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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/27/12 in tutte le aree
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Anche se siamo rimasti in pochi ad intervenire in questa discussione, spero che altri utenti la seguano ancora e che riprendano a postare materiali ed opinioni, quando ne avranno il tempo e/o il desiderio :). Il quesito posto da Adolfos è molto interessante e senz'altro le spiegazioni già date parrebbero le più ovvie, se valutiamo isolatamente il caso lucchese e pisano. E quanto dice in particolare il nostro dabbene anche dal punto di vista cronologico circa la loro cessazione potrebbe essere infatti corroborato dal fatto che zecche toscane vicine come Firenze ed Arezzo che cominciarono ad emettere moneta tra il 1230 circa (grossi) e 1260 circa (denari minuti), non batterono affatto mezzaglie. Ed il Trecento in Toscana vide piuttosto l'introduzione di multipli del denaro (quattrini, sesini) per la fascia di spesa media e bassa. Non bisogna scordare però che vi fuorono zecche della medesima area, ad esempio Siena, che batterono denari fino dall'ultimo quarto del XII secolo (1180 circa) e per le quali però non si conoscono medaglie. O altre ancora come Genova, che pur svalutando i propri denari produssero medaglie almeno fino agli anni Ottanta del Ducento (ed in una quantità senz'altro maggiore di Lucca e di Pisa), per poi sostituirle dapprima con quarti di denaro in rame (quartari) e quindi per riprendere la coniazione di medaglie nel tardo Trecento. In tutto questo quadro va ovviamente tenuto conto del differente contenuto di fino e del diverso valore di tutti questi denari e mezzi denari nei mercati e nelle aree monetarie in cui potevano trovavare ad essere impiegati insieme (area lunigianese, isole tirreniche, costa del Levante ligure e della Toscana). Infatti la mezzaglia genovese tra la fine del XII secolo ed il tardo XIII secolo aveva quasi il valore in fino/peso di un denaro lucchese e pisano, e questo potrebbe spiegarne una coniazione più abbondante ed un poco prolungata, simile alla parabola cronologica di questa divisa toscana. Ma non spiega del tutto la questione dei quartari e di quanto ad essi segue ;)... Detto questo spero di non aver creato maggior confusione, ma di aver aggiunto quache dato utile alla riflessione, che su questo argomento è meno semplice di quanto potrebbe apparire a prima vista, e sul quale possono esserci anche opinioni diverse. Per ciò se avete altre osservazioni, idee o anche spunti da aggiungere, potrebbe essere effettivamente interessante parlarne. Se lo stesso Adolfos poi volesse condividere con noi parte delle sue riflessioni, saremmo ben felici di leggerlo :). Per il momento vi saluto, anche se nei prossimi giorni mi riprometto di postare un poco di più in questo topic (sperando però che il sito torni presto funzionale al 100% e con la grafica alla quale mi ero appena abituata :( ). MB3 punti
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Ho il piacere di presentarvi una moneta molto interessante che ho da poco scovato Testone Inedito 1560 A - Emanuele Filiberto D/ E PHILIBERT DUX SABAVDIE Busto corazzato del Duca rivolto a destra R/AUXILIUM MEUM A DOMINO Scudo Sabaudo inquartato con Savoia al centro sormontato da corona a 5 fioroni in esergo ..1560 A. Zecca Aosta o Asti Peso 8,92 grammi , diametro 30 mm. Mi e' stato proposto come testone del II Tipo (Mir Savoia 509) , ma studiandolo bene,secondo me, si possono cogliere delle differenze che fanno ritenere questo esemplare di una tipologia per il momento non ancora nota Con il secondo Tipo ha in comune il R/ ; raffigurazione dello scudo e la legenda Al D/ risulta evidente invece la differenza della testa del Duca piu' simile al III Tipo (Mir Savoia 510)anche se la