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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/22/12 in tutte le aree

  1. Sono lieto di comunicarvi che una versione del lavoro su Pietro di Vico e la zecca di Viterbo è ora disponibile nella sezione Articoli del forum a questo indirizzo: http://www.lamoneta....el-xiii-secolo/ La versione pubblicata su Panorama Numismatico (differente solo per formattazione, non per contenuti) è anche disponibile on line: http://www.panorama-numismatico.com/category/monete-italiane-medievali-e-moderne/zecca-di-viterbo/ Tutti i commenti sono graditi :)
    3 punti
  2. I Medaglioni Romani nelle collezioni del Museo Archeologico di Firenze. A Cura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali,della Sovrintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, Studio "MONETAE & TINIA NUMISMATICA" Editore: redatto ed edito da S.BANI, M.BENCI, A.VANNI - Gubbio 2011 Formato: 21 x 29.7 - 192 pagine con foto interamente a colori, numerosi e pregevoli ingrandimenti fotografici Prezzo: in vendita presso l'editore o le principali ditte specializzate da 65 a 75 € Descrizione: Questo magnifico volume è parte dell'immenso lavoro di digitalizzazione e catalogazione tutt'ora in corso al Monetiere del Museo Archeologico di Firenze, fortemente voluto da Fiorenzo Catalli e appoggiato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana. Lo stesso progetto coinvolge, come ben saprete, anche questo forum che collabora a rendere fruibili sul web le varie raccolte mano a mano che esse vengono catalogate e fotografate. Il volume sui medaglioni illustra tutti i 228 medaglioni Romani ritenuti autentici delle raccolte del M.A. di Firenze, provenienti dalle collezioni Medicee e successive acquisizioni, tutti fotografati in alta definizione e totalmente descritti e referenziati, con bibliografia breve per ogni Imperatore menzionato. Numerose tavole di ingrandimenti a colori in alta definizione. Alcuni dei medaglioni illustrati non sono mai stati pubblicati e di altri è stata fornita una rilettura aggiornata o completata ove mancante. La pubblicazione dei restanti medaglioni (ancora piuttosto numerosi) è prevista con l'uscita di un secondo volume. Note: Tantissimi i medaglioni bimetallici, molto numerosi anche i martellati; in qualche caso gli autori annotano antichi restauri maldestri (segnalo un curiosissimo caso di stuccatura con ceralacca o l'utilizzo del piombo per ripristinare una capigliatura) e legende reincise, numerose riletture e correzioni di vecchie catalogazioni ad opera di Gnecchi, Banti, Cohen, etc. Tutti i medaglioni sono completati dai principali dati tecnici come peso, diametro e metallo (manca il dato per la sfasatura degli assi di conio). Un lavoro meritevole e interamente finanziato dagli autori; da non perdere per bellezza ed importanza.
    2 punti
  3. Movimento la sezione mostrandovi questa medaglia, che bene racconta la vicenda vissuta dalla chiesa della Trinità, costruita a Praga per i luterani tedeschi dall’architetto italiano Giovanni Maria Filippi. Dopo la battaglia della Montagna Bianca e la sconfitta del partito protestante, la chiesa venne donata ai Carmelitani; costoro la ricostruirono e la dedicarono alla Vittoria del 1620, diventando così la Kostel Panny Marie Vítězné, chiesa di Santa Maria vittoriosa. Proprio nel 1628, data di questa medaglia, alla fondazione della nuova chiesa, le venne donata la statua, ancora oggi visibile e piuttosto celebre, del Bambin Gesù di Praga, portata dalla Spagna dalla principessa Polissena Lobkowitz. La medaglia mostra al diritto l’immagine della Vergine con il Bambino che impone la corona boema sul capo dell’imperatore Ferdinando orante, con la scritta SVB TVVM PRAESIDIVM 1628 25 APR; sul rovescio una scena della battaglia sulla Montagna Bianca e la scritta S. MARIA DE VICTORIA e sotto VICTORIA A FERD II PARTA PRAGAE 8 NOV 1620. Si notino in primo piano lo scontro di cavalleria e nel secondo di fanteria armata di moschetto; sullo sfondo, la fortezza che sorgeva in cima alla montagna. L’esemplare pesa 5,48 g e ha un diametro di 32 mm; raro. Riferimenti: Donebauer 4724, Sammlung Montenuovo 761.
