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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/10/12 in tutte le aree

  1. Si grazie Paleologo, intendevo la provenienza antecedente ma mi pare di capire che probabilmente non ci sia. Cosa la fa effettivamente attribuire ad Enrico VI ? Noto una rilevante difformità nelle lettere della legenda e soprattutto nella loro disposizione attorno al cerchio centrale. I ritratti non sono centrati nel tondo centrale . Al di là della cattiva conservazione si nota una certa "sciatteria" nella composizione e resa di legenda e raffigurazioni che normalmente non appare mai nei denarini di Enrico, Federico II etc. , i quali pur nella loro rappresentazione primitiva sono assai ben curati in quanto a disposizione di legenda, contorni, simboli etc. Le caratteristiche del denaro in questione, posto che risulti autentico, ricordano invece alcune emissioni medioevali tedesche, più rozze e con legende un pò confuse, a cavallo tra il 1000 e il 1100
    3 punti
  2. Perchè parli di questo Renzino il "fungiatt", cosa c'entra con la numismatica ? C'entra, c'entra anche lui, povera anima sua! Chi era Renzino ? Quando ero ragazzo da varesotto di origine passavo tempo delle mie vacanze estive in quel della Valcuvia che al tempo era il regno dei funghi e anche delle castagne ( le castagne ci sono ancora, i funghi ormai no ). Ma al tempo ce n'erano tanti, ma tanti e quelli bravi li prendevano. Renzino che in paese chiamavano in dialetto il "fungiatt" era nettamente il più bravo, era il più grande cercatore di funghi della Valcuvia ; magro com'era, agile,al mattino partiva molto presto, nessuno sapeva dove andava, aveva ovviamente i suoi posti e tornava sempre pieno di porcini e altro. Tutti cercavano di capire dove fossero i suoi posti, appostamenti, pedinamenti, nulla, lui era scaltro, si muoveva bene nei boschi, non lasciava traccia e a domanda diceva non rispondo su questo, mai risponderò. Un giorno Renzino si aggravò di salute, lo portarono in ospedale, mia zia mi portò al suo capezzale e gli chiese senza troppi giri di parole se voleva, visto che non sarebbe andato più per funghi rivelare, divulgare i suoi posti a suo nipote, che ero io, per lasciare una traccia storica e di conoscenza di tutte le sue esperienze. Con un segno della testa disse no, sono cose che anche in punto di morte non si rivelano e fu così. Renzino si portò via i suoi posti e tutto il suo sapere sui funghi ; Renzino era un bravo uomo, onesto lavoratore, ma non era un divulgatore. Ma chi è un divulgatore ? E' colui che promuove e fornisce scambio di informazioni, che possono essere scientifiche, culturali, abbiamo visto dall'esempio anche un fungiatt, se vuole, può essere un divulgatore. Anche nella numismatica c'è la divulgazione ? Certo ci può essere, ci può anche non essere, è legato a vari fattori, dalle persone, dal loro DNA, dal carattere, le attitudini, la propensione, " divulgare è anche un pò donare agli altri ". Il nostro Forum ha nello Statuto il principio della divulgazione, promuove la divulgazione della Numismatica a tutti i livelli e incentiva i suoi iscritti a contribuire a questo. Molti Circoli Italiani, alcuni anche nel nostro Forum, hanno come obiettivo primario questo, la divulgazione. In una recente discussione un utente sosteneva " a qualcuno da fastidio che si parli di numismatica, al di fuori del gruppo degli eletti ". Io sarei meno pessimista, voglio esserlo almeno, tanti sono gli esempi virtuosi di divulgazione numismatica da imitare e seguire : il noto Professore che digitalizza subito tutti i suoi contributi, i cataloghi stessi di Lamoneta sono esempi divulgativi, il rispondere a una domanda specifica e tecnica fatta sul forum è divulgazione, anche l'esporre come il Museo di Ozieri ( Sassari ) ogni anno 365 monete ( una moneta catalogata al