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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/04/12 in tutte le aree

  1. Vi segnalo la possibilita' di scaricare gratuitamente , in formato pdf acrobat , il primo numero del Bollettino del Circolo Numismatico di Beinasco (To)
    1 punto
  2. Rimango sbalordito ogni qual volta si parli in questi termini di quella grande realtà che è ed è stato il mercatino del Cordusio.. Molti ma molti anni or sono, (siamo negli anni trenta dello scorso secolo per intenderci) nasceva questo straordinario e genuino mercato, il primo punto di riferimento per coloro che amavano collezionare. Dal 1935 a oggi diverse generazioni hanno colto il sapere e scambiato esperienze, la cultura regna padrona.. A metà degli anni sessanta, un biondo e introverso fanciullo, fece per la prima volta il suo debutto in questa sfavillante “giostra” collezionistica Milanese. Allora pareva tutto magico, il tintinnio dei tondelli misto ai riflessi argentei, e un fiume di bancarelle colme di ogni curiosità. Il padre teneva per mano il figlioletto impartendogli le prime nozioni , mentre la nebbia confondeva i volti dei personaggi noti o meno noti della cultura. Quel piccolo biondo neo collezionista oggi cammina solo fra i banchetti del Cordusio, cercando invano di scorgere tra uno sguardo e l’altro la stessa luce di quel grande uomo che teneva la sua piccola mano, e che ora corre nei campi elisi insieme all’atro biondo fanciullo che amava anch’egli raccogliere come il fratello, frammenti di storia… Tutto ciò e stato possibile grazie al sacrificio di migliaia di persone che con la loro dedizione, da quasi un secolo ci hanno omaggiato con la loro presenza, dando la possibilità a diverse generazioni di crescere culturalmente e non solo. La cultura milanese da sempre presente al mercatino, pittori, attori, scrittori, poeti, fotografi, giornalisti,politici, professionisti ecc. ecc., ha contribuito a far crescere tutti noi giorno dopo giorno e ancora oggi ci tiene compagnia.. Oggi l’associazione di via Armorari , raccoglie circa duecento iscritti, più di un centinaio gli espositori che gravitano per le vie del Cordusio, i quali espongono ogni domenica, monete, francobolli, cartoline, dipinti, oggettistica, cartaceo e collezioni minori di ogni sorta, il livello professionale è alto, vi sono espositori da più di trent'anni, si può trovare il semplice e comune tondello sino alla rarità più alte.., questo vale anche per le altre collezioni, per le cartoline per esempio vi sono diversi espositori che hanno del materiale veramente raro.. Sui marciapiedi di questo grande teatro nelle serate buie senza luna, ogni tanto e possibile percepire ancora quel vecchio brusio tipico del fervore collezionistico… Almeno per loro evitiamo..
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  3. Ma torniamo alle nostre Parche: si ritrovano solo su una moneta, come detto. Un unicum quasi e nemmeno troppo comune: compaiono su un raro aureo di Diocletianus. Forse, mi viene da pensare, perchè l'Imperatore di turno di solito preferiva attribuirsi i meriti delle conquiste come propri e guadagnati con i suoi meriti, non perchè "elargiti" dal Fato. Infatti Diocletianus nel caso specifico non ringrazia per quanto avuto finora (ne aveva fatta di carriera!) ma cerca la benevolenza per i suoi progetti futuri! DIOCLETIAN. 284-305 AD. AV Aureus (5.52 g, 7h). Cyzicus mint. Pre-reform, struck 286-287 AD. IMP C C VAL DIOCLETIANVS AVG, laureate, draped, and cuirassed bust right, seen from behind / FATIS VICTRICIBVS, the Parcae standing facing, holding three cornucopiae and two rudders; S C. RIC V 294; Lukanc 9; Depeyrot 5/5; Calicó 4449; Cohen 58. Superb EF, lustrous. Ex Numismatica Ars Classica 27 (12 May 2004), lot 496. The Parcae - Clotho, Lachesis, and Atropos - were the daughters of Erebus (Night). The Romans generally referred to them as Fata, or Fate. They were responsible for human destiny: the first held the distaff from which the thread of life was woven, the second spun it to the appropriate length, and the third cut it at the appointed time. The remarkable reverse legend, FATIS VICTRICIBVS, declares that destiny is left "to the victorious Fates." La legenda del rovescio richiama il Fato favorevole accordato dalle Parche verso il regnante. E più generalmente dovrebbe indicare la benevolenza del Fato verso il progetto della Tetrarchia, che di lì a poco varerà Diocletianus, e che dovrebbe manifestarsi in un futuro pieno di vittorie. Spero di aver catturato la vostra curiosità, sennò... vuol dire che non era scritto nel Fato! ;) Ciao Illyricum :)
