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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/04/12 in tutte le aree
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Per fotografare i frutti di questa politica che suddivide la casa di Borbone in tanti rami non serve arrampicarsi sulle tortuose montagne russe della genealogia capetingia, ma basta un'istantanea di quasi 300 anni fa. Si tratta del grande ritratto che il pittore Louis-Michel van Loo realizza nel 1743, inserendovi tutti i membri della famiglia reale spagnola allora viventi. Al centro della monumentale tela compaiono, seduti, i patriarchi: Elisabetta Farnese e Filippo V di Borbone. Sulla sinistra, in piedi, il futuro re di Spagna Ferdinando VI, figlio del primo matrimonio di Filippo con Maria Luisa di Savoia, e per questo osteggiato dall'italianissima matrigna Elisabetta. Alle spalle di quest'ultimo, seduta sul divano, sua moglie Maria Barbara di Braganza, figlia del re del Portogallo. In piedi al centro della composizione, alle spalle della madre, vediamo il secondo maschio di Filippo ed Elisabetta: l'allora ventitreenne Filippo, futuro duca di Parma, Piacenza e Guastalla. Seduta davanti a lui, la moglie Marie Louise Elisabeth di Borbone, figlia del re di Francia Luigi XV. Elisabetta era quindi pronipote oltre che nuora di Filippo V, dal momento che il fratello maggiore di Filippo, Luigi Gran Delfino, era suo nonno. Defilato all'estrema destra della composizione, in piedi e con indosso vistosi stivali e una corazza sotto il giustacuore, c'è Carlo, il primogenito, ed il suo abbigliamento militaresco tradisce la fresca conquista dei regni di Napoli e di Sicilia. Al suo fianco, seduta, c'è la sua bella e colta sposa Maria Amalia di Sassonia. Le nozze tra Ferdinando VI di Spagna e Maria Barbara non daranno i frutti sperati e, alla morte del fratellastro, Carlo di Borbone abdicherà al trono di Napoli e Sicilia in favore del terzogenito Ferdinando, divenendo a sua volta re di Spagna con il nome di Carlo III. Alla sua morte, il secondogenito Carlo erediterà il trono di Spagna portando avanti il ramo spagnolo del casato come distinto da quello napoletano. Prima del grande "divide et impera" disposto sullo scacchiere europeo da Elisabetta Farnese e dall'Alberoni, la casa di Borbone aveva generato rami minori, tra cui quello dei duchi di Vendome (da un figlio naturale e legittimato di Enrico IV), la casa reale d'Orleans (da Filippo, fratello di Luigi XIV) che regnerà sulla Francia alla morte di Carlo X, per estinzione del ramo principale, con Luigi Filippo re dei francesi (1830-1848); e i due rami dei duchi del Maine e dei conti di Tolosa (ramo di Penthievre), derivati da due figli naturali e legittimati che Luigi XIV aveva avuto dalle sue numerose amanti ufficiali.3 punti
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Ciao, non so se avete sentito la notizia da Roma: sembrerebbe che ci sia un tifoso accoltellato prima del derby (viste le bufale recentemente passate in Tv bisogna avere i piedi di piombo...) Non ma ne vogliano gli amici laziali o romanisti (in ordine meramente alfabetico), potrebbe esser accaduto a Milano, Torino, Genova, Napoli... BASTA! Questi sono gesti che vanno stigmatizzati a tutte le latitudini e non contribuiscono certamente a dare una bella immagine di noi, assieme alle varie partite vendute, al doping e chi più ne ha più ne metta... se già non bastasse l'immagine che abbiamo ll'estero... Una cosa è discutere, avere la proprie posizioni, idee o fede calcistica, ma questo non deve trascendere da livelli di normale dialttica, magari condito da qualche sana presa in giro, come nella presente discussione. Lo so che nessun appartenente del Forum compierebbe un gesto del genere ma come padre di famiglia che allo stato attuale delle cose NON VA ALLO STADIO per scelta e MEN CHE MENO CI ANDREI CON MIA FIGLIA (alla faccia dell' "apriamo lo Stadio alle famiglie" tanto sbandierato e tanto demagogico...) volevo lasciare questo sfogo... Questi sono i veri problemi dello sport che tanto amiamo, in Italia: la violenza, le partite vendute, i vari faccendieri... non perdiamo di vista i veri mali del calcio: ci stordiscono per nascondere i problemi principali. Se ci fosse una reale volontà ad aiutare gli arbitri, allora ci si affiderebbe all'aiuto della tecnologia. Ad alto livello non lo fanno. Allora significa che a qualcuno lassù va bene che le cose stiano così. E continuando a minare la credibilità, forse un giorno si accorgeranno di esser rimasti soli. Ciao Illyricum :angry:2 punti
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sono andato a riguardarmi il Promis per vedere cosa diceva a proposito di questa battitura e ho avuto la conferma della mia ipotesi.... sul Promis è scritto "Terminata la reggenza della madre, Carlo Emanuele II ordinò il 14 luglio 1648 che si recassero in zecca tutti i mezzi soldi sin'allora battuti: di scegliervi i buoni dai falsi, e quelli marcarsi con un nuovo impronto, ciò che assai male riuscì, e di tagliare i falsi." questo si può notare anche sullesemplare raffigurato sul nostro catalogo http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CE2/5 Anche sul Biaggi vi è l'immagine di un esemplare attribuito alla reggenza degli zii (il 659C a pag 934) che risulta ribattuto su di un mezzo soldo della reggenza, questo non è possibile essendo quelli della reggenza della madre del 1647 e invece quelli degli zii del 1641 (ancora da me da visionare però con quella data....) non so se a qualcuno possa interessare tutto questo, ma questo periodo delle zecche sabaude, cioè Vittorio Amedeo I, le reggenze di Carlo Emanuele II e i primi anni da duca, la poca cura nella coniazione, i metalli sviliti e i recuperi dei coni precedenti presentano la possibilità di studi interessanti sulla monetazione e su come venivano gestite le zecche..... spero di essere stato utile in qualcosa.....2 punti
