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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/19/12 in tutte le aree
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Si parla tanto delle monete di Napoleone, quasi gli stessi fiumi di parole sul cognato Gioacchino e poco o nulla dei fratelli. Non valevano certo Napoleone ma comunque li ha piazzati tutti; Giuseppe in Spagna, Gerolamo in Germania, Luigi in Olanda e la sorella Elisa a tra Firenze e Lucca. Luciano, che era quello tra tutti con più qualità e capacità si tenne per quanto possibile lontano da regni e politica; infine per osmosi il cognato Murat che si associa a Napoleone nella legenda delle monete. Napoleone ha con la sua effige in Francia partendo da una testa nuda arrotondata (Brenet) ed un filino goffa ad un ritratto laureato neoclassico di notevole impatto (Tiolier). In Italia le monete del regno d'Italia opera del Manfredini e del Salvirch le conosciamo tutti, oro e argento statiche, e qualche variazione sul tema per il rame - a seguito della defenestrazione del Manfredini, cui vanno aggiunti i progetti . Il Germania di Napoleone si conosce un solo ritratto, coniato nel Baden per la confederazione del Reno 4 o 5 pezzi conosciuti ed uno solo in collezione privata, venduto da Harald Moller collezione Boetcher. A mente non ricordo altri ritratti di Napoelone. Giuseppe Napoleone ha avuto modo di impressionare tondelli a sua immagine prima a Napoli e poi in Sapgna dal 1808; stilisticamente sonof orse le monete meno piacevoli di tutto il periodo, non era amato in Spagna, un usurpatore che però aveva abolito l'inquisizione. Le monete sono di poco rilievo artistico e di basso conio; rapidamente soggette all'usura e non molto curate nel particolare. Si hanno un paio di evoluzioni nell'impronta dell'effige ma sostanzialmente non cambia molto nei 5 anni di imposizione francese. Gerolamo Napoleone al contrario ha fatto monete, a piede decimale, di qualità; ne ha coniate alcune a Parigi, altre a Clausthal ma sempre di qualità, ed anche per il piede gemanico, sebbene di minor pregio artistico rimangono delle monete piacevoli. Ha utilizzato più nominali tra i due sitemi ed alla fine un po di confusione numismatica c'è, non sempre si intuisce di primo acchito incisore, zecca, direttore e valore ! Luigi Napoleone è il mio preferito per le monete e per i riconi, già perchè qui la ocnfusione regna sovrana più del sovrano, tra il 5 giugno 1806 ed il 13 dicembre 1810 data in cui il fratello famoso lo rimuove ed annette l'Olanda direttamente all'Impero Francese, riesce a far battere più progetti e prove di Vittorio Emanuele III da noi ! Non si ferma davanti a nulla, nominali, metalli, spessori, sempre cadiuvato dal fido George che ci mette del suo, firmando a volte si ed a volte no i conii. Accade così che è una delle monetazioni più ricercate e varie, dove anche le emissioni regolari sempra di prova ed alcune prove son così comuni da essere circolante. Le sorelle si sono accasate con ufficiali e principi, Carolina condivide il suo destino dal 1800 con Gioacchino Murat (Napoleone). Su Murat sono stati scritti libri, saggi, opere; migliaia e migliaia di pagine che sarebbe presuntuoso citare. Era un "casinista" come si direbbe oggi, uno sparigliatore di carte profesisonista, con una propria etica che era l'unica eccezione rigorosa in una visione del mondo guascona. Figlio di un albergatore a studiò dai preti dove fu cacciato per rissa, si dice anche per tentato omicidio m ane dubito. Si arruola nell'esercito e fa carriera dalla gavetta; un po come se MArchionne avesse iniziato la sua carriera in FIAT cambiando l'olio alla 126. Fece una carriera fulminate, non aveva paura di niente e di nessuno ! Prima con Luigi XVI e poi con la Rivoluzione; prima Duca di Berg e Cleve e poi Re del Regno delle Due Sicilie, invitto e sfortunato perde la vita a