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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/17/12 in tutte le aree
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Visto che su questo problema non ci sono altri interventi, passo a dirvi cosa avevo pensato, che in realtà è abbastanza vicino a quanto osservato da Adolfos nel post che vedete quotato qui sopra (ma non mi aspettavo niente di meno da uno dei nostri "signori dei denari" ;)). Guardando un poco più da vicino una serie di questi monogrammi sui denari per Corrado, infatti, mi è sembrato di vedere che l'asta orizzontale, forse a causa della sua lunghezza, non sia sempre stata realizzata con un unico punzone, ma con due, che si raccordano al centro, dove si produce anche un leggero "rigonfiamento" probabilmente non legato solo al processo di battitura. Più raramente è possibile osservare anche un leggero disassamento tra le due parti. Infine in alcuni casi, in cui la linea appare particolarmente sottile e diversa per lunghezza e spessore da tutte le altre impiegate per formare il monogramma e le lettere, non si può escludere del tutto una realizzazione a bulino, anche se data la lunghezza del tratto da realizzare mi pare la lectio difficilior: e forse la sottigliezza si può imputare anche ad una battitura non perfetta, che non ha impresso dunque la linea centrale con la dovuta forza per far espandere bene il metallo in tutto lo spazio predisposto. Questo a maggior ragione nei casi in cui anche le aste verticali del monogramma si mostrano meno incise e larghe del solito. Magari queste annotazioni vi sembrano troppo speciose o non importanti, ma in primis potrebbero spiegare un poco meglio il segno al centro dell'asta orizzontale del denaro corradino di Mario, che ripeto escludo possa essere un cuneo o simile, e dunque un simbolo voluto; secondariamente potrebbero aiutare a capire meglio i processi produttivi in questo periodo. Sarà forse la mia formazione, ma per la mia esperienza il tentativo di ricostruzione dei gesti produttivi può portare ad identificare delle variazioni del tutto soggettive di chi eseguiva materialmente il lavoro, ma spesso può servire anche a caratterizzare di fenomeni più generali. In questo caso, ad esempio, secondo me induce comunque a riflettere su quanti e quali punzoni fossero in uso in quei decenni, su quali e quante le variabili esecutive riscontrate, e - in conseguenza - se e quale grado di standardizzazione delle operazioni di coniazione richiedesse il ritmo produttivo in questo periodo. Infatti, a volte nel corso di questa discussione o altre di questa sezione del forum ho l'impressione che si proiettino al X o al principio dell'XI secolo situazioni che in realtà si verificarono solo a partire da qualche tempo più tardi... Si tratta di una cosa non facile e non banale da ricostruire, ma anche su questo aspetto si basa una migliore comprensione ed una più efficace ricostruzione storica della monetazione di questo arco cronologico, il pieno e poi il tardo XI secolo, momento cruciale per capire quanto avverrà con maggiore evidenza nel secolo successivo, a tutti più conosciuto anche per maggior disponibilità delle fonti stesse. Ecco, per ora concludo e lascio di nuovo la palla alle vostre eventuali considerazioni, sia in merito alle osservazioni estrinseche sulle monete, sia in merito alle altre riflessioni. Per ora un saluto a tutt* à la prochaine (anche per un commento dei denari di scacchi e miroita, che spero proprio non si scoraggi :)) MB3 punti
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se devo spendere dei soldi lo faccio solo per monete dall'spl in su e basta per quelle non in alta conservazione, preferisco rinunciare a una moneta che in quel momento non mi interessa particolarmente per averne un'altra....spendere soldi per monete in bassa conservazione ho smesso per il semplice fatto che a rivenderle si recupera a malapena la spesa sostenuta come ha appunto scritto vwgolf !per il momento mi accontento di questo littore in bb,se poi mi verrà voglia di averlo in alta conservazione vedrò il da farsi2 punti
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Nelle stranezze, errori di conio, ed altre amenità varie un posto in prima fila lo merita sicuramente questa madonnina di Pio VI per Roma ringiovanita di circa 100 anni. E' un conio conosciuto dal CNI Stato Pontificio Pio VI (Giovanni Angelo Braschi di Cesena) 1775-1799 Madonnina da 5 Baiocchi 1707 (sic!) Roma, Rame grammi 18,097 33,27mm D/ PIVS PAPA SEXTVS ANNO XXIII nel campo ✶/ BAIOC / CHI / CINQVE sotto, nel giro, =1707=. Rv: SANCTA DEI – GENETRIX busto nimbato e velato della Madonna, a sinistra; sotto, T.M (Tommaso Mercandetti, incisore) Taglio liscio ↑ Conservazione : modesta (quasi BB) - Rarità: rarissima Rifermenti : Muntoni 94 var (manca), CNI 365 ( SM C3 gr. 16,57) Serafini manca, Berman 2987. Asta Negrini 34 n. 1108 del 16.12.20121 punto
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Buonasera a tutti, posto la lista di monete che vorrei scambiare, comprende Italiane, anche qualche pre-unitaria, Vaticano, San Marino e Mondiali. In cambio cerco euro in condizioni FDC, posto le due liste. Nella Manco-lista Euro sono anche riportate le tirature delle monete mancanti, per chiarimenti contattatemi senza problemi via MP. Nelle liste troverete anche la conservazione ed il valore che ho dato alle monete, gradirei avere liste strutturate nello stesso modo per abbreviare i tempi di scambio. Farò fotografie delle monete a richiesta. Dato che sarò a Verona per la Fiera ad Ottobre eventuali scambi volendo si potranno effettuare di persona in quella sede. Grazie a tutti, Giò Liste aggiornate il 05/09/2012, Giò Manco-lista Euro 2.zip coins-x-scambi.zip1 punto
