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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/16/12 in tutte le aree
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Diciamo che il sospetto che l'attività di editalia non sia proprio limpida e cristallina non è venuto solo a noi :P Caro istinto, quello che si mette in dubbio non è la bellezza o la validità dell'opera (c'è di meglio, ma ad ognuno piace quel gli pare) quanto il rapporto qualità-prezzo. I libri, a parte l'evidente fantasmagorica copertina, hanno contenuti banali e non aggiungono nulla a quanto detto in altri libri, anzi, la quasi totalità dei libri sulla lira da maggiori informazioni. Le medaglie in oro, per quanto sicuramente carine, hanno un costo enormemente al di sopra del reale valore di mercato, infatti chi ha cercato di rivenderle le ha vendute al valore dell'oro o dell'argento contenuti. ( 80-90 % in meno di quanto acquistati se non ricordo male) Quindi non si tratta in alcun modo di investimento, quando di spesa enormemente onerosa per oggetti che potrebbero anche essere interessanti ad un prezzo molto minore. Che poi ci sia gente che abbia piacere a spendere i propri soldi in questo modo, io non ho nulla in contrario, ma solo a condizione che sia pienamente al corrente di quello che sta facendo, e che sappia che i soldi che escono non rientreranno quasi sicuramente mai più. a questa condizione, ma solo a questa condizione, posso comprendere l'acquisto delle medaglie. La critica da parte mia viene dal fatto che in buona parte dei casi questa condizione non viene rispettata, e i poveri acquirenti perdono i propri soldi convinti di aver fatto un investimento. Spero che su questo si sia tutti d'accordo.3 punti
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Ciao. "...bisogna ricordarsi che siamo di fronte a BENI CULTURALI, beni che seppur "ridondanti" o "insignificanti" appartengono a tutti, non stiamo collezionando tappi di bottiglia, Barbie, Lego o quant'altro." Beh, appartengono "a tutti" (o meglio, sono di proprietà dello Stato) solo i beni archeologici che provengono dal sottosuolo nazionale o dai fondali marini terriroriali e, naturalmente, quelli che già si trovano nelle raccolte pubbliche. Gli altri invece, nelle mani dei privati, sono di loro esclusiva proprietà. Purtroppo, finchè non entrerà in testa che i beni archeologici (inclusi i "beni culturali" come definiti dall'art. 10 comma 4° lettera b del Codice Urbani) possono anche essere, legittimamente, di proprietà privata, ci saranno sempre equivoci di questo tipo. Saluti. Michele3 punti
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Scrive lo Gnecchi su un numero de La rivista Italiana di Numismatica, nel 1910: La bella trovata del bulino restauratore dei bronzi antichi la dobbiamo al secolo decimosettimo, a un periodo cioè nel quale il rispetto all'antico non era sentito, in un periodo in cui l'arte decadente si sovrapponeva allegramente ai capolavoro del tre- cento e del quattrocento, in cui gli ornamenti casti- gati e classici del rinascimento o dell'età gotica ve- nivano mutilati o soppressi per cedere il posto alle dehranti volute del barocchismo ; a un periodo nel quale gli artisti non avevano scrupolo di demolire il colosseo per costrurre le chiese di Roma e i pa- lazzi dei principi romani. Dato tale ambiente, lo sfregio che si faceva subire ai medaglioni col re- stauro può essere da noi nello stesso tempo deplo- rato e compatito ; ma all'epoca nostra, in cui tutto si informa al massimo rispetto dell'antico, nessun compatimento può essere commisto alla deplorazione, e l' ignominioso delitto di lesa antichità non può più trovare alcuna attenuante. E noi che ce la prendiamo con chi ritocca i bronzi pensando che sia una moda dell'ultima ora..invece è già diffusa nel .secolo decimosettimo.....con conseguente ricorso a ripatinature per nascondere gli ovvi segni di tali lavorazioni...chissà quante delle monete che abbiamo visto passare hanno patine del secolo decimosettimo....e chissà, di logica conseguenza, quanti falsi si possono far risalire a tale periodo ,adesso abbelliti da una bella patina di trecento anni...che oserei considerare "mooolto" ingannevole anche per occhio esperto....meditate gente, meditate...2 punti
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"Io ti capisco benissimo e sto cercando di far capire il problema, non solo giudiziario, ma in particolare l'aspetto umano." L'aspetto umano è fuori discussione e tutti, indistintamente, abbiamo espresso la nostra solidarietà ad Antonio. Però, detto questo, credo che potremmo rendere un miglior servizio a chi ci legge suggerendo qualche "dritta" concreta su come non rimanere coinvolti in queste incresciose situazioni, piuttosto che lamentare gli "aspetti umani" che, ovviamente, sono sempre presenti. Gli aspetti umani, ahimè, sono però una peculiarità che la nostra giustizia sembra non tenere in alcuna considerazione; è di ieri, ad esempio, la notizia che dopo 38 anni (/si, ho scritto esattamente... 