    1 punto
  4. Al momento non è ancora uscita una cippa, nè si sa quando ciò avverrà...
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  5. Imitativa di Crispo che prova a copiare Trier? TRT in esergo, pare. Saluti, Ff.
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  6. Stile mooolto relativo, però direi RIC X Heraclea 407. Mi sa più una H che una K la terza lettera in esergo. Non ti torna la legenda al D/ o cosa?
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  7. Potrebbe provare bagnandola con un po di olio oliva a rimuovere delicatamente un po di verde.
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  8. Allego una bibliografia, che ritengo abbastanza completa, riguardante la zecca di Bergamo, sperando di fare cosa utile per gli interessati. G. Basetti MANOSCRITTI : Agliardi C. - Memoria sul valore delle monete e sulla zecca di Bergamo, sec. XVIII, Biblioteca Civica Mai, Bergamo Agliardi C. - Sulle monete e zecca di Bergamo, dissertazione, sec. XVIII, Biblioteca Civica Mai, Bergamo Vimercati Sozzi P. - Studi e appunti vari sulle monete di Bergamo, Biblioteca Civica Mai, Bergamo OPERE A STAMPA : (anon.) - Federico II nelle monete, in "Giornale di Bergamo" 2 dicembre 1979 Argelati F. - De monetis Italiae variorum illustrium virorum dissertationes, Milano 1750-1759 Basetti G. - Con Federico II Bergamo batte moneta, in "L'Eco di Bergamo" 1 marzo 1985 Basetti G. - Longobarda o carolingia la più antica moneta bergamasca ?, in "L'Eco di Bergamo" 17 maggio 1985 Basetti G. - Col quattrino pagarono la costruzione delle mura ?, in "L'Eco di Bergamo" 24 maggio 1985 Basetti G. - La città di Bergamo nell'età comunale, la monetazione a nome di Federico II, Albano S. Alessandro 1990 Basetti G. - Le monete coniate a Bergamo o per Bergamo, Albano S. Alessandro 1992 Basetti G. e Carantani V. - Le monete della Civica biblioteca Angelo Mai di Bergamo, Bergamo 2003 Basetti G. - Proposta per una corretta classificazione e una giusta attribuzione di rarità alle monete bergamasche a nome di FedericoII, in "Monete antiche" maggio 2010 Basetti G. - Una curiosa diatriba ottocentesca sulla composizione metallica di alcune monete comunali bergamasche a nome di Federico II, in "Monete antiche" gennaio 2011 Belotti B. - Storia di Bergamo e dei Bergamaschi, 7 voll., Bergamo 1959 Bernareggi E. - I tremissi longobardi e carolingi del ripostiglio di Ilanz, nei Grigioni, in "Numismatica e antichità classiche - Quaderni ticinesi" 1977 Biaggi E. - Monete e zecche medioevali italiane, Torino 1992 Bignamini F. - Su alcune monete della zecca di Bergamo, in "Bollettino del Museo civico di Padova", 1956 Bonduri E. - Le monete di Bergamo, in "Bergomum" 1945 Bordeaux P. - Essai d' interpretation du mot Flavia figurant sur les triens des rois lombards, in "Rivista italiana di numismatica" 1908 Bordeaux P. - Un trésor de monnaies carolingiennes au musée de Coire, in "Révue belge de Numismatique" 1907 Capasso C. - Il Pergaminus e la prima età comunale di Bergamo, in "Archivio storico lombardo" Capellini P. - Quando Bergamo batteva moneta, in "L'Eco di Bergamo" 10 gennaio 1991 Capellini P. - Quando Bergamo batteva monete d'argento, in "L'Eco di Bergamo" 31 dicembre 2001 Comencini I. - Tremisse, la più antica moneta bergamasca , in "Città dei Mille" ottobre 2000 Comencini I. - La zecca di Bergamo fantasia o realtà ?, in "Città dei Mille" febbraio 2001 CORPUS NUMMORUM ITALICORUM, Roma 1910 - 1943 D'Incerti V. - Gasparinetti A, Storia della zecca di Bergamo, in "Rivista italiana