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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/13/12 in tutte le aree
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Raccolgo l'invito di Dabbene, e da milanese posto il grosso da 1 soldo e mezzo al nome di Feredico Imperatore e Re Imperatori del Sacro Romano Impero Enrico VII del Lussemburgo imperatore e re d’Italia (1310-1313) Grosso da un soldo e mezzo (1310-1313) Milano Argento gr . 2,867 diametro mm 23,05 D/ + : hENRICVS : REX ❀ : , nel campo in cerchio cordonato , grande aquila spiegata volta a destra. Rv: + SEMPER ° AVGVSTVS ❀ nel campo grande croce ornata tra i bracci da quattro trifogli dal lungo gambo. Taglio liscio ↙ Riferimenti: Biaggi 1435, Gnecchi 8, CNI 14 var, Negrini-Varesi 51, Verri 94.3 punti
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Per la Toscana (naturalmente i dati sono riferiti alla prima tipologia di grosso battuto) Arezzo Grosso da 12 Denari (Repubblica) 1230 g. 1.65-1.84 (dati MIR) [NOTA : la prima fonte scritta che parla di questo grosso risale al 43, tuttavia, Montagano ipotizza (e io concordo) che la coniazione possa essere coeva alle altre fi Firenze, Pisa, Lucca e Siena, che sono dello stesso tipo ed iniziano ad essere coniati negli anni '30 del Duecento] Berignone Grosso da 20 Denari (Vescovo di Volterra) 1315 g 1.12/1.56 Chiusi Grosso Agontano (Repubblica) 1337 g 1.14/1.34 Lucca Grosso da Denari 8 (Repubblica) presumibilmente primo decennio del XIII sec g 1.40/1.81 Massa Marittima Grosso Agontano da 20 Denari (Repubblica) 1317 g 1.45 Pisa Grosso (Repubblica) post 1999/1216 (vedi Baldassarri) g 1.48-1.53 Riglione Grosso da 5 Soldi battuto sotto assedio dei Fiorentini nel 1363... non corrisponde certo alla categoria "i primi grossi", però c'è e l'ho citato Siena Grosso da 12 Denari (Repubblica) primo ventennio del 12011 g. 1.5 [NOTA: Montagano riporta gli estremi di un documento che parla di moneta piccola (intendendo quindi diversificare dalla grossa) già nel 1211] Volterra Grosso Agontano da 24 D. o 2 Soldi (Comune) 1285 g 1.80/2.37 poi ci sarebbero altre zecche incerte... una è Bibbiena, di cui non si conoscono le emissioni, ma si leggono negli scritti di un cambiavalute fiorentino, comunque, questi grossi sarebbero stati coniati sotto l' autorità del vescovado aretino (al quale apparteneva il castello in questione, quindi una sorta di "zecca fantasma" in stile Berignone. La seconda, invece, è Cortona, anche essa sotto il controllo del Vescovo di Arezzo, di cui, però, si conosce solo il Denaro e non il Grosso, che taluni ipotizzano si debba cercare tra le emissioni Aretine conosciute, tali altri tra emissioni definite "dubbie" a nome di Cortona. poi ci sarebbe Rifredi, in cui pare sia stato battuto un grosso d'Argento recante il leone sotto le zampe dell'aquila (?) nel 1363 (anche questo non appartiene alla categoria dei primi grossi)2 punti
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Non ho mai visto in TV lo spot in questione ma sono andato a cercarlo su youtube. Sono disgustato. Oltre che per la canzone e l'immagine che viene data dagli italiani, si offre secondo me un messaggio totalmente sbagliato del modo in cui "realizzarsi". Si vuole far credere che con una vincita è possibile realizzare i propri sogni (v. la costruzione di un parco, l'acquisto di una squadra di calcio o la fondazione di una scuderia...): forse ci riuscirà colui che incassa i soldi, certamente non colui che gioca. Ma la parte peggiore secondo me è quella in cui si parla di offrire un futuro migliore ai propri figli, affermazione sulla quale preferisco evitare ogni commento. Altro elemento sul quale si accenna nello spot e sul quale sono abbastanza scettico, è l'applicazione di un particolare "sistema". Forse sarebbe il caso di specificare a qualcuno che l'estrazione dei numeri è