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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/30/12 in tutte le aree

  1. Sono d'accordo con te e infatti mi riferivo proprio a quelle persone quando ho scritto dei "ritardatari".... dovrebbe essere un'iniziativa ufficiale delle soprintendenze e non di LaMoneta.it con adeguata diffusione della notizia mediante organi di stampa, tv, circoli, etc... per il resto siamo nell'era di internet e, come già avviene per prenotare una visita, pagare un'assicurazione, fare il 730, anche per registrare una moneta potrebbe diventare la normalità. Per i più refrattari potrebbero sempre nascere dei servizi offerti dalla stessa soprintendenza (quindi nuovi posti di lavoro).
    3 punti
  2. Vi segnalo un articolo - che ritengo molto interessante - sulla figura del monetarius durante i secc. VIII-IX nel territorio del Regnum: Castagnetti, A., Monetieri nei secoli VIII e IX, in «Studi storici Luigi Simeoni», 2010, pp. 19-30. Qui è possibile scaricarlo: http://centri.univr.it/rm/biblioteca/scaffale/Download/Autori_C/RM-Castagnetti-Monetieri.pdf
    2 punti
  3. eccolo.....naturale del suo colore....!!! :lol: ....un piacere per gli occi....!! :lol:
    2 punti
  4. forse ci dimentichiamo una cosa...non tutti i collezionisti d'italia sono iscritti a questo sito o si sono aggiornati all'era internet...ne conosco diversi di buoni collezionisti che a tutt'oggi neanche sanno come fare a comprare on-line e si affidano solo e soltanto ai mercatini o convegni, figuriamoci inserire in un database on-line le foto delle proprie monete...senza contare la quantità infinita di monete italiane sparse per il mondo...quelle come si identificano??? personalmente la vedo come una bella iniziativa ma difficilmente realizzabile
    2 punti
  5. Ciao Rex Siciliae, Il catalogo regno di Sicilia http://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-RS, che sto portando avanti anche grazie alla consulenza di molti appassionati di monetazione siciliana è abbastanza aggiornato. Naturalmente ha come base l'ottimo lavoro dello Spahr, ma con alcuni aggiornamenti rispetto lo Spahr. Ne elenco alcuni: Denaro Carlo d'Angiò con ritratto http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CIA/35 attribuito da Spahr Federico e Giacomo d'Aragona.. Denaro coniato durante il vicariato mancante nello Spahr http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-VFM/1 con le varie varianti. L'ultimo picciolo emesso in Sicilia http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-C2M/9 mancante nello Spahr foto e descrizione completa del grano coniato dallo zecchiere Pietro del Pozzo sotto Filippo III http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FLC/12 6 anni su 16 mancanti nello Spahr del grano battuto da Filippo IV http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FLC/12 prova in rame del 2 tarì sotto Carlo VI http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-C61/13 mancante nello Spahr variazioni di rarità, queste effettuate con molta cautela, ad esempio il denaro con palmizio Carlo d'Angiò da R4 a un generoso R2 http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CIA/33 questi sono solo alcuni delle variazioni rispetto lo Spahr. Penso di poter dire che il catalogo Regno di Sicilia di Lamoneta è un ottimo strumento per studiare la monetazione siciliana ed aggiornato costruito sulle solide basi dello Spahr. Antonio
    2 punti
  6. .........ora e sua....!!. :lol:
    1 punto
  7. Denunciare le proprie monete? Ma come? E la proverbiale "riservatezza" dei collezionisti numismatici dove la mettiamo? Scherzi a parte...ma poi, credete davvero che l'auto (o l'etero)-schedatura delle proprie monete risolverebbe il problema dei sequestri? Facciamo un esempio, ambientandolo in un sistema ove vigesse la schedatura. Acquisto una moneta classica da un venditore privato di Ebay il quale, pur vendendo online monete "schedate", viene ritenuto un probabile delinquente. Scatta la denuncia nei confronti del seller e, per "l'effetto domino" che ben conosciamo, si vanno a controllare tutti coloro che risultano aver acquistato dal quel venditore. Fase A: si sequestra la moneta o le monete incriminate e, come al solito, anche tutto il resto; Fase B: il collezionista esibisce le "schede" e dice di avere tutto il materiale in regola (così come oggi i collezionisti - e Antonio mi sembra fra questi - ,esibiscono le ricevute di acquisto delle monete); Fase C: il P.M. nomina un perito, il quale effettua la verifica fra le monete sequestrate e le "schede"; Fase D: se la verifica da esito positivo (a tot monete equivalgono tot schede), il materiale verrà restituito e il collezionista assolto; se la verifica da esito negativo, succederà invece qualcos'altro). Ma scusate: non è più semplice acquistare le monete con ricevute, certificato di autenticità e provenienza ed esibire tutto questo in caso di sequestro? Così come è stabilito dall'attuale normativa? Ma scusate ancora: secondo Voi la Soprintendenza, ricevendo la schedatura di una moneta, si assumerebbe il rischio di garantirne implicitamente la liceità solo per ciò stesso? Guardate che stiamo parlando di casa nostra, dove, tanto per dirne una, si richiede che sia il collezionista a dover dimostrare di non aver rimosso dal sottosuolo una moneta che gli inquirenti gli ritrovano in casa all'interno di un album.... Non è che forse stiamo sognando un film di fantascienza che non è stato ancora girato? M.
