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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/29/12 in tutte le aree
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interessante la riflessione di Dabbene che sottoscrivo in pieno. La qualità e lo spèessore del forum sono molto cresciuti in questi ultimi due anni e ciò lo si deve, l'avevo scritto piu volte, soprattutto alla qualità e all'impegno dei suoi partecipanti. La riflessione fatta me ne genera un'altra però. Personalmente , anche per mestiere, seguo molto gli sviluppi di comunicazione e sono motlo attento ai nuovi strumenti di comunicazione. Il web è potentissimo strumento di comunicazione, innovativo e pervasivo. Permette di raggiungere audience enormi in modo facilissimo , a portata di click. Ha permesso di costruire ponti , non solo tra le varie persone , ma soprattutto tra ambienti diversi, abbattendo ostacoli e barriere all'entrata che altrimenti sarebbe stato assai difficile superare. E' uno strumento, tra l'altro eminentemente democratico ove tutti possono dire la loro . In mezo a questa panplia di elogi , tutti giustificati perlatro, occorre però non eccedere dalla parte opposta pensando che il web possa sostituire progressivamente tutto il resto e che il consenso dei grandi numeri abbia il potere di rendere buona ogni cosa venga supportata da molteplici consensi, più qualcosa è gettonata più essa deve per forza essere buona. Mi rendo conto di andare cntro corrente, ci sono abituato d'altronde le cose mi piace sempre vederle sottto tanti lati diversi e se me ne presentano uno, istintivamente cerco l'altro per vedere se mi fa la stessa o una diversa impressione :) Dopo tutti gli elogi fatti al web mi sento di osservare un lato che ritengo vada considerato, e che è quello dell'approfondimento. E' vero che una lezione , un incontro, un seminario non potranno mai raggiungere i numeri del web, però ci sono lezioni, seminari , incontri che sono ricchissimi, pur con numeri piccoli (a volte piccolissimi) . Un sapore intenso che poi non si scorda, dovuto all'anima , alla passione o anche alla ottima preparazione di certi insegnamenti. L'uno, il web, e l'altro, gli eventi tradizionali (lezioni, seminari etc.) fanno entrambi cultura. Entrambi sono facce diverse di uno stesso fenomeno. Per carità non stiliamo né classifiche né giudizi, prendiamoli ambedue per quello che sono , solo ricordiamoci che anche "piccolo" può essere molto bello quando fatto con professionalità e passione. E che non servono sempre e solo i grandi numeri per decretare il successo. Anche la ragolina di bosco, cosi minuta e senza pretese, può incantare a volte per il suo sapore Visto che siamo in vena di filosofie ...:)3 punti
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Ogni tanto bisogna fare qualche consuntivo personale ,ma anche del forum in genere : sono passati due anni e mezzo dal giorno che mi sono iscritto, sembrano un'eternità,una partecipazione attiva e coinvolgente non ci sono dubbi. Mi ricordo ancora il mio primo post postavo un mezzano di Piacenza, non capivo bene le leggende,ero timoroso, ma chissà com'è questo forum mi domandavo. Mangio un boccone guardo la discussione e c'era già una risposta, direi una dissertazione più che una risposta di Giollo 2 su questa moneta, allora mi sono detto questo forum funziona ; tra l'altro un segno del destino, credo molto in questo, Giorgio diventerà poi successivamente amico,poi compagno di viaggio nell'avventura sui denari di Pavia ; nel forum scoprirò dopo ci sono " grandi " numismatici, ma soprattutto grandi uomini , Giorgio di certo lo è. Mi ricordo il terzo post " vendita di monete di stato a privati ",dimostrava da parte mia una certa propensione a cercare spunti forti, da discussione,fu effettivamente una discussione esagerata con pareri contrastanti, ma poi l'editoriale di Cronaca Numismatica di tre mesi dopo parlava proprio di questo. Un' altra delle prime ricordo fu " collezionare monete è uno status symbol ? ", la ritrovai chiedendomi