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  1. Utente.Anonimo3245

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/02/12 in tutte le aree

  1. Premetto che sono completamente daccordo sul discorso: venditori regolari che pagano le tasse e" abusivi"....ma non facciamo di tutta l' erba un fascio!!Ci sono anche collezionisti, che come me erano al convegno e che dopo aver girato i tavoli e visto certi prezzi a volte veramente "FUORI MERCATO" hanno preferito utilizzare la giornata per fare quattro chiacchiere con altri collezionisti..anche amici del forum e non e parlare di numismatica magari confrontando anche qualche moneta in nostro possesso volendo anche solo per un semplice scambio...non ci vedo nulla di male!!Peccato solo che usciti dalle sale anche nel parcheggio fossimo controllati a vista alla stregua di trafficanti!!!Rispetto assolutamente il lavoro dei vigilantes ,d' altra parte loro stavano lavorando....ma anche un po di buonsenso non guasterebbe!!!Ho pensato fra me e me a quello che deve sopportare al giorno d' oggi il povero collezionista: sequestri di collezioni,....furti.....controlli a vista......prezzi esorbitanti in tempo di crisi....e alla fine mi rispondo che SOLO l' amore appassionato per questo mondo ci fa sopportare tutto cio'.....
    3 punti
  2. Nessun senso, mi sembra un' ingiustizia bella e buona. Praticamente é come se un ristoratore chiedesse a due individui seduti nel proprio locale intenti a "sbafacchiarsi" i panini del Mc Donald's di accomodarsi altrove...veramente una pretesa assurda.
    3 punti
  3. Questa mattina sveglia presto e di gran carriera sono andato ad un mercatino che si svolge nella mia città una volta l'anno. Si tratta di un mercatino poco pubblicizzato ma che spesso riserva piacevoli sorprese. Naturalmente bisogna fare in fretta altrimenti i pezzi migliori vanno via. Giunto sul posto la mia attenzione viene subito richiamata da un venditore che conoscendomi mi propone un gigliato di Roberto d'Angiò inedito. Osservo attentamente la moneta e devo dire che effettivamente la moneta si presenta come inedita. Naturalmente nutro dei dubbi sulla sua coniazione nella zecca partenopea, in quanto la presenza di una chitarra porterebbe ad ipotizzare la sua coniazione in una zecca provenzale, mentre è noto a tutti che per la zecca napoletana si sarebbe usato il mandolino. Sa escludere l'ipotesi del falso d'epoca. Anche perchè tutti sanno che Roberto d'Angiò era un grande estimatore delle arti e della musica in particolare. Non faccio in tempo a chiudere la compravendita che subito un altro venditore mi chiama e mi dice che ha qualcosa per me... Apre una scatolina e mi fa vedere una moneta. Si tratta di una classica pubblica a nome di Filippo IV... non riesco a capirne l'eccezionalità descritta dal venditore fino a quando non osservo il rovescio.... Si tratta di una variante rarissima!!! In pratica nota solo su alcuni documenti di difficile se non impossibile consultazione... in pratica una di quelle monete definite leggendarie! Infatti all'epoca della coniazione di questa moneta fu deciso di produrre una moneta con la legenda PVBLICA COMMODITAS proprio per favorire le piccole transazioni che si facevano con le monete in rame. Il successo della moneta non si fece attendere tanto che il nuovo nominale fu chiamato Pubblica proprio per via della sua legenda. Considerato quindi il favore del popolo verso questa moneta si decise di coniarne un'altra con legenda differente. Secondo l'ordinanza (e qui entrano in gioco i documenti rarissimi dell'epoca) questa moneta sarebbe servita a far passare il malcontento del popolo verso il regime spagnolo e nello stesso tempo prevenire le epidemie di colera o altro che spesso scoppiavano in città. Infatti con una di essa, come riportato in legenda, si poteva accedere ad uno dei tanti bagni pubblici presenti nei quartieri cittadini. Di questa moneta non se ne conoscevano esemplari fino ad oggi. Pensando di fare cosa gradita, ve ne posto l'unico al momento conosciuto. Ormai il mercatino ha chiuso e quindi inutile correre per cercare altri affari, ma segnatevi la data che l'anno prossimo si replica!!!
    2 punti
  4. Che il ristorante si ripaghi le spese vendendo una sola moneta, quale che sia, è una fola che hanno , purtroppo, ben radicata in testa, quelle persone che sono convinte che ai commercianti, le monete le regalino e che su 100 euro il loro margine sia almeno di 96.....beh, se questo è anche il tuo caso, mi spiace doverti tirar giù da questa comoda nuvoletta, ma la realtà è ben diversa...il commerciante( che rilascia ricevuta, sennò è tale e quale all'abusivo) ,di solito, dei soldi che vede passare, alla fine ne trattiene una ben bassa percentuale..al contrario dello scambista reiterativo e continuativo, che il più delle volte scambia le sue monete in cambio di fogli da 500 euro senza dichiarare un tubo e con un giro di affari da far invidia ad una media impresa..e fattelo dire da chi ne conosce a sufficienza di questi personaggi... Lo scambista puro è una figura mitologica che esiste solo nella immaginazione di qualche collezionista e a cui fa comodo far riferimento per giustificare certe operazioni........., ma il 99% periodico dei cosiddetti scambisti, come ho detto sopra , scambia monete con denaro, in maniera illegale e sarebbe anche ora che li facessero smettere...si chiama evasione fiscale totale..e visti i chiari di luna che ci aspettano, se a questi scambisti gli facessero pagare le tasse non sarebbe per nulla male...quanto all'aprire o la chiudere, non credo che il ristorante chiuderà in due settimane, c'è ancora, per fortuna, anche chi fa un pranzo di tre portate, non solo chi mangia panini...e anche grazie a quelli i ristoranti si permettono di pagare gli stipendi al cuoco e al cameriere...e di restar aperti anche per chi vuole un panino...
    2 punti
  5. 2 punti
  6. Oh, finalmente posso farvi vedere qualcosa anch'io! Ecco un quartaro che era emigrato a Londra (...e Rick2 non l'aveva visto ...eh ...eh) e io l'ho fatto ritornare a Genova ...(un grazie a fra che me lo aveva segnalato). E' un bel griffo (...va bene così?) con i puntini sul petto! Adesso ditemi voi il resto ... un po' per uno. Grazie amici "...di monete" ...ma anche di altro!