causale. Comunque, mettendo da parte l'analisi dello spot, sono del parere che certe pubblicità non dovrebbero mai essere messe in onda esattamente come avviene per i tabacchi. Questo sia per una questione di immagine (come giustamente faceva notare l'amico DragoDormiente), sia per evitare la rovina economica di tante famiglie. Sappiamo tutti infatti che il gioco d'azzardo può provocare una certa dipendenza e pubblicizzarlo in questo modo non è certamente una buona cosa (senza considerare che anche i più giovani potrebbero essere affascinati da quanto propongono queste pubblicità). Sarei del parere di eliminare definitivamente queste pubblicità. Proporre facili vincite e la possibilità di realizzarsi nella vita scommettendo del denaro oltre che essere un concetto totalmente sbagliato, getta del fango su quelli che sono i veri modi e i veri valori per cercare di realizzare i propri sogni nella vita.2 punti
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Chiudo per quanto mi concerne con la postatura dei grossi,credo che molto sia stato postato, ma altri per vari motivi verranno fuori a tempo debito, il giorno giusto, questo per far capire che il panorama di grossi che potreste vedere non corrisponde solo a quello stupefacente visto finora, qualcosa volutamente è stato omesso per quel giorno e anche qualche collezionista opta per la visione sul posto. Detto questo visto che nessun milanese posta nulla, mi sento obbligato a chiudere, almeno per me con Milano . Milano ha due coniazioni a nome di Enrico un grosso da 6 imperiali, Murari 22,CNI 1-3 peso da gr. 2 a 2,10 e poi un grosso minore da 4 ,Murari 23,CNI4-7con pesi da gr.1,30 a 1,40. Vediamo il grosso da 6,anche perchè è quello che ho, Murari 22 : D/ +IMPERATOR scritto circolarmente ,al centro HE RIC N scritto in tre righe R/MEDIOLANV scritto circolarmente,nel campo croce con due cunei La datazione di questi grossi è da mettere nei primi decenni del XIII secolo , in particolare nella prima metà del XIII secolo; il nome rimane quello di Enrico VI , stante l'ostilità della città coll'Imperatore Federico II. Certamente questa cronologia e questo tipo di grosso, anzi grossi quelli da 6 e quelli da 4 già ci possono portare a qualche considerazione che va oltre la visione del pezzo. Quindi inviterei chi ha ancora da postare di procedere e poi fare magari insieme qualche riflessione e cercheremo anche di porci qualche domanda, magari anche da girare al Prof. Saccocci.2 punti
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La zecca di Genova ha un fascino che poche altre emissioni mi trasmettono, sarà perchè ho passato in Liguria le mie estati più belle, e pescare e nell'affinare la nobile arte del "tirar mattina"; sarà perchè ci sono tornato tante di quelle volte ad allenarmi; sarà che ho amici ... insomma mi sento un pochino ligure anch'io, e quindi ogni tanto, zack colpisco o meglio sono coipo da monete che meritano sorte migliore di andare invendute. Monetazione Comunale Repubblica Superba di Genova periodo dei Consoli (1139 - 1339) Genovino, Oro gr. 3,478 mm 20,12 D/ + ° I ° A ° N ° V ° A (maschera leonina) ,nel campo , in cerchio rigato, la porta urbica con in basso una piccola palma. Rv: ° + ° C V N R A D V S ° R Є X ° nel campo grande croce patente in cerchio rigato. T/ liscio ↑ Rarità: Non Comune Referenze: Biaggi 841, CNI 64, Lunardi 9, MIR 5, Bellesia oro 3. Provenienza: Asta Negnini 34 n. 846 3/1/12 Mi ha colpito la testa leonina, probabilmente non si tratta di questo simbolo, ma è ciò che mi piacerebbe vedere.1 punto
