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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/12/12 in tutte le aree
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La zecca di Genova ha un fascino che poche altre emissioni mi trasmettono, sarà perchè ho passato in Liguria le mie estati più belle, e pescare e nell'affinare la nobile arte del "tirar mattina"; sarà perchè ci sono tornato tante di quelle volte ad allenarmi; sarà che ho amici ... insomma mi sento un pochino ligure anch'io, e quindi ogni tanto, zack colpisco o meglio sono coipo da monete che meritano sorte migliore di andare invendute. Monetazione Comunale Repubblica Superba di Genova periodo dei Consoli (1139 - 1339) Genovino, Oro gr. 3,478 mm 20,12 D/ + ° I ° A ° N ° V ° A (maschera leonina) ,nel campo , in cerchio rigato, la porta urbica con in basso una piccola palma. Rv: ° + ° C V N R A D V S ° R Є X ° nel campo grande croce patente in cerchio rigato. T/ liscio ↑ Rarità: Non Comune Referenze: Biaggi 841, CNI 64, Lunardi 9, MIR 5, Bellesia oro 3. Provenienza: Asta Negnini 34 n. 846 3/1/12 Mi ha colpito la testa leonina, probabilmente non si tratta di questo simbolo, ma è ciò che mi piacerebbe vedere.1 punto
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Nel mio ormai classico shopping numismatico domenicale a Torino ho preso un bel quartaro che ho classificato come Mir 23 al dritto il grifo non è all'interno di un cerchio e al rovescio i trifogli sono ai quattro angoli della croce. Tutte le legende sono intervallate da punti cosa ne pensate? Antonio1 punto
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Ciao Monica, ci stavo lavornado (sulle immagini) questo denaro è quello con l' eccedenza arricciata al R/ Corrisponde alla prima immagine postata prima.1 punto
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Tra Ancona e Ravenna mi pare una cosa logica e senz'altro da verificare comunque...e immagino che da lì a Reggio...per altre zecche invece vale l'invito alla cautela di cui sopra. Che dici, poi ci potresti ripostare qualche immagine di quei denari? Colgo infine l'occasione per ricordarvi questo articolo, di cui in questa discussione mi pare ancora non si sia parlato: William R. Day, Jr , Prima del grosso agontano. Considerazioni sul primo secolo della monetazione medievale di Ancona, 1170-1280 Circa, in M. Asolati-G. Gorini (edd.), I ritrovamenti monetali e i processi inflattivi nel mondo antico e medievale, V Congresso Internazionale di Numismatica e Storia Monetaria (Padova, 12-13 ottobre 2007), Padova 2008, pp. 113-141. Mi pare che lì alcune proposte agganciate anche allo studio di certi ripostigli ci siano: cosa ne pensate? Un caro saluto a tutt* MB1 punto
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Caro Michele, mi ricordavo la sentenza, che comunque mi sono riletto con attenzione. Mi pare di essere arrivato a delle conclusioni sulle quali vorrei che tu mi dessi conferma. La sentenza da te citata mi pare dica esplicitamente che qualunque oggetto antico presenta "interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico" e di conseguenza, se proveniente da sottosuolo/fondale, è di proprietà statale. Questa mi pare peraltro l'interpretazione dominante in giurisprudenza. Correggimi se sbaglio. Potrebbe essere quindi, in linea di principio, ma di fatto non si applica mai. A questo punto il discorso "bene culturale", dal nostro punto di vista, è abbastanza irrilevante: si tratterebbe di un "plus" che ha efficacia solamente per quanto riguarda il processo di "notifica" di cose di interesse ecc. ecc. legittimamente in mano a privati. Anche qui, ti prego, correggimi se sbaglio. Se non ho scritto castronerie mi sembra quindi che possiamo concludere questo: qualunque oggetto antico proveniente da sottosuolo/fondale è di proprietà statale, e quindi è interamente sottoposto alla legislazione di tutela dei beni archeologici ecc. (suppongo che per "antico" valga in pieno la definizione data dal Codice Urbani, per quanto assurda: tutto ciò che ha più di 50 anni). Il resto mi pare di poter dire che sono chiacchiere. Di conseguenza, mi pare evidente che qualunque "ammorbidimento" della normativa sui ritrovamenti richiederebbe una nuova legge che modifichi questo principio ormai più che centenario. E questa potrebbe essere la motivazione del fallimento di alcune recenti iniziative anche di alto profilo, che pensavano di poter ottenere condizioni più favorevoli alla componente collezionistica/commerciale pur senza toccare la normativa. Giusto?1 punto
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Buona Domenica Giancarlo ha ragione Teofrasto, sono da pubblicazione, magari monografica sul grosso. Bellissima sequenza. Grazie saluti luciano1 punto