    2 punti
  7. Riguardo ai venditori "abusivi" mi chiedo perchè quando queste persone vendono ai commercianti, a prezzi vantaggiosi, questo va loro bene, quando invece vendono ai collezionisti...non va più bene... Questa è una cosa buffa, non trovate? :D Comunque la mia speranza vedo che resta tale, non c'è modo di sapere con sicurezza il motivo di queste defezioni, magari a Verona farò una piccola indagine e poi vi riporterò i motivi in una piccola relazione, almeno avremo le idee chiare per il prossimo Convegno. Giò :D
    2 punti
  8. Nessun senso, mi sembra un' ingiustizia bella e buona. Praticamente é come se un ristoratore chiedesse a due individui seduti nel proprio locale intenti a "sbafacchiarsi" i panini del Mc Donald's di accomodarsi altrove...veramente una pretesa assurda. Invece un senso ce l'hà! Come tutti noi sappiamo (e lo sanno ancora meglio i NIP espositori) nei convegni non c'è solo scambio di qualche moneta con l'amico collezionista, c'è anche un vero e propio mercato parallelo, di gente che non ha nulla a che vedere con il collezionismo e ancor meno con il commercio legale (mi riferisco al punto di vista fiscale e non solo) sono quei personaggi che tutti conosciamo più o meno non si perdono mai un convegno facendo sempre l'affaruccio senza mai prendere un tavolo e senza mai pagare un centesimo di tasse. Forse in un convegno "fiera del bestiame" (tipo Verona e passatemi il termine) la cosa è fattibile,ma in una villa privata con solo espositori commercianti NIP come dove si è svolto questo convegno a Roma, mi pare che gli organizzatori abbiano fatto bene a combattere il solito commercio "clandestino". Se qualcuno voleva fare lo scambio, bastava allontanarsi fuori dalla villa, ma fare commercio illegale dentro "casa mia" non lo avrei sicuramente permesso.
    2 punti
  9. "P.S.- per Picchio- sinceramente penso che abbiamo mangiato meglio noi al ristorante che non chi è arrivato in tempo per gustare il buffet. " E lo voglio davvero sperare, lo avete pagato... :)
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  10. Forse il fatto di non aver trovato monete per alcuni collezionisti dipende anche dalla diversa disponibilità, quello che può essere congruo e giusto per uno può essere esagerato per l'altro. E se qualcuno ha portato le sue monete con se e non l-pad forse è solo perchè non ce l'ha, personalmente so a malapena cos'è... Ci sono vari gradi di disponibilità nel collezionismo, un ottimo Convegno, secondo me, deve essere in grado di soddisfarli tutti, oppure dovrebbero mettere un cartello fuori con la scritta "Riservato a chi se lo può permettere". Ripeto, non è la location in discussione ma la mancanza di espositori e di scelta, e per... alcuni...i prezzi esagerati. Se i NIP ne vorranno tener conto per il prossimo Convegno penso che ne saremo tutti contenti. Giò P.S.- per Picchio- sinceramente penso che abbiamo mangiato meglio noi al ristorante che non chi è arrivato in tempo per gustare il buffet.
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  11. Devo essere davvero il tonto di turno, io le monete le ho trovate ... e se devo essere sincero a prezzi ragionevoli, anzi lo scudo d'argento di Filippo II che ho postato l'ho pagato parecchio di meno di uno che avevo in collezione, comprato 5 anni fa e di pari conservazione, e questo, in più, è una variante inedita al CNI. Io mi "lamento" solo dell'esiguo numero di partecipanti, il resto l'ho trovato impeccabile, non mi apparto in giardino a scambiare monete ed i vigilantes non mi seguono; soprattutto non vado ad un convegno con le mie monete, a far che cosa ? Se devo confrontare mi porto dietro l'i-pad e ci metto anche di meno. Come Numitoria sono ben felice che nessuno mi abbia messo le mani in tasca, ne seguito in bagno; di aver visto con calma le monete offerte (anche troppa, in quanto per sicurezza due monete me le hanno soffiate ... tanto erano care). Ci sono arrivato in macchina e mi sono goduto Roma da via Trionfale all'Appia antica, e questo meritava il biglietto, e se voglio mangiare me ne vado al ristorante, le cose gratuite hanno sempre un non so che di retrogusto amaro. Le monete costano, non si comprano a 10 per venderle a 100, lasciano un margine operativo discreto ma non esagerato, su quello che ho comprato ho avuto uno sconto in un caso del 6,5%, in un secondo caso del 10% (tale è stato lo stupore dell'amico Paolo nel vedrmi a Roma) ed in un terzo caso 0%, mi spiace solo non aver comprato uno zecchino di Andrea Vendramin da Paolucci che era spettacolare, me lo tengo per la prossima volta che lo vedrò. Nel vendermi le monete avranno certamente guadagnato, se hanno comprato bene sono contento per loro, ma il prezzo che mi hanno offerto lo considero congruo, e sono i 30 anni di marciapiede numismatico a dirlo, e con ogni probabilità se mettessi i miei acquisti in asta domani porterei a casa i miei soldi e più; non ho ragione di lamentarmi. Le monete sono sempre care per i collezionisti, poi gongolano quando le devono vendere e rivedono le stime di quelle in collezione, bene speriamo che continui così.
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  12. Coprendo la vostra posizione ed in parte lo sconforto nel tornare a casa senza aver trovato una moneta da mettere in collezione, ma forse sfuggono le motivazioni che stanno alla base della nascita di un convegno NIP. Si é voluto differenziarsi dalla massa ed offrire un "biglietto da visita" di elevata fattura. Un biglietto da visita non solo dei Commercianti che presenziano in qualità di espositori, ma della Numismatica in generale. Si vuol far vedere che il mondo dei convegni numismatici non é rappresentato solo da puzzolenti palestre, location inadeguate, e organizzazioni quantomeno "carenti". Non ci sono solo luoghi dove tutti, ma proprio tutti, possono entrare; e poi spariscono portafogli, plateau di monete e così via.... Non ci sono solo manifestazioni dove la numismatica é mescolata ad altre forme di collezionismo; dalla filatelia (con tutto rispetto), alle cartoline al "gadget" di turno (un tempo erano le schede telefoniche, ora le sorpresine kinder, domani chissà) Non ci sono solo convegni dove chiunque, ma proprio chiunque, può partecipare in veste di venditore, che si posseggano o no le necessarie licenze. Non ci sono, infine, solo convegni al nord. C'é spazio per le cose fatte in un'altra maniera. Location eleganti, guardie armate a protezione dell'incolumità di tutti, nomi importanti della numismatica con i quali scambiare qualche parola, commercianti che rilasciano la regolare fattura. Infine un ottimo buffet gratuito.....e scusa se é poco. Per tutte quelle persone che provano disagio ad entrare in certi ambienti é nato il convegno NIP. Agli altri le alternative non mancano.......purtroppo.
