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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/04/12 in tutte le aree
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Torino, 24.03.2012 0re 02.40 Non riesco a dormire perché quello che è accaduto in data odierna ha sconvolto la mia vita di onesto servitore dello Stato, uomo, padre e marito. Questa mattina a partire dalle 10.00 fino alle 13.30 ho subito un sequestro della mia collezione privata di monete antiche, medievali e rinascimentali oltre al fatto di aver ricevuto un avviso di garanzia per ricettazione e traffico di reperti archeologici di illecita provenienza. Oltre alla mia collezione privata mi è stata sequestrata anche la collezione di monete del mio amico Dr Antonio Olivari, regolarmente acquistata presso esercizi commerciali specializzati, messa a disposizione per un’attività di scambio e compravendita presso i circoli numismatici, i convegni, sui portali ebay e subito.it. Il mio stato d’animo al momento è dilaniato dall’offesa della mia persona trattata come un vile delinquente solo per aver coltivato fino ad oggi una nobile passione, come l’ultimo re d’Italia Vittorio Emanuele III. Dall’età di 10 anni colleziono monete, da quando una mia zia sorella di mia nonna (entrambe scomparse) mi regalò 5 franchi della Repubblica Francese. Da quel giorno dentro di me è nata la voglia e il desiderio di raccogliere monete provenienti da tutto il Mondo. Una passione alimentata dal fatto che attraverso l’osservazione della moneta fantasticavo nell’immaginare il paese ufficialmente rappresentato. Ho ancora conservato un foglio su cui avevo elencato tutti i paesi rappresentati dalle mie monete che mio figlio Nicolò di 9 anni a distanza di 20 anni ha continuato a completarlo e integrarlo. Con il passare degli anni ricevevo monete da mio padre, dai parenti e dagli amici. Il gesto per me era di profondo significato infatti le monete hanno acquisito una forte valenza affettiva. Con il passare degli anni in proporzione alla mia maturità intellettuale i miei interessi culturali sono cambiati. A partire dal 07.04.2006 ho iniziato a collezionare le monete romane che mi erano state regalate da una mia zia paterna in occasione del mio ventottesimo compleanno. Nessuno può immaginare la gioia che è nata in me nel possedere quelle monete. Monete in conservazione modesta di materiale povero che avevano sicuramente circolato e adesso rappresentano la nostra storia. A quel punto è nata una passione che mi ha portato allo studio approfondito della nostra storia antica e della numismatica. Ho cominciato con un libro che mio padre mi aveva regalato all’età di 10 anni. Ho cominciato a comprare il settimanale di “cronaca numismatica”, ho ripreso i fascicoli di monete del Mondo curato dalla Bolaffi. Mi sono iscritto al forum di numismatica la moneta.it dove ho cominciato a conversare con numismatici che coltivano la mia stessa passione. Ho iniziato a farmi inviare i cataloghi d’asta delle principali case che ho utilizzato prima come materiale di studio poi come riferimento commerciale per procedere all’acquisto delle monete. A questo punto ho iniziato ad acquistarle e collezionarle. Le ho comprate dai commercianti, delle case d’asta e mercatini della domenica. Non ho mai speso grosse cifre mediamente 20 – 30 euro. A testimonianza del fatto che non ero alla ricerca del pezzo unico, del bene archeologico ma semplicemente di monete comuni emesse in grandi quantità e presenti nell’ attuale mercato numismatico. Residente nell’area del Friuli Venezia Giulia ho cominciato ad approcciarmi allo studio delle monete dei dogi di Venezia dalla fine del 1200 fino al 1700. Inoltre frequentando spesso la Liguria, terra di origine di mia moglie, ho cominciato a collezionare monetine in mistura dei dogi di Genova. L’acquisto della moneta per me era un momento unico. L’ho sempre