giorno ) e poi ogni anno cambiarle con altre 365 tutte diverse del proprio territorio è divulgazione per i loro concittadini, anche il 31 marzo a Milano, se vogliamo, nella Giornata del Grosso si è fatta divulgazione, è stata data la possibilità a tutti di vedere, chiedere, conoscere monete, belle monete di tanti collezionisti del forum. Divulgatore è sicuramente il Signor C, che diventato anziano ha voluto lasciare ad altri i suoi appunti, dati, informazioni anche su ripostigli di una specifica monetazione raccolti in una vita di ricerca, non ha voluto disperdere questo suo patrimonio di conoscenze, ha voluto passarlo. Il Signor C è il vero " testimone " della divulgazione. Quindi volendo si può fare tanto ancora per la divulgazione numismatica, dare la possibilità a più persone, studiosi, giovani di apprendere, conoscere, vedere ; tutto questo non può che essere positivo e virtuoso affichè molti sempre di più possano apprezzare e appassionarsi a questa nostra meravigliosa scienza, ma il partito dei divulgatori deve crescere, crescere ancora. Forse se anche Renzino il " fungiatt " avesse divulgato i suoi segreti oggi avremmo tanti appassionati e cercatori di funghi e magari qualche fungo nostrano in più. P.S. Questo post è un pò un inno alla divulgazione. Mi piace però sempre ricordare che la Numismatica è una scienza, si, è vero, ma dietro dobbiamo sempre ricordarci che ci sono degli uomini, e l'uomo è sempre l'artefice di tutto ; se poi sono o saranno " uomini giusti " è meglio ancora......., d'altronde le monete sono state concepite e fatte da uomini.
    2 punti
  3. e` un tema complesso alcune monete al tempo erano argentate , pero` quelle che ho visto io di solito si fermano al 319 , dopo non ho ancora visto niente per quel che so anche il termine follis potrebbe non essere corretto quanto alla tariffa poi nessuno sa niente , 25 denari communis ? 50 denari communis?
    2 punti
  4. Vi propongo questa raccolta di biografie di incisori italiani (tra un po' inizio con quelli stranieri ;) ) Vi chiederei, di completare il lavoro, forenendo ad es le immagini ed i ritratti degli incisori... mi date una mano ??? http://www.mebnet.altervista.org/ITA/Elenco_collezioni.php?Id_coll=34 http://www.mebnet.altervista.org/ITA/Elenco_collezioni.php?Id_coll=34
    1 punto
  5. Non mi fate passare per pazzo visionario. Paolino, il tuo discorso lo condivido al 100%, niente da eccepire. E chi può dire cosa è vero e cosa è falso se materialmente parlando le due monete sono differenti? Io considero UGUALE ciò che è uguale dall'inizio sino alla fine; per deformazione professionale tendo a dover pensare e vedere tutte le varianti possibili di un qualcosa e queste, materialmente sono oggetti diversi. Poi, siccome ad un pensiero più soft le ritengo tali e quali, non mi diverto nel collezionarle per i motivi che Paolino ha sopra esposto. "La frase successiva è falsa -> la frase precedente è vera" Ti rispondo con un paradosso perché non puoi affermare che le monete non hanno differenze quando poi dici che hanno l'anello montato al contrario...si ritorna al discorso di sopra. MATERIALMENTE parlando i due oggetti sono diversi. Poi, che collezionisticamente parlando sia inutile o meno raccoglierle è un altro discorso, nel quale concludiamo dicendo che ognuno prende ciò che vuole. Faccio un ulteriore appunto. Se collezionisticamente parlando può ritenersi una scelta opinabile, il possesso di queste due "varianti", per me, non lo è dal punto di vista numismatico. E' testimonianza diretta del procedimento di creazione di una moneta, processo che coinvolge la numismatica a livello tecnico. Insomma, non puoi dire che oggettivamente le monete sono uguali, perché altrimenti daresti del "visionario" a chiunque le colleziona e questo dimostra ancora una volta quanto soggettiva possa essere una collezione.