    2 punti
  4. Beh ragazzi io il regolamento lo sto capendo sempre di più.. Innanzitutto se Tizio ha 1199 messaggi può comunque partecipare alla maggior parte delle razzie, perchè la questione dei messaggi riguarda le emissioni più difficili da reperire .. E poi non vedo dove sia il problema di proseguirle in forma privata, per come sono fatto io e la maggior parte degli utenti che ho conosciuto, mi basta una sola e mail per mettermi d'accordo, effettuare il pagamento e fidarmi completamente del razziatore, vista la passione che ci unisce.. Molte cose a vanvera sono state dette, io continuerò la mia strenna anche se non dovessi ricevere alcuna moneta, io potrei regalare un doppione senza problemi a chi non ne ha.. Lo faccio non per farmi grande ma perchè in tanti, qualcuno è anche sul Forum, lo hanno fatto quando ero un ragazzo che andava a scuola e si vedeva perso perchè non potev acquistare molte monete .. Adesso non lavoro, e c'è crisi ma con ciò non attacco il regolamento, perchè data l'ampia rete di conoscenze che abbiamo costruito possiamo comunque aiutarci per darla in c..o agli speculatori.. Ma qualcosa andava fatto.. E onore a chi l'ha fatto... Per chi non comprende le decisioni, lo accetto per carità, però basta rifletterci un attimo e non abbandonarci.. Abbiamo bisogno anche della più piccola notizia portata sul Forum con cuore e passione.. Ciccio 86
    2 punti
  5. ciao,giovanni, il tuo bellissimo pezzo e anche raro a trovarsi è un distintivo; era lo stemma del corpo di spedizione francese.(cef) andrea
    2 punti
  6. E' recentemente comparsa sul mercato internazionale questa interessante moneta di Nerone, offerta in asta da Gorny, lotto 327, per il prossimo mese di marzo. Trattasi di un sesterzio importante, per il rovescio raro e in ottima conservazione. Ho esaminato il Cayon. Il pezzo presenta delle caratteristiche singolari. La coppia dei conii dovrebbe essere la n. 2 ivi riportata. Comparando le epigrafi: con AUG. P. MAX è l'unica indicata su venti esemplari di adlocutio presenti appunto sul Cayon. Ma molti particolari del lotto in esame sono difformi: - le P dell'epigrafe sono aperte laddove sul Cayon tali lettere sono ben chiuse e molto nette; - osservate il vortice sommitale dei capelli...stilisticamente ricorda una girandola a vento per bambini. E' cioè costituito da un giro quasi intero di capelli...come se la testa fosse guardata dall'alto e non di profilo. A ben vedere potete notare che sotto la lettera R (di CAESAR) c'è una macchietta che sembra evidenziare un salto di patina o una piccola lavorazione...come se, a correzione, siano stati eliminati dei particolari per attenuare l'effetto girandola. Gli antichi, erano attenti alle loro rappresentazioni, specificamente nelle raffigurazioni imperiali ed ancor più nelle monete più importanti com'è l'adlocutio. Una testa di profilo con il vortice di quel disegno ...non ha senso prospettico e nemmeno realistico. Sappiamo peraltro che la tecnica della prospettiva come introdotta nel rinascimento non era nota agli artisti antichi...che cercavano di curarla plasticamente con il rispetto delle proporzioni, con effetti pittorici conguri e con una sorta di attenzione lineare. Sappiamo tuttavia che la zecca di Lugdunum è tipica e singolare per le sue scapigliature nel nominativo di Nerone, quindi potremmo considerare non esaustivo il vortice a girandola. Posto comunque per raffronto un sesterzio importante di Lugdunum ben inciso e sicuramente autentico. Notate come il vortice sia più atenuato e profilato, le fasce dei capelli in ordine secondo il canone tipologico, le masse plastiche del volto ben rese, l'occhio perfetto, le code del laccio che lega il serto cadono parallele ben stagliate. Proseguiamo quindi con l'esame in corso. - Attigue al vortice suddetto, sulla sinistra le ciocche nel lotto Gorny girano verso l'alto, sul Cayon girano verso il basso...così come in tutti i sesterzi di Nerone che mi è capitato di osservare sian in mano che in foto. - Inoltre: nella migliore iconografia di Nerone i capelli sono resi a fasce parallele alla corona d'alloro. Nella fascia parallela al serto di alloro, le ciocche hanno lo stesso verso di curvatura delle linee che rappresentano i capelli per la lunghezza della fascia stessa. Nella moneta in esame abbiamo una fascia incongrua ove si incontrano, nel mezzo della fascia, ciocche di verso e curvatura opposte. Sembrerebbe che il parrucchiere imperiale abbia voluto dare luogo ad una pettinatura insolita rispetto all'iconografia canonica. - Abbiamo poi l'alloro che corona l'imperatore. Osserverete che le prime due foglie si interrompono con la presenza di una sorta di escrescenza del metallo...che forse vuole rappresentare la legatura delle foggli del serto. Di seguito a tale escrescenza prosegue l'alloro ma muta la direzione rispetto all'asse di partenza... inclinandosi verso l'alto. L'intero serto è comunque impreciso, impastato...quasi confuso con le ciocche dei capelli. Occorre allora rilevare che un disegno simile del serto di alloro è nel Cayon presente ma nel conio n. 1. Mentre come sopra specificato l'epigrafe del lotto Gorny qui in esame è quella del conio n. 2. I capelli sotto l'alloro, cioè dall'orecchio in giù non sono nemmeno conformi al conio n. 2, richiamando piuttosto quelli del conio n. 1. - Le code o capi del nodo che lega il serto di alloro, inoltre, vengono giù diritte sia nel Cayon 1 che nel 2; idem per tutte e venti le tipologia di conio adlocutio ivi presenti nel testo, mentre nel lotto Gorny piegano all'esterno come a formare una parentesi. Inoltre il disegno dei lacci del serto di alloro è incerto...non stagliato mentre dovrebbe essere ben nitido in una moneta di questa conservazione...in quanto allocati in un punto protetto da colpi ed usura. Lasciando la permanente...andiamo ad osservare le fattezze dell'imperatore. - L'occhio è semichiuso e svirgolato...non conforme con la linea canonica di incisione del particolare anatomico, per questa tipologia monetale. La pupilla infatti non è ben leggibile: in pratica henno sbagliato a chiudere il giro della palpebra inferiore. E' così anche piuttosto arretrato dalla linea naso/fronte del personaggio: insomma non si capisce se l'incisore ha commesso un'errore o se Nero era reduce da un incontro di pugilato...per aver ricevuto un colpo di cestus nell'orbita. La mascella e la bocca hanno consistenza non adeguata dando luogo ad una massa incerta rispetto alla capigliatura che se non altro è stata incisa in modo vigoroso. Una certa sbruzzolosità presente sul mento e nella mascella fa pensare ad un tentativo non riuscito di rendere la barba. Altrimenti l'ottimo stato di conservazione generale della moneta avrebbe dovuto evidenziarla come ben incisa, ove presente. - Evidenziamo inoltre