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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/20/12 in tutte le aree

  1. Personalmente mi sento molto vicino alla posizione di Numizmo. Evidentemente Rick2, che ritengo abitare all'estero, si trova in una posizione molto più avvantaggiata e quindi è più libero di acquistare monete antiche. Però, a mio modesto giudizio, dobbiamo smetterla di alimentare un eccessivo allarmismo e addirittura di consigliare a dritta e manca che bisogna evitare di acquistare monete romane. Un collezionista serio, che ha sempre seguito regolari procedure, come acquisti presso qualificati professionisti e da aste serie con fatture in piena regola, non ha nulla da temere! Seguendo questa via quali possono essere le vere ipotesi di reato? La magistratura si muove sempre su indizi che hanno un minimo di fondamento, in genere con un sospetto di commercio o scambio di materiale di incerta provenienza e/o vicinanza con personaggi di dubbia serietà (magari con passione del metal detector....). I novizi che eventualmente si ritrovano con una vecchia collezione (ad esempio del nonno) possono sempre andare da un qualificato commerciante professionista, come ad esempio quelli iscritti al NIP, e chiedere consigli. L'unico vero problema è che con questo sistema il collezionismo diventa un passatempo piuttosto costoso. Ci vuole pazienza, grande passione e sfruttare anche le occasioni attraverso l'abbondante offerta dai vari canali di sicura professionalità. Può andare bene anche eBay purché il commerciante che mette in vendita sia comunque un serio professionista ed emetta regolare fattura. Evitiamo di perdere il senso della realtà.
    4 punti
  2. L'anno scorso come " Quelli del Cordusio " abbiamo fatto una visita al Museo Civico Carlo Verri di Biassono, l'occasione era l'inaugurazione dell'esposizione del ripostiglio di Brescello , 254 monete piccolissime in rame che sono attualmente ancora esposte e visionabili nel museo. Ermanno Arslan che è Conservatore del Museo ne ha tratto una relazione molto interessante che è scaricabile da Internet nei contributi bibilografici in PDF nel sito del Museo stesso. Ma dove fu recuperato questo ripostiglio ? Nel corso della verifica dei fondi di magazzino nel Museo salta fuori un involucro dimenticato da anni, 254 monete con la sola indicazione " da Brescello ". Fu studiato subito dagli esperti del museo e ne esce fuori uno studio. Le monetine riportano di norma sul dritto un volto molto stilizzato ,al rovescio di solito una Croce in Ghirlanda. Sono stati tutti coniati con tecniche molto rudimentali, i tondelli prodotti per fusione, con forme irregolari . Usavano conii con il tipo inciso su un campo molto superiore a quello disponibile sui tondelli,fatto che provocava un'incisione imperfetta, scentrata, spesso c'erano ribattiture. La media di peso delle monete è di 0,36 gr. L'analisi di Arslan lo porta a ritenerle monete del VI secolo in epoca compresa tra longobardi e bizantini ; la sua tesi porta a una produzione locale cisalpina di queste piccole monete di imitazione utile per le piccole transazioni. Si inserirebbe in un momento in cui i territori transpadani erano occupati dai Longobardi nell'ultimo quarto del VI secolo in una fase di totale disinteresse da parte degli invasori per i problemi della circolazione ed emissione di moneta. Erano una moneta idonea a una economia ridotta a livelli di sussistenza estremamente bassi ; in realtà nell'Italia Longobarda c'era solo poca moneta argentea con piccoli nominali e abbondante moneta aurea, effettivamente era anche un periodo in cui non c'era ancora un controllo centralizzato da parte del Longobardi, arriverà più tardi con Agilulfo, ma in queste aree interessate a qualche traffico commerciale, più che altro fluviale, occorreva moneta per le piccole transazioni e la popolazione provvide con una moneta povera e con i pochi mezzi che aveva. Il ripostiglio proveniva da Brescello ,non si sa dove fosse stato prodotto,forse nella vicina Cremona ; l'occultamento di un nucleo di questo genere ha radici in una situazione di emergenza e non per risparmio, di certo viene a delinearsi una tragica condizione della comunità " romanza " di Brescello nel VI secolo, separata dal mondo bizantino e non ancora integrata con i Longobardi che però si erano ormai insediati in Italia. Una storia particolare di una coniazione di emergenza,di imitazione per sopperire alle piccole transazioni tra loro e quindi necessaria, in un momento di vuoto monetario,ma che domostra quanto queste popolazioni situate vicino all'attuale Reggio Emilia, anche se in condizioni estremamente disagiate fossero attive e indipendenti da tutti anche nella coniazione di moneta.
