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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/08/12 in tutte le aree
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30 euro sono qualcuno di troppo, ma quando sento dire che queste monete si trovano a peso d'argento mi piacerebbe avere qualche indicazione più precisa, nomi, cognomi e indirizzi di chi le vende, in questa conservazione, a peso, perchè io, nonostante le mie ricerche, non sono ancora riuscito a trovarli ;) petronius oo)4 punti
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Dalla lettura di questi articoli: http://www.sassarinotizie.com/articolo-9218-il_boom_delle_monete_antiche_sul_webe_dell_arte_taroccata_spacciata_per_vera.aspx http://www.stintinonotizie.it/territorio/tutela-del-patrimonio-culturale-aumentano-i-controlli-crescono-i-sequestri-di-beni-darte-falsificati/ apprendo che il MIBAC starebbe per istituire una non ben definita " Commissione dell'Osservatorio per i Beni numismatici di interesse archeologico" con lo scopo di "favorire la tutela, fruizione e valorizzazione del patrimonio numismatico italiano, alla quale il Comando Carabinieri TPC contribuisce con il proprio apporto professionale". Qualcuno ne sa qualcosa di piu'? E' possibile che quando c'è qualche iniziativa istituzionale noi collezionisti siamo sempre gli ultimi a saperlo e non veniamo mai presi in considerazione? Possibile che neanche la NIP o le altre associazioni di settore ne sappiano nulla? Eppure l'apporto dei collezionisti (i maggiori interessati poi a fruire di beni numismatici pubblici valorizzati) e le possibili sinergie tra pubblico e privato si sono dimostrate vincenti in numerose occasioni anche recentemente.1 punto
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Vederle, guardarle, è sempre per me, anche da vecchio, un'emozione intensa, legata anche alla mitologia, al pensiero dei naviganti dell'antichità, quindi anche alla numismatica antica. Ora sto vedendo, dalla finestra del mio studiolo, che guarda a Occidente, il padre Giove, luminosissimo, e in basso, un po' più a destra, sua figlia, Venere. Un po' più in alto, alla mia sinistra, a Sud-Ovest, nella costellazione del Toro, Aldebaran...1 punto
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Ciao Alessio, monete arivate, grazie mille per il tuo lavorone. grazie di cuore. ciao1 punto
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Mah, probabilmente l'ottimo Zuolonomisma ha una buona dose di ragione. Diciamo pero' anche che dopo un secolo di monetazione sabauda abbastanza monotona, Vittorio Emanuele III ha avuto il non indifferente merito di rivalutare esteticamente le coniazioni del suo lungo regno, con alcune delle piu esaltanti creazioni. Incisori del calibro di Motti, Calandra e Speranza hanno infatti donato agli italiani e consegnato alla storia capolavori quali il 50 lire cinquantenario o il 100 lire Vetta d'Italia o, più semplicemente, il nichelino donna librata. Credo sia abbastanza miope non riconoscere alla bellezza delle sue monete una parte di questa sopravvalutazione. Del resto e' sempre stato così. Anche se ultimamente anche Carlo Felice sta avendo una notorietà e rivalutazioni non indifferenti, soprattutto alcuni marenghi di rara emissione. Vero anche e' che dopo il 20 lire 1860 Bologna, irraggiungibile, il Marengo più ambito dei Savoia resta l'aquiletta 1902, con o senza ancoretta.1 punto
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Rick, noi vorremmo crederci, ma la realtà, almeno qui in Italia, è diversa, e i prezzi sono quelli detti da NIbanny e PerUnaLira, che anzi a parer mio si sono anche tenuti bassi, la moneta di cui stiamo parlando io la stimerei tra i 15 e i 20 euro. Che poi non è che cambi molto, perchè se la vai a rivendere ci fai queste cifre, che sono quelle del mercato nostrano, quindi... :rolleyes: Pensare che sia sopravvalutata e non valga più del suo peso è legittimo, ma poi bisogna anche dimostrare che si può comprare al solo valore del metallo, altrimenti non significa nulla, allo stesso modo io potrei affermare che un 5 lire 1914 vale solo i suoi 25 grammi d'argento ;) petronius :)1 punto