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  13. Fra crasellame ne pensa troppe e potrebbe scrivere cavolate :D Anche perché per avere un'idea un po' più precisa mi piacerebbe vederla dal vivo e con una buona lente.
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  14. Ho ripreso questa discussione di un anno e mezzo fa postata da Jagd perchè mi dispiaceva che questa moneta non fosse in questa discussione tutta dedicata a Bonifacio, a quell'epoca non facevo ancora i miei giochini con le scritte sulle monete per vedere cosa c'era sotto. E allora, confermando tutto ciò che si scrisse allora, ecco cosa ci vedo io adesso: Quartaro Bonifacino sopracconiato su un quartaro genovese di I tipo dove si leggono ancora bene alcune lettere della vecchia legenda sul dritto: Q2 . I . A .........(N.V.A) mentre sul rovescio si legge l'apice della vecchia croce, poi D'R nel quarto, altro apice della vecchia croce e infine EX. Sopra il nuovo conio con il castello còrso e sul retro la croce còrsa accantonata dai quattro punti Bellissima testimonianza dell'epoca, dell'ingegno degli zecchieri e delle capacità degli isolani di industriarsi con i materiali che avevano a disposizione. Per questo ho pensato che questa bella moneta qui doveva stare. Saluti
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  15. Mai superati i 5.000,00 €, magari...Mi posso considerare venditrice occasionale? Ricordo a tutti, commercianti e collezionisti, "abusivi" compresi, che tutti... e dico tutti in tutte le categorie, vendono occasionalmente, sia i propri doppioni che altro e questa è storia vecchia. Quello che non trovo giusto è l'ipocrisia di alcune persone, preciso al di fuori di questa discussione, che protestano ma poi se gli capita di comprare qualcosa al di fuori dell'ufficialità lo fanno senza farsi problemi. Comunque al prossimo Convegno si eviterà di disturbare la sorveglianza, senza alcun problema, sperando anche che loro non disturbino noi con battute fastidiose come è successo sabato. Quello che auspico, e penso lo stanno facendo tutti al momento, è di trovarmi in futuro in un Convegno soddisfacente, perchè i collezionisti quando si spostano per 300 KM od anche meno lo vorrebbero fare con soddisfazione e con la convinzione che porteranno a casa qualche moneta. Giò
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  16. Caro Antonio Bernardo, mi sono permesso di raccontare senza dire il tuo nome la tua incredibile storia , come esempio negativo e da cambiare,sabato davanti a un folto pubblico all'Assemblea Annuale della SNI ; gli occhi della gente e dei consiglieri,che conoscono comunque bene il problema, si sono resi conti di dove stiamo arrivando,in particolare per le modalità del fatto. Si è aperto un piccolo dibattito, la SNI,pur essendo ente che promulga gli studi numismatici,a nome del Presidente e di un Consigliere che ha già avuto dei colloqui istituzonali, seguirà il problema e a presto avrà un altro appuntamento. Certo , è stato premesso ovviamente le difficoltà sono enormi,ma l'interessamento ci sarà e soprattutto è stata risensibilizzata al problema una folta platea di addetti ai lavori molto importanti e noti ,ma anche di molti collezionisti, Coraggio! Mario
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  17. Tratto da "Le abbazie delle Marche - Storia e Arte" a cura di Emma Simi Varanelli - ed. Viella - Roma 1992 "" S. Maria di Valfocina (mon. S. Marie Vallis Fecine) Alle pendici meridionali del monte S. Vicino (m. 1485), attorniata a sud da altre montagne selvose, sorgeva l'abbazia di S. Maria di Valfocina, di cui resta l'interessante cripta romanica. Il primo documento di essa è del 1058 e rivela una attività economica avanzata, tanto da far pensare ad una fondazione nel secolo anteriore. dell'abbazia, di cui si conosce una lunga serie di abati, restano ben 398 pergamene che permettono di seguire l'evoluzione della sua vita, soprattutto sul piano economico, la quale, intensa nel sec. XII, raggiungeva il livello massimo nel decennio 1227-1236. I suoi numerosi possedimenti erano distribuiti non solo nella zona montana circostante, ma anche nei territori di Cingoli, Jesi, Osimo, Recanati e perfino Numana. Oltre 40 erano le chiese, i priorati, le celle, gli eremi da essa dipoendenti; tra i castelli dipendenti, quelli di Castellappone e di Elcito, il quale ultimo si levava a difesa dell'abbazia sull'alto picco roccioso ad oriente, dominando la conca montana in cui questa era situata ed il relativo nodo stradale. Dopo il 1240 iniziava la crisi da cui neppure l'annessione ad essa dell'abbazia di S. Mariano in valle Fabriana nel 1237 riusciva a sollevarla. Nel 1489 l'abbazia, con le sue dipendenze, veniva annessa alla collegiata di Sanseverino. L'unico versamento nella decima del 1299-1300 ammontava a libbre 17, soldi 5 108. Apparteneva alla diocesi di Camerino. ""
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  18. A proposito di tasse...a volte l' unica differenza tra i traffichini occasionali e i commercianti con tanto di partita iva...è che i secondi spendono soldi per un tavolo ai convegni....poi ci mancherebbe come in tutte le categorie c è tanta gente seria e onesta :)
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  19. condivido quanto esposto da Varesi, tutto ok se si parla di vendite occasionali, il problema è che si vedono sempre le stesse persone a "trafficare" in ogni convegno, non credo che si tratti di cambi tra collezionisti o vendite occasionali, ma una vera e propria evasione fiscale e concorrenza sleale cha va solo a danno di tutti quelli che pagano tante tasse.....tutti questi collezionisti che fanno cambi o vendite occasionali non li ho mai visti a Monaco o Berlino . Possibile che tutta questa gente si trovi in ogni convegno solo per qualche cambio occasionale? Non prendiamoci in giro. Sono evasori totali. Alcuni signori, devono ricordare che se si superano certi limiti di vendite non si è più semplici collezionisti-scambisti, ma evasori. Che si mettano in regola e paghino le tasse, tanta sana concorrenza può fare bene a tutti Esempio: a Castellammare di Stabia si svolge sempre un doppio convegno,quello con i soliti traffichini e quello con i polli che pagano il tavolo......per questo noi non andiamo più da quasi 2 anni, è la situazione più esagerate (tollerata) che ho notato fino ad oggi
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  20. mi sono dimenticato una cosa importante!!! Andreas ha mantenuto la promessa, lo ringrazio ancora per il denaro scodellato che ha salvato dal crogiolo e di cui mi ha omaggiato... ero il più piccolo :D ...
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  21. Rispondo per lui, a breve, arriverà qualcosa.
