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  1. Illyricum65

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/15/12 in tutte le aree

  1. Sotto Massenzio: Constantine I caesar—struck by Maxentius Aquileia, May/June 307 obv.- CONSTANTINVS NOB CAES; Laureate, draped, and cuirassed bust right, seen from behind rev.- VIRTVS CONSTANTINI CAES; Constantine on horseback galloping right, holding round shield and casting spear at enemy prone before him; to left, second enemy lying dead with spear in body, AQΓ in ex RIC VI Aq 111, Fail 164 29mm; 12.2g; nummus Constantine I caesar—struck by Maxentius Aquileia, 307 obv.- CONSTANTINVS NOB CAES; Laureate head right rev.- CONSERV-VRB SVAE; Roma seated facing, head left, in hexastyle temple, globe in right hand, scepter in left, shield at side, AQG in exergue RIC VI Aq 117; Fail 127n 26.5mm; 6g; nummus Constantine I caesar—struck by Maxentius Rome, 307 obv.- CONSTANTINVS NOB CAES; laureate bust right rev.- CONSERVATO-RES VRB SVAE; Roma seated facing, head l., in hexastyle temple r. holding globe and sceptre (plain pediment); R * Q in ex RIC VI Rom 196 25mm; 5.7g; nummus Constantine I caesar—struck by Maxentius Carthage, 307 obv.- FL VAL CONSTANTINVS NOB CAES; laureate bust right rev.- CONSERVATORES AFRICAE SVAE; Africa standing facing, head left, wearing elephant headdress, holding signum and tusk; at feet to left, a lion with a captured bull; SE-F//Δ RIC VI Car 58; Fail 123 mm; 11.0g; nummus Constantine I caesar—struck by Maxentius Carthage, 307 obv.- CONSTANTINVS NOB CAES; laur bust r rev.- CONSERVATORES KART SVAE; Carthago, wearing long dress and cloak, standing facing within hexastyle temple, head turned l., holding fruits in both her extended hands; PK-Δ in ex RIC VI Car 61; Fail 124 26mm; 7.34g; nummus Con queste, avrei concluso. Approfitto per ricordarvi che queste non solo le uniche emissioni emesse in nome di Costantino Cesare ma il mio fine era quello di dare una rapida carrellata sulla vita del giovane Costantino e con l'occasione, presentare un po' delle monete più caratteristiche e/o comuni di questo periodo. Ciao Illyricum :)
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  2. vedo che qui si galoppa nel senso letterale della parola! :) metto un po' di bibliografia come promesso... (naturalmente solo la bibliografia che puo interessare i grossi) Per la Toscana (naturalmente i dati sono riferiti alla prima tipologia di grosso battuto) Arezzo Grosso da 12 Denari (Repubblica) 1230g. 1.65-1.84 (dati MIR) [NOTA : la prima fonte scritta che parla di questo grosso risale al 43, tuttavia, Montagano ipotizza (e io concordo) che la coniazione possa essere coeva alle altre fi Firenze, Pisa, Lucca e Siena, che sono dello stesso tipo ed iniziano ad essere coniati negli anni '30 del Duecento] Vanni Franca Maria Le emissioni della zecca aretina e la tipologia dell'agontano (pag.99) L'AGONTANO, una moneta d'argento per l'Italia Medievale (atti del convegno del11-12 Ottobre 2001) Centro Stampa regione Umbria Perugia 2003 Fabroni A. DELLE MONETE DI AREZZO Atti dell' I. R. Accademia Aretina si scienze, lettere e arti - Volume primo I.R Accademia Aretina Arezzo 1843 Ruggero Giuseppe DELLA ZECCA ARETINA SOTTO IL REGGIMENTO DEI FIORENTINI (pag.322) MISCELLANEA di Archeologia, di Storia e di Filologia (in onore del XL anniversario di insegnamento del Prof. Antonino Salinas) Palermo 1907 Promis Domenico MONETA DI UGO I, MARCHESE DI TOSCANA BATTUTA IN AREZZO Rivista di Numismatica Asti 1864 in più c'è un volume monografico relativamente recente della Dott.ssa FrancaMaria Vanni, che però non ho in biblioteca perchè mi risulta introvabile! Berignone Grosso da 20 Denari (Vescovo di Volterra) 1315g 1.12/1.56 cfr. Volterra Chiusi Grosso