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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/21/12 in tutte le aree

  1. La lira c'è n'è una che tutti conoscono ... quella di NATOLEONE .. ...... Scusate ne posto solo una parte, purtroppo c'è il malvezzo su certe immagini di rapinarle e pubblicarle come inserzioni o su cataloghi, dato che non ho voglia di fare a pugni con la maleducazione della gente mi limito a porzionare questa moneta ... cult, se poi viene dalla collezione dè Felissent lotto 72 vendita Clerici del 1914 è proprio autentica, già perchè di queste farlocche ne ho viste più di una. Non so quante ne siano state battute se 32 pezzi o come più plausibile un centinaio almeno. Se è vero che Manfredini ci rimise il posto per questa bravata, se fu lui a modificare il conio o ... qualcun altro per fargli le scarpe, certo che tanta saggezza in quella parola ... Sugli IMPERARORE ed IMPERAPORE non mi esprimo, oggi non ho una gran vena polemica. La giornata è splendia, c'è il sole, l'aria è fresca ... potrebbero venirmi dei pensieri ... così stasera ho qualcosa da scrivere !
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  2. Questi consigli puoi tranquillamente evitare di darli, visto che sai benissimo che qualunque moneta con più di 50 anni è perfettamente uguale agli occhi del legislatore e inoltre mi pare che tu, alimentando un clima da caccia alle streghe, non renda un buon servizio a chi nonostante le innumerevoli difficoltà che rappresenta( vedi proprio questa storia) continua a collezionare e studiare le monete classiche...Non so che tornaconto tu abbia a scrivere quello che , continuamente, scrivi...ma , evidentemente, ce lo devi avere, sennò avresti smesso da tempo....comincio a pensare che anche tu sia qualcosa di molto vicino ad un troll con un suo scopo ben preciso..
    2 punti
  3. Si parla tanto delle monete di Napoleone, quasi gli stessi fiumi di parole sul cognato Gioacchino e poco o nulla dei fratelli. Non valevano certo Napoleone ma comunque li ha piazzati tutti; Giuseppe in Spagna, Gerolamo in Germania, Luigi in Olanda e la sorella Elisa a tra Firenze e Lucca. Luciano, che era quello tra tutti con più qualità e capacità si tenne per quanto possibile lontano da regni e politica; infine per osmosi il cognato Murat che si associa a Napoleone nella legenda delle monete. Napoleone ha con la sua effige in Francia partendo da una testa nuda arrotondata (Brenet) ed un filino goffa ad un ritratto laureato neoclassico di notevole impatto (Tiolier). In Italia le monete del regno d'Italia opera del Manfredini e del Salvirch le conosciamo tutti, oro e argento statiche, e qualche variazione sul tema per il rame - a seguito della defenestrazione del Manfredini, cui vanno aggiunti i progetti . Il Germania di Napoleone si conosce un solo ritratto, coniato nel Baden per la confederazione del Reno 4 o 5 pezzi conosciuti ed uno solo in collezione privata, venduto da Harald Moller collezione Boetcher. A mente non ricordo altri ritratti di Napoelone. Giuseppe Napoleone ha avuto modo di impressionare tondelli a sua immagine prima a Napoli e poi in Sapgna dal 1808; stilisticamente sonof orse le monete meno piacevoli di tutto il periodo, non era amato in Spagna, un usurpatore che però aveva abolito l'inquisizione. Le monete sono di poco rilievo artistico e di basso conio; rapidamente soggette all'usura e non molto curate nel particolare. Si hanno un paio di evoluzioni nell'impronta dell'effige ma sostanzialmente non cambia molto nei 5 anni di imposizione francese. Gerolamo Napoleone al contrario ha fatto monete, a piede decimale, di qualità; ne ha coniate alcune a Parigi, altre a Clausthal ma sempre di qualità, ed anche per il piede gemanico, sebbene di minor pregio artistico rimangono delle monete piacevoli. Ha utilizzato più nominali tra i due sitemi ed alla fine un po di confusione numismatica c'è, non sempre si intuisce di primo acchito incisore, zecca, direttore e valore ! Luigi Napoleone è il mio preferito per le monete e per i riconi, già perchè qui la ocnfusione regna sovrana più del sovrano, tra il 5 giugno 1806 ed il 13 dicembre 1810 data in cui il fratello famoso lo rimuove ed annette l'Olanda direttamente all'Impero Francese, riesce a far battere più progetti e prove di Vittorio Emanuele III da noi ! Non si ferma davanti a nulla, nominali, metalli, spessori, sempre cadiuvato dal fido George che ci mette del suo, firmando a volte si ed a volte no i conii. Accade così che è una delle monetazioni più ricercate e varie, dove anche le emissioni regolari sempra di prova ed alcune prove son così comuni da essere circolante. Le sorelle si sono accasate con ufficiali e principi, Carolina condivide il suo destino dal 1800 con Gioacchino Murat (Napoleone). Su Murat sono stati scritti libri, saggi, opere; migliaia e migliaia di pagine che sarebbe presuntuoso citare. Era un "casinista" come si direbbe oggi, uno sparigliatore di carte profesisonista, con una propria etica che era l'unica eccezione rigorosa in una visione del mondo guascona. Figlio di un albergatore a studiò dai preti dove fu cacciato per rissa, si dice anche per tentato omicidio m ane dubito. Si arruola nell'esercito e fa carriera dalla gavetta; un po come se MArchionne avesse iniziato la sua