capigliatura appare di un taglio diverso , la corazza e' completamente diversa da tutti i tipi di testone conosciuti Presenta una decorazione particolarmente ricca , inoltre lo spallaccio in primo piano non ha il comune riforzo ma appare come la falda di un mantello simile all' ala di un volatile, sotto di esso dovrebbe esserci la crocetta racchiusa fra i due nodi savoia dal quale parte la legenda invece non e' presente in questo esemplare Infine osservando la legenda del D/ si legge PHILIBERT come nel testone del I Tipo (Mir Savoia 508) a differenza del PHILIBERTVS individuabile in tutti i testoni a partire dal II Tipo fino al VI Tipo (Mir Savoia 513) Ho esposto queste mie conclusioni al Dott. E.Montenegro ,a G.Grella,a B.Ingrao e all' amico Daniele presenti lo scorso mercoledi' mattina al Circolo Numismatico Taurinense e agli amici Silvio e Bernardino via email anche loro sono propensi a considerare questo testone un tipo inedito attualmente non noto nelle collezioni numismatiche pubbliche e private2 punti
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Mi ero ripromesso di non leggere piu post in questa sezione..........viene voglia di prendere la propria raccolta e barattarla con una di carte di caramelle! Gran strano paese il nostro:ci si puo giocare tutto con giochi d'azzardo sponsorizzati dallo stato ,ci si puo far male con alcol e sigarette su cui lo stato si fa la parte,le nostre case sono visitate ormai sistematicamente da delinquenti e le denunce alle forze competenti sono una mera (inutile) formalità,lasciamo perdere cio che avviene nel mondo politico......e io che coltivo una passione che è studio e dovrebbe essere un valore e guadagno indiretto per lo stato stesso mi devo sentire un delinquente se negli anni non ho conservato scontrini e" pezze d'appoggio varie",.........e se le monete le avessi a mia insaputa!? daltronde qua ristrutturano case e pagano mutui all'insaputa .....perche no quattro vecchie monete!2 punti
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Grazie per gli apprezzamenti; in realtà sono io a dover ringraziare per l'opportunità di poter mettere a disposizione le mie conoscenze; avendo disponibile il materiale, era solo questione di tempi. Sarebbe mio desiderio che i compilatori di listini e cataloghi d'asta tenessero conto delle indicazioni sulle rarità dei veri tipi, perchè c'è una grande confusione, ma forse la mia resterà solo una speranza. Ringrazio Gallienus per la recensione - anche se è passato un po' di tempo ! -; spero di poterlo conoscere di persona. Ovviamente sono sempre a disposizione per pareri su monete bergamasche o per indicazioni sul loro valore. Buona primavera !2 punti
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Ripeto non posso andare nel dettaglio ma caro Luigi78 la questione è molto più complessa e dipende da una profonda ignoranza e purtroppo anche a livello di normative in vigore da parte di chi persegue, ma sono convinto che a tutti i livelli, e per ogni tipo di competenza e responsabilità investita che dipenda dal ministero dei Beni culturali, o dal Ministero degli Interni e perchè no anche dal Ministero della Difesa chi di spada ferisce di spada..... Con la situazione attuale nessuno si deve permettere nella maniera più assoluta, solo perchè tutelato da un posto "fisso" di fare illazioni e in tal senso di violare i diritti fondamentali della Persona in termini di fasulle segnalazioni e quindi diffamazione, abuso di potere e quindi andare oltre i confini definiti dall'autorità giudiziaria preposta (il Magistrato), attuare le disposizioni di natura giuridica in modalità non riservate laddove si risontrano queste gravissime violazioni è necessario segnalarlo ad Autorità preposte al rispetto della legge che deve essere uguale per tutti al fine di valutare la correttezza (non solo processuale) dei comportamenti di quanti avrebbero potuto raggiungere i medesimi risultati adottando metodi leggermente più consoni ad un’indagine di un Paese civile. Antonio :bash:2 punti
