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  1. rick2

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/25/12 in tutte le aree

  1. La moneta deve essere così come si trova, al massimo una piccola pulita. Una volta passata sotto le mano di orefici, artigiani ecc. ecc. perde tutto il suo fascino e il suo lungo cammino nella storia.
    2 punti
  2. Provo a dire la mia anche se in realtà sono uno di quegli utenti del forum che soprattutto nell'ultimo periodo partecipa poco attivamente alle discussioni, basta vedere quanti messaggi ho all'attivo dalla mia iscrizione al forum! Penso che se questo forum e questa sezione euro siano così frequentati qualcosa di bello di sicuro c'è: la disponibilità di molti utenti, soprattutto nei confronti dei nuovi arrivati (come lo sono stato io un paio di anni fa), la presenza di informazioni su praticamente ogni tipo di domanda che un collezionista si pone, iniziative (razzie) che seppur a volte bistrattate e sfruttate hanno permesso a molti di noi di riempire i buchi della nostra collezione e combattere i prezzi astronomici del mercato, grazie a persone che si sono messe al servizio di altri. Insomma, lo vedo come un forum completo! Poi i problemi ci sono... è vero che ci sono periodi in cui ci sono meno discussioni "interessanti" e si vedono sempre i soliti post, ma è anche vero, come si diceva qualche messaggio fa, che l'euro è una moneta giovane, e che è difficile trovare sempre spunti e discussioni di un certo rilievo. Io per primo, uso molto il forum per la lettura e per la mia conoscenza, ma spesso non mi sento abbastanza competente per aprire nuove discussioni. Per questo reputo fondamentale i lavoro di chi ha molta più esperienza di me, ha più conoscenza e ha volte ha anche semplicemente più fantasia per cui riesce a trovare nuovi spunti. Penso che ci sia sempre da migliorare, ma partendo da quanto di buono già fatto finora e già presente finora, senza stravolgere l'attuale organizzazione: basterebbe che tutti partecipassero e offrissero al forum il meglio di quanto possono dare: ci sarà chi apre nuove discussioni, chi dice la sua, chi semplicemente legge... ma in questo modo il forum rimane vivo!
    2 punti
  3. Scusate, ma finché mettete di mezzo Padova mi tirate sempre dentro :guitarist: , anche se non volessi. Allora, nel caso del carrarese si tratta semplicemente di un conio molto usurato, che è stato come dire ringiovanito attraverso una ripunzonatura sul conio con la tecnica descritta da Ghezzi, in questo caso abbastanza malfatta, del braccio ad ore sei (tutta la croce è un unico punzone, quindi l'intervento evitava di dover rifare il conio, praticamente). Per quanto riguarda i fiorini, invece, io credo si tratti, ma potrei sbagliarmi, soltanto di immagini realizzate con la stessa tecnica, direi sopraffina, soltanto ad un diverso stadio di usura del conio. Infatti se osservate bene la seconda serie dei fiorini, quelli con la meravigliosa rete dei monticelli (che nel punzone sono in rilievo come sulla moneta, ricordatevelo sempre), potete anche notare che presentano nel complesso un'incisione molto più nitida, proprio perché più freschi, mentre negli altri l'incisione è meno netta, perché più usurati. Cosa può essere successo, allora: secondo me lavorando il punzone l'incisore provetto ha inciso quell'area con dei tratti incrociati fino a formare una rete di losanghe (tipo bandiera bavarese o croata per intenderci), poi con il suo bravo bulino ha continuato ad operare fino a trasformare questa scacchiera in una splendida e realistica rete di monticelli perfettamente disposti in diagonale (si capisce perché venivano pagati tanto: con quelle capacità bisognava evitare che andassero a lavorare per i falsari). Un volta che questa immagine positiva era stata trasferita in negativo sul conio, mano a mano che questo si usurava l'allargamento dei particolari conseguente allo smussarsi degli spigoli vivi su conio riportava in vita l'originale scacchiera (o losanghiera? Boh). Questo secondo me appare evidente osservando il primo esemplare della prima serie, che sembra realizzato con le due diverse tecniche, ma semplicemente è più usurato nella parte bassa. Questa non è un fantasia che mi è venuta al momento: l'osservazione dell'usura dei coni è spesso il solo modo per riconoscere l'andamento di una sequenza di coni completa, che già viene fuori una volta su mille tentativi (non penso siano moltissimi i numismatici italiani che hanno avuto la fortuna di individuarne una intera, e quindi di porsi la fatidica domanda: e ora da che parte va? - cioè qual è l'inizio e qual è la fine? - Per loro fortuna tre di questi si incontrano regolarmente nella stessa biblioteca ed hanno avuto la possibilità di scambiarsi tutte le loro