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i 2 contendenti, su 36 e 26 offerte, hanno il 98% e Il 96% di offerte con lo stesso venditore.2 punti
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Scambio monete in rame e mistura dei savoia (sec xvi-xvii-xviii) con monete di zecche italiane del XII e XIII secolo. Esiste ancora qualche circolo in cui si fanno gli scambi? Zona Torino, Asti, Cuneo....grazie1 punto
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Esiste, esiste. La polushka KM 1802 esiste come Novodel. E' classificata dal bitkin come R2. Non mi pare però che quello in foto sia autentico1 punto
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Personalmente sono d'accordo con quanti precedentemente hanno scritto che il problema sia nella valorizzazione dei beni posseduti dallo stato. Invece credo che sia da condannare l'idea che lo stato possa trovare risorse finanziarie attraverso la vendita di beni culturali riprodotti in copia, oppure dei quali già dispone o che non riesce a valorizzare. Svendere il patrimonio culturale per recuperare ricchezze sarebbe un errore catastrofico per il nostro paese, oltre che un segno di involuzione.1 punto
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fufieno e` piuttosto preparato mandagli un MP non credo negrini scriva sul forum1 punto
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Perfetto che tandem che siamo, un piccolo neo Numa Numa sopra a Dabbene come minimo e poi un mister X fantomatico che ci sarà per creare un po' di mistero ! Mi è tornata la voglia di ridere ,buon segno ! Mario1 punto
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attenzione prof non stiam parlando di vera o falsa , anche per me e` buona e` solo uno scrupolo per capire se sia quella comune di milano oppure una falsificazione di un altra zecca al 99% e` milano anche per me , pero` se quell ultima lettera dopo MEDI non fosse una O si aprirebbero altre possibilita ciao1 punto
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Notevole conservazione per il tipo e la data di questo marengo. Notevole anche la differenza delle foto del venditore e di rickkk. Sicuramente uno dei migliori che si sono mai visti per questa rara data. Il bordo è ottimo, i campi sembrano puliti, palline della corona senza apparente consumo. Come ho scritto in privato a rickkk, unica "critica" qualche minima toccatina sullo stemma ma proprio insignificante. Al diritto, si intravede minimo consumo dei rilievi piu' alti dei capelli e la base del baffo ma rimane un ottimo esemplare per questa data. Certo non merita la conservazione FDC, si sono visti di esemplari migliori collo lungo ma non per la data 1858 coniato a Torino. Altretanto difficili i primi anni dal 1850 al 1852. Complimenti per l' acquisto.1 punto
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Non capisco bene dove troviamo l'intoppo? La moneta ha segni di circolazione,esatto? Il R/ quel colpettino con piccola mancanza di metallo e quel graffio "acciaccatura" sempre su lo stemma sono segni di usura? Anche al bordo mi pare di vedere qualche piccola intacchetta cosi come le piccole usure sui rilievi più alti,la corona,l'aquiletta (segno di zecca) e il Baffo alto. Sono se pur minimi segni d'usura inoltre il lustro originale non credo ci sia più (essenziale per dichiarare una moneta FDC) anche se vorrei vedere la moneta in mano per dare un mio giudizio dalle foto non andrei oltre un SPL+. Per me è stata chiusa con AU (UNC) o EF45 perche loro danno MS (Proof) anche a monete di anni dove non esisteva questo tipo di lavorazione ma sono solo monete in FDC che hanno conservato il lustro iniziale. Voglio dire che sono un pò larghi di manica nelle valutazioni.1 punto
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Kimissa (Zecca non identificata con sicurezza. Centro indigeno ellenizzato) * * * * * Uno sguardo alla Storia e alla Monetazione di Kimissa 1. Siti esterni a LaMoneta.it: Monete di Kimissa in Wildwinds.com Le monete di Kimissa con relativi passaggi in asta: ricerca mediante le parole chiave Kimissa - Cimissa Kimissa in acsearch.info Kimissa in CoinArchives.com * * * * * 2. Post all’interno della discussione Obolichepassione: Le popolazioni della Sicilia antica : Sicani; Elimi; Sicelioti; Siculi Litra di Kimissa, NAC n.21 del 17.05.2001 lot. n. 84 Navigando da Himera verso i centri indigeni dell'antica Sikanìa, alla ricerca dell'elusiva Kimissa ... Parte I - I fiumi Salso-Himera e Platani-Halykòs quali vie di penetrazione della Grecità nell'area Sicana. Parte II - L'ubicazione dell'antica Kimissa. Un'ipotesi: Monte Raffe/Raffi (CL) Parte III: Il Mistero di Kimissa e delle sue monete "di Homonoia": le monete di Kimissa definite "di alleanza o di homonoia" raffiguranti al D/: Homonoia, personificazione della Concordia, con capelli fluenti e un ramoscello (mirto?) sulla benda frontale - OMONOIA. Al R/: un altare con sopra due corna taurine - KIMIS[s/AIWN]. KIMISSA. Litra, circa 350-300 a.C. AR 0.79 g., 11 mm - Ex Dr. A. Moretti coll. and ex Numismatica Ars Classica