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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/22/12 in tutte le aree
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Mi ero ripromesso di non leggere piu post in questa sezione..........viene voglia di prendere la propria raccolta e barattarla con una di carte di caramelle! Gran strano paese il nostro:ci si puo giocare tutto con giochi d'azzardo sponsorizzati dallo stato ,ci si puo far male con alcol e sigarette su cui lo stato si fa la parte,le nostre case sono visitate ormai sistematicamente da delinquenti e le denunce alle forze competenti sono una mera (inutile) formalità,lasciamo perdere cio che avviene nel mondo politico......e io che coltivo una passione che è studio e dovrebbe essere un valore e guadagno indiretto per lo stato stesso mi devo sentire un delinquente se negli anni non ho conservato scontrini e" pezze d'appoggio varie",.........e se le monete le avessi a mia insaputa!? daltronde qua ristrutturano case e pagano mutui all'insaputa .....perche no quattro vecchie monete!4 punti
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La serie 1946 - lire 1 – 2 – 5 – 10 = in corso legale dal 21 dicembre 1946 (Decreto Ministeriale del 19/12/1946) Per la serie del 1951-1954 - lira 1 e lire 2 = in corso legale dal 1° settembre 1954 (Decreto Ministeriale del 02/08/1954) - - lire 5 e lire 10 = in corso legale dal 15 luglio 1953 (Decreto Ministeriale del 15/06/1953) - - lire 50 = in corso legale dal 21 febbraio 1956 (Decreto Ministeriale del 27/01/1956) - - lire 100 = in corso legale dal 1° agosto 1956 (Decreto Ministeriale del 09/07/1956)2 punti
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Prendendo ispirazione da una recente asta di monete siciliane, ho deciso di aprire una discussione sulla monetazione sveva in Italia. Credo che la sezione “Monete medievali di zecche italiane” sia la più inerente alla discussione, vista la ramificazione della monetazione sveva in Italia, e che coinvolgerà un’ampia fascia di appassionati. Il regnante con il quale desidero iniziare è Enrico VI, Re di Sicilia dal 1194 al 1197. Intraprenderemo un viaggio che attraverserà tutta l’Italia passando per Messina, Brindisi, Napoli, Bologna, Milano etc., e che.sarà illustrato dai vostri interventi e dalle monete postate;un viaggio che oltre a essere longitudinale sarà temporale. Impostiamo la prima data e il luogo del nostro viaggio: Nimega, 20 ottobre del 1165. Siamo in autunno a Nimega e dall’unione di Federico Barbarossa e Beatrice di Borgogna nasce Enrico VI di Hohenstaufen. Ala morte del fratello maggiore, Enrico VI viene incoronato a Aquisgrana il 15 agosto 1169 Re dei Romani. L’evento che in qualche modo caratterizzerà la monetazione siciliana a partire dal 1194, è il matrimonio tra Enrico VI e Costanza, figlia di Re Ruggero II di Sicilia Le nozze sono celebrate a Milano il 27 Gennaio del 1186. Alla morte di Federico Barbarossa, avvenuta nel 1190 a Saleph in Turchia nelle acque del fiume Goksu, Enrico VI viene incoronato Re dei tedeschi e imperatore da Papa Celestino III a S. Pietro nell’Aprile del 1191. Enrico VI rivendica per se i diritti della moglie Costanza sul regno normanno e dopo l’incoronazione, avvenuta a Roma, invade i territori continentali ed emette a Salerno nel 1191 una moneta: la frazione di follaro http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-DEN/2 . La sua campagna in Italia viene fermata da un improvvisa epidemia che decima le sue truppe a Napoli. Enrico VI lascia a Salerno, durante la ritirata, la moglie Costanza che sarà fatta prigioniera da Tancredi. Impostiamo le coordinate temporali della nostra macchina del tempo: Palermo 18 novembre 1189, Duomo di Monreale . Nel Duomo si sta svolgendo la cerimonia funebre di Guglielmo II Re di Sicilia, morto a 36 anni. A piangerne la scomparsa vi è la moglie Giovanna Plantageneto, figlia di Re Enrico II d’Inghilterra Giovanna è rammaricata di non aver dato un discendente a Guglielmo II, il quale aveva designato come successore Costanza figlia di Ruggero II. Intanto in Sicilia i nobili, appresa la notizia della morte di Guglielmo II, non vedono di buon occhio la successione di Costanza perché temono che ceda il regno ai Tedeschi. Nel gennaio del 1189 viene incoronato re dei siciliani Tancredi duca di Puglia, nonché figlio illegittimo di Ruggero II. L’incoronazione è celebrata da papa Clemente III. Tancredi difende il suo regno in Sicilia dagli attacchi di Enrico VI fino alla sua morte prematura, avvenuta nel febbraio del 1194. Alla morte di Tancredi succede suo figlio Guglielmo III a soli 4 anni, sotto la reggenza della madre Sibilla d’Acera. Il governo debole di Guglielmo III non è in grado di opporre resistenza a Enrico VI. Nel novembre del 1194 Enrico VI entra facilmente a Palermo, dove è riconosciuto Re dei siciliani, con l’aiuto dei pisani e genovesi, ottenuto con lusinghiere promesse. Il re promette a Sibilla d’Acera di concedere al figlio Guglielmo la contea di Lecce ed il Principato di Taranto. Promessa che, come vedremo, non manterrà. E, per dimostrare che non é un Re “consorte”, fa imporre il suo emblema, l’aquila, sulle monete siciliane. Da allora l’aquila diventa il simbolo delle monete dell’isola e solo per un breve periodo il giglio angioino prende il posto dell’aquila. -segue-1 punto