esperienze). Infatti questo tipo di osservazioni lo insegno a lezione, ed i ragazzi si divertono anche, perché poi li metto alla prova confrontando vari esemplari e spesso ci beccano. Mi pare perfetto l'intervendo di Eligio, anche se credo che bulino, nella monetazione medievale, non venisse quasi mai utilizzato direttamente sul conio (ma solo sul punzone), se non quando era proprio necessario 'ringiovanire' coni usurati per non interrompere la produzione. Uno dei perché lo racconta Cellini nel suo trattato sull'oreficeria (disponibile in rete, credo). Tuttavia questo non sminuisce per niente le sue cautele (di coniazione se ne deve intendere, con quel soprannome) perché sappiamo che i punzoni di un incisore potevano poi essere utilizzati anche dopo che il suo incarico era terminato, in alcuni casi anche a decenni di distanza (mi ricordo qualcosa del genere a proposito di Piacenza mi pare, ma non sono sicurissimo). Credo che l'impressione di Marinfalier sia normalemente vera un po' dappertutto, però devo dire che proprio a Padova abbiamo il caso di un incisore che ha lavorato per diversi zecchieri, almeno a giudicare dalle monete. Saluti ed ora fate pure fuoco :bash: Andrea :D
    2 punti
  4. Torino, 24.03.2012 0re 02.40 Non riesco a dormire perché quello che è accaduto in data odierna ha sconvolto la mia vita di onesto servitore dello Stato, uomo, padre e marito. Questa mattina a partire dalle 10.00 fino alle 13.30 ho subito un sequestro della mia collezione privata di monete antiche, medievali e rinascimentali oltre al fatto di aver ricevuto un avviso di garanzia per ricettazione e traffico di reperti archeologici di illecita provenienza. Oltre alla mia collezione privata mi è stata sequestrata anche la collezione di monete del mio amico Dr Antonio Olivari, regolarmente acquistata presso esercizi commerciali specializzati, messa a disposizione per un’attività di scambio e compravendita presso i circoli numismatici, i convegni, sui portali ebay e subito.it. Il mio stato d’animo al momento è dilaniato dall’offesa della mia persona trattata come un vile delinquente solo per aver coltivato fino ad oggi una nobile passione, come l’ultimo re d’Italia Vittorio Emanuele III. Dall’età di 10 anni colleziono monete, da quando una mia zia sorella di mia nonna (entrambe scomparse) mi regalò 5 franchi della Repubblica Francese. Da quel giorno dentro di me è nata la voglia e il desiderio di raccogliere monete provenienti da tutto il Mondo. Una passione alimentata dal fatto che attraverso l’osservazione della moneta fantasticavo nell’immaginare il paese ufficialmente rappresentato. Ho ancora conservato un foglio su cui avevo elencato tutti i paesi rappresentati dalle mie monete che mio figlio Nicolò di 9 anni a distanza di 20 anni ha continuato a completarlo e integrarlo. Con il passare degli anni ricevevo monete da mio padre, dai parenti e dagli amici. Il gesto per me era di profondo significato infatti le monete hanno acquisito una forte valenza affettiva. Con il passare degli anni in proporzione alla mia maturità intellettuale i miei interessi culturali sono cambiati. A partire dal 07.04.2006 ho iniziato a collezionare le monete romane che mi erano state regalate da una mia zia paterna in occasione del mio ventottesimo compleanno. Nessuno può immaginare la gioia che è nata in me nel possedere quelle monete. Monete in conservazione modesta di materiale povero che avevano sicuramente circolato e adesso rappresentano la nostra storia. A quel punto è nata una passione che mi ha portato allo studio approfondito della nostra storia antica e della numismatica. Ho cominciato con un libro che mio padre mi aveva regalato all’età di 10 anni. Ho cominciato a comprare il settimanale di “cronaca numismatica”, ho ripreso i fascicoli di monete del Mondo curato dalla Bolaffi. Mi sono iscritto al forum di numismatica la moneta.it dove ho cominciato a conversare con numismatici che coltivano la mia stessa passione. Ho iniziato a farmi inviare i cataloghi d’asta delle principali case che ho utilizzato prima come materiale di studio poi come riferimento commerciale per procedere all’acquisto delle monete. A questo punto ho iniziato ad acquistarle e collezionarle. Le ho comprate dai commercianti, delle case d’asta e mercatini della domenica. Non ho mai speso grosse cifre mediamente 20 – 30 euro. A testimonianza del fatto che non ero alla ricerca del pezzo unico, del bene archeologico ma semplicemente di monete comuni emesse in grandi quantità e presenti nell’ attuale mercato numismatico. Residente nell’area del Friuli Venezia Giulia ho cominciato ad approcciarmi allo studio delle monete dei dogi di Venezia dalla fine del 1200 fino al 1700. Inoltre frequentando spesso la Liguria, terra di origine di mia moglie, ho