Agontano (Repubblica) 1337 g 1.14/1.34 R, Junior Day William L'agontano di Chiusi L'AGONTANO, una moneta d'argento per l'Italia Medievale (atti del convegno del11-12 Ottobre 2001) Centro Stampa regione Umbria Perugia 2003 Betti - Montagano - Sozzi - Villoresi Grossi da 6 e da 20 Denari di Arezzo, Firenze, Massa Marittima, Siena e Volterra in un documento orvietano del 1318 RIN CV SNI Como 2004 Lucca Grosso da Denari 8 (Repubblica) presumibilmente primo decennio del XIII secg 1.40/1.81 Bellesia Lorenzo LUCCA storia e monete Nomisma S.p.a. Rep. Di S. Marino 2007 Massa Marittima Grosso Agontano da 20 Denari (Repubblica) 1317g 1.45 Sozzi Massimo L'agontano di Massa di Maremma (pag. 111) L'AGONTANO, una moneta d'argento per l'Italia Medievale (atti del convegno del11-12 Ottobre 2001) Centro Stampa regione Umbria Perugia 2003 Sozzi - Fiori Massimo - Moèris La monetazione della Repubblica Massana CSSM 1997 Sozzi - Fiori - Petri Massimo - Moèris La Zecca di Massa di Maremma CSSM 2000 poi c'è un terzo della serie scritto da Sozzi intitolato "l'Agontano di Massa" che dovrebbe essere simile a quello pubblicato negli atti del convegno sull'agontano ma non cel'ho in biblioteca. Pisa Grosso (Repubblica) post 1999/1216 (vedi Baldassarri) g 1.48-1.53 Baldassarri Monica Zecca e monete del comune di Pisa - dalle origini alla seconda Repubblica Felici Editore Pisa 2011 poi c'è anche il volume di F.M Vanni che io non possiedo Riglione Grosso da 5 Soldi battuto sotto assedio dei Fiorentini nel 1363... non corrisponde certo alla categoria "i primi grossi", però c'è e l'ho citato Grierson Philip "coniazioni per Dispetto" nell'Italia medievale Quaderni Ticinesi di Numismatica e antichità Classiche VIII 1979 Siena Grosso da 12 Denari (Repubblica) primo ventennio del 12011 g. 1.5 [NOTA: Montagano riporta gli estremi di un documento che parla di moneta piccola (intendendo quindi diversificare dalla grossa) già nel 1211] Villoresi - Voltolini Renato - Angelo Le monete di Siena Cronaca Numismatica n°235 Olimpia Firenze 2011 Paolozzi Strozzi - Toderi - Toderi Le monete della Repubblica Senese MPS Milano 1992 Poi c'è il Promis che, purchè datato, rimane valido e degno di citazione, anche quello non cel'ho. Volterra Grosso Agontano da 24 D. o 2 Soldi (Comune) 1285 g 1.80/2.37 Lisini Alessandro Le Monete di Volterra, Casole e Berignone Siena 1909 Lisini Alessandro Sulla monetazione di Siena e Volterra Rassegna Numismatica 1930 Nassar Magdi Volterra Patinata Iuvenilia - Raccolta degli scritti presentati al Concorso per Giovani Numismatici "Nino Rapetti" Editrice Classica Diana Napoli 2011 Villoresi Renato L'Agontano di Volterra L'AGONTANO, una moneta d'argento per l'Italia Medievale (atti del convegno del11-12 Ottobre 2001) Centro Stampa regione Umbria Perugia 2003 Rossi Umberto Volterra e le sue monete Gazzetta Numismatica Como 1882 Baldassarri Monica Le Monete Volterra d'Oro e di Pietra Pacini Editore Pisa 2006 poi ci sarebbero altre zecche incerte... una è Bibbiena, di cui non si conoscono le emissioni, ma si leggono negli scritti di un cambiavalute fiorentino, comunque, questi grossi sarebbero stati coniati sotto l' autorità del vescovado aretino (al quale apparteneva il castello in questione, quindi una sorta di "zecca fantasma" in stile Berignone (non conosco bibliografia se non quella indicata da Montagano nel MIR : cfr. De La Roncière 1973, p.256... che comunque non ho mai letto). La seconda, invece, è Cortona, anche essa sotto il controllo del Vescovo di Arezzo, di cui, però, si conosce solo il Denaro e non il Grosso, che taluni ipotizzano si debba cercare tra le emissioni Aretine conosciute, tali altri tra emissioni definite "dubbie" a nome di Cortona. Kunz Museo Bottacin di Padova - Monete di Cortona