AG, Zurich sale 21 (2001), 84. Altre due emissioni Homonoia/altare di corna di Kimissa tra cui una dracma dalla D. Alighieri Collection, a confronto con un profilo femminile in terracotta proveniente dall'area di Monte Raffe . Alcuni cenni sui centri sicani dell'età di Timoleonte: la symmachia antipunica di Timoleonte Un’altra spettacolare litra di Kimissa: Homonoia/altare di corna (post 328-329) Oltre a Kimissa, anche Metapontion e Panormos amplificarono sugli spazi monetali alcuni momenti di rappacificazione probabilmente conseguenti a dissidi interni non altrimenti identificabili. Spetterà poi all'Impero Romano un più duraturo e continuativo rimando a Homonoia in ambito monetale…… Nomos di Metapontion, 360-340 a.C. circa: Testa femminile, HOMONOIA (Homonoia era anche uno degli epiteti di Demetra) / Spiga di grano, MET-A Parte IV. Corna taurine e la Saga dei Cretesi in Sicilia: quando il racconto mitico coincide con quello archeologico: Diodoro e il racconto mitico della saga dei cretesi in Sicilia. Corna taurine fittili ritrovate nell'area intorno il Monte Raffe (video). Corna taurine retaggio della cultura minoico-micenea come testimoniano le ceramiche indigene dai fregi zoomorfi attribuite all'area di Monte Raffe-Polizzello Ancora corna taurine… KIMISSA e GELA, tra HOMONOIA ed EUNOMIA: Bronzetto attribuito a Kimissa: D/ una testina femminile che ricorda l'HOMONOIA sui nominali d'argento di Kimissa / toro cozzante. Confronto con una Litra o Diobolo (?) di Gela: testina femminile e una scritta EVNOMIA; al R/ un Toro su una grossa spiga. L'epiteto EVNOMIA (le buone norme, il buon governo), qui pare riferito alla dea Demetra: sulle rive del fiume Gelas sorgeva infatti un tempio dedicato a Demetra. Riflessioni sui termini EUNOMIA / HOMONOMIA Il Keraton o Keratinos bomos: l'altare dagli angoli ornati da corna: Altare di corna sulle litrae di Stiela: litra della prima serie, l'altare sul quale sta compiendo il sacrificio il giovane nudo presenta due corni nel primo conio (D1) un solo corno nel secondo conio (D2): altare di corna? Un altare simile, con due corna (di forma più simile al cobio D2), è presente su monetine in argento di Kimissa. Suggestiva panoramica di testimonianze archeologiche sul simbolismo del toro quale epifania divina: nel Mediterraneo, in Bretagna, in Nord africa, a Creta, ad Anghelu Ruju (necropoli ipogeica sarda). …. Gemma Aurea da Cnosso. Corna su lamina bronzea da Psychro. Gemma con corna sacre di Cnosso. Una delle 5 placche d'oro dell'Acropoli di Micene con doppie corna Panormos: altare di corna sul R/ di un bronzo ex Tony Hardy Collection – CNG Auction 2004, lotto 321. Confronto con le frazioni di Kimissa con Homonoia/altare di corna. Richiamo all’altare di corna sul R/ delle prime litre di Stiela. Altari di corna su mikrà argentee di Kimissa e bronzi di Panormos: Tavola IX del saggio di A. Evans sulle cosiddette monete di alleanza: "On an Alliace-coin of western Sicily, with the altar of the Krimissos". Un altro esemplare di Panormos della stessa serie, Demetra velata/Altare, da: "LA MONETAZIONE DI PANORMOS IN ETÀ ROMANA - NUOVE PROPOSTE DI CRONOLOGIA E DI ESEGESI DEI TIPI - CETTINA MANGANO). Keraton (altare di corna) e Geranos (danza sacra “delle gru”), nelle fonti letterarie : Plutarco (L'intelligenza degli animali, 983) ; Callimaco, nel suo Inno ad Apollo; sempre Callimaco, nel suo Inno a Delo (Del. 303); Plutarco (Thes. 21,2); Kerenyi e Graves; Omero stesso nell'Iliade, libro XVIII. Immagini della danza iniziatica Geranos effigiate sul celeberrimo Vaso François di Ergotimos e Kleitias, 570 a.C. : Teseo suona la lira ed ha di fronte Arianna e la sua nutrice. Dietro Teseo i quattordici giovani liberati dal labirinto e dal Minotauro danzano tenendosi per mano. Tra culti solari e analemmi… Una nota etimologica: Kéras, corno, dalla radice KRN… Kérata poiéin, un'irridente locuzione... certo di segno opposto alla sacralità delle corna descritta nei post precedenti.: "fare le corna"! Un gustoso aneddoto dall'antica Patavium, sull’iconografia dell'insegna personale di Ubertino I da Carrara: l'elmo sormontato da un saraceno con le corna… Altari con corna e testimonianze archeologiche: altare scavato a Megiddo in Palestina e datato 1000 a.C.; altari sacri "cornuti" in Anatolia e a Micene; uno dei 4 corni di un grosso altare trovato a Dan Dating; altare con corna datato X sec. a.C. proveniente da Beer Sheba in Israele. L'altare di corna rappresentato nell'affresco ad Ercolano sul culto di Iside. Conclusioni: rappresentazioni dell'altare con corna su monete siciliane pare abbiano interessato soprattutto l'area interna (Stiela, Kimissa) e palermitana (Panormos): forse una reminiscenza dell'influenza dei cosiddetti "Popoli del Mare", fra i quali risaltarono i Sardi? Per ulteriori riflessioni sull'altare di corna, vedi anche in: STIELA.1 punto