carriera in FIAT cambiando l'olio alla 126. Fece una carriera fulminate, non aveva paura di niente e di nessuno ! Prima con Luigi XVI e poi con la Rivoluzione; prima Duca di Berg e Cleve e poi Re del Regno delle Due Sicilie, invitto e sfortunato perde la vita a Pizzo Calabro nel 1815 comandando egli stesso il plotone della sua esecuzione e ordinando di mirare e bene al cuore. Le monete sono sgraziate nelle emissioni tedesche, ma l'abile mano del Rega rende a Gioacchino tutto il suo fascino. Paolina, o Maria Paola sposa in prima battuta un ufficiale cui rimane vedova e nel 1802. su precisa volontà di Napoleone il Principe Camillo Borghese, nessuna moneta, in compenso la sua bellezza resterà per sempre nella celeberrima statua del Canova. Elisa e Felice, si sposano per amore e contro la volontà di Napolene nel 1797, passarono la loro breve esistenza assieme; fece ogni miglior sforzo per amministrare le terre che gli furono conferite da Napoloene. Passo tra Lucca e Firenze i suoi anni da principessi e tra Bologna e Trieste quelli da esule. Si spense per prima tra i Buonaparte nell'agosto del 1820. Coniò moneta per Lucca in argento e rame, con i busto accollati suoi e del consorte, unica emissione di tutto il periodo napoleonico. Maria Luigia ... bhe di lei non parlo, proprio non mi è storicamente simpatica sebbene abbia fatto grandi, grandissime cose a Parma, ma con Napy non si è comportata bene.
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  4. La moneta può avere due tipi di valori: quello intrinseco o reale, legato a quello del metallo con cui è fabbricata, e quello nominale o facciale, cioè quello che lo Stato che la emette le conferisce. Il valore nominale può essere anche "d'imperio", cioè quando uno Stato attribuisce alla moneta un valore che si discosta molto da quello reale ed obbliga i cittadini a rispettarlo. Quando nello stesso Stato circolano due monete del medesimo valore nominale, una delle quali però di reale valore intrinseco (mettiamo argento quasi puro) e l'altra solo facciale (mettiamo suberato o, come al giorno d'oggi, banconota), entra in ballo la legge di Gresham: la moneta a valore intrinseco viene tesaurizzata dai cittadini e tende a ridursi nella circolazione (fenomeno dei tesoretti con ottima conservazione di moltissimi denarii anche molto antichi) mentre quella a valore facciale circola liberamente divenendo il principale strumento di spesa. E' il caso, nel 1966, delle 500 lire di argento che, quando furono affiancate da banconote del medesimo valore nominale (con azione d'imperio da parte dello Stato), in poco tempo sparirono dalla circolazione, divenendo "tesoretti" familiari, oggi ricordo di nonni e zii per i nostri ragazzi (purtroppo di scarso valore sia numismatico che effettivo). Nel mondo romano, in una società con forte senso dello Stato (centralizzato) e fiducia nelle istituzioni, almeno fino alla crisi del III° secolo, bisogna ammettere che la popolazione dovesse per forza basarsi sul valore nominale delle monete e non su quello intrinseco, anche per azione d'imperio su questo punto da parte dello Stato. Tutte le emissioni da Zecca di Stato dovevano essere recepite come valide a qualsiasi fine commerciale e, come tali, i suberati. Questi ultimi, riferendomi sempre alla legge di Gresham, avevano a parer mio libera e vasta circolazione, potendo innescare i suddetti fenomeni di tesaurizzazione che, paradossalmente, consentono a noi, oggi, di vedere più denarii di argento puro che suberati, ormai distrutti dall'uso e dal tempo.
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  5. Per puro confronto posto questa interessante variante nella legenda, SICILAR al D/... prossima asta artcoins...
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  6. Le "divisionali zecca" sono serie ufficiali emessa dalla nostra zecca annualmente, si tratta di confezionui blisterate che più recentemente hanno anche una custodia in cartoncino. Sono state emesse a partire dal 1968 (quindi nessuna moneta italiana precedente a questa data può provenire da divisionale di zecca) e fino al 1970, e poi dal 1980 ad oggi. Dal 1971 al 1979 le emissioni furono sospese, ma esistono serie simili, però prodotte da privati. Le "serie annuali da circolazione" invece sono quelle che oggi chiamiamo "seriette", ossia le monete in FDC di una data annata prelevate da rotolino e vendute a comporre la serie completa di quel dato anno. Ovviamente queste serie non sono ufficiali. Tra le due emissioni possono esistere differenza di quotazione anche notevoli, ovviamente sempre a vantaggio delle serie di zecca, questo perchè le divisionali a volte sono emesse con tirature molto basse e in questo caso il valore di mercato sale anche se le monete contenute in se sarebbero comuni. A volte nelle divisionali sono pure inserite monete non emesse per la normale circolazione, è il caso ad esempio, delle caravelle dal 1968 in poi. Le divisionali (anche in assenza di particolare rarità) quasi sempre valgono più delle normali seriette da circolazione per un motivo pratico: le serie di zecca vengono sempre vendute alla fonte a prezzi molto più alti rispetto al puro valore facciale delle monete contenute, a differenza delle serie da rotolino che ovviamente in partenza valgono solo il facciale.