RIN 1901 Pavia 1901 poi ci sarebbe Rifredi, in cui pare sia stato battuto un grosso d'Argento recante il leone sotto le zampe dell'aquila (?) nel 1363 (anche questo non appartiene alla categoria dei primi grossi) Ruggero Giuseppe ANNOTAZIONI NUMISMATICHE ITALIANE XII - Monete battute in campo dai Fiorentini e dai pisani MISCELLANEA di Archeologia, di Storia e di Filologia (in onore del XL anniversario di insegnamento del Prof. Antonino Salinas) Palermo 1907 Come opere trasversali, in fine, segnalo il MIR di Montagano, ovviamente il CNI, e poi, all' interno della RIN, l' articolo di Kunz sulle monete del Bottacin di Padova (dovrebbe essere la RIN 1901)
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  3. Ciao, spesso si leggono monografie e biografie su Flavio Valerio Aurelio Costantino, universalmente conosciuto semplicemente come Costantino (non Vitaliano, che appare al nr.1 su Google...), ovvero l'"Imperatore Cristiano". Oppure trattano il suo "HOC SIGNO VINCES", il concilio di Nicea, e quant'altro. E le sue numerose monete da Imperatore sono tra le più diffuse. Per questo motivo ho pensato di postare questa discussione sul giovane Costantino, dalla sua nascita fino alla sua ascesa come Cesare. E corredarla con alcune delle monete dell'epoca. Flavio Valerio Aurelio Costantino, conosciuto anche come Costantino il Grande e Costantino I (lingua latina: Flavius Valerius Constantinus) nacque a Naissus il 27 febbraio 274. Il nome di Naissus significava "città delle ninfe” ed è l’odierna Niš; questa è una delle ipotesi di individuazione dell'antica Nysa, un luogo mitico nella mitologia greca dove sarebbe cresciuto il giovane dio Dioniso. Naissus fu considerata una città degna di nota nella Geografia di Tolemeo di Alessandria. I Romani occuparono la città nel periodo della guerra dardanica (75-73 a.C.), e la città si sviluppò come crocevia strategico e città mercantile. Per alcuni decenni, a partire da Augusto, fu sede di una fortezza legionaria, e per tutto il I secolo, capitale della nuova provincia di Mesia. Mosaici Veduta Durante il periodo imperiale furono insediati sotto Settimio Severo alcuni coloni della legio VII Claudia. Nel 268, durante la crisi del III secolo quando l'impero era oramai prossimo al collasso, la più grande invasione Gotica mai vista fino ad allora arrivò fino ai Balcani. Un'invasione di Goti nella Pannonia stava portando al disastro. L'imperatore Gallieno fermò l'avanzata dei Goti sconfiggendoli in battaglia nell'aprile del 268, e quindi, nel settembre dello stesso anno, affrontò il grosso delle forze gotiche a Naissus e le sconfisse in una carneficina, la più sanguinosa battaglia del III secolo che lasciò da 30.000 a 50.000 Goti morti sul campo. La battaglia fruttò al generale capo di Gallieno, Marco Aurelio Claudio, il suo soprannome "Gothicus", nonostante il comandante della cavalleria Aureliano fosse il vero vincitore. La battaglia di Naissus mise al sicuro l'impero occidentale per altri due secoli. Non è un richiamo da poco, lo stesso Costantino nel 310 si dichiarerà discendente dello stesso Claudio Gothico, anch'esso illirico, probabilmente per rivendicare una ascendenza "nobile" e quindi degna di governare l' Impero nella sua persona e nella sua dinastia. I resti della villa imperiale a Mediana sono un importante sito archeologico vicino a Niš. 1) Villa with the Peristyle 2) Thermae 3) Nimphaeum 4) Horreum 5) Water tower 6) Fortress 7) Villa with semicircular conches 8) Villa with surrounding wall 9) Villa 10) Villa with the central corridor 11) Horreum 2 12) Holly object 13) Holly object 14) Vicus 15) Necropolis