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Io penso che la rinascita culturale debba nascere e sta nascendo nel nostro paese dalle piccole entità comunali, in regioni che non ti aspetti,parte dai giovani che riscoprono le proprie tradizioni, la loro identità,riscoprono e amano il loro territorio,se sarà, saranno le nuove leve che faranno ripartire l'amore e il rispetto per le loro opere d'arte. Ho avuto la fortuna di vedere piccole realtà museali, nuove o in ristrutturazioni, fatte con concetti innovativi e tecnologici, espongono quello che la loro cultura archeologica ha dato e sono orgogliosi di esibirli : in Sardegna ho trovato degli esempi museali eccezionali e delle guide e degli addetti giovani con l'amore per la propria cultura.; coinvolgono i Comuni, le Banche Locali, Sponsor locali, sono riusciti e anche molto bene nei loro intenti. E' da lì che si deve ripartire, il Sole 24 ore da 15 giorni ha lanciato la campagna per una nuova riscoperta degli aspetti culturali italiani, un punto quasi programmatico politico, un tam-tam continuo e il Sole 24 Ore non è un giornale casuale nel panorama italiano. L'Italia si dice deve crescere, certo nellle attività industriali,artigianali, nel turismo,ma la cultura e tutte le bellezze archeologiche italiane sono la risorsa principale del nostro paese. Se qualcuno capirà che le nostre risorse naturali, turistiche,ambientali, storiche, museali, archeologiche e in questo comprendo anche le nostre monete, forse una speranza ci sarà, ma come dice giustamente il Sole 24 ore questo volano non sarà solo una riscoperta dei nostri tesori, ma un volano per un rilancio economico di una risorsa che il nostro paese indubbiamente ha e ha sempre gravemente trascurato e deve essere utilizzata anche per un turismo internazionale mirato che porterebbe tra l'altro anche occupazione giovanile. Speriamo che dopo gli annunci, che sembrano seri, poi qualcosa parta, non solo nei piccoli centri, ma anche nelle grandi città.1 punto
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Secondo me le più sopravalutate sono in generale tutte le prove e progetti di VEIII... semplicemente perchè non sono monete Le meno valutate tutte le Rupie (e frazioni) e le Bese in altissima conservazione, basse tirature e oggettiva difficoltà di reperimento del FDC1 punto
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La dico volutamente in senso provocatorio: TUTTE le monete di VEIII sono sopravvalutate :D M.1 punto
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Penso di poter sciogliere la suspense e confermare che dovrei essere con voi sabato 31 alla giornata del grosso (e ovviamente anche domenica al Cordusio ;)) Sono stato a lungo indeciso per la contemporaneità con il convegno NIP di Roma, poi i miei colleghi tedeschi hanno deciso per me... il 29 e 30 avrò un impegno lavorativo a Monaco, quindi non potrei tornare a Roma in tempo; viceversa per Milano sono poche ore di macchina :) Poi scopriremo che dabbene si riferiva a qualcun altro, e io ci avrò fatto una bella figura da gonzo :D1 punto
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Tanto per fare due chiacchiere amichevoli e con molto rispetto del parere di tutti, poichè ciò che piace è sempre una valutazione soggettivaiva, racconto la mia esperienza e il mio ricordo in ordine alle medaglie emesse nel Pontificato di Paolo VI (anno IV e seguenti). Ero all'inizio della mia collezione di medaglie papali al momento di quelle emissioni e proprio non mi piacquero. Forse le medaglie degli anni 4 e 5, oltre tutto, non erano tra le più riuscite. Comunque, come gran parte dei collezionisti (non eravamo pochi), decisi di interrompere la mia collezione di annuali con la medaglia del terzo anno. Proprio ritenevamo intollerabile che fosse stata spezzata l'armonia della serie nella sua sequela storica secolare. Già i collezionisti avevano poco apprezzato (e poco apprezzavano) le satinate di Pio XI: figuriamoci per queste intrusioni così laceranti. La medaglia dell'anno VI del grande Bodini fu identificata con l'epiteto dispregiativo di "Pinocchietto". Ho poi rivalutato questo gruppo di medaglie, riguardandole nel loro complesso: una galleria di arte moderna, con interpetrazione della medaglia come scultura; una grande efficacia dei rilievi quasi a recuperare caratteristiche nobili della medaglia fusa; una sensibilità alla novità, pur discutibile, che coinvolgeva tanti aspetti della vita e del costume. C'era pur stato il concilio; Paolo VI proveniva dai contatti colti con