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Ringrazio tutti coloro che mi stanno aiutando. Chi intende non pagare la quota è pregato di farmelo sapere, naturalmente senza rancore da parte mia. Veramente siamo noi che dobbiamo ringraziarti e non viceversa, e poi non è colpa tua se il pacco è stato smarrito o altro, pertanto non devi sentirti in colpa verso nessuno e certamente non devi rimetterci di tasca tua per fare un PIACERE a tutti noi questo è ciò che penso1 punto
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Molto volentieri Donnie! Ne abbiamo parlato proprio in questo periodo in questa discussione: http://www.lamoneta....ciali-mondiali/ Se ti va puoi aggiungere qualcosa anche tu :) Anche un piccolissimo contributo storico o numismatico sarebbe molto prezioso (magari proprio su questa tua moneta..). Conoscevo la storia di New York ma non immaginavo che questa moneta fosse stata il primo dollaro di New York.1 punto
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Zecca di Roma,è probabile che si tratti di un mezzo grosso, battuto sotto il pontificato di Innocenzo X o Urbano VIII,di quelli con il ritratto della Madonna al R/,ma viste le condizioni dello stemma non sono tanto sicuro! Sentiamo anche altri pareri. Ciao Borgho.1 punto
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Ho letto che tra la fine dei XIV e l'inizio del XV sec, un podere di 5 ettari costava circa 25 fiorini, poi ho letto da qualche parte che Macchiavelli, per i suoi incarichi pubblici guadagnava 5 fiorini al mese...1 punto
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allora io ho contattato l'editore e mi ha detto che sopra le 3 copie -15% sul prezzo di copertina + spedizione... potremmo darci un termine per una lista definitiva per poi poter procedere all'ordine, comunicare tale lista a Montenegro e poi ognuno inviare il proprio pagamento direttamente a lui o ritirare dove e quando può sempre comunque facendo riferimento a tale lista consegnata in modo che l'editore può spuntare chi gia ha ritirato e chi no....o se avete altre idee più semplici dite la vostra...1 punto
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l'hai fatto l'affare l'hai fatto ;) ti è andata bene che è sfuggita l'asta a tanti...me compreso...senno dubito il prezzo rimanesse così basso...complimenti :) :P1 punto
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non riuscirai a salvarla più di tanto.... le ossidazioni hanno superato la patina e intaccato notevolmente la moneta... purtroppo...1 punto
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Se è vero che con un quartaro si comprava un bicchiere di vino, con una medaglia (o mezzaglia o mezzo denaro) occorreva comprarne due (perchè anche allora non avevano mai il resto) e quindi o erano contrarie le mogli (in caso di doppia razione) o era necessario offrirne uno all'amico e qui interveniva la genovesissima allergia cronica alla generosità ...quindi benvenuti i quartari ...si poteva sempre rispondere: "Sorry, te l'offrirei volentieri ma non ne ho altri....." Tutto ciò per farvi capire che vi leggo con molto interesse anche se la discussione è diventata "specialistica" ...ma se monbalda getta l'amo scrivendo la parolina magica "genova/genovesi" io abbocco subito ... P.S. Scusate se sono andato OT1 punto
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La parte in alluminio mi pare in ottima conservazione , mentre il gettone in rame in particolare dalla parte del presidente francese sembra presentare alcune corrosioni Qui trovi i miei due esemplari insieme a quelli di altri collezionisti e qualche informazione su questo gettone http://www.lamoneta....age__hl__loubet1 punto
