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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/09/12 in tutte le aree

  1. Oggi avevo mezza giornata libera per il Venerdì Santo e allora qualche tempo fa pensai bene di prenotare una visita alla Federal Reserve Bank di New York. Il palazzo stesso è bellissimo (ovviamente, essendo ispirato ai palazzi del Rinascimento italiano ;)), e l’ingresso per il tour si trova al 44 di Maiden Lane, downtown Manhattan. Sono arrivato giusto in tempo per il tour, dopo aver passato il controllo di sicurezza all’ingresso. Sono stati subito chiari ne dire che, sfortunatamente, non erano ammesse fotografie (le foto qui sotto sono prese da internet). La guida, una persona molto piacevole con una buona conoscenza di come la FED lavori, ha cominciato la visita davanti all’ologramma di un lingotto d’oro (lo sapevo che non c’era! :D). Dopo poco ho realizzato che il lingotto era circa 30 cm sotto l’ologramma.
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  2. Perchè parli di questo Renzino il "fungiatt", cosa c'entra con la numismatica ? C'entra, c'entra anche lui, povera anima sua! Chi era Renzino ? Quando ero ragazzo da varesotto di origine passavo tempo delle mie vacanze estive in quel della Valcuvia che al tempo era il regno dei funghi e anche delle castagne ( le castagne ci sono ancora, i funghi ormai no ). Ma al tempo ce n'erano tanti, ma tanti e quelli bravi li prendevano. Renzino che in paese chiamavano in dialetto il "fungiatt" era nettamente il più bravo, era il più grande cercatore di funghi della Valcuvia ; magro com'era, agile,al mattino partiva molto presto, nessuno sapeva dove andava, aveva ovviamente i suoi posti e tornava sempre pieno di porcini e altro. Tutti cercavano di capire dove fossero i suoi posti, appostamenti, pedinamenti, nulla, lui era scaltro, si muoveva bene nei boschi, non lasciava traccia e a domanda diceva non rispondo su questo, mai risponderò. Un giorno Renzino si aggravò di salute, lo portarono in ospedale, mia zia mi portò al suo capezzale e gli chiese senza troppi giri di parole se voleva, visto che non sarebbe andato più per funghi rivelare, divulgare i suoi posti a suo nipote, che ero io, per lasciare una traccia storica e di conoscenza di tutte le sue esperienze. Con un segno della testa disse no, sono cose che anche in punto di morte non si rivelano e fu così. Renzino si portò via i suoi posti e tutto il suo sapere sui funghi ; Renzino era un bravo uomo, onesto lavoratore, ma non era un divulgatore. Ma chi è un divulgatore ? E' colui che promuove e fornisce scambio di informazioni, che possono essere scientifiche, culturali, abbiamo visto dall'esempio anche un fungiatt, se vuole, può essere un divulgatore. Anche nella numismatica c'è la divulgazione ? Certo ci può essere, ci può anche non essere, è legato a vari fattori, dalle persone, dal loro DNA, dal carattere, le attitudini, la propensione, " divulgare è anche un pò donare agli altri ". Il nostro Forum ha nello Statuto il principio della divulgazione, promuove la divulgazione della Numismatica a tutti i livelli e incentiva i suoi iscritti a contribuire a questo. Molti Circoli Italiani, alcuni anche nel nostro Forum, hanno come obiettivo primario questo, la divulgazione. In una recente discussione un utente sosteneva " a qualcuno da fastidio che si parli di numismatica, al di fuori del gruppo degli eletti ". Io sarei meno pessimista, voglio esserlo almeno, tanti sono gli esempi virtuosi di divulgazione numismatica da imitare e seguire : il noto Professore che digitalizza subito tutti i suoi contributi, i cataloghi stessi di Lamoneta sono esempi divulgativi, il rispondere a una domanda specifica e tecnica fatta sul forum è divulgazione, anche l'esporre come il Museo di Ozieri ( Sassari ) ogni anno 365 monete ( una moneta catalogata al giorno ) e poi ogni anno cambiarle con altre 365 tutte diverse del proprio territorio è divulgazione per i loro concittadini, anche il 31 marzo a Milano, se vogliamo, nella Giornata del Grosso si è fatta divulgazione, è stata data la possibilità a tutti di vedere, chiedere, conoscere monete, belle monete di tanti collezionisti del forum. Divulgatore è sicuramente il Signor C, che diventato anziano ha voluto lasciare ad altri i suoi appunti, dati, informazioni anche su ripostigli di una specifica monetazione raccolti in una vita di ricerca, non ha voluto disperdere questo suo patrimonio