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  7. Sono tra quelli che hanno sempre sostenuto che questa "variante" non esistesse, o cmq fosse una bufala. Vedendo queste immagini invece mi sto ricredendo, perchè la moneta non appare per nulla falsa, il peso è corretto, non avrebbe alcun senso che un falsario produca una moneta così perfetta per poi cadere su un dettaglio "minore" come quello delle iscrizioni sul contorno. Non pare nemmeno manomessa, che è l'ipotesi più diffusa per spiegare l'esistenza di alcune monete con questo contorno. Secondo me insomma è buona. Visto che si tratterebbe di una moneta piuttosto rara, escluderei che nel 2002 sia stata coniata con questo contorno appositamente: secondo me è possibile sia sta usato per errore un tondello italiano (o di altra nazione che usa le stelline), magari alcuni tondelli sono capitati per erorre nella partita dei tondelli austriaci (i tondelli vengono prodotti da ditte esterne, alcune di queste ditte producono tondelli per diversi paesi). In passato avevo visto sul web foto di monete di altri paesi con scritte sul contorno sbagliate proprio perchè sono stati usati (non so se in buona o cattiva fede) tondelli di altre nazioni. Cmq sia un pezzo interessante.
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  8. Una logica sicuramente c'é nel tuo ragionamento, juppiter, ma a fronte di notevoli rischi... Si vuole risparmiare il 10 o il 15% e poi si rischia di perderne molto di più, anche il 100%, se si incappa in truffe o in monete false. Questo é quello che io contesto, non il fatto che si voglia "saltare" il commerciante. Se davvero vuoi risparmiare valuta attentamente le proposte di tutte quelle ditte che si possono trovare anche on-line (non faccio nomi per questioni di pubblicità, ma basta cercare su google e ne saltano fuori parecchie), ma rivolgiti comunque a operatori seri e qualificati, che ti rilasciano, tra l'altro, regolare fattura (che un domani servirà....) In bocca al lupo.
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  9. Se sono di due anni diversi non è la "stessa moneta". Detto questo, così a primo acchito, mi sembra che abbia poco senso, visto che il 1946 è "originale" e il 1947 è quasi sicuramente un riconio (quindi più comune con 3-4M contro gli 1.6M del '46). Se il 1947 fosse originale (ma non so come distinguerli) allora la cosa cambia, visto che la tiratura sarebbe di soli 309.000 pezzi. Inoltre, il grado è importante ma non l'unico fattore che faccia oscillare il prezzo. Magari il 46 ha qualche macchia rossa, ho un po' di sporcature, chissà...(per esempio, quello hai postato nel link in Piazzetta per non ha nessun "eye appeal" con quelle macchie di rame). MM Ho parlato con il negoziante e mi ha assicurato che l'anno non c'entra e non vi sono differenze di conservazione (né di natura "numismatica") tra le monete: semplicemente, quelle vendute a 1600 sono di qualche mese fa, ed adesso che l'oro è leggermente sceso le stanno vendendo a 1525...Per me, considerando anche la "garanzia" che un negozio dovrebbe rappresentare, sembra un ottimo prezzo...in ogni caso, prima di acquistarla la vedrò, così evito sorpresone.. :) Giustificazione alquanto "balzana" quella del negoziante......, è lui che "negozia", quindi si deve prendere i rischi del suo mestiere, che senso ha dire "A" lo vendo ai prezzi attuali dell'oro, "B" lo vendo più caro perchè a me costa più caro, in quanto l'ho acquistato due mesi fa quando l'oro valeva di più!?!?!?!?! Forse questo signore è meglio che cambi mestiere. saluti TIBERIVS
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  10. In questa discussione ai numeri 5, 6 e 7 ne trovi 3!
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  11. Grazie apollonia. Penso proprio che lo prenderò in considerazione, visto che quando c'è da apprendere sulla figura di Alessandro, non mi tiro mai indietro. ;) Ecco qui invece una nuova moneta: Presente nell'attuale asta Heidelberger Grun, fa la comparsa questa dracma di Magnesia con al rovescio uno strano simbolo: il tirso. Tirso: bastone avvolto da edera e da pampini, attribuito dal mito a Dioniso e portato in corteo dai suoi seguaci Griechische Münzen KÖNIGREICH MAKEDONIEN Alexander III., der Große, 336 - 323 v. Chr. Drachme, Magnesia. Herakleskopf / Thronender Zeus, Beizeichen Thyrsos. Price 1945; M. 662 4,20 g dunkle Patina, vz
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  12. Invece è Tessalonica 180 :blum: TSA Delta dietro il busto, peso e diametro corrispondono (20-21 mm 4,50g), officine A B gamma delta epsilon. B o epsilon?
