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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/31/12 in tutte le aree

  1. Cari lamonetiani, grazie per tutta la solidarietà ricevuta, non dormo da 8 giorni e ho i nervi a pezzi. I miei colleghi dopo che mi hanno visto trattare come un comune delinquente mi guardano con diffidenza. Dopo i fatti del 23 marzo mi sono dovuto giustificare pubblicamente a difesa della mia immagine. Mi sembra di stare in Iran, ma quale democrazia, mi hanno sequestrato il computer 8 giorni fa avevano detto che me lo avrebbero restituito...neanche l'ombra...dovevano fare solo una copia e poi restituirmelo così aveva detto il capitano dei Carabinieri...sto ancora aspettando. Al momento sto scrivendo le mie memorie difensive a mano poi quando mi renderanno indietro il computer riporterò tutto sui file. Ecco il motivo del mio silenzio in questi giorni, adesso sono in un internet point di Torino e devo scrivere veloce perchè mi costa 1 euro ogni 15 primi. Mi sento di morire dentro e vado avanti per mia moglie e i miei figli che in questo momento sono lontani perchè sto frequentando un corso a Torino. L'unica cosa che fa sentire meglio è scrivere forse da tutto questo ne uscirà un libro dal titolo l'agnello numismatico, perchè solo con gli agnelli in questo paese si sa fare la voce grossa. Per me questo è un gesto di profonda codardia. Cari lamonetiana vi scrivo umilmente per sfogare la tristezza, la depressione, la spossatezza che in questi giorni di silenzio mi assalgono in continuazione. Il mio stato di angoscia mi perseguita da quando ho sentito mia moglie piangere per quello che stava accadendo, da quando al cospetto del Capitano dei Carabinieri ho firmato la notifica dell'avviso di garanzia, da quando le mie monete mi sono state sequestrate dopo averle acquistate, studiate e classificate con amore per la cultura storica del nostro Paese che servo. L'aspetto più triste di tutto l'evento è l'essere considerato un cittadino disonesto che non rispetta le leggi. Anche se tecnicamente sono solo indagato l'impatto della situazione per me è stato molto duro e pur avendo il conforto dei miei parenti più stretti, dei colleghi, del mio avvocato e dei miei amici collezionisti di monete non riesco a non pensare alla mia posizione di indagato. In questi momenti penso ai giorni precedenti alla consegna dell'avviso di garanzia che sono trascorsi nella massima serenità ravvivata dal mio amore profondo verso mia moglie Stefania e i miei bambini Nicolò e Alessandro, che per il lavoro che svolgo, in diverse circostanze tra missioni all'estero e l'attuale corso di Stato Maggiore ho dovuto trascurare. Nei giorni scorsi ho studiato tanto e ho frequentato un corso intensivo di inglese che mi ha consentito di migliorare e consolidare il mio livello di conoscenza della lingua. Ho approfondito le mie conoscenze sulle materie militari. Il tutto teso a migliorare le mie conoscenze professionali al fine di servire il mio paese con il massimo impegno e competenza. Consapevole e ambizioso nel volermi sempre mettere in discussione con una costante e progressiva assunzione di responsabilità. Questa spiacevole circostanza mi ha posto in una condizione ambigua dove da un lato provo odio per la numismatica ma dall'altro amore perchè credo nella conoscenza e nella ricerca storica di ciò che ci appartiene. La mia colpa è stata quella di aver ricevuto una formazione umanistica. Una madre insegnante di latino e greco che mi ha educato nel rispetto della cultura tutta incentrata sull'arte, la letteratura, la poesia che hanno da sempre scandito la storia dell'uomo. Ho frequentato il liceo classico e pur non avendo parenti militari con molta caparbietà e decisione ho vinto il concorso pubblico per accedere alla scuola militare nunziatella di Napoli. Una decisione difficile, in una fase della vita in cui si è ancora bambini, il traumatico distacco dalla famiglia di origine. Tutto questo perchè dentro di me sentivo crescere l'ardore, la passione e la vocazione di