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  22. Fosse pietas? quindi ric 35?
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  23. Ma no, sei solo un po' troppo magro. Lavori troppo! :lol: Ciao, Teofrasto Non abbastanza come numismatico, ahimé, perché sono sempre in ritardo a consegnare i testi! Peccato non averti rivisto sabato, è stata una giornata molto piacevole. Visto l'entusiasmo suscitato e l'interesse raccolto, sia tra il Forum che all'interno della Società Numismatica Italiana, ci auguriamo che l'anno prossimo si ripeta (su un'altro tema, naturalmente), e pian piano si continui fino a farla diventare un evento tradizionale dell'assemblea sociale. Come vedi dai post e dai resoconti, c'erano persone di primissimo piano. Inoltre, l'atmosfera era molto rilassata e informale, il che ha reso il pomeriggio un incontro tra amici. Una ragione in più per averti a Milano nel 2013. E.
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  24. Cercherò di rispondere ad alcuni dubbi e ad alcune critiche, ovviamente in forma assolutamente personale (non sono il portavoce di nessuna Associazione o di altri Commercianti) Il Convegno "NIP" andava "in scena" per la seconda volta in forma del tutto autonoma e come due anni fa la scelta é stata la splendida cornice della Villa Vigna San Sebastiano. La zona é a dir poco suggestiva; per contro non é facilmente raggiungibile da quanti si muovono con i mezzi pubblici. La partecipazione, per quanto riguarda gli iscritti, é stata più o meno in linea con quella della I edizione, salvo un paio di defezioni. Sicuramente in molti si aspettavano una maggior partecipazione di venditori, specie da parte delle ditte del centro/sud; non sono qui a spezzare lance in loro favore o a puntar contro il dito accusatorio, mi limito solo a dire che se non sono venuti avranno avuto i loro buoni motivi. E' stata però un'assenza che si é notata.... ;) Le intenzioni della NIP, credevo fossero evidenti, non erano e non sono quelle di creare eventi commerciali con un elevatissimo numero di espositori; per quello già ci sono Genova, Verona ecc. ecc. Si vuole privilegiare la qualità alla quantità, tanto negli espositori quanto nell'organizzazione. Una location prestigiosa, quindi, dover poter accogliere nel migliore dei modi i nostri clienti; non palazzetti dello sport dall'aria ammorbata dal puzzo dei bagni. Non un convegno con posti auto "ad fortunam", per la serie "gira per la città che forse lo trovi, sempre che poi non ti diano la multa". Non convegni accanto a campi nomadi, né sedi "chissà dove" e senza alcuna tutela (leggasi guardie armate) per gli espositori e per i visitatori. Sotto questi aspetti il nostro é stato un Evento impeccabile.... @ Odjob Ma secondo me lì non si è parlato dei sequestri di monete e della legge da chiarire per la conservazione ed il collezionismo numismatico. --Si campa alla giornata,questo è Mi scuso sin d'ora se non ti rispondo ma.....non capisco cosa tu abbia voluto sottolineare. @ Picchio Hai ragione; potevamo/potremmo essere di più. Da parte nostra si cerca di far pressione presso i colleghi ma credo che la spinta maggiore debba venire dai collezionisti. Sono le loro scelte a determinare il mercato.... @Layer1986 Mi spiace per la piccola disavventura, ma le guardie hanno fatto ciò che é stato loro chiesto: stroncare sul nascere ogni forma di commercio abusivo. Questo per 2 motivi: 1) per una forma di rispetto verso chi ha speso (non pochi) soldi per un tavolo e 2) perché il convegno NIP si vuole contraddistinguere anche sotto il punto di vista della legalità. Se poi era solo un semplice scambio tra 2 privati, questo la guardia non poteva saperlo....
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  25. Ritiro fuori il mio quartaro postato qualche pagina fa che certo non può competere con gli esemplari dei nostri amici corsi ma che forse riserva un' interessante curiosità. Dopo un attenta pulizia la monetina ha, almeno per me, ripreso maggior dignità ed anche un pò di patina. Ma oltre a questo volevo porre l' attenzione su quelle "macchie" di argento che prima erano nascoste dalle impurità e che solo dopo la pulizia sono venute fuori. Le tracce di argento sono visibili: al D/ lungo il contorno ea ore 5/6 al R/ nella zona del II quarto compreso il braccio della croce Che ne dite? Qualche idea? Io dico la mia che come sempre si basa sul niente: essendo arrivata in un contesto monetario diverso, il propietario, facenddo leva sul fatto che le persone non conoscessero quel tipo di moneta, ha pensato bene di fargli fare un bagno nell' argento in modo da poterla far passare come moneta di maggior valore. in attesa di eventuali considerazioni vi saluto lò P.S. la foto mostra la monetina prima e dopo la pulizia
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  26. Allora, ho commesso un errore. In realtà Commodo non era un ammiratore di Alessandro, ma di Ercole. Spesso si faceva ritrarre infatti, anche su moneta, come Alessandro; ossia con la pelle del leone Nemeo, la leonté. Era proprio quindi questa sua caratteristica che lo accomunava con Alessandro. Riporto quanto trovato a proposito della leonté: "la leonté nasce come attributo iconografico di Eracle, come trofeo della sua prima 'fatica': dopo aver sconfitto il leone nemeo, l’eroe lo avrebbe scuoiato e – a ricordo e testimonianza del trionfo nella prima di una lunga serie di prove – ne avrebbe vestito la pelle." Settimio Severo è invece noto per aver chiuso la tomba di Alessandro definitivamente ai visitatori a ritorno dalle sue guerre (vittoriose) contro i parti, mentre passava per Alessandria. Una curiosità: nella guerra pare inoltre abbia schierato i discendenti degli "Uguali di Sparta" un po' probabilmente anche per rito scaramantico contro quelli che rappresentavano, almeno geograficamente, i discendenti dei Persiani. Suo figlio Caracalla invece era completamente preso nell' " imitatio alexandri". Si vestiva come il condottiero macedone nella corazza e nelle vesti e addirittura soleva passeggiare con la testa appoggiata su una spalla alla maniera del Grande. In battaglia poi aveva rispolverato anche la vetusta formazione a falange macedone contro i soliti Parti. La cosa però non gli portò fortuna e mentre già si accingeva alla sua seconda spedizione contro il Regno Partico, venne assassinato. L'immagine qui in fondo rappresenta invece Commodo con leonté, in una statua romana attualmente ai musei Capitolini (e che ho avuto la fortuna di ammirare un mesetto fa :) )
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  27. Stamani una persona si è alzata all'assemblea della Società Numismatica Italiana e ha sollevato il problema... poi hanno preso la parola altri, la SNI ha preso degli impegni stamani... da prima l'argomento è stato preso un po' in sottogamba, il presidente ha risposto "noi siamo la SNI e ci limitiamo a pubblicare la RIN e a tenere aperta la biblioteca", poi si è visto che in sala il problema era condiviso da tutti e si è iniziato a discuterne più seriamente; logicamente la società non è un'autorità, non può certo costringere nessuno a fare niente, rimane comunque un ente di rappresentanza di grande impatto e, per quanto sarà possibile ho visto un impegno abbastanza concreto, già i "vertici" hanno preso appuntamento con il responsabile per i beni culturali della Lombardia, c'è un socio avvocato che si sta occupando della questione... se da cosa nasce cosa e anche i commercianti e le altre associazioni inizieranno a portare avanti questa importante causa che tarpa le ali al collezionismo e, di conseguenza, allo studio e alla ricerca, la cosa può risolversi. Io spero veramente che nascano delle collaborazioni in questa direzione! un saluto, Magdi
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  28. Grazie dabbene, ma "perplimo" sul fatto che nessuno dei presenti si lanci in un riassunto con magari ulteriori integrazioni del Prof. Saccocci. Non credo che ieri siate riusciti ad esaurire l'argomento e sono quasi sicuro che ad una risposta sono spuntate altre domande e sarebbe bello, una volta esaurito l'evento organizzato, affrontare (finalmente) l'argomento di questa discussione. Ero convinto che qui si sarebbe "giocato" di rilancio i "supplementari" (wow quanti virgolettati :D). si fa male... riportare una conferenza è sempre difficile, magari sfugge un passaggio o un concetto e si scrivono cose che in realtà Saccocci non ha detto... per il resto credo anche che gli studi sull'argomento siano ancora in corso... vedremo se ci saranno risvolti... magari tra qualche anno una bella pubblicazione...