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Molti argomenti sono stati affrontati diciamolo,ma spunti interessanti o non ancora del tutto approfonditi ci sono sempre. Per esempio uno che mi ha sempre affascinato,anche perchè l'ho trovato quasi sempre nelle monetazioni studiate è quello dei segni identicativi di zecca o dello zecchiere. Intendo quelli presenti nella monetazione di Pavia e successive ; nei denari pavesi sono presenti in gran numero e varietà. Si può definirlo un sistema per identificare le singole emissioni e quindi della possibilità di attribuire a uno specifico funzionario o monetiere la responsabilità per l'emissione di una partita difettosa, fraudolenta, sottopeso o di fino calante. Quella pavese è rappresentata da cunei, triangoli, punti, varianti delle legende, abbiamo i cunei in quella di Lucca, a Milano negli imperiali piani abbiamo trifogli con o senza stelo e rosette con o senza stelo ,nella monetazione astense le combinazioni sono veramente varie . Possono essere utili per avere dati sulle cronologie come nel caso dei denari imperiali milanesi, o le quantità di serie prodotte, in alcuni casi potevano essere ripetute nel tempo ,di certo l'aspetto dei segni identificativi è un aspetto da studio e riflessione. Chi li ha descritti in modo puntuale è stato il Prof. Saccocci nello studio " Il ripostiglio dell'area Galli Tassi di Lucca " in BDN 36-39 ed.2004 : " potevano ripetersi senza per questo implicare omogeneità cronologia. Questo per il possibile riuso degli stessi punzoni per lungo tempo, oppure perchè certi elementi che sicuramente avevano lo scopo di distinguere " giuridicamente "le varie sotto-emissioni ( cunei, triangoli, punti, piccole varianti nella legenda ), di fatto potevano essere ribaditi presssochè identici in serie diverse ( visto che le combinazioni non erano infinite ), senza per questo implicare alcuna loro contemporaneità." Quindi segni giuridici ripetibili nel tempo per Saccocci. L'argomento offre indubbiamente spunti, anche perchè presente in diverse monetazioni, vediamo se qualcuno vuole approfondire in base alle proprie conoscenze di zecca ,io ho lanciato il sasso......1 punto
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nei paesi dove il costo della vita è più alto, per "comodità" (e per legge ) possono arrotondare i prezzi al 0,05 Euro , se un prodotto costa 1,02 euro lo arrotondano ad 1,00 ; se costa 1,03 lo arrotondano a 1,05 ... Facendo questo eliminano il "bisogno" dell'utilizzo delle monete da 1 e 2 Euro cent. Non penso che a breve cio' avverrà anche in Italia , una cosa è certa ... Se il costo della vita nel prossimo "medio" periodo salirà , anche da noi diventerà comodo non utilizzare più le monetine da 1 e 2 centesimi. Vedremo.... Quando ci sarà il ventennale dell'Euro nel 2022, vedremo cosa sarà successo ... :)1 punto
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Da collezionista di monetine mondiali di comune circolazione posso dirti che per me son tutte interessanti anche se son tutte comunissime. Quella che più mi piace, e che reputo più di rilievo, è il 5 Dinars dell'Algeria che commemora il 20° anniversario della rivoluzione. (1954-1974)1 punto
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I have been working with Roberto Russo for the last two years on a new arrangement of the coins of Luceria. Roberto Russo, who sadly died last week, recognised the main idea for a new arrangement, which is: there were two mints for Roman coins at Luceria, and the two mints can be recognized by their different flan (metal) production as well as their different engraving styles and designs. Once you understand this, then the arrangement becomes more obvious and simple. A difficulty faced by prior authors is that they had insufficient coins to study. The largest collection of coins of Luceria is in Paris (Bibliotheque Nationale). Still there are less than 200 coins in the BNF Paris. Because of the internet and because I could study some private collections, I have a database of 1,500 coins to study. So it is now possible to see a better arrangement. Up until now there were three main studies of the coins of Luceria - by Riccio (1843) - by Grueber (1905) - by Crawford (1974) So I think it is now time to look at these coins again! For the existing arrangement of the coins of Luceria, you can see my coin collection here: RRC 27/4 and RRC 43/1 - RRC 43/6 http://www.flickr.co.../detail/?page=1 RRC 43/6 and RRC 97/1 - RRC 97/7: http://www.flickr.co.../detail/?page=2 RRC 97/7 - RRC 97/13 http://www.flickr.co.../detail/?page=3 RRC 97/13 - RRC 97/22 http://www.flickr.co.../detail/?page=4 RRC 97/24 - RRC 98A/6 http://www.flickr.co.../detail/?page=5 RRC 98A/7 - RRC 99/4 http://www.flickr.co.../detail/?page=6 RRC 99/5 - RRC 100/1 http://www.flickr.co.../detail/?page=7 RRC 100/1 - RRC 100/7 http://www.flickr.co.../detail/?page=8 Riccio plates http://www.flickr.co.../detail/?page=9 regards Andrew1 punto