però l'autorizzazione sull'altro forum ripresa da Antwala , diceva ottimo spunto per arrivare a considerazioni sociali e umane, gli interessavano molto questi aspetti e ne discussero anche loro. Ma lasciamo stare i remember, torniamo al forum , che è quello che ci interessa,come l'avevo trovato e com'è oggi . Tempo fa parlando con alcuni dello staff dissi e loro concordavano il forum è pronto , maturo per passare al secondo livello, credo che ci sia riuscito, ci stia riuscendo, anzi credo che in futuro possa fare un ulteriore step, forse il più importante. Siamo passati dal contenitore di notizie, informazioni, identificazioni di monete a un passaggio di contenuti tecnico/scientifico grazie anche all'apporto di importanti addetti ai lavori ,nei cataloghi, negli articoli, nella presentazione di libri importanti di alcuni utenti, le discussioni tecniche sono partecipate, escono anche scoop, monete inedite, è inutile ricordare il primato e il successo dei denari di Lucca con le sue 62.000 letture e circa 350-400 monete postate dagli utenti. E' cresciuta la parte organizzativa, i circoli ,i gruppi d'incontro, vera novità nel panorama della numismatica italiana, la collaborazione del forum a eventi o giornate di studi importanti, ricordo il successo della giornata del grosso con 12.000 letture in neanche due mesi o il concorso per i giovani numismatici dell'anno scorso. Ma il tentativo, che sembrava un pò azzardato anche nella Piazzetta di proporre temi di riflessione, il cercare di scavare nel mondo della numismatica sembra riuscito, una discussione ritornata a galla come quella del " Collezionista solitario "che parla dell'io del del collezionista e dei suoi sentimenti ha avuto 2.500 letture circa ed è sicuramente un buon segno. Altrettanto seguito hanno avuto temi come la divulgazione, il ruolo civico e sociale del collezionismo, la discussione sui sequestri tanto vissuta e tormentata ha avuto 22.000 letture circa. Lamoneta si pone quindi come quasi un organo di informazione,direi anche superiore come seguito e letture a riviste del settore, riferimento del mondo della numismatica, che ormai tutti leggono e che continua ad avere nuove e anche prestigiose iscrizioni. E allora a questo punto il ruolo dei comunicatori del forum , ce ne sono tanti e bravi, diventa importante quasi civico, sociale, sarà letto da molti ,potrebbero creare consenso o anche dissenso,si può in alcuni casi paragonarli ad alcuni editoriali. Quindi i messaggi diventeranno sempre più impegnativi più i temi saranno improntati su argomenti centrali del ruolo che ricopre la numismatica e il suo mondo, dovranno essere di insegnamento, stimolo,divulgazione,dovranno aiutare questa scienza a crescere e trovare nuova linfa. Una responsabilità in un certo qual senso,io credo che i comunicatori del forum siano pronti a questo servizio, a questa sfida,credo che il forum stia facendo molto e sempre di più a favore della numismatica. Sempre di più molti lo riconoscono e lo capiscono, il futuro è qui, una platea universale in diretta, unica e tutta per la numismatica,che aumenta di numero e di qualità,mai un evento, una giornata di studi, una lezione universitaria potrà raggiungere questi numeri. E allora forza comunicatori del forum,dipende molto anche da voi ora, son sicuro che assolverete a questo compito anche di responsabilità nel miglior modo, d'altronde senza la comunicazione tutto rimarrebbe ristretto e chiuso in un piccolo ambito, divulgate e comunicate, auguri !2 punti