    1 punto
  8. L'anno non è importante in se. Potremmo fare 1800 come 1600, ognuno classificherebbe comunque le sue e il lavoro spetterebbe a noi, sarebbe come dividere il lavoro immenso fra tutti i collezionisti e se questo potrà aiutare anche alla vendita occasionale fra privati si può anche affermare che una moneta da me catalogata potrà magari andare ad un altro collezionista, così potrò dire di aver lavorato anche per altri e più nello specifico per l'acquirente del caso. Vi faccio un esempio. Quante epigrafi esistono al mondo? Tantissime, sia che si riferiscano ad un linguaggio latino, greco o etrusco eppure già da una ventina d'anni è iniziato un processo di catalogazione completa online e utilizzabile da tutti. Dalla prima all'ultima, TUTTE, senza preferenze, dal piccolo pezzo con una lettera alla lastra con un intero cursus, dalla più originale alla più ridondante. Eppure lo stanno facendo più università insieme, da Heidenberg in Germania alla Sapienza di Roma all'università di Siena e Firenze. È vero, il lavoro è diverso, nel senso che lo scopo sarebbe diverso, ma anche il nostro oltre che utile a noi stessi nel privato lo sarà anche per la Numismatica e per la Cultura del Bene in generale. Potrebbe essere consultabile a livello piramidale, alle autorità, completo di nome e cognome del proprietario, al singolo solo la scheda della moneta tipo i nostri cataloghi. Pensate che il lavoro all'apparenza è immenso? È vero, ma ripeto, a ognuno il suo e comunque andrebbe studiato bene il tutto...e se poi qualcuno si offrirà per l'amico poco capace con il pc, tanto meglio, in alternativa, le Associazioni, i Circoli, potrebbero portare avanti delle lezioni per "educare" il collezionista a farlo in autonomia. Internet è il presente e sarà il futuro, impensabile non prenderlo in considerazione. Le immagini? Non necessariamente utili all'istante e comunque come prima, aiuti dai circoli. Se poi qualche solitario non vorrà farsi avanti, beh, imparerà dai figli o dai nipoti...:D Insomma non è poi così utopistico e a non renderlo tale ci sarebbe la nostra voglia di migliorare il sistema! Sempre detto che alla fine non si fa mai nulla, bene, diamoci qualche pedata! Andrebbe bene la quota per mantenere il server, anche se realmente commissionato dalla soprintendenza mi aspetterei lo mantenesse lo Stato. Se creato da privati e poi "sostenuto" dal MIBAC come strumento, vada per la quota. Voglio dire, dopo qualche "chiacchierata" con chi di dovere potremmo farlo anche noi per dimostrare che si può fare e per renderlo utile anche a loro sin dal principio...una sorta di: Circolo virtuale lamoneta con il patrocinio del Mibac e sostenuto dalla NIP e da tutte le associazioni numismatiche. Insomma, utopia è altro. E comunque se dopo questo non fossimo ancora a Paradise City, saremmo almeno sulla Stairway To Heaven...;)
    1 punto
  9. sempre piaccere oservarli.....!! :lol:
    1 punto
  10. buonaserra amici....ecco un griffo nel tutto il suo splendore......!!! :lol: ....prima la croce.....!! :D
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  11. Personalmente mi sembra un sistema un pò complessso,ci sono collezioni con monetine tantissime di nessun valore,molti collezionisti anziani non usano Internet e non fotografano,penso poi a questo punto anche ai costi di un'operazione incredibile di questo tipo che la burocrazia e le pratiche amministrative aumenterebbero e noi vogliamo snellire lo Stato, non caricarlo di adempimenti che ricadono poi ancora sul contribuente, piuttosto penserei a una forma di autocertificazione al limite ,usata in tanti settori ormai anche nell'edilizia e impiantistica che non mi sembrano settori minori. Ma poi perchè tutti i privati dovrebbero catalogare tutte le loro monete, quando quasi tutti i musei non lo fanno e le tengono negli scantinati e non sanno esattamente cosa hanno ?. Il problema è che bisogna rigirare il problema , è lo Stato e la Magistratura se ha delle prove certe e inoppugnabili , se uno viene preso con le mani nella marmellata ,che deve provare l'inoppugnabilità della colpevolezza e non il povero malcapitato a discolparsi e poi venire scagionato nella maggior parte dei casi.