testimoniato associando alla moneta un codice progressivo con l’iniziale del mio nome A abbinato ad un numero. Ho iniziato nel 2006 con A01 e sono arrivato oggi 24.03.2012 ad A501. In ogni codice descrivevo i caratteri salienti della moneta: L’autorità emittente, il periodo, la data di emissione, il giorno dell’acquisto, il nome del commerciante e la località del mercatino dove le avevo acquistate. Oltre a qualche regalo ricevuto da mio padre che ha sempre supportato questa mia nobile passione. Queste monete per me rappresentano anche momenti unici trascorsi con la mia famiglia o viaggi per impegni di lavoro: Venezia, Roma, Pesaro, Napoli, Civitavecchia, Genova (i regali di mia moglie presso la casa d’asta Ghiglione) e per ultimo Gerusalemme, città magica dove ho acquistato una piccola prutah di Erode Archelao in un negozio di numismatica autorizzato. Ho preso quella moneta perché aveva circolato nel periodo di Gesù, e questa mattina quando sono arrivati i Carabinieri mi sono sentito un po’ nel bosco degli ulivi. Non ho ricevuto violenza fisica, ma spirituale, morale, d’immagine, il cuore mi sanguina. Ho ancora impresso la sguardo dei miei colleghi increduli mentre il “Brigadiere” accompagnava il Capitano in Aula a prendere la borsa con i suoi libri. Torniamo al punto del commercio. Il discorso è molto semplice perché quest’anno la manovra mi ha privato del mio aumento stipendiale di 420 euro. Questa privazione proporzionata al costo della vita che continua progressivamente ad aumentare mi ha portato di fronte alla decisione di non continuare nell’acquisto delle monete per dare la precedenza ad altre priorità. A questo punto non mi sono arreso e a partire dal mese di settembre a cedere monete per conto del Dr Antonio Olivari ai collezionisti. Le monete che ho ceduto in occasione dei congressi, dei mercatini e sulla piattaforma ebay non erano antiche ma moderne dal 1700 in avanti. Poi avevo fatto il famoso annuncio su Subito.it delle 29 monete romane che lì è rimasto nel dimenticatoio anche perché non le ho mai vendute. A tal proposito rappresento di essermi reso conto di essere controllato quando il sig Marco Benigni il giorno 11 febbraio mi ha contattato in merito all’annuncio su subito.it per avere foto e listino delle monete. Il mio comportamento è rimasto immutato quando il 16 marzo alle 15.02 mi ha nuovamente contattato via mail informandomi che in settimana sarebbe passato a Torino. Avevo capito tutto, avrei potuto nasconderle come fanno i vili delinquenti ma non l’ho fatto perché sono un cittadino onesto che paga le tasse, lavora e soprattutto rispetta le leggi. Non ho nulla da nascondere, di fronte a un mandato di perquisizione non ho battuto ciglio e le monete le ho consegnate spontaneamente. L’accusa per cui vengo indagato è infondata perché non ho mai commerciato reperti archeologici di illecita provenienza. Adesso mi sento bruciato, mi hanno violentato, mi hanno tagliato le ali, la voglia di diventare perito numismatico e collaborare per un tribunale. Pertanto avevo cominciato un principio di collaborazione con la Dssa Monica Baldassarre dell’Università di Pisa per lo studio e la classificazione delle monete in mistura di Genova. Maturavo il sogno di intraprendere con l’aiuto di mia moglie un’attività commerciale per trovare una valida e onesta alternativa per arrivare serenamente alla fine del mese. Non ho una casa di proprietà, vivo in una tranquilla zona di Tolmezzo, conduco una vita molto semplice e vivo quotidianamente con il peso di trascurare la mia famiglia, mia moglie e i miei figli per il fatto di aver messo sempre l’istituzione davanti a tutto. Ho iniziato da bambino a 15 anni. Scuola Militare Nunziatella, Accademia Militare di Modena, Scuola di Applicazione, 1° Reggimento Artiglieria da Montagna e 3° Reggimento Artiglieria da Montagna a Tolmezzo. Ho ricoperto sempre incarichi di responsabilità