38 anni) di indagini e processi, la strage di Piazza della Loggia a Brescia, che procurò 8 morti, è rimasta impunita......i colpevoli sono rimasti dunque tutti senza nome. Cosa andiamo a raccontare ai familiari delle 8 vittime? E che cosa dovremmo dire a coloro che sono stati sotto processo per tutti questi anni ed oggi sono stati assolti? Invitavo prima a mettere nella giusta luce questi, certamente insopportabili, episodi di sequestri di monete, ma solo perchè fanno parte di un "copione" ormai consueto, a cui la nostra giustizia ci ha abituato. Lamentarsi che le cose non vanno è comprensibile ma lascia il tempo che trova, in quanto il problema è molto complesso, è insito nella società, nelle istituzioni e non lo risolveremo certo noi. Certo. Si potrebbe "scaricare" il costo sociale di queste sofferenze sulla società stessa, con leggi ad hoc per assicurare il ristoro di questi "danni" a carico della collettività in favore di chi li subisce ingiustamente. Però non lo si fa e questo è quanto. Focalizzare il problema dei sequestri numismatici sugli aspetti umani, a mio parere è un palliativo illusorio, che anzi rischia di porre il malcapitato di turno nella condizione di vivere la vicenda con stress ancora maggiore, sentendosi la vittima sacrificale di chissà quale ingiustizia (è invece, aihmè, si tratta di un'ingiustizia molto ordinaria....).. Ecco perchè dico ad Antonio si affidarsi serenamente a chi lo assiste e di avere pazienza, perchè tutto si risolverà per il meglio, senza trasformare quanto è accaduto in un dramma personale che, fortunatamente, non è. Scusate il realismo, forse eccessivo, che traspare dalle mie parole; ma di fronte a situazioni di inquietudine come quella che sta vivendo Antonio, non mi sento di fare demagogia, di imprecare verso la malagiustizia o di prefiguare scenari rivoluzionari improbabili (e che certamente non scaturiranno mai da questa tribuna...) e preferisco essere molto concreto. Saluti. Michele2 punti
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ho trovato su internet un passaggio interessante riguardo i soldini veneziani che regolarmente vengono trovati in Uk con il metal detector traduco dal circa 1350 e fino al 1560 piccole monete d argento conosciute come "Galley Halfpennies" circolarono diffusamente ma illegalmente in Inghilterra (inghilterra e non Uk in questo periodo) , principalmente battuti dalla citta` stato di venezia sotto l autorita` del doge regnante. Erano portati in Inghilterra da "galley man" o marinai di galera che commerciavano vino e altri prodotti. Il loro nome potrebbe derivare da Galley Quey a Thames Street a Londra che pare fosse il centro della loro distribuzione La monetazione inglese di questo periodo era sottovalutata rispetto alla moneta straniera, e conseguentemente veniva esportata in continente per essere fusa (tra l altro la stessa cosa che succedeva con le monete veneziane). Questi flussi risultarono in una conseguente scarsita` di monetazione e in particolare di moneta spiccia che creo` una richiesta di monete che venne soddisfatta da questi soldini. Nel 1402 i commons (camera dei comuni) petizionarono il re chiedendogli di provvedere a mezzi penny e farthings (1/4 penny) per la popolazione povera , ma poco fu fatto per alleviare la situazione Allo stesso tempo c`era preoccupazione delle autorita` per la circolazione di questi galley halfpence tanto e` vero che per 5 volte nel 1400-1500 vennero emesse decreti che ne proibivano la circolazione , l ultimo di questi decreti risale al 1519 - 20. ci sono indicazioni che queste monete abbian continuato a circolare almeno fino al 1530 ed e` possibile che in questo periodo il loro valore sia stato ridotto a quello di un farthing1 punto
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scrivo quello che ho detto a Pinga per me la moneta e` di tessalonica in macedonia il problema e` che per me ci son 2 coniazioni , una sotto con apollo in piedi con la legenda tessalonica varbanov 4673 http://www.wildwinds.com/coins/ric/philip_I/_thessalonica_Varbanov_4673.jpg e una che sembrerebbe piu` tarda con la testa a sinistra visto che con filippo piu` o meno le provinciali finiscono credo sia interesante capire cosa sia ciao1 punto
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Bottone attribuibile al periodo della II repubblica (1848 - 1851), ho tovato riferimenti alla Guardia Civile stanziale o a servizi diversi; ne esiste una versione attribuibile alla restaurazione. ciao Mario1 punto
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Una riproduzione moderna di nessun valore. Se vuoi vedere la moneta originale, un semisse romano-repubblicano: http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G138/2 Allego un'immagine della stessa identica "patacca" già postata nel forum da un'altro utente.1 punto