di numismatica" 1969 Finazzi G. - Del codice diplomatico bergamasco, pubblicato in due volumi da Mario Lupo e dall Arc. Ronchetti e dei materiali che si verrebbero a compirlo con un terzo volume, Milano 1857 Fornoni E. - La zecca di Bergamo, in " La rivista di Bergamo 1925 Fornoni T. - Nella storia della zecca di Bergamo rivivono i fasti dell'epoca dei Comuni, in "Ca' de sass" Gasparinetti A. - Storia della zecca di Bergamo, Bergamo 1969 Grierson P. - La trouvaille monetaire d'Ilanz, in "Schwaizer Munzblatter", 1953 Kunz C. - Sulle monete della zecca di Bergamo appartenenti alla collezione Bottacin nel Civico museo di Padova, in " Periodico di numismatica e sfragistica per la storia d'Italia, 1868 Lancini C. - L'ispirazione classica nella moneta medioevale: il caso della zecca di Bergamo, tesi di laurea, Bologna 2008 Lazari V. - Le monete de' possedimanti veneziani d'oltremare e terraferma descritte ed illustrate, Venezia 1851 Lorenzelli P. - I tipi delle monete bergamasche, in " La numismatica" 1977 Lorenzelli P. - Due segni a confronto, in "La numismatica" 1987 Lorenzelli P. - Corpus nummorum bergomensium, Roma 1997 Luschin V. e Ebengreuth A. - Il sistema monetario degli aurei italiani di Carlo Magno, in "Rivista italiana di numismatica" 1908 Marenzi A. - La convenzione monetaria del 1254 ed il denaro imperiale di Bergamo nel secolo XIII, Bergamo 1882 Martina E. - Oro e argento delle Orobie, in "Orobie" gennaio 2000 Mazzi A. - Mosè del Brolo e il Pergamino, in "Notizie patrie" 1870 Mazzi A. - La convenzione monetaria del 1854 ed il denaro imperiale di Bergamo nel secolo XIII, Bergamo 1882 Mazzi A. - Il ritrovamento di Ilanz e le monete di Bergamo, in "Atti dell'Ateneo di scienze, lettere ed arti di Bergamo" 1907 Mazzi A. - Il canonico Camillo Agliardi e isuoi manoscritti, in "Bollettino della Civica biblioteca di Bergamo" 1908 Morrison K. - Carolingian coinage, New York 1967 Murari O. - Le monete di Bergamo, nuove varianti nei denari, in "Italia numismatica" 1957 Muratori L.A. - Antiquitqtes italicae medii aevi, Milano 1739 Perini Q. - Rinvenimento di monete longobarde e carolinge presso Ilanz, in "Rivista italiana di numismatica" 1906 Pesenti G.B. - Il Pergaminus, in "Bollettino della Civica biblioteca di Bergamo" 1912 Pini P. - Fedrico II di Svevia, un'analisi storica e iconografico- monetale, in "Panorama numismatico" gennaio 1990 Signorelli R. - Delle antiche monete bergamasche da Carlomagno alla dominazione veneta, in "Atti dell'Ateneo di scienze, lettere ed arti di Bergamo 1980-1982 Suttina L. - Il ritrovamento di monete longobarde e carolinge presso Ilanz, nel Cantone dei Grigioni, in "Memorie storiche forogiuliesi" 1907 Varesi A. - Monete italiane regionali, Lombardia zecche minoro, Pavia 2000 Vimercati Sozzi P. - Sulla moneta della città di Bergamo nel secolo XIII, Bergamo 1842 Vimercati Sozzi P. - Appendice alla dissertazione storico critica sulla moneta della città di Bergamo nel secolo XIII, Bergamo 1881
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  9. Saltato l'incontro odierno con il fornitore posso già darvi l'anticipazione, la moneta spagnola non comune l'avrò presto in mano, penso martedì, insieme alle monete dell'estonia, finlandia, belgio, slovenia, slovacchia. Lascio indietro entrambe le tipologie di monete tedesche per mancanza di fondi :-), avrò tempo più avanti per prenderle, sono le uniche che a mio avviso non cresceranno di prezzo. Se rimangono soldi andrò avanti con l'acquisto di monete olandesi/portoghesi e maltesi.