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ho avuto modo di visitare un sito del genere parecchi anni fa, e ne rimasi sconvolto. Mi sono ripromesso, a costo di farmela a piedi, di visitarne altri anche se sconosciuti perche non si puo lasciar perire un pezzo di memoria cosi importante per la storia del nostro Paese. Senza contare che quasi ognuno di noi ha un parente piu o meno lontano che ha camminato in quelle pietraie1 punto
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Eccomi ... sono sommerso da mail e da post interessanti e ho due mani sole .... E'bellissimo questo quartaro e pure raro, ben impresso e ben leggibile, non posso dire altro che fare i complimenti a Antonio Bernardo per la scelta e per la ...fortuna .... io non riesco a trovarli mai!1 punto
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In questo caso (ipotesi di Miroita) gli esemplari descritti dal CNI sono 3 ma le varianti sono 2; la terza è una prova del dritto con retro liscio... Ciao Mario1 punto
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Condivido quanto detto da Mirko, è da escludere che l'Amministratore ci conceda l'apertura di una nuova sezione e ritengo che tre sottoforum siamo ampiamente sufficienti. L'argomento delle razzie è molto delicato....... :hi: Buongiorno sto seguendo sia questa discussione sia la "Riflessioni e spunti di restaurazione" che alla fine il problema si accomuna. Ho capito tre cose: 1- troppe razzie 2- la difficoltà di aprire una sezione apposita per le razzie 3- la mancanza di discussione/collaborazione/comunicazione Beh, il secondo punto è solo una questione di volere o non volere, e potremo andare all'infinito su questo argomento! Il primo punto... E' certo che le razzie porta via molto spazio al forum (e sinceramente a me ha fatto molta confusione che quasi mi sono perso tra le razzie che non so più a quali e in che modo ho partecipato e colgo l'occasione di scusarmi con gli organizzatori se non sarò pronto a rispondere) , però è da considerare che questo è stato causato principalmente dall'emissione comune. Come certamente dice Mirko8710 ...c'è da studiarci... Il primo passo sarebbe quello di evitare doppioni delle razzia, indirizzando l'organizzatore della seconda razzia a una collaborazione con quello della prima (magari imponendo delle regole), a dir il vero qualcosa c'é: ho notato lo scambio di rotolini tra una e l'altra razzia ma è poco, ci deve essere una sola razzia. Il porre delle limitazioni per la partecipazione alle razzie, p.e. i 100 post, a mio avviso sono inutili: basta avere uno scanner, prendere una manciata di monete e postarle nelle discussioni rarità/ritrovamenti ecc., e qualche "mi piace", "complimenti per..." e il gioco è fatto! ben vengano i nuovi, l'importante è non perderli. E poniamo questi paletti per chi? per cosa? solo per evitare che qualche furbacchione ne approffitti, ma quale commerciante perderebbe tempo ad acquistare un paio di monete per rivenderle? e se qualcuno poi le rivendesse sulla baia... farebbe principalmente girare le p... non vedo un danno più grande. Un secondo passo: limitare il numero max per moneta p.e. a 2, a meno che non sia scambio tra razzie. Sul terzo punto, premetto che ognuno è libero di fare e dire quello vuole, nei propri limiti, anche perchè la cosa è soggettiva. Ho letto in un post dove qualcuno (che al momento non ricordo chi) dice che ci sono persone che leggono ma non riescono a scrivere, beh questo è molto vero e purtroppo io sono uno di loro... Spesse volte sono tentato di rispondere, ma poi mi chiedo a cosa rispondo a uno che dice "che schifo", "è una c..." o a risposte simili. Oppure, quando qualcuno chiede chiarimenti o informazioni sulle monete ed ottiene una risposta del tipo: "Ripeto, nel nostro Catalogo Euro sono segnalate tutte le piccole variazioni... " mi fa cadere le braccia avrebbe dovuto LUI dare le informazioni e ponendo il link al catalogo raccomandando il suo utilizzo, (a mio parere astenersi sarebbe stato più saggio). O ancora, seguendo certe discussioni, mi accorgo che finiscono in un "battibecco tra comari" Una volta mi sono chiesto, ma dove sono finito! Forse non sarà lo spirito/scopo di un Forum, ma io la vedo così: In primo piano metto l'informazione e soprattutto informazione, in questa semplice parola viene incluso tutto dalla novità alla peggiore critica negativa, anche il ripetersi delle domande e dover dare le stesse risposte è informazione, teniamo presente che non tutti riescono a seguire giornalmente i vari post o seguire correttamente una discussione e figuriamo poi se uno è nuovo cosa dovrebbe fare? prendersi una settimana di ferie per mettersi al corrente di tutte le discussioni per evitare domande "inutili". Dobbiamo ricordarci che siamo collezionisti, il collezionismo non vuol dire solo avere un oggetto ma vuol dire soprattutto conoscerlo e questo sapere viene dall'informazioni che riusciamo avere, in qualsiasi modo e da qualsiasi fonte, saper valutare l'informazione e alla fine trasmetterla... Questa discussione l'ho iniziata alle 10,50 di stamane ma per altri motivi ho dovuto sospenderla, nel frattempo altri post si sono aggiunti, scrivo questo solo per far capire che non sempre è possibile essere presenti!1 punto