cominciato a collezionare monetine in mistura dei dogi di Genova. L’acquisto della moneta per me era un momento unico. L’ho sempre testimoniato associando alla moneta un codice progressivo con l’iniziale del mio nome A abbinato ad un numero. Ho iniziato nel 2006 con A01 e sono arrivato oggi 24.03.2012 ad A501. In ogni codice descrivevo i caratteri salienti della moneta: L’autorità emittente, il periodo, la data di emissione, il giorno dell’acquisto, il nome del commerciante e la località del mercatino dove le avevo acquistate. Oltre a qualche regalo ricevuto da mio padre che ha sempre supportato questa mia nobile passione. Queste monete per me rappresentano anche momenti unici trascorsi con la mia famiglia o viaggi per impegni di lavoro: Venezia, Roma, Pesaro, Napoli, Civitavecchia, Genova (i regali di mia moglie presso la casa d’asta Ghiglione) e per ultimo Gerusalemme, città magica dove ho acquistato una piccola prutah di Erode Archelao in un negozio di numismatica autorizzato. Ho preso quella moneta perché aveva circolato nel periodo di Gesù, e questa mattina quando sono arrivati i Carabinieri mi sono sentito un po’ nel bosco degli ulivi. Non ho ricevuto violenza fisica, ma spirituale, morale, d’immagine, il cuore mi sanguina. Ho ancora impresso la sguardo dei miei colleghi increduli mentre il “Brigadiere” accompagnava il Capitano in Aula a prendere la borsa con i suoi libri. Torniamo al punto del commercio. Il discorso è molto semplice perché quest’anno la manovra mi ha privato del mio aumento stipendiale di 420 euro. Questa privazione proporzionata al costo della vita che continua progressivamente ad aumentare mi ha portato di fronte alla decisione di non continuare nell’acquisto delle monete per dare la precedenza ad altre priorità. A questo punto non mi sono arreso e a partire dal mese di settembre a cedere monete per conto del Dr Antonio Olivari ai collezionisti. Le monete che ho ceduto in occasione dei congressi, dei mercatini e sulla piattaforma ebay non erano antiche ma moderne dal 1700 in avanti. Poi avevo fatto il famoso annuncio su Subito.it delle 29 monete romane che lì è rimasto nel dimenticatoio anche perché non le ho mai vendute. A tal proposito rappresento di essermi reso conto di essere controllato quando il sig Marco Benigni il giorno 11 febbraio mi ha contattato in merito all’annuncio su subito.it per avere foto e listino delle monete. Il mio comportamento è rimasto immutato quando il 16 marzo alle 15.02 mi ha nuovamente contattato via mail informandomi che in settimana sarebbe passato a Torino. Avevo capito tutto, avrei potuto nasconderle come fanno i vili delinquenti ma non l’ho fatto perché sono un cittadino onesto che paga le tasse, lavora e soprattutto rispetta le leggi. Non ho nulla da nascondere, di fronte a un mandato di perquisizione non ho battuto ciglio e le monete le ho consegnate spontaneamente. L’accusa per cui vengo indagato è infondata perché non ho mai commerciato reperti archeologici di illecita provenienza. Adesso mi sento bruciato, mi hanno violentato, mi hanno tagliato le ali, la voglia di diventare perito numismatico e collaborare per un tribunale. Pertanto avevo cominciato un principio di collaborazione con la Dssa Monica Baldassarre dell’Università di Pisa per lo studio e la classificazione delle monete in mistura di Genova. Maturavo il sogno di intraprendere con l’aiuto di mia moglie un’attività commerciale per trovare una valida e onesta alternativa per arrivare serenamente alla fine del mese. Non ho una casa di proprietà, vivo in una tranquilla zona di Tolmezzo, conduco una vita molto semplice e vivo quotidianamente con il peso di trascurare la mia famiglia, mia moglie e i miei figli per il fatto di aver messo sempre l’istituzione davanti a tutto. Ho iniziato da bambino a 15 anni. Scuola Militare Nunziatella, Accademia Militare di Modena, Scuola di Applicazione, 1° Reggimento Artiglieria da Montagna e 3° Reggimento Artiglieria da Montagna a Tolmezzo. Ho ricoperto sempre incarichi di responsabilità e prestigio per la forza armata e mi sono sempre esposto con il lavoro, lavoro e lavoro…..e nel poco tempo libero famiglia e monete. Ho trascorso complessivamente 25 mesi lontano dalla mia famiglia per servire l’istituzione: 2002 – Kossovo- Comandante di Sezione 2004-2005 Kabul – Comandante di Sezione 2006-2007 Herat - Military Assistant del Comandante del PRT 2008 – 2009 Herat – Portavoce del Contingente RC-W Capo Ufficio Pubblica Informazione 2010 – 2011 Herat – Military Assistant del Comandante del PRT Sono coniugato dal 9 febbraio 2002 con Stefania e ho 2 figli Nicolò e Alessandro Antonio Bernardo Torino 24.03.2012 ore 04.20
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  5. Ma questo vale solo per le monete più comuni.