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  12. Personalmente sono convinto, e non da oggi, che il futuro sia quello delineato da Mirko8710 e centurioneamico. E non mi riferisco solo all'Italia, ma all'intera comunità numismatica; basta pensare ai problemi che stanno avendo commercianti e collezionisti americani alla luce dei vari M.O.U. che gli USA hanno sottoscritto e sottoscriveranno con vari paesi dell'area mediterranea.
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  13. dipende dai gusti personalmente la considero arte ....il fatto che costano care è lo stesso discorso delle monete : un'opera di Castellani costa come (se non di più) un Luca Giordano uguale la divisionale Proof del Vaticano costa più di un Dupondio romano ...... per il fatto che sono super-falsificate uguale allora non dovremmo collezionare le romane perchè ci sono moltissimi falsi in circolazione Matteo
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  14. Ieri navigando in un negozio V-Coins tedesco sono incappato in questa insolita moneta, coniata al tempo di Caligola nella città di Aigeai (RPC I 4036) e delle dimensioni di un asse, che abbina sui due lati il ritratto di Alessandro e quello di Giulio Cesare. Non so se questa moneta sia un unicum o se vi siano altre emissioni che accoppiano i due grandi condottieri. Il prezzo è molto sostenuto, a dispetto della non eccelsa conservazione. Particolare il ritratto di Alessandro, il cui profilo mi ricorda quello del calciatore Stefan Jovetic. :D
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  15. L'idea di un database ufficiale su cui ogni collezionista può registrarsi (eventualmente paga anche un importo annuale che serve alla manutenzione dei server) e caricare le sue monete potrebbe essere una soluzione. Se questo database fosse messo a disposizione dalle soprintendenze ad esempio si potrebbe ottenere che ogni moneta caricata acquisisce un suo numero di "targa" che si porterà dietro per sempre cosicché ad ogni futura transazione la moneta cambia proprietario ma non numero di targa e rimane pertanto tracciabile. Ogni collezionista potrebbe in futuro quindi esigere che la moneta che acquista (sia da commerciante sia da altro collezionista) abbia il numero di targa che lo rende tracciabile e registrato. Naturalmente servirebbe un periodo tecnico minimo per consentire a tutti, commercianti e collezionisti, di caricare tutte le monete in possesso in quel dato momento. Dopo tale periodo concordato con le soprintendenze, tutte le monete in circolazione dovrebbero essere state registrate e quindi non più attribuibili a scavi illeciti. Naturalmente resterebbe da regolarizzare e concordare a priori con le medesime soprintendenze il trattamento riservato alle monete acquistate all'estero (quindi debitamente accompagnate da certificazioni di provenienza) e tutte quelle monete "ritardatarie" caricate dopo il termine per tanti svariati motivi. Una cosa del genere dovrebbe tutelare quantomeno le monete registrate e considerabili quindi non sequestrabili.... Naturalmente un'operazione del genere dovrebbe essere discussa tra tutte le parti coinvolte e quindi Associazioni, Circoli, Soprintendenze e Autorità Competenti.