    2 punti
  3. Tralasciamo per un attimo il franco ed il due franchi e, concentriamoci sul 5 franchi, il massimale in argento opera di Brenet e Tiolier, che finalmente dopo avere preso le misure nei conii precedenti mettono in opera una magnifica, plastica e classica forma della testa di Napoleone: la perseveranza premia ed il compito svolto è finalmente all'altezza della rinnomata scuola d'incisione parigina. Tra il 1809 ed il 1815 si battono in Francia ... 129.000.000 di esemplari, ritirati nel 1925. Una enormità, il doppio di quanto coniato da Vittorio Emanuele II per le 5 lire italiane tra il 1861 al 1878 ! Questo farebbe presupporre a monete comuni e facilmente reperibili sul mercato, in realtà non è esattamente così o meglio non lo è per tutte le emissioni. Zecche come Torino, Genova, Roma, Utreche, Nantes, Marsiglia, Strasburgo o Lione hanno emissione per alcuni anni risicate, anzi decisamente rare. Parigi no, non lo è neppure per l'emissione dei 100 giorni, che è con il 1814 la più rara. Qui riporto il 5 franchi del 1813 A, per un piccolo aneddoto: la comprai a Parigi nel 2008 da un privato al convegno di ottobre, un alsaziano; finita la trattativa (durata un nanosecondo, mi chiese il prezzo e lo pagai, ero fin contento e mi sembrava stranamente una cifra ragionevole) ci rimase male per l'assenza di contrattazione e dato che in sua coscienza aveva guadagnato troppo, mi offrì un bicchiere di champagne al bistrò di fronte a Palais Brongniart. Parlammo una mezz'oretta e mi regalò un demi franc bruttino ma raro. Non faccio i conti in tasca a nessuno ... però la moneta la pagai 150 € - lo champagne si va a 130€ altri 50 € del demi franc per Marsiglia, ed era ancora contento ... S.P.Q.A. (sono pazzi questi alsaziani !).
    2 punti
  4. Ciao Rex Siciliae Da Spahr 143 a Spahr 150 Aquila in piedi volta a sinistra con testa retrospiciente. Sigle sotto le ali. Ho fatto questi disegni per meglio comprendere le descrizioni. Quindi nel caso della tua moneta non essendo l'aquila di prospetto fig. 2 non possiamo mettere aquila volta a destra, viene descritta come l'aquila di fig 3, cioè aquila volta sinistra con testa retrospiciente. Per quanto riguarda l'inserimento, preferisco non metterla a catalogo. Ci sono anche monete con legende incomplete, ma unicamente perché non si sono trovati esemplari con legende complete. Se vuoi puoi inserire le foto com Spahr 147 mettendo nel commento variante perché ....... Grazie Antonio
    2 punti
  5. Lo stesso anno, nel 1807, e solo per la zecca di Parigi si appronatano i nuovi conii per la serie monetale; Napoleone è rappresntato con la testa laureata per le emissioni in oro da 40 e 20 franchi ed in argento per i 5,2,1 franchi, per il demi franc e per il quart. La legenda al diritto è invariata con NAPOLEON EMPEREUR ed al rovescio REPUBLIQUE FRANCAISE, ma una piccola losanga sostituisce il punto come elemento decorativo. Incisori del conio per l'oro Droz e Tiolier, mentre per l'argento 5 franchi ad opera congiunta di Brenet e Tiolier, ed il resto degli spezzati portano la firma del solo Tiolier. Non è la massima espressione dell'opera di Tiolier il franco a testa laureata del 1807, si ha l'impressione di conio modificato più che reinventato e Napoleone ci appare con un ghigno sinistro. E' tutta la moneta che assume una parvenza ironica; finalmente l'imperatore con la sua corona d'alloro per una repubblica imperiale, ed il sorrisino che traspare dalle labbra è solo il messaggio di cosa aspetta l'Europa. Le grandi campagne del 1805 sono alle spalle. Nulla e nessuno possono contenere le mire espansionistiche francesi. Napoleone ha rinunciato allo sbarco in Inghilterra e la campagna di Russia è lontana. Sul continente non c'è forza militare che si possa opporre, ne i prussiani, indomiti ma sempre sconfitti, ne gli austriaci dal grande impero d'argilla.