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  6. Un altra figura da Repubblica delle Banane.........ed è inutile dire che poi tutto si risolverà per il meglio, perchè la rabbia, lo stress, la delusione, anni di vicende legali, le parcelle degli avvocati, il rischio di "sparizioni" di materiale.........da chi saranno ripagati?
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  7. Ognuno di noi ha un modo diverso di collezionare. Io per esempio le monete in oro del Regno le comprerò in FDC sin dove le mie tasche possono, perchè la mia collezione del Regno (Umberto I tutti gli anni e tagli, gli altri due regnanti solo tipologica) è impostata sull'altissima conservazione, ovvero FDC. Però personalmente quando mi capiterà di comprare monete in oro pre unitarie o straniere, sinceramente queste le preferisco circolate, non per un fatto di rivalutazione (io NON venderò mai la mia collezione a meno che non mi troverò in un futuro in mezzo ad una strada),semplicemente perchè hanno un loro fascino. Sai i film mentali che ti puoi fare? :D Chissà chi ha preso quel dollaro in oro, magari un ricco commerciante, oppure quei franchi in oro chissà a chi sono appartenuti, magari a qualche nobile :P Insomma ognuno di noi ha il proprio modo di collezionare e Bronsen pian piano capirà come vorrà impostare la sua collezione :)
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  8. SIRACUSA:Costantino V con Leone IV(741-775)Rame;SPAHR N°333(esistono molte varieta'di questo conio) TAV.X-----D:/busti coronati di Costantino V barbuto e Leone IV imberbe,ambedue in clamide con la mappa nella destra.In altotra le due teste una crocetta;nel campo a sx. K,a dx. A E O N R:/Leone III barbuto in piedi,in clamide,tiene con la destra l'asta di una croce;nel campo a sx. A E O N a dx. A E C N.....Ae diametro 19 gr.2,20/3,63...........Ecco fatto!!!!!!!!!!!!
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  9. nella seconda foto, sulla destra si intravede in alto una :Greek_Delta: ed a mezz'alteza sempre a destra una :Greek_epsilon: ??? perchè se così fosse, anche io ho una moneta con il retro (o il Drito) Uguale! l'unica pecca che la mia ha l'altra faccia incrostata..
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  10. e` quelle altre che ti avevamo identificato , con le 2 teste da un lato e 1 dall altro, mi pare costante II o costantino IIII
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  11. Andrea, allora perchè non apri una bella discussione sugli incisori? A parole ci sono tanti buoni propositi, poi nessuno li mette in pratica. Però guardate che a parlare ci vuole poco. Se siete contrariati da quello che dico non vi agitate, mi posso permettere un opinione. La mentalità sbagliata di cui parla Euripe è quella di chi trova le monetine "strane" e crede che valgano chissà quanto. Ma non solo collezionisti quelli. Io di gente così ne conosco, ma non è che sia un problema. E' normale. Però poi se si criticano questi utenti tutti addosso. Questo posto è pieno di controsensi. O no? Potete credervi superiori perchè avete guardato gli incisori o che altro, ma ricordate che la cosa che "i sapienti" devono fare è rendere edotti quelli che considerati "inferiori". Io non vedo nulla di tutto questo, ma solo critiche sterili. Voi probabilmente siete o credete di essere Numismatici (Cioè studiosi delle monete), ma essere Collezionisti non è per niente una vergogna. Qui lo sono quasi tutti. Il buon collezionista conosce le tirature, riconosce le monete, sa quel che è accaduto all'emissione e quant'altro. Poi sapere chi ha inciso è per chi vuole approfondire ancora, ma quello è un Numismatico. Io credo. Il collezionismo è così, è come raccogliere le figurine dei Calciatori, i Puffi, le carte dei Pokemon, i dischi, le chitarre, i fazzoletti e via dicendo. Lo si fa perchè ti diverti, è bello il colpo d'occhio quando apri il raccoglitore ecc. Il rispetto è alla base di tutto. Se vogliamo fare qualcosa dobbiamo proporre senza gettare fango sugli utenti.
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  12. Purtoppo io mi sono solo permesso di constatare dei dati di fatto, e come giustamente dice anche AndreaMCMLXXVIII quante discussioni interessanti sono state lasciate andare in seconda terza o anche quarta pagina per dare spazio a discussioni superficiali tipo quando emettono i rotoliini, oppure quanto valgono i 2 euro con lo sciatore..ecc.... Mi spiace ma non c'è la mentalità giusta, questo è il mio parere. Io non sono contro le razzie , (non lo sono mai stato) ma è pur vero che sono le uniche discussioni che destano interessse passando davanti a tutto il resto. Questo è il mio pensiero, (non ho la pretesa di avere la verità in tasca) ma concedetemi di poter esprimere la mia opinione.