gli universitari cattolici; il 1968 era vicino e - piaccia o meno - avrebbe cambiato tutto. Quelle medaglie possono anche - singolarmente - non piacere, ma sono la testimonianza (come lo è sempre l'arte) di un cambiamento storico. A mio giudizio, nella collezione, questa testimonianza della medaglistica moderna è un pregio, un valore culturale. Per le medaglie di Giovanni Paolo II, un po' appiattite, penso ancora ad un momento di decadenza creativa; ma forse sono in errore; anche per esse qualcuno saprà indagare sul collegamento con un mondo globalizzato e con un gusto che si allarga al di fuori dei nostri confini e dei nostri modelli.....1 punto
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Caro Picchio, non condivito affatto il tuo modo di pensare, o almeno ti sarai reso conto che la teoria non è uguale alla pratica. Ti faccio velocemente due esempi. Io sono andato alle prime 3-4 edizioni di Vicenza numismatica, penso che sia il convegno che piacerebbe a te visto che non ci sono ne pupazzi, ne cartaceo ne altro, ma ci sono costi talmente alti che i commercianti ci vanno malvolentieri e non fanno grossi sconti date le spese e io ho smesso d'andarci visto che non si comprava mai niente ad un prezzo accettabile. Secondo a Firenze hanno provato lo scorso anno a fare il convegno che proponi te a Milano, all'interno di un prestigioso albergo, solo numismatici e anche selezionati, risultato: sono venuti in 2 giorni max 30 persone con grande delusione dei commercianti e quest'anno hanno dovuto unirci anche i filatelici. I problemi sono due: i circoli non hanno mezzi, soldi e spesso manca anche la voglia di investire tempo e soldi per organizzare un convegno da definire 'DEGNO' della numsiamtica, secondo se l'organnizazione è demandata a società esterne è normale che queste puntino al guadagno e quindi più espositori ci sono e meglio è. Per finire, nella realtà di oggi sono più contento di vedere una società come la Athena che investe dei soldi per promuovere mostre-mercato di collezionismo aperte e pubblicizzate al grande pubblico e famiglie, che ridurci a vedere i convegni numismatici con i soliti 4 gatti, che dicono di avere tutte le monete e bla, bla, bla...... Mi spiace ma io non sono per i convegni d'elite, solo numismatici, solo NIP etc Inoltre vorrei ricordare che oltre il 50% dei collezionisti numismatici non colleziona solo monete, ma anche medaglie, catamoneta, francobolli, documenti della propria città, etc e quindi in un convegno come quello di Milano può trovare molto materiale per le sue ricerche ed i suoi studi. spero ne potremo riparlare lunedì al termine del convegno.1 punto
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30 Euro sono un po' troppi, ma 3-4 sono un po' pochi. Considerata la conservazione, più che decente, e il fatto che sei in Italia, io darei nel mezzo sui 15 euro come prezzo onesto. E' una moneta abbastanza comune, con una tiratura alta. Se ne prendi una per tipologia di disegno ti consiglierei di cercare qualcosa di più particolare. MM1 punto
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Proprio Valentiniano II, RIC IX 18 variante XIXb, zecca di Aquileia seconda officina, 17 nov 375 - 9 ago 378 D: DN VALENTINIA - NVS IVN PF AVG V: SECVRITAS REI PVBLICAE, Vitoria avanza a sx con ghirlanda e palma. Esergo: SMAQS, stella a sx della figura e punto a destra Ciao, Exergus :)1 punto
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Un saluto a tutti i frequentatori della Sezione……….e poi ditemi che le Sigle apposte sulle monete non sono così importanti, non mi stancherò mai di ripeterlo….le ritengo fondamentali per fare un po’ di chiarezza (per quanto possibile) su questa monetazione che ormai da tempo viene definita “assai complessa” ma sforziamoci di farlo come in questo caso. Da principio segnalo, a titolo informativo che ci muoviamo nell’ambito di sigle apposte su monete che anche i più noti e recenti studiosi, Pannuti e Riccio, hanno definito di difficile attribuzione e che molte di esse sono state assegnate “con forzatura” a questo o a quel zecchiere. Ma ormai sono trascorsi circa 30 anni da queste loro affermazioni e qualche novità a volte può anche piacevolmente arrivare. Non so ancora se essere conciso o dilungarmi, molto sarebbe da scrivere …..ma vedrò nel corso dell’intervento come si sviluppa