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  13. Riguardo a quanto discusso negli ultimi post e alla "fortuna" del denaro lucchese in un certo arco di tempo (e già questo dovrebbe essere un dato importante da indicare: ma da quando a quando intendete ?... anche se io ho una mia opinione in merito) non approfondisco, perchè sarebbe un discorso lungo e piuttosto complesso, e come avete visto in questo periodo riesco ad intervenire troppo poco e solo sporadicamente per poi portarlo avanti. Vi ricordo solo che non si possono trattare insieme temi e situazioni della seconda metà del X, e poi dell'XI e quindi del XII secolo, perchè le condizioni politiche ed economico-monetarie erano assai diverse. Questo è un invito che vi farò sempre: per capire bene i fenomeni storici bisogna collocarli bene nel tempo e nello spazio, che quindi diventano variabili significative e sensibili per qualsiasi discorso di storia della monetazione. Un saluto a tutt* (e spero a presto con maggior continuità, dato che ci sono ancora, come sempre, tanti denari rimasti in sospeso, da finire di commentare: ho fatto una lista ed è bella corposa :o ...) MB
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  14. allora i cob o macuquinas di filippo II fino a filippo IIII sono molto ostici e il prezzo varia di brutto prima cosa devi verificare che sia attribuibile , cioe ci sia la data e la zecca e lo zecchiere che molto spesso non si vedono se iniza a mancare la data vale gia un 30-50% di meno , se manca anche zecca e zecchiere sei gia a 80% di meno un esemplare senza zecca o zecchiere con 40-60 euro lo dovresti trovare , per uno con la zecca sui 100 euro guarda in giro e dai un occhio alle aste spagole tipo cayon o marti hervera che ne hanno a vagonate leggiti anche dove venivano prodotti
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  15. Salve, volevo fare solo una breve annotazione. La sorta di "evoluzione" dei segni dello zecchiere/ emissione tracciata da DZ per la monetazione genovese (probabilmente quartari a parte ... ;)) in realtà è condivisa anche da altre zecche dell'Italia centro-settentrionale. Io posso portarvi gli esempi delle altre monetazioni tirreniche e toscane che conosco meglio, tenendo ben presente che la monetazione piccola ha una sua tempistica e "curva evolutiva" che non corrisponde sempre puntualmente a quella della monetazione grossa in argento e poi in oro. Inoltre come sappiamo bene, ed è stato ripetuto in più discussioni, gli stessi segni possono riapparire a distanza di tempo, e nel tardo medioevo almeno nello stesso periodo di emissione uno zecchiere era responsabile per le emissioni auree ed un'altro per l'argento e le misture, adottando per ciò segni diversi per i rispettivi "gruppi" (si vedano le indicazioni, sppure di diverso tenore, riportate dai libri della zecca di Firenze ed anche di Genova per quanto è sopravvissuto del tardo Trecento ed inizi Quattrocento). In linea generale per le zecche che conosco, di cui sopra, si potrebbe dire: - XII secolo = emissioni segnalate solo dalle diverse interpunzioni in legenda o nel campo, o da variazioni "stilistico-tipologiche" - dalla fine del XII secolo fino agli anni '30/'40 del XII secolo = comparsa di segni di zecchiere o emissione aggiuntivi, dati da punti, anelletti, cunei o triangoli, spine ed infine da stellette semplici, nella legenda o nel campo - dalla metà circa del XIII secolo = comparsa di segni di tipo iconografico variati, nella legenda o nel campo - dal pieno/tardo XIV secolo = i segni di zecca spesso sono costituiti da lettere gotiche o goticizzanti, nella legenda o nel campo; si hanno anche monogrammi o "armette" araldiche, da soli, o associati tra loro. Una curiosità: fenomeni simili più o meno nel medesimo ambito cronologico si ravvisano anche su materiali e rispetto a segni di altro tipo, come nel caso dei segni di "riconoscimento" (previsti durante la manifattura o realizzati dopo "a cotto") sulle ceramiche medievali, forse con l'unico attardamento delle iniziali o monogrammi, che in tal caso sono presenti soprattutto dal XV secolo. Un caro saluto a tutt* MB
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  16. Domani 21 aprile ricorre l'anniversario della fondazione di Roma (753 a.C.). Mi piace l'idea di celebrare l'evento con alcune monete sul tema. Per iniziare, un denario coniato a nome di Domiziano Cesare sotto Vespasiano (RIC 961 di Vespasiano) che rappresenta al rovescio uno dei miti fondativi di Roma: la Lupa Capitolina nell'atto di allattare i gemelli Romolo e Remo, appena approdati sulla riva del Tevere. E' uno dei miei primissimi denari, acquistato da un venditore americano una decina d'anni orsono.