Pizzo Calabro nel 1815 comandando egli stesso il plotone della sua esecuzione e ordinando di mirare e bene al cuore. Le monete sono sgraziate nelle emissioni tedesche, ma l'abile mano del Rega rende a Gioacchino tutto il suo fascino. Paolina, o Maria Paola sposa in prima battuta un ufficiale cui rimane vedova e nel 1802. su precisa volontà di Napoleone il Principe Camillo Borghese, nessuna moneta, in compenso la sua bellezza resterà per sempre nella celeberrima statua del Canova. Elisa e Felice, si sposano per amore e contro la volontà di Napolene nel 1797, passarono la loro breve esistenza assieme; fece ogni miglior sforzo per amministrare le terre che gli furono conferite da Napoloene. Passo tra Lucca e Firenze i suoi anni da principessi e tra Bologna e Trieste quelli da esule. Si spense per prima tra i Buonaparte nell'agosto del 1820. Coniò moneta per Lucca in argento e rame, con i busto accollati suoi e del consorte, unica emissione di tutto il periodo napoleonico. Maria Luigia ... bhe di lei non parlo, proprio non mi è storicamente simpatica sebbene abbia fatto grandi, grandissime cose a Parma, ma con Napy non si è comportata bene.3 punti
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E' dall'inizio di aprile che questo venditore sta cercando di vendere questa chicca. http://www.ebay.it/itm/330719397018 Ma purtroppo - per motivi incomprensibili - gli va sempre storta. Stavolta non ce l'ho proprio fatta a trattenermi e gli ho scritto: :rofl: Ciao Michele, mi permetto di scriverti e di darti del tu perché è un paio di settimane che seguo con interesse questa tua asta sorprendente che continui a riproporre ma che anche stavolta è andata deserta. Sperando che tu possa apprezzare il tenore ironico di questo mio messaggio, ti voglio dire che faccio il tifo per te: non avevo mai visto tanta dedizione per una "INTROVABILE" 500 lire del '74, che già vale forse 2-3 euro in fior di stampa ma in queste condizioni terrificanti ha un valore assolutamente nullo. EBay mi piace per questo: uno butta l'esca e aspetta, e se si ha abbastanza pazienza forse qualcuno tra gli "appassionati o esperti" si trova. Ci sono parti della tua descrizione francamente meravigliose, tipo l'introduzione che descrive tutte le banconote da 500 lire della repubblica tranne quella che vendi tu, ma dove hai superato te stesso è "PRODOTTA IN EDIZIONE LIMITATA". Fantastico. In bocca al lupo, di cuore. :o) Stefano E va bene lo ammetto, mi stavo annoiando e non ho trovato niente di meglio da fare. Se mi risponde senza insultarmi troppo vi faccio sapere :blum:2 punti
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Buon pomeriggio a tutti. Vi posto questa new entry, i cataloghi la danno tutti come comune, ma non mi pare se ne vedano tantissime in giro (di sicuro meno della 1834). Sono graditi pareri sulla moneta. La foto non rende molto, ma ha una bella patina, soprattutto al rovescio. Ho notato, inoltre, che a tutte le lettere E, sia del dritto che del rovescio, manca l'astina orizzontale, sostituita da un triangolo staccato dal resto della lettera (non penso si tratti di consunzione perché è presente su tutte le E, mentre sulla F l'astina c'è regolarmente). Ho visto un po' di immagini dalla rete e ho fatto caso che questa "particolarità" (se così si può chiamare) è presente sulle piastre 1835 legenda unita e su alcune (minor parte) di quelle del 1834. Potrebbe essere uno di quei segni distintivi segreti che, come riportato dal Traina nel suo studio sulle piastre di Ferdinando II, gli incisori apponevano sulle monete come "identificativo nascosto"? Grazie mille a tutti in anticipo. Dritto1 punto
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Con viva e vibrante soddisfazione vi mostro gli acquisti all'ultima Asta del Titano. Sono graditi commenti. Clemente XI (1700-1721) Giulio An. XV Munt. 113 Medaglia Sede Vacante 1939 Governatore del Conclave Arborio Mella (Boccia 118)1 punto