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  16. ho letto la parte riguardante le tessere carraresi nel libro relativo al catalogo delle tessere del duomo di orvieto, orbene, ci sono alcune cose che non mi tornano e alcuni, a mio avviso, errori interpretativi. innanzitutto non si parla di F ai lati del carro o delle molteplici F ai lati del cimiero e qui, per me, siamo di fronte a un errore interpretativo perchè, salvo prova contraria, mi sembra di leggere sempre e solo F gotiche... qui le lettere vengono interpretate come H (le due ai lati del carro o del cimiero) e di A (quello che arka definisce l'attacco megalomane di Francesco)... ma francamente io ci vedo sempre e solo F più o meno fatte bene, tranne forse (e dico forse!) in quel fatidico esemplare che abbiamo analizzato a più riprese dove, forse, potrebbero esserci due K (?)... che sarebbero anche coerenti pur restando valida l'ipotesi che si tratti sempre e comunque delle due solite F, evidentemente mal fatte in un conio. in questo scritto si sottolinea come le tessere venissero approntate con un conio unico e non con un sistema di punzoni accoppiati, e questo ci può stare. si parla poi dell'utilizzo delle tessere ponendo l'attenzione sulla loro differenza con le coeve tessere toscane di chiara matrice mercantile. Qui si tira in ballo Vanni (il suo lavoro mi risulta introvabile) che vede un impiego magistraturale più che mercantile per le tessere carraresi, cito: [...] cioè un utilizzo simile a quello dei pezzi emessi dall'Arte di Calimala: ritiro dei torselli dopo la registrazione, funzioni inerenti alla carica stessa di Rettore o relative all'Ufficio della Sensaria. In un primo momento essendo tutta la corporazione e il fondaco stesso di proprietà statale, nella tipologia iconografica delle tessere veniva ribadito questo concetto, riproducendo l'arme dei Da Carrara ed elementi araldici che rappresentassero la signoria. Si tratta di quegli esemplari che presentano su un lato il carro, stemma dei signori di Padova, circondato da una corona di rosette pentafile o esafile, semplici o alternate a cerchietti. [...] In un periodo successivo invece quando il fondaco divenne di proprietà privata dei Da Carrara, venne inserita una variante tipologica rappresentando su un lato della tessera gli stemmi di quelle società o famiglie mercantili che avevano una compartecipazione finanziaria alla gestione del fondaco o i cui membri ricoprivano cariche all'interno della corporazione". In seguito, nello stesso articolo, in chiusura, viene citato Saccocci secondo il quale: "[...] le tessere signorili sarebbero quelle con lo stemma parlante della casata - il carro - e il cimiero, e non andrebbero confuse con altri tipi di tessere che allo stemma dei Da Carrara associano altri stemmi o monogrammi e che appaiono del tutto simili, per stile e per tecnica, alle tessere mercantili. Secondo Saccocci questi esemplari carraresi legati a stemmi o monogrammi sarebbero tessere mercantili tout court, probabilmente realizzate per qualche compagnia operante a Padova sotto la giurisdizione dei Carraresi". ora, questa più volte citata tipologia di tessere che abbina gli emblemi carraresi con stemmi araldici e/o monogrammi di altre famiglie o di corporazioni mercantili... dove sono? esistono? sono i disegni ripresi dal verci e presenti nel catalogo de lamoneta ai numeri 13, 14, 16, 18 e 19? ma queste specifiche tessere esistono oppure si è disquisito solo so alcuni disegni di cui, se non esistono esemplari noti, nessuno può garantire circa la loro autenticità?