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Entella (Centro elimo. Zecca attiva dal 440 a.C. fino in epoca romana) * * * * * Uno sguardo alla Storia e alla Monetazione di Entella 1. Siti esterni a LaMoneta.it: Monete di Entella in Wildwinds.com Monete di Entella - progetto Magna Graecia Coins Monete e storia di Entella sul Digital Historia Numorum Le monete di Entella con relativi passaggi in asta Monete di Entella su acsearch.info Monete di Entella su CoinArchives.com * * * * * 2. Post all’interno della discussione Obolichepassione: Litra di Entella - città elima, assai presto ellenizzata - antecedente al 404 a.C. (conquista da parte di mercenari campani): D/: Figura femminile panneggiata di Offerente che regge patera e chiave del tempio / R/ Il dio-fiume Hypsas in forma di Toro androprosopo. Confronto con le statuette di offerenti panneggiate e con polos dal Santuario demetriaco di Contrada Petraro – Entella. Riferimenti alle pratiche rituali di iniziazione femminile e legate alla fertilità agraria che avevano luogo nel santuario stesso, riconducibili al mito della discesa di Kore negli Inferi... Proposta di identificazione dell’oggetto in mano alla Ninfa Entella come sacra chiave del tempio. Altre figure di “Offerente”, sia femminili che maschili, su emissioni di: Himera Mozia Stiela Leontini Selinunte * * * * * 3. Altre discussioni presenti nella Sezione Greca o in altre aree di Lamoneta.it Le prime emissioni mercenariali, a nome dei Campani, coniate ad Entella (la monetazione dei mercenari è soprattutto in bronzo, ma esistono rari frazionali, in genere litre, che sono in argento): Bibliografia. Bibliografia sui Kampanoi di Entella: recensione del volume Kampanos Bronzo di Entella con al D/: Helios Onkia di Entella - AE: elmo campano/ cavallo Due bronzi mercenariali di Entella con elmo campano (post 8) ed elmo corinzio (post 9) Bronzo di Entella:galea campana/ cavallo libero scalpitante1 punto
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Credo proprio di si... Tenere conto delle problematiche insite nella coniazione preunitaria non significa fare dei compromessi nella formulazione del giusto grado di conservazione (in parole povere, essere più buoni).1 punto
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Come un ragazzino ho cresciuto con la storia sul pezzo d'oro 3-dollari, essendo destinato per l'acquisto di 100 francobolli, ma più tardi ha deciso che non c'era vera e propria logica dietro il suo essere destinato ad essere l'equivalente di 100 3-centesimi monete, che—per alcuni anni dopo la loro introduzione—erano forse il più importante di monete d'argento American effettivamente circolanti. Ma una parola amichevole di avvertimento a chi decide di acquistare un pezzo d'oro 3-dollari—essi sono tra i più falsificata di monete d'oro americani. (Ho letto in un articolo della rivista 1975 che del 66 1878 3-dollari pezzi d'oro presentate per l'autenticazione, 33 erano falsi. E il 66 3-dollari monete d'oro datate 1882 inserita per l'autenticazione, solo 2 erano vero e proprio). Yikes! <_< v. ------------------------------------------------- As a kid I grew up with the story about the 3-dollar gold piece being intended for the purchase of 100 postage stamps, but decided later that there was real logic behind its being intended to be the equivalent of 100 3-cent coins, which—for a few years after their introduction—were perhaps the most important of American silver coins actually circulating. But a friendly word of warning to anyone who decides to acquire a 3-dollar gold piece—they are among the most counterfeited of American gold coins. (I read in a 1975 magazine article that of 66 1878 3-dollar gold pieces submitted for authentication, 33 were fake. And of the 66 3-dollar gold coins dated 1882 submitted for authentication, only 2 were genuine.) Yikes! <_< v.1 punto
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Mi ero perso questa ennesima discussione sul signoraggio a cura del "missionario" di turno. Consiglio a tal proposito di visitare questi siti: http://signoraggioinformazionecorretta.blogspot.com/ http://it-it.facebook.com/signoraggioSIC Dove si smonta da cima a fondo la suddetta teoria.1 punto
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Condivido i commenti precedenti e la classificazione proposta da <gianfranco, è precisa ma descrive gli opposti, le persone si distribuiscono in un range intermedio tra i due estremi (che potremmo chiamare Conte e il Talebano ;) ), ovvero nel puntare alla massima qualità tutti quanti dobbiamo, chi più chi meno, venire a patti con conservazioni inferiori allo sperato, per mettere un pezzo in collezione. Quello che dice Piakos è sacrosanto e lo va predicando da tempo su queste pagine. Tuttavia io trovo che le maggiori obiezioni vadano fatte ai raccoglitori di monete in alta conservazione, per la loro mancanza di costanza e dincapacità di completare una collezione a costo di ridurre la qualità. La collezione Conte aveva delle manchevolezze imbarazzanti, ma che senso ha abbandonare?? è un consiglio dettato dalla fretta. Ma sbagliato, per me, doveva avere più pazienza e continuare, avrebbe messo insieme una collezione migliore di quella di Leo Benz o di Garrett. Sempre ilcollezionista danaroso deve stare attento a non farsi prendere la mano e collezionare di tutto un po', per non ritrovarsi con una collezione costosa, ma priva di un rigoroso significato storico. La collezione markov, recentemente venduta dalla NAC proprio non mi è piaciuta, IMHO, un danario qui, un medalgione lì, un sesterzio e un aureo, l'ho trovata inconsistente e mi stupisco che non sia stato consigliato meglio dai mercanti che lo hanno aiutato a metterla insieme. Insomma, per fare una bella collezione bisogna essere dei talebani della bella conservazione, con il portafoglio da gruppo B e la determinazione e la perseveranza del gruppo A . Questo purtroppo mi esclude dalla possibilità di avere una collezione come mi piacerebbe , ma almeno con pazienza ci provo, chissà che tra 10 o 20 anni (a Dio piacendo) non possa riuscire a coniugare pregnanza storica, rigore classificativo e buona qualità delle monete. Comunque collezionare monete è un lavoro a tempo pieno, altro che hobby, non mi stupisco che ad un certo punto la tensione cali e che si tirino i remi in barca.1 punto