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  4. Medusa e la nascita di Pegaso Le Gorgoni erano tre sorelle di nome Steno, Euriale e Medusa. Di aspetto mostruoso, avevano ali d'oro, mani con artigli di bronzo, zanne di cinghiale e serpenti al posto dei capelli, e la loro bruttezza era tale da impietrire chiunque le guardasse. La gorgone per eccellenza era Medusa, la più famosa delle tre e loro regina che per volere di Persefone custodiva gli Inferi. A differenza delle sorelle, Medusa era mortale. Il mito narra che Perseo, avendo ricevuto l'ordine di consegnare la testa di Medusa a Polidette, signore dell'isola di Serife, si recò prima presso le Graie, sorelle delle Gorgoni, costringendole a indicargli la via per raggiungere le Ninfe che conservavano i calzari alati, l'elmo che rendeva invisibili e la bisaccia, strumenti indispensabili per portare a termine la sua eroica impresa. Le Graie erano divinità preolimpiche che impersonificavano i vari stadi della vecchiaia (il loro nome significa "le vecchie") ed erano caratterizzate dal fatto di essere vecchie fin dalla nascita, bruttissime e con un solo occhio e un solo dente che si prestavano a vicenda. Perseo, per riuscire nell’impresa di uccidere Medusa, rubò loro l'unico occhio allo scopo di costringerle a rivelargli il luogo dove vivevano le Ninfe. Da queste ricevette i doni che gli servivano (sandali alati, una bisaccia e un elmo che rendeva invisibili), ai quali si aggiunsero uno specchio da parte di Atena e un falcetto da parte di Ermes. Così armato Perseo volò contro le Gorgoni e, mentre erano addormentate, guardandone l'immagine nello specchio divino di Ermes per evitare di rimanere pietrificato, tagliò la testa a Medusa e la chiuse subito nella bisaccia delle Ninfe. Dal tronco decapitato di Medusa uscirono, insieme a fiotti di sangue, il cavallo alato Pegaso e Crisaore, padre di Gerione. Secondo un’altra versione Pegaso nacque dal terreno bagnato del sangue versato quando Perseo tagliò il collo di Medusa. Perseo donò la testa della gorgone alla dea Atena, la quale la fissò al centro del proprio scudo per terrorizzare i nemici (vedi immagine). Figura della mitologia greca, Pegaso è il più famoso dei cavalli alati e venne inizialmente utilizzato da Zeus per trasportare le folgori fino all'Olimpo. Grazie alle briglie avute in dono da Atena, Pegaso fu poi addomesticato da Bellerofonte che se ne servì come cavalcatura per uccidere la Chimera. Dopo la morte dell'eroe, avvenuta per essere caduto da Pegaso, il cavallo alato ritorna tra gli dei. Nella famosa gara di canto tra le Muse e le Pieridi, Pegaso aveva colpito con uno zoccolo il monte Elicona che, dopo aver udito il celestiale canto delle dee, si era ingigantito fino a minacciare il cielo. Dal punto colpito dallo zoccolo di Pegaso nacque una sorgente chiamata Ippocrene o "sorgente del cavallo". Nello stesso modo Pegaso fece scaturire una sorgente a Trezene. Terminate le sue imprese, Pegaso prende il volo verso la parte più alta del cielo e si trasforma in una nube di stelle scintillanti che hanno formato una costellazione. apollonia
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  5. Volevo tornare su questi ultimi post con qualche riflessione prima che questo topic venga abbandonato, riflessione che spero sia utile soprattutto agli utenti più giovani. La moneta come qualsiasi altra fonte si presta a livelli diversi di lettura, tanto oggi quanto al momento della sua emissione e circolazione. E direi che nessuna è più importante di un'altra in senso assoluto, anche se vi saranno letture percepite da un numero maggiore di persone o in modo più evidente rispetto ad altre. E' chiaro che chi progettava e stabiliva legalmente quale dovesse essere il tipo monetale, ovvero cosa andasse raffigurato e scritto su una moneta per essere ritenuta valida, dovesse tenere presenti più di uno di questi "livelli": 1) Le altre autorità di diritto pubblico, a partire dall'Imperatore, ma anche il Pontefice soprattutto per certe città (non lo dimentichiamo...vedi il caso genovese, appunto) fino agli altri stati comunali o meno, le cui valute potevano gravitare nella stessa area monetaria. 