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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/01/12 in tutte le aree
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Anno 2011 Settembre 2011 è finalmente arrivato, la tanto estenuante attesa è giunta al termine e si può iniziare a "darci dentro". Nelle settimane precedenti, insieme ai miei collaboratori, ne abbiamo già parlato, inizieremo subito. Durante l'anno sono venute fuori numerose ipotesi e l'idea che si tratti di un pozzo votivo è sempre più giustificata. Una cisterna sarebbe troppo piccola, un pozzo sarebbe troppo in alto (40m sopra la prima falla). Io, coadiuvato da altre due persone fisse fuori (sicurezza in primis), rientro nel pozzo, finalmente ci riuniamo, dopo 11 mesi di attesa e questa volta ho tutte le intenzioni di vincere. Durante l'estate avevo sognato un possibile esito, ma su questo torneremo dopo. Sì parte! Come l'anno precedente uno scavo attento, cercare di desumere ogni qualsiasi situazione e azione umana; stratigrafia al limite! Purtroppo quest'anno il titolare della cooperativa, nonché mio insegnante di "corda" e grande amico, ha da lavorare, pagato, e dunque sarà poco presente e senza di lui non entro! La sorpresa arriva però dopo il quarto giorno di scavo, davanti a me, c'è una situazione che sarà da li in avanti la più complicata possibile. Finalmente un qualcosa, una testimonianza, niente di che all'apparenza, ma importante ai fini della soluzione dell'enigma: un piano di tegole. Piano di tegole non ancora del tutto scoperto A ben 9 metri di profondità, un piano di tegole perfettamente ricostruibili in superficie (scopriremo poi), si presenta sotto i miei piedi e inizia una carrellata di fotografie al limite, appesi a metà pozzo per creare delle mappe di distribuzione e per definire le varie unità stratigrafiche. L'emozione non tarda ad arrivare, sopratutto al momento nel quale le operazioni di estrazione iniziano. Ogni "cazzuolata" mi aspettavo di trovare un qualcosa, un qualcosa di importante...tolte tutte le tegole, sotto di me, una situazione ancora più paradossale. Mi trovavo a camminare e sopratutto, circondato, da enormi pezzi di dolium, un orcio che abbiamo stimato in seguito essere alto 1,80m e largo al centro 1,10m. La situazione era paradossale, quell'orcio sembrava come se fosse stato inserito intero, stavo trovando tutto l'orlo, e l'inizio della pancia. Come lo avevano inserito li dentro? Intero? Avevano dunque costruito il pozzo in concomitanza della deposizione di un qualcosa? C'era da impazzire, finalmente stavo scavando qualcosa di reale, qualcosa che apparteneva realmente a quel pozzo. Frammenti di orcio che mi circondavano e mi facevano da pavimento Le giornate andavano ora a rilento, adesso si richiedeva la massima attenzione e io già pensavo a come raccontarvi il tutto (in quei giorni lo spunto di questo Topic). Iniziamo a togliere l'orcio, pezzo dopo pezzo, cercando di verificare che i pezzi a parete non fossero realmente rimasti a quella maniera perché in principio, intero. Una mattina, come tutti i giorni, entro nel pozzo, inizio a scavare e intorno alle 10, mentre congetturavo fra me e me, in fondo al mio pozzo, la trowel passa su qualcosa di "morbido", di tenero. Si scopre davanti a me un osso. Durante i metri precedenti, frammenti di ossa animali erano stati trovati e per il momento decido di non dargli peso. Pochi minuti dopo ci ripenso, le ossa, avevo già visto essere in condizioni critiche e dunque prima di rovinarle decido di vedere cosa può essere. In silenzio, senza dire a nessuno cosa stavo facendo procedo con lo scoprire molto attentamente questo osso. Era un femore, ancora attaccato al bacino, spuntato pochi centimetri sotto. Il mio battito cardiaco sale alle stelle, un mix di "paura" e gioia e stupore. Chiamo i miei compagni: "Ragazzi, mi sa che ho trovato un po' di ossa", "Che genere di ossa?" mi rispondono, "E' un femore attaccato al bacino e a meno che gli etruschi non commerciassero gorilla mi sembra proprio di uomo!"