una frattura a fessura stretta del tondello ad h. 11, che è visibile al rovescio ad h. 7. Sappiamo che a volte tali fratture indicano problemi di produzione della moneta, variamente interpretabili, anche nelle repliche moderne. ROVESCIO DELLA MONETA manca la prima colonna che nel conio n. 1 (ma anche nel conio n. 2) del cayon è posta a fianco (sulla sinistra) della S e che esce dalla schiena o da sopra la testa del primo soldato a sinistra nell'adlocutio. Ciò costituisce una grave incongruenza per lo stato di conservazione della moneta in esame e per essere l'altra colonna ben visibile davanti all'imperatore. Importante inoltre rilevare che sempre nel conio n. 2 del Cayon le due colonne sono scanalate e con capitello ionico ben evidente. Nel lotto Gorny, oltre a mancare la prima delle due colonne, l'unica esistente è liscia come nel conio n. 1. Dalla comparazione emerge inoltre che: il braccio e la mano levata dell'imperatore sono plasticamente inconsistenti...in pratica un moncherino. Il collo (inconsistente) e la testa ...non sono in asse con la linea ideale del corpo...piuttosto sono arretrati quasi all'altezza della spalla. Alcuni particolari delle figure e delle vesti dei personaggi sono sommariamente incisi. Le punte delle insegne scompaiono...o meglio non sono leggibili. La C (un po' stortignaccola) di Consulto...sembra incisa per miracolo in uno spazio ridotto...per non mandarla fuori campo, mentre la S di Senatus è troppo sottile...poco credibile per al plastica di questa noneta. La patina ha sembianza di una sorta di ossidazione posata su una superficie marrone/rossastra. Rammentiamo che l'ossidazione delle monete antiche può oggi essere ben imitata e/o realizzata con vari processi di invecchiamento e/o di “intonacatura”. In questo caso non appare nemmeno troppo spessa. Persino la cuprite è imitata abbastanza bene anche in monete non particolarmente importanti. CONCLUSIONI: la comparazione evidenzia che il lotto Gorny presenta: caratteristiche miste tra i due conii: il n. 1 e il n. 2 del Cayon pur essendo l'epigrafe congrua al lotto n. 2; al riguardo tenendo ben presente che l'epigrafe caratterizza l'emissione. Ma l'alloro al diritto e la colonna al rovescio hanno il disegno del conio n. 1. Comunque manca inspiegabilmente una delle due colonne malgrado l'ottima conservazione della moneta. Il disegno delle raffigurazioni presenta sommarietà ed evidenti imprecisioni. La patina sembrerebbe un riossido. Alcune lettere delle epigrafi non sono conformi. Molti particolare evidenziano pastosità e scarsa nettezza malgrado l'ottima conservazione. PRECISAZIONE Può darsi benissimo che tali particolari incongui e la patina siano in parte dovuti alla foto e che l'esame diretto dell'oggetto potrebbe essere più convincente. Può anche darsi che la moneta in esame evidenzi una coppia di conii non censiti dal Cayon...o forse inedita od a me sfuggita in altre catalogazioni. Resta però il fatto che l'elenco delle perplessità, in parte evidenziate anche da Numizmo in altra discussione, è piuttosto lungo e quindi richiamerebbe opportuni approfondimenti verso i quali tutti gli utenti sono invitati...anche per postare foto di raffronto. Lo scrivente non ha, al momento, avuto tempo sufficiente per reperirle. Grazie come sempre per l'attenzione eventualmente prestata.
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  7. SPL ci stà, con riserva però. Attendo immagini migliori ;)
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  8. Mi piace!! Direi SPL Complimenti per la moneta/gettone
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  9. Ho il piacere di comunicarvi che il lavoro su Pietro di Vico e la zecca di Viterbo è disponibile per il download sul sito Web di Panorama Numismatico all'indirizzo http://www.panorama-numismatico.com/category/monete-italiane-medievali-e-moderne/zecca-di-viterbo/ e anche, in una versione leggermente diversa (solo per formattazione, non per contenuti) nella sezione Articoli del nostro forum all'indirizzo http://www.lamoneta.it/tutorials/article/71-pietro-iii-di-vico-e-la-zecca-di-viterbo-nel-xiii-secolo/ Tutti i commenti sono graditi :)
    1 punto
  10. magari in mano sono meglio, ma non fidarti al 100 % delle perizie, valuta con i tuoi occhi che sono i migliori periti :) A volte può succedere che per fare qualche soldo in più un SPL/FDC diventi FDC, che un BB pieno diventi un qSPL ecc ecc. questo è un parere personale ovviamente :) Simone Concordo al 100%, questo è un altro punto ( non volevo scriverlo ma....) a sfavore delle perizie di monete comuni, oltre che pagarle ( le perizie) a volte sono di manica larga ....... senza intento di polemica, come fa ad essere SPL quella del 15, dove la veste dell'Italia, in corrispondenza del ventre è completamente piatta,(consumata), idemper i seni e le briglie sul cavallo, al D/ i capelli del re non sono da SPL. saluti TIBERIVS Sono pienamente d'accordo. ;)
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  11. La seconda invece dovrebbe essere: RIC VII Antioch 86 Constantine I CONSTANTI-NVS MAX AVG ROSDC GLOR-IA EXERC-ITVS SMAN delta dot on banners Antioch c3 330-335 AD
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  12. Non è che se lo dice il parlamentare del partito più antieuropeista, del paese più antieuropeista acquisti una validità diversa di quando l'hai detto tu. Poi, se non va bene, non capisco perchè mezza Europa continui a chiedere aiuti alla Germania.
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  13. Grazie Rapax per il tuo intervento. :) Ho notato che la mano per i Romani aveva una funzione magica: con speciali attributi, ma anche da sola, fungeva da talismano contro il malocchio. Frequenti erano le raffigurazioni in bronzo di gesti apotropaici che si facevano con le mani come questo, il più comune della romanità eseguito rigorosamente con la destra: (Immagine Christie's). Le insegne da te mostrate erano considerate quasi sacre e custodite gelosamente dai soldati che le portavano. Adesso, a Roma, come ben sapete, la religione si confondeva ocn la superstizione e la magia: alcune di queste insegne, oggetti consacrati per i legionari, erano quindi sormontate dalla mano proprio per scongiurare i pericoli ed invocare la protezione contro il malaugurio. Un esempio della valenza religiosa della mano è quest'altra scultura bronzea che reca una dedica in lingua greca incisa sul palmo: ΝΑΒΟΥCΑΜΕ ΕΥΞΑΜΕΝΟC ΑΝ(Ε)ΘΗΚΕN, che si può leggere come un ringraziamento verso il dio Asclepio per una guarigione ricevuta. Una specie di ex voto moderno con l'aggiunta di una buona dose di superstizione. :D (Immagine tratta dal web, proveniente da una vecchia collezione privata inglese). Stesso significato potevano avere le mani effigiate sulle monete che hai postato.