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Che ci sia di peggio siamo d'accordo, ciò non toglie che qui non samo di fronte ad un semplice "ignorante", nel senso buono del termine (ossia qualcuno che crede che la sua banconota valga davvero 10 Euro), ma ad un "furbetto", che sa benissimo che la sua banconota è uno straccetto di nessun valore, e tagliando, copiando, incollando a piacimento informazioni prese qua e là cerca di abbindolare il pollo di turno. Con ogni probabilità non riuscirà mai nell'intento, ma ciò non toglie che il tizio rientri nella categoria dei cialtroncelli, e non in quella degli sprovveduti.1 punto
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A tua parziale consolazione posso dirti che vedendo e non avevo motivo di dubitarne questa precisissima documentazione e vedendo che il perito è molto esperto e bravo non dovrebbero esserci problemi su uscirne alla fine, fine, bene ; poi rimane e rimarrà tutto il resto e questo credo che nessuno ti risarcirà o ti dirà mi scusi, lei è a posto, non aveva alcun problema e questo sarà il momento più bello, ma anche il più triste. Purtroppo il tuo è diventato un caso da forum ,importante, seguito,ci ha coinvolto,ma perchè, perchè tu hai avuto il desiderio, il coraggio, le motivazioni di raccontare la tua triste avventura a noi. Ma quanti Antonio Bernardo ci sono stati o ci sono ? Questa è la domanda, purtroppo tu sei solo la punta dell'iceberg del problema, tu hai voluto divulgare, ma ti posso assicurare che da anni e pure in questi momenti tanti, ma tanti stanno passando analoghe situazioni . La differenza è che tutti questi non divulgano, lo tengono per loro,ma le notizie nel mondo della numismatica poi escono, nei circoli si parla, si sa benissimo che il fenomeno è in realtà molto esteso. Il collezionista di oggi è tipo quello descritto nella mia discussione " il collezionista solitario ", grande collezionista che dopo avermi fatto vedere la sua collezione e dopo averlo ringraziato, mi dice sulla porta, sono io che ti ringrazio, tu sei l'unico oltre mia moglie che ha visto questa collezione. E questa testimonianza è tragica e triste nel contempo,non sono molti in realtà i collezionisti che parlano, che si espongono sul forum, questi sono i più generosi,divulgatori,anche coraggiosi, comunicativi. Il mondo del collezionismo,frequentando e parlando con molti nei circoli è stato segnato,colpito,troppi sono stati quelli che hanno subito sequestri, troppi quelli che per paura si sono disamorati e hanno abbandonato,molti, ma molti, invece vivono come " il collezionista solitario "come nelle catacombe,ci sono, ma non comunicano,non si iscrivono ai forum,non si iscrivono più neanche ai circoli,vivono questa loro passione da soli , isolati, non vogliono comparire. Questa è la situazione che ho visto e conosco del mondo collezionista, così e' e così rimarrà, di certo possiamo dire in breve che in Italia il collezionismo numismatico non è tutelato,incoraggiato o favorito, diciamo che è già tanto se viene con qualche fastidio ammesso e praticato.1 punto
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Monetine che rappresentano l'essenza del collezionismo, non valgono nulla ma regalano ore di divertimento nel classficarle e riporle nei raccoglitori. L'unico difetto arriva quando i raccoglitori cominciano a pesare 10 chili l'uno!1 punto
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C'è stata una presentazione della collana da parte del Prof. Staccioli, la cui arguzia già valeva da sola la partecipazione. Daniele Leoni si è preso una quantità di complimenti e qualche rimprovero bonario, penso che possa essere soddisfatto :) Il Prof. Catalli ha quindi presentato una selezione di monete dal periodo imperatoriale all'epoca degli antonini (credo tratte dalla sterminata collezione di immagini dell'autore ;)), commentandone gli aspetti tematici, iconografici ecc. Nulla di rivoluzionario ma una esposizione come sempre brillante e coinvolgente anche grazie alla qualità eccezionale delle monete presentate. Buona presenza di pubblico. Mi dispiace non avere avuto l'occasione di conoscerti.1 punto