di conoscenze, ha voluto passarlo. Il Signor C è il vero " testimone " della divulgazione. Quindi volendo si può fare tanto ancora per la divulgazione numismatica, dare la possibilità a più persone, studiosi, giovani di apprendere, conoscere, vedere ; tutto questo non può che essere positivo e virtuoso affichè molti sempre di più possano apprezzare e appassionarsi a questa nostra meravigliosa scienza, ma il partito dei divulgatori deve crescere, crescere ancora. Forse se anche Renzino il " fungiatt " avesse divulgato i suoi segreti oggi avremmo tanti appassionati e cercatori di funghi e magari qualche fungo nostrano in più. P.S. Questo post è un pò un inno alla divulgazione. Mi piace però sempre ricordare che la Numismatica è una scienza, si, è vero, ma dietro dobbiamo sempre ricordarci che ci sono degli uomini, e l'uomo è sempre l'artefice di tutto ; se poi sono o saranno " uomini giusti " è meglio ancora......., d'altronde le monete sono state concepite e fatte da uomini.
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  3. Ciao. "Capisco sig. Bizerba, ed ha ragione nel dire che le leggi vanno conosciute perfettamente, come anche vanno conosciute tutte le cose, concordo con lei che sarebbe meglio fare proposte, piuttosto che critiche, ricordo una discussione sempre con lei sullo stesso tema dove ci eravamo lasciati riproponendoci di studiare un piano di "battaglia" e nel finale mi fu sempre stato chiesto di fare proposte. Benissimo, per fare proposte nelle quali dovremmo unirci, bisognerebbe intanto concordare su quali punti, oppure pensa che dobbiamo proporre ancora una legge?" Innanzitutto, se puoi, dammi del tu, chiamami Michele e lascia stare quel "sig. Bizerba", che è abbastanza grottesco. Per fare proposte intorno alle quali dovemmo unirci, credo che bisognerebbe intanto sapere che cosa si può e cosa non si può realisticamente fare; e subito dopo aver verificato quello che si può realisticamente fare, capire se intorno a quegli spunti si possano o meno raccogliere sufficienti consensi da parte dei collezionisti. Altrimenti, se non si tiene conto di questo "schema", si rischia di proporre qualcosa che non è giuridicamente fattibile; oppure qualcosa di giuridicamente fattibile, ma che non raccoglie sufficienti consensi. Se vuoi un esempio del secondo caso, puoi andare a vedere come è andata a finire la proposta "Bernardi"; a mio avviso interessante e fattibile..... ma non condivisa (o almeno non condivisa abbastanza...) dai collezionisti. Non vedo poi che differenza ci sarebbe fra fare proposte che implicano cambiamenti delle leggi vigenti (come vorresti fare Tu) o proporre modifiche all'attuale normativa..........scusa...ma non è la stessa cosa? Ma entriamo nel merito di quanto esponi. "Per quanto mi riguarda la legge dovrebbe garantire il più possibile la fruibilità pubblica" Concordo. Come penso tutti, su questo punto. Ma non mi pare che l'attuale normativa non sia garantista della pubblica fruibilità...semmai è l'attuazione della legge che non consente una piena fruibilità Cioè, in altre parole, la legge già prevede che i bb.cc. debbano essere tutelati e fruibili dal pubblico, ma poi le ristrettezze di bilancio, la mentalità di molti pubblici funzionari, la mancanza di personale e di strutture ecc. fanno si che le previsioni astratte delle leggi non si concretizzino in una piena fruibilità pubblica dei bb.cc. Ma, in questo caso....che c'entra la legge? Andiamo avanti. "Dovrebbe essere a conoscenza di tutte le collezioni private, (quindi si può obbligare ogni collezionista a presentare la propria collezione di opere d'arte, facendo una sorta di catalogo nazionale, così almeno lavorerà un poco di gente). In questo modo non ci potranno essere più sorprese, nè da parte della forza pubblica, nè da parte dei ladri, non si potranno ricettare le collezioni rubate. Da qui in poi l'Italia sarà all'avanguardia, e tutte le monete che non fanno parte del catalogo, o sono provenienti dall'estero o sono di provenienza illecita. Vista l'enormità del lavoro lo Stato deve dare molto tempo affinchè tutto avvenga, diciamo tre anni, si dà mandato ad ogni comune di individuare due studenti di Numismatica all'Università per ogni diciamo 20.000 abitanti, i quali si occuperanno di catalogare in collaborazione con il proprietario, tipologia, peso, foto del recto, del verso e del bordo, e tutte le carattestiche che ne facilitino il riconoscimento, direttamente dal