e prestigio per la forza armata e mi sono sempre esposto con il lavoro, lavoro e lavoro…..e nel poco tempo libero famiglia e monete. Ho trascorso complessivamente 25 mesi lontano dalla mia famiglia per servire l’istituzione: 2002 – Kossovo- Comandante di Sezione 2004-2005 Kabul – Comandante di Sezione 2006-2007 Herat - Military Assistant del Comandante del PRT 2008 – 2009 Herat – Portavoce del Contingente RC-W Capo Ufficio Pubblica Informazione 2010 – 2011 Herat – Military Assistant del Comandante del PRT Sono coniugato dal 9 febbraio 2002 con Stefania e ho 2 figli Nicolò e Alessandro Antonio Bernardo Torino 24.03.2012 ore 04.202 punti
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La discussione sui biglietti dal grande valore facciale mi ha ispirato per raccontare la storia di uno dei più grandi accumuli (e probabilmente il più famoso) di dollari Large Denomination La storia inizia negli anni '50, quando Benny Binion , imprenditore americano dal passato non proprio limpido, apre il suo casinò sullo Strip di Las Vegas. Lo svolgimento delle World Series of Poker a Las Vegas si deve alla famiglia Binion (il padre Benny ed i suoi figli Jack e Ted). Furono loro ad introdurre per primi nel loro casinò i giochi di poker, grazie al miglioramento delle misure di sicurezza per prevenire i bari. Fu grazie all'interessamento della famiglia Binion che il torneo di poker più importante del mondo venne spostato da Reno a Las Vegas dove, pur mantenendo la stessa denominazione, iniziò quell'evoluzione che lo ha fatto diventare un evento di portata mondiale. Benny Binion è considerato un pioniere del "Las Vegas style": fu infatti il primo a Las Vegas a posare la moquette sul pavimento del suo casinò, il primo ad utilizzare le limousine per accompagnare i clienti, il primo ad offrire drink ai giocatori. La sua filosofia "Good food, good whiskey, good gamble" ("Buon cibo, buon whisky, buone scommesse") fu il segreto del successo del suo casinò. I casinò, oggi come allora, per attirare clienti usano a volte i metodi più bizzarri. Binion fu il primo ad offrire i drink gratuiti ai giocatori, l'uso della limousine e altre amenità del genere che invogliano il giocatore a spendere sempre di più. Una delle attrazioni più famose create da Binion fu il milione di dollari in contanti messo in mostra all'interno del suo casinò. Cento biglietti da 10.000 dollari "small size" (serie 1928, 1934 e 1934A) messi sotto vetro in un contenitore a prova di furto. Questo biglietto della serie 1934, in altissima conservazione, è certificato come proveniente dall'accumulo di Binion Le cronache dell'epoca raccontano che Binion dovette faticare non poco per mettere insieme cento di quei bigliettoni: il taglio da 10.000 non veniva stampato più già da una decina d'anni e non fu facile raccoglierne un tale quantitativo. D'altro canto, la rarità era una misura di sicurezza: se qualcuno li avesse rubati e avesse provato a spenderli, sarebbe stato subito notato. Nessuno provò / riuscì a rubare il milione di dollari cash. La raccolta venne smantellata nel 1959 quanto Binion fu costretto a vendere il casinò per pagare diversi milioni di $ a causa di guai con la legge. Successivamente la famiglia di Binion riottenne il controllo del casinò e nel 1964 il milione di dollari venne ricostruito e lì restò fino al 2000. Tantissimi turisti fecero la coda per farsi fotografare insieme al milione di dollari.... si stima quasi cinque milioni nel corso di 40 anni. Benny Binion morì il giorno di Natale del 1989. Nel 2000 i 100 biglietti vennero venduti, per un prezzo che non è stato reso noto, tra la tristezza dei frequentatori abituali del casinò :D I cento pezzi da diecimila vennero venduti uno ad uno a cifre enormi (da 70.000 a 160.000 dollari circa) nonostante diversi pezzi non fossero in buone condizioni perchè erano stati semplicemente incollati al vetro :bash: con la colla, e non tutti vennero rimossi in maniera ottimale. L'attuale management nel 2008 ha ricreato il milione di dollari, non in biglietti da 10.000 ma in pezzi più piccoli: $270,000 da $100, $688,000 da $20, $42,000 da $1. Per farsi scattare una fotografia vicino al milione di dollari oggi occorre comprare fiches per 45$ :D... prima del 2000, con la vecchia gestione, era gratis :rolleyes:1 punto