2) I ceti dirigenti della società locale (aristocratici, ricchi mercanti etcc. che andavano a formare e sostenere i governi cittadini), alla quale senz'altro ci si rivolgeva e per la quale la moneta era mezzo di comunicazione come di attuazione di certe politiche economiche. 3) I ceti inferiori della società locale e delle altre società comprese nell'area monetaria di riferimento e circolazione Si tratta per ciò di almeno tre livelli differenti che potranno avere avuto un peso diverso anche nella progettazione del tipo monetale (ma non è sempre detto) a seconda dei nominali e dei vari periodi. Possiamo pensare infatti che fino al pieno XII secolo soltanto pochi sapessero leggere e quindi capissero bene ad esempio cosa mutava nelle legende al cambio del nome dell'imperatore. D'altro canto fino alla fine XI/prima metà XII secolo l'uso di moneta non sembra ancora così frequente e ricorrente nella vita quotidiana della maggior parte delle persone, ed era impiegata soprattutto da coloro che probabilmente potevano leggerla anche nelle iscrizioni lungo il bordo ad esempio. Dal tardo XII secolo ed ancora più nel XIII secolo sicuramente l'alfabetizzazione e la cultura scritta si diffusero (vedi crescita del notariato e del ricorso alla documentazione scritta, ma sopratutto apertura delle scuole per mercanti e diffusione della cultura mercantesca), ma aumentarono in modo esponenziale le transazioni anche di piccolo calibro regolate con moneta e quindi le persone anche non alfabetizzate che potevano usare i nominali inferiori. Seguendo il discorso di magdi, poi, anche oggi un conto è come guardiamo ai due euro, un altro conto come osserviamo i duecento: i primi più corsivamente e velocemente giusto per riconoscerne il taglio quando li usiamo e magari si trovano nel borsello con le altre monete di piccolo taglio (a parte chi li colleziona...), i secondi , senz'altro più rari, con maggior attenzione ai particolari, per più motivi. Inoltre si saranno guardate con più attenzione tutte le monete ogni qualvolta che si sapeva di qualche nuova emissione arrivata sul mercato, proprio come è successo per noi quando dalla lira siamo passati all'euro. Quindi anche per capire come potesse essere percepita una moneta va valutato bene il periodo, il tipo di moneta e quant'altro, pensando che fino ad un certa epoca formano i tipi del conio ci si sarà riferiti essenzialmente ai primi due gruppi di cui sopra, e da un certo momento in poi anche al terzo sopratutto per i nominali di taglio inferiore emedio, pur senza dimenticare i primi due. Spero di essere stata chiara, ed attendo vostre eventuali ulteriori considerazioni in merito Un saluto MB
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  6. Grazie aemilianus da quello che si può vedere direi che è proprio ribattuta su qualcos'altro (segni sotto la P, interpunzione singola prima della E, interpunzione a punti grandi in verticale sotto l'asta della R della legenda del dritto, solo per citare le cose più evidenti a colpo d'occhio). Poi si può vedere con più calma e meglio su cosa... ;). Purtroppo il 31 con ogni probabilità io non potrò essere presente (avevo preavvisato dabbene dell'eventualità, ma ne avrò conferma definitiva solo tra qualche giorno): per ciò nel caso ti chiederò una cortesia via MP. Un saluto MB