l’argomento. Premetto che la questione Tarì sollevata da Numa Numa non è per me una novità, avevo già individuato questa discrepanza, nel lungo viaggio che stò affrontando, avevo pronto un intervento su questo periodo e su queste monete in particolare, da portare a conoscenza nell’apposita discussione dei Maestri di Zecca, ma ho preferito non farlo, per non dar corso, come è successo già in altri casi, ad un monologo senza pareri e alcun intervento, anche se, devo essere sincero sono stato spesso spronato a farlo e continuo ad esserlo, da alcun autorevoli utenti di questo Forum. Ma come in questo caso, prima o poi stè monete saltano fuori…..ringrazio Numa Numa per aver posto il quesito; questa del Tarì è un’altra tra le tante diciamo “sviste” riportate nei tempi. Desidero aprire una parentesi allontanandomi per un attimo dall’argomento specifico, e facendo un discorso generalizzato su quanto stò vivendo sulla mia piccola e breve esperienza….e mi spiego meglio: Se si portano in discussione su questi argomenti e da alcuni Utenti (faccio esempi….Peter1, Fedafa/Davide ecc. ecc.) alcune notizie, informazioni e altre conoscenze frutto di un buon lavoro, gli si richiede spesso…..dove sono le certezze…..dove sono i documenti…..non è sicuro che….ecc.ecc., se poi troviamo scritto o riportato da alcuni studiosi e/o appassionati come noi di questa monetazione, affermazioni fatte nel passato e/o anche recenti, su pubblicazioni/opuscoli, volumetti o altro dati in stampa allora è tutto OK, non si richiede documentazione e non si richiedono prove (anche quando di questi documenti diciamo approssimativamente in percentuale sono presenti si e non il 20 o 30 per cento di quanto riportato), magari perché a differenza della discussione non se ne parla o non si può dimostrare l’inverso, anche quando in molti casi si riscontrano incongruenze o sviste che come sappiamo sono sempre possibili, ma che comunque si discostano un tantino dalla realtà di cosa potrebbe essere accaduto a quella moneta e in quel determinato periodo storico. In molti di questi casi, ho notato addirittura che si sceglie e si è scelto anche nel passato una strada da seguire …e quando una moneta (come in questo caso) potrebbe creare difficoltà di interpretazione o affievolire il discorso che si sta portando avanti, questa viene messa da parte, non se ne scrive e non viene riportato nulla….ma ai giorni nostri grazie a qualcuno che ne riscontra l’inesattezza, essa diventa una prova su cui lavorare. Ed ecco che come alle volte la Numismatica, questo archivio metallico, vale a correggere l’errore storico. Ho notato, e sono solo considerazioni personali, che più si è lontani dalla certezza e meno documentazione si richiede, più ti avvicini e molta c’è ne vuole.1 punto
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Nella mia personale opinione una moneta abbastanza sottovalutata è il 50 lire Carlo Alberto 1833 Genova, che i registri della zecca ligure (non sempre affidabili peraltro) accreditano di soli 92 esemplari. Essa compare abbastanza spesso nelle vendite e anche in alta conservazione non supera quasi mai i 10.000 euro pur vantando una tiratura di 11 esemplari in meno rispetto al 50 lire di Vittorio Emanuele II, che invece vale 25 volte di più. Matematicamente è inspiegabile ma la legge della domanda e dell'offerta può creare queste evidenti distonie. Capisco che una faccia tipologia e l'altra no, ma il divario è così ampio che meriterebbe qualche riflessione.1 punto
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Perché si tratta di una moneta molto collezionata: il prezzo, infatti, dipende dalla domanda e dall'offerta.1 punto
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Condivido l'ottima presentazione di Rapax e, per far ancora un po' più di confusione, io mi aiuto così : ALFABETO NUMERI e chiudo con questa bella rappresentazione di Gerusalemme roth371 punto