PC." Questa potrebbe essere una proposta astrattamente fattibile, ma sei sicuro che i collezionisti siano concordi nel denunciare alle istituzioni preposte le loro monete? Perchè se invece il collezionista non fosse disponibile a comunicare la propria collezione allo Stato, il proposito di censirle a livello nazionale sarebbe osteggiato e la proposta avversata proprio dagli ambienti collezionistici. Stimi che questo lavoro di catalogazione genererebbe posti di lavoro. Può essere. Ma hai pensato chi li dovrebbe finanziare? Non certamente lo Stato, che non ha più risorse neppure per assicurare i servizi pubblici essenziali, figuriamoci per la catalogazione delle monete! Ok, allora il censimento potrebbe essere finanziato dagli stessi collezionisti che denunciano le loro monete (si fa pagare un tot a moneta censita)...; ma: hai idea di cosa ne pensino i collezionisti sull'argomento? C'è la disponibilità a tirar fuori dei soldi per il censimento delle monete? Io non credo. "Durante questa fase si raddoppia la sorveglianza dei siti archeologici, con personale militare, protezione civile ecc., per non permettere le razzie nel frattempo. I collezionisti devono essere tutelati, nella maniera più totale, quindi per quelle parti che non sono corredate da fatture, provenienti da collezioni antiche, documentate soltanto da testimoni, lo Stato potrebbe valutare l'ipotesi di far pagare la tassa sulla transazione, (tanto sono senza contesto, senza provenienza, e se è necessario lo studio, si puo sempre chiedere, di accedere allo studente interessato)." Anche queste misure di "raddoppio della sorveglianza, con personale militare. protezione civile ecc." mi sembrano, di questi tempi. delle pie illusioni, giacchè non ci sarebbero risorse sufficienti per fare quello che proponi . Inoltre, sulla base della legislazione vigente, lo Stato non può "valutare l'ipotesi di far pagare la tassa sulla transazione", per il semplice motivo che sino a quando non si cambierà la norma che attribuisce al patrimonio indisponibile dello Stato tutti i beni archeologici rinvenuti nel sottosuolo nazionale, lo Stato non può vendere i propri "beni archeologici", anche se decontestualizzati o di scarso valore storico, archeologico o persino economico. Con quest'ultima annotazione ritorno sulla "fattibilità" delle proposte che si suggeriscono, che devono fare i conti con la legislazione vigente, non potendosi fondare su ipotetici "sceneri giuridici" o finanziari che non fanno parte della nostra legislazione o delle nostre istituzioni pubbliche. "Questo farebbe incassare dei soldi che potrebbero essere investiti proprio per far lavorare quei ragazzi di cui sopra, potrebbe far risparmiare tempo alle forze dell'ordine, che credo abbiano cose molto più importanti da fare, potrebbe far risparmiare tempo ai giudici per altre cause, che invece scadono per prescrizione." Mah, fermo restando, come già detto, che con la vigente legislazione lo Stato non puà vendere il surplus dei propri magazzini, qualcuno aveva anche osservato che qualora si cambiasse pure la legge e si permettesse la vendita del materiale in eccedenza, gli incassi sarebbero tutti da verificare, proprio perchè detto materiale, data la sua scarsa appetibilità commerciale, potrebbe non generale quelli incassi mirabolanti che sulla carta si ipotizzano. Però, si dirà, meglio di niente, Tuttavia, al momento e fino al cambiamento radicale dei principi giuridici che governano da un secolo la gestione dei nostri bb.cc.pubblici (e della diffusa mentalità che in un secolo ha accompagnato tale gestione....), questa eventualità è del tutto fantasiosa. "Ecco diciamo che intanto questo è un punto, possiamo ragionare su questo materiale, se vi piace." Non entro nel merito se il Tuo "punto" sia piacevole o meno. Un giudizio di "valore" (mi piace / non mi piace) non avrebbe alcun senso in una discussione tecnica. La mia domanda è un'altra: il Tuo "punto" è realisticamente fattibile?, I collezionisti presterebbero il loro consenso al "censimento" delle loro monete, appoggiandone la proposta? Ma sopratutto: esso sarebbe compatibile con la normativa vigente e con le attuali difficoltà finanziarie nella quali versa il nostro stato? Saluti. Michele
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  4. ......ermetismo degno del miglior De Gregori..............Quasimodo e Montale in compenso sono 2 bambini delle elementari in quanto a trasparenza............