    2 punti
  6. Le divagazioni possono anche essere piacevoli e interessanti, ma niagolino aveva posto una domanda molto precisa: quando può essere apparsa per la prima volta la quadriga sulle monete? La domanda non è facile da rispondere. In ogni caso le prime quadrighe avevano un passo "lento" e apparvero verso la fine del VI secolo a.C. Una delle prime quadrighe in assoluto è quella apparsa nei primi tetradrammi si Siracusa, intorno 510-490 a.C. Ovvimente era ancora carente il senso della prospettiva.... Ecco un esempio:
    2 punti
  7. Tutte le riproduzioni a un non esperto appaiono "identiche", in realtà ci sono dettagli ben precisi che ad un occhio esperto risaltano immediatemente. Non per smontare i tuoi entusiasmi, ma di persone che arrivano su questo forum con dei 5 lire 1901 trovati nella collezione del nonno ce ne sono un giorno sì e l'altro no, e in 8 anni che sono iscritto non ne ho MAI, e dico MAI, vista una buona. Questa non è una moneta che si ritrovi per caso, è quotata e pregiata da oltre un secolo e non è mai andata in circolazione essendo stata immediatamente ritirata e rifusa (quindi di sicuro non può essere stata tesaurizzata dalla circolazione ma doveva necessariamente essere stata comprata), il nonno per averla avrebbe dovuto pagarla cifre esorbitanti, e di sicuro si sarebbe premurato di tramandarla ai discendenti segnalandone l'altissimo valore di mercato. Per sicurezza posta una foto, ma come scritto sopra, al 99% è un falso da bancarella.
    2 punti
  8. A Firenze anteprima della presentazione degli scavi Spalletti e Monte Gebolo SENSAZIONALE SCOPERTA DI UNA TAZZA D’ORO DELL’ETA’ DEL BRONZO Lunedì 23 aprile alle ore 15.30 presso l’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria saranno svelati ritrovamenti eccezionali dell’età del Bronzo rinvenuti nel Reggiano. In anteprima assoluta presso l’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria di Firenze (http://www.iipp.it/) verranno presentate le sensazionali scoperte dell’Età del Bronzo venute alla luce nel Reggiano. Lunedì 23 aprile alle 15.30 in occasione dell’assemblea dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria Filippo Maria Gambari, Soprintendente per i Beni Archeologici dell’Emila Romagna, presenterà queste importanti scoperte. La più eccezionale, senza precedenti in Italia, è quella di una tazza d’oro databile all’antica età del Bronzo (2200 – 1600 a.C), rinvenuta nei giorni scorsi nel corso di lavori alle cave Spalletti di Montecchio Emilia. L’importanza del pezzo, la sua unicità nel panorama italiano e i confronti osservabili con analoghi manufatti a nord delle Alpi, lo pongono tra le più rilevanti scoperte degli ultimi anni. Si tratta di un oggetto di lusso di enorme valore che doveva conferire al suo detentore un grande prestigio. Il secondo ritrovamento consiste in un deposito “ripostiglio” di 14 oggetti di bronzo quasi tutti interi, tra cui figurano falcetti, asce, un pugnale e due frammenti di panelle, databili al Bronzo recente (XIII secolo a.C.) scoperto a monte di Castelnovo ne’ Monti, su un monticello chiamato Monte Gebolo, affacciato sulla valle del Secchia, dove si riscontra una peculiare disposizione di massi. http://www.iipp.it
    1 punto
  9. Finito l'esperimento oligarchico della repubblica Italiana, il 26 maggio 1805 Napoleone pronuncia le famose parole : "Dieu me l'a donnée; garde à qui y touchera!" incoronandosi con la corona Ferrea in Duomo. I milanesi si spaventano e chi è quest'uomo che sfida il papa, e comunica direttamente con il Padreterno come se fosse stato un suo preciso volere. Ma non si era abolita con la rivoluzione giacobica il DEI GRATIA che giustificava qualsiasi abuso del monarca sul popolo ? Infondo, nel bene o nel male i regnati, c'erano sempre stati, si conoscevano, certo non esisteva Novella 2000 