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Apro questa discussione con l'intento di capire, in che maniera vengono distribuiti i Rotolini Italiani, da parte della Zecca, attraverso le filiali della Banca d'Italia. Basta inserire la città(filiale) e la data. Poi i vari tagli. Banca d'Italia PESCARA, 13/02/2012: 1 Centesimo: Busta con monete circolate; 2 Centesimi: Busta con monete circolate; 5 Centesimi: Busta con monete circolate; 10 Centesimi 2009; 20 Centesimi: Busta con monete circolate; 50 Centesimi: Busta con monete circolate; 1 euro 2009; 2 euro Commemorativo Cavour 2010. Se il curatore vuole apportare delle modifiche o fornire suggerimenti, è libero di farlo. Saluti, Vincenzo.1 punto
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Caro Mario, mi riporti al pensiero che mi vien da piangere a pensare che nell'89 il commerciante Marchesi mi ha fatto pagare per il grosso da un soldo e mezzo di ENRICO VII con l'aquila, disegnato sul CORPUS, mentre per ridurre il danno ne ho acquistato un secondo da papà Varesi, e a questo punto la gioia e meraviglia di averlo aggiudicato al costo inferiore di quanto ho offerto. Grazie anche per l'aggancio ai grossi nella discussione AMBROSINI che continuo a postare per tenerli vicini nella zecca di Milano.1 punto
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Purtroppo o per fortuna data la monotia del grosso o matapan di Venezia, noto che è stato postato l'indispensabile per questa zecca. Mi permetto un contributo alla città lagunare con un esemplare di ranieri Zeno, 45mo doge dal 1253 al 1268 Repubblica Serenissima di Venezia Doge 045° - Raneri Zeno (1253-1268) Grosso o Matapan Venezia, argento grammi 2,142 - diametro 20,30 mm D/ (s) • RA • GENO • - D/V/X - •S• M• VЄNЄTI San Marco, a destra, consegna il vessillo al doge, a sinistra, entrambi stanti di fronte. Rv: Il Redentore seduto in trono, ai lati IC XC (monogramma di Gesù Cristo), anellino sopra il piede destro Riferimenti: Paolucci 1, Gamberini 32, CNI 1, Biaggi 2775. ex Asta Nomisma Moneta di facile reperibilità sul mercato1 punto
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E considerato che mi sento un pò ligure ora il Grosso di Simon Boccanegra, battuto una cinquantina di anni dopo, ma che paiono esser più di cento. Repubblica Superba di Genova Doge Simon Boccanegra 1356-1363 Grosso con sigle V P argento gr. 2,986 - mm 22,49 Dr: + DVX : IANVENSIVM : qVART porta urbica o castello tra otto archi con trifogli e globetti, in basso V Rv: + * CONRADVS * REX * P croce patente in otto archi con trifogli e globetti Asta Varesi 59 n. 510 CNI 66, Lunardi 37, MIR 39, Biaggi 8651 punto
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Ti ringrazio Numa, presto farò lo stesso più approfondito, con l' agontano sono stato troppo -smilzo- lo ammetto, da domani mi rimetto a studiare i testi che avevo letto per il concorso Rapetti :) ;) Riccardo1 punto
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caro dz,un grande piaccere sentirti,come tutti li amici del forum.... :lol: colombo era di famiglia genovese,certamente famiglie portate di terra per popolare quelle immense territori vergine che chi era in corsica........... :lol: e nabulione buonaparte????anche lui genovese....se uno e di calvi,l'altro e d'aiaccio..........tanti destini che si so fatti qui??!! complimenti le tue monete.......io pure ho un debole per queste qui.....!!!chi sa???? :lol: :lol: Ho sempre detto che dalla vostra terra nascono meraviglie!1 punto
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Esatto. Se non vuoi la serie speciale io il Michelangelo lo prenderei in fds. Per esempio ce ne' uno che scade tra 4 ore e sta a 14 euro...secondo me con 40 euro e' tuo. Se vuoi spendere massimo 15-20 euro allora devi scendere con la conservazione: al momento ce ne sono una ventina in vendita col 'compralo subito' per questa cifra...ma siamo sotto allo spl. Se vuoi di meglio allora segui le aste. In bocca al lupo1 punto