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  14. Non pensare di aver finito di lavorare :girl_devil: :girl_devil: devi ancora aiutarmi prima della fine della razzia. :girl_devil: Ricordiamoci anche del lavoro di pepps8, superbubu, Ibk, b27 amici del forum che stanno aiutando per il buon esito della razzia. :hi: :clapping: :hi:
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  15. In aggiunta all'esauriente resoconto propostoci da Caio Ottavio direi che dobbiamo sottolineare che le legioni impiegate in questa fase della guerra annibalica erano a struttura manipolare (polibiana) e basate su quell'unità tattica, il manipolo appunto, che per hastati e principes prevedeva 2 centurie di 60 uomini più 40 velites (totale 160 uomini) e 2 centurie di 30 uomini, più 40 velites, per i triarii (totale 100 uomini). Tale struttura, particolarmente inefficace contro le milizie iberiche, fu modificata pochi anni dopo la battaglia di Canne da Scipione, che introdusse quella struttura coortale che divenne ordinaria con la riforma di Mario del 107 a.C. In questo lasso di tempo la legione manipolare continuò comunque ad esistere ed a dimostrarsi estremamente efficace in molti contesti, in particolare durante le campagne macedoniche. E' curioso sapere che il manipolo, su cui già si basava la legione manipolare liviana del IV secolo a.C., deve il suo nome alla parola latina manipulus, ovvero manciata, atta ad indicare quella presa di fieno avvolta intorno ad una lunga asta che fungeva da insegna sotto cui l'unità tattica operava. In seguito l'insegna del manipolo non fu più costituita da una manciata di fieno ma, pur mantenendo il medesimo significato intrinseco, venne sostituita dalla famosa mano aperta. La medesima rappresentazione della mano aperta appare anche su quadranti appartenenti alle prime serie fuse: Quadrante Giano/Mercurio http://numismatica-c...moneta/R-RRB1/4 Quadrante Giano/Mercurio con falcetto http://numismatica-c...moneta/R-RRB6/4 Quadrante Roma/Roma http://numismatica-c...moneta/R-RRB4/4 Quadrante Roma/Roma con clava http://numismatica-c...moneta/R-RRB8/4 Come ben sappiamo le rappresentazioni di questi tipi monetali sono piuttosto enigmatiche ma, oltre ad un eventuale riferimento alla romana sacralità della mano destra, come per l'insegna del manipolo la mano aperta potrebbe richiamare ad un bene afferrabile e maneggevole, qual' è appunto la moneta e nello specifico il quadrante, nominale ben più "pratico" dell'asse e del semisse o dei trienti di maggior peso. Si tratta ovviamente di una indimostrabile supposizione, che lascia il tempo che trova. Per quanto riguarda la ritariffazione del denario a 16 assi e conseguente riduzione onciale, è bene anche ricordare che Crawford, Grueber e Buttrey propongono un inquadramento cronologico compreso tra il 150 ed il 130 a.C., piuttosto lontano quindi dalla battaglia di Canne. Ma qui entriamo nelle note problematiche... :)
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  16. Bella! Me la ricordo anch' io la discussione! Le A sono identiche alla serie di grossi agontani di Ancona, anche' essi del XV sec. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ANOANA/1 ...complimenti a Aemilianus e alle sue avide mani, collezionisticamente parlando, ovvio! :P lò
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  17. Ormai sta con me e non si muove più!! Il valore storico che ha questa moneta è certamente molto più alto di un suo equivalente in FDC che non ha "vissuto"..Quando guardo questa moneta cerco di immaginare tutta la gente che l'ha avuta tra le mani ecc.. e questo mi fa pensare che noi non siamo niente al confronto del tempo ma che ne siamo soggetti, e questo una moneta FDC di sicuro non te lo riesce a trasmettere come ci riesce un esemplare vissuto e deteriorato.. Interessante l'ipotesi dell'acqua..Grazie a tutti per le risposte :)
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  18. se non devono esistere: abolitele se possono esistere allora è corretto che chi le ha sempre fatte possa dire la sua .... e non è stato cosi'. sinceramente io avrei lasciato libere le razzie di monete comuni a chi ha dei requisiti minimi (ancora 100 messaggi minimo poteva andare bene) , e poi per razzie "corpose" , requisiti più alti. Pero' la mia opinione non conta nulla quindi meglio che si lascia perdere . Vedremo un po' come andrà con questa nuova regolamentazione. Secondo me non se ne vedranno più di razzie, e sono abbastanza certo che tramite messaggi privati gestiro' le mie personali razzie con gli utenti che già conosco (già solo gli utenti milanesi che conosco sono parecchi e sempre interessati ) Sono ovviamente d'accordo che se non ci sono discussioni di interesse , non centra proprio nulla con le razzie. Ciao Andrea, Espongo il mio punto di vista in veste di Curatore della sezione Euro, faccio questa precisazione in quanto ti considero un amico e non ho la minima intenzione di discutere con te oppure rovinare i nostri rapporti. Il Regolamento in questione, come tutti i regolamenti, non può essere deciso dagli utenti ma dai componenti dello Staff. Nel caso specifico non ci si può neanche rinproverare di non aver ascoltato i suggerimenti degli utenti in quanto Il Regolamento iniziale è stato rivisto proprio grazie al vostro contributo. Inoltre nella stesura dello stesso ha partecipato attivamente anche Skaterghost che come tutti sappiamo è uno dei razziatori storici. Per quanto riguarda il discorso della compravendita non mi esprimo comunque come vi ha antipato Mirko nei prossimi giorni l'Amministratore del Forum vi fornirà delucidazioni dettagliate sull'argomento. Scusa se mi intrometto Diabolik, ma credo che sia necessario chiarire un paio di questioni. Intanto mi chiedo come si possa anche solo pensare che i razziatori avessero il diritto di stabilire un regolamento per un'attività (le razzie) che nemmeno avrebbero dovuto esistere su questo forum. Secondariamente ribadisco che questa discussione è stata aperta per discutere ma fino a quando non si sono toccate le razzie praticamente nessuno ha mai nemmeno provato a contribuire per suggerire una soluzione che fosse accettabile per tutti. E adesso spero che finalmente sia giunto il momento, come giustamente affermato da plinio82, di chiudere le diatribe sulle razzie, spostare l'interesse sulla numismatica e concentrarci su quello che è veramente primario per il forum.