ai tempi ma le loro storie libertine riempivano le voci di tutti i salotti fin giù, giù in basso nelle più bieche alcove e lupanari. I re sono i re e questo piccolo uomo re lo diventa oggi per suo stesso volere .... mala tempora currunt ! La rappresentazione numismatica è lo specchio della restaurazione dell'antico regime fatta da chi di nobiltà non ne aveva che poche gocce. La monetazione inizia nel 1806 con delle emissioni di prova: i metalli nobili sono omaggiati della presenza della regale testa al diritto e dello stemma, oro e argento, avrà pensato finiscono nelle mani dei signori e quindi facciamole bene aon un bello stemma al rovescio ed il valore piccolo, tanto si capisce quanto valgono ... tra signori. Il rame no, il rame ci mettiamo la testa al diritto, che nessuno dimentichi chi comanda ed al rovescio una corona ferrea radiata ed il valore bello in grande così evitiamo risse da popolino per gli spicci. Cosìè stato. Purtroppo non ho da mostrare la monetazione in metallo nobile del 1806, sono pochissimi pezzi conosciuti al di fuori del museo di Brera (oggi CRNM). Ricordo di aver visto solo tre pezzi, un 40 lire, un 20 lire ed il pezzo da 1 lira. Il rame fortunatamente per noi (almeno per me .... ) è stato prodotto in maggiore quantità, è raro ed in alcuni casi è rarissimo (si differenzia per i tagli a serpentina, losanghe, stelline, o foglie trinate in rilievo). Basta chiacchiere e vediamo le monete mi state dicendo !!!
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  10. Sì ecco, ma ricordiamoci che non è polemica, è semplicemente dire le cose come stanno. LE MONETE ANTICHE SI POSSONO COLLEZIONARE SEGUENDO CRITERI D'ACQUISTO BEN PRECISI. Questa è la realtà, al momento, in Italia.
    1 punto
  11. Aggiornamento della situazione. Il mittente della spedizione ha trovato altre monete per noi alle medesime condizioni, molto probabilmente le farà spedire direttamente dall'estero con un corriere privato SERIO, non ha parlato in maniera più assoluta di un esborso da parte mia di denaro (quando si parla di interlocutori intelligenti e capaci) ancora alcuni dettagli da mettere a postoe probabilmente dalla prossima settimana si spera che arrivi la nuova fornitura direttamente al mio domicilio. Questo è quanto serve per la nostra razzia, per quanto riguarda la burocrazia al momento non parliamo più di nulla e stendiamo un velo pietoso su poste italiane, la fortuna vuole che le persone che mi stanno aiutando sono molto serie e capaci.
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  12. Antonio, l'unico errore che ha fatto, è quello di aver messo in vendita su di un sito dove sovente vengono pubblicate oggetti di dubbia provenienza a prescindere, monete che aveva comprato regolarmente! Punto e basta, non modifichiamo la realtà dei fatti. Se non avesse fatto questo, probabilmente, nel 95% dei casi, non avrebbe avuto nessun tipo di problema. Tutto qua. Riguardo il punto che ho quotato. Bene, d'ora in avanti, chi dice le cose come stanno sarà accusato di "Trollaggine", suvvia! Qua non si parla di convenienze o meno personali, qua si parla di cosa si può e cosa non si può...o meglio ancora, di cosa si dovrebbe e di cosa non si dovrebbe. L'unica cosa è che non dobbiamo, noi per primi, distorcere la realtà dei fatti. Ti piace studiare le monete antiche, le vuoi anche comprare? Bene, io ti dico quali sono i rischi e quali sono i punti fondamentali da seguire per un quieto vivere. Non mi limito a dirti: "meglio se lasci perdere, non collezionare! Tanto ti sequestrano tutto!". Non capisco questa tua inversione di rotta, prima "comprate i rottami nelle ciotole che costano poco ecc ecc", adesso "non comprate nulla perché vi sequestrano tutto"...ho notato solo un punto in comune che anche se non espresso appare sottinteso: non acquistare dove è lecito.