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Ecco una moneta che ricercavo da lungo tempo : Denaro Secusino IV Tipo Umberto II il Rinforzato Conte di Moriana e di Savoia e Marchese in Italia (1080-1103) D/ +VMBERTVS - Croce piana con globetti nel primo e secondo quadrante R/ +SECVSIA - Fiore a sei petali , con due bisanti in sbarra ad ore 1/7 Argento , diametro 20/18 mm. , peso gr. 1,15/ 0,80 Zecca di Susa Mir Savoia 9 , Simonetti 1 , Biaggi 4m,n,o Rarita' R6 Tipologia decisamente piu' rara a vedersi rispetto a quella con la stella del medesimo conte. A riguardo di questa tipologia lo studioso Elio Biaggi scrive : I denari al nome di Umberto rimangono pur sempre permeati di dubbio per cio' che concerne l' esatta attribuzione (perche' indocumentabile) esistono , infatti, denari con tipologia promiscua , che non si sa se assegnare a Umberto I o Umberto II (fra i due intercorrono circa 70 anni) . Prima del 1285 , nessun documento indica la tipologia monetaria e le caratteristiche delle monete emesse dai conti sabaudi. Quando , come in questo caso , i personaggi sono omonimi e distinti unicamente dall' aggettivo numerale "primo" e "secondo" , che ovviamente non compare al seguito del nome , l'attribuzione, se non in casi particolari, e' problematica. I numismatici del passato hanno distinto le monete di Umberto II da quelle di Umberto III seguendo un criterio di stile evolutivo riguardante la croce del D/ , in "piana" ,per Umberto II, e "patente" , per Umberto III ; invece al R/ , troviamo una stella a punte e bisanti in sbarra per Umberto II , e un fiore a sei petali per Umberto III. Ma , a questo punto , emerge un dubbio : molte monete assegnate a Umberto II, pur avendo i due bisanti in sbarra, offrono progressivamente la sequenza della trasformazione della stella a sei punte , in fiore ben definito a sei petali fusiformi (cfr. 4 M-N-O) , esattamente come quelle che consuetudinariamente, sono attribuite ad Umberto III (senza bisanti). Ora, pur mantenendo tradizionalmente tali esemplari nella tipologia assegnata ad Umberto II , non ritengo azzardato supporre che i denari sui quali compare il fiore a sei petali , pur avendo come gli altri i cunei nella legenda , appartengano alla tipologia dei denari secusini forti , battuti da Umberto III dopo il 1183 (per la probabile riforma monetaria), pur avendo ancora i due bisanti e la croce quasi piana (braccia rastremate al centro). La croce ci appare cosi' poiche' tali esemplari denunciano un peso maggiore di qualli battuti dallo stesso conte Umberto III. Infatti , se in alcuni documenti prima della riforma sono citate Lire "debilium secusinorum , dopo il 1183 sono riportati soldi "bonorum denariorum secusiniensium fortium" , ossia denari secusini forti , come quelli battuti, appunto , all'epoca del conte Umberto II1 punto
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La difficile situazione del sistema monetario e bancario danese agli inizi del 19° secolo porterà alla bancarotta del 1813, alla fondazione della Banca Centrale Danese (NationalBank) nel 1818 e infine alla reintroduzione dello standard con l’argento nel 1845. La mia attenzione si porrà dopo un excursus storico, sulle monete di necessità coniate tra il 1813 ed il 1815 (TN1-TN6 sul World Coins) di cui mostrerò i miei esemplari. Mi scuso sin d’ora per la conservazione piuttosto bassa e chiedo a chi ne possedesse di migliori, e vi assicuro che non è difficile, il contributo con monete sicuramente più gradevoli delle mie, magari inviando le immagini per PM. Attendo quindi fino a domani, prima di scrivere altri messaggi, nel caso riceva qualche contributo. Faccio presente che, per cercare di rendere la trattazione meno noiosa, ogni tanto inserirò delle immagini di alcune banconote e di altre monete (tutto sommato siamo qui per questo no?) queste ultime esclusivamente della mia collezione e più o meno attinenti al tema che si svilupperà.1 punto
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Eddai DZ, ma di quale ansia parli :D ? Spesso qui sul forum pongo delle domande di cui mi sono fatta un'idea sulla possibile risposta, ma non è detto che sia "giusta" o univocamente possibile ...anzi. Talvolta poi vi pongo le stesse domande che faccio a me stessa, e per le quali non ho ancora trovato una risposta convincente. E' questo il bello di poter riflettere insieme e scambiarsi opinioni anche a distanza (anche se mi pare che siamo in molti in una fase di rallentamento degli interventi, suppongo per vari motivi). Comunque in questo caso hai azzeccato tutto, anche