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Come discussione che può essere collegata o rimanere parallela a quella della nascita del grosso ,si può inserire quella sulla coniazione in alcuni centri italiani verso la metà del XIII secolo di monete in oro. Dopo il grosso,abbiamo le monete in oro,in questo quadro complesso che si trasforma e in questo periodo storico dove nel bacino mediterraneo venivano usate coniazioni auree che nel contempo si interrompono e diminuiscono e nel centro nord invece iniziano e prendono vigore velocemente quelle aureee. Due situazioni geografiche che cambiano e quasi si ribaltono, questa è la prima considerazione. I primi a coniare furono i genovesi agli inizi del 1252 con i genovini,una moneta di oro puro, subito dopo seguita da Firenze coi suoi fiorini con un intrinseco uguale ai genovini. Venezia arriverà dopo, fu la prima per il grosso,sulla moneta aurea arriverà dopo ,perchè? Probabilmente forse legati a motivi di opportunità, preservando il proprio oro o motivi di bilanci nei pagamenti con l'oriente ? Di certo l'oro non mancava,c'era l'oro africano, in Europa grosse disponibilità in Ungheria, sembra esserci la tendenza di avere oro in Occidente e invece quella di esportare argento in Oriente dove era ben accetto. Di certo influirono vari fattori,per le necessità dei grandi commerci anche internazionali, per le rimesse su altre piazze di moneta,per versamenti fatti ai sovrani. In Lombardia arriverà più tardi, verrà utilizzato molto il fiorino,l'oro risulta col tempo moneta più dello Stato , delle Curie, dei Signori,delle tasse, dei pagamenti degli alti ufficiali per le guerre, l'argento viene utilizzato più per i commerci minori, per i pagamenti della manodopera. Di certo un problema fu mantenere in equilibrio i rapporti di concambio tra monete aureee e d'argento ,il mercato ovviamente costringeva a continui cambiamenti tra i due nominali , rendendo difficile il sistema monetario. Di certo la moneta aurea si impose anche come moneta di prestigio per i Signori, ma anche per il suo semplice valore in sè, simbolo di ricchezza, ma anche di potere ; le fluttuazioni del suo valore che venivano utilizzate già ai tempi e la possibilità di approvvigionamento più facile di uno dei due metalli produssero conseguenze anche reali sul successo di una moneta e anche di una intera area monetaria. Tante riflessioni, alcuni problemi aperti, tante considerazioni, il tutto a partire dalla meta del XIII secolo, quindi subito dopo la nascita del grosso e del suo successivo successo in tutte le città italiane.1 punto
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Ciao, non si tratta di Antonino Pio, ma di Marco Aurelio. La moneta dovrebbe corrispondere a questa: RIC 1240a(pius) - Marcus Aurelius AE As. 142 AD. AVRELIVS CAESAR AVG PII F COS, bare head right / PIETAS AVG, sacrificial implements: knife, sprinkler, jug, lituus & simpulum; SC in ex. Cohen 455. Saluti Enrico1 punto
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DE GREGE EPICURI Aeneadum genetrix, hominum divumque voluptas, alma Venus, caeli subter labentia signa quae mare navigerum, quae terras frugiferentis concelebras, per te quoniam genus omne animantum concipitur visitque exortum lumina solis... (Lucrezio, De Rerum Natura, I, 1-5) Origine sacra degli Eneadi, piacere dei numi e dei mortali, Venere madre, che sotto i giri degli astri apri il mare e la terra fai piena di frutti; ogni corpo animato con te diviene eterno, e il giorno illumina il volto del neonato... (dalla trad. di E.Cetrangolo, modificata). Se Marte era il padre dei gemelli, Venere si era unita ad Anchise generando Enea: era quindi la progenitrice degli eneadi, giù giù fino ai re di Lavinio e di Alba longa. Dobbiamo subito ricordare che la Afrodite greca (poi Venere a Roma) era risultata vincitrice fra le tre dee che si erano presentate a Paride; ne aveva ricevuto in premio la mela d'oro, promettendogli la donna più bella del mondo, che purtroppo...aveva già un marito (Omero, Iliade). Le due concorrenti deluse (Era/Giunone ed Atena/Minerva) si erano vendicate del pastorello Paride, parteggiando con i Greci contro Troia, fino alla distruzione della città. Ma Afrodite, nello scempio finale, aveva ottenuto da Zeus la salvezza di Enea, come ci narra Virgilio (Eneide, I, 254-260): A lei sorridendo il creatore di uomini e dei, con quel volto che il cielo tempestoso serena. leggero un bacio diede alla figlia, e questo solennemente le disse: "Non tener, Citeréa: uguare rimane il destino dei tuoi. Vedrai la città e di Lavinio le mura promesse e in alto porterai, sino alle stelle del cielo, il magnanimo Enea: nessun pensiero ho mutato" (da N. Flocchini) Nessuno stupore quindi per la posizione elevatissima conquistata da Afrodite/Venere nel cuore e nel culto dei romani. Tanto da far loro sottolineare continuamente la divina genealogia: "E' questa una libertà che si concede agli antichi: nobilitare l'origine delle città mescolando l'umano al divino; se poi c'è un popolo a cui è giusto permettere di render sacre le proprie origini, ae far risalire agli dei i suoi fondatori, questo è il popolo romano" (T.Livio, Storia di Roma, I, 1,7). Ma vediamo brevemente i titoli e le qualificazioni di Venere, come le richiama A.Varesi ne "Le monete d'argento della Repubblica Romana". Inizialmente spirito dei giardini e poi dea dell'amore, Venere acquistò grande importanza a Roma quando si diffuse il ciclo della poesia omerica. Acquistò il titolo di GENITRICE, in quanto "madre del popolo romano". Venne ricordata spesso come VENERE ERYCINA, dal culto antico dedicatole ad Erice, nella Sicilia occidentale. Il 1° aprile le matrone romane celebravano le VENERALIA, feste in suo onore. Nel 114 a.C. le fu poi attribuito l'epiteto di VERTICORDIA, dopo che fu espiato l'incesto commesso da tre vestali. Nella monetazione, le qualifiche più numerose sono: GENETRIX, FELIX, VICTRIX, AUGUSTA.1 punto
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Durante la Convenzione in Francia furono fatti numerosi esperimenti monetali e di fabbricazione, cui parteciparono i migliori artisti incisori transalpini. Tra lo loro Galle si distinse per una medaglia monetiforme o viceversa che ispirò sentimenti di libertà fin negli Stati Uniti. Si tratta di un progetto, probabilmente del 2 Sols, comunemente classificato tra quelli "degli artisti riuniti a Lione", in questo caso è il piedfort del progetto. Persoanlmente la considero una delle massime espressioni artistiche della Rivoluzione Francese, perfettamente proporzionata, semplice ed al tempo stesso un ritratto di grande intensità emotiva; la Libertà con i capelli sciolti al vento, il simbolo del cappello frigio, e sotto gli albori della Repubblica Francese. Rivoluzione Francese La Convenzione (21 Settembre 1792 - 26 Ottobre 1795) Essai 2 Sols (?) 1792 AN I, zecca di Lione MDC grammi 51,046 diametro 39,09mm D/ LIBERTE' FRANÇOISE, in esergo L'AN I. DE LA. R.F. la Libertà con capo scoperto, e capelli sciolti, a sinistra, dietro asta sormontata da berretto frigio, nel taglio del collo GALLE Rv: 'A LA / CONVENTION / NATIONALE / PAR LES / ARTISTES REUNIS / DE LYON / ___ / PUR METAL / DE CLOCHE / FRAPPE EN / MDCCXCII tra due rami di quercia legati alla base. Taglio liscio ↑ Conservazione : quasi FDC- Rarità: in piedfort Molto rara. Riferimenti : Mazard 318a Henin 387 Ciani 319 Julius 227 Piedfort dell'Essai Serie Artisti riuniti a Lione proseguono la produzione in MDC1 punto
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sono molto suggestionato da Nikopolis Seleukidis http://wildwinds.com/coins/ric/severus_alexander/_nikopolisSeleukidis_AE31_BMC_2.jpg1 punto
