozzo non è sicuramente finito, ho scavato fra le pietre per centimetri e ho trovato altra ceramica al di sotto e dunque, ancora, c'è da fare ;) Le ceramiche ricostruite sono queste che potete vedere sotto...bellissime...ripeto, tutte rivestite di resina per vino...probabilmente un'offerta per il morto, un segno di rispetto, visto che dopo la sua deposizione è stato subito ricoperto... Contenitori in ceramica. Insomma, anche per quest'anno, in attesa dei fondi necessari, dovremmo attendere, ma alle spalle abbiamo un grosso incarico, quello di scoprire chi fosse quell'uomo e perché era li e sopratutto, qual era il suo ruolo a Montereggi? Lo scheletro è al momento sotto studio a Firenze e la resina della ceramica sarà studiata, probabilmente, a Barcellona, sempre che i fondi arrivino... :( Più di 5000 fotografie hanno fatto sì che nulla si sia perso e questa bellissima esperienza, per ora ferma alla prima parte, rimanga con noi per sempre... Perdonatemi se vi ho annoiato con questo racconto, che però, volevo condividere con voi...essendo comunque ritrovamenti unici nel mondo dell'etruria ed estremamente importanti per il nostro territorio. Finisco dicendovi che entro Giugno l'area di Montereggi sarà completamente visitabile e in estate, l'attinente Museo Archeologico di Montelupo Fiorentino, conterrà i nuovi ritrovamenti. Per informazioni, contattatemi pure, anche per visite... :) merita davvero... :) Io, dalla mia, mi ritengo soddisfattissimo...la chimica con il mio pozzo non è affatto peggiorata, anzi, adesso sono legato a lui da quell'"amico" che abbiamo in comune... Vi ricordate i miei sogni a Luglio? Ebbene, la foto sottostante è un disegno che feci proprio in estate, 4 mesi prima l'inizio della campagna di scavo! Lasciando perdere i tesori :lol: disegnati in fondo, avevo intuito l'allargamento del pozzo e la presenza di un vaso enorme... :lol: nell'altro disegno, c'era anche il morto, strappato per scaramanzia... :P Disegno Un grosso saluto, in attesa di comunicarvi la fine di questo mistero, lasciando per scaramanzia, un messaggio vuoto sotto di questo... :D Mirko e il Fondatore... :)1 punto
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Riporto, tratto da "La Moneta Metallica in Italia" di Nicola Jelpo, i va ri passaggi nella preparazione dei tondelli. Le operazioni di fusione, colata e laminazione vengono ese- guite sfruttando le tecniche sperimentate nelle industrie metal- lurgiche, mentre dove la tecnologia monetaria assume gli aspetti più particolari ed interessanti è nelle fasi di lavorazione che seguono il taglio dei tondelli. Il nastro metallico, allo spessore voluto e ad una larghezza non troppo grande per evitare diffe- renze di spessore rilevanti in senso trasversale che si risolve- rebbero in differenze di peso tra i tondelli tagliati nelle varie zone di esso, avvolto in rotoli, viene alimentato in presse mec- caniche ad eccentrico che, mediante punzoni, provvedono a ta- gliare i tondelli al diametro voluto; il nastro forato si riavvolge in rotoli all'uscita e viene rimandato in fonderia per essere riciclato. Dopo il taglio, i tondelli vengono orlettati, cioè subi- scono un ricalcamento del bordo e qualche volta anche l'inci- sione della leggenda periferica. La macchina con cui viene eseguita questa operazione è detta orlettatrice e può essere circolare o rettilinea a seconda che serve solo a ricalcare il bordo del tondello od anche a incidervi una leggenda. Il ricalcamento viene ottenuto com- primendo il tondello tra due superfici distanti tra loro un po' meno del diametro stesso. L'orletto serve a facilitare la coniazione del tondello dopo la quale esso assume una forma più regolare e dà luogo al contorno della moneta. Questo ha un'altezza superiore allo spes- sore della moneta e serve a preservare rilievi dell'effige da un rapido logorio. I tondelli orlettati subiscono a questo punto un trattamento termico di ricottura per portare la loro durezza ad un valore tale da rendere possibile l'assunzione delle impronte. Durante questa operazione i tondelli si ossidano e quindi devono essere sottoposti a decapaggio in soluzioni acide per asportare gli ossidi superficiali. Questo decapaggio è detto anche imbianchi- mento perché nei tondelli di lega di argento o rame l'ossido che si forma è quello di rame e, asportandolo, in superficie resta soltanto uno strato di argento fino di un bel colore bianco. Dopo il decapaggio, i tondelli vengono lavati in acqua cor- rente per eliminare qualsiasi traccia residua di acido e poi asciugati perfettamente per mezzo di una centrifuga in cui viene soffiata aria calda. L'operazione successiva consiste nel- l'eliminazione dei tondelli con difetti superficiali o di forma e viene effettuata mediante osservazione diretta dei tondelli che passano su una macchina detta cernitrice e che consente di ispezionare le due facce del tondello. A questo punto viene controllato il peso mediante pesatrici automatiche continue che paragonano il peso del tondello con quello di un campione ed avviano in recipienti diversi quelli con peso giusto, quelli leggeri e quelli pesanti. Questi ultimi, in passato, venivano raccolti e, mediante un tornio speciale, veniva asportato dalla loro superficie un po' di metallo per riportarne il peso all'esatto valore. Questa operazione era detta aggiustamento ed il reparto in cui essa veniva effettuata era denominato aggiustatorio. I tondelli sono ora in grado di essere coniati...1 punto
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