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Nell’opera del Crespellani non vengono identificate produzioni per il levante a nome di Virginia e Cesare. Il CNI identifica al n°17, 18 e 19 il tallero, al n°122 la moneta da 4 lire già descritti dal Crespellani; ai n°24, 25 e 140 una moneta da 6 soldi ignota al Crespellani (MIR 701). Per Cesare e Virginia il CNI indica per il Levante il Giulio ai n°22 e 23 con doppio scudo (este e mediceo) al dritto e S.Geminiano al verso (MIR 713) anche questa moneta era, se non erro, ignota al Crespellani. In definitiva non mi risulta che né il Crespellani, nè lo Zocca, né il CNI, né il MIR indichino come destinate al Levante le emissioni di Cesare e Virginia con scudo estense al dritto e scudo mediceo al verso, né quelle da 8 soldi a nome della sola Virginia Dè Medici. Per le monete destinate al Levante l’iconografia di riferimento sembra essere quella d’area austro-germanica per i talleri, le lire ed il 6 bolognini; oppure quella con scudo araldico e santo (MIR 713) dello stesso tipo rappresentato nel 6 soldi di Parma per Ranuccio Farnese. Non possedendo altra documentazione e non potendo accedere a documenti d'archivio qui mi fermo. Ringrazio sentitamente chi fosse arrivato al termine di queste mie elocubrazioni Ciao Mario p.s. l'opera del Crespellani è disponibile in pdf nel sito di Incuso http://incuso.altervista.org/1 punto
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buonaserra amici......ecco un quartaro al castello...... :D ...in cui il asardo del sopracognio,puo dare grano a maginare..... :lol:1 punto
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buona sera a tutti Sig. Varesi confermo come definito da grigioviola che il "solo" è una forma ironica ed al tempo stesso rispettosa da parte di Daniele del segreto istruttorio che deve mantenere il documento da me elaborato ed al momento in visione al mio legale per "dimostrare" la mia totale estraneità ad ogni illecita attività. Certo che la fattura in copia, che è solo un foglio di una serie di allegati, dimostra in maniera chiara e inequivocabile la provenienza di parte delle "non meno di 29 monete romane tra cui sesterzi,assi,duponi e antoniani etc" (attenzione riporto fedelmente quanto descritto dagli addetti ai lavori "duponi" "antoniani" da voi le considerazioni....) di illecita provenienza sulla base di una descrizione del perito archeologo che le definisce autentiche e in buona conservazione dalle fotografie....tutto questo per incriminarmi di ricettazione art 648 e violazioni in materia di alienazione art 173 e violazioni in materia di ricerche archeologiche art. 175 e tutto questo senza che io abbia venduto una sola moneta su internet infatti la mia inserzione è rimasta in giacenza con un nulla di fatto. Bene, anzi no male....piakos ha colto in pieno il mio forte disagio. Sono un soldato convinto ma non nel senso stretto di colui che partecipa a conflitti bellici ma in un senso più etico in quanto sono pienamente convinto di operare tutti i giorni al fine di difendere e salvaguardare le libere istituzioni, sono un servitore dello Stato e quindi anche di quelli che mi hanno denunciato e del Procuratore sostituto che ha decretato il mio avviso di garanzia e il sequestro dei miei beni. Da soldato, ufficiale comandante di uomini, mi assumo tutte le mie responsabilità. Quello che non accetto è la mia totale impotenza in questa fase di silenzio e soprattutto immobilismo inconcepibile. In cuor mio andrei domani mattina di buon ora in Procura a presentarmi dal Magistrato (non ho