servire il mio Paese per il bene di tutti. Con dedizione ho continuato a servire l'istituzione che in questi giorni sto avendo fiducioso come punto di riferimento. In queste ore mi sembra di morire e ripercorro i momenti più significativi della mia vita trascorsa. Mi sto colpevolizzando e cerco di capire quali errori posso aver commesso nel curare la mia collezione di monete. Di sicuro sono stato superficiale nell'inserire sul sito subito.it le 29 monete romane accusate di essere di illecita provenienza, ma l'ho fatto in buona fede, alla luce del sole consapevole della loro lecita provenienza. Mi pento di aver iniziato a fare un pò di attività di scambio e compravendita di monete presso circoli e convegni, ma l'ho fatto sempre in modo sano e onesto venendo incontro al piacere dei collezionisti. Ho iniziato lo scorso settembre a fare un pò di compravendita un pò spinto dagli altri collezionisti che erano soliti farlo un pò per una situazione economica che negli ultimi tempi era divenuta un pò difficile con il prograssivo costo della vita che non mi avrebbe più consentito di curare i miei interessi numismatici. Adesso sto soffrendo per tanti motivi. In primo luogo penso agli eventi futuri che nella peggiore delle ipotesi potrebbero ostacolare i miei avanzamenti di grado e i miei prossimi impieghi fuori area. In particolare il prossimo luglio dovrei essere impiegato come Ufficiale addetto alla pubblica informazione di UNIFIL in Libano. In secondo luogo penso continuamente ai momenti particolari vissuti nelle precedenti missioni all'estero in particolare in Afghanistan, dove ho ricoperti incarichi di alta responsabilità e vissuto momenti particolari e anche di tensione che rimarranno sempre dentro il mio cuore. Le bare dei quattro alpini di Belluno della Brigata Alpina "Julia" caduti per la Patria in un angolo assolato, desolato e polveroso dell'Afghanistan. Le mie lacrime sono rimaste lì in quella stanza adibita a camera ardente mentre in preghiera giuravo dentro di me di onorare con il servizio ed ogni semplice gesto quotidiano il loro coraggio, il loro senso del dovere e amor di patria che in quel momento era rappresentato dal loro cappello alpino, fotografia e tricolore. Il tricolore è la bandiera che da 19 anni onoro tutti i giorni ed è la stessa bandiera per cui sono morti tutti i soldati italiani che mamme, papà, nonni, fratelli, mogli, figli e amici stanno ancora piangendo. Ricordo un mio grande Comandante, Generale nel 2008 comandante della Julia, ha comandato in Afghanistan tanti uomini e soprattutto li ha riportati tutti a casa sani e salvi dalle proprie famiglie. Me lo ricordo durante un attacco con bombe da mortaio contro la base italiana di Herat nel cuore della notte, al buio, rispettando le basilari regole tattiche, con elmetto e giubbotto antiproiettile indossato impartiva gli ordini ai suoi diretti collaboratori. In particolare al sottoscritto per quanto concerne gli aspetti di pubblica informazione si preoccupava di formulare un comunicato stampa organizzato in modo da non spaventare le famiglie dei circa 4000 servitori della patria che in trepidazione attendevano il nostro rientro a casa. In queste ore ho pensato molte volte ad alcuni momenti della mia ultima missione in Afghanistan ad Herat, quale Military Assistant del Comandante del PRT. In quella circostanza ho supportato il comandante nel delicato compito di guidare un team di ricostruzione provinciale teso al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione locale. Ricordo quando durante gli spostamenti con l'autoblindata (che adesso non c'è più perchè distrutta in occasione dell'ultimo attacco subito ricorderete nello scorso maggio), il Comandante sdrammatizzava i momenti di tensione e paura si quella paura che anche noi soldati proviamo quando sapevamo dall'intelligence di muoverci in un contesto molto pericoloso con l'elevato rischio di saltare su un ordigno o di essere colpiti da un veicolo carico di esplosivo. Pertanto di quei momenti ricordo l'apparente serenità e consapevolezza