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Ci sono cataloghi, tipo il Montenegro, che considerano le piastre di Ferdinando II del 1858-59 come rare, anziché comuni. Personalmente, ritengo che, pur non essendo rare in assoluto, siano comunque non comuni e meno rintracciabili rispetto a quelle del 1856-57: il mercato (anche in rete) è pieno di queste ultime (spesso anche in ottimo stato di conservazione) e più avaro di quelle degli ultimi due anni di regno di Ferdinando II. Aspettiamo, però, pareri più autorevoli. Salute.1 punto
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Stessa epoca GROSSO MINORE D/ come precedente ma senza i due punti segnati in rosso a lato di N R/ simile al precedente ma con quattro cunei a lato della Croce Argento, mm. 19,5, gr. 1,29 - Rarità RRR1 punto
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http://bleuhorizon.canalblog.com/archives/2007/05/07/3945289.html ma certe volte,tra dui tempi di assalti,ne il loro riposo aspetando l'ordine di partire........certi eranno artisti,e chi anno lasciato molte cose,fate di resti di bombe,bossi vuoti.resti di metale in tutti genere.......un arte che esprime quella epoqua de 1900....... :) excezionnale....... :mellow:1 punto
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Sono 5 Dinars algerini emessi per il 20° anniversario della rivoluzione. http://en.numista.com/catalogue/pieces2493.html1 punto
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Il medievale sta prendendo piede sempre di più tra noi giovani, e sembra proprio il punto di arrivo di esplorazione delle varie monetazioni!!! Bravo, Riccardo1 punto
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Continuo e per oggi finisco mostrando una moneta per niente comune: Perugia Monetazione autonoma. Grosso "primitivo" da 20 denari (1317-1321), AR 1,35 g. +: D' PERVSIA (foglia) intorno a .P. +: S: ERCVLAN intorno a croce patente Rif. Finetti n. 22, CNI 83v. Ex Nomisma 37, n. 1218. La moneta, oltre che per la rarità (si tratta del primo grosso emesso dalla zecca di Perugia, emesso per poco più di 3 anni), è a mio modo di vedere, interessante anche per l'evidente ribattitura. visto che non sono personalmente riuscito a dirimere la questione, mi rivolgo agli "occhi di falco" della sezione: secondo voi si tratta semplicemente di un incidente, un errore di zecca, oppure ci troviamo di fronte ad un grosso ribattuto sopra un altro? In questo caso, sarebbe molto utile provare ad ipotizzare quale sia la moneta riconiata. Dal momento che Perugia conia la moneta facendo riferimento ad emissioni già esistenti Fiorentine/Aretine/Senesi (?), è probabile che possa trattarsi di una moneta di zecca toscana.1 punto
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Caro lollone, grazie per aver raccolto l'invito. il quarto gruppo Bellesia è molto ampio e comprende gruppi ed un arco cronologico che secondo me giustamente Matzke divide. Se quarto gruppo direi che siamo verso la fine del periodo, in corrispondenza forse del Matzke 4b, lucensis communis, datato al 1160-1180 circa. Infatti la H ha già le aste ben potenziate nella parte superiore, da poter essere scambiata con una F, il cerchio intorno tende a non essere ovale, ma rettangolare, e le legende tendono a finire fuori dal tondello (se il tondello fosse stato quadrangolare e non bianchito - o all'apparenza più vile - saremmo già stati nel gruppo Matzke 5a, lucensis brunus, post 1181-1200 circa). Chiaramente se rick ci dicesse anche il peso magari avremmo una conferma in più, thanks... :)! Un saluto MB1 punto
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Per cortesia! L'immagine in catalogo ci è stata concessa direttamente dal Museo Archeologico di Massa Marittima ed esclusivamente per il catalogo. E grazie al Dott. Sozzi che si è interessato personalmente della faccenda. Non mi sembra una buona idea, quindi. Grazie per la collaborazione Vabbè, ho capito...!!! :blum:1 punto