bisogno di essere rappresentato da terzi sono in grado di esprimere le mie ragioni da solo e soprattutto rispondere a qualsiasi domanda) per chiarire la mia vicenda con la documentazione che dimostra esattamente il contrario di quanto mi viene addebitato. Purtroppo tutto questo non posso farlo anche perchè il mio legale l'ha vietato e pertanto c'è un iter da seguire.... Risultato: 1) non vedo le mie monete da un mese e mi fa tanto male 2) a luglio dovevo andare come pianificato in Libano con un incarico istituzionale di prestigio per un anno ed al momento la mia posizione è sospesa a titolo cautelativo per la forza armata (giustamente) 3) sto frequentando il corso di stato maggiore momento topico per la carriera di un Ufficiale e non lo sto facendo con lo stato d'animo migliore 4) I sacrifici e i rischi di 20 anni di onorato servizio con il rischio di andare in fumo per una situazione del genere (un rinvio a giudizio potrebbe comportare il congelamento del mio avanzamento di grado e potenziale sospensione dal servizio (ho moglie, 2 figli e lavoro solo io perchè il sacrificio del mio lavoro ha fatto perdere il lavoro a mia moglie in tempi non sospetti).........in più le difficoltà quotidiane come l'attuale e non insolita lontananza da mia moglie e dai miei due bambini etc. etc. Il coraggio c'è e tranne ad una cosa non c'è soluzione, in questa fase la mia famiglia è stata brava a frenare le mie reazioni istintive, ma al termine di questa vicenda .............tutto,tutto,tutto con documenti alla mano.1 punto
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Grazie Dabbene, nell'ambito accademico ricordo uno studioso in particolare che non era d'accordo con il pensiero di Arslan, il dott. Gorini, disse, al Congresso svoltosi a Palazzo Massimo circa due anni fa, che il Collezionista odierno non è più uno studioso, come invece era nel passato...dissentii subito con queste parole che fecero anche scattare in piedi alcune persone che erano in sala, si alzarono imbestialite e se ne andarono brontolando contro questa affermazione... Posso dissentire ancora e con convinzione perchè prima di tutto conosco personalmente tantissimi collezionisti che hanno dato apporti notevoli alla Numismatica, studiando monete e scrivendo su di esse, ma non solo...hanno anche aiutato studiosi con le loro monete ed idee. Quindi come affermare una cosa simile? C'è da chiedersi quanto queste persone conoscano il mondo del Collezionismo, probabilmente si fermano alla superficie senza approfondire la conoscenza di persone valide sotto ogni punto di vista. Giò1 punto
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Antonio...Lei ha la comprensione e la solidarietà di molti, anzi direi di tutti. Non è solo un fatto consolatorio. Le sue cose torneranno sicuramente a casa. Molti di noi avrebbero reagito allo stesso modo, cioè con il profondo scoramento ed il disagio che attanagliano le persone per bene che ritengono di essere coartati e sminuiti...anche nei propri valori e nei propri principi. Ma è ora di reagire, peraltro ad un Soldato il coraggio e la convinzione sicuramente non mancheranno. Mi consideri a disposizione anche in Mp per qualunque eventuale approfondimento.1 punto
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ho sfogliato il RIC per gallieno e il problema si complica Sia roma che siscia hanno emesso antonininai per gallieno tra il 260 e il 268 con P S o T in campo o esergo per esempio il ric 189 (sole) o il 226 per roma oppure il 554 o 572 per siscia per quello che riguarda milano sembra che la maggioranza di monete emesse da gallieno abbiano P o S in campo o esergo e son pochissime quelle con la T ma anche qui ci son parecchie monete senza niente in campo. la sitazione cambia solo con Claudio con roma che usa parecchi simboli Mediolanum che stavolta e` l unica che usa P S o T in esergo mentre Siscia usa P S o T ma in campo quindi considerato che supponiamo che aureolo abbia preso mediolanum verso la fine del regno di gallieno per me non e` cosi irragionevole dire che se c e` P S o T in campo son di mediolanum il problema principale rimane comunque quello dei pochi ritrovamenti in Italia per queste monete di aureolo , se fossero state battute a milano dovremmo trovarne sicuramente di piu1 punto