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  13. Ciao Daniloantonia, in effetti così è. Anche quelle postate a confronto hanno subito dei "restyling" più o meno evidenti o estesi, sui rilievi e sui fondi, che son stati perlomeno levigati e/o abbassati. E mi pare che anche le patine non abbiano un'aspetto così "genuino"... ;) Come detto nei post precedenti è prassi diffusa nelle case d'asta internazionali. Il mio intento era comunque di evidenziare ad un occhio meno allenatole differenza stilistiche dei ritratti e dei rovesci. Trovare una foto di una moneta bella, analoga, con patina assolutamente autentica è un'impresa. In realtà indico ai meno avezzi il seguente link, noto a chi è più esperto, con patine SPETTACOLARI: http://www.sesterzio.eu/patine/galleria.htm C'è, casualmente, un IVDAEA e un FELICITATI AVG. Ironia della sorte, anche qui trovi in nota: Adriano, sesterzio. D/ Adriano. R/ Galea. Intensa e variegata patina malachite, a tratti scrostata sul bordo. Non esclusi interventi di ripulitura nei campi. Pressochè... un'epidemia... Ciao Illyricum :)
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  14. Buonasera a tutti, caro paulby lei ha ricevuto risposte da molte delle persone più competenti che abitano questo forum, quindi mi creda che tutto ciò che le è stato scritto è la pura e semplice verità.. e non servo certo io, che sono uno degli ultimi arrivati in questo settore, a confermarlo quanto piuttosto i risultati d'asta, la sempre minore proposta di pezzi in alta/altissima conservazione...ormai chi vuole iniziare una collezione ha più speranze di beccare un MB e sperare di sostituirlo in futuro....ma questo non glielo consiglio, anzi, mi unisco al coro di quelli che le dicono: punti alle stelle, certo certo sempre tenendo d'occhio il portafoglio, altrimenti.....:D Personalmente ho studiato parecchio prima di potermi permettere, badi bene non economicamente ma intellettualmente, la mia prima medaglia ( anzi le mie prime, furono due). Per convinzione personale applico il principio di comprare solo quello che ben conosco, quindi le consiglio di studiare il periodo che più le piace, quello a cui è più legato. Poi si vedrà se un domani ci guadagnerà il doppio o il triplo di quello che ha speso, putroppo siamo nelle mani del mercato e se domani cento collezionisti si svegliano decidendo di immettere contemporaneamente nel mercato le proprie collezioni di medaglie pontificie il mercato inevitabilmente colerà a picco... Studi, perchè solo studiando conoscerà un settore ed avrà a disposizione quella marcia in più che farà la differenza nei suoi acquisti, trasformandoli in ottimi acquisti... Poi collezioni per diletto intellettuale, per spirito di conoscenza, per esercizio di stile culturale, stia poco attento a quanto farà quella data medaglia fra 5 anni, sia più bravo degli altri nel riconoscere il pezzo importante e a pagarlo il giusto, solo così potrà metter su una collezione non solo di valore ma una collezione che sia sua in quanto ne rispecchia gli interessi... Saluti
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  15. Beh e che dire! ottimo esemplare, difficilissimo trovare di meglio...i busti accollati al dritto sono davvero fantastici, per nitidezza e particolari millimetrici....Poi la patina, un bellissimo punto di blu che immagino abbia anche leggeri riflessi violacei...Splendidi i fondi, al dritto soprattutto sembra quasi di guardare un pezzo coniato proof tanto è il contrasto tra busti e fondi.... insomma....una vera meraviglia, complimenti...
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  16. visto che ho solo 17 anni penso che iniziero con i cent di VEIII per fare esperienza e poi salire passando dall'argento fino all'oro. leggendo i vostri commenti, mi sa che non è il periodo di spendere così tanto. :)
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  17. Ciao Personalmente anche io ho chiesto molti consigli prima di capire cosa volevo collezionare. Credo che tu debba scegliere cosa ti piace collezionare prima di partire verso quella strada. Devi pensare che, una collezione d'oro, e' fatta a mio avviso da 2 valori. Il primo e' quello dell'oro, il secondo e' quello della moneta, questo e' formato a sua volta da rarita' e conservazione. Devi scegliere quale strada percorrere. Il valore dell'oro lo pagherai sempre in ogni caso. Al valore dell'oro devi aggiungere il valore della rarita' e quindi di conseguenza conservazione oppure puntare magari solo sulla quantita' di monete se ti fa' piacere. Potresti comprare un marengo raro e ben conservato da 4.000 euro oppure, con i soliti soldi, acquistarne 13/15 che vanno da BB a SPL. Oppure potresti comprare 25-28 mezzi marenghi. Dipende tutto da cosa vuoi vedere quando tiri fuori il vassoio. Io, ad esempio, preferirei vedere 15 marenghi italiani in FDC, ma perche' io son fatto cosi'. Scegli quale filone ti fara' splendere gli occhi, il resto viene dopo. Io la penso cosi'. :)
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  18. ...stiamo parlando di collezionare belle monete o di fare affari con la compra vendita di monete di borsa?? perchè se parliamo di iniziare una bella collezione di bei marenghi, lasciamo perdere le basse conservazioni e puntiamo ad annate comuni ma conservazioni alte, vicino al FDC...quelli non saranno mai soggetti a svalutazioni di nessun tipo....sia che si parli di valore intrinseco del metallo sia che si parli di valore numismatico....e poi...se di passione vogliamo parlare, ma vuoi mettere un bel marengo in FDC poggiato su un bel vassoio in velluto rosso...con i suoi bei rilievi e i suoi bei campi puliti :blum: :blum: :blum: renato
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  19. Ciao Giovanni, complimentissimi per la medaglia anche da parte mia, degna di un museo. Rilievi praticamente intatti, l'hanno toccata sempre con i guanti ;) Un salutone, F.