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Auguri a tutti gli Italiani! Da nord a sud da sud a nord! A Roma come a Milano, a Napoli come a Venezia, a Palermo come a Aosta, viva l'Italia! :yahoo: Tra poco esco e mi vado a vedere il Vittoriano a Piazza Venezia vestito a festa....Alè :clapping:1 punto
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Scoperto oggi ..;che meraviglia ! :D :D Uploaded with ImageShack.us :lol: Uploaded with ImageShack.us su la porta ...mi pare una Bandiera??1 punto
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sono molto contento che qualcun altro legga il Sole 24 Ore... devo ammettere che questa attenzione particolare alla cultura che stanno portando avanti da circa 1 mese e mezzo mi ha sorpreso positivamente, il 5 Febbraio scorso ci fu un passo molto bello e di impatto che copiai su facebook e raccolse molti "mi piace" << La cultura è l'unica cosa che dura nel tempo, non è un problema, non è un costo, ma un investimento. Ti rendi conto che il patrimonio artistico della sola Firenze vale quanto quello di tutta la Spagna? ... Hai idea di cosa significa questo patrimonio nella storia di questo paese? è il capitale più importante che ha l'Italia, tutti lo studiano, lo imitano, ma appartiene a noi, è la nostra carta d'identità, ci ricorda che l'Italia è fondata sulla cultura e ogni cambiamento può partire solo da qui. Pensa al Rinascimento: splendevano le arti, ma anche la scienza il pensiero e l'Economia.>> bisogna assolutamente sfatare la leggenda metropolitana che vede la cultura morta, perchè non è così... le statistiche parlano chiaro: la cultura è in crescita... tanto per citare un altro dato del sole, dato recentissimo (ieri o l'altro ieri) ogni giorno entrano in rete nel mondo 1 Miliardo e 900 Milioni di utenti, ogni giorno, i giornalai vendono 2 miliardi e 300 milioni!!! questo è un indice chiaro che la gente non si è dimenticata del mondo che gli sta intorno, questa non è scuola obbligatoria, questa è cultura che le persone decidono di acquistare pagando, se questa non è una dimostrazione che la gente è interessata.... adesso è il momento di agire! quando la fiamma è labile ci vuole un secondo a spegnerla e altrettanto poco a farle riprendere vigore; credo che iniziative come questa siano degne di ogni lode... purtroppo le P.A. oggi non hanno molto da investire, e quello che hanno preferiscono (legittimamente e giustamente) spenderlo nel sociale... c'è da ricordarsi, però, che se al barbone che si presenta oggi alla mensa dai il pasto caldo , il suo problema è risolto oggi ma si ripresenta domani, se gli dai la cultura e conseguentemente un lavoro, gli risolvi la vita, PER SEMPRE! . C'è un'altra frase importante che mi ha colpito, mi pare fosse nella scorsa domenica del sole, c'era scritto "la cultura sarà tutto ciò di cui avrai bisogno quando ti sarai dimenticato tutto"... insomma, la cultura, credo, è il punto di partenza su cui costruire una nuova società migliore e in questo momento ne abbiamo tanto bisogno!1 punto
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I ditali facevano anche parte del normale corredo dei soldati che, fra le varie incombenze, avevano anche il rammendo dei propri stracci. In particolare ricordo d'aver letto che i ditali a vertice aperto vengono considerati da uomo perchè, in virtù della maggior forza che un uomo riesce ad esprimere nelle dita, questi riesce a lavorare e spingere l'ago anche con la porzione laterale del dito; al contrario il ditale da donna sarebbe chiuso al vertice perchè la donna deve spingere l'ago con la punta del dito (informazione da prendere con beneficio d'inventario perchè non ho documentazione storica a sostegno). Di certo il ditale in oggetto è punzonato a mano (punzonature irregolari e distribuite in modo non omogeneo) e per fattura ed aspetto mi ricorda alcuni esemplari che ho potuto ammirare in una mostra sui reperti proveniente da una battaglia del 1712. Ciao Mario1 punto
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Galaria (Zecca siceliota di incerta identificazione e controversa localizzazione) Nella cartina si riporta l’ipotesi recente di U. Fantasia (Entella, Etna, Galaria. Greci e non Greci in Sicilia fra Dionisio I e Timoleonte), che ubicherebbe Galaria in un sito interno, con forti difese naturali e collegamenti sia verso Aitna a est che verso Entella a ovest, identificato nell’alta valle del Dittaino, vicino al Monte Altesina. Galaria rientra infatti nel novero di quelle mikrai poleis siceliote (Henna, Piakos, Stielana/Stiela, (S)ichana, Imachara, Longane, Abakainon, Herbita, Herbessos, Kimissa) note perlopiù da fonti storiche ma spesso di incerta identificazione e controversa localizzazione, che hanno emesso nel V e/o nel IV secolo mikrà kermata secondo un ritmo irregolare e un volume di emissione alquanto ridotto. Tali piccoli nominali costituivano certamente “l’integrazione con una moneta pesante (dracma, didrammo, tetradrammo) anche di una città territorialmente prossima, capace di esercitare una egemonia politica ed economica” (Manganaro Perrone 2007, 33). * * * * * Uno sguardo alla Storia e alla Monetazione di Galaria 1. Discussione monografica sulle emissioni di Galaria nella Sezione Sicilia Greca La discussione si apre con un’ampia disamina su due esemplari dubbi da aste recenti: - una litra della seconda serie (asta Artemide n. 35-2012 43 0,74); numerosi esemplari sicuramente autentici vengono proposti per un agevole confronto. - un dilitron (doppia litra) apparentemente del tutto inedito (asta Hirsch 280, del 9-11 febbraio 2012, al n. 4072, peso di 1,44 g, a cui si aggiunge un altro esemplare di gr. 1,30 ? Aitnacoins, 6.9.2011). A seguire, la trattazione organica della storia e della complessa monetazione di Galaria (due distinte emissioni di litre d'argento), a partire dalla ricerca dell’evento che potrebbe aver determinato a Galaria una presa di coscienza dell’identità etnica tale da generare la coniazione di moneta a proprio nome. I PERIODO, 460 a.C.: LITRA AR (0,65-0,54 g.) = Jenkins gruppo I D/ = Zeus seduto sul trono a sinistra, tiene con la sinistra uno scettro sormontato da un'aquila volta a sinistra ; a sinistra, la leggenda ∑OTER; bordo a puntini. R/ = Dionisio stante a sinistra, tiene con la destra un kantharos e con la sinistra un ramo di vite con grappolo ; bordo lineare. II PERIODO, 430-420 a.C.: LITRA AR (0,75-0,59 g.) = Jenkins Group II D/ = Dioniso stante a sinistra, tiene con la destra un kantharos e con la sinistra un thyrsos; a sinistra, pianta di edera; bordo lineare. R/ = Grappolo d'uva con ramoscello e foglie ; bordo lineare; la leggenda è scritta per esteso, CAΛARI NON, e disposta in due differenti