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Alt, non è vero. Si è detto che gli inglesi vogliono pensionare il penny; ed i giornalisti hanno subito fatto il paragone con i nostri centesimi di rame, bistrattati da tutti e da una buona fetta della popolazione ritenuti inutili. La realtà è che l'eliminazione alla radice (cioè per volontà dell'UE/BCE) dei centesimi è ben di là da venire; è un'ipotesi più volte avanzata e discussa, ma che nessuno che abbia il potere di realizzarla ha mai considerato. Alcuni paesi hanno scelto di non coniarne più per la circolazione (come la Finlandia); alcuni enti privati fanno a meno delle monete da 1 e 2 cent (supermercati, macchinette). Ma da qui all'uscita fuori corso ce ne passa. Ci sono varie discussioni sul punto qui nei nostri forum, puoi cercarle e leggere il parere di molti utenti in merito.1 punto
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putroppo il mondo della numismatica è piena di brokers che comprano per poi rivendere. I prezzi, con il declino di ebay, lo stanno tornando a fare le case d'asta che spesso reciclano monete di altre aste e poi ancora, e così via. Triste realtà1 punto
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Vero...solo che troppo spesso ,con quelle comprate su ebay ,partecipi gratis all'estrazione di una perquisizione alle sette di mattina......con quelle comprate alle aste, di solito ,no...! Con buona pace di chi non ha ancora recepito il succo della questione certificazione di lecita provenienza e responsabilità di terzi...1 punto
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Con buona pace di quelli che diffidano dal comprare su ebay a favore delle garanzia di lecita provenienza delle monete esitate dalle case d'asta. Come se le monete crescessero sugli alberi.1 punto
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Secondo me una delle prime cose cui bisognerebbe tendere è riuscire ad ottenere una netta distinzione fra archeologia e numismatica, per la semplice ragione che gli artefatti sono unici e le monete sono stete coniate in milioni di esemplari. Da qui si potrebbe partire per una liberalizzazione, anche controllata. roth371 punto
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hai ragione ! difatti ho controllato meglio ed e` un 3 piccioli di malta a nome del gran maestro Jean Paul Lascaris castellar 1636-57 il cui simbolo era un aquila bicipite http://coins.mos.net.au/14-079wp.jpg http://coins.mos.net...4-castellar.htm si vede anche parte del nome IO e` una signora moneta , facile che sia una moneta da 20-50 euro anche cosi allora non e` comune1 punto
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E' inutile ormai farci il sangue amaro....le poste sono sempre andate in questo modo....ieri per esempio a casa mia è arrivata una cartella esattoriale di un' altra persona, e non si trattava di omonimia, io, almeno io, l'ho rimessa nella buca, chissà quanti se ne fregano e la strappano...! Comunque in merito alle nostre care monete, benediciamo colui che se le è fregate e aspettiamo notizie dal Roberto.1 punto
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Il grande evento Giovanna sarà comunque il 9 giugno, c'è tempo per pensarci per tutti, vorrei aggiungere a quanto già detto, cosa mi ha detto Leopoldo Pozzi mentre scattavamo immagini ieri, gli ho chiesto posso a momento opportuno divulgarne qualcuna con discrezione ? Mi dice, a parte che sono ormai pubblicate quindi di dominio pubblico, premesso che noi collaboratori abbiamo fatto un lavoro enorme, diciamo che noi abbiamo bisogno di voi, di tutti, dei supporter, degli appassionati,dei collezionisti, degli studiosi, tutto questo è stato fatto per voi e per quanto riguarda il divulgare immagini , ricordati che queste monete sono dello Stato quindi anche vostre. Terminerei con un passagggio tratto dall'illustrativo del Museo : " Il Museo oggi propone ai cittadini della comunità, così come agli uomini di cultura di tutto il mondo, le immagini delle monete del Ripostiglio. " Direi che è questa la strada da seguire.1 punto