....da sopra, il silenzio... La troupe si mobilita, in pochi minuti sono tutti sopra di me a fare domande e soprattutto, mi dicono, stai fermo. Ebbene sì, io durante l'estate avevo pensato, sognato, al ritrovamento di un morto all'interno del pozzo. Io, per quanto possa dire che me la cavi piuttosto bene in quanto a stratigrafia e metodologia di scavo, un morto non l'ho mai scavato e dunque, pensai sin da subito di passare il testimone ad un altro mio grande amico della cooperativa, che di morti ne ha scavati a centinaia. Pochi minuti dopo, arriva, lui soffre negli spazi chiusi e non vuole entrare ma è l'unico in grado di fare una cosa del genere. Entra e in pochi secondi ci conferma che le ossa sono umane, adesso dobbiamo vedere di scoprirle. Io, felice all'inverosimile, mi faccio da parte più che volentieri e assisto il compagno di squadra in tutto e per tutto. Lui è un pignolo (sì lo siamo tutti in quella squadra :D) e munito di bisturi e cucchiaino si mette a scavare millimetro per millimetro queste ossa.....la sorpresa, con l'avanzare dei giorni è sempre più grande. Dopo una settimana di esaurimenti nervosi (non oso pensare cosa significhi scavare un morto a 10 metri di profondità in uno spazio di diametro 1,20m) la perfezione del suo lavoro si nota, eccome se si nota. Io entravo ogni giorno a fine giornata, a vedere il lavoro come procedeva...e come stava il mio "nuovo amico". E' un maschio, di età adulta, in posizione fetale ma con il busto rivolto verso il "pavimento". Come potete vedere dalla foto, il braccio sinistro è a parete in una posizione non troppo "naturale". Nessuna veste "importante", nessuno spillone, nessuna fibula, niente di niente. Era legato? Era vivo o morto al momento della deposizione? Sacrificio? Tomba monumentale? Queste domande avranno una risposta probabilmente a fine pozzo... "Il Fondatore" per intero. Dettaglio della testa. Il nostro amico, chiamato simpaticamente "Il fondatore" era privo di corredo, di vero corredo, ma stava insieme ad alcune forme di rituale, prime fra tutti, una serie di ceramiche, di vasi, ricostruibili per intero, con all'interno uno spesso strato di resina... :o Ora, la resina era molto utilizzata, come impermeabilizzante, sopratutto per contenitori del vino e molti "fondi" dei vasi ritrovati erano in piano su tegole... Il mio carissimo amico, scavatore del morto, una volta estratto tutto lo scheletro, mi cede il passo, dicendomi che adesso potevo divertirmi...lui aveva già visto cosa mi aspettava sotto il morto... Estrazione del cranio del mio "nuovo amico"...l'emozione di fargli rivedere dove aveva abitato è stata inspiegabile... Insomma, dicevo, rientro nel pozzo e quello che mi trovo davanti mi fa lacrimare gli occhi...una distesa di ceramica che ricopriva tutto il fondo del pozzo. Un lavoro maniacale mi stava aspettando...ogni singolo pezzo DOVEVA essere messo in pianta e quotato e mandato su in sacchetti singoli. Piano di ceramica iniziale Inizio a togliere i vari pezzi e in alto, intanto, si cercava di dare un senso a tutto...i vasi erano ricostruibili! Avevo una sensazione addosso incommensurabile, era bellissimo...pian piano arrivarono il sindaco, l'assessore e la sopraintendente... Un'altra settimana di lavoro e tutta la ceramica era fuori... Sotto il piano di ceramica altre pietre, un altro tappo di pietre alto almeno 40 centimetri, che ci fa fermare, sicuri del fatto di non lasciare nient'altro a vista...purtroppo i cari amici della cooperativa, non essendo pagati, giustamente dissero che se si voleva continuare, qualcuno doveva pagare, perché di tempo ce ne sarà da perdere, sopratutto se incontrassimo un altro morto... Il pozzo non è sicuramente finito, ho scavato fra le pietre per centimetri e ho trovato altra ceramica al di sotto e dunque, ancora, c'è da fare ;) Le ceramiche ricostruite sono queste che potete vedere sotto...bellissime...ripeto, tutte rivestite di resina per vino...probabilmente un'offerta per il morto, un segno di rispetto, visto che dopo la sua deposizione è stato subito ricoperto... Contenitori in ceramica. Insomma, anche per quest'anno, in attesa dei fondi necessari, dovremmo attendere, ma alle spalle abbiamo un grosso incarico, quello di scoprire chi fosse quell'uomo e perché era li e sopratutto, qual era il suo ruolo a Montereggi? Lo scheletro è al momento sotto studio a Firenze e la resina della ceramica sarà studiata, probabilmente, a Barcellona, sempre che i fondi arrivino... :( Più