maniere. Puntuali e sempre esaustivi, i riferimenti anche bibliografici e le interessanti riflessioni di carattere iconico, a partire dall’analisi stilistica dei presunti “archetipi” (Naxos e Katane-Aitna, ma anche Kamarina). * * * * * 2. Post presenti nella discussione Obolichepassione Litra di Galaria: Zeus Soter in trono con l'aquila sullo scettro / Dioniso con kantharos e grappoli d’uva dal post 98 fino al 105 compreso Galaria: la legenda delle sue due serie di litre argentee della seconda metà del V secolo recita GALA ovvero GALARINON. Ipotesi di U. Fantasia (ENTELLA, ETNA, GALARIA. GRECI E NON GRECI IN SICILIA FRA DIONISIO I E TIMOLEONTE) sulla localizzazione di Galaria nei pressi della grande via interna di comunicazione che attraversa il centro dell’isola, che fu percorsa innumerevoli volte nei due sensi da eserciti greci, cartaginesi e sicelioti ..... Cenni bibliografici. Prima serie di litrae di Galaria (etnico GALA). Confronto tra: Lo Zeus Soter in trono con l'aquila sullo scettro al dritto con lo Zeus Aitnaios di un tetradrammo di Catania-Aitna; il Dioniso ( ) con kantharos e grappoli d’uva sul rovescio, con l’Atena delle prime litrai di Camarina Seconda serie di litrae di Galaria (etnico GALARINON). Confronto tra: i tralci e i grappoli sul rovescio, così come il particolare delle foglie di edera che accompagnano sul dritto il Dioniso con kantharos e tirso, con monete di Naxos non anteriori al 430 a. C. Galaria: ipotesi di localizzazione presso Gagliano. Link all’articolo online sopra citato di Ugo Fantasia: ENTELLA, ETNA, GALARIA. GRECI E NON GRECI IN SICILIA FRA DIONISIO I E TIMOLEONTE Domanda aperta e commento al fatto che Galaria mandò aiuti ad Entella. Riflessione sull’importanza dei rinvenimenti monetali provenienti da scavi archeologici nella localizzazione dei siti incerti e sul danno provocato invece dai tombaroli. Riflessioni sulla differenza di stile tra lo Zeus della litra di Galaria a quello del tertradramma di Aitna: anche se ci sono ovviamente frazioni di squisita fattura, l'arte monetale greca si esprime al meglio sugli spazi che tetradrammi o stateri concedono. Non solo sui tetradracmi ma anche sui bronzi incisori del calibro di Euianeto, Kimone, Eucleidas, ecc.. hanno realizzato veri capolavori.1 punto
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Grazie ma visto che ho solo 14 anni e sto cominciando adesso ad appassionarmi alle monete potevi evitare di rispondere in maniera così brusca...1 punto
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Longane (Centro siculo di emissione di età arcaica e classica) * * * * * Uno sguardo alla Storia e alla Monetazione di Longanaion - Longane 1. Siti esterni a LaMoneta.it: Monete di Longane in Wildwinds.com Monete e storia di Longane - Digital Historia Numorum – B.Head, HTML by ED. Snible Le monete di Longane con relativi passaggi in asta Longane in acsearch.info Longane in CoinArchives.com * * * * * 2. post all’interno della discussione Obolichepassione: Identificazione di una Litra di Longane con al D/: Testa giovanile di Eracle a destra, con spoglia leonina; davanti ΛΟΓΓANAION, retrogrado; bordo di puntini. R/: Testa del dio fluviale Longanos a destra, con capelli smossi e con piccolo corno sulla fronte; bordo di puntini. Quiz al post 311: profilo di Herakles giovane al D/: di una litra da identificare… Il R/: della litra del post 311, classificata come R5 Identificazione della litra del post 311 come Litra numero 2 di Longane: altri esemplari a confronto. Segue disamina sul centro siculo di LONGANE: Localizzazione. Confronto stilistico tra la testa di Longanos al rovescio delle due litrae: litra n. 1 (testina di Longanos volta a sinistra e stile leggermente più raffinato che ricorda il dio fluviale Gelas ) e litra n. 2 Longanos a destra, con capelli smossi e con piccolo corno sulla fronte. Confronto stilistico tra l’Eracle di Longane e l’Eracle sui tetradrammi di Kamarina: l’affinità tipologica confermerebbe l'esistenza di stretti rapporti di natura politica e militare tra Kamarina e il mondo siculo settentrionale, già attestati da Tucidide e dal rinvenimento di un esemplare della litra n. 1 (ora al Museo di Siracusa) proprio a Kamarina. Datazione delle due litre: dal 424 al 415, ossia in un periodo in cui le città sicule godettero di una certa autonomia, che fu loro riconosciuta dal Congresso di Gela (424 a.C.). Il problema dell'esatto nome della città: disamina sulle difformità dell’etnico presente sulle litrae (ΛΟΓΓANAION con una lettera Γ al posto di una N) e sul caduceo (ΛΟNΓENE al posto di ΛΟΓΓANE). Richiamo al cambiamento osservato circa alla metà del V secolo a.C sulle monete di Messana: da Messene al dorico Messana. Ipotesi Ryolo di Maria-Bernabò Brea di localizzazione del centro siculo di Longane sul monte Ciappa, delimitato dalla valle del fiume Longanos (l'attuale fiume Termini, sulle cui rive nel 269 a.C. i Mamertini furono sconfitti dai Siracusani) e dal torrente Brancolino, non lontano da Rodi e da Milici. Qui sono state rinvenute tracce di cinta muraria e di antichi edifici (l’acropoli?). Post 318-319: riflessioni sulle classificazioni di rarità delle frazioni della Sicilia greca e loro valore commerciale.1 punto
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Zankle - Messana (Zecca di emissione di età arcaica e classica) * * * * * Uno sguardo alla Storia e alla Monetazione di Zankle - Messana 1. Siti esterni a LaMoneta.it: Monete di Zankle – Messana in Wildwinds.com Monete di Zankle - Messana – Progetto Magna Graecia Coins Monete e storia di Zankle – Messana - Digital Historia Numorum – B.Head, HTML by ED. Snible Le monete di Zankle - Messana con relativi passaggi in asta: Zankle - Messana in acsearch.info Zankle - Messana in CoinArchives.com * * * * * 2. Post all’interno della discussione Obolichepassione LE FASI DELLA MONETAZIONE DI ZANKLE - MESSANA La prima monetazione di Zankle – Note basate sullo studio di M.Caccamo Caltabiano La monetazione dei Samii di Zankle – Note basate sullo studio di M.Caccamo Caltabiano Prima monetazione di Anassila a Messana – Note basate sullo studio di M.Caccamo Catabiano La nuova monetazione di Anassila a Messana – Note basate sullo studio di M.Caccamo Caltabiano * * * * * Dal post 275 fino al post 277: excursus sulla nave samaina effigiata su diobolo e tetradramma di Zankle del periodo della conquista ad opera dei coloni Samii. Confronto con dioboli e tetradrammi dall’isola di Samo. Messana: Litra Ar gr. 0.53 - D/ lepre che corre a sinistra, con sotto due foglie di ulivo R/ legenda MES in corona di ulivo Altri due esemplari di lepre che corre a sinistra al D/ di litre di Messana di serie diverse: Litra c. 425-396, AR 0.65 g. NAC