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Purtroppo non è solo Naxos ad essere gettonata. O meglio forse lo è di più perche i suoi frazionali sono richiesti maggiormente sul mercato. Quello che è triste è che ormai tranne poche, pochissime, voci che si levano contro tale invasione (e qui sul Forum siamo forse tra coloro che lanciano più allarmi rispetto ad un resto del mercato che sembra ignorare (anche perche vi è da dire che oggettivamente non è semplice riconoscere cloni e imitazioni) quando addirittura non vi sia una comoda condiscendenza. Assieme ad alcuni dei partecipanti a questa discussione non poche volte ci siamo adoperati, indipendentemente l'uno dall'altro, per far ritirare monete sospette da cataloghi e aste di ditte anche blasonate. Il processo non è semlice, vi assicuro, e comporta una serie di scambi epistolari (ora via mail) con, ovviamente , documentazione a supporto dato che non si può semplicemente dire a Tizio che la sua moneta non va bene e che è meglio che la ritiri dalla vendita. Tutto questo comporta tempo, fatica, disponibilità . Per fortuna poi i commercianti in questione (case d0'asta abbastanza note) si sono mostrate professionali e hanno ottemperato alle richieste fatte. Ma quanto possono incidere questi interventi? Una goccia nel mare mi verrebbe da dire. Quello che servirebbe è una task force che passasse al vaglio il materiale posto in nvendita e intervenisse con dei pareri non vincolanti (non vi sarebbero le basi giuridiche) ma almeno portati a conoscenza del pubblico (basterebbe in effetti che tale istituzione "bollasse" una moneta come sospetta per automaticamente far decadere l'interesse dei collezionisti seri (magari qualche farlocco ci cadrebbe sempre :)) Ci vorrebbe una sorta d'authority . Purtroppo ciò è puramente utopico e il Buraue of Counterfaits , che pubblicava anche un utilissimo bollettino credo abbia cessato da tempo le pubblicazioni. D'altra parte un tale ufficio sarebbe particolarmente indigesto ai mille interessi che oggi, piu che mai , ruotano attorno a tale ambiente. In più la progressiva scomparsa di "maestri" che detenevano la scienza (vedi in ordine di tempo Sternberg, Hurter, Russo) lascia questo settore ancora più scoperto e indifeso co n commercianti che oggi, lasciatemi dire, in molti casi non sono sufficientemente preparati ed esperti per giudicare se una moneta è buona oppure no , e parlo anche di case d'asta non certo secondarie. La realtà è questa, prenderne atto è doveroso a meno che non si voglia mettere la testa sotto la sabbia. Per questo credo che quello che si tenta di fare sul forum sia molto importante per la tutela di quanti si avvicinano con passione e coscienza pulita a questo campo. Ma ripeto sta diventando quasi come una goccia nel mare...scusate lo sfogo ..1 punto
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ancora con questa mania degli SPL e degli FDS attenzione perche` la prima cosa che succedeva a queste banconote era quella di venir piegata perche` se no non entrava nel portafoglio il 99.99% delle banconote han circolato , nessuno le collezionava al tempo ! come mai oggi si trovan solo SPL e FDS e mai i rottami circolati con strappi e scritte ? ve lo siete mai chiesti ?1 punto
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Gentile Giovanna, come promesso Le allego l'immagine della moneta portoghese che è ... brasiliana, battuta a Rio. Sono monete che si trovano facilmente in bella conservazione ed a mio giudizio sono anche sottostimate considerato il grande potenziale numismatico del Brasile nei prossimi anni. Questa la comprai a peso, alcuni anni fa (2003), in un momento in cui la monetazione portoghese non era particolarmente ricercata da un antiquario di Sarzana. Per lungo tempo, direi tra gli anni '80 e la metà degli anni '90 alcuni collezionisti ed un paio di investitori avevano fatto lievitare le valutazioni della moneta portoghese e brasiliana; dopo la vendita di una importante collezione a Ginevra (Roland Michel expert / Sotheby's) vi fu un notevole ridimensionamento del mercato. Portogallo colonia del Brasile Doña Maria I e Dom Pedro III (1777-1786) Peça 6400 Reis 1784 Rio de Janeiro Oro 14,296 31,87 D/ MARIA ▪I▪ ET▪ PETRUS▪III▪ D▪ G▪PORT▪ ET▪ALG▪ REGES▪ busti laureati, accollati, dei sovrani, a destra; in basso 1784▪ - R (Rio de Janeiro) Rv: Stemma coronato, in cartella barocca chiusa in basso da conchiglia, del regno di Portogallo. Taglio con foglie trinate in rilievo ↑ Conservazione: Splendida; Rarità: Comune Sarzana 21/3/2003 Riferimenti : Gomes 25.08, Friedberg 76, KM 199.2, Russo 4821 punto
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Grazie alla gentile segnalazione via MP di Numizmo, segnalo un interessante articolo del 1910 sul RIN, a firma di Seltman in risposta a Sambon, che aveva espesso dubbi che TUTTI i decadrammi di Akragas fossero in realtà falsi. Ci sono importanti considerazioni anche sulle vecchie tecniche di falsificazione (ed esistevano già allora alcuni pezzi falsi, come già evidenziato in altre parti della presente discussione). Ho scaricato l'intero volume del RIN (vol. 23, 1910) e quindi isolato l'articolo in pdf, che ho poi suddiviso in due parti per ragioni di ingombro. Allego la prima parte: Seltman RIN 1910 159-168 I parte.pdf1 punto