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Ammazza, manco da 3 giorni nel forum, causa neve, e vedo con piacere che vi siete davvero scatenati. Davvero complimenti a tutti! Mi avete già "bruciato" una bella quantità di allegati, ma io, per vendetta, li metterò... lo stesso! ;) Sono tutte monete facenti parte della mia raccolta. Brescia SIGNORIA DI BERARDO MAGGI (?) Periodo (1298-1308) Grosso D/ .S' APOLONIV' .D' BRISIA. S. Apollonio benedicente seduto in trono R/ .S'. IOVITA S'.FAVSTIN' I Santi Giovita e Faustino. CNI 20/27 - MIR 116 Ag g 2,101 punto
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Ciao Euripe. Le razzie non sono il capro espiatorio di tutte le colpe ma IMHO hanno drasticamente apportato una riduzione della qualità delle discussioni del forum. Il fatto è che come per qualunque cosa il troppo stroppia. Hanno tolto spazio al lato numismatico e portato il forum al livello di una specie di bazar. Inoltre, come conseguenza della minor qualità dei contenuti, hanno fanno sì che molti utenti "preziosi" a livello numismatico si allontanassero, aprendo nel contempo le porte a tantissimi utenti nuovi che partecipano unicamente (guarda caso) alla terza sottosezione della sezione Euro. Se questo non è un danno...1 punto
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Io mi attengo allo stato dell'arte e delle cose. Avevo ipotizzato, a pag. 7 di questa discussione questa definizione. 1) Moneta che poteva essere di interesse archeologico: attese le caratteristiche (tracce di sedimenti, incrostazioni, particolare tipologia attribubile con certezza a dati contesti...), cioè tutte o quasi le monete che presentano evidenti tracce di lunga giacitura...comprese le monete d'oro di V.E. III e le due lire del '14, sottratte al tresoro della Banca d'Italia e, ad esempio, finite in fondo ad un lago durante la fuga del Duce e dei gerarchi tragicamente conclusasi a Dongo. Pavolini (uno a caso) quante ne nascose? Quanta gente è diventata improvvisametne ricca dopo quel contesto? Archeologia di un contesto storico. Che facciamo? Le sequestriamo comunque? E qui sorge il problema del deterrente e dei sequestri alle 7 di mattina...con il caffè...poi i dormienti diventeranno insonni per dimostrare questo e quello...Si sanno queste cose...ma si sequestra lo stesso...ognun per se e Dio per tutti. Abundandis...abundandum (Antonio De Curtis in arte Totò). Ora... La sentenza su analizzata è, purtroppo in linea. La stessa sentenza, non a caso, parla anch'essa di inutili sofismi. Ma posso garantire che lo stesso termine da me usato in alcuni interventi di questo topic...prescindevano dal parere della Suprema Corte. Forse...si è posto probabilmente in modo analogo il metodo di ragionamento. La stessa sentenza dà, comunque, atto di che è possibile provare l'acquisizione lecita dei beni di interesse pubblico. In merito alle osservazioni su poste da Bizerba, annoto che sono ineccepibili ma, allo stato delle cose...non resterebbe che: 1) in sede giudiziale insistere, insistere ed insistere...sino a che un mutamento giurisprudenziale non dovesse appalesare un mutato indirizzo. E' quello che accade in diritto, mese dopo mese...man mano che la Suprema Corte si esprime. Quanto tempo? Quando? Nemmeno con la palla di vetro...da domani in poi... 2) In qualche e vario modo, sensibilizzare, divulgare, dialogare...sino a che la problematica non giunga per vie maestre a chi di dovere. 3) Alla bisogna tutto serve e tutto può essere utile. Anche questo Forum...checchè se ne possa dire o pensare. Questo è quanto...obiettivamente si pone.1 punto
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Io vi ho seguito con interesse e, per quello che può valere il mio parere in merito, mi trovo in accordo con quanto detto anche in ultimo da Teofrasto, sia sul denaro che nel darti il ben venuto tra gli appassionati e cultori di numismatica medievale :). Alla prossima moneta, allora! Un saluto MB1 punto