Auction P (12.05.2005) Lotto 1217 - Ex A.D.M Collection. Caltabiano 547; Litra, 480-461 a.C. AE gr. 0.69 g. Asta XXV Artemide Aste Luglio 2011. Cenni bibliografici. Hexas of Zancle/Messana, 455-451 a.C. – Serie VII. Della "gamma lunata" sotto l’immagine della lepre, M.Caccamo Caltabiano - La monetazione di Messana -offre una suggestiva interpretazione in chiave astronomico-astrologica, alla luce dell’importanza che la dottrina pitagorica attribuiva al numero (alpha=uno; beta=due; gamma=tre; delta=quattro) ed evidenzia come la Lepre (costellazione) sia strettamente associata nell’immaginario astrologico al Gigante Orione, che la tradizione collega proprio al promontorio peloritano sul quale avrebbe innalzato un tempio a Poseidone…. Uno scorcio di Cielo che sovrasta lo Stretto e che sicuramente in tempi antichi avrà ispirato gli artisti greci...: l’Etna -Colonna del Cielo - in eruzione, e sopra la fontana di lava il Gigante Orione rincorre la sua Lepre…. A commento, l'eco dei mirabili versi di Lucrezio (De Rerum Natura Libro VI , versi 639 -....) Quiz: una litra con al D/: un “insolito” … delfino (rivolto a destra) Un altro esemplare di litra con al D/: un “insolito” delfino (rivolto a destra); al R/: etnico retrogrado DAN… Dankle??? Identificazione delle due litrae precedenti: potrebbe trattarsi di Dankle (antico nome di Messana), ma al D/: non mostra il "solito" delfino (rivolto a sinistra e con pinna dorsale) di Dankle, bensì un delfino senza la pinna dorsale…, identificato come lissodelphis borealis… La litra del post 168 – ex AdM collection, è stata esitata dalle vendite NAC nel 2001 (vendita 21 ) e 2005. Ipotesi di identificazione del delfino senza pinna dorsale (post 166-168): un Sirenide dugongo (Dugong dugong)? Confronto tra il sirenide sulla litra (post 166) e una foto di un raro dugongo.. Questi mammiferi erano un tempo molto diffusi nel Mar Mediterraneo - e quindi anche nell’area dello Stretto… - dove possono aver contribuito ad alimentare la leggenda delle Sirene (per alcuni loro particolari antropomorfi quali le ghiandole mammarie toraciche e l'abitudine di allattare i cuccioli reggendoli con gli arti anteriori brevi e a forma di palette provviste di cinque dita) come pure del mostro Scilla … Miti connessi all’immagine del delfino (tra Apollo e Dioniso..) e a quella del dugongo (che richiama creature femminili chimeriche, teriomorfe, quali Sirene e Scilla, entrambe legate alla sfera dell'acqua e simbolo dei pericoli della navigazione nello Stretto). Conferma dell’attribuzione alla calcidese Zankle della litra con sirenide che simboleggia il mito dello Stretto e i suoi misteri...già dominati dalla falce del porto calcidese. Successivamente il porto verrà raffigurato con la sua forma, che racchiude un delfino guizzante. Qui a confronto, un raro emiobolo dove ormai il sirenide è scomparso: al suo posto, al D/:, un delfino con pinna dorsale e rivolto a sinistra, entro la falce del porto ….. Ancora sul dugongo: è un mammifero e può emettere suoni come le megattere.. Nulla di strano che potesse essere scambiato/identificato con le mitiche sirene… * * * * * Segue disamina delle celeberrime creature mitologiche che popolavano i mari della bella Sicilia. Etimologia del termine ITALIA. Scylla, su tetradramma d’argento di Akragas, circa 410 a.C. Scilla (gr. Skúlle; lat. Scylla) nel mito omerico (Odissea). Gli autori successivi ad Omero specularono sull'assonanza tra i termini greci Skylla (Scilla) / Skylax (cane), ricavandone una possibile etimologia del nome: esempio in Ovidio (Metamorfosi). Scilla - "Guardiana" dello Stretto di Messina - con il tridente mentre insegue un pesce e con alle spalle un delfino/mostro marino, effigiata in esergo al D/: del mirabile tetradramma di Siracusa a firma dell’incisore EYTH, dell’ultimo quarto del V sec. a.C. (epoca dei maestri firmanti”). Sul significato politico di questa iconografia, si riporta quanto scrive M. Caccamo Caltabiano in “IL PANSICILIANESIMO E L’ANNUNCIO DI UN’ERA NUOVA. SU ALCUNI TIPI MONETALI DI SIRACUSA ED ERICE DELL’EPOCA DEI MAESTRI FIRMANTI” Il pesce che insegue Scylla compare sul rovescio dello dello stupendo obolo di Akragas, 410-406 a.C. (circa 0.7 g !!!): cernia o … scorfano? Qui viene identificato come cernia ... (Polyprium cernium) Per identificazione come scorfano, vedi invece discussione in Lopadousa…. Un delizioso tritone intento a suonare la buccina su un hemilitron di Akragas. Identificazione del Tritone come Glauco, il dio del mare dalla barba color verderame, la chioma intrecciata d’alghe e il corpo – appunto - di tritone…. Metamorfosi di Scilla: da vergine fanciulla a ibrido mostruoso … Il racconto mitico dell’amore tra Glauco e Scilla, vittima dell’invidia di Circe nelle Metamorfosi di Ovidio e in celeberrime raffigurazioni pittoriche… Un racconto autobiografico …: navigando su una nave oceanografica alla ricerca di Scilla, tra i gorghi dello Stretto….. Carta geologica dello Stretto di Messina piuttosto rara, eseguita nel 1971. Dalla conformazione dei depositi e dalla tipologia del terreno, formatesi anche per il gioco delle correnti, si possono comprendere le antiche difficoltà di navigazione. Il lavoro completo ha per titolo: "Marine Geological Investigations on the Messina Strait and its Approaches" by R. Selli, P.Colantoni, A. Fabbri, S. Rossi, A.M. Borsetti & P. Gallignani. Un altro Tritone che soffia nella buccina su una emidracma di Himera Cariddi e i suoi vortici… sul celeberrimo denario di Sesto Pompeo con al dritto uno splendido ritratto di Nettuno con diadema e tridente; al rovescio un trofeo navale con alla base le protomi canine di Scilla e i vortici di Cariddi… Il denario è stato battuto in Sicilia nel 42-40 a.C: il suo conio probabilmente sarà stato preparato da un qualche incisore di cultura siceliota. Riflessioni di natura iconica e sulla figura di Neptunus/Poseidon…. Riflessioni sulla magia dello Stretto… Disamina sull’etimologia del termine ITALIA, a partire da una moneta degli antichi OSCHI su cui compare l'etnico Viteliu (retrogado) o Vituli: moneta emessa durante la guerra sociale - nella seconda decade del I sec. a.C. – quando gli Oschi si ribellano a Roma. Dal vitello trarrebbe origine il nome Italia...mito legato anche allo stretto o alle sue adiacenze... L’ipotesi dell’Italia come paese di tori e vitelli, trae origine dal Mito di Eracle e del Vitello smarrito presente in Dionisio d'Alicarnasso e Diodoro Siculo… Secondo G. Panessa, il passaggio di Eracle attraverso la Sicilia costituirebbe il riflesso mitico di una realtà storica: quella delle frequentazioni micenee del bacino occidentale del Mediterraneo anticipatrici della colonizzazione instaurata dai greci in età