    1 punto
  19. Molto interessante la storia del culto di Esculapio: la leggenda narra che, nel 293 a.C., in occasione di una pestilenza, una delegazione fu mandata da Roma ad Epidauro per visitare il tempio del dio Esculapio (o Asclepio) e pregare affinché facesse cessare l'epidemia a Roma; pare che, in seguito a questa preghiera, uscì dal tempio un serpente, che si imbarcò sulla nave romana, scendendone poi, giunti a Roma, per rifugiarsi sull'isola Tiberina: per questo su quell'isola fu fondato il primo tempio di Esculapio a Roma e vi si è sempre esercitata l'arte medica e, ancora oggi, c'è l'Ospedale Fatebenefratelli. Questa leggenda è il motivo per cui il simbolo dell'Ordine dei Medici è un bastone (il bastone di Esculapio) con intorno un serpente (spesso confuso con il caduceo, che di serpenti ne ha due ed è il simbolo dei Farmacisti). L'argomento non è del tutto numismatico, ma, almeno per me, altamente interessante, perciò ne ho approfittato. Vogliate scusarmene.
    1 punto
  20. Akragas – Agrigentum (Zecca di emissione di età arcaica e classica) * * * * * Uno sguardo alla Storia e alla Monetazione di Akragas - Agrigentum 1. Siti esterni a LaMoneta.it: Monete di Akragas in Wildwinds.com Monete di Akragas – progetto Magna Graecia Coins Monete e storia di Akragas - Digital Historia Numorum – B.Head, HTML by ED. Snible Le monete di Akragas–Agrigentum con relativi passaggi in asta: Akragas in Acsearch.info Akragas in CoinArchives.com 2. Post all’interno della discussione Obolichepassione: Il sema del granchio tra Akragas, Himera agrigentina, Cuma e Cos: Sema del granchio ad Himera sotto il dominio agrigentino. Himera adotta il sistema ponderale che era stato di Akragas – Tirannidi e sinecismi: tentativo di annientamento del ghènos chalkidikòn Il simbolo del granchio tra Cos, Akragas e Himera Il granchio di COS a confronto con il granchio di Akragas Influssi tra Kymai e Himera agrigentina del 480-472 a.C.: didramma di Cuma 475aC, Athena/Granchio con mitilo tra le chele Una litra Aquila/granchio dallo stile incerto e mancante delle lettere LI (litra): a seguire (post 339-349) disamina stilistica, ma.., col senno di poi, le perplessità vanno aumentando… :rolleyes: Akragas emissione bronzea Persephone/Asklapios Sosios - parallelo con una delle ultime serie di Katane con monogramma sciolto in SOSI da Manganaro Cenno al ritrovamento nella necropoli di Galera e Bagliazzo (vicino Selinunte) di didrammi e tetradrammi di Akragas 3. Altre discussioni presenti nella Sezione Greca o in altre aree di Lamoneta.it Decadramma di Akragas del 410 a.C. Partendo dall’analisi dell’esemplare Weiss nell'asta Triton XV sequestrato il 4 gennaio 2012, lunga e dettagliata disamina dei coni (da Seltman), nonché stilistica. La discussione si apre poi all’analisi di altri esemplari dubbi tra i tetradrammi noti. Sono presenti riflessioni su aurei e nominali minori quali dracme, litrae, ecc… Confronto sull’intrigante “faccia umana-gorgoneion” presente sul carapace del granchio in alcuni coni. Decadracma del 410aC di Akragas: foto ripresa allo Staatliche Munzsammlung Munchen Tetradramma di Akragas: foto ripresa allo Staatliche Munzsammlung Munchen Tetradramma di Akragas - 470-429 aC Granchio in esergo, sotto la quadriga di Katane (tetradramma di fine V secolo): parallelo con le quadrighe di Akragas La piccola Akragas: dal piccolo aureo protagonista del romanzo di Camilleri “La moneta di Akragas”, lunga disamina sull’unicum pervenuto al BM nel 1956. Confronto con un altro piccolo aureo di Akragas dalla collez. Luynes 846 e con altri aurei di Gela e Siracusa presenti nel ripostiglio 1956. Diobolo aureo di Akragas Akragas- Litra, 410-406 a.C. D/ AKPAΓANTINON (le ultime due N invertite. Due aquile con le ali aperte, a destra, che ghermiscono una lepre. R/ Granchio. Sopra, A. Sotto, pesce (cernia). Esemplari a confronto con la splendida e rara litra presente nell’Asta Artemide N. 35, lotto 39 -. Bronzo di Akragas: ca. 338 - 287 a.C.; D/: ΑΚΡΑΓΑΝΤ, testa di Zeus laureato; R/: Aquila che ghermisce una laepre. Alcune monete di Akragas (emidramma, emilitra e bronzo di Phintias) Pentonkion di Akragas da identificare Riproduzione moderna e in bronzo di un tetradramma di Akragas La stessa riproduzione moderna e di fantasia (di noti tetradrammi e decadrammi di Akragas) riproposta pari pari un anno dopo …. Curiosità sul sema del granchio ai tempi della Repubblica Italiana (1956)…: Prove e progetti: un granchio sulla moneta da 20 lire della Repubblica Italiana - 1956
    1 punto
  21. ... forse ..... a scrivere questo regolamento , sarebbe stato giusto coinvolgere , nella stesura, anche i razziatori .... anzi soprattutto da loro doveva scaaturire Ovviamente Mirko ti chiedo scusa, anche te le hai fatte, quindi se te sei convinto della compravendita il mio messaggio non era rivolto a te comunque sia decidete voi.... e giustamente se ad un razziatore, se non è mai stato coinvolto nella stesura del regolamento , non gli sta bene o lo mette a disagio nella gestione o gli crea più problemi logistici ..... , non vedo perchè debba accettarlo... fine della questione da parte mia.