    1 punto
  6. Ecco la scansione della parte che riguarda la moneta.
    1 punto
  7. Eccolo: http://histoire-collection.com/catalog_300CIVIL.html Saluti
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  8. Può ben essere: l'interesse economico degli occidentali esiste, come esiste l'interesse economico degli orientali (vedi ad esempio la penetrazione cinese in Africa a caccia di risorse) e come esistono l'integralismo islamico con le organizzazioni che lo "promuovono" al modo di Al Quaeda e tutti gli altri. Il discorso è complesso, non può essere tutto ridotto a "c'inventiamo minacce inesistenti".
    1 punto
  9. Salve. Non essendo la monetazione di mia competenza, ti posso dire poco, ma non credo di sbagliare. Innanzi tutto non è nè una medaglia, nè una moneta, nè romana nè greca. E' una riproduzione moderna adibita a decorazione, una specie di quelle che vengono definite in francese "appliques" (vedi il piccolo foro), di una moneta magnogreca (forse una tetradracma siracusana). Quell'oggetto non è in argento a differenza dell'originale (il peso, se originale, doveva aggirarsi intorno ai 17 grammi o più). Di conseguenza, valore storico e valore economico sono pari a zero.
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  10. ciao Apollonia, grazie per le indicazioni da te riportate sul triscele. riporto un paio di link con indicazioni sul triscele, simbolo collegato alla Sicilia. http://www.grifasi-sicilia.com/trinacria.htm http://www.csssstrinakria.org/trinacria.htm ciao sku
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  11. Marin Vs August... chi vincerà? :D Ehm, battute a parti, caio a me sembra un'H...
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  12. Complimentoni a Dabbene e lollone per l'articolo... Attendiamo la II parte...
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  13. Buongiorno Klose. Lasciando perdere gli ultimi post che parlano d'altro e non di monete, credo che tu abbia espresso il timore di essere "gabbato" nei tuoi acquisti per via della tua poca esperienza , fatti sia da commercianti sia da case d'aste e che quindi chiedendo consiglio nel Forum ti sei accorto che ogni utente la pensa diversamente e vai in confusione. Questo è normale e tu devi cercare di assimilare tutto, prima o poi farà parte del tuo bagaglio d'esperienza, ricordati che sei tu che acquisti per te e non gli altri per te. Un consiglio : Non avere fretta di acquistare pezzi importanti valutali bene. PS: secondo me tu avresti bisogno di qualche Numismatico con la N maiuscola che ti prenda sotto le sue ali e che ti faccia da "tutore" Buona giornata
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  14. Chiedi il prezzo in latino la prossima volta... :D Direi che hai fatto molto bene a lasciar perdere l'acquisto...