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Rispondo a Matteo91: come già puntualizzato da altri, si tratta di un "Daalder" (tallero) olandese del 1648... che io sappia circolava anche nei territori coloniali olandesi, tant'è che il termine "dollaro" deriverebbe proprio da "daalder", che era in uso anche nella Nuova Olanda, che corrisponde all'odierna costa orientale degli Stati Uniti d'America.1 punto
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Buonasera, riapro questa discussione (causa errori di connessione ho fatto confusione con il caricamento delle immagini..chiedo ai curatori di eliminare il vecchio post) per gli appassionati delle medaglie della Duchessa di Parma, Maria Luigia D'Austria, postando il mio ultimo acquisto. Trattasi della medaglietta, assai rara come riporta il M.Federico (personalmente è il terzo esemplare che riesco trovare negli ultimi 10 anni), riferentesi ad evento ignoto. Il dritto reca l'effigie della Duchessa diademata e velata, con l'iscrizione M. LVDOVICA AVGUSTA. Al rovescio, il numero 10 racchiuso in festone. Da qui le varie ipotesi si sprecano: alludente al decimo anniversario di Servizio dei Dragoni? Oppure al decimo anniversario della regnante? Il venditore (cittadino di Parma) ha voluto darmi una sua versione: trattasi di un valore da 10 Soldi, medaglia venduta alle persone che si recavano a teatro. Essendo tale medaglia analoga a quella per le Beccherie, è possibile comunque ritenere il suo conio attribuibile alla prima metà del XIX secolo, conio ancora conservato presso il museo Glauco Lombardi in Parma. Nessuno sa se trattasi dell'anniversario dei Dragoni, il catalogo Asta pubblica AES RUDE, novembre 1977 così la definisce. GlobaAste recentemente ha voluto attribuirle il decimo anniversario di regno della Duchessa. Trattasi di Gettone? E chi lo sa?? Può anche essere. Mi stupisce il fatto però si sia creato appositamente un conio per la creazione di un gettone... poi per altre delucidazioni mi rimetto a voi, in medaglie più esperti sicuramente di me. La suddetta ha diametro 12mm conservazione BB+ Rarità: RR1 punto
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Complimenti Piergi00 per la bellissima moneta.. In futuro spero di trovarne una così bella anche io.. Data la mia passione per le monete sarde medioevali e di età sabauda, colgo l'occasione per una breve didascalia: Vittorio Emanuele I di Savoia (1802-1821) 3 cagliaresi di rame o mezzo soldo sardo (1813) R2 (50.000 pezzi coniati) D: Scudo sabaudo su arma sarda, con 4 teste di moro in cerchio rigato, senza legenda nel giro R: CAGLIARESI TRE (nel campo) tra crocette di punti Rame, mm 23-23,5 g 3,90-4,05 Incisore Antonio Canu, zecca di Cagliari E' strano che il pezzo da tre cagliaresi (mezzo soldo o sei denari) non si battesse dal 1741, cioè da oltre settant'anni. Poiché era questa, infatti, la moneta spicciola di più largo uso in Sardegna quindi la moneta maggiormente soggetta a rarefarsi, a differenza di quanto accadeva per il pezzo da un cagliarese il quale, avendo un potere d'acquisto trascurabile, circolava pochissimo. Ci si può chiedere come mai ad alimentare la circolazione minuta con nuove emissioni del nominale da tre cagliaresi si sia provveduto solo nel 1813. Sulle possibili risposte a questo quesito non è il caso di dilungarsi; resta il fatto che il pezzo in questione è stato coniato in 50.000 esemplari e che resta il solo, di tutta la serie monetale sarda medioevale e moderna, a non presentare alcuna legenda, né al Dritto né al rovescio (l'indicazione del valore non è considerata legenda). La moneta è da ricordare soprattutto perché è stata l'ultima a uscire da una zecca sarda. Esiste un esemplare da 1 CAGLIARESE conservato al museo di Torino. Questo è considerato un progetto che non ebbe seguito. Infatti il successivo decreto di emissione cita solo i 3 cagliaresi coniati in 50.000 esemplari pari a 500 scudi sardi. Riferimenti: Montenegro, manuale del collezionista, casa editrice montenegro S.A.S Enrico Piras. Le monete della Sardegna (dal IV secolo A.C. al 1842), Stampacolor1 punto