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  7. Continuo brevemente la storia così da evidenziare la fase come FILIUS AUGUSTORUM per poi arrivare alla proclamazione da Augusto. Severo II si insidiò come Augusto a Roma nell'estate del 306. Come già scritto, Costantino I era il "suo" Cesare. Galerio, però, non aveva fatto i conti con Massimiano Erculio e col di lui figlio Massenzio; quest'ultimo si risentì del non essere stato preso in considerazione per la successione a Costanzo I. Quando Galerio decise di imporre le proprie tasse anche in Italia, Massenzio colse al volo l'occasione e il 28 ottobre del 306 si autoproclamò Augusto a Roma riuscendo poi a resistere alle offensive di Severo II (fatto giustiziare) e di Galerio. Costantino I appoggiò Massenzio e ne sposò la sorella Fausta. Nel novembre del 308 Diocleziano (autopensionatosi) fu costretto, per evitare una nuova guerra civile, a convocare una conferenza imperiale presso Camuntum (vicino Vienna). Fu ripristinato il sistema tetrarchico: Massenzio fu dichiarato nemico pubblico, Massimiano Erculio fu costretto a ritirarsi a vita privata, Licinio I fu proclamato nuovo Augusto in Occidente (al posto di Severo II) mentre Massimino Daia e Costantino I furono elevati al rango di "FILIUS AUGUSTORUM". Il nuovo titolo, fortemente voluto da Galerio, fu applicato solo nell'est dell'Impero (le uniche zecche a coniare monete con titolatura CONSTANTINVS FIL AVGG furono quelle orientali). Costantino e Massimino non furono per nulla soddisfatti; continuarono a esercitare forti pressioni su Galerio che fu costretto, all'inizio del 309, a riconoscere entrambi come pieni Augusti. In allegato un follis coniato a Thessalonica da Galerio e nome di Costantino I come FILIUS AUGUSTORUM.
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  8. TIPO 2 Vorrei annch'io postare un esemplare in questa discussione: è l'Ambrosino di 2° tipo, il più raro della sequenza, con le semilune nel 1 e 3 quadrante, che Bellesia classifica al nr. 2/a. Proviene da Nomisma 35, peso g. 2.88. La moneta presenta un bel metallo, è in alta conservazione ed è corredata da una splendida patina.
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  9. Se me ne dai 10 a 25 euro li compro subito....!
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  10. Jagd, fai sempre ritrovamenti affascinanti tu!!! Oggetti pieni di storia, emozionanti per quello che rappresentanto.. Che invidia!! :P
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  11. Con la crescita esponenziale delle razzie noi curatori della sezione euro abbiamo deciso di indicare le linee guida per una migliore gestione e visibilità del forum stesso, nella speranza che crescano le discussioni di un certo spessore a carattere numismatico. A partire da oggi pertanto chiunque voglia cimentarsi in una razzia dovrà chiedere preventivamente ai curatori/moderatori del forum euro, la possibilità di poterla fare. Nella richiesta ai curatori dovrà essere chiaramente scritta la modalità di reperimento monete, il prezzo d'acquisto e le regole di partecipazione. Verrà data una risposta in tempi brevi e solo allora si potrà aprire una discussione nel terzo sottoforum euro. Nella suddetta discussione dovranno essere indicate tutte le specifiche dell'operazione e un indirizzo mail per il proseguimento della razzia. La discussione verrà chiusa dopo 7 giorni e la razzia proseguirà in maniera privata al di fuori del forum. Al termine della razzia se l'organizzatore lo vorrà potrà comunicare il buon esito dell'operazione ai curatori che provvederanno ad inserire i dati riepilogativi nella discussione http://www.lamoneta....orum-la-moneta/ I curatori della sezione e la moderazione si prenderanno carico di eventuali problemi interni alla razzia, segnalabili sia dall'utenza partecipante sia dal razziatore Solo nel caso di monete di difficile reperimento, o di una particolare