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Raccologo l' invito di Monbalda! Mi sembra si possa collocare in un IV gruppo secondo la classificazione del Bellesia. Il titolo dell' argento non è ancora del tutto degenerato e le legende sono ancora abbastanza leggibili. http://numismatica-i...moneta/W-LU27/1 un saluto lò1 punto
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La cosa è naturalmente possibile, ma certamente non per volontà dei parenti della casata principale. Storicamente, ma ancor più in particolare proprio in quegli anni, correva cattivo sangue tra i Gonzaga di Mantova e quelli della linea di Castiglione/Castelgoffredo/Solferino tanto che proprio negli anni di Rodolfo vi furono aspri contenziosi con il duca di Mantova per la successione al feudo di Solferino.1 punto
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Magnifica, complimenti. E' una moneta assolutamente affascinante e il simbolo, che anch'io ho interpretato come "vasetto con pianta" nella mia piccola ricerca l'ho individuato 5 volte su 73 genovini visionati (...... ora 6 su 74). E' molto simile al mio che puoi vedere sulla pagina del catalogo http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEIAN/7 non è lo stesso conio ma i puntini dentro al castello e le lettere mi sembrano uguali, soprattutto la S che ha ha la stessa curvatura. Mi fai venire la voglia di proseguire con la mia statistica che avevo interrotto dove guardavo i punti nel castello e i simboli proseguendo, in maniera casalinga, lo studio del Ricci. Grande moneta! Grazie per averla postata.1 punto
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Questo genovino merita un commento un po' più lungo del banale "che bella moneta" :D Ha rischiato d'andar invenduto - credo - per l'aspetto del fondo al D e per l'aspetto delle A. A guardare le belle foto direi che ha tutte le sue cosine a posto. Le R sono caratteristiche con quelle gambette. Il fatto che le crocette risultino staccate dal cerchio perlinato ci indica che non è proprio uno dei primi, ma è tardo.1 punto
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Secondo me la possibilità di consultare le date e i luoghi di eventi numismatici in Italia deve rispondere a requisiti di grande comodità e praticità. Il forum molto spesso segnala questo e quell'evento, come ad esempio il presente III Convegno NIP, ma vorrei suggerire di inserire all'inizio della sezione una griglia con righe e colonne, dove alle varie date in successione cronologica vengono fatti corrispondere i vari eventi (eventualmente inserendo all'interno i links che rimandano a discussioni relative a quel specifico evento). Quello che manca è una comoda visione di insieme, inserendo anche future date approssimative con eventi ancora alla fase di progetto. Ovviamente tale griglia deve essere aggiornabile, con una frequenza almeno mensile, a cura di una persona (ad esempio Giovanna), che non solo trae spunto da calendari simili, presenti sulle riviste numismatiche come "Il giornale della Numismatica" (forse la più completa), "Monete Antiche" e "Panorama Numismatico", ma dovrebbe anche contattare i vari organizzatori per inserire anche appunto gli eventi più lontani nel tempo. In tale griglia eviterei i vari appuntamenti di aste, mentre inserirei solo convegni e manifestazioni, non solo di carattere nazionale, ma anche locale, come pure varie conferenze e congressi (non sempre segnalati tempestivamente dalle suddette riviste). In tale maniera specialmente chi si trova vicino a un evento, specialmente se locale, può valutare se partecipare o no. Questi calendari non sono reperibili su internet (salvo poche importanti manifestazioni, come Verona), mentre sono presenti in parte e con date più ravvicinate sulle riviste, che però sono usufruibili solo dagli abbonati e lettori e quindi non dalla più vasta platea dei forumisti, senza considerare che talvolta hanno difficoltà ad avere quel numero della rivista e in tempo utile. Se la consultazione risponde ai requisiti di facilità, rapidità e completezza penso che abbia buone probabilità di successo. Mi chiedo solo se una simile griglia aggiornabile (e modificabile solo da un responsabile del forum) sia fattibile all'interno della piattaforma forumistica.1 punto