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  17. Al link seguente trovi molte informazioni: http://numismatica-francese.simone-numismatica-e-storia.lamoneta.it/moneta/FR-13/28
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  18. La terza è ciò che rimane di una moneta romana di Costanzo II° - un bronzetto con al verso FEL TEMP REPARATIO tipo questa ( solo per esempio)
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  19. Anche la seconda, dovrebbe essere un gettone Inglese del XIX secolo - ( se non erro) forse i cosidetti Coventry Halfpenny
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  20. Ciao La prima da 2 Spielgeld è un gettone che richiama alla moneta tedesca da 2 pfennig Veniv ausato per giochi da tavola e per insegnare la monetazione ai bambini infatti SPIEL = GIOCO GELD = DENARO
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  21. Queste monete potrebbero essere un buon punto di partenza per iniziare una collezione...da come parli della storia che esse raccontano sei sulla buona strada!!! :good:
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  22. Ciao e bentornato ad Arcano, uno dei miei primi "amici" in ordine temporale qui sul Forum. Spero che questo tuo post rappresenti una ripresa del tuo interesse per la numismatica romana e della frequentazione per il Forum, ben sapendo che negli ultimi anni avevi avuto pensieri ben più importanti nella sfera personale privata... Ciao, a risentirci Illyricum :)
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  23. Infatti guardandola meglio si intravede,ma nulla toglie la bellezza di questa opera d'arte. Complimenti di nuovo e benvenuto nel mondo delle medaglie borboniche. :)
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  24. sai che adesso ci vedo la corona radiata , potrebbe essere un dupondio....
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  25. wreck e` un incidente , come shipwreck o wrecked car per indicare un rottame o spazzatura usi di solito il termine junk , come junk box oppure rubbish
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  26. non credo sia una moneta sembra un gettone mi pare di vedere il moro corso o uno dei 4 mori della sardegna ciao
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  27. " Si è notata una forte propensione delle Forze di Polizia ad avviare procedimenti penali legali legati alla culturalità o al presunto illegittimo possesso di monete ..." Perchè tutto questo ? Il settore Beni Culturali è diventato molto " attenzionato "sui siti in particolare ,perchè dispiegare tutti questi mezzi ,uomini ,risorse per casi di nove sesterzi ? Sono quelle 9 monete che interessano allo Stato ? Per poi metterle negli scantinati. Io temo che si voglia far vedere che si fa qualcosa prendendo pesci piccoli o inquisendo persone che loro stessi sanno che saranno dopo molti anni e peripezie assolti. E tutto questo mentre gli scavi reali nei siti continuano e i beni culturali italiani scompaiono e finiscono all'estero . E' più facile come sempre colpire un piccolo o meglio un innocente che un potente pericoloso ; nel contempo vengono calpestati i diritti di inermi cittadini che vengono trattati come malviventi con procedure da blitz usati per le catture dei mafiosi e dei terroristi. Temo che si voglia distrarre il cittadino da problematiche ben più grandi e urgenti che ci sono oggi in Italia, andare a vedere la pagliuzza e non vedere le travi. Questo comunque non succede solo nel campo della Numismatica e dei Beni Culturali, che non sono diversi da altri campi e settori della Società ,colpire il piccolo, stare lontano dai grandi e non " chiari " interessi, è molto più semplice e facile,spesso in Italia si agisce così purtroppo.
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  28. Dai non credo che un documento possa essere sparito da un archivio (anche se esistono a volte dei fondi costituiti proprio da documenti che gli eredi restituiscono dopo la morte del parente "studioso"). Piuttosto sono convinto che in occasione di un qualche trasferimento la busta che conteneva i documenti sia stata smembrata o semplicemente abbia cambiato nome. A Venezia, ad esempio, quando hanno riordinato il fondo della Mensa Patriarcale hanno cambiato la numerazione delle buste, per cui adesso è quasi impossibile ritrovare una pergamena in base alle vecchie citazioni. I nostri sigilli non riesco a trovarli ma magari sono sotto il naso...
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  29. è sicuramente un pezzo molto Raro che va acquistato solo a banconota in mano per giudicare meglio gli eventuali restauri, detto questo il catalogo del 2010 CNPI gli dà una quotazione di 700,00 in SPL quella del 15 07 1896 e di 900,00 quella del 22 10 1903 mentre in FDS non esiste....Ciao Massy
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  30. IMMAGINI DEI BOZZETTI UFFICIALI
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