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Senza nessuna intenzione di screditare l'opinione altrui vorrei dire la mia, forse un po'influenzata dal fatto "sentimentale" che per me avvolge la Divisionale 2005 SV (ho iniziato ad amare la monetazione in Euro per il fascino che mi trasmetteva, l'ho acquistata all'epoca ad un prezzo conveniente ecc.); secondo me il fatto che la 2002 sia scesa non postula che debba scendere pure la 2005 SV. Attualmente il collezionismo più diffuso nell'Euro penso sia quello tipologico: una moneta o una serie per tipo, in quanto il collezionista medio "si accontenta" o comunque ha budget limitato. La Divisionale 2002 altro non è che una serie identica (a parte ovviamente il millesimo) alle altre emesse da quell'anno fino al 2005; la maggioranza "tipologica" quindi può benissimo acquistare divisionali emesse negli altri anni (e meno costose, anche se si fa per dire!) ed essere collezionisticamente soddisfatta. In conseguenza la suddetta Divisionale perde di valore, in quanto secondo me non ha mai avuto le "carte in regola" (a parte la tiratura) per mantenersi alta di quotazione nel tempo. Diversamente, la Divisionale 2005 SV costituisce un fatto unico: tiratura leggermente più bassa della 2002 e, cosa più importante, lato nazionale diverso da tutte le altre. Quindi, chi vuole quel tipo di moneta può solo puntare su quella Serie. Aggiungiamo poi i recenti vincoli dettati dalla Comunità europea (niente più divisionali nei periodi "vacanti") ed ecco servito il tutto. Non penso proprio una simile emissione possa svalutarsi. Nel caso accada, dovrebbe crollare l'intero mercato delle rarità in Euro. L'attuale periodo di crisi economica spinge poi le persone a vendere ciò che è più raro, è normale. Non dobbiamo però prenderlo come un crollo del mercato. Questa è la mia opinione (penso sia giusto sempre dirlo, perchè nessuno di noi ha la verità in tasca) :)1 punto
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a gallarate ancora nulla sul numero di aprile, siamo al sedici, ancora due settimane e poi dovrebbe arrivare maggio. Perche cosi tanti ritardi nelle spedizioni se è vero che nelle edicole a quanto ho letto sul forum c'è già da inizio aprile? Non è che si preferisca prima la distribbuzione del giornale alle edicole e poi agli abbinati? (ma non dovrebbe essere il contrario visto che noi abbonati abbiamo già pagato in anticipo tutti i numeri).1 punto
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Se pesa gr 11,3 dovrebbe essere un peso monetale per Sovrana d'oro (Austria) equivalente a 40 lire Austriache per Regno lombardo veneto 1822 circa - qui c'è un esempio anche se cambia tipologia http://www.ebay.it/i...=item35ba9f0dcb1 punto
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Complimenti per l'iniziativa. I libri, oserei dire, vengono prima delle monete. Ho un paio di idee che forse potrebbero funzionare. Mettere in piedi una biblioteca fisica richiede molto impegno e anche una certa disponibilità economica, ma soprattutto se si vuol veramente far funzioanre la biblioteca come tale , un luogo dove tenere i libri e anche qualcuno che se ne occupi (richieste di visione, richieste di fotocopie, indicazioni etc.). Tutto ciò richiede nun grosso impegno e rischia, nei limiti , anche di essere un duplicato di tante biblioteche gia esistenti e molto ben fornite. La prima proposata potrebbe essere quella di creare una biblioteca esclusivamente digitale. Visto che il CGN è un circolo virtuale (senza sede fisica ma con continui scambi via internet) perche non creare un "magazzino" di titoli/articoli/saggi/opere tutte reperibili (oggi ve ne sono già non poche) via internet e metterle a disposizione di tutti coloro che siano interessati. A questo punto la manutenzione diviene molto piu semplice, si tratterebbe solo di dividersi il lavoro tra chi fa lo "scouting" di nuovi testi man mano che questi vengono disponibili in rete. Un altro compito sarebbe il loro ordinamento (compito delicato e da non sottovalutare, molte volte nelle biblioteche digitali si trovano elenchi di titoli messi su una pagina alla rinfusa o come arrivano in ordine cronologico, invece andrebbero ordinati attentamente per argomento in modo da facilitare la loro reperibilità in catalogo) Infine il terzo compito e sovrintendere alle richieste o prestare aiuto a coloro che, meno pratici, hanno bisogno di assistenza per reperire una certa informazione. Cosi si farebbe ricorso alla rete e soprattutto alla forma digitale delle pubblicazioni, superando la carta, evitando di creare un inutile doppione di tante biblioteche fisiche che sono a disposizione di tutti (ma magari scomode da raggiungere) tanto più considerati i costi legati alla costruzuione di una biblioteca fisica da parte di un giovane circolo. L'altra proposta potrebbe essere quella di appoggiarsi al servizio di una bilioteca come quella della SNI che è già molto fornita (è da 100 anni che viene formandosi :)) e che potrebbe costituire la base anche per le attività/richieste del CGN. La biblioteca chiaramente viene gestita e sviluppata dalla SNI, ma magari i guiovani del CGN (e molti di loro la conoscono) potrebbero svolgervi anche qualche attività di aiuto come sopra. In ogni caso complimenti per la sensibilità dimostrata verso i libri (fisici o virtuali che siano) perche è da qui che parte tutto :)1 punto
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E' un bello splendido, c'è di meglio sul mercato, solo che questa è patinata e viene dal circolante; la considero numismaticamente "incriticabile" come a molti numismatici piacerebbe: vissuta ma "bella".1 punto