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Ciao, per curiosità posto un riepilogo dell’andamento, a 2 giorni dalla scadenza, delle offerte per le monete segnalate in questa discussione (espresse in €) Vespasiano IVDAEA CAPTA: base 1500, offerta corrente 1700 Nerone DECVRSIO: base 1000, offerta corrente 1000 Traiano SPQR OPTIMO PRINCIPI (dupondio): base 600, 0 offerte Adriano FELICITATI AVG COS III: base 1250, offerte 0 Antonino Pio PIETATI AVG COS IIII: base 230, offerta corrente 230 Ciao Illyricum :)1 punto
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DE GREGE EPICURI Giustamente ti è stato chiesto di fornire peso e diametro. Una delle due foto si vede maluccio, o forse la moneta è proprio molto malconcia. Ti butto lì un'ipotesi: potrebbe essere un asse di Augusto contromarcato; queste monete sono spesso molto malandate, bisognerebbe almeno ingrandire la scritta contromarcata.1 punto
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Belle entrambe le monete postate, apollonia :) M'bè allora possiamo dire che anche il problema di "catalogare" la ruota è stato risolto. Dove non arriva (completamente il Price....) ;) Desidero invece inserire un mio non recentissimo acquisto, ma a cui tengo molto. Un bronzo piuttosto raro: Price 372. Coniazione intorno al 323-317 in un'incerta città in Macedonia. Peso: 6,3 grammi1 punto
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Heraclea RIC VII 69,B Constantine I Silvered AE3. 325-326 AD. CONSTANTINVS AVG, laureate head right / D N CONSTANTINI MAX AVG, wreath containing VOT/dot/XXX, SMHB in ex. Text1 punto
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Come ho già scritto recentemente in coda ad altra discussione di questa Sezione...ci stiamo muovendo al riguardo. O, per essere più precisi, stiamo sondando/contattando le "controparti" ed approfondendo la materia. Per anni ci siamo limitati solo a discutere...un po' di tempo per fare qualcosa di più (almeno addivenire ad un punto fermo sulla normativa in vigore) si rende opportuno. Speriamo in bene...1 punto
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La vedo dura fino a quando ognuno penserà di poter fare tutto quel che vuole. Negli ultimi dieci anni quanti commercianti hanno avuto problemi diretti? A memoria uno che fu fermato carico di monete su un treno per la svizzera, un secondo coinvolto in un presunto traffico ed un terzo titolare di una ditta sanmarinese arrestato e mi sembra scagionato del tutto. I problemi per il collezionista, dati alla mano,, lo sappiamo tutti, nascono da chi compra dai venditori della baia, Visto che sono anni che scriviamo e siamo sempre allo stesso punto, visto che leggi pro collezionisti non le faranno mai, visto che comprando regolarmente non mi risulta ci siano problemi, magari il sito de lamoneta.it potrebbe aggiungere un paio di righe con consigli per i collezionisti di monete antiche, tipo sconsigliare gli acquisti online da privati e le vendite personali online se non documentate. Questi ultimi punti, antipatici, talebani o quel che volete eviterebbero da un lato incazzature dall'altro una perdita di tempo da parte delle forze dell'ordine. Gli ultimi due punti scaturiscono dai racconti della maggior parte dei sequestri commentati sul nostro sito.1 punto
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Dopo aver condiviso in pieno lo "scoramento" di Mercatese, ricordo a tutti noi che le leggi sono fatte - o non sono abrogate - da quelle persone che noi eleggiamo!1 punto