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  17. Da quel poco che so, sulle 20 lire in oro tipo aratrice si è fatta parecchia confusione, e si sono scritte informazioni a volte in contrasto fra di loro; Si conosce la tiratura iniziale di 32.589 esemplari, poi quasi tutti rifusi. Quasi tutti gli autori di cataloghi e libri specializzati riportano che scamparono al crogiuolo nr. 6 esemplari da 20 lire, ed un solo esemplare da lire 100, lire 50 e lire 10, i quali furono omaggiati al Sovrano. Il Dott. Traina nell'articolo "Facciamo il punto su prove e progetti" in Cronaca Numismatica n. 128 - marzo 2001, a pag. 45 scrive che si salvarono "...6 per le 20 assieme alle prove". Per come è riportato, sembra che il n. 6 si riferisca non solo alle 20 lire ma comprenda anche le monete di prova. Appare logico pensare che anche della moneta da lire 20 possa essere sopravvissuto 1 solo esemplare come gli altri valori della serie in oro del 1910. Sorge spontanea la domanda: quante sono le prove in oro conosciute? Presso il Museo della Zecca è presente la prova in oro da L. 100; un'altra è presente nella collezione reale a palazzo Massimo; una terza era presente nella collezione D'Incerti (vendita Varesi - aprile 2000), ex Montenapoleone n. 7 1986, ex collezione Cutolo asta Ratto 1961. Esiste poi la prova del 20 lire e la prova da lire 10 entrambe in oro, conservate nella bacheca nr. 17 presso il Museo della Zecca le quali presentano il bordo circolare più largo e rialzato rispetto alla emissione cosidetta regolare. Tali prove, sono state dimenticate anche nell'ultimo lavoro del dott. Luppino, ma esistono, come esistono i cartellini che ne confermano le caratteristiche tecniche. Ritengo pertanto evidente, che l'unico esemplare apparso sul mercato: 1) Asta Montenapoleone n. 7 1986; 2) listino Ratto anni '90; 3) asta Negrini n. 6 1997; 4) asta Nomisma n. 16 2000; sia quello mancante alla collezione Reale. Rimanendo in attesa di conferme o smentite, ringrazio per l'opportunità avuta
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  18. Finalmente Achille ha capito quale particolare evidenziare per capire la differenza tra le piastre autentiche e quelle false d'epoca. Molte persone affermano che le piastre in rame-ottone sono battute con i conii autentici, in realtà è tutto falso, dal taglio si capisce tutto; mentre nell'autentica la treccia è ben rilevante e rifinita perchè ottenuta tramite pressione con una ghiera decorata, in quella falsa è ottenuto con altro attrezzo di tipo artigianale con punte taglienti, bohh!
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  19. Eh si... poi una volta tornati il dubbio che fosse una zampetta c'era... ma bisognava rivedere le foto. Ed in effetti è una bella zampetta!!! :) Ciò non toglie che la moneta è stupenda :) Concordo su tutto: avevo infatti chiesto a Jean di rifare la foto con maggiore luce per questo :)!. Rimane sempre un bel quartaro ribattuto, che conferma quello che è già stato detto e scritto (e se ripenso ancora alle facce incredule e diffidenti quando ho mostrato il primo quartaro ribattuto che avevo individuato tra i materiali di scavo ad una conferenza al circolo Astengo tanti anni or sono, o anche alla "diffidenza" di alcuni qui sul forum solo poco più di un anno fa...). La cosa sulla quale in realtà adesso stiamo lavorando è la percentuale di quartari "al castello" ribattuti su quelli con il grifo (almeno a livello di tendenza), su quali grifi, e così via, ovviamente facendo delle ipotesi anche sul perchè di alcune soluzioni e possibili cronologie. C'è ancora un poco da fare...ma sono convinta che alla fine salteranno fuori tanti spunti interessanti ;). Un saluto a tutt* MB
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  20. Avremo anche risparmiato 15,00 euro in abbonamento ma è difficile quantificare il prezzo del travaso di bile mensile dovuto al ritardo dell'amata rivista :D
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  21. Si ovviamente e' Z coronato Esistono neo collezionisti che non sanno cosa comprano....ma hanno il coraggio di buttar via 500 euro sperando che si tratti di qualche ipotetico progetto ancora inedito Personalmente mi terrei lontano da questi tentativi di speculazione e consiglierei l' acquisto di monete importanti del Regno D'Italia Questo campo dellle prove & progetti purtroppo si presta molto bene a questi giochi , basta ricordare la storia delle "monete" di Umberto II apparse piu' volte in aste pubbliche e valutate autentiche da diversi periti compreso il Bobba. Questo tondello anni fa e' comparso alcune volte in vendita anche a 40 euro , e nessuno fortunatamente si e' mai dimostrato interessato ora invece e' tornato di moda....