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  15. Salve a tutti. Tema interessante e spinoso. Da quanto ne so, l'ipotesi che questi suberati potrebbero essere stati emessi da zecche ufficiali è molto improbabile (non è la prima volta che mi capita di contraddire una fonte antica quale Plinio), dato che all'epoca lo Stato stesso emetteva dei provvedimenti legislativi per punire i falsari. La figura stessa del falsario era invisa fin dall'inizio dell'Impero. Ad esempio, si ha notizia di un certo Lucio Audasio, falsario di professione non solo in ambito monetario (molto probabilmente era abile anche nel manomettere registri, documenti ufficiali e libri di conto!), che visse sotto il regno di Augusto opponendosi persino alla sua politica. Infatti, fu uno dei fautori di una congiura, fallita in seguito ad una denuncia, che aveva l'obiettivo di liberare dall'esilio rispettivamente la figlia Giulia e il nipote Agrippa (Postumo) dell'Imperatore. Per le notizie storiche e produttive lascio il seguente link che è piuttosto esaustivo: http://it.wikipedia....ki/Fourr%C3%A9e Il fatto che, poi, i suberati si presentino anche come ibridi, fa pensare che i possibili autori di questi tondelli badassero più che altro alla loro funzionalità: infatti, un ibrido lo possiamo riconoscere oggi, noi, con i mezzi che abbiamo a disposizione, attraverso la catalogazione, cosa che gli abitanti romani, durante le spese, non penso facevano. All'epoca, per i traffici commerciali, almeno interni alla città, dovevano apparire affidabili ed autentici. Spesso, infatti, gli ibridi si differenziano per i particolari (come il nostro caso) per i quali, a prima vista e senza un riferimento preciso, ci sarebbe voluto del tempo per individuarli. Poi, se fossero stati emessi dalla zecca ufficiale, gli addetti ai lavori sarebbero caduti in errori così improbabili (la titolatura, in questo caso, è spostata addirittura in avanti cronologicamente! prevedevano il futuro o erano proiettati nel passato?! :lol: )? I suberati erano, spesso, fatti così bene che riuscivano a circolare anche per molto tempo come buoni. Il fatto curioso è che anche in tempi floridissimi circolavano suberati: si pensi, ad esempio, a Traiano; la conquista della Dacia, la massima espansione territoriale dell'Impero, portò favolosi tesori a Roma e grandissime quantità di metallo prezioso di cui i nuovi territori annessi erano colmi. Allora, se le conquiste di Traiano avevano portato così tanta ricchezza e la materia prima per la coniazione, perchè le zecche ufficiali avrebbero dovuto produrre monete false? Eppure i denari suberati di Traiano esistono. E la sua non mi sembra affatto un'epoca caratterizzata da difficoltà economiche, nè tantomeno c'era carenza di materiale. Per me, i suberati di alta qualità restano prodotti di falsari di professione, magari, perchè no, realizzati con la complicità di qualche operaio o incisore che lavorava nella zecca ufficiale. ;)
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  16. Salve Kimbo. Tenterò di rispondere alle tue domande: 1) M. Antonius, a cui penso ti stia riferendo, sarebbe quel Marco Antonio politico e generale romano che combattè ad Azio contro il futuro Augusto, aiutato dall' amico Agrippa, e coadiuvato dalla regina d'Egitto Cleopatra. Ti lascio un link dove potrai approfondire le sue vicende: http://it.wikipedia....i/Marco_Antonio 2) I denari legionari di Antonio sono solo le emissioni più note di questo condottiero. Le sue monete rientrano nel periodo tardo repubblicano, al tramonto della Repubblica Romana, e si inseriscono in un' epoca definita, almeno in numismatica, imperatoriale (che di solito si fa principiare con le monete di Pompeo Magno e di Giulio Cesare), cioè il periodo dei "comandanti militari" (dal latino Imperator = comandante). Al seguente link troverai una panoramica delle principali monete coniate a nome di Marco Antonio: http://wildwinds.com...c_antony/t.html Qui, invece, sono illustrate le classificazioni delle monete di Antonio contenute nei nostri Cataloghi: http://numismatica-c...ta.it/cat/R-I10 http://numismatica-c...eta.it/cat/R-GM http://numismatica-c...ta.it/cat/R-I19 http://numismatica-c...eta.it/cat/R-MA http://numismatica-c...ta.it/cat/R-MAL http://numismatica-c...eta.it/cat/R-IL 3) I denari legionari di Antonio furono coniati prevalentemente tra il 32 e il 31 a.C., cioè nell' imminenza della battaglia di Azio. Ciò ci ha condotto a pensare che queste monete fossero state coniate per pagare i vari reparti che componevano l' esercito del comandante romano (per i reparti militari di Antonio, vedi le monete indicate sopra). Se ti va, puoi leggere la mia discussione che ho scritto al riguardo qualche tempo fa: può darsi che ti si riveli di qualche utilità: http://www.lamoneta..../81470-legio-v/ Se sei appassionato di militaria romana rappresentata sui conii coevi potresti rivolgere la tua attenzione anche sulle tipologie dei cosiddetti "campgates" Imperiali (ad es. vedi questi siti che compaiono effettuando una breve ricerca sul web: http://dougsmith.anc...cmcampgate.html e http://www.beastcoin...re/Campgate.htm ), oppure su qualche rovescio, sempre imperiale, con le insegne militari. Prima di pensare a comperare le monete ti consiglio vivamente di documentarti per bene con letture e continue ricerche su Internet. Vedo, comunque, dalle domande che hai postato qui che questo intento è già presente, quindi, prima di "passare all'azione" preparati un solido percorso informativo dal punto di vista storico e numismatico, soprattutto.