se io volevo rimarcare soprattutto il dato cronologico. Se è pur vero che qui sul forum non sono passati tutti i denari dei nostri amici, e più in generale quelli ritrovati in Corsica, vi assicuro che dalle mie schedature del materiale edito ed inedito emerge grossomodo l'arco temporale che hai indicato tu: ovvero un aumento degli esemplari dalla metà circa del XIII secolo, con particolare addensamento tra il 1260 ed il 1320...quando ci si riallaccia anche con i quartari ;). Vi sono poi alcune differenze tra il nord ed il sud dell'isola ...ma per definire questo bisogna ragionare in un modo più analitico, che in questa sede al momento non è fattibile. Quindi, se fossimo a scuola, ti saresti meritato un bel 10 (e lode) :good:. Ma visto che per fortuna non lo siamo... ti mando solo un carissimo saluto ed un ringraziamento per avermi risposto. Ovviamente aspettiamo anche le osservazioni o le opinioni degli altri A presto MB * PS: Permettetemi di quotare una frase carina, tratta da un film che ci "perseguita" e che di tanto in tanto mi piace ricordare parlando di archeologia, ma anche di numismatica...L'archeologia si dedica alla ricerca dei fatti. Non della verità. Se vi interessa la verità, l'aula di filosofia del professor Tyre è in fondo al corridoio (da Indiana Jones e l'Ultima Crociata, Prof. Henry Jones J.)1 punto
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Oh, mamma mia. Non mi ricordavo di avere quest’ansia della “risposta giusta” da quando andavo alle medie … Con questa domanda mi costringi a svelare a Dabbene, che crede ch’io sia un “esperto” della monetazione di Genova, che al contrario sono uno che non s’accorge dell’evidenza e dimostra la sua banalità, non è perspicace e nemmeno ha letto “i classici” e non conosce i “fondamentali”… Detto questo, mi butto perché mi sembra ovvio che la mia curiosità è infinita e non voglio che il post si … addormenti troppo …o troppo a lungo… Dunque mi sono andato a riguardare gli ultimi danari postati e: -la maggioranza sono del gruppo V o VI, quindi dal 1260 al 1320, …sarà questo? Ma poi ho pensato che gli amici còrsi ci abbiano presentato solo quelli che avevano delle “particolarità” … -alla semplice vista sono tutti molto poveri d’argento, ma anche questo può essere dovuto al fatto che hanno “dormito all’aperto” per molti secoli … -in alcuni sembra che abbiano subito un’argentatura superficiale che è rimasta qua e là ... Per il resto mi sembrano regolari e non mi viene in mente nient'altro ... probabilmente non ne ho azzeccato nemmeno una ...vabbè ...pazienza ... cercherò di stare attento alla "prossima" P.S. ... in verità è da un po' di tempo che abbondano le domande e scarseggiano le risposte .... probabilmente i "comunicatori" sono tutti nell'altro post1 punto
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decorazione , il rovescio sembra una moneta algerina o un mezzo budjou http://www.forumancientcoins.com/fakes/displayimage.php?album=12&pos=961 punto
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quello riguarda i minimi del III secolo e alcune imitative del IV secolo , come le urbs roma o i fel temp reparatio che si pensa sian stati battuti dopo la caduta di magnenzio ma qui siamo in un periodo differente cioe il 320 (sempre se il rovescio e` quello che dico io) in questo periodo la moneta e` abbondante e nelle gallie (319) e ci son zecche che battono ampiamente moneta , Arles Londinum e Trier. bisognerebbe capire dove son state ritrovate , e ho scritto al museo di odessa per vedere cosa dicono. ma per me queste son coniazioni imitative che originano fuori dai confini , se ti ricordi ne avevo postate anch io e son diverse dalle altre imitative1 punto