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i cent e mezzi cent del 1793 seguiti da dollari e mezzi dollari nel 1794 tieni presente che in questo periodo in USA circolavano gli 8 reales spagnoli o pesos (piezos de ocho) e il simbolo $ deriva dal nastro con plus ultra che avvolgeva le 2 colonne d ercole. tutto cio che e` pre 1820 e` piuttosto raro1 punto
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Anche questo è vero e sacrosanto... però vista la mole della moneta, io propenderei più verso il poi che il prima, almeno prima cercherei di mettere in collezione pezzi come il 50 lire 1911 e gli altri della serie in alta conservazione, o un bel marengo aquila... Poi de gustibus... ovviamente! :)1 punto
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Ciao. "Su editalia - sipleda ci fu anche una interrogazione parlamentare (che non ho però idea di come sia finita):" Ci fu anche altro......però non so che cosa la commissione d'inchiesta abbia accertato (temo, al solito, nulla). Se avete una decina di minuti di tempo per leggere il seguente documento....... http://leg13.camera.it/_dati/leg13/lavori/documentiparlamentari/indiceetesti/xxii/036/dxxii036.pdf#nav Storie di ordinaria italianità. Michele1 punto
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Il problema non è il centurione al Colosseo, ma quello che ci sta dietro... Saranno anche belli... (insomma... forse con costumi più fedeli sarebbe meglio), ma provate minimamente ad improvvisarvi voi centurioni per un giorno ed andare in una di quelle zone per guadagnare qualcosina e vedrete cosa succede. Poi spesso dall'italiano si accontentano di un'offerta, ma allo straniero poco pratico (asiatico solitamente) la foto può costare veramente cara...1 punto
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Klose, le foto sono sfocate. Per vedere la moneta nei suoi dettagli sarebbe meglio farle in modo perpendicolare e non angolate. Ma hai pagato questa moneta 250 euro ?1 punto
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Una piccola interruzione a sorridere al tuo avatar, Gió, uno delle medaglie private ha colpito per celebrare il 1986 restauro della Statua della Libertà (e il centenario della Sears!), e contenente alcune di rame dalla Statua originale. ;) v. -------------------------------------- A little interruption to smile at your avatar, Gió, one of the private medals struck to celebrate the 1986 restoration of the Statue of Liberty (and the centennial of Sears!), and containing some of the original copper from the Statue. ;) v.1 punto
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I piccoli veronesi nel XIII secolo hanno rappresentato, nell'Italia del Nord-Est, la valuta minuta circolante più importante, ed il loro successo ha valicato le Alpi venendo ben accolte nel sud della Germania e nella parte orientale della Svizzera. La coniazione dei c.d. crociati risalirebbe almeno al 1185 (Rinvenimenti nella tomba di papa Lucio III sepolto in Verona nel 1185; menzione in un documento del 1189). Certamente, per vedere citati i piccoli veronesi in un documento della Patria del Friuli come moneta di conto di un contratto, dobbiamo aspettarci che la loro affermazione fosse "piena". Quindi, se in quel contratto erano inizialmente citate lire di piccoli veronesi quel contratto secondo me non potrebbe risalire nè al XII sec, nè ai primi decenni del XIII, quindi anche se si cita la formula "ab antiquo" non ci si dovrebbe riferire a molti anni prima; ritengo il discorso fatto da Mfalier in proposito molto convincente. Naturalmente nulla vieta, come già è stato detto, che si parlasse in quel documento di piccoli veronesi ma che originariamente il contratto fosse stato stipulato con altra moneta (denari).1 punto
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Caro Mario fossero tutti come lui… A volte basta poco, in ognuno è radicato un sintomo primordiale indelebile, gli eventi della vita mutano l’essere ma l’animo resiste, ed ecco che ti ritrovi in cattedra sei un giovane ambizioso un po’ troppo “sognatore”, con una carica emotiva da invidia. Ora hai la possibilità di donare la tua conoscenza al prossimo, ma non solo ciò che gli infiniti libri ti hanno narrato, ma la tua formazione attraverso gli altri e i loro ambiti. La tua materia non ti aiuta, le masse prediligono altro, sono finiti i tempi, dove credevi d’esser un bohemien e il tuo stile di vita lontanamente poteva farlo ricordare, ora si fa sul serio, l’emozione che hai provato quando eri sui banchi al loro posto, dovrà rivivere nei loro occhi. Cerchi di dare il massimo, i tuoi racconti fanno rivivere quelle atmosfere Parigine da Moulin Rouge di fine ottocento, dove un certo Henry de Toulouse-Lautrec , le ripropose attraverso un proprio linguaggio espressivo incantato.. Taluni ti fissano estasiati, altri sono assorti in tristi pensieri , altri ancora impassibili distolgono l’udito e gli altri sensi, ma ciò non ti scalfigge, continui nei tuoi racconti, hai qualcosa in più, hai avuto due grandi maestri, personaggi