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del tipo 24 ho due esemplari con coni diversi sia per il dritto che per il verso del tipo 2 ho due esemplari con coni diversi sia per il dritto che per il verso del tipo 13 ho tre esemplari con coni diversi sia per il dritto che per il verso del tipo 11 ho tre esemplari con coni diversi sia per il dritto che per il verso ce ne sono altri ma qui mi fermo....perchè abbiamo la conferma alla tua deduzione: i segni "segreti" non sono identificativi dei singoli coni ma dei tipi, con più conii per tipo; che rappresentino una marcatura per semestre/massaro mi sembra comprovato, in mancanza di documenti di zecca originali, temo rimarrà un dilemma la corrispondenza a reali nomi/date anche se, in particolare per Ranieri Zeno, la corrispondenza fra semestri di regno e tipi censiti è matematica; per altri Dogi invece la corrispondenza deve essere meglio interpretata come già discusso insieme qui http://www.lamoneta....no-del-massaro/ ciao Mario1 punto
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Qualche foto d'annata: Barcola su una cartolina inizio '900.Si noti la scarsità della vegetazione sulle pendici dell'altipiano visibili... Trieste colpita dalla Bora negli anni '50. Si notino le corde che venivano tese sui marciapiedi per dare aiuto ai pedoni e l'abbigliamento dell'epoca. Almeno su quest'ultimo punto siamo più fortunati. A proposito, una curiosità: il triestino degli anni '60 alla guida della Lambretta (e non erano tanti...) si proteggevano dagli spiefferi del vento con... la "Gazzetta dello Sport" o il "Piccolo" aperta sul torace e posta sotto la giacca (me lo disse mio papà, ma molti me lo confermarono in seguito... altro che abbigliamento tecnico!)1 punto
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Ciao, non decifro bene la legenda ma mi pare ci stia più MAX... che IVN... per cui concordo con l'identificazione di Profausto. Costantino I... Ciao Illyricum :)1 punto
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come questa RIC VII 79 Constantine I AE3. 330-335 dC. CONSTANTI-NVS MAX AVG, perla diademato, drappeggiato, corazza busto a destra / GLOR-IA-EXERC ITVS, due soldati in possesso di lance e scudi con due principi tra loro, o sul banner. SMK D in ex. Testo1 punto
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Ciao, una fonte interessante per notizie sulle emissioni di Foligno è il volume di B. Lattanzi "Le monete di Foligno" (1977), esso riprende con numerose citazioni archivistiche, tutta la trafila della zecca umbra, a partire dal medioevo fino all'ultimo pontefice Pio VI e successiva Repubblica Romana. In particolare per quel che riguarda le monete di papa Pio VI, dal testo del chirografo del 5 luglio 1794 che autorizzava le coniazioni, si apprende che per tutti i nominali dovevano essere presenti "l'armi del Pontefice, e dall'altra parte debba esservi la iscrizione, la quale esprima due bajocchi, un bajocco, mezzo bajocco, e quattrino di Foligno". La prima estrazione di monete dalla Zecca avvenne già il 25 ottobre 1794, ma è presente solo il fatto che furono estratte tutte le 4 tipologie monetali, non la loro descrizione o quantità singola. Negli anni a seguire la coniazione si orienta sempre più sui tagli maggiori, baiocco, due baiocchi, sampietrino (dal 1796) e madonnina (dal 1797), per via della progressiva svalutazione con conseguente minore convenienza a coniare quattrini e mezzi baiocchi. Il Lattanzi elenca per il quattrino due tipi, riprendendo quelli elencati dal CNI ai numeri 38-39 (A.XX) entrambi con S. Feliciano al rovescio, senza fare notare la discrepanza con quanto stabilito dal chirografo giunto da Roma, che tra le altre cose stabiliva che i coni fossero eseguiti proprio a Roma dagli incisori della Reverenda Camera Apostolica, ma non è da escludersi che anche Foligno, come altre zecche provinciali si sia avvalsa di un incisore locale per questo rovescio con il santo. Questo l'esemplare della ex Collezione Muntoni, passato all'asta Centauro 1 (2006): A seguito dell'ordine di chiusura di tutte le zecche (29 settembre 1797), avviene l'ultima estrazione di monete dalla zecca folignate, il 15 dicembre 1797, ed anche in questa sono