coloniale. Ulteriori ipotesi sull’etimologia del termine ITALIA. * * * * * Post 476 e 477: Quiz MALACO–numismatico … dal Triangolo calcidese. Due diverse ipotesi di identificazione della conchiglia di Cardium presente al centro dello schema quadrangolare diviso in nove scomparti sul R/ delle Dracme di Zancle del 525 a.C. (con al D/ il Delfino entro una falce). Il bivalve a confronto sulla serie dracma, litra ed emiobolo di Zancle. Prima ipotesi di identificazione: verrebbe identificato da M. de Guadan –C. Lascari con la base di un tempio di Kronos e della sua favissa. Più recente e originale l’interpretazione del mollusco offerta da M.Caccamo Caltabiano nel saggio "LA CONCHIGLIA PELORIAS NELLA MONETAZIONE ANTICA: ATTRIBUZIONE TASSONOMICA ED IMPLICAZIONI NELLA GESTIONE DEL SIC CAPO PELORO E LAGHI DI GANZIRRI": il bivalve viene classificato come appartenente al genere Pinna, e collegato con il lago di Faro (Pantano Piccolo). La scelta di questo tipo numismatico come riferimento all'importanza economica della produzione di bisso nell'area. La Ninfa locale Pelorias, personificazione del territorio comprendente Capo Peloro e i Laghi di Ganzirri (Pantano Grande e Pantano Piccolo), evocata dall'immagine monetale della conchiglia bivalve …. Confronto tra Conchiglia Pelorias su dracma di Zankle e in una immagine reale, sullo sfondo della carta geologica dell’area… Pinna nobilis L. effigiata su altre monete dell'area Mediterranea, a cominciare da Kyzikos in Propontis e Gryneion in Aeolis, Asia Minore. Differenze tra la Pinna nobilis sulle monete di Gryneion e la Pelorias sulle monete di Zankle. Referenze bibliografiche. Post 478 - 479 – 480: riflessioni sulla Pinna nobilis effigiata sulle monete di Kyzikos in Propontis .... Kyzikos 600-550 aC EL Hekte: un sesto di statere 2,65g; un dodicesimo di statere 1,32g. Kyzikos hemihekte – elettro: un dodicesimo di statere Il tonno, insieme al leone ed anche al maialino, ricorre spesso nelle monete di Kyzykos. Cenni sulla potente città di Cizico. * * * * * 3. Altre discussioni presenti nella Sezione Sicilia greca o in altre aree del forum Litra di Messana con: al D/ Lepre che corre a destra. Sotto una conchiglia "cardium"; R/ MEΣ in corona di alloro. La moneta appartiene alle litre di gruppo B - dal n. 568 al n. 598 - nella classificazione della prof.ssa Caccamo Caltabiano. Disamina stilistica. Richiesta di bibliografia per una tesi sulle immagini portuali nella monetazione di epoca greca e romana: alcuni riferimenti bibliografici sulla monetazione di Zancle. Monete olimpiche (post 32 in Monete Estere): il tipo con auriga su tetradracma di Messana, 478-476 a.C. (aggiudicato a 1031$ Electronic Auction 164, 09.05.2007) Due tetradracme di Zankle - Messana del 461-396 a.C. fotografate allo Staatliche Münzsammlung München Interessante tetradramma suberato di Messana. Link all’articolo sulle monete suberate presente nella sezione Manuali e Articoli del Forum. Bronzo di Messana: 338-331 BC. Æ Tetras. POSEIDAN, laureate head of Poseidon left / MESSANIWN, ornate trident head, dolphin on either side. Identificazione di una probabile litra in bronzo di Messana. Moneta di fantasia che combina un conio di Siracusa con uno di Messana. * * * * * Uno sguardo oltre lo Stretto: Rhegion (Bruttium) Sotto il governo di Anassila Rhegion e Messene costituirono un unico Regno per cui le monete recano gli stessi tipi della testa di leone e della protome di vitello e l’iscrizione MESSENION (per Messene) oppure REGINON (per Rhegium), articolate in vari nominali, compresi frazionali. Dopo la caduta dei tiranni Anassilaidi avvenuta nel 460 a.C., fa la sua comparsa a Rhegion, a partire dal 450 a.C., una nota tipologia: IL DIO IN TRONO DI RHEGION. Tetradramma di Rhegion con dio seduto maturo e tetradramma con dio giovane e imberbe; al diritto compare il tipo tradizionale della testa del leone. Disamina sui simboli associati. Verso il 420 a.C. Rhegion introduce il nuovo tipo delle testa di Apollo, ancora abbinata all’immagine della testa di leone. RHEGIUM, Tetradramma H88 CNG-85-2010 85. Il culto di Apollo e il simbolismo solare insito nel leone Apollo Archegetes a RHEGION. Reghion: frazione in argento (emiobolo o emilitra) Rhegion, Bruttium: hemitatemorion (1/8 obol), 466-415 BC, .1g. ; 1/10 litra of Rhegion, 420-387 BC (0,075 g) Un gattone o cucciolo di pantera che gioca con la palla sotto il sedile di Giocasto, il mitico fondatore della città di Rhegion, appare inciso anche sul rovescio di questo stupendo tetra (ca 435-425 aC)! Rhegion fu l'antica colonia dei Calcidesi di Eubea, la sua fondazione contemporanea a Zancle (Messina) risale all'VIII secolo a.C... Il felino con cui Taras gioca sul rovescio di questo bellissimo statere-nomos di Tarentum (473-420 a.C.): cucciolo di pantera … o forse un gatto?1 punto
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.........perbacco!!!!! se anche picchio dice di non averne mai viste ......devo davvero credere di avere avuto una bella dose di fortuna nel trovarmela tra le mani...... mi ricorderò di lei nel caso dovessi decidere di levarmela ( possibilità,al momento, alquanto remota). Adesso mi rivolgo a tutti i possessori di questo millesimo......guardate bene, non si sa mai.........fatemi sapere. Cordialità Elio1 punto
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buongiorno a tutti, vi prego di scusare la mia intromissione ma trovo la discussione molto interessante. voglio solo aggiungere che stiamo camminando in un territorio molto vasto e poco conosciuto e pertanto è interessante l' apporto dato da ognuno. da parte mia posso solo aggiungere che accanto alle zecche che coniavano monete imitative esistevano zecche supportate da vari signori che coniavano veri falsi. se non vado errato il prof. Saccocci ha trovato nel Fiuli un castello con dei resti di tondelli e varie barre adatte alla coniazione di monete false veneziane. e penso che non sia stato l'unico caso, ma come facciamo a distinguerle? quindi non erano solo i mercanti ma anche i ricchi e furbi signorotti a lucrare. grz a tutti1 punto
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Penso proprio che si tratti della stessa cosa, ovvero della stessa lettera, probabilmente definita erroneamente"delta rovesciato" (poi potremmo verificare per primi da chi e perchè...;)). Tra l'altro, anche se ogni cosa è possibile, visto il tipo di epigrafia di queste monete, che già attinge ampiamente al repertorio gotico, e dato quanto in genere definito per lettere come questa in analoghe altre monetazioni (d minuscola gotica), andare a pescare una lettera corrispondente dell'alfabeto greco, che poi doveva essere rovesciata e per poi "spezzarle" i tratti rotondi per farla apparire "gotica" mi pare davvero eccessivo, anche per i monetieri del tempo. Un saluto (e buon fine settimana) MB1 punto