che lo stavamo facendo per tutti gli italiani mentre di fatto mi sentivo stringere le parti intime del mio corpo. Nei pensieri che mistanno bombardando il cervello non c' è solo posto per gli eventi che hanno caratterizzato la mia vita professionale, ma anche i momenti importanti e quotidiani vissuti unitamente alla mia famiglia. Il giorno del mio matrimonio con Stefania, la donna della mia vita, il mio faro e un grande punto di riferimento che mai nella mia vita avrei voluto deludere. Poi la nascita dei miei figli Nicolò e Alessandro che quotidianamente insieme alla costante determinazione di mia moglie mi vedono impegnato nel delicato compito di essere responsabile della loro educazione basata sulle buone norme di comportamento del vivere civile e nel rispetto delle leggi. Questi bambini sono la luce dei miei occhi e la mia missione di vita, mi vedo sempre in loro, sono il mio cuore. In particolare il più grande cerco di seguirlo in tutto e di capire le sue emozioni, i suoi desideri, le sue aspirazioni e le sue didifficoltà per essere sempre vicino a lui nei momenti di debolezza quale spalla solida su cui si può sempre contare. Poi lo seguo nello studio, al momento sta frequentando la quarta elementare, è bravo, volenteroso, si impegna, ci tiene e un pò mi rivedo in lui. Penso anche ai momenti in cui guardavo le monete insieme a lui e gli insegnavo a distinguere una moneta romana da una moneta veneziana da una moneta genovese. Ha imparato i simboli delle autorità politiche e religiose impresse su quelle monete: i volti degli imperatori, le varie divinità espresse nei rovesci delle monete, il leone di S.Marco, il castello di Genova e le croci tipiche nei rovesci delle monete medievali. Come giusto che sia in questi giorni ho recitato con mio figlio non informandolo sulla situazione che stavo vivendo perchè non sarebbe stato giusto inquietarlo e al tempo stesso non lo avrebbe capito. Adesso Nicolò in storia sta studiando gli antichi egizi, ma quando arriverà ai romani e mi chiederà di vedere le monete come gli avevo promesso cosa gli racconterò? non lo so, mi viene il magone e mi pervade anche un gran senso di colpa nei suoi confronti. E pensare che gli avevo promesso che avrei chiesto il permesso alla sua maestra di portare quelle monete, che adesso mi sono state tutte sequestrate, in aula per condividere il momento culturale tutti insieme. Sig. Procuratore scrivo tante cose perchè è l'unico modo che allevia parte della mia profonda sofferenza. Da soldato, come ho sempre fatto, anche se per un semplice hobby, mi assumo in pieno tutte le mie responsabilità affidando la mia vita nella sua decisione tesa al rispetto dell'equità e della giustizia italiana. Sri Commercianti ho letto i vostri commenti e sono rimasto perplesso. Molte monete che mi sono state sequestrate le ho comprate presso i vostri negozi e non mi riferisco alle romane ma anche alle veneziane e genovesi, magari come per quelle genovesi e chi vuol capire capisca le ho prese da privati ma con la certificazione della casa d'asta nazionale o negozio. I Carabinieri quando hanno visto i documenti non hanno voluto sentire ragione perchè hanno messo in dubbio la vostra onestà per verificare ulteriormente la provenienza. Quindi cari commercianti invece di invitare alla prudenza forse vi conviene parlare con i vostri clienti "referenziati" e convincerli a rivedere le cose perchè così non si può più andare avanti. Cari amici lamonetiani ci vediamo la prossima volta magari con delle novità io non ho nulla da perdere e vi assicuro che so combattere poi sono di origine napoletane e come dice un detto il napoletano si fa secco ma non muore!!!!!!!!!!!non ho nulla da perdere perchè oltre alla dignità di uomo e alla mia immagine non c'è nient'altro. Chi volesse inviarmi elementi utili o magari sa qulcosa da dietro le quinte di questa triste vicenda può farlo inviandomi una mail al [email protected] grazie a tutti ...........e non per ultimi grazie mamma e papà che mi state vicino vi abbraccio e teniamo duro!!