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Questo forum (come tanti altri) ha una funzione molto utile, che viene anche chiamata "ignore list". Si va sul proprio profilo - Gestione utenti ignorati (nella barra laterale sinistra) e si aggiunge il nickname dell'utente INdesiderato. Si può mettere la spunta su diverse opzioni (messaggi; firma; messaggi privati; chat). In questo modo, non si legge più quello che l'altro scrive. L'ho usata anch'io, tempo fa (ora, come moderatore, mi è sembrato giusto non ignorare più nessuno). Se qualcuno scrive cose che vi irritano, potete semplicemente ignorarlo. Capisco che a quella che viene ritenuta una provocazione si risponda (lo faccio anch'io, quindi non posso certo criticare altri che fanno come me...). Ma se la questione perdura gli si può dire chiaramente qualcosa del tipo "non leggo più i tuoi messaggi, quindi non ti risponderò più. Se vuoi parlare da solo, continua pure"... (magari in modo più diplomatico, io non sono capace :D ) I moderatori dovrebbero svolgere, primariamente, una funzione burocratica (cancellare post doppi; spostare discussioni nelle sezioni corrette; cancellare spam, messaggi a fine di compravendita, etc.). Nessuno di noi ha voglia di fare il maestrino od il "censuratore". Per quanto riguarda questa discussione specifica, temo che non potrà andare avanti1 punto
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ciao relativamente al tirso e alla figura di Dioniso, posto un immagine di una Kylikes attica a figure rosse: il barbuto Dioniso, con mantello e il tipico tirso, cinge le spalle di Eracle (Ercole) identificato dal bastone nodoso Il tirso era un lungo bastone con una pigna in cima, coronato di edera e dipampini era portato da Dioniso e dai suoi seguaci.. ciao sku1 punto
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Credo che la chiave di volta della questione sia se sono stati ritrovati denari suberati realizzati con gli stessi conii dei denari in buon argento...... Se la somiglianza si ferma, appunto, a una somiglianza, l'ipotesi di una produzione parallela( magari anche ad opera delle stesse maestranze di zecca con l'avvallo del magistrato monetario del momento) resta quella statisticamente più probabile.....il ritrovamento di suberati e non suberati di identico conio sposterebbe l'ago della bilancia decisamente a favore dell'emissione voluta dall'autorità emittente, ma non in grado assoluto, perché l'opzione della malversazione da parte degli operatori e gestori, resterebbe ancora valida.... l'unica cosa che posso aggiungere è che tra le monete che mi sono capitate tra le mani ho avuto diversi suberati, di provenienza confinaria( dalla germania e dalla francia) e ivi ritrovati, con un bel buco di chiodo antico ( quadrangolare) proprio nel mezzo e diversi tagliati in due, presumo allo scopo di annullarne il valore e bloccarne la circolazione... Ora, se il riconoscimento della syberazione fosse stato dovuto all'utente, nutro forti dubbi che si sarebbe proceduto all'annullamento della validità della moneta, con danno economico solo per il possessore...probabilmente avrebbe cercato di rifilarla a qualcun'altro e via....mentre una operazione così draconiana e che non tenga conto della perdita della moneta , sembra molto più simile a quello che accade oggi quando una banca entra in " contatto" con una banconota falsa: viene tagliata e annullata....quindi, per traslato, direi che queste monete tagliate o forate potrebbero esserlo state su iniziativa di un banco metalli che si occupasse del saggio delle stesse, e che non avesse nessuna remora o perdita a distruggerle... , forse, una emanazione dell'erario imperiale o repubblicano, che reintegrasse il circolante fasullo col buono e a cui l'operazione non costasse nulla. Se la premessa la si considera attendibile, il risultato è, giocoforza, che lo stato che si occupava della distruzione degli stessi pezzi, avesse poca logica che fosse anche lo stesso produttore "consapevole" ( potevano essere semprei famosi mastri di zecca truffaldini) oppure, con una mano dava e con una prendeva...nel senso che pur avendone la paternità occulta, ufficialmente li combatteva.... Per concludere, direi che a meno che non vi siano classificati suberati e autentici realizzati con la stessa coppia di conii, la produzione parallela non autorizzata resta la soluzione più probabile.1 punto
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Meno occasioni ed anche meno divertimento :( Già, fine del divertimento purtroppo... a da più di 10 anni a questa parte. Ormai le vedo piene di monete europee pre-euro anni 1960-90, ogni tanto magari qualcosa degli anni '20 '40 c'e', ma sono comunissime. Se c'e' qualcosa dell'ottocento vuol dire che è un nostro 5 o 10 centesimi V.E.II corroso ed illegibile. Ed il prezzo, 50 cent od un euro cadauna, non è per nulla allettante... chi potrebbe mai comprare un pfenning tedesco degli anni '70 (e/o similari) e pagarlo a 100/200 volte il suo valore...? Se sono semi-interessanti vengono messe singole ed a prezzi assurdi, tipo l'ultima volta che ho visto i Filler austriaci di fine ottocento consumati a 3/5/8 euro ciascuna, prima erano nelle ciotoline... io li compravo a 100 lire... anche le frazioni di Korona in argento di fine ottocento inizi del '900 dei paesi scandinavi si trovavano nelle ciotoline... bei ricordi... la ricerca/scoperta era interessante ed appagante :cray: anche il rottame che inserisco sotto l'ho trovato a suo tempo in una ciotolina, non so di che si tratta, ma mi era piaciuta. :lazy:1 punto