    1 punto
  22. per favore .... smettetela di citare la parola compravendita !! Siete veramente assurdi e bigotti insistendo su questo fatto... Ma lo sapete che cedendo le monete che prendo dal lussemburgo, ad esempio , non solo non è una compravendita , ma per il razziatore che , come me , conosce chi ritira le monete ovviamente a dei prezzi superiori a cio' che le prendo dal Lussemburgo tramite il mio abbonamento, è una perdita di soldi !! ( o chiamatela come volete, mancata speculazione...) Io sono sempre stato contro la speculazione sulle monete, ma se la mettete in questi termini diventa molto fastidioso dare le monete al forum piuttosto che ricavarci qualcosina che puo' aiutarmi per investire sulla mia collezione E la chiamate compravendita, se in realtà regaliamo delle monete ? ??? E soprattutto mi sembra che tutte queste parolone (compravendita....) sono citate soprattutto da chi non ha mai messo a disposizione del forum delle monete per delle razzie.
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  23. Ciao, qualche imperfezione al bordo, però ottima conservazione, per come la vedo io uno SPL pieno, però la prossima volta che posti delle monete, fotografale in perpendicolare, altrimenti alcune parti della stessa saranno fuori fuoco, ed altre a fuoco, non permettendo un attento esame. saluti TIBERIVS
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  24. Buona sera a tutti, questa volta, a differenza delle altre, mi ripresento in questa discussione per esprimere un “ben fatto” agli autori di questo articolo, Di Rauso - Barbieri e rivolgergli un particolare ringraziamento significando che lo studio e l’applicazione possono nel tempo davvero portare un’ondata di novità a questa bellissima monetazione. Non tutto l’articolo è di interesse per il lavoro che sto portando avanti, e di conseguenza vi notifico solo per la parte relativa alle Sigle apposte sulle monete dai Maestri di Zecca. Veniamo come al solito all’esposizione dell’argomento: Monetazione Ferdinando I d’Aragona – Maestro di Zecca, Jacopo de Cotrullo – Moneta, Coronato. Da documenti esaminati risulta quanto segue (riferisco solo di nominativi interessati): Giovanni Miroballo nel 1459 Bovi – BCNN An. LIII 1968 sigla Y Pannuti e Riccio – Le monete di Napoli 1984 sigla Y Prota – Maestri ed incisori della zecca Napoletana 1914 (riporta senza sigle sulle monete). Ricordo che sia il Bovi che il P.R. accanto a questo maestro, a differenza degli altri casi, non riportano elencate alcuna moneta da questo maestro siglata. Benedetto de Cotrullo dal 1460 al 1468 sigla B – sigla C (sulle cinquine) Bovi – BCNN An. LIII 1968 Pannuti e Riccio – Le monete di Napoli 1984 Prota – Maestri ed incisori della zecca Napoletana 1914 Jacopo de Cotrullo dal 1 settembre 1469 al 1474 I - CI in monogramma e C Bovi – BCNN An. LIII 1968 Pannuti e Riccio – Le monete di Napoli 1984 Prota – Maestri ed incisori della zecca Napoletana 1914 Faccio subito notare che il Prota, indica accanto a questo maestro di zecca le sigle I e CI in monogramma (sui Carlini) e C sul Cavallo, mentre il Bovi e Pannuti e Riccio aggiungono anche i Coronati. Di Rauso - Barbieri nell’articolo suddetto aggiungono alle citate C e CI le sigle Y – (W oYY? Civitas Neapolis) – CY in nesso – Y su C e non riportano la sigla I (sono pienamente d’accordo con il loro pensiero in quanto la sigla I è sì presente sui Coronati, ma su quelli dell’Arcangelo, 3^ classe e coniati a partire dal 1488 quindi, non plausibile sotto questo maestro di zecca che termina l’attività nel 1474). L’ondata di novità, ritornando a noi, sono la presenza delle sigle Y – YY? – CY in nesso – Y su C; fatte ricadere sotto la direzione del maestro di zecca Jacopo de Cotrullo. Faccio un passo indietro e vi ricordo come il Prota non indica la sigla Y di G. Miroballo e che nessuno dei precedenti studiosi attribuisce tale sigla al Cotrullo, questi ultimi, infatti l’assegnano al Miroballo (non indicando però monete) Noto invece che tale sigla (Y) è menzionata accanto al Coronato PR 12d e PR 15d . Dall’esame del periodo di coniazione di detti coronati (1459 – oltre il 1472, quindi in linea con la presenza in zecca del Cotrullo) risulta certa l’attribuzione a tale maestro della sigla Y oltre alla già citata sigla C. Nell’articolo oltre agli altri motivi è menzionato anche la possibilità che Jacobus=Yacobus. Per le doppie sigle, Y su C – YY ? (W) che possono essere scaturite da una cattiva coniazione o riuso dei coni precedenti vi rimando all’articolo degli autori. http://www.panorama-...ite-aragona.pdf Per quanto riguarda poi la sigla CY anche qui, riferiscono che tale sigla è presente su di un Coronato con scena dell’incoronazione (MEC 961 p. 726). Concludo, facendo solo una considerazione, secondo un mio parere, a differenza di loro che indicano la precedenza della lettera C rispetto alla Y, io sarei propenso a considerare l’inverso.