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  10. La prima emissione d'oro dei conti di Savoia è il fiorino a nome di Amedeo VI (1434-1383). Prendendo come riferimento la data della prima ordinanza conosciuta in cui è prescritto, saremmo alla fine del febbraio 1352, ma le prime coniazioni sono documentate solo un paio di mesi dopo. Considera però che i fiorini eran già in circolazione in quell'area prima della emissione da parte delle zecche sabaude. Quindi, se intendiamo come "monetazione" l'insieme delle monete in uso nella Contea di Savoia, dovremmo anticipare tutto di quasi un secolo. E. P.S. Lieto di tornare a leggerti dopo così lunga latitanza. Spero di vederti il 31/3 in assemblea SNI a Milano.
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  11. E' la prima volta che vedo una perizia con così tante parole. :crazy:
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  12. http://www.wildwinds.com/coins/bigpic.cgi?img=coins/./ric/macrinus/_tyre_AE20_SNGCop_361.jpg&ruler=./ric/macrinus/i.html Phonecia Tyro dovrebbe essere Macrino con la barba SVP TVRO METRO / COLON bella questa cumpa ! ciao
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  13. ciao le monete con la zecca di parigi non ha il segno di zecca. poi a me sembra una patacca o mi sbaglio
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  14. Certo che la collezione dei 2 euro commemorativi inizialmente abbastanza abbordabile a livello economico, ministati a parte, sta diventendo molto impegnativa. Ormai tutte le Zecche/Banche architettano le più diaboliche strategie al fine di spennare i poveri collezionisti. Proprio queste strategie economiche fanno passare la voglia di portare avanti la nostra comune passione.
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  15. Parlando dell'annata (1939) la trovi in 4 varianti: XVII antimagnetica e magnetica XVIII antimagnetica e magnetica Io sconsiglio gli album con quelle brutte plasticacce, quindi mi tiro fuori dalla discussione.
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  16. Non mi convince molto. Mi ricorda una mia vecchia foto di quando ero piccolo, mancano solo i piccioni. :D
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  17. Zecca di Bologna,quattrino, monetazione anonima, seconda decade sec.XVI-1580. - Chimienti,421 var.(impugnatura delle chiavi differente).- Ciao Borgho.
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  18. Angelo Maria Querini (1680-1755) Cardinale di Brescia, Medaglia celebrativa coniata a Roma o Norimberga nel 1750. Ø 48,8 mm - 35,9 g). Il Convento femminile di Darfo, in Val Camonica (provincia di Brescia) venne eretto per la munificenza del Cardinale Querini e per la generosità di alcune famiglie della Valle. Fu inaugurato nel 1729. Solo nel 1750, emulando altre iniziative simili (cfr. nn. 47-50) e conoscendo la predilezione del Querini per questo tipo di rievocazioni (cfr. nn. 32-33, 43-46), i responsabili del monastero decisero di far realizzare una medaglia commemorativa. Anche in questo caso si ricorse alla collaborazione tra l.Hamerani e il Werner. Il risultato fu naturalmente in linea con le medaglie precedenti: al dritto il busto del prelato volto a sinistra, secondo una rappresentazione stereotipata, e la scritta elogiativa sul rovescio. È evidente che tutte queste medaglie così coerenti tra loro costituiscono una serie di grande interesse. vaolre da 300 a 500 euro in base allo stato di conservazione. Quì puoi vederle tutte compresa la tua. http://www.arsantiqv...ma_3/pdf/09.pdf
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  19. Grazie a tutti per i post, comunque mi sto mettendo daccordo per restituirla. Credo sia vero quanto detto sopra, meglio liscia che toccata.