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Certo la predisposizione ci vuole, ma secondo me la curiositá la si puo far' accendere, basta seguire le giuste regole. No siamo certo robot, che reagiamo tutti allo stesso modo, ma la psicologia insegna che si puó. Io credo che da piccoli in tutti noi, collezionisti e non, ci sia e ci sia stata la curiosità verso le monete, non dico verso la numismatica perché quel che intendo io è un qualcosa di primitivo, primordiale. A tutti i bambini io credo piacciano le monete, con la loro fantasia possono viaggiare, giocare e le monete sarebbero parte integrante di questo viaggio. Vi racconto la mia esperienza, essendo giovane ancora ( 21 anni) non penso di certo alla fine della mia collezione, vi posso raccontare come mi avvicinai a questo mondo da solo. Da piccolo giocavo spesso con le monete tutte raccolte in una scatola di legno il tutto datomi da mio padre, le facevo diventare il tesoro da trovare con mio fratello più piccolo ( come i dobloni d'oro dei pirati). Questa passione, questo sentimento primordiale, dopo un po' mi ha abbandonato ( complice il non avere nessuno in famiglia o tra amici che collezionasse) o meglio si assopì. Dopo parecchio tempo ritrovai la scatola tutta impolverata tra i giocattoli d'infanzia, erano passati 12 anni aprii e vedi le monete con cui tanto avevo fantasticato, poi di colpo , complice anche questo forum e i suoi frequentatori, capii che ogni monete aveva una storia da raccontare e la si doveva ritenere preziosa in tutti casi sia che fosse d'oro d'argento o di rame..... iniziò la mia passione. Vi ho annoiato :) con questa storia per dirvi che tutti i bambini amano le monete e a tutti provoca una certa curiosità nel capire cosa sono. Bastano piccole "dosi" l 'importante è essergli vicino nel coltivare questa passione piano piano, a me ha aiutato il forum non avendo nessuno, voi dovrete essere quella scintilla che accenda il fuoco della numismatica. Ma ricordate non sempre viene subito :) io ci ho messo 12 anni ( a 19 anni) per iniziare questo mio percorso. Saluti Andrea.1 punto
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Io però adotto gli stessi tuoi obiettivi, per monete comuni o comunque rare ma abbordabili ( per il prezzo) preferisco cercare il top o giù di li. Per quelle rare poi si vedrà come gira :)1 punto
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Beh allora hai fatto benissimo!!!!!Gli scambi danno una particolare soddisfazione gia' solo per il fatto che non devi tirar fuori denaro e magari ti sei liberata di qualcosa che non ti interessava piu' di tanto!1 punto
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Teoricamente dovrebbe essere aperto a tutti, ma penso che se 20 persone in contemporanea fanno piazza pulita di pizzette, tramezzini e liquidi per far scendere quanto ingozzato, se non ci cacciano per educazione, finiremo per fare la figura dei morti di fame. In questo convegno non c'è un afflusso di 1000 persone in contemporanea, e per l'ora di pranzo saremmo rimasti i 20 suddetti e gli operatori. la cosa si noterebbe. Io penso di non partecipare all'abbuffata al buffet.1 punto
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Illyricum65 ha detto: "Venivano utilizzate anche da rifugio (se cinte da mura - dette tabor) durante il medioevo o il periodo delle scorrerie turche". Concordo con quanto hai detto e aggiungo: verso il Mille alcune chiese rispecchiavano i monasteri bizantini con culti di santi guerrieri difensori della Chiesa contro eretici e arabi, questo sistema lo troviamo anche in Sardegna. Le chiese campestri più importanti erano inserite in un recinto sacro simile a piccole mura alte 2/3 metri che costituiva una cinta di difesa, all'interno della quale vi sono delle celle dei conversi, affiancate l'una all'altra formando un unico edificio con aperture verso il piazzale (nei secoli seguenti le stesse saranno ri-utilizzate dai fedeli durante i festeggiamenti in onore del santo venerato dalle popolazioni locali). Di solito la cinta muraria aveva una sola apertura verso l'esterno che era sprangata durante la notte. Una caratteristica della penetrazione religiosa bizantina fu l'uso di grotte e tombe neolitiche quali luoghi d'incontro con le popolazioni pagane. In seguito queste chiese divenivano anche cimiteri, lo confermano saggi di scavo avvenuti durante ripavimentazioni, segno questo o che la chiesa avesse perso la sua funzione originaria o essere seppelliti all’interno era un privilegio. Infine, parecchi villaggi che gravavano presso queste chiese sono scomparsi del tutto a causa di carestie/pestilenze, a volte in sito rimane il nome dell’antico abitato. A volte il riutilizzo di antichi edifici o l'antico nome del dio pagano prima e cristiano dopo sono arrivati in parte a noi, magari storpiati. Naturalmente ogni luogo ha una sua storia. Marcus Didius1 punto
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anche per me e` la 1109 con doppia battitura cioe` la stessa moneta coniata 2 volte con lo stesso conio su tondello vergine non ribattuta su un tondello precedente1 punto
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non so'cosa intendi sb 1109!Dovro'dare una spulciata ad un mio testo e poi ti faro'avere qualche altro numero o decifrazione :hi: sui riferimenti autore.1 punto
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grazie ! dopo ti lascio un punto di reputazione. questa poi e` la stessa provvidenza che vien poi ripresa da claudio e successivamente dalle monete spagnole di filippo II e filippo III alla fine del 15001 punto
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Buona sera, tempo fa in una mia discussione sulle sigle apposte sulle monete (ancor prima dell’idea riaprirne una sui Maestri di Zecca) e se qualcuno lo ricorda, avevo sottoposto un quesito (anche per me non noto) su di chi fossero le sigle GC apposte sul Grano di Filippo III “CLARITAS VNIVERSA” presupponendo anche, dato che di quel periodo non vi fosse in zecca nessun Ufficiale con queste iniziali, e conoscendo che l’incisione di tale nominale fosse avvenuta ad opera di Giovanni Consolo, che gli incisori non siglassero le monete. Non ebbi nessuna risposta, ma non mi sono mai arreso nel ricercare la conferma !! Bhe…..Signori miei, oggi devo dire che mi sono sbagliato, gli incisori in quel periodo (1621 – 1623) hanno siglato eccome!!....... ed oggi mi piace riportare e condividere con voi ciò che ho letto. (riportato nel BCCN dell’anno 1920 – La moneta di Napoli di Filippo IV nel 1621 al 1623). 1) quando si parla della coniazione del Due Carlini (Tarì) d’argento detto del Sole con il motto “OMNES AB IPSO” PR 12 il Prota indica che questa moneta ha nel dritto, sotto il busto del sovrano le lettere N.G.F. (Nicola Galoti Fece), 2) quando indica il Tornese di rame (ma secondo il Pannuti e Riccio dato il peso, è il Grano) con il sole al rovescio ed il motto “CLARITAS VNIVERSA” PR 37 ci riferisce che le lettere G.C. sotto il busto del sovrano sono le iniziali dell’incisore Giovanni Consolo; 3) per ultimo il Tornese di rame con il motto “POPULORUM QVIES” del 1618 PR 63 anche qui le lettere G.C. sono le iniziali dell’incisore Giovanni Consolo. Da notare come in questi casi ci troviamo di fronte a delle monete le quali una (la prima) riporta le sigle del Maestro di Zecca, di Prova e dell’Incisore (credo caso unico), la seconda con le sole sigle dell’Incisore e per ultimo la terza, con le sigle del Maestri di Zecca e dell’Incisore.1 punto