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  29. Dovrrebbe essere un 2 pfennig (zweier) di Salisburgo coniato sotto Johann Jakob Khuen von Belasi.
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  30. Aggiungo la mia, l'unica mezza piastra che ho, dato che non le colleziono più. Purtroppo non ho modo di fare foto, e dispongo solo di queste scansioni...
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  31. Vento nuovo si respira nella Numismatica italiana, da oggi si può dirlo,è stato un week-end numismatico milanese incredibile ,perchè oggi abbiamo replicato al Cordusio dove è continuato il momento di integrazione a cui si sono aggiunti oltre molti di ieri Montagano, Lollone, Drago Dormiente, Magdi e il nostro Amministratore Paleologo che non aveva mai visto il Cordusio. E' stata una grande Kermesse ,oggi si può dirlo, è stato un evento voluto,anche sofferto,cercato e realizzato ; possiamo dire che l'obiettivo è stato raggiunto e si è andati oltre le migliori previsioni, l'altissima affluenza in sala durante la relazione del Prof. Saccocci, la grande presenza e il calore degli appassionati nella seconda parte in Biblioteca con la presenza delle prestigiose monete dei collezionisti hanno realizzato un piccolo sogno. Un piccolo sogno, si , un piccolo sogno ! In molte discussioni è affiorata che la richiesta primaria dell'appassionato era quella di vedere monete, monete belle, toccarle, commentarle con autorevoli esperti, ecco quello che non capita purtroppo spesso nei nostri musei si è realizzato grazie all'impegno e alla passione di un gruppo di collezionisti privati che hanno messo a disposizione le loro prestigiose collezioni. Qui devo fare a questo punto molti ringraziamenti perchè quando si realizza un successo ,vince una squadra e la squadra è stata compatta e unita, è così che si ottengono dei risultatati, crederci e lavorarci. Allora primo ringraziamento per la Società Numismatica che ha patrocinato, ospitato e creduto nell'evento, per il grandissimo Dott.Girola, il re della Biblioteca della Società , per il Prof. Saccocci che è stato veramente splendido, sia per la relazione al mattino, sia per aver condiviso anche per tutto il pomeriggio il momento di aggregazione tra noi e la visione e il commento dei grossi, un ringraziamento a chi ha condiviso con me l'iniziativa mesi fa, Numa Numa e Eligius, a molti del Cordusio, ricordo Luciano, Matteo Rongo e sicuramente l'elenco sarebbe lungo, un ringraziamento a tutto il forum, che ha partecipato credo come non mai alla discussione sul grosso,9.000 letture,quasi 500 interventi, 92 grossi postati, la risposta del forum è stata commovente e direi impressionante. La valenza va oltre l'evento , anni fa questo sarebbe stato diciamolo impensabile, si è realizzato un momento di integrazione e collaborazione tra due entità, molto differenti, ma importanti della numismatica. Il collezionismo italiano si è messo in gioco come non mai a favore della divulgazione per una numismatica per tutti,di servizio ; ieri ha vinto, ma ha vinto anche la Società Numismatica, ha vinto alla grandissima il forum Lamoneta con una risposta numerica e di interesse incredibile. Oggi possiamo dirlo, abbiamo realizzato un grosso spot a favore della Numismatica Italiana, la strada è tracciata e continueremo su questa strada, il 9 giugno a Biassono replicheremo da Arslan e ve lo dico già subito sarà un altro grandissimo evento, una nuova festa. Oggi possiamo essere contenti tutti, grazie a tutti veramente !