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  5. Chissà se a distanza di 2 anni Renato ha ancora questa moneta...
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  6. In Mali non tutti sono islamici, a partire dai Turareg stessi, e non tutti vogliono vivere sotto la Sharia. Come giustamente dici, se un paese o gruppo vuol vivere sotto Sharia sono xxxx loro e io non ho niente da dire in proposito... ma la cosa cambia se alcuni sostenitori della vita nell'Islam più puro si ficcano in testa di espanderlo anche in zone dove non è desiderato. Tale è la tendenza più o meno spiccata non solo nel Mali o in Egitto o in Turchia ma anche, per fare un esempio come un altro, anche in certe zone di Parigi o Londra o Rotterdam a forte presenza mussulmana. Io non voglio che nessuno sia costretto a vivere come me, non sostengo interventi dove non c'è motivo di farli se non è in gioco la nostra sicurezza "territoriale" e non credo a tutto quello che dichiara la dirigenza USA, ma neanche credo che siamo sempre di fronte a "minacce fantasma" o nemici che ci creiamo noi e che tutti stiano in pace e tranquillità se gli USA non si muovono. Varia tutto da caso a caso, con i diversi soggetti coinvolti, in Libia come in Mali come altrove. Anche i Tuareg stessi si stanno accorgendo che davanti alla loro agognata indipendenza (verso cui non ho nulla in contrario) c'è un grande ostacolo: Al Quaeda o chi per essa.
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  7. questo e` francese per me e lo puoi` datare nel periodo reale 1767-1792 con il fleur de lis e la L di luigi dovrebbe essere una produzione locale corsa con la testa di moro
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  8. Ma curare un pochino l'ortografia, le preposizioni, i verbi e il soggetto, in modo che anche chi non è dentro la tua testa ma ti legge soltanto, non sarebbe meglio?..hai fatto dei post, e non solo quì, che sono degli specchiati esempi di crittografia...fai una cosa, metti su carta quello che vuoi dire e poi rileggilo come se tu fossi un'estraneo e poi dimmi se ci capisci qualcosa....ciao...
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  9. 1 soldo ...peso 1.5 g..diam..16 mm................da pulire ..! .......................