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Allego anch'io alcune foto. Per notizie sulle monete di Bergamo vedere quanto da me già postato ("Notizie sulle monete di Bergamo" e Bibliografia) Zecca di Bergamo, monete a nome di Federico II. Zecca attiva dal 1236 al 1302. Grosso da otto denari imperiali Peso 3 g circa Diametro 24 mm circa1 punto
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Si riferiscono appunto al livello del mare: sul rovescio della moneta è rappesentata la Britannia seduta con le gambe incrociate. Nella versione "High level" la linea costituita dal livello del mare sullo sfondo si posiziona esattamente al punto di incrocio delle gambe, in quella "low" si posiziona sotto il punto di incrocio delle gambe.1 punto
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Sono d'accordo con adolfos. E con molte cose dette in precedenza da dabbene, da arka, ed ancora da magdi. Si possono dare delle definizioni generali come dritto = autorità emittente e/o motivo principale, oppure dritto = conio di incudine, che come già detto da altri tende a coincidere con il primo, anche se per vari motivi ciò non accade sempre, o non su tutti i nominali allo stesso modo (i casi di Arezzo e di Aquileia già segnalati, ma anche quello di Pisa nel '200, secondo me lo fanno capire bene): quindi la cosa va verificata e valutata di caso in caso. Volendo poi considerare il problema dell'autorità emittente nello specifico, e rispondere alla domanda di adamaney secondo me bisognerebbe prima di tutto definire: che prerogative ha o dovrebbe avere l'autorità emittente? Il termine è composto dalla parola "autorità" ovvero in base a vari dizionari di lingua italiana la facoltà o potestà legalmente riconosciuta, e quindi per traslato potere legale o legittimo di fare certe cose. A questo segue il termine "emittente", ovvero che emette, che è fonte di una legge, la moneta etc. In particolare per questo termine va focalizzata l'attenzione sul fatto che siamo difronte ad un participio presente. Il participio presente italiano deriva, ovviamente dal latino e quindi, da definizione "Ha significato attivo ed esprime la contemporaneità". Quindi l'autorità emittente è quella persona fisica e/o giuridica che ha l'autorità legale o legittima per emettere in quel determinato momento una comunicazione, una legge, una moneta etc... stabilendone i principi e le norme e garantendo per essa. Visto questo, ribalto la domanda: chi è l'autorità emittente? Quella che è fonte e da cui discende - magari ab antiquo - la legittimazione per esercitare un diritto, o quella che ne è fonte nel presente, legittimamente e attivamente di quel diritto? Del resto chi stabiliva quali, quante e come emettere le monete e garantiva per esse? Questo va poi calato nella realtà medievale della penisola italica e visto bene nello spazio (a seconda delle aree e delle zecche ci sono diversità) e nel tempo. Un conto sarà valutare la cosa nel X-XI secolo (gli imperatori, i re d'italia, i marchesi etc...), un conto cosa accade a partire dal pieno XII secolo; un conto il regno normanno-svevo, un conto l'Italia dei Comuni. E forse non è un caso che il XII secolo sia il periodo in cui si immobilizzano la maggior parte dei tipi monetali delle zecche già attive in Italia centro-settentrionale, o nascono già immobilizzati quelli delle nuove ... o vogliamo davvero ritenere che Corrado III sia l'autorità emittente delle monete della Respublica Ianuensis