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  32. Volevo ringraziare tutti i partecipanti all'incontro, uno per uno, per la piacevolissima giornata che mi hanno fatto trascorrere. Confesso di essermi trovato del tutto a mio agio, come d'altra parte un po' mi aspettavo, conoscendoli tramite il sito. Non è cosa che mi succede spesso, nel mio lavoro, ma devo dire che capita quasi sempre quando si incontrano accademici e ..... ehm, in numero preponderante... sinceri appassionati e collezionisti. Ad esempio è così nelle riunioni della SNI, per cui non ho dubbi che la collaborazione sperimentata ieri avrà certamente un futuro. Io per lo meno cercherò di favorire questo futuro, statene certi, anche se non potrò mai competere con la capacità d'iniziativa di altri colleghi...e tutti sapete a chi mi riferisco. Inutile dire quanto abbia apprezzato l'aver visto tanti tesori messi a disposizione dagli amici, anzi mi scuso se magari ho dato l'impressione di non valorizzarli abbastanza; ma sapete com'è, in una situazione del genere, dove si incontra tanta gente sentita prima solo per iscritto, l'aspetto sociale (leggasi il chicchierare) viene prima...per non parlare della torta (scherzo, ne ho preso solo un fetta, ma solo perché non dovrei assumere zuccheri, lei di sicuro meritava un secondo giro). Credo di poter esprimere questi ringraziamenti anche a nome dei colleghi Asolati e Crisafulli Un caro saluto a tutti ed ancora grazie. Andreas
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  33. Mi aggiungo alle impressioni a caldo della giornata (l'amico Mario ci ptrà fare un resoconto più preciso e circostanziato). Come ricordava l'amico Basetti, che mi ha fatto molto piacere conoscere (questi eventi servono anche per dare finalmente un volto fisico alle presenze virtuali qui sul Forum :)) abbiamo potuto godere di una giornata veramente magnifica come tempo con una Milano dove si vedevano le montagne (si Milano è corcondata da una corona di montagne bellissime che però non si vedono quasi mai ..) Scherzi a parte si vede che lassù qualcuno ama le nostre iniziative, anche lo scorso anno abbiamo goduto di una bellissima giornata di sole in occasione del concorso. Dopo i lavori assembleari il Prof. Andrea Saccocci ha presentato la sua relazione sull'origine della moneta grossa in Italia introducendo alcune ipotesi molto interessanti che non hanno mancato di suscitare un bel dibattito alla fine della presentazione. La sala era gremita e ho potuto constatare un ottimo interesse da parte degli intervenuti, soci e e non soci al tema proposto. La rappresentazione del Forum, che vedeva anche la presenza di uno dei suoi Amministratori, il simpatico Paleologo, che ringrazio per aver trovato il tempo di partecipare, era davvero folta e soprattutto ben qualificata e faceva davvero piacere vedere tanti ragazzi (forum e non ) che sono intervenuti. Un bel rinnovamento rispetto alle assemblee di qualche tempo fa :) L'evento è proseguito, come da programma, dopo un veloce spuntino , presso la Biblioteca della SNI dove ha fatto gli onori di casa il gentilissimo dott. Girola, vero custode del sancta sanctorum della Società dove ci siamo riuniti per passare alla parte piu sociale dell'evento, chiacchierare e vedersi le monete ! Eravamo alla fine, credo 16 o 18, una bellissima comitiva che ha animato la piccola sala della biblioteca. La vera novità era poter ammirare cosi tante belle monete , portate dai vari intervenuti che normalmente non è possibile ammirare, e soprattutto discuterne insieme. Anche nei convegni commerciali si vedono tante monete ma qui la differenza era a farla prima di tutto il fatto che fossero delle collezioni , quindi molto selezionate e raccolte con un bel filo logico e poi che ci fosse l'autore della colleione a parlarne e a illustrarle, un fatto che non capita tutti i giorni. In breve l'evento è diventato un piacevole happening, chi guardava le monete portate dagli amici e dai colleghi, chi si perdeva in infinite discussioni sulla data di introduzione del Grosso, il Prof. Saccocci che conversava amabilmente con tutti. Al'incontro hanno anche preso parte Helmut Rizzolli, grande esperto di monetazione medioevale autore dei due splendidi volumi della Muzgeschichte sulla monetazione del Tirolo. C'erano anche MIchele Asolati, autore del libro ,Praestantia nummorum. Temi e note di numismatica tardo antica e alto medievale., pubblicizzato proprio in questa sezione, e Luca Gianazza, esperto e autore di diverse opere di numismatica medioevale e rinascimentale. Insomma un ottimo parterre.. :) Il simpaticissimo Dizzeta ha attirato le attenzioni di tutti con la sua T-shirt numismatica genevese dove si potevano ammirare le coniazioni genovesi medioevali a cominciare dall'ottavino e la quartarola.. Giancarlone ha tenuto letteralmente banco con le sue meraviglie. Il bello di vedere tanti pezzi, oltretutto alcuni magnificamente conservati, è che stimola delle riflessioni e a volte fa vedere alcuni aspetti che non emergono dal semplice approfondimento bibliografico. Da qualche parte è spuntata anche una torta che naturalmemte è stata fatta furoi in microsecondi mentre le discussioni continuavano incalzanti. Qualcuno si arrampicava sulla scaletta della biblioteca per controllare qualche riferimento a sostegno delle proprie tesi, e il bravissimo Romgom che ci sta aiutando a migliorare il sito della Società armeggiava sul PC portandosi avanti con il lavoro. Insomma vedendo l'allegra e attivissima brigata felice di guardare e parlare delle amate monete, con Mario ci siamo detti che probabilmente lo scopo dell'iniziativa poteva dirsi raggiunto. Un sentito grazie ad Andrea per la sua disponibilità nel condividere le sue conoscenze. Grazie alla SNI per aver ospitato l'iniziativa . Grazie al Dr. Girola che ci ha ospitati nella biblioteca SNI, grazie al simpatico e giovanissimo Magdi che ha stampato il bel volantino per la nostra iniziativa che è stato molto apprezzato da tutti e soprattutto un grazie all'amico Mario (Dabbene) per aver infaticabilmente animato l'organizzazione e lo svolgimento dell'evento. E un grazie a tutti voi che lo avete animato con la vostra presenza, il vostro entusiasmo, la vostra passione .. e non ultime le vostre bellissime monete. Visto il feedback dei partecipanti e l'entusiasmo dimostrato vedremo di organizzare altri momenti come questo di scambio e interazione che contribuiscono ad arricchire la nostra esperienza numismatica. Prossimo appuntamento a Biassono il 9 giugno per visitare il ripostiglio di monete romane presso il museo Carlo Verri che sarà oggetto anche di un seminario di studi apposito organizzato dal Prof. Arslan. Grazie a tutti :)
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  34. Caro Bernardo, comprendo tutta la sua proccupazione. Le sono vicino anche per molti degli aspetti da Lei citati, compreso il suo richiamo all'amore per la cultura, per l'arte e per l'umanesimo. Se le sue acquisizioni numismatiche sono, per la stragrande maggioranza, regolari non vedo sinceramente il problema. Se anche qualche moneta di non significativo rilievo ...non avesse un sufficiente riscontro...ci può stare. Non sarà questo il problema. La sua unica leggerezza, mi sembra di capire, è stata quella di dedicarsi da qualche tempo ad un'attività di scambio e di dismissione di alcune monete, sicuramente alcune in un luogo adatto per incorrere in disavventure. Ma questa, sinceramente è anche una prova di buonafede. Chi ha da nascondere...non si muove in questo modo. Chi ha una significativa quantità di monete non in regola...le gestisce in silenzio e nel buio. Credo che tra gli appassionati di monete, specificamente classiche, non siano pochi coloro che hanno vissuto la sua disavventura. Non ho remora alcuna a ribadire (l'ho già scritto...) che è capitato anche a me...non pochi anni or sono. Nemmeno ho remore a dire che il nucleo che indagava si è anche recato, a mia insaputa, sul luogo del mio lavoro del tempo...peraltro delicato...ed anche da altre parti. Il tutto perchè qualcuno aveva "venduto" il mio nominativo...insieme ad altri. Praticamente tutto (o quasi) il materiale allora sequestrato era