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  10. Permettimi di dirti che il tuo post é molto incasinato, dovresti migliorare l'esposizione del tuo problema, a volte mi é venuto in mente il mitico Tognazi su amici miei mentre faceva lo schkec della "supercazzola"
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  11. L'archeologo, vorrei ricordare, è peggio di "Attila" dopo il suo intervento non cresce più "filo d'erba" ogni altra forma di vita storica viene cancellata dallo scavo è per questo che quando ci si attinge all'opera è indispensabile che tutte le informazioni possibili vengano messe in luce; ritrovamenti occasionali non debbono indurre ad accelerare i tempi senza opportuna preparazione giacchè la maggior parte delle informazioni andrebbe perduta, questi ritrovamenti casuali sono solo un segnale, la punta di un aisberg...operare sotto l'effetto dell'ingordigia a trovare di più, non è concepibile per chi ama veramente la stroria e ricerca una verità passata da quel pò che è rimasto...meglio ricoprire il tutto, approfondire le conoscenze con le informazioni disponibili poi, valutata l'importanza del sito ed i mezzi a disposizioni procedere, se non si è sicuri di poter recuperare tutta o la maggior parte della verità,meglio soprassedere, attendere di avere altri mezzi più idonei, lasciare che con il tempo gli studiosi ci forniscano strumenti di studio più consoni alla bisogna ed attendere altrimenti si fa peggio, molto peggio di "Attila"
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  12. ...un risultato questa moneta lo ha già raggiunto, al di la della sua condizione...ti ha fatto incuriosire e avvicinare alla numismatica...quindi...buon lavoro....e buon divertimento....se hai un lotticino per le mani...continua con la sua classificazione e studio...anche se sono semplici dischetti di rame....questo 10 centesimi di umberto deve averne viste proprio tante per ridursi così!!! renato
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  13. Sempre in riferimento al 4 Testoni del 1496 di Filiberto II voglio citare alcune curiosità: nel 1970 Barzan,nel suo catalogo,lo classificava R10 e lo quotava a 6.500.000 Lire;nel 1971 Bobba si uniformava alle stime del Barzan;Biaggi nel 1992 lo stimava fra i 15 ed i 40 milioni di Lire,ovviamente le quotazioni dipendono dalla conservazione inoltre al R/in cui troviamo la figura di Iolanda ,in alcune monete troviamo al collo della Duchessa ,non il collare dell'Annunziata,ma un filo di perle. Per il Promis e Biaggi il 4 Testoni in oggetto sarebbe una medaglia,come ,del resto,lo è quella coniata a Burg(ma per fusione)che raffigura al D/ i busti affrontati di Filiberto II e Margherita D'Austria. ed ancora,altra curiosità:Biaggi sostiene che la moneta sia stata coniata dopo il 1496 e cioè dopo il 17 novembre 1497,quando Filiberto successe al padre e divenne Duca . Viene messa in discussione anche la zecca che per alcuni potrebbe essere Torino
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  14. i 20 cents sono in rame e nichelio non in argento. Poi senza foto è impossibile dire se le tue monete siano autentiche o meno, ma forse Otelma ci riesce...
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  15. Per le operazioni antimafia se ne occupa il ROS e la DIA, per l'antiterrorismo se ne occupa il ROS e il Nucleo Investigativo, il TPC si occupa della Tutela del Patrimonio Cultutale, il problema è che spesso i collezionisti vengono trattati come se fossero tombaroli e gli vengono appioppati capi d'imputazione gratuiti senza che vi sia un minimo di prova o peggio ancora sussistenza di reato........senza considerare che quasi sempre vengono sequestrate monete con fatture e ricevute per di piu' non di interesse processuale. Bisogna considerare pero' che un controllo a casa se fatto con criterio non è un blitz. Altrimenti dovrei pensare che quando l'addetto del comune è venuto a casa mia a controllare la regolarita' della caldaia ha fatto un blitz....Idem vale per i vigili urbani che sono venuti senza preavviso a casa mia a controllare la regolarita' della nuova planimetria da me denunciata dopo che ho fatto il soppalco..........non hanno fatto un blitz ma un semplice controllo, ritengo che non ci sarebbe nulla di male se i militari del TPC, facessero un semplice controllo di ricevute e ducumenti per chi possiede e acquista monete antiche, almeno per chi non ha nulla da nascondere! Tutto sommato non si collezionano sorprese degli ovetti Kinder........
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  16. La risposta mi pare che era già stata data in uno dei post sopra. Che senso ha continuare a tirare fuori reperti se non si ha tempo, modo e risorse per conservarli, studiarli e renderli fruibili al pubblico in maniera adeguata? La logica dello scavare a tutti i costi è del cacciatore di tesori, non è (non dovrebbe essere) dell'archeologo né dello studioso né di chi ha semplicemente a cuore la salvaguardia del patrimonio culturale.
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  17. Questo è vero, in molti casi basterebbe un controllo autorizzato dal PM per verificare che le monete siano state acquistate regolarmente e vi siano le fatture e i documenti d'acquisto, in caso positivo non si procede al sequestro in caso negativo si procede per le verifiche e i chiarimenti del caso. A mio avviso, in molti casi è sbagliato partire in quarta con capi d'imputazione quali ricettazione, possesso illecido di beni archeologici, e mancata comunicazione alla soprintendenza delle monete possedute, cosa oltretutto come detto piu' volte non prevista..........