    1 punto
  13. Buongiorno. Ma secondo voi uno vende un 5 lire 1911 (50° del Regno) SPL a quattrocento euro? Suvvia....
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  14. Perchè 170 euro ? E' un prezzo di listino imposto ? Dubito che una persona che eridita una moneta stia sul forum per 2 anni e si prenda la briga di vedere come è fatto il bordo. Non penso che questo esemplare sia più consunto di quelli che si vedono generalmente nelle collezioni, anzi non è male per il tipo di monetazione. Per Sua informazione il mio ha la stella come il suo.
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  15. sai che la tua mi sa che e` la Seaby 279 nummo di cartagine emesso nel 540Ad che avrebbe VOT XIIII come la tua a significare il 14esimo anno di regno di giustiniano
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  16. Se A che zecca ti riferisci? Perché io ho presente un Girolamo della Penna di Ferrara che ha lavorato a Reggio Emilia dal 1531, tra l'altro in società con un altro maestro, ma non una particolare armetta o segno di zecca preciso che identifichi le sue emissioni sulle monete reggiane (sto andando a memoria, però). E. A me sembra di ricordare di aver letto da qualche parte che Girolamo della Penna di Ferrara, avesse come armetta una piccola croce. Son curioso di sapere di più, ma forse questa notizia sia infondata. Comunque grazie di avermi risposto. Ciao Anni' Se guardo le emissioni di Reggio Emilia trovo in effetti che su alcune monete di Alfonso I d'Este databili al 1531-34 (periodo della conduzione di Della Penna) trovo in effetti alcune monete che presentano una piccola croce tra due puntini (. + .). Però non ho trovato il riferimento a questo fantomatico segno di zecca di cui parli, neppure nei capitoli di appalto trascritti parzialmente dal Malaguzzi Valeri. Non so dirti dove questa informazione sia riportato, io non mi intendo più di tanto di questa zecca. Più che altro, bisogna capire se c'è un'evidenza documentaria dell'uso di questo simbolo, o piuttosto si tratta di una supposizione di qualche autore moderno assunta a verità assoluta. Di sicuro dal 1535 in avanti il maestro Pandolfo Cervi usò una foglia come marchio distintivo, questo dettaglio è documentato. E.
    1 punto
  17. avendo buon professori.....divento esperto anche io!!! :lol: :lol: .....il suo averscio......!! :lol:
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  18. buonaserra amici......ecco un quartaro al castello...... :D ...in cui il asardo del sopracognio,puo dare grano a maginare..... :lol:
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  19. E' una moneta che mi lascia una strana sensazione in effetti, non del tutto rassicurante. Ha anche una strana "secchezza" e qualche bollina nascosta che non mi piacciono per niente. Posto il mio Decursio (comprato in asta da Rauch), una moneta piacevole e con una bella patina, se puo' servire per confronto stilistico nella discussione:
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  20. Il collezionista è colui che ha scritto la storia ma non solo per questa meravigliosa scienza. Si può leggere, leggere,e poi ancora leggere, ma se non esamini direttamente un reperto, un tondello, un'opera, rimane pur sempre e solo una piacevole nozione.. Il caso emblematico di quel noto numismatico che entrò in conflitto con un collezionista, asserendo che la propria tesi si basava sulla conoscenza di tutta la bibliografia esistente, di conseguenza legge.. Il collezionista dal canto suo, gli domandò quanti tondelli gli fossero passati fra le mani per poter insistere su certe affermazioni, la risposta fu neanche uno, io sono uno studioso... Non è mia intenzione entrare in polemica con chi da tempo ha dato un grande contributo, attraverso opere e saggi, ma i più grandi rimarrano coloro che iniziarono a raccogliere dal periodo Imperiale, Sesterzi e Medaglioni sublimi, dando vita al famoso collezionismo...
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  21. Franco ... oooohh ... Franco ! Il franco germinal, la base della monetazione dell'800, il tris nonno dell'euro. E' una moneta che meriterebbe un forum tutto suo (infatti in Francia glielo hanno dedicato). A Parigi furono emesse nel primo anno di conaizione con AN XI ben 231.000 esemplari ma è ricercatissima, e pr il periodo consolare furono emesse in tutto 2.900.000 di esemplari in tutte le zecche di Francia ed a Ginevra (che sono rarissimi ed assai costosi - visto che gli vizzeri hanno disponibilità ed i Ginevrini in particolare :) ) il bordo a differenza del 5 franchi non ha alcuna legenda ma degli arabeschi in incuso.