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  20. Scusate, ma qui si parla di redditometro. Se in fase di accertamento fiscale di un NON contribuente che dichiara 10.000 euro lordi l'anno, trovassero una collezione da diverse migliaia di euro, cosa dovrebbero pensare?
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  21. La Privacy non esiste. E siamo noi stessi ad averla ceduta, con la tessera raccolta punti dal benzinaio, al supermercato (una per catena), con gli acquisti on-line, in cambio abbiamo ottenuto le comodità della vita moderna... :)
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  22. Non mi pare che abbiano aumentato la regolamentazione del settore, hanno solo aggiunto le monete e l'oro al paniere di beni (insieme a nolti altri) che servono per valutare le condizioni economiche in rapporto a quanto si dichiara nelle tasse...
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  23. Come in tutti i campi, è necessario usare la giusta misura (vale sempre il buon detto "in medio stat virtus") Da un lato ritengo molto importante favorire la conoscenza o almeno il modo più corretto su come incrementare la propria cultura. L'internet è un mezzo molto potente, ma anche molto ambiguo. Troppo spesso vige la mentalità del "copia e incolla", a scapito di un sano spirito critico. E' possibile reperire non poche informazioni e magari anche molte immagini di monete anche rare. Ma molto spesso restano importanti lacune, che possono essere in parte colmate solo con una attenta ricerca bibliografica, che richiede uno sforzo ben maggiore. Chi ha più esperienza dovrebbe aiutare chi ne ha meno, anche indicando lavori e relativa reperibilità oppure offrendo un serio riassunto, permettendo a chi è veramente interessato di proseguire anche da solo nei necessari approfondimenti in campo sia strettamente numismatico che anche storico. Dall'altro lato esiste sempre chi pensa di approfittare di tali conoscenze per fini non nobili, da che mondo è nato (giustamente i falsari ci saranno sempre, come le prostitute). La cosa più importante è, secondo me, quella di comprendere le reali dimensioni di un problema. Certe volte un problema è molto meno grave di quello che sembra. Altre volte invece è molto più serio di come appare. E' quindi necessario avere i giusti strumenti per capire meglio e questo vale in tutti i campi, compreso quello molto aleaorio della politica. Nel caso dei falsi, ovviamente ci sono dettagli che talvolta è meglio che siano confinati a persone serie e competenti che, se vogliono, possono (e dovrebbero) scambiare fra loro le loro opinioni. Ma esistono situazioni più generali dove è meglio evitare l'ignoranza o peggio la malafede, in qualche modo agevolando gli stessi scopi dei falsari. Se un falsario sa che esiste una maggiore attenzione al problema e che c'è qualcuno in grado di esprimere seri dubbi, magari senza entrare in troppi dettagli, è possibile che diventi più guardingo. So di dire cose ovvie e forse opinabii, ma di una cosa resto molto convinto e cioè una vera democrazia nasce e si sviluppa solo attraverso la cultura (e lo diceva pure Aristotele 2500 anni fa!), evitando al contempo atteggiamenti egoistici e improntati a mancanza di rispetto (un rischio insito anche nella consapevolezza che "sapere" è anche "potere"). Mi scuso per questa divagazione, ma, anche caratterialmente, non amo certi atteggiamenti snobistici oppure polemici che molto spesso affiorano nelle discussioni forumistiche, magari anche nella convinzione di mettere un pò di "sale e verve" nelle discussioni. Invece per me conta ed è più importante la chiarezza dei concetti che si vuole esprimere, sia nelle domande sia nelle risposte.
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  24. Stamattina ricevuto un altro Dante 2011. Domani mattina cerco di postare qualche foto nei topic dedicati.
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