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Non è corretta l'attribuzione a Roma, ma fa parte delle numerose emissioni fuse di incerta ubicazione, genericamente dell'Italia centrale.1 punto
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Salve a tutti. I Rovesci che illustrano gli animali sono sempre molto simpatici. E le monete mostrate sono altrettanto interessanti. Consultando i nostri Cataloghi (http://numismatica-c.../moneta/R-RC/17) se ne ricava la seguente descrizione: AE mezza litra battuta dalla zecca di Roma intorno al 234-231 a.C. D/ Testa di Roma con elmo frigio a destra. R/ Cane a destra con all'esergo ROMA. Riferimenti: Crawford 26/4; Sydenham 22. Come si evince dal link indicato la moneta in esame viene data come Comune e non come Non Comune. Passando alla raffigurazione del R/, come è stato già detto da Gianfranco all'inizio della sua esposizione, possiamo ammirare un cane di origini molto antiche. Si tratta di una particolare razza di canidi chiamata Cirneco dell'Etna e il cui allevamento risale addirittura al 1000 a.C. Avendo ricevuto poche manipolazioni genetiche nel corso dei secoli (ecco perchè ha quell'aria "abbastanza arcaica"), si crede comunemente che scaturì dall'incrocio di una razza di cani importati in Sicilia dalla Fenicia e dall'Egitto e che fosse il cane preferito dai sovrani di questo Paese: i Faraoni. Recenti ricerche, però, hanno smentito queste che ormai sono diventate solo voci: il Cirneco, in realtà, sarebbe un cane della Sicilia, autoctono. Essendo poco pesante (il peso ideale per un esemplare maschio è di 10-12 kg., mentre per una femmina è di 8-10 kg.), questo animale fu adoperato ben presto nelle attività di caccia, soprattutto contro lepri e conigli selvatici, a causa delle sue formidabili velocità ed agilità (in corsa può raggiungere un massimo di 40-45 km/h senza difficoltà). Si presenta con una figura molto snella, con gambe lunghe, orecchie dritte e con un corpo muscoloso ma nello stesso tempo molto elegante. Ha un fiuto eccezionale ed è agilissimo nel cambiare direzione durante l'inseguimento della preda. Da notare che, sebbene l'aspetto del Cirneco ricordi quello dei levrieri, non caccia a vista ma usa l'olfatto, come un cane da cerca. Dalla fedeltà unica, questo cane si affeziona ad un solo padrone a cui si dedica totalmente, mentre è propenso ad essere diffidente con gli estranei. Dotato di grande intelligenza, è generalmente indipendente e solitario. Il Cirneco è un cane primitivo e rispetto ad altri animali domestici, molto spesso è un soggetto che porta rancore se trattato male, non dimentica facilmente uno sgarbo subito, non sopporta di essere rimproverato con eccessiva durezza. Nell'antichità era un cane molto considerato a tal punto da venire effigiato anche su monete magnogreche come il famoso didramma di Segesta noto come SNG ANS 635 var. (head left; same obverse die); SNG Lloyd -; SNG Copenhagen -; SNG Lockett 851 var. Al D/ testa diademata di Segesta a destra con legenda greca retrograda ΣΕΓΕΣΤΑ; al R/ Cirneco stante con in alto una conchiglia. AR del 440-400 a.C. Ed infine ecco un Cirneco in movimento.1 punto
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Beh, Mario attenderemo la discussione... :) non credo però che la divulgazione della numismatica sia diversa da altre discipline. Sono i divulgatori ad essere diversi, ciascuno con il proprio carattere, le proprie capacità, dialettica, simpatia, carisma, spocchia.... Ci sono divulgatori nati e chi lo é per necessità, la differenza si vede subito. Mi piace pensare che se Einstein fosse un contemporaneo, parteciperebbe senza dubbio a qualche forum di fisica .... Vedrebbe questo strumento un'opportunità e non una seccatura. saluti luciano1 punto
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Ciao, probabilmente i tuoi dubbi erano dati dalla patina (che poi tale non è) iridescente. Allora guarda questi dal FAC: Silver argenteus, Jelocnik Sisak Hoard 31, RIC VI 17b, RSC V 208c, FDC, weight 3.007 g, maximum diameter 20.5 mm, die axis 0o, Ticinum mint, c. 295 A.D.; obverse MAXIMIAN-VS CAESAR, laureate head right; reverse VICTORIA SARMAT, the four tetrarchs sacrificing over tripod in front of turreted enclosure with gate; ex H. S. Perlin Co., 1988; magnificent rainbow iridescent toning on blazing lusterous fields, perfect centering on a large flan, sharp portrait of fine style, from the 1953 Sisak hoard; rare (RIC R3) Silver argenteus, Jelocnik Sisak Hoard 41c, RIC VI 19a, RSC V 488e, Superb EF, weight 2.969 g, maximum diameter 18.2 mm, die axis 180o, Rome mint, 295 A.D.; obverse DIOCLETI-ANVS AVG, laureate head right; reverse VICTORI-A SARMAT, the four princes sacrificing over tripod before archway of six-turreted enclosure; ex H. S. Perlin Co., 1988; sharp high-relief masterpiece portrait, exceptional strike, beautiful rainbow iridescent toning, from the 1953 Sisak hoard Silver argenteus, Jelocnik Sisak Hoard 2, RIC VI 32b, RSC V 625f, Superb EF, weight 3.092 g, maximum diameter 18.1 mm, die axis 180o, Siscia mint, 294 A.D.; obverse MAXIMIANVS AVG, laureate head right; reverse VIRTVS MILITVM, the four princes sacrificing over tripod before the gate of an eight-turreted enclosure; ex H. S. Perlin Co., 1988; small flan crack, fabulous rainbow