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  22. Ciao, tanti auguri alla Città Eterna... :buoncompleanno: ...e per i Ludi Saeculares segnalo il link: http://www.lamoneta....udi-seaculares/ Ciao Illyricum :D
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  23. Per quanto riguarda l'articolo sui Denari delle Guerre sociali,scritto da Eleonora Giampiccolo c'è da dire che sarebbe stato meglio associare alla descrizione di ciascun Denario la foto affinchè si potesse comprendere meglio la descrizione e l'articolo potesse essere di facile comprensione anche per coloro che si accingono a leggere per la prima volta sulle emissioni dei socii italici Le foto dei Denarii vi sono ma non sono associate alle descrizioni --Salutoni -odjob
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  24. Personalmente mi sento molto vicino alla posizione di Numizmo. Evidentemente Rick2, che ritengo abitare all'estero, si trova in una posizione molto più avvantaggiata e quindi è più libero di acquistare monete antiche. Però, a mio modesto giudizio, dobbiamo smetterla di alimentare un eccessivo allarmismo e addirittura di consigliare a dritta e manca che bisogna evitare di acquistare monete romane. Un collezionista serio, che ha sempre seguito regolari procedure, come acquisti presso qualificati professionisti e da aste serie con fatture in piena regola, non ha nulla da temere! Seguendo questa via quali possono essere le vere ipotesi di reato? La magistratura si muove sempre su indizi che hanno un minimo di fondamento, in genere con un sospetto di commercio o scambio di materiale di incerta provenienza e/o vicinanza con personaggi di dubbia serietà (magari con passione del metal detector....). I novizi che eventualmente si ritrovano con una vecchia collezione (ad esempio del nonno) possono sempre andare da un qualificato commerciante professionista, come ad esempio quelli iscritti al NIP, e chiedere consigli. L'unico vero problema è che con questo sistema il collezionismo diventa un passatempo piuttosto costoso. Ci vuole pazienza, grande passione e sfruttare anche le occasioni attraverso l'abbondante offerta dai vari canali di sicura professionalità. Può andare bene anche eBay purché il commerciante che mette in vendita sia comunque un serio professionista ed emetta regolare fattura. Evitiamo di perdere il senso della realtà.
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  25. A tua parziale consolazione posso dirti che vedendo e non avevo motivo di dubitarne questa precisissima documentazione e vedendo che il perito è molto esperto e bravo non dovrebbero esserci problemi su uscirne alla fine, fine, bene ; poi rimane e rimarrà tutto il resto e questo credo che nessuno ti risarcirà o ti dirà mi scusi, lei è a posto, non aveva alcun problema e questo sarà il momento più bello, ma anche il più triste. Purtroppo il tuo è diventato un caso da forum ,importante, seguito,ci ha coinvolto,ma perchè, perchè tu hai avuto il desiderio, il coraggio, le motivazioni di raccontare la tua triste avventura a noi. Ma quanti Antonio Bernardo ci sono stati o ci sono ? Questa è la domanda, purtroppo tu sei solo la punta dell'iceberg del problema, tu hai voluto divulgare, ma ti posso assicurare che da anni e pure in questi momenti tanti, ma tanti stanno passando analoghe situazioni . La differenza è che tutti questi non divulgano, lo tengono per loro,ma le notizie nel mondo della numismatica poi escono, nei circoli si parla, si sa benissimo che il fenomeno è in realtà molto esteso. Il collezionista di oggi è tipo quello descritto nella mia discussione " il collezionista solitario ", grande collezionista che dopo avermi fatto vedere la sua collezione e dopo averlo ringraziato, mi dice sulla porta, sono io che ti ringrazio, tu sei l'unico oltre mia moglie che ha visto questa collezione. E questa testimonianza è tragica e triste nel contempo,non sono molti in realtà i collezionisti che parlano, che si espongono sul forum, questi sono i più generosi,divulgatori,anche coraggiosi, comunicativi. Il mondo del collezionismo,frequentando e parlando con molti nei circoli è stato segnato,colpito,troppi sono stati quelli che hanno subito sequestri, troppi quelli che per paura si sono disamorati e hanno abbandonato,molti, ma molti, invece vivono come " il collezionista solitario "come nelle catacombe,ci sono, ma non comunicano,non si iscrivono ai forum,non si iscrivono più neanche ai circoli,vivono questa loro passione da soli , isolati, non vogliono comparire. Questa è la situazione che ho visto e conosco del mondo collezionista, così e' e così rimarrà, di certo possiamo dire in breve che in Italia il collezionismo numismatico non è tutelato,incoraggiato o favorito, diciamo che è già tanto se viene con qualche fastidio ammesso e praticato.
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  26. Per comprare monete "importanti" è meglio aspettare di avere esperienza che, credo, sia meglio dei metodi sopra elencati.
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  27. Allora non parliamo più di niente! Non parliamo di Politica, non parliamo di Sport ... fate così, mettete il veto anche per la Religione (che nella Storia ha sempre creato più danni del resto).