che scrissero la storia e che a loro volta ti trasmisero il loro sapere fatto di racconti vissuti in prima persona, come quel giorno alla stazione centrale di Milano, dove Marinetti e gli altri Futuristi ne combinarono delle belle… Non usi i testi ma la parola, la tua conoscenza la trasmetti densa di sensazioni che il tuo vissuto ti ha offerto, dipingi da tempo conosci le tecniche, hai modo di divulgare attraverso una chiave di lettura atipica la tua materia, riuscendo a far animare per incanto una foto ritraente un dipinto….. La tua passione per la Numismatica, finalmente ha una chance, utilizzi questi tondelli come strumento di comunicazione, la tua materia è vincente… Non potrai mai descrivere realmente l’emozione che provasti in certi istanti, ma l’appagamento maggiore ti venne dai tuoi alunni, quando riuscirono a cogliere la vera essenza dello strumento di divulgazione. Eros1 punto
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Erano britannici fino al giorno prima e, etnicamente, lo erano ancora. Normale che una certa iconografia sia molto "europea" (effigie - seated liberty simil Britannia che, in diverse forme, perdurerà nel tempo senza perdere un certo richiamo alle figure europee). E, visto che certe abitudini sono dure a morire, il cent continuano a chiamarlo penny :)1 punto
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Se così fosse le piastre papali appiccagnolate non avrebbero alcun valore. Le monete provenienti da montatura idem. Monete con i bordi ripresi non dovrebbero esistere commercialmente, o bulinate. Non mi trova d'accordo, tutto ha un valore, anche se in questo caso la volontà truffaldina va al di la del lecito, on è la riparazione estetica ma la volontà di manomettere una parte della moneta per aumentarne il valore, come trasfomare un 5 lire del 1865 in 1866 oppure una lira del 1883 in 1882.1 punto
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Son monete che si trovano, non mi pare siano delle gran coservazioni o rarità ! Vittorio Emanuele III è comune, tutto dalla prima all'ultima moneta con una sola eccezione, la Rupia del 1921 (ed un paio di ciapini per l'Albania) il resto si trova tutto, in FDC o q. FDC ed è solo una questione di disponibilità economica. Apprezzo i complimenti ma sarei ben più felice ad avere in questa conservazione le monete battute a Torino da Napoleone I; quelle si che son rare, ed invece quando son già BB è festa in borgo.1 punto
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Complimenti! Pezzo chiave Confesso che mi manca e non so se avrò mai la forza per vincere l'aspetto psicologico della faccenda... ne ho viste tante, specie in asta, sono stato lì lì per prenderla più volte ma poi metto sempre sul piatto 1g di rame rispetto a un bel modulo in oro... per il momento ha sempre vinto il secondo :(1 punto
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RIC 81 sear5 #8332 Maximinus I Thrax AE Sestertius. MAXIMINVS PIVS AVG GERM, laureate, draped bust right / PAX AVGVSTI S-C, Pax standing left with branch and sceptre. Cohen 38.1 punto
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RIC 10 Crispus AE Follis. DN FL IVL CRISPVS NOB CAESS, laureate bust left, draped, holding globe, sceptre & mappa / IOVI CONSER-VATORI CAESS, Jupiter leaning on sceptre & holding Victory on globe, wreath to left, officina letter to right, SMK in ex. Text non son sicuro della zecca.. ciao R.1 punto
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Io ti capisco benissimo e sto cercando di far capire il problema, non solo giudiziario, ma in particolare l'aspetto umano. Nell'assemblea SNI in due di Lamoneta abbiamo sollevato il problema, ho parlato anche del tuo caso tra l'altro,l'altro è stato Magdi ( per inciso che coraggio questo ragazzo davanti a una folta e auterevole platea prendere la parola ! ), non bisogna lasciar cadere il tutto insisti ,ti starò accanto, anzi ti staremo accanto. Certamente ci sono problemi ben più importanti nel paese,non si sa da che parte rivolgerci,ogni giorno è un bolletino di cattive notizie,però per il collezionista, la sua collezione era ed è il suo rifugio, almeno per me è così, è il mio antistress, il mio piccolo mondo dove rifugiarmi da tutti i problemi del quotidiano. E' l'aspetto umano che non viene mai considerato, Michele dirà subito la giustizia è questa, si è vero,ma questa giustizia, in uno stato di diritto,che è pronta a dare attenuanti e sconti ai forti ,ai potenti e inflessibile e dura coi deboli non mi piace,non la posso condividere ; sarò un idealista,un illuso, un sognatore, questo forse l'avete ormai capito, ma qualche volta bisogna anche schierarsi . Personalmente consiglierei ,spero finito tutto velocemente e felicemente, ad Antonio Bernardo di scrivere una memoria dell'accaduto perchè possa essere utile a tutti, anche le brutte avventure devono essere poi divulgate, non solo quelle belle !1 punto
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Abbi pazienza; si tratta di una monetazione di "nicchia", vedrai che i pareri arriveranno. Io, più che dirti che l'apprezzo esteticamente, non posso fare :(1 punto