fino al XVII secolo ;)? D'altro canto vi sono anche monetazioni comunali tra XII e XIII secolo che pur avendo avuto il riconoscimento imperiale non ricordano il nome di alcun imperatore o i suoi simboli sulle proprie monete (vedi ad esempio Siena), o quelle che cominciano a coniare senza concessione imperiale tout-court (almeno non nota e senza riferimento infatti sulle monete: Firenze; questo tralasciando i possibili riferimenti alla monetazione in età carolingia, alla Matzke). Ed infine anche disposizioni imperiali in fatto di moneta completamente disattese e composte solo con un accordo diretto tra i due governi comunali (vogliamo ricordare il caso di Pisa e Lucca?). Attendo vostre considerazioni in merito Un saluto MB1 punto
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salve per milano spero di poter venire ad ascoltare mi permetto di aggiungere le immagini di una moneta grossa non mia che non fa dormire alcuni collezionisti :blum:1 punto
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Salve,quindi Tagliacozzo e non Brindisi. http://www.lamoneta....li-dei-colonna/ Quante ne ho lasciate :huh: perchè colleziono solo le zecche abruzzesi. Ho creato un spazio (ahime' vuoto) nel vassoio cavalli. Ciao.1 punto
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Qualche informazione sul primo grosso coniato a Piacenza: Stando a quanto tramandatoci dai cronisti dell’epoca i grossi piacentini furono emessi per la prima volta nel 1219 Nell’agosto del 1219 il Codagnello registrò la prima coniazione del grosso da 6 denari piacentini: "Eodem anno (cioè il 1219) mense augusti proximi sequentis, placentini minuti qui dicuntur quarteroli, et placentini grossi, quorum quilibet valet sex denarios de Placentini veteribus qui modo sunt, facti fuere." (Giovanni Codagnello - Chronica tria placentina: Chronicon Placentinum ab annum MXII ad annum MCCXXXV, in Monumenta historica ad provincias parmensem et placentinam pertinentia, III, Parma 1859). Fortunatamente, dai documenti abbiamo anche notizie sul suo peso e titolo: - 20 febbraio 1220: "...inquivisimus et circavimus in quo statu incepta et facta fuit moneta placen. tempore consulatus dominorum presbiteri Cacie et Iacobi de Malcorigia et sociorum consulum communis de lega et penso. Et eam invenimus bonam et legalem de penso et lega, scilicet X solid. et dimidium pro Marcha ad pensum. et de lega, ad eo bonam et eciam meliorem ut illa janue et venecie (Il Pallastrelli trovò i grossi di Pietro Ziani, 1205-1229, a titolo 952 ‰) . . . ", Ettore Falconi, Roberta Peveri ( a cura di) - Il Registrum Magnum del Comune di Piacenza, Milano 1984-1988, vol. II, p. 129, n. 351, r. 6 Quindi, tale grosso venne coniato al peso di 1,865 grammi (36,571 grani) e a titolo di argento di circa 950-960‰. Questi valori si accordano bene con i pesi che si riscontrano generalmente sui primi grossi piacentini. Ma quali sono questi grossi? La tipologia di queste nuove monete restò uguale a quella dei piacentini antichi e dei mezzani piani coniati fino ad allora e cioè con un globetto a sinistra della crocetta di inizio legenda e 2 cunei nel campo al diritto e 3 cunei nel campo del rovescio come elemento di distinzione. Fra i grossi di questo tipo è possibile individuare almeno 2 varianti a seconda della presenza o meno dei cunei. Non sono state evidenziate finora differenze significative nelle caratteristiche intrinseche, peso e titolo in argento, del tipo con 3 cunei al rovescio rispetto a quello privo di cunei. Variante con cunei (probabilmente la prima emessa):1 punto
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io azzardo un qFDC :) spero di non sbagliarmi. noto solo una piccolissima botta al bordo all'altezza della O di VITTORIO e qualche segno sullo scudo nella parte in alto a sinistra :)1 punto
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