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  17. L'unica Z "coronata" che ho trovato è su una medaglia di Romagnoli dell'epoca fascista (AOI = Africa Orientale Italiana= molti nemici molto onore -firmato- Mussolini) era il simbolo della Regia Zecca,.... ma non credo che sia la stessa cosa
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  18. bella questione... comunque pare che fossero coniati dalle zecche ufficiali, tra l'altro lo dice anche Plinio nella Naturalis Historia liber XXXIII! I motivi potrebbero essere tanti: destabilizzazione economica, realizzazione di un determinato quantitativo di moneta con tot disponibilità di argento, maggiore lucro, etc. Non parliamo poi delle teorie sulle tecniche di realizzazione...! Comunque l'usanza è davvero antica, credo che i primi ad utilizzare i suberati furono i Samii nel 525 a.C. che comprarono la pace con gli Spartani con l'inganno... da lì la storia è lunga fino ad arrivare ai giorni nostri.
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  19. Sulle tirature non saprei, aspettiamo pareri autorevoli. Per la determinazione della rarità (sulla quale molto influisce l'effettiva reperibilità sul mercato), invece, si deve tenere conto anche del fatto che molte monete borboniche di Ferdinando II, in particolar modo piastre e argenti in generale, sono state fuse dai piemontesi dopo l'annessione per ricavarne lire, quindi, in quel caso, la tiratura è solo una delle voci che determinano la disponibilità attuale di queste monete. Per le monete coniate sotto altri sovrani borbonici, la situazione varia da caso a caso (per esempio: dal 1784, per via del cambio di titolo dell'argento, furono ritirate piastre e affini dalla circolazione per essere sostituite da quelle con nuova titolazione e peso; quindi gli argenti di Ferdinando IV a vecchia titolazione sono più rari). Poi, un altro fattore è quello relato alle vicende storiche: per esempio, le monete coniate sotto Ferdinando IV nel periodo compreso tra la restaurazione post-Repubblica Napoletana e l'invasione francese, proprio per il limitato arco di tempo in cui sono state emesse, sono decisamente meno comuni delle loro omologhe pre-Repubblica... e così via. L'ho fatta abbastanza lunga, quindi non vi tedio ulteriormente. Salute.
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  20. Riprendo questa discussione per porre l'attenzione su questo denaro comparso nell'asta XXVI battuta da Artemide Aste lotto 781. Dichiarato come denaro di ostentazione battuto da Enrico VI (1194-1197) battuto a Messina o Brindisi La descrizione è la seguente: Monete e Medaglie di Zecche Italiane. Messina o Brindisi. Enrico VI (1194-1197). Denaro 'di ostentazione' del 1194 circa. D/ INPERATOR e testa a sinistra. R/ INPERATRIX e testa a s. Sp. manca, manca in Travaini ed in tutti i testi consultati. gr. 0.42 INEDITO?. MI. BB. Siamo tentati di supporre che Enrico avesse commissionato al maestro di zecca, per il proprio arrivo in Sicilia, questo denaro con i due ritratti, per ostentare l'autorita' imperiale ed il suo stretto vincolo con l'erede del regno normanno. Probabilmente i due ritratti, ma soprattutto quello di Enrico stesso (di stile moresco), non devono essere piaciuti, e quindi potrebbe aver ordinato di annullare la battitura di questo denaro e di farlo sostituire con uno che mantenesse i titoli imperiali nelle legenda, preceduti stavolta dall'iniziale di ciascun nome e senza i ritratti (cfr. Sp. 27-29, e l'assai rara variante Sp. 26). Si potrebbe così dare una spiegazione a tale emissione, di cui al momento non ci risulta si sappia di piu'. Moneta che metterò a catalogo.