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La figura che si vede nella seconda immagine deve essere girata di 90°. E' una balla di mercanzia (detta anche torsello)che veniva caricata sugli animali da soma con cui i mercanti trasportavano nei vari mercati, anche molto lontani, in Europa, le loro merci. Dovrebbe essere un simbolo dei mercanti di lana toscani (Mercanti di Calimala). A cosa servivano queste tessere mercantili? Molte le ipotesi, dai gettoni (Quarteroli) da posizionare sullo scacchiere per far di conto, alle tessere per certificare il passaggio delle merci attraverso dogane e dazi per poi pagare le relative tasse di transito. Questioni ancora non chiaramente risolte. Pozleo1 punto
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la seconda e` un follis di Massimiano emesso ad Aquileia nel 304-305 SACRA MONET AVGG ET CAESS NOSTR http://www.wildwinds.com/coins/ric/maximianus/_aquileia_RIC_039b.1.jpg una per confronto1 punto
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La moneta può avere due tipi di valori: quello intrinseco o reale, legato a quello del metallo con cui è fabbricata, e quello nominale o facciale, cioè quello che lo Stato che la emette le conferisce. Il valore nominale può essere anche "d'imperio", cioè quando uno Stato attribuisce alla moneta un valore che si discosta molto da quello reale ed obbliga i cittadini a rispettarlo. Quando nello stesso Stato circolano due monete del medesimo valore nominale, una delle quali però di reale valore intrinseco (mettiamo argento quasi puro) e l'altra solo facciale (mettiamo suberato o, come al giorno d'oggi, banconota), entra in ballo la legge di Gresham: la moneta a valore intrinseco viene tesaurizzata dai cittadini e tende a ridursi nella circolazione (fenomeno dei tesoretti con ottima conservazione di moltissimi denarii anche molto antichi) mentre quella a valore facciale circola liberamente divenendo il principale strumento di spesa. E' il caso, nel 1966, delle 500 lire di argento che, quando furono affiancate da banconote del medesimo valore nominale (con azione d'imperio da parte dello Stato), in poco tempo sparirono dalla circolazione, divenendo "tesoretti" familiari, oggi ricordo di nonni e zii per i nostri ragazzi (purtroppo di scarso valore sia numismatico che effettivo). Nel mondo romano, in una società con forte senso dello Stato (centralizzato) e fiducia nelle istituzioni, almeno fino alla crisi del III° secolo, bisogna ammettere che la popolazione dovesse per forza basarsi sul valore nominale delle monete e non su quello intrinseco, anche per azione d'imperio su questo punto da parte dello Stato. Tutte le emissioni da Zecca di Stato dovevano essere recepite come valide a qualsiasi fine commerciale e, come tali, i suberati. Questi ultimi, riferendomi sempre alla legge di Gresham, avevano a parer mio libera e vasta circolazione, potendo innescare i suddetti fenomeni di tesaurizzazione che, paradossalmente, consentono a noi, oggi, di vedere più denarii di argento puro che suberati, ormai distrutti dall'uso e dal tempo.1 punto
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Medaglia devozionale ovale con bordi rialzati,bronzo/ottone,del XVII sec.-D/ Madonna coronata e aureolata,che tiene Gesù Bambino tra le braccia,entro cornice di raggi e fiammelle. - D/ S. Filippo Neri aureolato,con la pianeta e le braccia aperte volto a sx che guarda verso l'alto in contemplazione di(Gesù Bambino o la Madonna)? in esergo, bastone o giglio suo attributo, scritta; S. PH - ILIPPVS.N. - S. Filippo Neri fu canonizzato il 12 marzo 1622 da papa Gregorio XV.Ciao Borgho.1 punto
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Per puro confronto posto questa interessante variante nella legenda, SICILAR al D/... prossima asta artcoins...1 punto
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Sono tra quelli che hanno sempre sostenuto che questa "variante" non esistesse, o cmq fosse una bufala. Vedendo queste immagini invece mi sto ricredendo, perchè la moneta non appare per nulla falsa, il peso è corretto, non avrebbe alcun senso che un falsario produca una moneta così perfetta per poi cadere su un dettaglio "minore" come quello delle iscrizioni sul contorno. Non pare nemmeno manomessa, che è l'ipotesi più diffusa per spiegare l'esistenza di alcune monete con questo contorno. Secondo me insomma è buona. Visto che si tratterebbe di una moneta piuttosto rara, escluderei che nel 2002 sia stata coniata con questo contorno appositamente: secondo me è possibile sia sta usato per errore un tondello italiano (o di altra nazione che usa le stelline), magari alcuni tondelli sono capitati per erorre nella partita dei tondelli austriaci (i tondelli vengono prodotti da ditte esterne, alcune di queste ditte producono tondelli per diversi paesi). In passato avevo visto sul web foto di monete di altri paesi con scritte sul contorno sbagliate proprio perchè sono stati usati (non so se in buona o cattiva fede) tondelli di altre nazioni. Cmq sia un pezzo interessante.1 punto