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DE GREGE EPICURI Scusa Rick ma proprio ti devo contraddire. Solo fino ai primi del '900 si pensava che queste monete fossero coniate dai "barbari" e "fuori dai confini dell'impero". Da quando qualche studioso serio ha cominciato ad occuparsi di queste monete (A.Alfoeldi, 1928; P.Hill 1950; e poi i francesi: G.Depeyrot, J.P.Callu, J.P. Garnier e P.Bastien) non la si vede più in questo modo; al massimo, si ritiene che in qualche caso la produzione avvenisse ai limiti e sui confini dell'impero. Certo, in alcuni casi (come per la moneta postata) i produttori del conio non conoscevano il latino, e al posto delle lettere mettevano aste, globetti o segni inventati. In altri casi però la degradazione delle monete imitative è lievissima, tanto che è difficile distinguerle dalle ufficiali (ci sono 5 livelli di alterazione secondo A.E.Robinson, 1931). L'ipotesi predominante è che queste monete siano state prodotte prevalentemente in Gallia, in Britannia e (meno) nelle regioni danubiane, durante un paio di periodi storici: 330-341 e 354-357. Motivi: la scarsissima produzione e/o l'insufficiente invio in quelle regioni di numerario minuto, a causa di alcune campagne militari e della chiusura improvvisa e prolungata di alcune zecche (Londinium, Ambianum, Colonia). Che io sappia, in Germania (cioè fuori dai confini) sono stati trovati tesoretti di denari, ma pochissimi bronzetti (sia ufficiali che imitativi). Le imitative migliori potrebbero essere state prodotte da artigiani precedentemente al lavoro nelle zecche ufficiali.1 punto
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... e visto che nessuno ha contribuito beccatevi la mia bruttina delle Indie Occidentali Danesi 10 Cents (50 bit) KM78 del 19051 punto
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1829 CARLO GOLDONI (di Venezia) E VITTORIO ALFIERI (di Asti) MEDAGLIA COMMEMORATIVA DELL'ACCADEMIA DEI FILODRAMMATICI DI MILANO Bronzo, mm.47 - Autore LUIGI MANFREDINI - Rif. TURRICCHIA IL REGNO L. V. n.1781 punto
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manca la foto del rovescio , che scommetto sia quella delle vittorie con l altare e vot xx emessa nel 319 vado per punti. 1) monete del genere non avrebbero mai circolato all interno dell impero romano quindi per me son di origine barbara 2) nella storia ci son vari esempi di monete imitative , che imitano cioe la moneta piu` accettata del perido , per farti un esempio le monete arabo-bizantine del 650-700ad oppure le imitazione serbe e bulgare dei grossi veneziani del 1300 3) secondo il museo di odessa queste monete son attribuite ai celti del dniestr http://www.museum.com.ua/expo/varvar_en.html ma non so su che base facciano questa affermazione , spero sul ritrovamento in aree locali 4)da dove venivano ? e qui secondo me la risposta e` per forza dalle popolazioni barbare che vivevano in germania oppure sul confine con il danubio e qui data la chiara datazione della moneta e le notizie storiche dovremmo riuscire ad attribuire questa moneta a un qualche popolo barbaro1 punto
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Bravo Renato ;) Avevo lo stesso problema su un 20 cent 1906 ag... Liberato, bagnetto in acqua demineralizzata e bicarbonato (un'ora ca., monitorando ogni tanto) e zac, via il verde. Poi bustina di crystal e riposta in una busta doppia tasca abafil. (ho ancora un paio di album, non le ho tutte nella valigetta :P) (tra poco penso di iscrivermi al comitato di liberazione delle monete... Vieni con me? Però prima devi lasciare in pace quelle monete e liberarle :P) N.1 punto
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Ce lo regali qualche scatto di alcuni bellissimi dettagli di questa moneta? Purtroppo la mia attrezzatura è vetusta e terribilmente limitativa, ma posto un dettaglio che permette di apprezzare il bellissimo conio, e gli straordinari dettagli di arte incisoria... Spero vi piaccia... :)1 punto