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Per tutti gli amici che vorrebbero provare l'emozione di entrare dentro al pozzo, vi regalo questo: un'anteprima fresca fresca. Spero vi piaccia. A tutto schermo rende peggio, meglio la visuale piccola o quella standard YouTube. Un salutone Mirko1 punto
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Anno 2011 Settembre 2011 è finalmente arrivato, la tanto estenuante attesa è giunta al termine e si può iniziare a "darci dentro". Nelle settimane precedenti, insieme ai miei collaboratori, ne abbiamo già parlato, inizieremo subito. Durante l'anno sono venute fuori numerose ipotesi e l'idea che si tratti di un pozzo votivo è sempre più giustificata. Una cisterna sarebbe troppo piccola, un pozzo sarebbe troppo in alto (40m sopra la prima falla). Io, coadiuvato da altre due persone fisse fuori (sicurezza in primis), rientro nel pozzo, finalmente ci riuniamo, dopo 11 mesi di attesa e questa volta ho tutte le intenzioni di vincere. Durante l'estate avevo sognato un possibile esito, ma su questo torneremo dopo. Sì parte! Come l'anno precedente uno scavo attento, cercare di desumere ogni qualsiasi situazione e azione umana; stratigrafia al limite! Purtroppo quest'anno il titolare della cooperativa, nonché mio insegnante di "corda" e grande amico, ha da lavorare, pagato, e dunque sarà poco presente e senza di lui non entro! La sorpresa arriva però dopo il quarto giorno di scavo, davanti a me, c'è una situazione che sarà da li in avanti la più complicata possibile. Finalmente un qualcosa, una testimonianza, niente di che all'apparenza, ma importante ai fini della soluzione dell'enigma: un piano di tegole. Piano di tegole non ancora del tutto scoperto A ben 9 metri di profondità, un piano di tegole perfettamente ricostruibili in superficie (scopriremo poi), si presenta sotto i miei piedi e inizia una carrellata di fotografie al limite, appesi a metà pozzo per creare delle mappe di distribuzione e per definire le varie unità stratigrafiche. L'emozione non tarda ad arrivare, sopratutto al momento nel quale le operazioni di estrazione iniziano. Ogni "cazzuolata" mi aspettavo di trovare un qualcosa, un qualcosa di importante...tolte tutte le tegole, sotto di me, una situazione ancora più paradossale. Mi trovavo a camminare e sopratutto, circondato, da enormi pezzi di dolium, un orcio che abbiamo stimato in seguito essere alto 1,80m e largo al centro 1,10m. La situazione era paradossale, quell'orcio sembrava come se fosse stato inserito intero, stavo trovando tutto l'orlo, e l'inizio della pancia. Come lo avevano inserito li dentro? Intero? Avevano dunque costruito il pozzo in concomitanza della deposizione di un qualcosa? C'era da impazzire, finalmente stavo scavando qualcosa di reale, qualcosa che apparteneva realmente a quel pozzo. Frammenti di orcio che mi circondavano e mi facevano da pavimento Le giornate andavano ora a rilento, adesso si richiedeva la massima attenzione e io già pensavo a come raccontarvi il tutto (in quei giorni lo spunto di questo Topic). Iniziamo a togliere l'orcio, pezzo dopo pezzo, cercando di verificare che i pezzi a parete non fossero realmente rimasti a quella maniera perché in principio, intero. Una mattina, come tutti i giorni, entro nel pozzo, inizio a scavare e intorno alle 10, mentre congetturavo fra me e me, in fondo al mio pozzo, la trowel passa su qualcosa di "morbido", di tenero. Si scopre davanti a me un osso. Durante i metri precedenti, frammenti di ossa animali erano stati trovati e per il momento decido di non dargli peso. Pochi minuti dopo ci ripenso, le ossa, avevo già visto essere in condizioni critiche e dunque prima di rovinarle decido di vedere cosa può essere. In silenzio, senza dire a nessuno cosa stavo facendo procedo con lo scoprire molto attentamente questo osso. Era un femore, ancora attaccato al bacino, spuntato pochi centimetri sotto. Il mio battito cardiaco sale alle stelle, un mix di "paura" e gioia e stupore. Chiamo i miei compagni: "Ragazzi, mi sa che ho trovato un po' di ossa", "Che genere di ossa?" mi rispondono, "E' un femore attaccato al bacino e a meno che gli etruschi non commerciassero gorilla mi sembra proprio di uomo!"