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Buona giornata io l'ho ricevuto giovedì. Complimenti a dabbene, lollone e Ghera; il pezzo sugli "astensis", mi é piaciuto e non vedo l'ora di leggere il seguito. Bravi saluti luciano1 punto
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Se quei delinquenti la smettessero di vendere copertine e salvadanai a forma di cassette della posta e iniziassero a fare il dovere per cui sono state create...sarebbe un altro mondo...e un altro stato...1 punto
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Buonasera, leggo solo ora questa interessantissima discussione e, ahimè, ....come al solito, ...pur essendo da decenni affascinato da questi misteriosi segni di zecca sulle monete genovesi, non saprei cosa dire. Forse posso solo tentare di elencare qualche dato con la speranza che, prima o poi, si riesca a decifrare qualche enigma: -mentre sui primi denari non compaiono segni di zecca, su quelli più tardi iniziamo a vedere qualche simbolo: spina, stella, crescente, lettera n gotica, tali segni sono stati trovati (con una somiglianza impressionante tale da poter dire che sono segni gemelli) anche su alcuni grossi; - con la coniazione dei genovini d'oro abbiamo una nuova serie di simboli (stella, rosetta, 3 anellini sole trifoglio ritto, 2 foglie, nicchio, maschera, vasetto, rotella di sperone e lettera P); - sui quartari (che sono una categoria a parte) abbiamo una misteriosa lettera R e la legenda incomprensibile TOMAINVS; - poi compaiono anche un martello, crocette, alberello e castelletto; - dopo ancora appare il leoncino (guelfi) e l'aquila (ghibellini) e - infine compaiono le lettere che dovrebbero rappresentare le iniziali dei nomi degli zecchieri. Purtroppo non abbiamo documenti che ci diano qualche indicazione in più, se non alcuni nomi di zecchieri (33 nomi dal 1328 al 1427) che non sappiamo collegare ai singoli segni eppure, credo io, un qualche rapporto ci dovrebbe essere... Tutto qui, non ho altro da aggiungere e mi spiace non riuscire a dare un contributo più concreto alla discussione ...ho come l'impressione che decifrare la "stele di rosetta" sia stato più semplice.1 punto
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Carissimo klose dei secondi non si ricorda nessuno, figurati di voi!!! Americani che nun c'hanno manco na lira?? verissimo, infatti stanno sfondati di dollari!! Sulla finale contro il liverpool che abbiamo immeritatamente perso non posso dire niente dato che c'è stata 11 anni prima che nascessi :P BlackEuros io preferisco ricordarmi del poker dell'aeroplanino e del cucchiaio di Totti, preferisco ricordarmi del fastastico autogol di Negro grazie al quale siamo arrivati allo scudetto nel 2001, preferisco ricordarmi della manita contro di voi..poi è vero le sconfitte ci sono sempre e servono per crescere In campo internazionale è vero non siamo mai stati di grande rilievo, la sconfitta contro il manchester è stata sicuramente la nostra peggior partita in ambito europeo, ma NOI abbiamo espugnato il Bernabeu, oppure non ve lo ricordate perchè preferite sapere solo le nostre sconfitte??..voi invece?? ah scusami stavate guardando striscia la notizia quella sera!! :D1 punto
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Caro Mario fossero tutti come lui… A volte basta poco, in ognuno è radicato un sintomo primordiale indelebile, gli eventi della vita mutano l’essere ma l’animo resiste, ed ecco che ti ritrovi in cattedra sei un giovane ambizioso un po’ troppo “sognatore”, con una carica emotiva da invidia. Ora hai la possibilità di donare la tua conoscenza al prossimo, ma non solo ciò che gli infiniti libri ti hanno narrato, ma la tua formazione attraverso gli altri e i loro ambiti. La tua materia non ti aiuta, le masse prediligono altro, sono finiti i tempi, dove credevi d’esser un bohemien e il tuo stile di vita lontanamente poteva farlo ricordare, ora si fa sul serio, l’emozione che hai provato quando eri sui banchi al loro posto, dovrà rivivere nei loro occhi. Cerchi di dare il massimo, i tuoi racconti fanno rivivere quelle atmosfere Parigine da Moulin Rouge di fine ottocento, dove un certo Henry de Toulouse-Lautrec , le ripropose attraverso un proprio linguaggio espressivo incantato.. Taluni ti fissano estasiati, altri sono assorti in tristi pensieri , altri ancora impassibili distolgono l’udito e gli altri sensi, ma ciò non ti scalfigge, continui nei tuoi racconti, hai qualcosa in più, hai avuto due grandi maestri, personaggi che scrissero la storia e che a loro volta ti trasmisero il loro sapere fatto di racconti vissuti in prima persona, come