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personalmente non capisco tutte queste critiche verso l'aumento delle commemorative... stiamo parlando di monete emesse da un intero continente... è normale che siano tante, ed è anche normale che il loro numero aumenti con l'aumentare dei paesi che vogliono l'euro senza contare che la collezione dei 2€ commemorativi per quante monete vengano emesse è tra le più "democratiche" del mondo. la storia che non si riesce a stare dietro alle nuove emissioni è vera, le emissioni sono praticamente continue e si susseguono a breve distanza, ma onestamente credo che sarebbe una bella rottura di ... .... se tutti i paesi emettessero le commemorative il solito giorno, una collezione si costruisce con pazienza e anche con studio, non solo di quello che si acquista ma anche di quando va acquistato, a questo aggiungiamo un po di memoria per gli errori passati e di programmazione del futuro(una collezione la richiede) e anche l'aumento delle emissioni non sarà un problema.1 punto
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Gentilissimo amico, dici bene: il capo d'Angiò era l'emblema guelfo per eccellenza. :good: In questo stemma, però, non ce n'è traccia: ovviamente Napoleone, quando creò il "suo" sistema araldico, si guardò bene dal "clonare" i simboli dell'Antico Regime che ;) lui aveva molto contribuito ad abbattere. Fra lo stemma napoleonico del Regno italico e il capo d'Angiò c'è solo una cosa in comune, la presenza del lambello. Ma trovo che sia solo una coincidenza. Quel lambello, inoltre, è messo esattamente in un punto ben noto: sopra una croce argentea in campo rosso. Che è lo stemma del Piemonte. :D Ok, Bologna ha come stemma storico una croce e un capo d'Angiò. Ma è una croce rossa in campo argenteo (il contrario <_< di qui!), e del capo angioino abbiamo detto sopra. Quindi dubito fortemente che Napoleone (molto attento oo) ai simboli) per raffigurare Bologna ne abbia voluto "capovolgere" i colori e "scorporare" il lambello, finendo per attribuirle uno stemma identico (a parte la torre posticcia) a quello piemontese (che lui non poteva non conoscere). Del resto, il regno napoleonico d'Italia comprendeva un'ampia fetta del territorio novarese-vercellese. Che è Piemonte nel senso più pieno del termine, credo. :lol:1 punto
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Buonasera, Riporto prima una definizione dei vari termini che secondo me è importante, e farò degli esempi per la Repubblica italiana, ma che ovviamente si possono estendere anche all'euro. varianti di Conio Le Varianti di Conio sono tutte quelle monete che rispetto al tipo normale hanno subito delle modifiche volontarie da parte dell’incisore, che hanno portato ad una variazione del conio come ad esempio: (leggende – teste – stemmi – Segno della Zecca “R“ – firme degli incisori - date grandi o piccole). La variante di conio nasce quando il punzone di una determinata moneta subisce piccole modifiche o ritocchi piccole modifiche o ritocchi, che portano a delle piccole variazioni nelle dimensioni o nei disegni, a volte impercettibili. Oppure quando il conio per usura si deteriora o si rompe e deve essere sostituito da un altro simile ma non uguale. es. 10 LIRE SPIGHE 1998spighe luinghe, 20 LIRE RAMO DI QUERCIA 1957gambo della cifra 7 della data più largo, 50 lire vulcano (minimoneta 1990-1993) con e senza rombo. Tra queste possono rientrare le 10 cent. 2002 con le varianti nelle firme. Una sottoclasse delle varianti di conio possono essere gli errori di incisione: Errori d'Incisione Gli Errori d’Incisione, invece, sono quelle monete sulle quali, involontariamente l’incisore ha commesso l’errore durante l’elaborazione del disegno, ma che poi accortosi dell'errore si è proceduto alla variazione del conio non ritirando completamente le monete sbagliate dalla circolazione. es. 500 Lire 1957: Caravelle in Argento Prova con le bandierine controvento, 1000 Lire 1997 che presenta i confini della Germania e Danimarca errati, per una errata elaborazione del disegno. repubblica Italiana: http://www.andreacav...repubblica.html e in questa discussione. http://www.lamoneta....na/page__st__60 euro: http://eurocollezion...ti_di_conio.htm (ma sono già incluse nell'elenco iniziale) Errori di Conio Gli Errori di Conio sono quelle monete che hanno subito delle modifiche, involontariamente, o per l’errato montaggio del punzone nel conio da parte dell’operatore. Di questa categoria, ne fanno parte, quelle monete che sono coniate in metallo diverso dal normale, o avente gli assi spostati di una determinata gradazione (Es.: 45°-90°-180°ecc..), le piccole rotazioni rientrano in un certo limite di tolleranza, causati cioè dai piccoli spostamenti del tondello o del conio durante la coniazione. es. 5 Lire 1989: avente l’asse spostato di 180° (timone rovesciato), 200 lire rossastre cioè coniate con una maggiore percentuale di rame. In questa categoria possono ricadere anche le 20 cent. di colore opaco o quelle es. ho visto le 2 euro con il tondello centrale più rossastro delle altre, appunto a seconda della percentuale di rame nella lega. qui potete vederne alcuni: repubblica Italiana: http://www.andreacav...pagina%201.html (anche se confonde varianti ed errori) euro: http://www.andreacav...pagina%201.html (anche se confonde varianti ed errori) Difetti di Conio I Difetti di Conio in gran parte, sono causati dalle macchine o dai conii appunto difettosi, che alterano la moneta scodellata – mal-coniata, decentrata, o il disegno, con eventuali rilievi di metallo (esuberi di metallo o mancanze o evanescenze nei disegni. Sono Difetti di Conio anche quelle monete con la firma dell’incisore o la data illeggibili, o quando presentano l’asse spostato di pochi gradi a causa del gioco che si viene a creare in fase di coniazione. Es.: 200 £ 1978 con una mezza luna in rilievo sotto il collo della figura , 200 £ 1979 con la figura avente la testa pelata, 100 £ 1972 con una barra obliqua dopo la data 1972 /, 20 Lire 1970 con la “P” al posto del segno della Zecca “R” - 5 Lire 1969 con l’1 della data rovesciato. tra queste possono rientrare appunto le 2 euro decentrate postate o la mancanza della data o della firma dell'incisore come la 1€ 2002. qui potete vederne alcuni: repubblica Italiana: http://www.andreacav...pagina%201.html (anche se confonde varianti ed errori) euro: http://www.andreacav...pagina%201.html (anche se confonde varianti ed errori) http://digilander.li.../lettori/09.htm1 punto
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mai avuto problemi nè in acquisti con privati nè da venditori...e quando non sono stato soddisfatto ho sempre riavuto il mio senza problemi ed anche oltre...due esempi... acquisto da privato...moneta toscana...arrivata e presentava una molatura del'appiccagnolo vistosissima...rimborsato completamente anche della spedizione per rinviarla... acquisto da venditore...sempre moneta toscana...falso scoperto dopo oltre un mese dall'acquisto...inviato documentazione del caso e rimborsato completamente i problemi si creano quando uno se li cerca...sia dai privati che dai venditori1 punto
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Dovete scusarmi...ma temo che abbiamo perso il filo pragmatico del discorso e del relativo incombente (in quanto incombe). Cosa incombe e cosa no. Sapete a chi è dovuta buona parte della legislazione di riferimento vigente: al Duce (al secolo S.E. Benito Mussolini) ed ai suoi collaboratori. Appunto, veniamo a noi. Tale legislazione fu voluta per porre freno ai saccheggi (Eccellenze, conoscitori, studiosi, archeologi...che operavano a ridosso di una zona molto grigia dove girava molto danaro). Al riguardo fu necessario un moto di amor patrio. Mentre prima i c.d. contadini/tombaroli erano solo dei lavoranti a misero salario elargito dalle predette Eccellenze...con la nuova regolamentazione tutti i frutti della terra tornarono agli specialisti dello spido e dell'aratro...anche se illegalmente. D'altra parte non escludo che S.E. Mussolini, covasse in cuor suo una sorta di soddisfazione nell'immaginare tale traslazione di competenze e benefici. E questo, beninteso, non muta il giudizio della storia sul Personaggio. Come sempre avviene nella storia e nella dimensione geopolitica...se si creano dei vuoti, questi vanno riempiti. A suo tempo Costantino trovò l'oro, l'argento, l'avorio ed i preziosi di cui aveva disperato bisogno (per coniare solida moneta) nei templi pagani...alla luce di un segno celeste o divino. Sulla stessa scia i senatori romani pensarono bene di affrontare la procella della storia passando alla porpora cardinalizia. E' molto probabile che, vista la nuova situazione, le Italiche Eccellenze di cui sopra - eredi del Cav. Francesco Martinetti e dei suoi amici e collaboratori: Ludwig Pollak (archeologo), Giovanni Barracco (Barone), Michele Tyskiewicz (Conte), Gregorio Stroganoff (Magnate russo), Wolfgang Helbig (archeologo), Giuseppe Sangiorgi (titolare di Casa d'aste), Carl Jacobsen (birraio) Eduard Perry Warren (specialista e studioso del mondo antico) - si siano riciclate ed abbiano profuso massimo impegno nell'ambito dei Beni Culturali dello Stato...in quanto non c'era più sotterfugio per scavare in proprio.Infatti è accertato che, intorno ai nominati Eccellentissimi Personaggi ed ai loro commerci (monete, gemme incise, vasi e marmo) girassero insigni studiosi, archeologi ed accademici di gran fama che non disdegnavano di prestare la loro esperienza per fini lucrosi. Nella storia opera una strana Nemesi: per cui iniziò una sorta di guerra tra Funzionari e Contadini/trovatori/metallari: una sorta di redistribuzione illegale in una terra incolta. Questo per sommi capi e qualche ironia è il passato che ci ha recato in eredità una legislazione piuttosto rigida...probabilmente allora a giusta ragione, ma in una società dove colui che ruba una mela va tranquillamente in galera. Qualcun altro...anche, forse. Possiamo anche lasciarlo perdere questo passato... in quanto oggi sarebbe opportuno tarare di nuovo il congegno. Nel corso della taratura...molti dei discorsi in questa discussione meritoriamente intrapresi...troverebbero finalmente, tecnico ed opportuno riscontro e congrua valutazione o - per converso - congruo ridimensionamento.1 punto
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