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Questo è la mia lista di doppie di monete mondiali. Scambio con altre monete mondiali, o anche euro, qualora qualcosa mi mancasse.. Spero si legga la lista.. Attendo risposte.. Ciccio 86Mie Doppie.doc1 punto
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Anche se a rigore dovrei postare nel sito degli avvenimenti, allego qui l'invito per l'apertura della notevole mostra dedicata ad Antinoo, a Villa Adriana di Tivoli, che durerà poi fino a novembre. Pare che ci saranno anche le monete con la sua effige. In ogni caso una mostra da non perdere.... antinoo-invito_web.pdf1 punto
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Ciao a tutti, allego la mia lista di monete doppie. Comprende monete mondiali, lire repubblica italiana (moltissime in ottima conservazione) e qualche moneta euro. In cambio cerco un pò di tutto...ho interessi vari. Contattatemi liberamente per inviare le vostre liste. In particolare però mi mancano: 50 Centesimi ITALIA 2007 Tutti gli esemplari ITALIA 2011 (Tranne 1 cent, 2 cent e 2€ Comm.) 10 Centesimi 1° tipo SAN MARINO Lire Italiane: 2 Lire 1949, 500 Lire Caravelle 1964 FDC Saluti Simone PS Per chi preferisce sono disponibile anche per scambi a mano nella zona di Ascoli Piceno o Chieti/Pescara1 punto
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per quanto riguarda la rotazione degli assi ho provato a guardare sull'Attardi prove progetti varianti ed errori di conio Volume I, ma non ho trovato nessun riferimento. io butto li questa ipotesi. a mio avviso, visto il grande modulo della moneta, l'errore forse è stato voluto e necessario un espediente tecnico per avere delle buone impronte riducendo la pressione esercitata dalla pressa monetaria. un po' come è successo per le 100 lire del 19231 punto
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Ci sono gli errori, "le fregature come le chiami tu ",ci sono anche le monete false, le monete superpagate, le monete comprate all'asta per puntiglio di battere un avversario,le monete che riviste a casa ti fanno nascere dei dubbi, poi certamente ci sono i colpi grossi, ma è normale e anche più positivo parlare di esperienze fortunate, è nelle cose della vita, è nell'essere umano parlare degli accadimenti positivi e meno di quelli negativi, ma forse tutto sommato a livello psicologico è meglio così, anche se dentro di noi sappiamo benissimo che la verità sta almeno nel mezzo. Anche il collezionista numismatico è un uomo, a volte vince, a volte perde.....,l'importante è non perdere spesso però.1 punto
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[quote name='Pernove' timestamp='1333567827' post='983474'] [quote name='uzifox' timestamp='1333028340' post='979884'] Curioso... i nuovi utenti o non usano la funzione cerca o la adorano al punto di riesumare roba vecchissima. Saluti Simone [/quote] Però se ci pensi è anche simpatica questa cosa. Io per esempio 7 anni fa non conoscevo questo forum e leggere oggi che "secondo voci di corridoio l'Italia dovrebbe emettere un 2€ cc anche nel 2005" fa quantomeno sorridere, non credete? [/quote] A me non fa ridere, visto che poi queste discussioni occupano spazio nella prima pagina...1 punto
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Saranno state coniate sotto Filippo I e famiglia. Bisognerebbe cercarne altri esemplari, per vedere se la tua è un' anomalia o la regola per questa emissione. Salutim Ff.1 punto