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  18. ...di per se la sola asta da te nominata non fa il mercato! ..è una delle vetrine più importanti, questo è vero, di solito questa casa d'aste tira fuori il meglio per tipologia e rarità che durante l'anno abbiamo occasione di vedere....però..io starei molto attenti...le stesse monete uscite un pò di tempo fa da questa casa d'aste, facenti parte di una prestigiosa collezione, sono state messe sul mercato a prezzi anche più bassi delle aggiudicazioni...quindi...attenti a comprare alle aste...spesso il mercato libero offre prezzi e qualità nettamente più vantaggiosi per il collezionista... renato
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  19. Cari amici, molto interessanti e veritieri i Vostri spunti ma... occorre ragionare in altro modo. Collezionare oggetti archeologici in Italia è cosa delicata e, a certe condizioni vietata. Il Collega Bizerba sta insistendo molto sul punto...sia tra le righe che con parole esplicite...professionalmente riservando il discorso ad un ambito tecnico. Io sarò invece "brutale". La maggior parte di teli oggetti, comprese alcune opere d'arte più significative...sono state, nel tempo, sottratte al sottosuolo ed ai fondali marini, lacustri e fluviali nazionali. La draga...ha vomitato, cabotando sul Tevere, da sempre sino agli anni millenovecentosettanta/ottanta, chili e chili di oggetti in bronzo, monete, manufatti e quant'altro...compresi i metalli preziosi. Da dove pensiamo che possano pervenire la maggior parte delle monete collocate in collezione... Non sarebbero entrate in commercio e quindi nelle disponibilità private se, a tempo debito, qualcuno non se le fosse messe in tasca. Il resto sono tutte balle. Che una parte di tali monete sono in circolazione da prima del sommo divieto non lenisce le considerazioni ultime. Fatto è che, anche dopo...con tutta probabilità...le spoliazioni sono in qualche modo proseguite. Punto. Tale fenomeno è, con varie modalità, proseguito anche dopo che lo Stato italiano ha iniziato a promulgare normative al riguardo...sino alle leggi Bottai ed analoghe, sotto l'auspicio di S.E. il cavaliere Benito Mussolini. Il fenomeno è continuato, in varia misura, sino al Codice Urbani (2004/2006) e continua...anche se molto ridotto rispetto ai tempi d'oro. La normativa è quella che è...nel bene e nel male...e va fatta rispettare in un territorio come quello italiano dove invece del carbone, del ferro e del petrolio...il terreno ha restituito manufatti archeologici, che però hanno un valore aggiunto: quello storico, artistico, culturale che andrebbe salvaguardato. Rammentiamo che ogni manufatto archeo sottratto al contesto di riferimento produce, in primis, una perdita significativa di informazioni, oltre che di possibili oggetti preziosi per il patrimonio pubblico. Stante quanto precede è di palmare evidenza che i preposti al rispetto della legge ed alla salvaguardia del patrimonio culturale, non possano avere particolare prudenza o considerazione...e identifichino nel collezionismo lo sbocco e la motivazione prima dei saccheggiatori. Rebus sic stantibus... per trovare delle soluzioni al riguardo ci sono ovviamente e come sempre accade due strade. A) Una passa per il potere o per il coacervo di quelle forze che dovessero accogliere le istanze del collezionismo, mitigando o riformando la normativa, nonchè i relativi procedimenti di attuazione. Ma è cosa di là da venire. B) L'altra, attuale e molto più semplice da percorrere, transita per la presa di coscienza da parte dei collezionisti che, anteponendo l'interesse dello Stato e della Nazione...alle proprie passioni, collaborino con chi di dovere: 1) favorendo tutti i collezionisti la spontanea emersione del patrimonio numismatico privato...cosa che comporterebbe una miriade di vantaggi...compresa la conoscenza - da parte dei tutori e delle soprintendenze - dei collezionisti in buona fede. Così da instaurare un dialogo (persino amicale) che eviterebbe (salvo mala fede) tante brutte cose...comprese le perquisizioni. 2) smettendo alcuni, una buona volta, di cadere in tentazione e di acquisire monete anche se è palese che possano pervenire da ritrovamenti illeciti; 3) non acquisendo monete se non in presenza di quella regolare documentazione che è stata descritta , in questa sezione, in molteplici occasioni. Le cose della vita, hanno molte verità ed angolazioni. Oggi, in tempi declinanti e difficili...più che mai. Mutando la visuale e apprezzando anche le verità altrui...si possono compiere miracoli. Al riguardo si sta cercando di preparare dei post dove ribaditi i presenti presupposti...si entri tecnicamente nel merito, una volta per tutte, dell'intera vicenda afferente la regolarità del collezionismo numismatico. Grazie sempre a tutti per l'attenzione.