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  20. Pensa un po'. A me invece hanno raccontato che un libro in più è sempre meglio che un libro in meno... sicuramente sarà una mia impressione fallace, ma pare proprio che la pubblicazione di questo libro non ti sia andata giù. Ti ci sei pure iscritto apposta sul forum... mah.
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  21. Buona domenica a tutti! Provo a dare una mia visione del retro della moneta di Profausto. Ho provato ad evidenziare quello che vedo ed ho notato, sempre se quello che ho scritto risultasse corretto, che ci sono diversi particolari degni di nota. Monbalda pone l' attenzione sulla E. Sugl' esemplari di questa categoria credo che la E sia formata da un grosso rettangolo, quasi un quadrato, come stanghetta verticale e da tre punzoni triangolari come stanghette orizzontali (i triangoli all' estremità sono triangoli rettangoli così che un cateto coincide con la base del quadratino). Nell' esempalre di Profausto invece i triangolini che fungono da stanghette orizzontali sono un pò troppi! Sembra che ci sia stato un salto di conio. A supporto di questa tesi ho notato che anche il contorno perlinato esterno, se proseguito per tutta la moneta, si andrebbe a sovrapporre ad alcune lettere, come la E per esempio. Ci sono poi dei segni, come quello evidenziato con un punto interrogativo che non capisco come, anche, la lettera che precede la E. Anche quella che dovrebbe essere la R, forse a causa di questa ipotetica ribattitura, non riesco a distinguerla. Infine il punto tra le lettere LVCA mi sembra abbia degli apici che corrono tra gli spazi delle lettere, però forse è solo una conseguenza dell' espansione del metallo dopo la battitura...mah? Ultima cosa, questo tipo di E lo riscontrata nei denari di Pisa e al momento non me ne vengono in mente altre!
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  22. E' una bella moneta, con una splendida iconografia al rovescio, peccato soltanto che spesso, anche in questo tuo esemplare, sia molto soggetta a difetti e salti di conio dovuti alla battitura a martello. Comunque un buon acquisto, esemplare poco circolato e non tosato. Questa tipologia negli ultimi anni compare con una certa frequenza, ben più rara a vedersi la versione con il ritratto di papa Urbano VIII al diritto. Ciao, RCAMIL.
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  23. Oggi stavo controllando alcuni biglietti da 5 euro... Mi è capitata una serie di banconote tutte X3383 Ho messo da parte 4 pezzi... di cui una ha il seriale cosi composto: 33833838818 Se non fosse stato per quel numero 1!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Maledizioneeeeee :( Ci voleva un bel 3 ed era fatta..... :(
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  24. Ciao silius1968, dalle foto inviate secondo me è nel complesso un BB-SPL poi in mano potrà essere meglio poi potrei essere stanco e il giudizio strettamente soggettivo e sbagliato spero di esserti stato utile Ciao M.
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  25. C'è poco da meravigliarsi... non è la prima volta purtroppo... Complimenti al "nostro" elledi per il lavoro svolto e per il contributo dato alla Numismatica italiana, con la speranza che torni presto tra noi.
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  26. Per prenderli BB al prezzo dell'oro non è secondo me il periodo giusto, visto quanto costa oggi l'oro (poco più di due anni fa un marengo si pagava 90-100 euro, ora siamo sui 240-260) Io ti consiglio di cercare i FDC assoluti anche se non rari. Visto il trend le monete veramente più belle sono le uniche che "tengono" il valore, talvolta anche l'aumentano ciao
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  27. Il brutto è quando c è gente che ci casca e pensa all affarone, li io userei l espressione "ma come si fa". Se tali aste ci sono è perché prima qualcuno ci ha creduto.