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Che è un antoniniano direi che non ci piove, anche se non sembra proprio essere fatto d' argento. RIC IV-3 241, con rovescio di Filippo II. Saluti, Ff.1 punto
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Buona sera a tutti i partecipanti a questo forum che ritengo di altissima qualità. il mio nome è piero e vivo nel nord della Sardegna, vicinissimo ai cugini corsi. Colleziono e studio monete medievali delle due isole da oltre trent'anni ed intervengo per segnalare che proprio in questa sezione del forum, il caro amico "IL GOTICO" chiedeva un consiglio agli esperti circa la classificazione di un presunto minuto di bonifacio con grande castello e lettere . BO .in esergo, e croce con quattro fiordalisi; credo che la data del post sia il 7 febbraio c.a. Devo dire che in oltre trentanni di studio è l'unico esemplare che mi sia capitato di vedere. Ritengo che sia utile recuperare le foto di quel post ed inserirle in questa discussione per maggior completezza. purtroppo io non sono in grado di farlo essendo il mio primo intervento al quale spero ne seguiranno altri. cordialmente, piero1 punto
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Salve Volevo segnalare questo tetra di notevole conservazione e stile della prossima Busso Peus 406. Makedonisches Weltreich Antipatros, Reichsverweser in Makedonien 323-318 v. Chr. Tetradrachme im Namen Alexanders III. des Großen 320/318 v. Chr., Amphipolis. 17.32 g. Kopf des Herakles / Zeus mit Adler auf Thron, Beiz. Aphlaston und Monogramm. Price 129 Erstklassig zentriertes und voll ausgeprägtes Prachtexemplar Vorzüglich L’aphlaston (aplustre) è il nome dell’ornamento delle antiche navi greche e romane collocato sopra la poppa. Era di legno e in genere si allargava come un ventaglio ed era curvato in modo simile alle penne di un uccello. Ho una dramma di Alessandro con questo simbolo che posterò a seguire. apollonia1 punto
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Salve, secondo una "proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sull'emissione di monete in euro" verrebbe data la possibilità a ogni stato di emettere 2 monete commemorative ogni anno (una a semestre). Ad oggi però non è ancora stata approvata. Questo è il motivo che si parla della possibile (ulteriore) emissione di una congiunta Francia-Germania. vedi: http://www.europarl....+DOC+XML+V0//IT e precisamente: Emendamento 13, Proposta di regolamento Articolo 5-paragrafo 1 Saluti1 punto
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L'idea di creare un circolo virtuoso e proficuo fra varie anime ,anche se molto differenti,può essere un punto fondamentale per la numismatica italiana ; In assemblea SNI abbiamo parlato dei sequestri delle collezioni,ma questo non interessa solo i privati interessa anche i commercianti, perchè la barca è la stessa e i passati e recenti avvenimenti lo testimoniano. Quindi unire e unendo allarghi, come dice giustamente Picchio, poi le iniziative comuni possono essere molteplici e da studiare. Di certo da una collaborazione, vicinanza,unità d'intenti, SNI,Lamoneta e NIP hanno tutto da guadagnarci. I NIP sono presenti in SNI e in Lamoneta o comunque la leggono ; in Lamoneta ci sono SNI e NIP ; dai NIP comprano i collezionisti di SNI e di Lamoneta , questo è il cerchio. Ma gli interessi vanno oltre, SNI ha bisogno,purtroppo è la vita, di nuova linfa,molta è arrivata e sta arrivando proprio da Lamoneta, i Lamonetiani possono avere bisogno del supporto bibliografico e di aiuto per i loro studi e approfondimenti da SNI , i NIP hanno bisogno di entrambi. E oltre a questi semplici e ovvie correlazioni, una collaborazione può servire da ponte per cercare di risolvere problemi ben più importanti . Quindi magari all'inizio manifestazioni aggreganti e poi fare fronte comune quando le necessità lo impongono. Uomini validi e capaci ci sono in tutte e tre le entità e tutte e tre hanno come obiettivo finale il bene della numismatica italiana.1 punto