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  21. i 20 cents sono in rame e nichelio non in argento. Poi senza foto è impossibile dire se le tue monete siano autentiche o meno, ma forse Otelma ci riesce...
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  22. e vi ho battuti tutti sul tempo :rofl: borgo , luciano e frisax :blum:
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  23. il processo è molto casuale. ho messo due monete in argento entrambe lavate con il liquido, insieme a una pietra di zolfo.. una sta prendendo una bella patina, l'altra nel giro di una notte si è riempita di puntini e macchioline nere..
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  24. Forse abbiamo scoperto un nuovo scrittore "storico". Ho notato una buona vena letteraria e un'attenzione per l'atmosfera e dettagli storici, forse più accurati di un certo Valerio Massimo Manfredi. Al limite si potrebbe creare per la pubblicazione una raccolta di simili racconti, con un adeguato corredo illustrativo e magari avviare una nuova e interessante attività oltre a quella di collezionista..... Provare per credere!
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  25. Si nota poco, sono passate solo 5 ore. In controluce si nota molto meglio che la parte al centro è rimasta un poco "pulita"... sotto eccovi una foto della moneta mesi fa Ci tengo a precisare che sono scansioni ed il colore può sembrare più scuro di quant'è in realtà
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  26. Magnifico equivale a sminuirlo! Eccezionale :)
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  27. Giusto per la cronaca la manzoni del 1967 in VERO FDS non te la da nessuno a meno di 1200 euro.
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  28. L'aplustre non l'avevo mai notato su dracma. E' presente anche in altre coniazioni? Questo elemento costruttivo e ornamentale delle antiche navi dell’epoca greco-romana disposto a poppa, a continuazione della ruota, è un simbolo diffusissimo e trofeo navale nell’arte figurativa, in rilievi e nelle monete. Tra quelle di Alessandro Magno l’aplustre è raffigurato su alcuni stateri (zecche della Grecia e di Sinope) e vari tetradrammi (Macedonia, Corinto, Grecia, Sinope, Mitilene, Babilonia). Mi risulta che sia una sola la dramma che lo raffigura, quella di una zecca della Grecia come la mia moneta al post # 318. E il Price cita anche un bronzo della Macedonia (346). Il prolungamento verso l’alto del dritto di prora (quindi nella parte anteriore) delle antiche navi a remi, l’acrostolio, è molto meno diffuso dell’aplustre sulle monete del Grande: statere e – mi sembra – anche distatere di Sardi, tetradramma di Sinope e di Babilonia, nessuna dramma e nessun bronzo. apollonia
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  29. nel 1970 il 100.000 di Manzoni era quella con valore piu` alto se escludiamo le banconote americane della fine 1800 che hanno tuttora valore legale. ma ricordiamoci che le banconote nascono come strumenti per la facilitazione dei pagamenti , quindi le prime erano con valori alti e personalizzati
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  30. Tralasciando le "vecchie", attualmente dovrebbe essere il 10.000 dollari del Brunei equivalente a poco più di 6.000 euro.
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  31. Se ne hai più di una copia sarei interessato anche io.
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  32. Mi permetto di postare un sito esterno, dove sono presenti piccole biografie degli incisori della zecca, non è aggiornato, però mi sembra molto valido il link è questo http://mebnet.altervista.org/Libro/incisori_della_zecca.htm
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