    9 punti
  2. Ciao a tutti :) Avendo studiato un "mattone" di storia economica per un esame all'università; ho avuto modo di studiare, in maniera globale e non molto approfondita, la realtà economica di 400, 500, 600, 800 e 900 (il 700 non era in programma :whome: ). Diciamo che l'esame ha stimolato la curiosità di conoscere le monete che erano mezzo di scambi commerciali. Faccio una brevissima e banalissima traccia di sfondo per poi arrivare al dunque :) Gli scambi commerciali si sono intensificati con le nuove scoperte geografiche e con lo sviluppo della navigazione, cartografica, ecc.. Le principali nazioni che solcarono i mari furono inizialmente Spagna e Portogallo nel 400; successivamente raggiunte e scavalcate da Olanda e Inghilterra nel 500 e nel 600. Gli scambi commerciali avvenivano con America, Asia e Africa. Principalmente erano scambi con colonie europee ed ogni nazione aveva rapporti e politiche commerciali differenti con le realtà extraeuropee... Ora arrivo al dunque: gli scambi commerciali con paesi extraeuropei avvenivano con merci e metalli preziosi ma anche con monete. Quali furono le monete che "solcarono i mari" in queste epoche? E quali furono gli strumenti di pagamento utilizzati da queste nazione ne traffici del 400, 500 e 600? Spero di aver reso l'idea di ciò che mi piacerebbe conoscere e vedere con qualche foto magari :) Grazie, Matteo
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  3. la stella c'è anche in questa Libertas.. http://www.vcoins.co...?idProduct=4776
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  4. E' un unicum, RIC 667. Ciao
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  5. Salve. Sembra questa: http://www.wildwinds.com/coins/sear5/s5788.html
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  6. Non Ti conosco Bernardo, ma capisco e sento il tuo profondo malessere. E' poco se non futile esprimere solidarietà unicamente per questa via, perciò propongo ai responsabili de "Lamoneta.it" di aprire una libera sottoscrizione (Agnello Numismatico) per sostenere le spese legali e, contemporaneamente, coinvolgere i più svariati mezzi di comunicazione. No, non è normale tutto questo! :angry:
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  7. L'esempio Canada, naturalmente, porta il giorno della partenza per il centesimo americano più vicino. In teoria—in teoria—io sono abbastanza duro circa il penny degli Stati Uniti. Se ha un senso, tenerlo; se non ha senso, va. (Anni fa, ho vissuto qualche tempo nell'universo chiuso monetazione di militari americani all'estero—non è stato utilizzato il penny e i prezzi sono stati arrotondati invece. Ha funzionato bene.) Parole coraggiosi! Ma temo che quando il cent... va bene, non romperà il mio cuore, ma certo si piegherà. Penny sono la denominazione della prima infanzia; penny erano il posto che ho incontrato Abraham Lincoln. E l'indiani pochi centesimi, già in pensione quando ero un ragazzo, erano la vecchia America, seduto in ciotole, in attesa di essere toccati. Così la perdita del sec canadese significa che il penny americano sarà troppo essere partente. Ancora, c'è quella linea dal film Gladiator: "Ma non ancora!" :) v. -------------------------------------------------- The Canadian example, of course, brings the day of departure for the American cent nearer. In theory—in theory—I am quite hard-hearted about the U.S. penny. If it makes sense, keep it; if it doesn’t make sense, it goes. (Years ago, I lived some time in the closed coinage universe of the American military overseas—the penny wasn’t used, and prices were rounded instead. It worked fine.) Brave words! But I’m afraid that when the cent goes...well, my heart won’t break, but it sure will bend. Pennies are the denomination of earliest childhood; pennies were the place I met Abraham Lincoln. And the Indian pennies, already retired when I was a boy, were the old America, sitting in bowls, waiting to be touched. So the loss of the Canadian cent means the American penny too will be departing. Still, there’s that line from the movie Gladiator: “But not yet!” :) v.