iridescent toning, near perfect centering, from the 1953 Sisak hoard Silver argenteus, Jelocnik Sisak Hoard 73, RIC VI 42a, RSC 314a, Choice EF, weight 3.417 g, maximum diameter 18.5 mm, die axis 180o, Rome mint, as Caesar, 295 A.D.; obverse CONSTAN-TIVS CAES, laureate head right; reverse VIRTVS MILITVM, the four tetrarchs sacrificing in front of six-turreted enclosure (city or castrum), Z in ex; ex H. S. Perlin Co., 1988; high relief portrait, beautiful rainbow iridescent toning, from the 1953 Sisak hoard; scarce The Sisak Hoard of more than 2000 silver argentei, most of them mint-state, plus silver vessels, was found in 1953 near Siscia (Croatia). Still today, nearly all the high grade early argentei of the early tetrarchy on the market came from this hoard. The deposition of the hoard can be placed in the year 295/296. Appena visti ci avevo fatto un pensiero, poi ho visto i prezzi ed ho lasciato perdere (tra i 1700 e i 1000€/uno). Favolosi. Autentici al 100%, provenienti da deposito monetale. Ciao Illyricum :)1 punto
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Renato scusami, ma non puoi degradare una moneta per i suoi difetti di conio... se così fosse per certe tipologie monetali che sono piene di difetti, ma che non hanno circolato, cosa diamo? Lascia perdere la perfezione che puoi cercare (e trovare) nelle monete di VEIII... Non si tratta di essere più buoni perchè la moneta è rara e bella. Le monete vanno valutate oggettivamente per quello che sono. Va bene che il FDC non deve essere regalato... ma ragazzi, quando la moneta è meritevole... e diamoglielo il giudizio che si merita. Premesso che ho espresso il mio giudizio senza conoscere la reale conservazione, quindi è sempre un mio parere, però nella mia ignoranza numismatica credo che ci troviam davanti ad un esemplare notevole, che non dovrebbe essere penalizzato sulla conservazione perchè ha dei difetti propri della coniazione. I campi parlano chiaro, i rilievi anche. Hanno delle schiacciature e allora? la moneta ha circolato poco... è questo quella che conta (credo) Un saluto a tutti1 punto
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DE GREGE EPICURI Nella primavera 2011 ho ascoltato a Milano una conferenza del Prof. Ardevan dell'Univ. di Cluji (Transilvania) che parlava anche degli aurei KOSON. Vi riferisco alcuni contenuti che ho annotato: -le monete imitano chiaramente due tipi di denari repubblicani (del 120 a.C. e del 55 a.C.). La coniazione sarebbe da riferire ad un sovrano locale, in un periodo che va da qualche anno prima di Cristo al 50 d.C.; la legenda greca ma anche il peso di 8 g., che è di tipo "ellenistico", escluderebbero un rapporto con Bruto (i monogrammi in realtà sono un po' variabili, e non tutti BR). - occorre ricordare che in quest'area dei Balcani sono stati imitati dei denari repubblicani fino a tutto il 1° secolo d.C. -queste monete sarebbero state tutte interrate e non avrebbero mai avuto circolazione. - altro aspetto essenziale è che: nella Tracia di quel periodo l'oro era monopolio reale/religioso, e il metallo aureo non aveva libera circolazione. -un primo quantitativo di KOSON sarebbe stato rinvenuto nel XV secolo, tanto che si cominciò a discuterne a quell'epoca (tempi di Erasmo). - un grande/grandissimo tesoro fu rinvenuto (seguito da ritrovamenti minori) in Transilvania nel 1803. Si scatenò una "caccia all'oro" e l'amministrazione austriaca mandò in Transilvania l'esercito, per controllare. Molte monete furono disperse, molte fuse a cura dello stato, alcune portate a Vienna e inserite nelle collezioni imperiali. -un altro grosso tesoro fu rinvenuto da privati, sempre in Transilvania, verso il 1989 ( così "si dice") e le monete cominciarono a diffondersi nei mercati, a basso prezzo. Ma negli anni '90 comparvero anche molti falsi, sia in oro che in argento. Esistono comunque anche imitazioni ottocentesche. -quasi tutti i ritrovamenti sono in prossimità dell'antica Szarmizeghetusa. Molto spesso i KOSON sono stati rinvenuti commisti ad aurei di Lisimaco: ma si tratta delle "imitazioni di Lisimaco" prodotte da Mitridate VI. - queste KOSON non sono tutte uguali; esistono alcune grandi categorie, attualmente allo studio, e sembra esserci un progressivo peggioramento qualitativo (barbarizzazione). -L'unico personaggio illustre di nome KOSON è un Re di Tracia che compare nelle fonti scritte (non vi so dire quali) circa nel 35 a.C:; avrebbe avuto buoni rapporti con Ottaviano.1 punto
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Ciao Jagd, ben ritrovato la prima cosa alla quale ho pensato è un bottone. Molto simile ai bottoni dei vestiti della festa e dei costumi tipici delle donne della Sardegna. In argento, lavorati a filifrana o cesello, rotondi, fanno bella mostra nei vestiti usati dalle donne in occasione della festa "cavalcata sarda" di Sassari. ciao luciano1 punto