di 5000 fotografie hanno fatto sì che nulla si sia perso e questa bellissima esperienza, per ora ferma alla prima parte, rimanga con noi per sempre... Perdonatemi se vi ho annoiato con questo racconto, che però, volevo condividere con voi...essendo comunque ritrovamenti unici nel mondo dell'etruria ed estremamente importanti per il nostro territorio. Finisco dicendovi che entro Giugno l'area di Montereggi sarà completamente visitabile e in estate, l'attinente Museo Archeologico di Montelupo Fiorentino, conterrà i nuovi ritrovamenti. Per informazioni, contattatemi pure, anche per visite... :) merita davvero... :) Io, dalla mia, mi ritengo soddisfattissimo...la chimica con il mio pozzo non è affatto peggiorata, anzi, adesso sono legato a lui da quell'"amico" che abbiamo in comune... Vi ricordate i miei sogni a Luglio? Ebbene, la foto sottostante è un disegno che feci proprio in estate, 4 mesi prima l'inizio della campagna di scavo! Lasciando perdere i tesori :lol: disegnati in fondo, avevo intuito l'allargamento del pozzo e la presenza di un vaso enorme... :lol: nell'altro disegno, c'era anche il morto, strappato per scaramanzia... :P Disegno Un grosso saluto, in attesa di comunicarvi la fine di questo mistero, lasciando per scaramanzia, un messaggio vuoto sotto di questo... :D Mirko e il Fondatore... :)4 punti
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dietro la vista del mare,al infinita........ :o da dove ho visto venire,neve e freddo........ :lol:2 punti
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Continuo il mio colloquio col forum, ormai è da un pò che sono sul forum, le dinamiche le conosco, il forum ha le sue caratteristiche, non è un corso universitario, non è un seminario scientifico, lo ritengo sempre un laboratorio, un contenitore di argomenti numismatici, dove le varie anime si incontrano e possono confrontarsi a distanza utilizzando la tecnologia che oggi permette tutto questo. Nel forum ci sono varie tipologie di utenti e anche non utenti : c'è la folta schiera dei visitatori, è la voce decisamente maggioritaria degli utenti on- line, spesso sono il doppio di quelli in chiaro col loro nick-name ; i visitatori chi sono ? Il forum è letto da tante anime della numismatica , ci sono persone degli apparati , diciamo così per essere brevi, leggono, si fanno un'idea e silenti capiscono e magari controllano gli orientamenti , le idee, le proposte uscite. Come definirli ? Appunto silenti, sono come gli spettatori , il pubblico di uno spettacolo,leggono ma non partecipano. Tra i visitatori ci sono ovviamente anche i curiosi, quelli che stanno pensando se è il caso di partecipare, quelli che vogliono vedere com'è questo forum. Poi ci sono " i nostri " , io li chiamo così, sono i veri attori, i protagonisti del forum, nel bene e nel male, fanno e conducono lo spettacolo per loro ma anche per tutti gli altri. Quindi la mia massima considerazione per questi utenti volontari, e sottolineo VOLONTARI, molto appassionati che dedicano parte del loro tempo libero a disposizione a lanciare discussioni, postare monete, identificarle, fare cataloghi, articoli, proporre eventi numismatici, condurre Circoli. Sono dei volontari culturali alla fine , il loro ruolo è questo, lavorano e auspicano la divulgazione e la conoscenza della numismatica. Quindi un plauso incondizionato a questi, ma siccome il post vuole essere serioso ma anche un pò scherzoso ,come si muovono questi attori protagonisti ? Vediamo se riesco a identificare qualche profilo,poi chissà quanti ne troverete anche voi . Intanto c'è il novizio, di solito inizia con un'identificazione, o con un salve sono qui per imparare, spesso è timido a inserirsi nelle discussioni ( li chiamerei utenti A ), ma non è detto , ci sono poi anche quelli che entrano sul forum e dici subito, questo è perfetto per il forum, funziona, sa comunicare,propone, si inserisce, ci sono e sappiamo chi sono, sono il motore del forum ( li chiamerei utenti B ). Poi ci sono i tecnici, gli scientifici,sono gli elementi più preparati, quando serve un loro commento anche breve è essenziale,spesso si limitano alla pura risposta tecnica, ma per animare il forum tanto ci sono gli utenti B ( mentre questi li chiamerei C). Poi