....da sopra, il silenzio... La troupe si mobilita, in pochi minuti sono tutti sopra di me a fare domande e soprattutto, mi dicono, stai fermo. Ebbene sì, io durante l'estate avevo pensato, sognato, al ritrovamento di un morto all'interno del pozzo. Io, per quanto possa dire che me la cavi piuttosto bene in quanto a stratigrafia e metodologia di scavo, un morto non l'ho mai scavato e dunque, pensai sin da subito di passare il testimone ad un altro mio grande amico della cooperativa, che di morti ne ha scavati a centinaia. Pochi minuti dopo, arriva, lui soffre negli spazi chiusi e non vuole entrare ma è l'unico in grado di fare una cosa del genere. Entra e in pochi secondi ci conferma che le ossa sono umane, adesso dobbiamo vedere di scoprirle. Io, felice all'inverosimile, mi faccio da parte più che volentieri e assisto il compagno di squadra in tutto e per tutto. Lui è un pignolo (sì lo siamo tutti in quella squadra :D) e munito di bisturi e cucchiaino si mette a scavare millimetro per millimetro queste ossa.....la sorpresa, con l'avanzare dei giorni è sempre più grande. Dopo una settimana di esaurimenti nervosi (non oso pensare cosa significhi scavare un morto a 10 metri di profondità in uno spazio di diametro 1,20m) la perfezione del suo lavoro si nota, eccome se si nota. Io entravo ogni giorno a fine giornata, a vedere il lavoro come procedeva...e come stava il mio "nuovo amico". E' un maschio, di età adulta, in posizione fetale ma con il busto rivolto verso il "pavimento". Come potete vedere dalla foto, il braccio sinistro è a parete in una posizione non troppo "naturale". Nessuna veste "importante", nessuno spillone, nessuna fibula, niente di niente. Era legato? Era vivo o morto al momento della deposizione? Sacrificio? Tomba monumentale? Queste domande avranno una risposta probabilmente a fine pozzo... "Il Fondatore" per intero. Dettaglio della testa. Il nostro amico, chiamato simpaticamente "Il fondatore" era privo di corredo, di vero corredo, ma stava insieme ad alcune forme di rituale, prime fra tutti, una serie di ceramiche, di vasi, ricostruibili per intero, con all'interno uno spesso strato di resina... :o Ora, la resina era molto utilizzata, come impermeabilizzante, sopratutto per contenitori del vino e molti "fondi" dei vasi ritrovati erano in piano su tegole... Il mio carissimo amico, scavatore del morto, una volta estratto tutto lo scheletro, mi cede il passo, dicendomi che adesso potevo divertirmi...lui aveva già visto cosa mi aspettava sotto il morto... Estrazione del cranio del mio "nuovo amico"...l'emozione di fargli rivedere dove aveva abitato è stata inspiegabile... Insomma, dicevo, rientro nel pozzo e quello che mi trovo davanti mi fa lacrimare gli occhi...una distesa di ceramica che ricopriva tutto il fondo del pozzo. Un lavoro maniacale mi stava aspettando...ogni singolo pezzo DOVEVA essere messo in pianta e quotato e mandato su in sacchetti singoli. Piano di ceramica iniziale Inizio a togliere i vari pezzi e in alto, intanto, si cercava di dare un senso a tutto...i vasi erano ricostruibili! Avevo una sensazione addosso incommensurabile, era bellissimo...pian piano arrivarono il sindaco, l'assessore e la sopraintendente... Un'altra settimana di lavoro e tutta la ceramica era fuori... Sotto il piano di ceramica altre pietre, un altro tappo di pietre alto