    1 punto
  22. Come ogni tondello ha una storia a se, anche la data contribuisce a definire la propria identità, esistono esemplari che definiresti bb, e per quell'anno invece sono in conservazione maggiore. Oltre gli elementi classici che caratterizzano il loro stato conservativo, entrano in gioco il conio e i punzoni usati per comporre e battere i tondelli. Noterai, infatti, che alcune date si trovano in conservazione più alta, non perché abbiano circolato di meno, ma solo per la sua natura del conio di origine, in più si tendeva a far lavorare il maggiormente quest'ultimo, tenendo anche conto che il regno era molto vasto, e la sua domanda cresceva, atro particolare la tesaurizzazione.... In definitiva come per alcuni nominali di rame, bisogna conoscere bene questa monetazione altrimenti le illazioni continueranno a farla da padrone… Ciao Eros
    1 punto
  23. Giovanna continua, continua a studiare, leggere, quando puoi ,è un bene per te e un bene per tutti ( ricordo sempre il tuo bellissimo articolo sul tuo gettone tra l'altro),il collezionista è quasi sempre stato anche uno studioso,abbiamo citato Verri ma quanti potremmo citarne ! Il puro raccoglitore di monete o lo speculativo è un ritratto che sta lentamente dimuendo. Purtroppo non tutti la pensano come Arslan ed altri, sul ruolo del collezionista e io continuero' a rivendicarlo finchè avrò forze ! Non vedo studi importanti senza l'apporto di monete di collezionisti, essi stessi, amando e studiando le loro collezioni propongono anche studi interessanti e stimolanti, sono disponibili a collaborare con le Istituzioni e gli addetti ai lavori, ma la collaborazione deve essere fatta da ambo le parti e questo non lo vedo sempre. Non sono da molti anni nella numismatica , ma attento e vigile dei segnali che colgo velocemente vedo un profondo e crescente segno di " disagio " chiamiamolo così in questo mondo ( la discussione che feci tempo fa " il collezionista solitario " era emblematica e quasi un pò drammatica ). Vorrei a nome dei collezionisti onesti italiani che in questo forum sono la totalità non sentire più affermazioni del genere : 1) Collezionista = Tombarolo 2) Le monete dei collezionisti sono nostre dei privati, che sono fino a prova contraria, i legittimi proprietari , non sono anche dello Stato 3) Il collezionista è un riccone che ha molto tempo ; sbagliato il forum insegna che c'è gente qui che per comprare una moneta rinuncia per la passione a comprarsi beni primari,e quello che compra lo studia attentamente nel tempo che ha disposizione e lo divulga in molti casi. Senza il collezionismo privato anche la Numismatica Italiana si troverebbe di colpo inaridita e senza risorse e appoggi,e dovrebbe dipendere solo da quello che offre oggi lo Stato ,situazione sulla quale vorrei per il momento sorvolare. Mi piacerebbe sentire anche qualche altro parere autorevole di addetti su cosa pensano del collezionismo odierno italiano, nel bene o anche nel male per carità, e visto che il forum è letto da tutti, manca o mi sembra carente questa voce, tranne qualche eccezione.
    1 punto
  24. Sono felice della partecipazione "attiva" di tutti i forumisti. Pazienza, significa che le mie teorie sulla partecipazione al forum solo per convenienza sono più che fondate... Ma siccome non intendo far polemiche e ci tengo alla crescita del forum stesso vi fornisco una nuova carrellata di discussioni interessanti. Alcuni sono duplicati di discussioni riguardanti argomenti già segnalati, ma Mirko ha detto che c'era modo di inserirle tutte e quindi riporto i link : Monete a circolazione ordinaria di tutti i Paesi dell’Area Euro http://www.lamoneta.it/topic/26095-5-centesimi-italia-2003/ http://www.lamoneta.it/topic/55067-5-cent-italiani-2003/ http://www.lamoneta.it/topic/33472-italia-5-centesimi-2003/ http://www.lamoneta.it/topic/6978-euro-di-bassa-reperibilita/ http://www.lamoneta.it/topic/43335-2-euro-emu-spagna-con-stelle-piccole-e-stelle-grandi/ http://www.lamoneta.it/topic/51533-2-euro-comm-finlandia-2004/ Euro Monete da collezione Italiane e delle altre Zecche Europee http://www.lamoneta.it/topic/49547-2-euro-grace-kelly/ http://www.lamoneta.it/topic/37952-2-euro-grace-kelly/ http://www.lamoneta.it/topic/38467-monaco-2007-grace-kelly/ http://www.lamoneta.it/topic/35697-2-euro-grace-kelly/ http://www.lamoneta.it/topic/45860-1-euro-monaco-2007-senza-segni-di-zecca/ Altre discussioni relative alle monete in Euro http://www.lamoneta.it/topic/67049-calcolo-probabilita-5-centesimi-2003-italia/ http://www.lamoneta.it/topic/47207-1-euro-portogallo-2008/
    1 punto
  25. Grazie ragazzi......siete stati gentilissimi nel rispondermi e soprattutto utilissimi.. :) .avete dato conferma ai miei dubbi. A questo punto non mi faccio prendere dalla frenesia e-visto anche la cifra in ballo- aspetto banconota e tempi migliori! Alla prossima.