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Te ne vai con la moneta dai CC e gli racconti la storia, mettono a verbale e una volta che il MIBAC avrà esaminato la moneta, potrà decidere se lasciartela in custodia, se liquidarti la parte che ti spetta come scopritore fortuito e/o proprietario del terreno, oppura dichiararla di interesse storico etc tec e notificarla. Akragas non è Agrigento?1 punto
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Colleziono da tanti anni medaglie papali (e ormai sono entrato abbondantemente nella terza età). Che cosa mi ha appassionato e mi piace di questa collezione? In primo luogo la valutazione della singola medaglia come piccola opera di arte.Nel tempo la collezione di medaglie diviene una galleria che rappresenta l'evoluzione dell'arte con la sequenza della medaglistica rinascimentale, della barocca, della neoclassica, dell manierismo ottocentesco, della moderna. Mi affascina poi la ricostruzione della storia che le medaglie consentono. Le medaglie papali riflettono la storia della Chiesa sia per quanto riguarda le opere realizzate a Roma e nello Stato pontificio, sia relativamente ad avvenimenti religiosi e civili e ai rapporti interstatuali. E non sottovaluto il piacere dello studio numismatico in ordine alla tecnica di realizzazione: riconoscere una medaglia originale da una copia fusa, una fusione originale da una fusione successiva, le successioni dei coni per evidenziare medaglie di epoca da riconiazioni successive. Questo studio del numismatico (che non è necessario per le medaglie dal 1800 ad oggi, che in linea di massima non hanno riproduzioni e falsificazioni) è consentito e facilitato dall'aiuto della biblioteca, che si è arricchita per le tante opere pubblicate in questi ultimi anni. Sono un buon investimento le medaglie? A mio giudizio non sono un investimento speculativo. Non esiste una massa di collezionismo tale che attiri l'attenzione e l'interesse di manovratori per spingere le quotazioni. Molte medaglie sono rare o molto rare, ma una richiesta limitata fa sì che non vi siano nel mercato spinte e bolle. Negli anni vi sono stati aumenti, ma molto equilibrati.Il vecchio collezionista osserva con piacere che in cataloghi di asta di qualche decennio fa l'offerta era limitatissima, mentre oggi è molto più ricca sia in Italia che all'estero (ciò significa un interesse che si estende). E la percentuale del venduto è di norma buona o molto buona. In questo momento, a mio giudizio, per le medaglie papali, che è il settore che conosco, i prezzi sono contenuti e quindi (soprattutto se verrà superata la attuale situazione di crisi economica) potrebbero essere interessanti per la propettiva di recupero del costo e di rivalutazione.1 punto
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“Qualche anno fa, al Museo Britannico, mentre osservavo le sculture del Partenone, un giovane mi si avvicinò e disse con aria preoccupata: «Quel che vi confesso è un'enormità, lo so, ma questa roba greca non mi commuove affatto». «Molto interessante, risposi. Saprebbe forse definire le ragioni di questa indifferenza?». Rifletté un paio di minuti, poi: «Be', non so se mi spiego: è tutto così tremendamente razionale»”. Così inizia il celebre (almeno per chi ha studiato un po' di cultura greca) saggio di Eric Dodds, I Greci e l'irrazionale, edito da noi da La Nuova Italia. Mi è tornato in mente questo aneddoto quando ho visitato all'Antikenmuseum di Basilea la bella mostra intitolata Sesso, droghe e musiche. Ebrezza ed estasi nell'antichità che ha ottenuto un tale successo di pubblico (sicuramente allettato dal tema) da essere prorogata fino alla metà del prossimo aprile. Gli organizzatori hanno selezionato i reperti prelevandoli tutti dalla