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  28. Leggo con piacere la discussionre aperta da ghezzi60 sugli incisori. Non voglio entrare nel merito delle singole monete fin qui presentate, ma piuttosto lanciare alcuni spunti di riflessione - e conseguentemente di discussione - a proposito non solo degli incisori quanto delle maestranze. La figura dell'incisore è forse la più evanescente all'interno della poliedrica specializzazione del lavoro in zecca. A ben guardare gli elenchi (sia nelle ricerche di William Day che nel database Eligivs, senza dimenticare ovviamente tutti gli altri repertori più o meno completi diffusamente presenti in letteratura) conosciamo pochissimi dei loro nomi. Molto più dettagliata è la conoscenza dei maestri di zecca (o zecchiere che dir si voglia), perché in quanto tenutari della zecca compaiono spesso e volentieri nelle documentazioni ufficiali, come contratti o registri della produzione. L'incisore, invece, è meno conosciuto. Se prendiamo ad esempio gli elenchi del Bernocchi per le monete di Firenze vediamo come conosciamo praticamente tutti i nomi delle maestranze, semestre dopo semestre, ma quasi nulla degli incisori. Per le altre zecche vale lo stesso. A meno che non si tratti di qualche nome famoso nella storia dell'arte (Gian Marco Cavalli, Benvenuto Cellini, Leone Leoni, Gaspare Moroni, per dire solo i primi che mi vengono in mente), i più restano ignoti. Perché? Difficile dirlo con sicurezza. Resta curioso il fatto come in diversi documenti, specie nel Cinque-Seicento, si trovi citato l'incisore come personaggio esterno alla zecca, ossia come lavoratore di altissimo skill a cui erano commissionati i conii, ma che non si occupava solo di quello. Il lavoro di preparazione dei conii poteva essere dato in outsourcing, dietro pagamento di un compenso (elevato) per ogni conio fornito. C'è poi un problema di fondo molto importante. In letteratura si trova spesso impropriamente identificato il maestro di zecca come l'autore dei conii. In realtà sono due figure ben diversi: uno amministrava la zecca sul piano economico, l'altro predisponeva i conii. Quanto poi all'idea che questi incisori si muovessero da una zecca all'altra, niente di più vero, ma si tratta né più né meno di quello che facevano le altre maestranze specializzate, ossia i maestri di zecca. Rimanendo all'ambito fiorentino, che è quello meglio conosciuto grazie alle ricerche di Willam Day (invito a leggere anche il suo contributo al convegno sull'agontano di qualche anno fa!), abbiamo evidenze precise di maestri di zecca toscani in varie zecche, dalla Savoia fino all'Ungheria. Notizie ci sono anche per gli incisori, ma sono meno certe e dettagliate. Proprio per la difficoltà ad individuare oggettivamente gli incisori nelle varie zecche mi sento di invitare tutti a procedere nelle considerazioni in modo estremamente cauto. Magari smorzerò qualche entusiasmo, ma vorrei ricordare che fino all'introduzione massiccia dei punzoni i conii venivano lavorati a bulino... e i bulini erano uguali in tutte le zecche. Quindi non c'è niente di più facile che trovare campiture uguali a Padova, Firenze o in chissà quante altre zecche! Ciò non toglie che queste affinità debbano essere messe in luce, ma da lì a riconoscere la stessa mano di un incisore in dettagli come questi sarei molto prudente. Ben vengano comunque queste indagini, attenzione però a non divagare troppo, c'è il rischio di cadere in sterili speculazioni. E.
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  29. General texts and handbooks 1. Ambrosoli. Monete Greche, 307p. 1899 2. Ambrosoli. Monete Greche. Numismatica Greca, 638p. 1917 3. Babelon. Monnaies Grecques, 160p. 1921 4. Barclay V. Head. Historia numorum a manual of Greek numismatics, 895p. 1887 5, 6. Barclay V. Head. Historia ton nomismaton (Greek) Vol. I. Europa, 760p. 1898, Vol. II. Asia, Afrika, 594p. 1898 7. Cadalvene. Recueil de medailles grecques inedites Europe, 288p. 1828 8-10. Ennio Quirino Visconti. Iconografia Greca Vol. I, 518p. 1823, Vol. II, 540p. 1824, Vol. III, 487p. 1825 11. Evans. “Horsemen” of Tarentum. A contribution towards the numismatic history of Great Greece, 262p. 1889 12. Forrer. Notes sur les signatures de graveurs sur les monnaies grecques, 391p. 1903-1906 13. Gardner. A history of ancient coinage 700-300 B.C, 498p. 1918 14. Gardner. Types of Greek coins, 292p. 1883 15. Hands. Common Greek coins, 180p. 1907 16. Hill. A handbook of Greek and Roman coins, 327p. 1899 17. Hill. 