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Lo so che sono a corso legale, il fatto è... che non circolano! Posso capire le monete in argento da 10 e 20 euro (in alcuni stato so anche che circolano), e le monete in niobio. Ho anche io un paio di esemplari in collezione, però dai... definire monete quelle da 50-100-200-500-1000-5000 e 100 mila euro è, per quanto mi riguarda, una presa per i fondelli. Sono solo dei grossi lingotti venduti neanche al prezzo dell'oro ma a molto di più, neanche se avessero chissà quale valore numismatico, visto che neanche circolano... Sia ben chiaro che rispetto chi le colleziona e non lo sto criticando, sto solo esprimendo la mia opinione su queste emissioni...1 punto
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Grazie di confermare, Lollone.Buona sera. Alain. Saluti Alain, vedo solo adesso questa discussione e ti voglio dare il mio parere: a me sembrano due perfetti quartari di Genova con la croce del retro ribattuta e, questa volta, secondo me, Bonifacio non c'entra niente (a meno che non si veda la piccola B ribattuta che io non ho visto), il castello (o la porta urbica) è la tipica genovese e la legenda lo stesso. Visto però che abbiamo trovato alcuni di questi quartari del I tipo ribattuti su quelli del III tipo ti pregherei se puoi fare fotografie migliori e un po' più grandi per poter vedere bene soprattutto il lato del castello/porta urbica se ci sono segni sospetti. Comunque complimenti belle monete e anche piuttosto rare. Saluti1 punto
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Mi pare che l'asta orizzontale di unione in alcuni casi sia formata da due punzoni diversi o punzone e bulino riuniti tra loro a formare asta unica. A voi come sembra? Siamo rimasti in pochi......dai che ce la possiamo fare :D Saluti a tutti1 punto
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Non capisco quali sono le motivazioni per cui collezioni monete. Il sentirsi "uno dei pochi" è un motivo inconsistente. Si colleziona per approfondimento storico, per motivi di studio, di estetica, per ampliare le proprie conoscenze. Non per essere in un club esclusivo. Detto questo, sulla presunta rarità delle monete hai perfettamente ragione, spesso la rarità è solo uno specchietto per le allodole.1 punto
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Scusatemi tutti ma forse sono stato frainteso... Inizio con rispondere all'amico romanista: 60\70 euro per alcuni saranno una cifretta ma per mè non lo sono come non lo sono per molti, e poi i soldi sono soldi e vanno ben spesi comunque...... Rick2 se mi dici che è meglio spendere una cifra per una patacca in argento invece che per un nominale in rame non sò che dirti, è poi un 3grana di murat in BB sborsare 60\70euro (ripeto però che sia un vero BB) non credo siano troppi!!! Secondo mè invece la cosa più saggia e focalizzare una raccolta e stringere il campo solo su quella, questo aiuta molto!! Infine rinnovo i miei complimenti a tutti i giovani che come mè hanno la passione per la numismatica, e dico solo non pensate ''ho fatto un affare? ho pagato molto?'' prendete la cosa per quella che è una bella passione che insegna molto, però mi raccomando l'occhio al portafoglio ci vuole sempre :pleasantry: ....1 punto
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Certo la predisposizione ci vuole, ma secondo me la curiositá la si puo far' accendere, basta seguire le giuste regole. No siamo certo robot, che reagiamo tutti allo stesso modo, ma la psicologia insegna che si puó.1 punto
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Veniamo ora alle altre emissioni: BELGIO: 75 anni Concorso musicale regina Elisabetta. Emissione: 6 Giugno 2012 EMESSA! Tiratura: 5 milioni di pezzi + 7000 BU + 6000 FS Informazioni relative al tema FRANCIA: 100° anniversario della nascita di Abbé Pierre. Emissione: 13 Luglio 2012 EMESSA! Tiratura: 1.020.000 milione di pezzi (di cui 10.000 in Coincard FdC e 10.000 in Folder FS) Informazioni relative al tema FINLANDIA: 150° anniversario della nascita di Helene Schjerfbeck Emissione: ottobre 2012 Tiratura: 2.000.000 milione di pezzi http://it.wikipedia....ene_Schjerfbeck GERMANIA: Baviera - Castello Neuschwanstein. Emissione: 3 Febbraio 2012 EMESSA! Tiratura: 30,537 milioni di pezzi (5 zecche - di cui 537.000 in folder zecca miste) Informazioni relative al tema ITALIA: Centenario della morte di Giovanni Pascoli. Emissione: Tiratura: 15 milioni di pezzi Informazioni relative al tema LUSSEMBURGO: 100° anniversario della morte di Guglielmo IV di Lussemburgo. Emissione: 13 Febbraio 2012 EMESSA! Tiratura: 722.000 pezzi (di cui 10.000 pezzi in DivBU, 2.000 pezzi in DivFS e10.000 in Coincard BU) Informazioni relative al tema MALTA: Rivolta del 7 Giugno 1919. Emissione: Settembre Tiratura: 400.000 pezzi (di cui 50.000 in Divisionale BU e 5000 in Folder FS) Informazioni relative al tema MONACO: 500° Anniversario della sovranità di Monaco Emissione: Luglio 2012 x i cofanetti Proof EMESSA! Emissione: Dicembre 2012 x i rotolini Tiratura: 110.000 pezzi (di cui 10.000 in cofanetto FS) http://it.wikipedia.org/wiki/Luciano_I_di_Monaco PORTOGALLO: Guimarães capitale europea della cultura. Emissione: Giugno 2012 Tiratura: 520.000 pezzi (di cui 10.000 in Coincard BU e 10.000 in Coincard FS) Informazioni relative al tema SAN MARINO: Vedi sopra. SPAGNA: Cattedrale di Burgos. Emissione: 3 Febbraio 2012 EMESSA! Tiratura: 8 milioni di pezzi (di cui 65.000 in tre divisionali FdC, 5000 in DivFS, 3000 in Divisionale WMF, 10.000 in Folder FS e 5000 in Busta Filatelica) Informazioni relative al tema VATICANO: VII incontro mondiale delle famiglie. Emissione: Tiratura: 115.000 pezzi (tutti in folder) Informazioni relative al tema1 punto
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