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  28. No, quale irredentismo... se mai egocentrismo :D Giusto, era uno degli esempi che mi sfuggivano. Anche se è buona norma ricordare che i Conti di Savoia, per quanto nobiltà imperiale, in questo periodo gravitavano poco verso il regnum italicum e molto verso la Borgogna... se non altro perché la loro principale fonte di reddito erano i pedaggi imposti sulle strade dei principali passi alpini (Moncenisio e Gran San Bernardo) di cui avevano il controllo. Basta guardare la fattura dei denari secusini, che richiamano da vicino le coeve emissioni feudali francesi e molto poco le monete di Pavia e Lucca. Giusto, ma non stupiscono questi esempi se fanno riferimento al pieno XIV secolo. E' trovare un esempio di prima della metà del duecento che suscita interesse :) Su questo siamo perfettamente d'accordo!
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  29. bravo Apulian hai centrato il problema il 99.99% delle banconote han circolato , perche` nessuno collezionava le banconote al tempo , sopratutto quelle di grossa dimensione e grosso taglio , come le 1000 lire grande M , le 5 o 10.000 repubbliche marinare i leonardo e i manzoni. la prima cosa che facevano era piagarle in 2 o in 4 perche` nei portafogli non ci stavano. adesso almeno il 30% delle banconote che vengono proposte in vendita son tutte SPL o FDS , non vi sembra strana la cosa ? le banconote si possono lavare stirare rattoppare etc etc.... quindi smettiamola con la mania degli FDS , molto meglio una banconota bella ma circolata con qualche piega , costa meno e sappiamo che e` genuina !
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  30. Torino, 24.03.2012 0re 02.40 Non riesco a dormire perché quello che è accaduto in data odierna ha sconvolto la mia vita di onesto servitore dello Stato, uomo, padre e marito. Questa mattina a partire dalle 10.00 fino alle 13.30 ho subito un sequestro della mia collezione privata di monete antiche, medievali e rinascimentali oltre al fatto di aver ricevuto un avviso di garanzia per ricettazione e traffico di reperti archeologici di illecita provenienza. Oltre alla mia collezione privata mi è stata sequestrata anche la collezione di monete del mio amico Dr Antonio Olivari, regolarmente acquistata presso esercizi commerciali specializzati, messa a disposizione per un’attività di scambio e compravendita presso i circoli numismatici, i convegni, sui portali ebay e subito.it. Il mio stato d’animo al momento è dilaniato dall’offesa della mia persona trattata come un vile delinquente solo per aver coltivato fino ad oggi una nobile passione, come l’ultimo re d’Italia Vittorio Emanuele III. Dall’età di 10 anni colleziono monete, da quando una mia zia sorella di mia nonna (entrambe scomparse) mi regalò 5 franchi della Repubblica Francese. Da quel giorno dentro di me è nata la voglia e il desiderio di raccogliere monete provenienti da tutto il Mondo. Una passione alimentata dal fatto che attraverso l’osservazione della moneta fantasticavo nell’immaginare il paese ufficialmente rappresentato. Ho ancora conservato un foglio su cui avevo elencato tutti i paesi rappresentati dalle mie monete che mio figlio Nicolò di 9 anni a distanza di 20 anni ha continuato a completarlo e integrarlo. Con il passare degli anni ricevevo monete da mio padre, dai parenti e dagli amici. Il gesto per me era di profondo significato infatti le monete hanno acquisito una forte valenza affettiva. Con il passare degli anni in proporzione alla mia maturità intellettuale i miei interessi culturali sono cambiati. A partire dal 07.04.2006 ho iniziato a collezionare le monete romane che mi erano state regalate da una mia zia paterna in occasione del mio ventottesimo compleanno. Nessuno può immaginare la gioia che è nata in me nel possedere quelle monete. Monete in conservazione modesta di materiale povero che avevano sicuramente circolato e adesso rappresentano la nostra storia. A quel punto è nata una passione che mi ha portato allo studio approfondito della nostra storia antica e della numismatica. Ho cominciato con un libro che mio padre mi aveva regalato all’età di 10 anni. Ho cominciato a comprare il settimanale di “cronaca numismatica”, ho ripreso i fascicoli di monete del Mondo curato dalla Bolaffi. Mi sono iscritto al forum di numismatica la moneta.it dove ho cominciato a conversare con numismatici che coltivano la mia stessa passione. Ho iniziato a farmi inviare i cataloghi d’asta delle principali case che ho utilizzato prima come materiale di studio poi come riferimento commerciale per procedere all’acquisto delle monete. A questo punto ho iniziato ad acquistarle e collezionarle. Le ho comprate dai commercianti, delle case d’asta e mercatini della domenica. Non ho mai speso grosse cifre mediamente 20 – 30 euro. A testimonianza del fatto che non ero alla ricerca del pezzo unico, del bene archeologico ma semplicemente di monete comuni emesse in grandi quantità e presenti nell’ attuale mercato numismatico. Residente nell’area del Friuli