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sì ci siamo. il mio discorso è un altro, forse mi sono spiegato male. sicuramente da aureolo in poi non c'è una regola e ciò che è attribuito a milano ha di tutto e di più (esergo, campo, accoppiato, singolo ecc). ma prima di postumo-aureolo, in esergo, per gli altri imperatori, ci sono le sole lettere P, S, T? perchè secondo me queste tre lettere non identificano in maniera univoca una zecca quanto piuttosto le sue officine produttive... prima seconda e terza. quindi in assenza di monete dello stesso imperatore con le lettere accoppiate o con una identificazione certa di una data zecca... in base a quale criterio queste di postumo sono state attribuite a milano? perchè a mio avviso si entra in un circolo un po' vizioso... - le attribuiamo ad aureolo perchè: soggetto cavalleria di conseguenza zecca milano perchè lì stava aureolo con la cavalleria - le attribuiamo ad aureolo perché: segni zecca di milano, postumo non ha mai avuto milano e in più c'è anche la cavalleria come soggetto dei rovesci ma siamo davvero sicuri sia andata così? non potrebbero essere emissioni fatte da postumo in una zecca gallica in cui esaltava il suo esercito? la butto lì e so di andare in netta controtendenza...1 punto
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Nel 1980 il Comune di Milano organizzò una GRANDE mostra di opere pittoriche e sculture al Palazzo Reale e Arengario, in quella sede mise in vendita questo gettone d'argento da Lire 20.000 che io acquistai per ricordo.1 punto
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Giovanna continua, continua a studiare, leggere, quando puoi ,è un bene per te e un bene per tutti ( ricordo sempre il tuo bellissimo articolo sul tuo gettone tra l'altro),il collezionista è quasi sempre stato anche uno studioso,abbiamo citato Verri ma quanti potremmo citarne ! Il puro raccoglitore di monete o lo speculativo è un ritratto che sta lentamente dimuendo. Purtroppo non tutti la pensano come Arslan ed altri, sul ruolo del collezionista e io continuero' a rivendicarlo finchè avrò forze ! Non vedo studi importanti senza l'apporto di monete di collezionisti, essi stessi, amando e studiando le loro collezioni propongono anche studi interessanti e stimolanti, sono disponibili a collaborare con le Istituzioni e gli addetti ai lavori, ma la collaborazione deve essere fatta da ambo le parti e questo non lo vedo sempre. Non sono da molti anni nella numismatica , ma attento e vigile dei segnali che colgo velocemente vedo un profondo e crescente segno di " disagio " chiamiamolo così in questo mondo ( la discussione che feci tempo fa " il collezionista solitario " era emblematica e quasi un pò drammatica ). Vorrei a nome dei collezionisti onesti italiani che in questo forum sono la totalità non sentire più affermazioni del genere : 1) Collezionista = Tombarolo 2) Le monete dei collezionisti sono nostre dei privati, che sono fino a prova contraria, i legittimi proprietari , non sono anche dello Stato 3) Il collezionista è un riccone che ha molto tempo ; sbagliato il forum insegna che c'è gente qui che per comprare una moneta rinuncia per la passione a comprarsi beni primari,e quello che compra lo studia attentamente nel tempo che ha disposizione e lo divulga in molti casi. Senza il collezionismo privato anche la Numismatica Italiana si troverebbe di colpo inaridita e senza risorse e appoggi,e dovrebbe dipendere solo da quello che offre oggi lo Stato ,situazione sulla quale vorrei per il momento sorvolare. Mi piacerebbe sentire anche qualche altro parere autorevole di addetti su cosa pensano del collezionismo odierno italiano, nel bene o anche nel male per carità, e visto che il forum è letto da tutti, manca o mi sembra carente questa voce, tranne qualche eccezione.1 punto