coperto da ineccepibile documentazione. Io ero, come sono, incensurato...e svolgevo un'attività lavorativa che non affidavano a chi aveva avuto problemi. Anche io scambiavo qualche moneta...come tutti, ma non in modo continuo e/o per farmi una collezione a gratis. La restituivo al mercato semplicemente perchè era un doppione o perchè mi aveva rotto le palle (mi scuso per la franchezza). Il tutto è stato esaminato da un P.M. dall'aspetto elegante, spigliato e di chi non guarda in faccia nessuno. E, in Italia, una simile persona può far paura. Contagiato dall'italica cultura...ho avuto timore. per converso...dopo circa tre/quattro mesi il caso è stato archiviato. Mi sono recato presso la soprintendenza dove il maresciallo che aveva eseguito il sequestro mi ha riconsegnato personalmente il pacco...con le relative scuse. Ovvio che qualcosa aveva subito qualche piccolo danno, che una qualche impressione era rimasta nel mio luogo di lavoro, che per tre anni non ho più acquisito e nemmeno venduto una moneta, che mia moglie ancora ricorda l'esperienza negativamente.... e che il collega con il quale seguimmo insieme la cosa sotto il profilo tecnico e legale, volle essere pagato. Cosa dovevo fare? Il fatto di esserne uscito in tempi relativamente rapidi mi fece sentire vincitore...in realtà avevo perso comunque...sicuramente una serie di cose. Oggi forse andrei a cercare qualcosina da qualche parte a parziale compensazione...allora mi dissi che in fondo si era trattato di una "puttanata" (in senso globale :) ) e come tale la presi. Ogni tanto gli uomini si debbono sporcare un po' in qualche modo ed anche non volendo...come con i rapporti "amorosi" a pagamento. Probabilmente sono dinamiche della vita. Può stare sicuro che è meglio che finire su un'autoambulanza. Probabilmente feci all'epoca la figura di colui che aveva misteriose collezioni, ma non tanto in gamba da non rimanerne coinvolto...cioè...quella del "coglione". Non mi è parso, onestamente, di aver dato, coram populo, l'impressione del delinquente...piuttosto di quello a cui aveva detto male...come si dice...la legge del menga? Quindi caro Bernardo...animo! Non si lasci coinvolgere dalla sua stessa passione. Lei è uno studioso ed un collezionista...non un ricettatore. Ed è un uomo in gamba che merita stima e rispetto. Se le cose stanno come da Lei descritte...se le monete sono per la massima parte coperte e, comunque, acquisite da commercianti professionali...non si preoccupi più di quanto non serva solamente a gestire la cosa. E, sinceramente, non vedo perchè dovrebbe conseguire necessariamente un rinvio a giudizio...anzi, tutt'altro. Questo sulla scorta di quanto da Lei dichiarato e che certamente risponderà alla realtà dei fatti. Credo, per quanto Lei ha narrato, che l'aspetto più delicato - specie di questi tempi - potrebbe riguardare più che le monete...il modo con il quale Lei ha inteso restituirle direttamente al mercato. Naturalmente saranno stati dei doppioni...o dei fuori collezione, di sua dimostrabile proprietà, seriali e non di significativo valore e per i quali non valeva la pena di passare per un intermediario. Un caro saluto. P.S. Credo si renda opportuno, prima ancora di armarsi per la crociata della riforma...impostare una discussione ad hoc sulla legittimità del possesso numismatico e relative dinamiche. Cheppoi...alla fine, sarebbe un equivalente di salvaguardia per il collezionista, forse non per gli operatori professionali. Casomai la riforma la promuoveremo unitamente a questi ultimi. E' comunque opportuno e necessario, attesa una complessiva delicatezza del tema ove approfondito e sviscerato, che l'Admin autorizzi e fornisca delega al riguardo.
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  35. Salve. Nel confermare la piena solidarietà e comprensione a tutti gli amici che, pur in buona fede come dichiarato, sono incappati nelle note disavventure...credo che potrebbe essere finalmente utile licenziare su queste pagine un vademecum...su come stare veramente tranquilli...fino ad inauspicabili passi falsi o colpevoli disattenzioni. Per la verità stavo meditando la cosa già da qualche tempo. Poichè la cosa richiederebbe per completezza anche storica e culturale...un minimo di impegno e qualche post...si rende opportuno pubblicarla in apposita discussione...dopo aver reperito il tempo e l'attenzione che mi abbisognano per procedere al riguardo. Un salutissimo a tutti.
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  36. Salve a tutti, ho iniziato da poco a frequentare questo forum e mi permetto di dissentire in modo più assoluto da chi ritiene la medaglia papale da Paolo VI in poi come sia priva di espressione artistica. La medaglie è, prima che investimento, ARTE. Sicuramente non si può non soffermarsi ad ammirale le medaglie più datate, quando l'incisore aveva solo il bulino a disposizione rispetto a quelle moderne che si giovano dell'uso del pantografo. Non si può non ammirare i grandi maestri della medaglia d'arte come Bodini, Greco, Minguzzi, Tot, Grilli, Zanelli e tutti quegli incisori, scultori e medaglisti che applicano alla medaglia autentiche forme d'arte. Se poi vogliamo estendereladiscussione alla medaglia commerciale ad uso e consumo di turisti ed investimento..... quella non è proprio arte. saluti a tutti
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  37. Al Bottacin dovrebbero essercene alcuni, forse gli stessi disegnati dal Verci (che comunque era studioso di grandissima affidabilità). Riguardo alla mia citazione, che riguarda parte di una nota, effettivamente il mio pensiero non è chiaro; in realtà volevo distinguere fra le tessere signorili (usate essenzialmente come medaglie votive, anzi per me sono le prime medaglie della storia occidentale) che hanno dimensioni e stile molto diversi da altri gettoni carraresi, identici alle tessere mercanitili, che associano 'anche' altri stemmi e monogrammi. Purtroppo vedo ora che l' 'anche' è saltato, ma non è che non sapevo che gran parte di queste tessere hanno lo stemma ed il cimiero, avendo avuto la fortuna di poterne osservare e maneggiare parecchie. La differenza tra le due classi è quindi essenzialmente stilistica, ma comunque tale da non lasciare dubbi. Nella stessa nota (in RIN 1999) indicavo anche un confronto con le tessere sabaude. Salve, Andrea
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  38. meno male che sempre piu` gente sta vedendo la luce! e` ora di finirla di privilegiare la conservazione sulla rarita` della moneta praticamente non sappiamo quasi niente di tutte le varieta pre 1800 , conii , circolazione , tirature , valori e stiam a discutere dei baffi di uno piuttosto che dei capelli dell altro. e` inutile avere gente che ti distingue un BB+ da un qSPL e poi non sappiamo come funzionava il sistema monetario romano del III e IV secolo
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  39. Di solito l'acquisto di una moneta è l'ultimo atto di un processo di studio e di approfondimento storico cui segue se non proprio una programmazione almeno una traccia del percorso con il quale si desidera documentare ciò che è oggetto del nostro interesse culturale specifico , per il resto... la qualità è un fattore soggettivo, chi ha molte disponibilità economiche è bene che punti ad un livello qualitativo superiore; chi è stato meno baciato dalla fortuna dovrà accontentarsi di ciò che il convento passa; ma già lo studio e la ricerca numismatica sono un bene di per sè più che appagante. un saluto da cesare augusto
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  40. Buona sera a tutti vi posto la monetina segnala da Fabry come dubbia. La moneta è autentica e va catalogata come contraffazione o imitazione dell'epoca per una colonia. In questo caso parliamo di uno zecchino che quando ho acquistato da una nota asta riportava nel cartellino contraffazione per il levante a nome di Alvise Mocenigo III. La classificazione può essere discutibile, ma non ho approfondito questo aspetto perchè non sono interessato a questa tipologia di moneta che avevo acquistato all'epoca per avere un tipo in collezione, ma sull'autenticità non si discute.