quel giorno alla stazione centrale di Milano, dove Marinetti e gli altri Futuristi ne combinarono delle belle… Non usi i testi ma la parola, la tua conoscenza la trasmetti densa di sensazioni che il tuo vissuto ti ha offerto, dipingi da tempo conosci le tecniche, hai modo di divulgare attraverso una chiave di lettura atipica la tua materia, riuscendo a far animare per incanto una foto ritraente un dipinto….. La tua passione per la Numismatica, finalmente ha una chance, utilizzi questi tondelli come strumento di comunicazione, la tua materia è vincente… Non potrai mai descrivere realmente l’emozione che provasti in certi istanti, ma l’appagamento maggiore ti venne dai tuoi alunni, quando riuscirono a cogliere la vera essenza dello strumento di divulgazione. Eros1 punto
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perla Pace controlla se ti manca qualcosa dalla mia lista http://www.carmelolaportatrasporti.com/Lista_doppie.php1 punto
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Segnalo, se non ancora noto, un interessantissimo link a cui può essere visionata la vasta collezione della American Numismatic Society di aes grave italico e aes rude (più un pezzo di aes signatum, l'enigmatico lingotto con A barrata): http://numismatics.org/search/results?q=department_facet%3A%22Roman%22%20AND%20manufacture_facet%3A%22CA%22&start=01 punto
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Grazie, Ma di quale moneta parli? A sx un 7,6 soldi di CEIV del 1800, al centro un mezzo cagliarese di CEIII del 1736 e a dx un mezzo soldi di CEII. Grazie Centurione! N.1 punto
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L’aquila e la croce sono sempre presenti sulle monete siciliane. E’interessante vedere come questi due simboli si siano evoluti nel tempo fino alla fusione in uno sotto Carlo VI (1720-1734). Enrico Vi chiude la zecca di Salerno e ne apre una a Brindisi., ubicata alla domus Marguriti, la casa che era appartenuta all’ammiraglio Margaritone di Brindisi. Enrico VI adotta il sistema ponderale-onciale, cioè monete coniate a peso sulla base dell’oncia:circa 26,72 grammi. associato al bimetallismo e lascia invariata la produzione di Tarì siciliani nelle zecche di Messina e Palermo a 16,33 carati,cioè 68,5 % oro, 21 % argento e il resto rame Il Tarì era di circa 12 mm e del peso di 0,90 grammi e rappresentava la 30° parte dell’oncia. Vengono coniati anche multipli di tarì uguali al tarì, che non vengono cambiati a numero ma a peso. I Tarì continuano ad avere iscrizioni cubiche. E ciò sta a testimoniare che gli incisori arabi non furono molestati da Enrico VI ma, con il passare del tempo, sostituti da incisori latini. Su molti tarì appaiono le lettere V,C,M , F. L’attribuzione della lettera V a Guglielmo non è una tesi sostenibile. La lettera C è associata Costanza , M a Imperator e F al figlio Federico. La diffusione in Italia meridionale dei provisini o Provinois, denaro in mistura emesso dai conti di Champagne e Provins, aveva spinto Enrico VI ad abolire la coniazione dei follari in rame. Al loro posto viene coniato il denaro in mistura con una lega di 250 millesimi e un rapporto con un tarì di circa un 16°. I caratteri cufici http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-DEN/3 compaiono solo nella moneta da un quarto di terecenario. Il regno di Enrico VI è dominato dal terrore. Il re non mantiene nessuna promessa fatta, la famiglia Tancredi viene perseguitata, il piccolo Guglielmo è deportato in Germania, dove morirà ancora adolescente. Il Tarascio descrive il martirio subito dal conte Riccardo di Acerra, fratello di Sibilla. Mentre il Conte Riccardo tenta di fuggire, viene preso e condannato al martirio. Prima viene legato a un cavallo e trascinato per le vie di Capua, poi appeso col capo all’ingiù. Dopo due giorni, mentre il conte è ancora rantolante, il re ordina che il buffone di corte gli leghi alla lingua una pesante pietra. Enrico VI distribuisce feudi siciliani ai tedeschi e ottiene così la “pace servile”. Nel natale del 1194 nasce a Jesi l’erede di Enrico VI, Federico II. Nel 1196 Federico II viene incoronato Re dei Romani e per l’occasione Enrico VI fa coniare un denaro che reca al dritto il suo nome e al verso il busto di Federico bambino di prospetto con la legenda FREDERIC REX http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-DEF/1 . Nel 1197 scoppia in Sicilia una rivolta che viene soppressa nel sangue da Enrico VI con supplizi inimmaginabili: uomini e donne mutilati, annegati, bruciati vivi o bolliti nello strutto. A un nobile normanno chiamato Giordano e designato successore a Enrico dai congiurati fa inchiodare una corona in capo. Il 29 settembre del 1197 muore a Palermo a soli 32 anni per il riacutizzarsi di un'infezione intestinale. Enrico VI è sepolto nella cattedrale di Palermo. Antonio Loteta1 punto