presenti quattrini, "pochi" stando al verbale di estrazione. Dal medesimo verbale "di chiusura" si evince che sono presenti in zecca "due conj nuovi da Quattrinelli" oltre che "due altri conj da quattrinelli andati in opera" il verbale tratta di "paja" di coni, per cui in pratica abbiamo due rulli per il diritto e due per il rovescio dei quattrini. Dato che per gli altri nominali il millesimo e l'anno di pontificato sono stati modificati con il tempo, è strano che la stessa cosa non sia avvenuta per il quattrino, di cui è noto solo il tipo A.XX (1794-1795) ma non è escluso che questo dipenda semplicemente dalle scarse quantità coniate. In teoria i suddetti coni nuovi ed usati dovevano tornare a Roma, e non è escluso che ciò sia effettivamente accaduto, ma risulta poi che alla riapertura della zecca repubblicana (del 6 agosto 1798 l'autorizzazione) furono coniati ancora quattrini e Lattanzi precisa che, così come Pergola ottenne di raffigurare S.Pietro sulle proprie monete (non giunte fino a noi ?), la medesima "deroga" fu concessa a Foligno, per rappresentare S.Feliciano al posto dei simboli repubblicani, senza citare però le fonti. In mancanza di ulteriori documentazioni a supporto si entra nel campo delle ipotesi, potrebbe essere che le tipologie da te presentate siano effettivamente coniazioni ascrivibili alla Repubblica Romana, ottenute semplicemente accoppiando i due rovesci, quello con scritta previsto dal chirografo 1794 e quello con S.Feliciano, creati precedentemente per le monete di papa Pio VI, utilizzando i coni presenti in zecca alla fine del 1797. Ciao, RCAMIL.1 punto
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Concordo con Castiglione dello Stiviere. Rodolfo Gonzaga, parpagliola. D/ CA AS SI MP RODO G IN M (varianti), stemma. R/ CRVS CRISTI REDEN NOSTRA, croce piccola di san Maurizio su croce grande di San Lazzaro. MIR 138/2 - CNI 339/3491 punto
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No Rick, il tipo 11 ha il cerchietto, il tuo è del tipo 19.....10 sterline? Un grosso veneziano non si lascia mai.... ciao Mario1 punto
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si sarebbero coniati cavalli di necessità Con tutta la simpatia che si deve al Corsignani, bisogna dire che lo “Storico” abruzzese per antonomasia è l’Antinori, il quale spiega bene che l’Antonelli fu rimunerato (non privilegiato) per le spese sofferte a seguito dell’invasione francese. Tale remunerazione fu costituita dalla possibilità di coniare cavalli a Sulmona o Tagliacozzo, dunque, aggiungo io, se lo fece, lo fece in subappalto, con i coni di Sulmona SMPE o con quelli di Tagliacozzo dei Colonna. ma definitivamente infeudata a Fabrizio Colonna solo nel 1497 da Federico d'Aragona I cavalli in oggetto furono battuti dal 1488 al 1498, eccetto il periodo francese. Nel 1497 Fabrizio fu reinvestito nel feudo marsicano per la seconda volta (cfr. Archivio Colonna, Subiaco). La prima investitura risale a Ferrante (nel secondo periodo). Perché poi Fabrizio Colonna si schiera con Carlo VIII Fabrizio Colonna si schiera con Carlo VIII in quanto prezzolato, dunque solo per questioni belliche e politiche (il Colonna era un condottiero), ma ben altra storia è la territorialità della moneta che seguiva il feudo con i relativi diritti di giuridizione baronale. SP1 punto
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Mi permetto di aggiungere alla discussione qualche altra foto di Vittorio Emanuele III1 punto
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Dopo ben 3 settimane di arretrato rileggo questo post... (la stesura di una tesi di laurea è compito immondo anche nel 2012...) Volevo solo segnalare che oggi l'INCM sulla sua pagina Facebook ha rettificato la data di uscita della moneta dei 10 anni dell'Euro, anticipandola al 24 febbraio1 punto
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dovrei essere presente! speriamo! quando saremo a ridosso del 31 tra noi marchigianelli ci si può organizzare con una macchina.... vediamo!1 punto
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:hi: Buonasera ti posto porzione delle immagini dei 2,00 € Lussemburgo presenti nel nostro catalogo http://catalogo-euro.../moneta/E-LUF/8 in modo che ti sia più chiaro, come vedi sia i segni di zecca che i segni del direttore della zecca variano negli anni, la "S" negli anni 2005 e 2006 a destra della data1 punto
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dalla prima immagine sembra una parpagliola - imitazione di Messerano e poi dei Mazzetti ti allego link Promis - prova a confrontarla con la figura della tav II - n° 1 e n°3 http://incuso.altervista.org/docs/promis2-radicatimazzetti.pdf1 punto
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