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Io credo che tutti noi inizialmente siamo stati un pò talebani e poi con il tempo siamo pian piano scivolati, chi più chi meno, nella categoria che predilige la qualità. Un pò perchè l'occhio si stanca ad osservare pezzi di metallo irriconoscibili mentre è sempre attratto da un bel ritratto imperiale, un pò perchè ci si accorge che tutti i pezzetti di metallo inguardabili sono invendibili e quindi la cosa non è tanto piacevole per le proprie tasche. perchè, allora, non comprare due belle monete da tenere in mano alle diverse luci del giorno e della notte anzichè venti monetine inguardabili che una volta catalogate vengono dimenticate da qualche parte perchè l'occhio si rifiuta di guardarle? Ovviamente insieme all'esperienza incide anche la propria disponibilità economica. Una persona normale che sogna di completare i ritratti dei principali imperatori romani dovrà per forza accontentarsi di un Pescennio Nigro bruttarello o di un Gordiano I quasi inguardabile ma gli imperatori più comuni saranno sicuramente SPL. Io credo, in definitiva, che la qualità sia più premiante, ovviamente sempre in relazione al non trascurabile aspetto aconomico. Un caro saluto, Antonia1 punto
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Aggiornamento: Le monete della Slovenia spedite da zeroeuro sono arrivate; le capsule proof sono sempre molto belle. Giovedì sono partite le coin card di Ricca81. Come avete visto skaterghost si è già procurato un mucchio di monete, ho riportato qui i prezzi ai quali andranno aggiunte le spese di spedizione da lui a me. In verde le monete già in mio possesso. In rosso le spedizioni già effettuate. 2€ Commemorativi da rotolino 1 - Diabolik73© --> N.2 coppie Lussemburgo 2012 (consegna a mano) 2 - superbubu© --> N.1 coppia Lussemburgo 2012 (aggiunto a skaterghost) 3 - zavatha© --> N.1 Tutte 16 comuni + N.1 Tutte non comuni 4 - BlackEuros© --> N.1 coppia Lussemburgo 2012 + N.1 Slovacchia 2012 (spedita 27/2) 5 - Giampy2004© --> N.2 coppie(A+B) Lussemburgo 2012 (spedita 27/2 - arrivata 1/3) 6 - emilio_manolio© --> N.1 Tutte 16 comuni + N.1 Tutte non comuni 7 - dawmallo© --> N.1 Tutte 15 comuni + N.1 Tutte non comuni 8 - bloodinside© --> N.1 coppia Lussemburgo 2012 + N.1 Slovacchia 2012 + N.1 Italia 2012 + N.1 Germania D comune + N.1 Tutte non comuni + N.1 Germania D non comune (consegna a mano) 9 - Paolino67© --> N.1 Tutte 16 comuni + N.1 Tutte non comuni 10 - money_59© --> N.1 Tutte 16 comuni + N.1 Tutte non comuni 11 - diopili© --> N.1 Tutte 16 comuni + N.1 Germania D comune + N.1 Tutte non comuni + N.1 Germania D non comune 12 - Valentino73© --> N.2 Tutte 16 comuni + N.2 Tutte non comuni (Venezia) 13 - giugiu45© --> N.1 Tutte 16 comuni + N.1 Tutte non comuni (Roma) 14 - zeroeuro© --> N.1 Grecia 2011 + N.1 coppia Lussemburgo 2012 + emissione comune: N.2 Slovacchia, N.2 Italia, N.1 Estonia 2012, N.1 Malta, N.1 Spagna, N.1 Portogallo, N.1 Belgio, N.1 Olanda, N.1 Irlanda + N.1 Tutte non comuni (Trieste) 15 - saldi-saldi© --> N.2 Tutte 16 comuni + N.2 Tutte non comuni 16 - DanPao© --> N.2 Tutte 16 comuni + N.2 Germania D comune + N.2 Tutte non comuni + N.2 Germania D non comune 17 - Desert_Twister© --> N.2 Tutte 16 comuni + N.2 Germania D + N.1 Tutte non comuni + Germania (4 monete da skaterghost) 18 - USTER_RANGERS© --> N.1 Comuni e non comuni eccetto Lussemburgo, Germania e Italia 19 - camarguebull2009© --> N.1 coppia Lussemburgo 2012 + N.1 Tutte 16 comuni + N.1 Germania D comune + N.1 Tutte non comuni + N.1 Germania D non comune 20 - alessandro1970 --> N.2 Grecia 2011 + N.1 coppia Lussemburgo 2012 + N.1 Tutte 16 comuni (esclusa Spagna) + N.2 Germania D comune + N.1 Italia + N.1 Tutte non comuni + N.2 Germania D non comune 21 - johndoe --> N.1 Tutte 16 comuni + N.1 Germania D comune (spedizione comune con AndreaMCMLXXVIII) 22 - caramba76 --> N.1 Tutte 15 comuni + N.1 Germania D comune + N.1 Tutte non comuni + N.1 Germania D non comune 23 - AndreaMCMLXXVIII --> N.1 Tutte 16 comuni eccetto Lussemburgo + N.1 Germania D comune + N.1 Tutte non comuni eccetto Lussemburgo + N.1 Germania D non comune (spedizione comune con johndoe) 24 - skaterghost --> N.10 Lussemburgo comune + N.10 Lussemburgo non comune LISTA D'ATTESA: 1 - SirMatt "Tutte 16 comuni" significa tutte le monete dell'emissione comune 2012 esclusa la Germania "Tutte 15 comuni" significa tutte le monete dell'emissione comune 2012 esclusa la Germania e l'Italia "Tutte non comuni" significa le altre emissioni 2012 (emesse prima dell'ultima comune) esclusa la Germania Comuni: 2€ CC Austria: 2,17€ + spedizione da skaterghost 2€ CC Estonia: 2,32€ + spedizione da skaterghost 2€ CC Finlandia: 2,24€ + spedizione da skaterghost 2€ CC Grecia: 2,40€ + spedizione da skaterghost 2€ CC Germania zecca D: 2,00 + spedizione da saldi-saldi 2€ CC Slovenia: 2,28€ 2€ CC Slovacchia: 2,35€ 2€ CC Lussemburgo: 2,47€ 2€ CC Italia: 2,00€ 2€ CC Spagna: 2,28€ + spedizione da skaterghost 2€ CC Belgio: 2,24€ + spedizione da skaterghost 2€ CC Francia: 2,13€ + spedizione da skaterghost Non comuni: 2€ CC Germania zecca D: 2,00 + spedizione da saldi-saldi 2€ CC Lussemburgo "Guillaume IV": 2,47€ 2€ CC Spagna: 2,28€ + spedizione da skaterghost Altre: 2€ CC Grecia 2011: 2.50€ Coincard Slovacchia (6, 8.92€) 1 - Diabolik73 (consegna a mano) 2 - skaterghost 3 - HellNight 4 - zeroeuro 5 - b27 6 - BlackEuros Coincard Lussemburgo (3 coppie, 22.80€ a coppia) 1 - DragoDormiente 2 - Ricca81 (spedita:1/3) 3 - Giampy2004 (spedita 27/2 - arrivata 1/3) Capsule 2€ proof Slovenia (3, 7.95€) 1 - b27 2 - AndreaMCMLXXVIII 3 - DragoDormiente Per tutti: Spedizione: Raccomandata Pagamento: bonifico bancario (tranne ovviamente per la consegna a mano)1 punto