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  20. Aggiungo che, ovviamente, il simbolo "chicco" non è esclusivo dei mercenari, ma ricorre con una certa frequenza su monete greche, in genere per indicare l'importanza del frumento nell'economia cittadina. In ogni caso tale simbolo doveva avere una importante valenza economica per i mercenari, specialmente quelli campani e di origine italica. Infatto bisogna considerare che la paga che veniva assegnata a un mercenario in pratica constava di due voci: - misthòs (o opsònion), che era la paga vera e propria, spesso in moneta, che veniva effettuata si solito alla fine del mese o più spesso a conclusione delle operazioni belliche. Probabilmente il costo giornaliero di un cavaliere mercenario (i Campani in particolare erano specializzati come valenti cavalieri) ammontava a un dracma, mentre per un semplice oplite (soldato della fanteria) ammontava a 4 oboli. - sìtos, che era la somma di denaro necessaria alle spese di sostentamento, che veniva in genere pagata all'inizio del mese e spesso sostituita da razioni di grano e di altri prodotti alimentari. Quindi il "chicco" costituisce anche un riferimento all'importanza dei rifornimenti alimentari dati in natura ai soldati di ventura.
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  21. Ho la prima edizione di questo libro, interessante e valido. Attendiamo notizie sulla presentazione e anche sulle differenze tra la nuova edizione e la precedente.
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  22. Sarei interessata anche io, sai per caso quando ci sarà la presentazione? Mi piacerebbe molto assistervi, visto la conterraneità che mi lega a queste monete mi sarebbe molto utile averne notizie più approfondite. Complimenti per la copertina, è bellissima. Grazie Anni, Giò
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  23. Salute Il Giornale della Numismatica n°3 di marzo 2012 vede pubblicati i segg.articoli: "L'editoriale"a cura del Direttore R.Ganganelli in cui si parla del Premio istituito a nome del compianto Mario Traina,per giovani numismatici laureatisi con tesi in Numismatica. "Monete e Mercati"Nuovi vincoli per salvare l'Euro ,di G.Gianelli,il quale ci parla di fiscal copact e golden rule come ricette per il futuro dell'Unione Europea "Filo diretto con le Zecche italiane"di M.Tagliaferri,che ci espone sul 200 Euro del Vaticano ed anche sui 50 e 20 Euro della medesima Zecca che commemorano i 10 anni della moneta unica;e per la Rep.Italiana sul 2 Euro che nel 2012 commemorano il centenario della morte di Giovanni Pascoli. "spazio euro"a pag.8,di D.De Rosa ,il quale ci parla dei pionieri del volo commemorati in Numismatica ed in particolar modo di Helene Dutrieu ,una temeraria sulle macchine volanti,la quale nel 2011 è stata commemorata sul 5 Euro belga. "all'incanto"recensione sulle aste passate di M.Tagliaferri,che questo mese ci parla delle aste di marzo di Gorny & Mosch e di Kunker ma anche dei risultati di quelle di Artemide del 10 dicembre 2011 e di Christie's del 29-30 novembre scorsi. "visto su internet"A.Castellani ci parla del mondo delle App,cioè applicazioni ,inerenti la Numismatica,che si possono utilizzare su cellulari di moderna fattura e tablet,predisposti a tali app. per le notizie in "spiccioli"la redazione ci informa che domenica 29 gennaio 2012 il quotidiano "L'Avvenire"ha pubblicato un'articolo riquardante i 10 anni dell'Euro;inoltre apprendiamo del nuovo logo dell'Azienda Autonoma di Stato filatelica e numismatica di San Marino;e dell'esposizione aretina dal 24 al 27 marzo intitolata Trenta monete e trenta medaglie:da Domenico Trentacoste ad Enzo Scatragli ,ed altre notizie sulla vendita dell'oro ad 1 kt,sul ritrovamento in una biblioteca bavarese di una