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  8. Salve. Nel confermare la piena solidarietà e comprensione a tutti gli amici che, pur in buona fede come dichiarato, sono incappati nelle note disavventure...credo che potrebbe essere finalmente utile licenziare su queste pagine un vademecum...su come stare veramente tranquilli...fino ad inauspicabili passi falsi o colpevoli disattenzioni. Per la verità stavo meditando la cosa già da qualche tempo. Poichè la cosa richiederebbe per completezza anche storica e culturale...un minimo di impegno e qualche post...si rende opportuno pubblicarla in apposita discussione...dopo aver reperito il tempo e l'attenzione che mi abbisognano per procedere al riguardo. Un salutissimo a tutti.
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  9. grosso ..da 4 ..per un peso do 1.4 g diam 18 mm............scoperto oggi ..................[/url
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  10. Un piccolo lavoretto per gli amici della sezione...........da questa sequenza credo si riescono a carpire molte incongruenze. Buona visione.
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  11. Medaglia devozionale ovale con bordo rialzato,bronzo/ottone,del XVII sec.- D/ Busti accollati di Gesù è Maria,aureolati,volti a SX.- R/ Gesù crocifisso,sopra in alto a sx il sole e a dx la luna,nel campo scritta su otto righe;IESV-XPS.//..O..- VENI// I.PA..-....VS// HOM - ..OES// I.VER- CARI// IXP..- VXP//SPX -PSI//...-..A.-(scusa, ma la scritta non è tanto identificabile).Questo tipo di medaglia difendeva da ogni male e calamità.Ciao Borgho.
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  12. Mi dispiace ma credo che neanche a quella cifra trovi qualcuno che te le compra !!! :D
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  13. Caro Luciano, sicuramente ci divide qualche generazione, è vero, ma credimi, mi sono "buttato" in una professione dove non avrò di sicuro nemmeno l'aria che respiro, ho ben chiara la situazione in cui versa l'Italia, in generale e nella Cultura nello specifico. Quello che dico sempre è che quando nessuno si muove siamo noi a doverci muovere, non è vedere le cose con desiderio o con accezioni presuntuosamente positive, è con fatti che voglio portare avanti qualcosa. Ho sempre pensato che quelli che consigliano di allontanarsi dalla mia o da professioni simili alla mia sono, in parte, la rovina non tanto della professione, ma del concetto, del pensiero, della filosofia della nostra professione. Mi fu consigliato a questa maniera a suo tempo e per fortuna non ho ascoltato se non con l'"orecchio della sfida".