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Buonasera, leggo solo ora questa interessantissima discussione e, ahimè, ....come al solito, ...pur essendo da decenni affascinato da questi misteriosi segni di zecca sulle monete genovesi, non saprei cosa dire. Forse posso solo tentare di elencare qualche dato con la speranza che, prima o poi, si riesca a decifrare qualche enigma: -mentre sui primi denari non compaiono segni di zecca, su quelli più tardi iniziamo a vedere qualche simbolo: spina, stella, crescente, lettera n gotica, tali segni sono stati trovati (con una somiglianza impressionante tale da poter dire che sono segni gemelli) anche su alcuni grossi; - con la coniazione dei genovini d'oro abbiamo una nuova serie di simboli (stella, rosetta, 3 anellini sole trifoglio ritto, 2 foglie, nicchio, maschera, vasetto, rotella di sperone e lettera P); - sui quartari (che sono una categoria a parte) abbiamo una misteriosa lettera R e la legenda incomprensibile TOMAINVS; - poi compaiono anche un martello, crocette, alberello e castelletto; - dopo ancora appare il leoncino (guelfi) e l'aquila (ghibellini) e - infine compaiono le lettere che dovrebbero rappresentare le iniziali dei nomi degli zecchieri. Purtroppo non abbiamo documenti che ci diano qualche indicazione in più, se non alcuni nomi di zecchieri (33 nomi dal 1328 al 1427) che non sappiamo collegare ai singoli segni eppure, credo io, un qualche rapporto ci dovrebbe essere... Tutto qui, non ho altro da aggiungere e mi spiace non riuscire a dare un contributo più concreto alla discussione ...ho come l'impressione che decifrare la "stele di rosetta" sia stato più semplice.1 punto
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Sono cresciuta nel centro di Roma, intorno a me abbondavano i negozi di Antiquariato, con me è cresciuta la passione per questi oggetti ricchi di storia e ne ho sempre voluto sapere il più possibile, anche arrivando a stressare i proprietari dei negozi con molteplici domande fin dall'adolescenza, ma devo dire che a loro faceva molto piacere che qualcuno se ne interessasse non solo commercialmente. Quindi era quasi scontato che da tutto ciò ne uscisse la mia passione per la Numismatica, concordo col pensiero di Arslan naturalmente, visto che penso che qualsiasi oggetto, monete e non, ci racconta qualcosa, accendendo in noi sempre maggiore curiosità, che ci spinge alla ricerca della conoscenza...e come sapete tutti questa per me è la spinta maggiore... che mi porta verso la ricerca. Mi tuffo sempre volentieri in ricerche, anche fisiche, con il fine di arrivare alla scoperta ed alla conoscenza di tutto ciò che quella moneta/gettone/oggetto ci può raccontare. Spero di riuscire a fare questo ancora per qualche anno, non si finisce mai di imparare...e come si dice a Roma: "La vecchia nun voleva morì pecchè ancora voleva 'mparà" :blum: :pleasantry: Giò1 punto
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Bellissime monete, complimenti a tutti per la discussione che sta diventando un bellissimo Corpus!!! ciao sku1 punto
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Ora posto invece un mezzo bronzo del tipo con scudo al dritto e elmo con BA al rovescio arrivato nella mia collezione da meno di un mese. Ecco qui la descrizione. Ho inerito anche una foto più grande del dritto. ALEXANDER III THE GREAT (336-323) Æ 1/2 Unit (4,64 g. - 17 mm). Uncertain mint in Macedon. Struck under Antipater, Polyperchon, or Kassander, circa 325-310 BC. Vs: Macedonian shield with thunderbolt on boss. Rs: B - A, Macedonian helmet; thunderbolt below. Price 416 c (orientamento assi ore 12) Nearly Extremely Fine1 punto