    1 punto
  26. io scenderei a 150, 280 mi sembra un pò esagerato dato l'inesistenza di un spl pieno. Anche se, lo stato non è tutto, non ricercate sempre FDS o SPL pieno, ci si può arrangiare con BB che a mio parere ha molto piu fascino e effetto per la storia che ha dietro, chi l'ha usata, per cosa è stata usata :) a mio parere il bello della numismatica e la scripofilia è quello :) (sono un piccolo collezionista come te :))
    1 punto
  27. Ciao. "Per tornare a noi, ritengo che la Numismatica (con la N maiuscola) sia anche questo, e tanto altro ... " Lo credo anch'io. A questo proposito, volevo solo rilevare una "contraddizione" (forse solo apparente) che riguarda proprio i due libri di Domenico finora pubblicati. A fronte di manifestazioni di grande interesse, che abbiamo letto anche qui sul forum o che abbiamo sentito circolare ai Convegni, arrivati al "dunque" il riscontro commerciale di questi lavori sembra invece tradire le aspettative. Non ho nulla contro il "neonato" Prove e Progetti, ma devo dire che il primo libro di elledi ("Indagine sulla Numismatica - Stato e Collezionismo") è davvero un libro avvincente, ricco di informazioni inedite che, come ricordava prima Giov60, sono state tutte verificate "di prima mano" dall'Autore, allorchè ebbe la possibilità di svolgere indagini di P.G. all'interno della Zecca e del Museo Nazionale Romano, ove è ospitata la ex Collezione reale. Ora, mi chiedo, è mai possibile che nonostante il largo consenso manifestato dai collezionisti, i contenuti in gran parte inediti del libro, lo stile lineare ed accattivante con cui è scritto, dopo quasi tre anni dalla sua pubblicazione le copie vendute siano solo alcune decine (si dice meno di 50)? Si dirà: il prezzo dell'opera non è proprio "popolare" e questo può aver dissuaso alcuni dall'acquisto. Tuttavia, appare abbastanza strano che in un ambiente dove per una moneta siamo soliti bilanciare spesso ben più del costo di un buon libro e dove si fa un gran parlare di "cultura numismatica", "divulgazione" ecc., quando finalmente c'è l'opportunità di reperire un'opera innovativa dai contenuti originali, si lascino gli Autori (ma sopratutto, i loro Editori) in balìa di imbarazzanti dati di vendita, che fanno seriamente meditare sull'opportunità di "mollare" con un certo tipo di prodotto editoriale? Adesso è la volta del "Prove e Progetti". Mi auguro che almeno le vendite di questo testo, sicuramente molto più "immediato" e più commerciale" del primo (che però, scusate, per me rimane un lavoro di eccezionale valore ed originalità) possa riscuotere il successo che gli era stato pronosticato e confermare le aspettative che indubbiamente merita. C'è da dire che di questo passo sarà sempre più difficile trovare Editori disposti a sobbarcarsi gli oneri di una pubblicazione numismatica di spessore.......nonostante tutti gli incoraggiamenti ed i discorsi sulla "cultura numismatica" che si sentono in giro e che però si perdono per strada quando ci viene richiesto di rinunciare ad una moneta per acquistare un buon libro. Saluti. Michele
    1 punto
  28. E questa Achille ?.....appena ricercata, mi sembra ancora più diversa.
    1 punto
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