collezione permanente del museo e li hanno disposti in un allestimento davvero originale e “moderno” lungo un percorso espositivo che ha il merito di mostrare una realtà così lapalissiana da venir troppo spesso dimenticata: non c'è nulla di nuovo sotto il sole! Perfino lo sballo del sabato sera (o dovremmo dire più precisamente della domenica mattina) non è una “invenzione” della società post-industriale in crisi di identità, dato che già i nostri avi greci e romani ci davano dentro con il vino e con le droghe, tanto da rappresentare davvero un cattivo esempio con il loro comportamento sotto l'effetto di queste sostanze... Prima di salire al piano superiore dove è allestita la mostra si possono visitare le sale che ospitano la collezione permanente, prestando particolare attenzione ai pezzi segnalati con il simbolo dell'esposizione, come un rilievo votivo con scena di banchetto. Il pannello introduttivo spiega già tutto abbinando maliziosamente immagini contemporanee a raffigurazioni di vasi e sculture antiche: il matador spagnolo è la versione moderna del dio Mitra, come il lontano discendente impegnato nella tauroctonia (l'uccisione sacrificale del toro), mentre più scioccante è l'accostamento tra il ratto delle donne compiuto dai Lapiti e la donna vittima di stupro sulla copertina del settimanale Der Spiegel. Gli organizzatori hanno avuto la brillante idea (molto ironica) di allestire alcune cabine dietro il cui tendaggio di un ammiccante velluto rosso – come nei locali di peep-show - si possono ammirare vasi greci con raffigurazioni “piccanti”. Così il visitatore si sente un po' voyeur e allo stesso tempo viene invitato a osservare con altri occhi i reperti che ha davanti: non sono oggetti vecchi di millenni, ma prodotti che raccontano le pulsioni umane, quelle di sempre. Intanto gli altoparlanti diffondono una musica rock (Jimi Hendrix?) per creare l'atmosfera adatta e sulle pareti le citazioni di autori classici (a cominciare dalla celeberrima In vino veritas di Plinio il Vecchio) si mescolano a quelle delle rockstar, da Paul McCartney a Mick Jagger e Keith Richards: di quest'ultimo è quella che dice: “Ich werde nur krank, wenn ich keine Drogen nehme” che dovrebbe significare: “io sto male solo quando non mi faccio di droga”. Purtroppo tutte le citazioni sono scritte esclusivamente in tedesco, così come le didascalie degli oggetti. In una saletta è infine ricostruito un triclinio con cuscini di finta pelle e ci si può soffermare a vedere il Satyricon di Fellini o a giocare a memory – su uno schermo touchscreen – con le immagini della mostra. Quasi a ricordare che Mnemosyne, la Memoria, è la madre di tutte le Muse. Fino al 15 aprile 2012 ANTIKENMUSEUM St. Alban-Graben 5 Basilea (Svizzera) Orari: da martedì a domenica: 10.00-17.00; lunedì chiuso Biglietto: intero 15 CHF; ridotto 5 CHF Informazioni: www.antikenmuseumbasel.ch ciao Roberto1 punto
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Nel 1812 nella zecca di Milano sono state fatte alcune modifiche ai macchinari atti alla coniazione. COn ogni probabilita è stata variata la pressione per l'impressione dei tondelli, fatto è che estiste una prova di conio per un 5 lire 1812 in piombo molto marcata nei rilievi. Moneta certamente coniata e non fusa, che non si spiegherebbe se non con la necesità di constatare le modifiche approntate. Vi è poi ed un esemplare di straordinaria bellezza che considero di prima battitura o presentazione. Questa moneta presenta i fondi speculari, il bordo rialzato e tagliente rispetto ai fondi. Il posizionamento della stella sul taglio è perfettamente perpendicolare al centro della testa, e le seguenti caratteristiche che sfiorano la perfezione: Regno d'Italia Napoleone I - 5 Lire 1812 Milano peso grammi 25,001 Argento diametro 37,2 mm D/ NAPOLEONE IMPERATORE E RE testa nuda a destra, sotto melograno 1812 coppa /M R/ REGNO - D'ITALIA, Posta su padiglione coronato aquila imperiale francese caricata al centro dello stemma del Regno d'Italia; dietro, manto sorretto da alabarde e sormontato da corona, puntali sagomati, sotto 5. LIRE T/ ✮ DIO PROTEGGE L'ITALIA in incuso (B- inversione di ghiera) Asse : ↓ Pagani 30a ©, Crippa 28/E ©, VG 1372 pezzi coniati nella'anno: 1.849.4901 punto