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Pontus, Paphlagonia, Bithynia and Kingdom of Bosporus (Wroth, 373p. 1889). Vol. XIV. Mysia (Wroth, 327p. 1892). Vol. XV. Alexandria and the Nomes (Poole, 570p. 1892). Vol. XVI. Ionia (Head, 621p. 1892). Vol. XVII. Troas, Aeolis and Lesbos (Wroth, 431p. 1894). Vol. XVIII. Caria and the Islands (Head, 541p. 1897). Vol. XIX. Lycia, Pamphylia and Pisidia (Hill, 568p. 1897). Vol. XX. Galatia, Cappadocia and Syria (Wroth, 509p. 1899). Vol. XXIII. Parthia (Wroth, 414p. 1903). Vol. XXIV. Cyprus (Hill, 283p. 1904). Vol. XXV. Phrygia (Head, 725p. 1906). Vol. XXVI. Phoenicia (Hill, 607p. 1910). Vol. XXVII. Palestine (Hill, 567p. 1914). Vol. XXVIII. Arabia, Mesopotamia, Persia (Hill, 635p. 1922) 49. Barclay V. Head. A guide to the principal gold and silver coins of the ancients, from circ. B. C. 700 to A. D. 1, 272p. 1881 50. Percy Gardner. The coins of the Greek Scythic kings of Bactria and India, 332p. 1886 51. Wroth. Greek coins acquired by the British Museum, 416p. 1887-1903 52. Hill. 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  30. parto io con questa lista trovata in un inserzione di ebay Catalogue of Oriental Coins in the British Museum. (Stanley Lane-Poole) - v. 1. The coins of the Eastern khaleefehs, 1875, 300p. - v. 2. The coins of the Mohammadan dynasties, 1876, 306p. - v. 3. The coins of the Turkuman houses of Seljook, Urtuk, Zengee, etc., 1877, 356p. - v. 4. The coinage of Egypt: (A. H. 358-922) under the Fatimee khaleefehs, the Ayyoobees, and the Memlook sultans, 1879, 329p. - v. 5. The coins of the Moors of Africa and Spain: and the kings and imams of the Yemen, 1880, 241p. - v. 6. The coins of the Mongols, 1881, 393p. - v. 7. The coinage of Bukhara (Transoxiana) ... from the time of Timur to the present day, 1882, 191p. - v. 8. The coins of the Turks, 1883, 519p. - v. 9. Additions to the Oriental collection, 1889, 469p. By Henri Lavoix - Catalogue des monnaies musulmanes de la bibliotheque nationale (French) - v.1. Khalifes orientaux, 1887, 625p. - v.2. Espagne et Afrique, 1891, 668p. - v.3. 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  31. ecco l'atra faccia...
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  32. meno male che sempre piu` gente sta vedendo la luce! e` ora di finirla di privilegiare la conservazione sulla rarita` della moneta praticamente non sappiamo quasi niente di tutte le varieta pre 1800 , conii , circolazione , tirature , valori e stiam a discutere dei baffi di uno piuttosto che dei capelli dell altro. e` inutile avere gente che ti distingue un BB+ da un qSPL e poi non sappiamo come funzionava il sistema monetario romano del III e IV secolo
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  33. Eventualmente è più alta la conservazione...
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  34. Ma sarà mica perché di convegni e convegnucci e raduni e amenità varie ce ne sono otto per ogni fine settimana e dato che i collezionisti e i commercianti alla fine sono sempre i soliti, invece di presenziare a convegni che sembrano più tornei di briscola, in quanto a location e organizzazione, ma che costano come serate alla Scala, preferiscono partecipare a quelli che sul campo si sono guadagnati la remuneratività dell'impegno economico per parteciparvi? Secondo me, bisognerebbe chiudere il 95% dei convegni attuali e togliere ai circoli numismatici la possibilità legale di organizzare le pagliacciate che ho visto in giro spacciate per convegni, giornate numistaicofilateliche e raduni vari, e ridare ai convegni NUmismatici Filatelici con la maiuscola le sedi e le organizzazioni che si meriterebbero per la delicatezza del materiale trattato...tutto il resto del collezionabile...sorpresine,tappini, tessere, carte dei Pokemon, capsule e amenità del genere stanno meglio al mercatino dell'antiquariato settimanale o mensile piuttosto che mischiato alle categorie suddette visto che hanno la stessa vita e durata di una candela , collezionisticamente parlando e creano solo confusione. I convegni devono essere organizzati in modi e luoghi adatti, con un minimo di comfort e possibilità di tratatre gli affari comodamente e in sicurezza...è una questione di cifre in gioco, anche...altrimenti non si spiegherebbe perché a Vicenza ci vanno personaggi che non metterebbero piede a Verona neanche morti e non parliamo di fiere del bestiame come in altre location, tra piazzali fangosi, zingari in giro tra i banchi, comitive di sfaccendati che sono lì per puro caso. E nello stesso modo non si spiegherebbe perché altri collezionisti numismatici o filatelici, non metterebbero piede neanche Vicenza preferendo la tratativa in studio o la partecipazione ad aste prestigiose... E magari in questo modo, riducendo drasticamente il numero degli pseudoconvegni e raduni esistenti, i commercianti e i collezionisti potrebbero tornare ad incontrarsi in luoghi, dove di Bulgari con i sesterzi falsi e i reperti taroccati, come scrive caius, non se ne sente neanche il puzzo......
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