emissione si potrà organizzare una razzia pubblica, sempre previa autorizzazione dei curatori/moderatori di sezione. La partecipazione a questo tipo di razzia è aperta SOLO a coloro che danno un contributo effettivo al forum (es.compilazione cataloghi, inserimento articoli ecc.), utenti oro, curatori, moderatori, oppure ad utenti con non meno di 1200 messaggi e utenti con NON MENO di 3 anni di iscrizione al forum. Quest'ultima regola è fissa e vincolante per l'apertura della razzia pubblica. Ogni altra razzia aperta al di fuori di queste linee guida sarà chiusa immediatamente e riaperta a seguito di un'eventuale adeguamento al regolamento. N.B. le razzie in corso rimarranno valide fino alla loro chiusura con le modalità in precedenza comunicate dall'organizzatore. Questa procedura verrà adottata per tutto l'anno 2012 in via sperimentale, a dicembre 2012 si deciderà se applicarla anche nell'anno successivo.
    1 punto
  12. Gran bel ritrovamento :o io sono un patito dei morgan Capitasse a me una cosa del genere. :rolleyes: Io che sono per metà Maddalenino, quindi sia per dialetto che per distanza ti sento molto vicino, le uniche monete amricane che ho trovato in spiaggia sono stati centesimi persi dai marinai che per anni sono stati di base a La Maddalena. <_< Saluti Antonio ciao antonio......non siamo tanti lontani......e vero!! :lol: su quella spiaggia,porto naturale di poi l'antiquita.....gli americani avevano sbarcato materiale,arme etc.....per prendere il possesso della parte oposta del golfo d'aiaccio.......nella nostra reggione,rare sono stati i fatti di guerra........piutosto in piana orientale,la resistenza e soldati italiani hanno datto molto male a l'afrikacorps che passando dalla sardegna,corsica via italia,per protegere berlin da i russi.......cosi hanno perso il tesoro di rohmmel al largo di bastia....!!!! :lol: in alto mare........ :lol:
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  13. Gran bel ritrovamento :o io sono un patito dei morgan Capitasse a me una cosa del genere. :rolleyes: Io che sono per metà Maddalenino, quindi sia per dialetto che per distanza ti sento molto vicino, le uniche monete amricane che ho trovato in spiaggia sono stati centesimi persi dai marinai che per anni sono stati di base a La Maddalena. <_< Saluti Antonio
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  14. Io comunque ricorderei che la discussione è i primi grossi italiani, quindi rimarrei sul primo tipo possibilmente, per non allargare troppo l'ambito,vorrei dare anch'io un segno a Venezia che poi alla fine è la grande protagonista ; posterei uno dei primi grossi del I TIPO , di LORENZO TIEPOLO ( 1268 - 1275 ), mi sembra abbia una bella patina
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  15. L'Urbanizzzione Comunale La crescita urbana è definita dai progressivi allargamenti delle cinte murarie ; in periodo comunale tutte le città erano protette da una cinta che poteva essere quella antica romana del basso impero che veniva utilizzata per gli attacchi dei " barbari ",questa serviva per proteggere la popolazine entro le mura. Quando però la popolazione aumentò si svilupparono dei sobborghi intorno alle mura ; in un primo tempo questi insediamenti furono protetti da un fossato o da una palizzata, che viene chiamata " circa " o " circla "con ingressi con porte in mura di pietra. Queste chiusure permettono di controllare più o meno chi entra ed esce e di esercitare il dazio sulle merci che transitano. A Bologna venne fatta una circla di 8 KM. di lunghezza nel 1250 per inglobare l'estensione della città che divenne così di 417 ettari. In un secondo tempo la circla viene sostituita da un nuovo bastione di pietra , a volte anche precario, per far fronte alle