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  41. Anch'io sono del parere che la patina delle monete non debba essere alterata in nessun modo. però mi chiedo anche: se siamo alla presenza di una moneta antica in rame totalmente illeggibile che con i normali lavaggi con acqua calda o comunque con prodotti non corrosivi non migliora le facciamo un bel bagno elettrolitico e ritorna leggibile un BB+ ma rame lucido e ci si accorge che è magari un R1-R2 ? Non abbiamo recuperato un pezzo di storia importante? Non vale la pena?
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  42. Dalla foto mi sembrerebbe bordo largo al D/ e stretto al R/
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  43. Credo che sia normale, anche a me è capitato, una volta mi è capitato persino di guardare la mia collezione e pensare: "ma in fondo cosa m'interessa di questi tondelli di metallo !" mi son fatto due bicchieri di chianti ed è passato subito
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  44. Aggiungo un arrivo fresco fresco, acquistato oggi nell'asta Gorny 205, lotto n. 4168: VICENZA Comune, Bailardino Nogarola, Podestà, 1313 - 1317 e 1320 - 1329. Grosso aquilino. Ar gr. 1,42 d: CIVITAS (Scudo del Vicario tra due stelle) Aquila spiegata a Sx. r:. VI CE NC IE Croce intersecante la legenda. rif. CNI 1/2; Biaggi 2985.
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  45. Le monete riferite a Cangrane I d. Scala, sono, il denaro e il grosso riportato dal Perini come primi scaligeri e il grosso di Vicenza. vedi Murari in " le monete di Cangrande e quelle di Alberto II e Mastino II. "
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  46. Dopo aver quasi completato la Repubblica (quelle "facili"), dopo aver iniziato il Regno (sempre con le "facili"), dopo aver "saltellato" tra le "romane", facendo seguito ad una mia passione precedente (ed attuale) quale lo "studio" della storia locale, mi è sembrato "logico" mollare tutto (si fa per dire....) per iniziare con le monetine della zecca di Pesaro...... L' impresa non è facile, ma è questo che la rende più affascinante........ Ogni tanto si trova qualcosa ai mercatini, qualcosa appare anche sulle aste on-line, ed i prezzi sono quel che sono......, anche ai convegni a volte, ma i prezzi.... non parliamo delle Aste...... Beh, e allora ? direte voi...., arrivo al dunque! Giorni fa ho deciso di "farmi" un regalo: partecipare ad un' Asta, (sì, una di quelle con la a maiuscola!), visto che in catalogo erano presenti tre monete di Pesaro(!). Quindi, presa una mezza giornata di permesso (l' asta si è svolta martedì e mercoledì scorsi), martedì pomeriggio mi sono recato all' estero (leggi San Marino) ed ho presenziato per la prima volta ad un' asta numismatica...... Non lo nego, ero teso ed agitato, mi son seduto in sala e non avevo preso neppure il numero-cliente per poter fare le offerte e non vi dico dopo cinque minuti..., con il battitore che aggiudicava o ritirava lotti a raffica (ne aveva quasi 700 solo nel pomeriggio!!!) con altri che acquistavano lotti a raffica per migliaia e migliaia di euro..... mi sono sentito piccolo, ma piccolo, ..... piccolo..... così! E dire che ero lì per spendere quasi un mese di paga per due o tre monetine, e non mi pareva poco, prima, prima che, tanto per fare un esempio, un "cinque doppie" di Genova (33,36 gr. d' oro RRRR) andassero aggiudicate per 23.000 euro!!!!!!! (Solo ieri ho saputo che il giorno dopo è stata aggiudicata "una rupia" 1921 (Vitt. Em. III) per la modica cifra di 92.000 euro! Sì, avete letto bene!!!! Tornando a me, nel mio piccolo che.... mi sentivo, sono "riuscito" a prendermi due monetine "pesaresi" (che già avevano avuto offerte), con il battitore che mi chiedeva conferma con uno sguardo tra il compassionevole e l' incredulo, quasi certamente aveva capito che ero lì, sprovveduto ed "indifeso" a spendere il poco che avevo per una cosa futile come delle monetine medievali tosate e consumate........ Poco dopo sono passato "alla cassa" perchè, esattamente come un bambino, non potevo aspettare oltre di avere in mano le "nuove", il regalo che mi ero fatto...... Ma non erano solo quelle il regalo, questo comprendeva tutto, vedere la sala con tanto di commercianti e "nababbi" che si contendono monetine a suon di "ex milioni", vedere come è possibile mettere in asta centinaia di lotti in un pomeriggio, vedere le commesse correre tra le file a portare i foglietti delle aggiudicazioni, ecc. ecc., beh, debbo ammetterlo, è stato bello anche se è durato poco (e non è stato neanche gratis), anche sentirsi piccolo piccolo in quella sala e fuori...... Ebbene sì, è tutto qui quello che volevo dirvi, scusate se vi ho annoiati tanto a lungo per così poco....... (e dire che qui in Agorà non posso allegare nemmeno le immagini.......) CIAO
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