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Pagato venerdì, oggi siamo a martedì... aspettiamo che le cose facciano il loro corso prima di parlare di truffa?1 punto
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Mi sono sempre piaciute le storie ,mi piace anche raccontarle ,questo un pò l'avete capito ; a volte però penso di essere fuori luogo im questo mio dissertare ,ma poi riflettendo meglio mi dico ,se racconti e parli di persone che vogliono o hanno voluto bene alla numismatica ,che hanno lasciato un segno positivo ,alla fine tutto contribuisce al fine della promulgazione della numismatica stessa. Storie come quella del " collezionista solitario " ( a proposito il collezionista solitario sta bene ,la domenica mattina spesso si aggira per il Cordusio ,alcuni del Cordusio penso abbiano anche capito chi è , ma lui purtroppo non legge Lamoneta ,non a caso è il collezionista solitario ) , ma oggi vorrei parlare del " resistente " , il resistente , poi vedremo perchè lo chiamo così , è una figura che è stata importante per me dal punto di vista numismatico , è quello che mi ha incoraggiato a iniziare a collezionare monete. Il resistente era ,perchè non c'è più , un amico di famiglia , quando ero a casa sua ogni tanto iniziava a parlare di monete ,poi capito che il terreno non era fertile ,abbandonava con classe e parlava d'altro ; il resistente era un buon collezionista ,non eccelso ,ma buono ,amava le monete dell'impero romano ,collezionava essenzialmente sesterzi ,la riteneva la moneta più affascinante che poteva esserci ,era uno che aveva molti libri ,studiava e leggeva molto ,sulla storia romana ovviamente era molto preparato. Perchè lo chiamavo il " il resistente " ? Perchè era secondo me un uomo d'altri tempi per mentalità e carattere ,resisteva ,resisteva alla tecnologia che avanzava velocemente e che ritengo lui rifiutasse ,non la voleva accettare : ovviamente non aveva un computer ,credo lo considerasse un pò come uno strumento del demonio ,usava e ne era fiero , se proprio doveva scrivere ,una bella Olivetti,ormai oggetto " cult " , ma scriveva a mano come pochi con una calligrafia come si usava una volta ; non aveva il cellulare , diceva sempre ,abbiamo vissuto fino adesso senza , possiamo andare avanti ancora così ,tutto sommato ,sotto sotto ,questo suo modo di fare mi piaceva ,mi piaceva molto. Un giorno ,nasce dentro di me il desiderio di riprendere a studiare la storia ,penso, perchè non abbinarlo a una raccolta di monete e allora mi viene in mente subito il resistente che orgoglioso mi invita subito a casa sua . Mi accoglie dicendo , adesso dobbiamo fare sul serio ,incominciamo dall'ABC e mi sbatte sul tavolo un piccolo lliberculo , " Introduzione alla numismatica " di Grierson che consiglio a tutti quelli che iniziano ,leggilo poi mi dirai , mi dice ; inizia a parlare ,è contento del suo compito di divulgatore , mi parla di quando e dove furono coniate le prime monete ,della coniazione ,di come leggere le leggende ,le caratteristiche varie , a un certo punto dice le monete bisogna prenderle in mano ,toccarle ,guardarle , le monete hanno un loro linguaggio ; al momento capivo poco ,ora sostengo nei miei post come lui che le monete parlano ,hanno sempre una storia da raccontare ; catalogava con bella scrittura e ampi rilievi tecnici ogni moneta ,faceva un grosso foglietto con bella calligrafia che poi piegava in quattro parti e metteva nel contenitore sotto la moneta con grande cura. Amava comprare sempre dai soliti commercianti coi quali era diventato amico ,quando parlavo di Internet ,aste on - line si innervosiva ,diceva sempre, una moneta deve essere vista dal vivo ,poi vedi tu. Lo rividi dopo un pò ,mi chiese come andava la mia collezione ,gli dissi che mi ero indirizzato verso il medievale , non credo apprezzasse questa scelta ,forse anzi lo considerava un collezionismo secondario rispetto a quello classico ,però poi aggiungeva subito ,l'importante è fare e studiare quello che preferisci ,ogni periodo è ricco di soddisfazioni. Poi mancò ,un giorno il figlio che come spesso accade in questi casi era l'opposto del padre , tutto tecnologia e motori , mi chiamò e mi disse ,se vieni ho un ricordino per te : vado ,mi dice guarda io sinceramente non sono appassionato della collezione del papà , ma non avendo per fortuna bisogno di soldi ,me la tengo lo stesso ,venderla sarebbe come perdere un'altra volta la sua memoria ; dissi che ero d'accordissimo , gli feci i complimenti , poi alla fine mi disse ,venderla no ,ma un suo sesterzio te lo voglio lasciare come ricordo col suo foglietto , lo rigrazio e gli dissi che ero lusingato di questo pensiero. Ogni tanto quando guardo la mia collezione l'occhio mi fugge su quel sesterzio , lo prendo in mano ,lo tocco ,lo giro e rigiro ,lo guardo come faceva lui , mi rileggo il suo foglietto di catalogazione con calma ,molta calma . Grazie " resistente " ,per me l'ultimo dei mohicani .....1 punto
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