Venezia Giulia ho cominciato ad approcciarmi allo studio delle monete dei dogi di Venezia dalla fine del 1200 fino al 1700. Inoltre frequentando spesso la Liguria, terra di origine di mia moglie, ho cominciato a collezionare monetine in mistura dei dogi di Genova. L’acquisto della moneta per me era un momento unico. L’ho sempre testimoniato associando alla moneta un codice progressivo con l’iniziale del mio nome A abbinato ad un numero. Ho iniziato nel 2006 con A01 e sono arrivato oggi 24.03.2012 ad A501. In ogni codice descrivevo i caratteri salienti della moneta: L’autorità emittente, il periodo, la data di emissione, il giorno dell’acquisto, il nome del commerciante e la località del mercatino dove le avevo acquistate. Oltre a qualche regalo ricevuto da mio padre che ha sempre supportato questa mia nobile passione. Queste monete per me rappresentano anche momenti unici trascorsi con la mia famiglia o viaggi per impegni di lavoro: Venezia, Roma, Pesaro, Napoli, Civitavecchia, Genova (i regali di mia moglie presso la casa d’asta Ghiglione) e per ultimo Gerusalemme, città magica dove ho acquistato una piccola prutah di Erode Archelao in un negozio di numismatica autorizzato. Ho preso quella moneta perché aveva circolato nel periodo di Gesù, e questa mattina quando sono arrivati i Carabinieri mi sono sentito un po’ nel bosco degli ulivi. Non ho ricevuto violenza fisica, ma spirituale, morale, d’immagine, il cuore mi sanguina. Ho ancora impresso la sguardo dei miei colleghi increduli mentre il “Brigadiere” accompagnava il Capitano in Aula a prendere la borsa con i suoi libri. Torniamo al punto del commercio. Il discorso è molto semplice perché quest’anno la manovra mi ha privato del mio aumento stipendiale di 420 euro. Questa privazione proporzionata al costo della vita che continua progressivamente ad aumentare mi ha portato di fronte alla decisione di non continuare nell’acquisto delle monete per dare la precedenza ad altre priorità. A questo punto non mi sono arreso e a partire dal mese di settembre a cedere monete per conto del Dr Antonio Olivari ai collezionisti. Le monete che ho ceduto in occasione dei congressi, dei mercatini e sulla piattaforma ebay non erano antiche ma moderne dal 1700 in avanti. Poi avevo fatto il famoso annuncio su Subito.it delle 29 monete romane che lì è rimasto nel dimenticatoio anche perché non le ho mai vendute. A tal proposito rappresento di essermi reso conto di essere controllato quando il sig Marco Benigni il giorno 11 febbraio mi ha contattato in merito all’annuncio su subito.it per avere foto e listino delle monete. Il mio comportamento è rimasto immutato quando il 16 marzo alle 15.02 mi ha nuovamente contattato via mail informandomi che in settimana sarebbe passato a Torino. Avevo capito tutto, avrei potuto nasconderle come fanno i vili delinquenti ma non l’ho fatto perché sono un cittadino onesto che paga le tasse, lavora e soprattutto rispetta le leggi. Non ho nulla da nascondere, di fronte a un mandato di perquisizione non ho battuto ciglio e le monete le ho consegnate spontaneamente. L’accusa per cui vengo indagato è infondata perché non ho mai commerciato reperti archeologici di illecita provenienza. Adesso mi sento bruciato, mi hanno violentato, mi hanno tagliato le ali, la voglia di diventare perito numismatico e collaborare per un tribunale. Pertanto avevo cominciato un principio di collaborazione con la Dssa Monica Baldassarre dell’Università di Pisa per lo studio e la classificazione delle monete in mistura di Genova. Maturavo il sogno di intraprendere con l’aiuto di mia moglie un’attività commerciale per trovare una valida e onesta alternativa per arrivare serenamente alla fine del mese. Non ho una casa di proprietà, vivo in una tranquilla zona di Tolmezzo, conduco una vita molto semplice e vivo quotidianamente con il peso di trascurare la mia famiglia, mia moglie e i miei figli per il fatto di aver messo sempre l’istituzione davanti a tutto. Ho iniziato da bambino a 15 anni. Scuola Militare Nunziatella, Accademia Militare di Modena, Scuola di Applicazione, 1° Reggimento Artiglieria da Montagna e 3° Reggimento Artiglieria da Montagna a Tolmezzo. Ho ricoperto sempre incarichi di responsabilità e prestigio per la forza armata e mi sono sempre esposto con il lavoro, lavoro e lavoro…..e nel poco tempo libero famiglia e monete. Ho trascorso complessivamente 25 mesi lontano dalla mia famiglia per servire l’istituzione: 2002 – Kossovo- Comandante di Sezione 2004-2005 Kabul – Comandante di Sezione 2006-2007 Herat - Military Assistant del Comandante del PRT 2008 – 2009 Herat – Portavoce del Contingente RC-W Capo Ufficio Pubblica Informazione 2010 – 2011 Herat – Military Assistant del Comandante del PRT Sono coniugato dal 9 febbraio 2002 con Stefania e ho 2 figli Nicolò e Alessandro Antonio Bernardo Torino 24.03.2012 ore 04.20
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  31. siamo tutti collezionisti solitari..... per quello che veniamo sul forum
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