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La prima moneta, 2 baiocchi di papa Pio VI per Roma dell'anno XVIII di pontificato (1792-1793) è il tipo con serafino nella cimasa dello stemma (tipo XVIII-nota 4 del nostro catalogo), il rovescio può presentare o meno una stella in basso. Se presente la catalogazione sarebbe Muntoni 106 b, altrimenti Muntoni 106 b Var. I. In ogni caso si tratta di tipologie piuttosto comuni. La seconda moneta, 2 baiocchi di papa Pio VI per Roma dell'anno XVI di pontificato (1790-1791), presenta anch'esso il serafino nella cimasa dello stemma (tipo XVI-nota 4 del nostro catalogo), il rovescio ha la corona di foglie d'alloro trinate, classificabile come Muntoni 106. Moneta comune anche in questo caso. La terza è un mezzo baiocco della Repubblica Romana (1798-1799), dalle foto non si legge bene, ma mi pare sia il tipo con una sola "B" in legenda al diritto, scure a destra e pileo a sinistra, per cui classificabile come Muntoni 19. Ciao, RCAMIL.1 punto
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Forse non tutti ricorderanno infatti che la Danimarca colonizzò tra il quattordicesimo e il diciannovesimo secolo, territori in Nord America (Groenlandia e le attuali Isole Vergini Americane), Africa (con alcuni stanziamenti nell'attuale Ghana), Asia (a partire dal seicento soprattutto nella parte meridionale dell'India) ed in Europa (Faer Oer, Norvegia, Islanda). Agli inizi dell'Ottocento nel momento di massima espansione tale impero si estendeva dunque su una superficie superiore ai due milioni e seicentomila chilometri quadrati (anche se in larga parte ricoperti di ghiacci perenni). In realtà l'impero esiste ancora, dato che la Danimarca mantiene ancora la sovranità sulla Groenlandia e sulle Isole Faer Oer, pur avendo assicurato a questi territori una larga autonomia. Ecco un esempio delle monete delle Isole Far Oer il 5 ore KM#3, uno dei 5 tipi di monete coniate durante il periodo della guerra quando le isole furono occupate dalle truppe britanniche a seguito del’invasione tedesca in Danimarca.1 punto
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Hai ragione Alpino ..... Rick2 è più veloce della luce !!! Secondo me poteva stare bene nell'epoca del farwest ..... sarebbe stato inbattibile come pistolero ...1 punto
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complimenti ancora!!! :) ogni animali anno il loro comportamento......e se avevanno la parola???...che certe volta li mancano..!! senza parlare che la lora compagnia ,vale piu che quella di certi bipiedi...!!! :)1 punto
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è proprio quella di helios.de la stavo guardando e mi pareva veneziana...ma non è proprio il mio campo... grazie ragazzi Roberto1 punto
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Ciao, se non sbaglio ogni "quadrato" sul suo dorso corrisponde ad un tot di anni, vediamo se trovo qualcosa. La tua amica è bellissima comunque, da bambina ne ho avuta una, allora non erano ancora diminuite di numero, ora bisogna anche denunciarne il possesso in Italia, sono una specie protetta. Grazie Jagd, è bello vederne una nel suo ambiente naturale. Giò Trovato questo, ricordavo male: http://it.answers.ya...11081318AAKawHK http://tarta-rughe.b...i-anni-hai.html1 punto
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Questa mattina sono andato a Cesena, fiera della numismatica, ho ritirato le 530 monete tedesche che occorrono per la razzia. Quindi anche le monete tedesche sia comuni che non comuni sono in mio possesso, il prezzo è quello già indicato 2.24 euro.1 punto
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Buon Giorno La cronologia proposta dal CNI per la Repubblica di Firenze è ricavata dall’opera dell’Orsini in modo acritico e riporta le stesse imprecisioni nelle assegnazioni degli zecchieri ai semestri di competenza. La revisione e la verifica di tale datazione è stata effettuata dal Bernocchi a partire dagli anni 60 del secolo scorso. La datazione rivista e corretta, ricostruita sulla scorta dei documenti d’archivio, dovrebbe essere quella definitiva almeno per gli anni successivi al 1317, per gli anni precedenti resta qualche incertezza per alcune tipologie di monete oltre alla mancanza di documenti specifici che consentano di risalire alle figure che hanno operato nella zecca nel primo periodo di attività. Il semestre di competenza effettivo