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Marie-Louise duchesse de Parme Plaisance Guastalla du Sept. 1815 au 16 déc. 1847 per dirla alla francese nacque a Vienna il 12 dicembre del 1791, figlia dell'Imperatore d'Austria e sol che diciottenne convola ad ingiuste nozze con l'Imperatore dei Francesi. Maria ha rispetto ed ammirazione per il Corso ma non certo amore, sentimento che non provò mai per Napoleone. Una vita infelice la Sua, come Imperatrice, come sposa e come madre. Dal matrimonio celebrato a più riprese in grande enfasi 11 marzo 1810 nasce Francesco Giuseppe Carlo Bonaparte il Re di Roma (20.3.1811). Come Imperatrice abbandonò la Francia nel 1814 rimanendo insensibile agli appelli del consorte in cattività nella piccola Elba, per più rivederlo. Guardata a vista durante i cento giorni, certo non soffrì per il definitivo viaggio verso l'oblio di Napoleone a bordo del Northumsberland per Sant'Elena. La Convenzione di Vienna del 22.2.1829 Le ritaglia un piccolo Principato su misura, ne troppo ne troppo poco. Bello, forse il migliore disponibile senza suscitare invidie o gelosie; ricco , insomma quel che si dice un bel regalo. A Parma, probabilmente frastornata dagli eventi, si dimentica chi lei fosse, dimentica di aver partorito un figlio e per quanto lontano di avere ancora un marito. Si sposa segretamente con un generale austriaco, Niepperg e dal quale ha due figli il 1 maggio 1817 e l'8 agosto 1819, ben prima dello stillicidio di Napoleone. Certo fosse mai tornato da Sant'Elena sarebbe stato alquanto imbarazzante spiegare quella moltiplicazione di pani e di pesci che aveva in grembo. Donna sfortunata in amore Maria Luigia, non era destino che trovasse serenità. Dopo una passaggiata a cavallo Napoleone II si ammala gravemente e spira il 22 luglio 1832 a Schoenbrunn, nella stessa stanza in cui dormì il padre dopo la vittoriosa battaglia di Wagram. Il 22 febbraio 1829, Niepperg passa a miglior vita, e Maria Luisa cerca tranquillità tra le braccia del Conte Charles-Renè de Bombelles, grand maitre alla corte di Parma. Col passare degli anni perse la gioia di vivere, non fu presente ai funerali dal padre a Vienna nel marzo del 1835 e si spense dopo altre tribolazioni il 16 dicembre 1847. Riposa, finalmente, nella cripta della chiesa dei Capuccini a Vienna al fianco del padre. Del Marengo di Maria Luigia del 1832 credo che tutti gli appassionati di questo nominale ne conoscano la nota storia, fatta di generosità verso il proprio popolo in sofferenza. E' moneta assai rara, dicasi coniata in un migliaio di pezzi e nulla più. Si racconta che Maria Luigia vedendo il popolo soffrire per l'epidemia fece fondere l'argenteria, ricordo delle sue prime nozze con l'Imperatore dei Francesi, per ricavarne i fondi per soddisfare parte delle spese per le cure ai Parmensi. Se ne ricavarono i 20 lire in oro ed i 5 lire d'argento. A parte furono coniate, in numero assai esiguo delle prove di conio del 20 lire in argento, circa una ventina di pezzi che Maria Luigia (Luisa) volle conservare personalmente a ricordo dei suoi pochi giorni trascorsi con l'Imperatore e di cui fece dono parsimonioso a persone fidate. Diciamo un'edizione limitata come la chiamerebbero i moderni cultori della Repubblica. Queste note le ho trovate nel carteggio di una collezionista dei primi del '900. Se ciò corrisponda a verità, in franchezza, non so. Mi piace poter credere in un tardivo pentimento di tanta indifferenza.1 punto
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