campagne di Federico I o alle guerre tra le città che continuavano ad aumentare. Ma qual'era il numero di abitanti nelle città comunali italiane , diciamo nel 1300 ? Vediamo secondo quanto riportato da Menant nel suo libro,di solito si usa una forchetta quando i dati sono approssimati : MILANO 100.000/150.000 ( nel 1288 ) VENEZIA 100.000/120.000 FIRENZE 100.000/110.000 ( nel 1338 ) SIENA 52.000 ( 1318-1320 ) GENOVA 50.000/80.000 BOLOGNA 50.000 (nel 1294 ) PALERMO più di 45.000 ROMA 40.000/80.000 PISA 40.000 ( verso il 1300 ) CREMONA 40.000 VERONA, NAPOLI, MESSINA 35.000/40.000 PADOVA 27.000/30.000 ( fine XIII secolo ) 40.000/45.000 ( 1320 ) PERUGIA 27.000 ( 1285 ) BRESCIA 20.000/40.000 PAVIA, MANTOVA, L'AQUILA,PIACENZA, PARMA 20.000/30.000 LUCCA 20.000/25.000 Indubbiamente analizzando poi i dati vengono fuori delle considerazioni interessanti e in qualche caso inaspettate. M.L.
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  16. Scusate l'ignoranza e l'offtopic, ma come funziona in questi casi? La moneta è stata ritrovata in un luogo pubblico e ha più di 50 anni, non bisogna avere un documento che dimostri la lecita provenienza? o questo vale solo per le monete molto antiche?
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  17. Non esistono domande stupide, solo risposte stupide (ossia superficiali). Socrate diceva sempre che che sapeva di non sapere era il più sapiente di tutti. Considerando tutte le domande che mi faccio e che rimangono senza risposta, bisogna riconoscere la saggezza di questa sua affermazione. L'argomento che hai toccato è più complicato di quello che sembri, e mi viene veramente difficile sviscerarlo in un post. Ogni volta che c'era la contemporanea presenza di oro e argento in circolazione esisteva un rapporto implicito tra i due metalli. Puoi farne una stima (approssimata) calcolando ad esempio quanti grammi/grani di oro erano necessari per realizzare un grosso (es. se un fiorino parvi ponderis valeva 12 grossi e pesava 3,00 grammi, il conto è presto fatto, perché si trattava di oro puro), e quanti di argento. Oppure puoi considerare il prezzo pagato per l'acquisto dei metalli da parte delle singole zecche. Sono tutti dati facilmente accessibili ad esempio sul Promis. Rapportando questi due pesi, ottieni il rapporto. Siamo sempre tra 1:10 e 1:15, con ampie fluttuazioni dipendenti da svariati fattori quali ad esempio la disponibilità dei metalli sui mercati. La "innovazione" (o il limite, dipende dai punti di vista) della riforma di Emanuele Filibero è stata proprio l'aver voluto fissare rigidamente il rapporto tra metalli, coniando uno scudo d'oro da tre lire e una lira d'argento, senza tenere conto di queste fluttuazioni. Come sai, già una decina d'anni dopo il suo avvio l'oro si era notevolmente apprezzato rispetto all'argento, e questa proporzione è saltata. Tant'è che poi lo scudo andrà a valere più di tre lire. E. P.S. La quota della SNI la puoi pagare direttamente cash alla segreteria il giorno stesso dell'assemblea.
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  18. L'Italia è un paese di scommettitori. L'anno scorso sentii al TG che dati del 2010 collocavano l'Italia al primo posto per soldi spesi per scommesse, slot machine, casinò, poker, ecc... in tutta Europa. Quindi tanto clichè non è... P.S: ovviamente fare pubblicità del genere è disgustoso, ma dire che l'italiano scommettitore sia un stereotipo non sono molto d'accordo. Sicuramente NON tutti gli italiani sono così, ma la buona parte... Basta vedere la domenica locali come Better, Match Point e simili. Sempre pieni, gente che scommette (anche centinaia di euro) su cavalli, partite di calcio, compra gratta e vinci, ecc...
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