è quindi il primo del 1449, (diversamente da quanto riportato sul CNI) anche la legenda IOAN NES è corretta per i Fiorini del semestre in questione (il Bernocchi riporta tre varianti per questa moneta, tutte con questa legenda al rovescio) questo non esclude possano esistere variazioni sul tema. Sia nel semestre precedente che in quello successivo la legenda è IOHA NNES pur essendo il medesimo l’incisore, per questo tale particolarità, alla quale non riesco a trovare una motivazione logica, in assenza di documenti resta misteriosa. La H dalla legenda dei fiorini scompare diversi anni dopo, era assente talvolta nelle legende delle monete di argento e mistura, forse un incisore prestato per una emergenza a realizzare le legende. Riguardo alle valutazioni relative al valore e al potere d’acquisto, si tratta di un argomento particolarmente “scivoloso” che si presta a molteplici e contrastanti interpretazioni. Ritengo fondamentale per provare ad affrontarlo immergersi nella realtà del periodo in esame, dedurre una scala di “valori”(che si differenziano in base alle aree geografiche e alle classi sociali) e ricordare che il soddisfacimento dei bisogni primari fondamentali (il “da mangiare”) non era automatico Se vogliamo semplificare, un fiorino valeva l’oro che conteneva, quello che mutava nel tempo (e nelle diverse aree geografiche) erano i prezzi dei beni. Ancora più in generale 3,5 grammi d’oro sono stati nelle varie epoche il controvalore di “merci” molto diverse, pensiamo alle spezie o alle persone. cordialità1 punto
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scsate e` ma se e` parte di uno studio..... questi per studiare i processi di produzione han fatto un conio e ci han battuto moneta , per quello che la data e` del 2004 han riprodotto il conio e han inserito la data moderna per non fare confusione . tra l altro il conio e` anche fatto male, si vede che non e` originale ciao1 punto
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Non è proprio una medaglietta devozionale,ma si tratta di una lamina circolare stampata che raffigura la B.V. di Caravaggio (Bergamo),davanti a lei la contadina in ginocchio,tra di loro la sorgente di acqua miracolosa ed il ramo fiorito. Di solito queste immagini erano applicate su dei supporti,di legno o celluloide,o cartone dipinto o foderato di velluto o stoffa,il retro della medaglia non è altro che l'impronta del D/ in incuso,in queste condizioni il suo valore è pressochè nullo.Ciao Borgho.1 punto
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nessuna risposta ? pensavo che la cosa interessasse....... non vi mangio mica se postate comunque vi allego il link allo UKfinds database http://www.ukdfd.co....wcat.php?cat=17 iniziativa dei detectoristi che rilevano in modo volontario il ritrovamento e il luogo delle loro scoperte come potete vedere ci son parecchie monete straniere che circolavano in inghilterra al tempo , e si aprono considerazioni interessanti 1) le monete di venezia son piuttosto numerose 2) mancano quasi totalmente monete francesi (i francesi non stavano molto simpatici qui al tempo.......) come le monete scozzesi e le tedesche 3) ci son parecchie monete spagnole del 1500 indice dell commercio che si era stabilito sotto la regina Maria 4) tutti questi soldini di venezia sono di agostino barbarigo e leonardo loredan (1486-1521) e non soldini dei dogi precedenti cosa piuttosto strana se ci pensate perche` i soldini precedenti son piu` comuni di questi e comunque in questo periodo venezia e` gia in declino. ho anche guardato i luoghi dei ritrovamenti e sembra che la maggior parte siano concentrati nelle regioni limitrofe a londra come kent essex cambridshire etc ma alcuni son stati trovati in Yorkshire (a nord vicino alla scozia) in Galles e in Devon (punta ovest vicino alla cornovaglia) indice che non erano accettati e circolavano e non erano solo limitati alle zone piu` esposte ai contatti commerciali vi lascio la parola1 punto
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