almeno 40 centimetri, che ci fa fermare, sicuri del fatto di non lasciare nient'altro a vista...purtroppo i cari amici della cooperativa, non essendo pagati, giustamente dissero che se si voleva continuare, qualcuno doveva pagare, perché di tempo ce ne sarà da perdere, sopratutto se incontrassimo un altro morto... Il pozzo non è sicuramente finito, ho scavato fra le pietre per centimetri e ho trovato altra ceramica al di sotto e dunque, ancora, c'è da fare ;) Le ceramiche ricostruite sono queste che potete vedere sotto...bellissime...ripeto, tutte rivestite di resina per vino...probabilmente un'offerta per il morto, un segno di rispetto, visto che dopo la sua deposizione è stato subito ricoperto... Contenitori in ceramica. Insomma, anche per quest'anno, in attesa dei fondi necessari, dovremmo attendere, ma alle spalle abbiamo un grosso incarico, quello di scoprire chi fosse quell'uomo e perché era li e sopratutto, qual era il suo ruolo a Montereggi? Lo scheletro è al momento sotto studio a Firenze e la resina della ceramica sarà studiata, probabilmente, a Barcellona, sempre che i fondi arrivino... :( Più di 5000 fotografie hanno fatto sì che nulla si sia perso e questa bellissima esperienza, per ora ferma alla prima parte, rimanga con noi per sempre... Perdonatemi se vi ho annoiato con questo racconto, che però, volevo condividere con voi...essendo comunque ritrovamenti unici nel mondo dell'etruria ed estremamente importanti per il nostro territorio. Finisco dicendovi che entro Giugno l'area di Montereggi sarà completamente visitabile e in estate, l'attinente Museo Archeologico di Montelupo Fiorentino, conterrà i nuovi ritrovamenti. Per informazioni, contattatemi pure, anche per visite... :) merita davvero... :) Io, dalla mia, mi ritengo soddisfattissimo...la chimica con il mio pozzo non è affatto peggiorata, anzi, adesso sono legato a lui da quell'"amico" che abbiamo in comune... Vi ricordate i miei sogni a Luglio? Ebbene, la foto sottostante è un disegno che feci proprio in estate, 4 mesi prima l'inizio della campagna di scavo! Lasciando perdere i tesori :lol: disegnati in fondo, avevo intuito l'allargamento del pozzo e la presenza di un vaso enorme... :lol: nell'altro disegno, c'era anche il morto, strappato per scaramanzia... :P Disegno Un grosso saluto, in attesa di comunicarvi la fine di questo mistero, lasciando per scaramanzia, un messaggio vuoto sotto di questo... :D Mirko e il Fondatore... :)1 punto
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Nella tua affermazione "spariti i compratori spariti i venditori" è insito un grave falso ideologico. E' un po' come se si dicesse che vanno proibite le auto perchè ci sono gli incidenti stradali o come se andasse proibita la vendita di corde perché qualcuno ci si impicca. Non voglio fare polemica, ma guarda caso una frase del genere proviene da una persona dell'archeologia "ufficiale" e la dice lunga su come il collezionismo privato venga considerato dagli archeologi: cosa nostra, cosa da spartire tra di loro in barba al resto della società e basta. E invece esiste una parolina (fastidiosa, certo, ma esiste) che si chiama libertà. Una parola che non andava pronunciata quando queste leggi sono state promulgate nel 1935, in un epoca di tirannide (e queste leggi guarda caso rispecchiano la tirannide e sono profondamente ingiuste, tant'è che nei paesi civili sono molto diverse). Libertà di possedere oggetti del nostro passato (purchè lecitamente acquistati, è ovvio) libertà di godere del piacere di un bel reperto, libertà di costruire una collezione ricca di contenuti culturali. Queste istanze sono connaturate con l'animo umano ed insopprimibili. Nessuna legge potrà cancellarle, così come non si cancella la libertà di parola.1 punto
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