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grazie a te prof......le tue supposizione sono la ben venuta...... :) non vi posso che contare l'impressione che fa di passare ne un posto come quello.......si puo imaginare i gridi di i bambini giocando....le campanelle delle bande di capre che rientrano......il sono della campana,e sussuro de parole de quella giente che abbitavanno guasi ne l'intimita delle famiglie...tutti in sieme!!..anni dopo anni,al greo delle stagione che dovevano ritmare con le feste una qualita di vita che possiamo giudicare,al mio aviso....dura dura...!!malatia fame e guerre.......certenamente anche feste e allegrie...... :mellow: non rimane di quelli rumore che le parole confuse della foresta,accompagnato a volta de i cridi stridenti di i maialletti.....e certe volte ,nel quel silenzio,un fraccasso di pietre che devono fare quelli muri che si crollano..............devono fare tremare tutta la regione..... :mellow: pensando quantunche che mai piu uomini abbiterano qui.....chi da un imprezione che abbiamo perso qualcosa......!!!ma cosa???? :mellow:1 punto
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Questo mi fa sorridere ;) ; sembra che anche voi avete un caso di "la febbre del 1856." I ragazzi americani mia età spesso cominciarono loro collezioni di monete con pochi centesimi di Lincoln (1909-Data). I più vecchi penny bronzo Indian Head (1864-1909) erano qualcosa di speciale, e i penny di rame-nichel "cento bianchi" Indian Head del 1859-64 erano ancora più speciali. Ma come si può immaginare, i centesimi Flying Eagle del 1856-1858 furono in una classe tutti i propri. (Scrivendo questo che mi viene in mente che abbiamo mai sembrati di chiamarli "penny", ma sempre i più formale "cent." Penso che siamo stati mai abbastanza amici con l'aquila vola "cent," non the way we were con Lincoln e Indian Head "penny." Penso che l'Flying Eagle cent erano troppo poco nostri anziani e così, a differenza di qualsiasi altra cosa in American series 1-cent, la necessità di essere rispettato!) In ogni caso... un conoscente con i centesimo Flying Eagle porta rapidamente un fascino speciale con gli esempi datati 1856. Ci sono diverse storie di queste monete—molte gente li considerano come modelli solo—ma hanno circolare, e....1856, 1856, 1856. Con questo in mente, chiedo scusa per la mia passione giovanile con il pezzo qui sotto, che è stato il mio primo cento Flying Eagle. Io ancora non capisco il counterstamps ("EGR?" "100 cornish?") , ma io continuo a cercare risposte, sapendo molto bene che potrebbe essere semplicemente un caso di qualcuno con alcuni pugni in metallo e il tempo di uccidere. Nel frattempo, tuttavia, 1856! :) v. ---------------------------------------- This makes me smile ;) ; it seems you too have a case of the “1856 fever.” American kids my age often began their coin collections with Lincoln pennies (1909-date). The older bronze Indian Head pennies (1864-1909) were something special, and the copper-nickel “white cent” Indian Head pennies of 1859-64 were more special still. But as you can imagine, the Flying Eagle cents of 1856-1858 were in a class all of their own. (Writing this it occurs to me that we never seemed to call them “pennies,” but always the more formal “cents.” I guess we were never quite friends with the Flying Eagle “cents,” not the way we were with the Lincoln and Indian Head “pennies.” I guess the Flying Eagle cents were just too much our elders, and so unlike anything else in the American 1-cent series, that they needed to be respected!) Anyway...an acquaintance with the Flying Eagle cent quickly leads to a special fascination with the examples dated 1856. There are several stories about these coins—many folks regard them as patterns only—but they did circulate, and....1856, 1856, 1856. With this in mind, please excuse my youthful fascination with the piece below, which was my own first Flying Eagle cent. I still don’t understand the counterstamps (“EGR?” “100 cornish?”) , but I continue to look for answers, knowing very well that it may be simply a case of someone with some metal punches and time to kill. In the meantime, however, 1856! :) v.1 punto
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Amando i grossi moduli non poteva mancare in collezione questo esemplare : Scudo Vecchio da 5 Lire 1733 Carlo Emanuele III D/ CAR EM D G REX SAR CYP ET IER Busto del re corazzato a destra con il collare , sotto fioretto tra due punti R/ DVX SAB ET MON TISF PRINC PED Scudo completo , coronato, in un grande ornato con collare attorno e due leoni accovacciati ai lati in alto la data 1733 T/ Tondini concatenati Argento 42 mm. , gr. 29,90 / 29,49 Zecca di Torino Mir savoia 925 , Biaggi 791a , Simonetti 12 , CNI Vol.I 11/15 La tipologia dello Scudo d' argento da Lire 5 al nome di Carlo Emanuele III , venne prescritta alla zecca di Torino con la prima ordinanza del 18 aprile 1733 ,al taglio di 8.1/4 pezzi al marco e titolo den. 11 ; alla quale , con identiche caratteristiche metrologiche ne fecero seguito altre due rispettivamente del 25 luglio 1733 e 18 dicembre 1733. Le tre ordinanze fissarono una produzione di scudi per un valore complessivo di un milione di lire pari a 200.000 pezzi Delle pezze ritrovate le date conosciute risultano 1733-1734-1735 (tratto da E.Biaggi Otto secoli di storia delle monete sabaude Vol.III)1 punto
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questa è la tecnica di sbiancatura, ma veniva utilizzata anche nelle monete a corso legale per portare in superficie l' argento e lasciare all' interno il materiale vile... quindi non è una peculiarità dei falsi... le monete argentee venivano generalmente trattate così (salvo casi di percentuali argentee troppo basse, in questo caso la sbiancatura risultava inefficace1 punto
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