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Dovete scusarmi...ma temo che abbiamo perso il filo pragmatico del discorso e del relativo incombente (in quanto incombe). Cosa incombe e cosa no. Sapete a chi è dovuta buona parte della legislazione di riferimento vigente: al Duce (al secolo S.E. Benito Mussolini) ed ai suoi collaboratori. Appunto, veniamo a noi. Tale legislazione fu voluta per porre freno ai saccheggi (Eccellenze, conoscitori, studiosi, archeologi...che operavano a ridosso di una zona molto grigia dove girava molto danaro). Al riguardo fu necessario un moto di amor patrio. Mentre prima i c.d. contadini/tombaroli erano solo dei lavoranti a misero salario elargito dalle predette Eccellenze...con la nuova regolamentazione tutti i frutti della terra tornarono agli specialisti dello spido e dell'aratro...anche se illegalmente. D'altra parte non escludo che S.E. Mussolini, covasse in cuor suo una sorta di soddisfazione nell'immaginare tale traslazione di competenze e benefici. E questo, beninteso, non muta il giudizio della storia sul Personaggio. Come sempre avviene nella storia e nella dimensione geopolitica...se si creano dei vuoti, questi vanno riempiti. A suo tempo Costantino trovò l'oro, l'argento, l'avorio ed i preziosi di cui aveva disperato bisogno (per coniare solida moneta) nei templi pagani...alla luce di un segno celeste o divino. Sulla stessa scia i senatori romani pensarono bene di affrontare la procella della storia passando alla porpora cardinalizia. E' molto probabile che, vista la nuova situazione, le Italiche Eccellenze di cui sopra - eredi del Cav. Francesco Martinetti e dei suoi amici e collaboratori: Ludwig Pollak (archeologo), Giovanni Barracco (Barone), Michele Tyskiewicz (Conte), Gregorio Stroganoff (Magnate russo), Wolfgang Helbig (archeologo), Giuseppe Sangiorgi (titolare di Casa d'aste), Carl Jacobsen (birraio) Eduard Perry Warren (specialista e studioso del mondo antico) - si siano riciclate ed abbiano profuso massimo impegno nell'ambito dei Beni Culturali dello Stato...in quanto non c'era più sotterfugio per scavare in proprio.Infatti è accertato che, intorno ai nominati Eccellentissimi Personaggi ed ai loro commerci (monete, gemme incise, vasi e marmo) girassero insigni studiosi, archeologi ed accademici di gran fama che non disdegnavano di prestare la loro esperienza per fini lucrosi. Nella storia opera una strana Nemesi: per cui iniziò una sorta di guerra tra Funzionari e Contadini/trovatori/metallari: una sorta di redistribuzione illegale in una terra incolta. Questo per sommi capi e qualche ironia è il passato che ci ha recato in eredità una legislazione piuttosto rigida...probabilmente allora a giusta ragione, ma in una società dove colui che ruba una mela va tranquillamente in galera. Qualcun altro...anche, forse. Possiamo anche lasciarlo perdere questo passato... in quanto oggi sarebbe opportuno tarare di nuovo il congegno. Nel corso della taratura...molti dei discorsi in questa discussione meritoriamente intrapresi...troverebbero finalmente, tecnico ed opportuno riscontro e congrua valutazione o - per converso - congruo ridimensionamento.1 punto
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Caro Magdi, la tua idea mi piace e ti incoraggio a verificarla bene (senza mai farti abbandonare dal dubbio che le nostre idee fino a prova contraria sono sbagliate per principio, mi raccomando, proprio perché dentro di noi desideriamo ardentemente che siano giuste!). Ti dico questo perché presto ti accorgerai, quando ne discuterai con 'color che sanno', che la tua idea si scontra con quella ormai inscalfibile dei gettoni sull'abaco, accettata da tutti coloro che hanno buone letture, a parte pochi rompiscatole un po' eretici :crazy: . Io ogni tanto mi trovo tra questi (forse un po' troppo spesso, temo), e non riesco a dimenticarmi che in Toscana questi 'gettoni' si chiamano quarteroli, un nome terribilmente vicino a quello del quartarolo di Venezia, che era una moneta praticamente di rame, che a sua volta era la probabile traduzione di un nome greco, tetarteron, che indicava anch'essa una moneta a quel tempo di mistura o di rame (rinvenuta anche in laguna). Inoltre, ma questo immagino tu già lo sappia, perché è scritto nel Lisini, sempre in Toscana alcune fonti parlano di libre e soldi di quarteroli. E allora? Ad essere sincero io non credo che questi oggetti siano nati come monete sostitutive, ma penso che abbiano svolto anche questa funzione, probabilmente anche spesso. Questo perché..., va be', quello che penso io non è importante (e poi da qualche parte l'ho già scritto), perlomeno non così importante come un'idea originale da parte di un ragazzo, non trovi? Un caro saluto, Andreas1 punto
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