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  25. Ricevuti tutti i pagamenti ! Domani spedisco tutto! Via MP vi mandero' domani sera il numero di raccoamndata quando vi arriva la busta vi chiedo di postare in questa discussione il messaggio dell'arrivo delle monete ciao
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  26. Complimenti Aemilianus, questa la ricordo molto bene. Sono contento che sia finita in buone mani.
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  27. Eccolo qui: http://www.trancheemilitaire.com/fr/361-insigne-general-du-corps-expeditionnaire-francais-en-italie-1943-1944.html
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  28. Sono punti di vista...studio, lavoro, ho una band musicale, una ragazza e non trascuro nessuno di questi aspetti. Ho solo brevettato il giorno a 32 ore... :P
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  29. Discussioni sul mondo calcidese e sulla colonizzazione greca in generale * * * * * 1. Siti esterni a LaMoneta.it: Cartografie sulla colonizzazione greca e Organizzazione degli insediamenti in Sicilia e Magna Grecia, a cura e Copyright del Prof Jacopo Bonetto, titolare degli insegnamenti di Archeologia greca e Archeologia della Magna Grecia presso il Dipartimento di Archeologia dell’Università di Padova. Cartografie nel PDF/02 a cura e copyright del prof. J. Bonetto – pag 13 Mappa Colonie greche in Occidente Organizzazione degli insediamenti, PDF/06 a cura e copyright del prof J. Bonetto I materiali didattici online a cura e copyright del prof. J. Bonetto sono scaricabili in toto qui * * * * * 2. Post all’interno della discussione Obolichepassione - sezioneSicilia Greca in Lamoneta.it: La piana di Katane ante 476aC - Nuove idee e ipotesi su rapporti politici e flussi commerciali – parte I La piana di Katane ante 476 aC – parte II: valli dell’Alcantara e Simeto come vie di penetrazione anche verso Himera La piana di Katane – parte IIIa: Correlazioni e contrasti tra le Polis calcidesi e quelle doriche per il predominio La piana di Katane: parte IIIb: Correlazioni e contrasti tra le Polis calcidesi e quelle doriche per il predominio – La battaglia di Himera – Demareteion frazionale, obolo, di Siracusa ex coll. Trampitsch Calcide: mappa Tra madrepatria euboica e Isola Pithekoussai (Ischia) nel sec. VIII: prime colonie calcidesi in Campania e Sicilia – Il Cratere del naufragio (stile tardo geometrico, più antico esempio di pittura vascolare figurativa rinvenuto in Italia) Immaginario euboico e stile geometrico a Pithecoussai I Calcidesi nel Mediterraneo e l’alba dell’Occidente – parte I I Calcidesi nel Mediterraneo e l’alba dell’Occidente - parte II: alle origini dell’intraprendenza marittima euboica - Lefkandi I Calcidesi nel Mediterraneo e l’alba dell’Occidente - parte III: la coppa di Nestore I Calcidesi nel Mediterraneo e l’alba dell’Occidente - parte IV - Lefkandi Pithekoussai : emporio calcidese non una vera e propria colonia Da Pithekoussai, alla costa campana (Cuma- Kymai) fino alle coste della Sicilia Orientale: flussi migratori dall’Eubea e insediamenti Calcidesi Ancora Pithekoussai come emporion e non vera e propria apoikia Invito alla riflessione sulla mancanza di moneta autoctona nelle piccole isole del Tirreno (eccetto Lipara) a differenza di quelle siciliane Pithekoussai – lavorazione dei metalli – probabile peso premonetale di gr. 8.79, straordinariamente vicino al peso dello statere euboico attico di 8.72g. Bibliografia online su Colonizzazione e Mondo greco fra VIII e V secolo aC Ulteriori testimonianze di esperienze nautiche dei Pithekusani, anche notturne Ulteriori testimonianze su Pithekoussai come “faro luminoso delle antiche culture europee” Colonie euboiche e Cultura Ionica, tra Tirreno ed Egeo: riflessioni in libertà Calcidesi in Sicilia: la prima fondazione – Naxos, Katane e Leontini, Zankle e Himera… Dracma calcidese di Naxos Le popolazioni della Sicilia antica: Sicani, Elimi, Sicelioti, Siculi ”Nostos” … sull’asse Calcide-Pithecusa-Cuma-Naxos : i greci in Adriatico, il mare degli Iòni…
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  30. Quando lavoravo assiduamente al Catalogo Euro, seguivo attentamente anche i lavori per il Catalogo della Lira. Spesso capitava che un utente chiedesse il perchè non potesse vedere i risultati delle aste nel Catalogo Lira. Tutti o quasi abbiamo un catalogo cartaceo a casa con valutazioni sballate, mentre quelle delle aste numismatiche danno un'idea precisa dei prezzi di mercato. Chiaro che i visitatori del Catalogo Lira volessero vedere subito i realizzi delle aste. A questi utenti, talvolta con pochi messaggi e poca età sul forum, veniva gentilmente risposto: "se vuoi vedere le aste del Catalogo, inserisci 10 foto o 10 realizzi di aste a piacere". La prima risposta di molti era: "è una vergogna, il catalogo è gratis e mi si chiede di contribuire per vedere le aste, non vale!". La richiesta di contributo era minima, ma alcuni si sentivano offessi dalla richiesta, altri invece semplicemente realizzavano 10 foto e inserivano i realizzi e potevano usufruire del servizio. I primi continuavano a lamentarsi, i secondi con un paio d'ore di lavoro risolvevano il problema. Mi sembra che il regolamente per le razzie porti ad una discussione simile, anche se i limiti di partecipazione sono, in alcuni casi, più restrittivi. Ma le richiesta sono le stesse. Vuoi accedere a questa opportunità? Contribuisci al forum! Penso che i responsabili chiedano semplicemente a tutti garanzie di lunga ed effettiva partecipazione e crescita del forum in cambio della adesione alle razzie. :give_rose:
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  31. Carissimo ale, un caloroso benvenuto a nome di tutto il forum! Mi fa davvero piacere che apprezzi il nostro operato, nulla in confronto alle pioneristiche ricerche fatte dai nostri illustri predecessori negli anni d'oro del Circolo Numismatico Napoletano, per quanto concerne la loro pubblicazione on line, ho cercato di fare del mio meglio per renderli fruibili a tutti quei giovani che non hanno la possibilità di reperire simili rarità bibliografiche. Ma tu hai anche i bollettini degli anni '20, '30, '40 e '50? Sarebbe interessante mettere on line anche gli studi inerenti alla monetazione classica. A prestissimo. Francesco. Ciao Francesco Ti elenco i bollettini. 1916 Fasc unico 1917 Fasc unico 1918 Fasc unico 1919 Fasc unico 1920 Fasc unico 1921 Fasc 1,2,3 Fasc III doppio 1922 Fasc 1,2,3 1923 Fasc 1 1924 Fasc 1,2, 1925 Fasc 1,2, 1926 Studi e ricerche La riforma Monetaria 1804 1805 di Carlo Prota e Vincenzo Morelli 1927 Fasc 1,2, 1928 Fasc 1,2, 1929 Fasc 1,2, 1930 Fasc 1,2,3,4 doppio 3,4 1931 Fasc 1,2,3,4 1932 Fasc 1,2,3 1933 Fasc 2, 3 doppio 1934 Fasc 1,2 1935 Fasc 2 1936 Fasc 3,4 1937 Fasc 1,2, 1938 Fasc 1,2, 1939 1940 1941 Fasc 1,2, 1942 Fasc unico 1943 1944 1945 1946 Fasc unico 1947 Fasc unico 1948 1949 Fasc unico 1950 Fasc unico 1951 Fasc unico 1952 Fasc unico doppio 1953 Fasc unico 1954 Fasc unico 1955 Fasc unico 1956 Fasc unico 1957 Fasc unico 1958 Fasc unico 1959 Fasc unico 1960-61 Fasc unico 1962 Fasc unico 1963 Fasc unico 1964 Fasc unico 1965-66 Fasc unico 1966 1967 Fasc unico 1968 Fasc unico 1969 Fasc unico 1970 Fasc unico 1971 Fasc unico 1972 Fasc unico 1973 Fasc unico 1974-75 Fasc unico 1976 Fasc unico 1977-78 Fasc unico 1979-80 Fasc unico 1981-82 Fasc unico 1983-86 Fasc unico doppio 1987-90 Fasc unico A presto
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  32. Provo a rianimare questa sezione del Forum, con la foto di una moneta appena acquistata online. Non si tratta di una moneta rara, ma non è poi così facile trovarla in buona conservazione. Cordialità Renzo @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@ò
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  33. Valore: 2 REALES Material: argento legge 833 peso: 6.13 gr. Misura: 26 mm. Ano si 1724 Ceca: SEGOVIA: Ensayador: F - Fernando Vázquez o VargasAnverso: Filippo V D G (Felipe V per grazia di Dio) intorno lo stemma di Filippo V, fra r sull'acquedotto (Ceca) e il valore (ii) su F (il Saggiatore).Rovescio: HISPANIARUM REX 1724 intorno un decorato castelli e leoni all'interno di un bordo di 8 lobulos. la ceca è l'acquedotto
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  34. Quest'oggi voglio riprendere ad approfondire queste medaglie che, a quanto pare, sono oggetto di risvegliato interesse. Ecco una delle tre più rare dell'intera serie degli uomini illustri, la medichessa Trotula De Ruggiero visse nell' XI secolo ma non capisco perchè sul rovescio della medaglia è scritto ANN XI, ci sarebbe dovuto essere SAECUL XI. Non trovate? Magari qualcuno più esperto potrà soddisfare questa mia curiosità. Da un punto di vista storico desidero segnalare a tutti gli appassionati di medicina questa interessante ricerca pubblicata su Eleaml http://www.eleaml.org/sud/stampa/g_a_la_scuola_medica_salernitana_2010.html . Trotula De Ruggiero era una delle più famose di questa prestigiosa scuola. Leggendo la sua biografia sono rimasto di stucco, anche Salerno ha avuto grandiosi personaggi, che grande civiltà! E che donna! :D Il rovescio di questa medaglia è davvero molto bello. Il vaso protagonista è noto con il nome di vaso aromatario ma a molti appassionati di antiquariato e collezionismo è noto con l'appellativo di "albarello da farmacia", tuttavia il vaso riportato nella medaglia pare che abbia uno stile classico e non medievale o rinascimentale. Sulla copertina di un libro ce n'è illustrato uno di epoca rinascimentale, si avvicina molto per forma ma gli albarelli che noi conosciamo hanno forma più slanciata e cilindrica. I due oggetti che vedete poggiati su di esso sono papaveri sulla sinistra ed una clava con un serpente attorcigliato sulla destra, quest'ultima nota ai medici ed infermieri con l'appellativo di "Verga di Esculapio", sulla rete vi sono numerose notizie su questo antico simbolo, anche sulle monete classiche. Posto un po' di immagini sperando di farvi cosa gradita. Tra le immagini anche una statua di Esculapio presente nei Musei Capitolini http://it.wikipedia.org/wiki/Asclepio http://www.ordinemedicilatina.it/118 e il simbolo internazionale del soccorso medico http://it.wikipedia.org/wiki/Simbolo_internazionale_di_soccorso (un simbolo a noi molto familiare). Tutti simbolismi inerenti con il personaggio. Se qualcuno di voi ha delle osservazioni da fare su questi ultimi si faccia avanti perchè sono argomenti di grande interesse storico.
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