collezione di monete antiche e medaglie "monete dal mondo"di D.De Rosa che ci informa sulle nuove emissioni dei vari paesi mondiali. "Il Grosso Agontano della Zecca di Perugia" di R.Ganganelli a pag.20 ,articolo in cui si parla e viene reso pubblico un inedito e forse unicum Grosso Agontano della Zecca di Perugia appartenente a collezione privata e viene messo a paragone,per stile e peso,con gli altri Agontani emessi dalle altre Zecche. "Settimio Severo e le campagne partiche"articolo a cura di R.Iula,il quale ,attraverso le monete ci parla delle tappe fondamentali riguardanti le guerre partiche che videro protagonista Settimio Severo ,nei possedimenti romani in Partia. "Capillamenti dignitas,acconciature in medaglia"dal premio Tesi di Laurea Pro Mario Traina,di Nicol Ranci,la quale ha condotto uno studio molto approfondito sulle pettinature rinascimentali che sono state immortalate su varie medaglie del quattrocento e cinquecento soprattutto. "Un'autentica rarità della Sino Italian Bank"di F.S.Witula che ci racconta dei primi approcci commeciali fra Italia e Cina nei primi del Novecento e delle prime aperture di banche italiane in Oriente,per facilitare investimenti e scambi commerciali.Veniamo a conoscenza dei rari titoli italiani emessi in quel periodo "Dio salvi la Regina e la World Money Fair"di A.Castellani che ci relaziona sulla manifestazione che ormai,ogni anno,riunisce gli addetti al settore numismatico che provengono da tutto il mondo.Ospite d'onore 2012 è stata la Gran Bretagna che ha presentato,fra le altre,le monete del Giubileo di Diamante della Regina Elisabetta ed il programma numismatico dei XXX giochi olimpici di Londra 2012.Segue da parte della redazione una descrizione accurata sulla Sterlina inglese versione 2012. "Collezionismo,tutela e divulgazione:la NIP a tutto campo"intervista di A.Castellani a Paolo Crippa,Presidente dei Numismatici Italiani Professionisti.Possiamo laggere dell'istituzione di un archivio di falsi che i NIP hanno a disposizione ,dell'appuntamento che nie prossimi giorni vedrà i NIP protagonisti a Roma,del certificato ANPE NIP e di altre iniziative. "Ottant'anni di monete sotto lo sguardo di Giulietta"A.Mostini ci parla della ditta Rinaldi sorta nel 1925 per la vendita di monete con le sue pubblicazioni di listini . "una moneta una storia"a pag.50,in cui R.Saccarello ci parla della bella,nonchè rara moneta da 4 Testoni coniata dalla Zecca di Chambery nel 1496 per Filiberto II,VIII Duca di Savoia in occasione delle sue nozze con la cugina Iolanda Luigia. "una banconota una storia"di C.Brignole che ci parla dell'Unione Sovietica e della sua fine e la banconota da 1000 Rubli del 1992 che attesta l'anno dopo la fine dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. "il picciol cerchio"a cura di G.Altieri che ci parla del Marc 'Aurelio inciso da Guido Veroi su una bellissima medaglia e sul 50 Centesimi di Euro. "Il geniale logo del saggio e acuto frate"nell'angolo dell'araldista,di M.C.A.Gora che ci espone sul logo di San Bernardino da Siena e di come,tale logo, sia divenuto un simbolo cristiano. Si conclude la rivista con la recensione sui libri:"I medaglioni romani nelle raccolte del Museo Archeologico Nazionale di Firenze"di S.Bani,M.Benci,A.Vanni(libro del mese);"Guido Antonio Zanetti"di M.Chimenti;"Bolaffi.Catalogo delle monete e delle banconote"edizioni Bolaffi;e sulle altre riviste del settore. Seguono i convegni prossimi ed il listino di borsa per quel che concerne oro ed argento ,a cura di M.Paoletti. In allegato alla rivista vi è lo Speciale dedicato,questo mese,alle monete e medaglie coniate in occasione delle olimpiadi ed è il caso di leggere anche un po'di storia a riguardo. --Salutoni -odjob
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