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  14. Non ho molto da aggiungere a quanto riportato nella scheda dell'asta che ho linkato. Se può servire sottolinerei i seguenti aspetti. La tua moneta è commentata da Crawford quale esempio di utilizzo sociale della moneta a Pestum. Siamo abituati a monete romane del periodo repubblicano marcate dal nome di un magistrato responsabile dell'emissione; sulle emissioni di Paestum il nome o le sigle che compaiono possono anche non essere quelle di un magistrato, ma di un cittadino che di sua tasca copre le spese dell'emissione come offerta in favore dei concittadini. La teoria di Crawford è infatti che tutta l'emissione di Pestum in epoca tardo repubblicana sia volta a distribuire risorse alla popolazione della città. E' in questo senso che Crawford interpreta la legenda SP DD SS ML che compare al rovescio della scena di coniazione di moneta, come Sua Pecunia Dono Dedit Senatus Sententia Milia, ossia il pretore Q. Laur. (Laurea Q.f. Polla oppure Laurentius ?) con autorizzazione del Senato (della città di Paestum) donò migliaia di monete. Il frumento presente sulla bilancia, lascia intuire a quale scopo. Da sottolineare che per Crawford l'autorizzazione, Senatus Sententia, si riferisce al senato di Paestum non a quello di Roma. Esistono altre interpretazioni, ad esempio SS starebbe per sesterzi, ma sembrano meno probabili. La moneta è un semisse come ovvio per la presenza della S in esergo; Crawford riporta 13 esemplari al n. 25/1 dell'articolo The Form and Function of a Subsidiary Coinage in La monetazione di bronzo di Poseidonia-Paestum (istituto Italiano di Numismatica, 1971). Gli esemplari riportati (ad esempio McClean 1151-1152, BM 107-108, Copenhagen 1372, etc.) hanno un peso variabile da 6,30 a 3,22 g, senza un orientamento degli assi di conio preferenziale. Il Rutter HN Italy la riporta al n. 1238 (semisse, 19 mm) Luigi
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  15. L'idea di un database ufficiale su cui ogni collezionista può registrarsi (eventualmente paga anche un importo annuale che serve alla manutenzione dei server) e caricare le sue monete potrebbe essere una soluzione. Se questo database fosse messo a disposizione dalle soprintendenze ad esempio si potrebbe ottenere che ogni moneta caricata acquisisce un suo numero di "targa" che si porterà dietro per sempre cosicché ad ogni futura transazione la moneta cambia proprietario ma non numero di targa e rimane pertanto tracciabile. Ogni collezionista potrebbe in futuro quindi esigere che la moneta che acquista (sia da commerciante sia da altro collezionista) abbia il numero di targa che lo rende tracciabile e registrato. Naturalmente servirebbe un periodo tecnico minimo per consentire a tutti, commercianti e collezionisti, di caricare tutte le monete in possesso in quel dato momento. Dopo tale periodo concordato con le soprintendenze, tutte le monete in circolazione dovrebbero essere state registrate e quindi non più attribuibili a scavi illeciti. Naturalmente resterebbe da regolarizzare e concordare a priori con le medesime soprintendenze il trattamento riservato alle monete acquistate all'estero (quindi debitamente accompagnate da certificazioni di provenienza) e tutte quelle monete "ritardatarie" caricate dopo il termine per tanti svariati motivi. Una cosa del genere dovrebbe tutelare quantomeno le monete registrate e considerabili quindi non sequestrabili.... Naturalmente un'operazione del genere dovrebbe essere discussa tra tutte le parti coinvolte e quindi Associazioni, Circoli, Soprintendenze e Autorità Competenti.
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  16. 1. disegno del bozzetto (bozzettista) UOMO 2. modello in cera (scultore) (molto più grande della moneta, circa 15-20 volte per le monete euro) UOMO 3. modello in gomma (stampo negativo) MACCHINA 4. modello in resina (positivo) MACCHINA 5. utilizzo del modello per ridurre una replica in acciaio più piccola MACCHINA 6. il punzone ottenuto viene controllato attentamente e perfezionato dall' incisore UOMO 7. trattamenti termici sul punzone 8. creazione di numerosi coni a partire dal punzone 9 . coniazione bozzettista - scultore - incisore , potrebbero benissimo essere la stessa persona, come tre o più persone... dipende! in questa pagina della BCE ci sono un po' di immagini http://www.ecb.int/euro/changeover/2002/photos/html/index.it.html
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  17. Ciao, ne ho una coppia FDC periziata e sigillata...può interessare?
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  18. Non ho mandato le monete tedesche perchè non le ho ancora in mano. Non ti devi preoccupare perchè in teoria abbiamo altre monete da scambiarci io e b27 e sicuramente ci ricorderemo di te. Il grosso comunque è stato mandato a Torino tramite mio figlio e devo dire che per me è stato un bel sollievo.
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  19. reficul riguardo al krause conviene che dividi per i 4 volumi che ci sono
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