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E, forse, sarà il caso di chiuderla proprio. Non ho visto una sola discussione sul calcio, che non sia degenerata e, anche per questo, evitavo accuratamente di leggerle da un po' (a dirla tutta, sto evitando il calcio, in generale, da un po'). Ho letto termini come ragazzino (il tono non sembra troppo rispettoso) o, peggio, ignorante. Gli sfottò sono leciti? Ne siamo così sicuri? Di sicuro non lo sono nel momento in cui qualcuno si offende e calcio e politica sembrano fatti apposta per accendere gli animi. In linea generale, il calcio è un tema, che ha creato e creerà problemi sul forum. L'argomento, attualmente, non è bandito dal forum (anche se io sarei fortemente favorevole) ma le discussioni potenzialmente pericolose non sono destinate a durare.1 punto
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Anche per non fare cadere il discorso e per recapitolare, visto che mi sembra un apetto importante perchè il denaro di Lucca ebbe successo, potrei elencare alcuni dei possibili motivi , o magari anche alcuni insieme : 1) Capitale della Tuscia 2) Sede giudiziaria della Contessa Matilde di Canossa 3) Facile approvvigionamento per la città di argento e rame 4) Essere ubicata sulla via francigena, la strada dei commerci 5) Essere i suoi cittadini grandi e conosciuti mercanti 6) La vicinanza al mare e a Pisa 7) I rapporti col Papato 8) Essere stata scelta come una delle sette monete ufficiali delle Crociate 9) Avere buoni e influenti rapporti con le famiglie e le comunità che contavano della Renania e come abbiamo visto anche rapporti di natalità e provenienza con le stesse. Ci possono essere altri motivi o quali ritenete personalmente i più decisivi, magari anche tutti ? Mi sembra un bel quadretto riassuntivo eventualmente ampliabile.1 punto
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Non capisco perché la verità debba essere la tua. Se decidessi di raccogliere, come per altro faccio, gli argenti che mi piacciono di più senza nessun tipo di sistematicità e continuità, non mi devo sentire denigrato perché c'è chi li colleziona tutti. Non puoi dire che ognuno è libero di collezionare ciò che vuole e poi fare affermazioni come quella quotata...1 punto
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Ciao vi racconto brevemente cosa chiese il noto perito durante la chiusura della presente: -preferisce che le scrivo data ribattuta o 1 ribattuti? La risposta fù è uguale come meglio crede. Tra i periti quindi è molto soggettivo come per le conservazioni anche per quanto riguarda il fatto di decidere se una moneta sia una variante un difetto di conio od una rarità.1 punto
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Buonasera, se posso dirle la mia opinione sui due metalli da lei citati: - x quanto riguarda l'oro in generale, ed in questo caso (monete di borsa da investimento) avrà notato che in linea di massima negli ultimi anni è salito di circa un +10% annuo dunque direi che x quanto mi riguarda consiglio sempre di prendere qualcosa del metallo biondo che (anzi le dirò di più "io" consiglio di diversificare le tipologie di investimenti) a male non và! Anzi piuttosto che tenere soldi in più in banca cartacei che tanto non portano a nulla anzi ci si smena a lungo termine. La vera scalata non è ancora iniziata dovrà arrivare dicono, ma secondo il mio modesto parere se ne riparla magari dopo l'estate. - L'argento consiglio cmq dei lingottini di puro(solo che ci deve aggiungere un 20% di iva) oppure anche monete,se tiene presente che nell'ultimo mese e mezzo appena passato è salito di un 30% direi che non è male come investimento Spero di averle dato qualche info in più1 punto
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