ci sono gli occasionali ( chiamiamoli D ) intervengono una-tantum, spesso li vedi parlare di aste, di convegni, chiedono qualche informazione, un classico intervento è " arrivato il catalogo a......il........", vogliono essere aggiornati, ma si tengono un pò distaccati. In tutti questi ambiti i comportamenti, i caratteri,le reazioni sono differenti, ognuno ha le sue caratteristiche, e per fortuna che è così, c'è quello che ringrazia sempre a ogni risposta, c'è quello che non ringrazia mai, ci sono quelli che moderano gli interventi ( i famosi moderatori ), ma ci sono anche quelli che alla prima parola sbagliata partono in quarta neanche si andasse alla terza guerra mondiale. C'è ovviamente il prolisso come il sottoscritto, il sintetico,il simpatico che attira consensi per il suo stile, il riflessivo,il super-tecnico, c'è quello che pensa che il forum debba dare solo risposte scientifiche valide e certe, dare teorie inattaccabili e inconfutabili, in realtà in numismatica non siamo mai sicuri, tutto è in evoluzione, tutto è discutibile e confutabile; c' è chi si sente superiore agli altri, ai nuovi e alle prime armi, c'è chi invece avendo conoscenze si spende per questi come un matto per farli apprendere e appassionare ( questi utenti per fortuna sul forum stanno aumentando sempre più ) ; c'è poi lo spocchioso, come mi capitò personalmente al mio quinto intervento lanciando una discussione con coraggio, lo ammetto quasi esplosiva, ma che suscitò reazioni di vario genere, tipo quello di un super-utente che mi disse , per lanciare una discussione di questo tipo al quinto intervento ripassa tra qualche anno quando avrai dimostrato qualcosa sul forum ( per inciso la discussione finì copiata su un editoriale di Cronaca Numismatica). Ma quelli che preferisco ovviamente non sono gli spocchiosi, ma sono " gli Umili ", quelli che sanno e sanno molto, con stile e tatto aiutano tutti, quasi non vogliono mettersi in mostra, correggono pilotando i loro interlocutori e li incoraggiano e li spronano sempre e comunque a continuare, questi sono le anime trainanti del forum ,quelli fuori etichettatura, "gli angeli del forum ", grazie a loro da parte di tutti.,ma grazie comunque a tutti sia a quelli che partecipano, sia a quelli che semplicemente leggono,alla fine il Forum è per tutti.1 punto
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l'andamento sinuoso delle linee di confine dei due presunti metalli è più simile a quello di un liquido che cola rispetto a un cambiamento di materiale... chi ha provveduto alla modellazione o era il fratello di qualche artista tipo Michelangelo o Raffaello o era un mago, troppa perizia nel ricreare perfetti incastri su linee curve , concave e convesse. Nell'altra ipotesi il tondello "pezzotto" (lasciatemi passare il termine) creato prima della coniazione dovrebbe presentare nelle zone di confine come la T dell'ultimo particolare delle spaccature o delle fratture: infatti essendo ipotizzati due materiali metallici diversi, dovrebbero esserci caratteristiche peculiari differenti ai due metalli: elasticità, durezza, resistenza a trazione ecc... è noto infatti che queste caratteristiche variano di materiale in materiale (l'oro è meno duro dell'argento per esempio)... ragionando per assurdo cadono tutte le ipotesi del caso... :D P.S. solo rileggendo mi accorgo che il termine pezzotto è troppo dialettale, per farmi perdonare ecco una spiegazione del significato, sarebbe meglio usare un termine italiano, ma questo è perfetto per la descrizione del tondello dai due materiali :D http://temi.repubbli...11/19/pezzotto/1 punto
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DE GREGE EPICURI Fra Caracalla (188-217 d.C.) e Geta (189-211) pare che di concordia non ce ne sia mai stata, anche se essa è affermata da alcune monete, fra cui la prima che vi mostrerò. Geta fu co-imperatore dal 209 al 211, il primo anno con padre e fratello, il secondo col solo fratello. Le discordie fra i due fratelli si manifestarono apertamente durante la campagna in Britannia voluta dal padre Severo; Caracalla era impegnato direttamente nell'esercito, Geta pittosto nei supporti logistici e amministrativi. Era molto popolare, e fu acclamato più volte dalle truppe, forse suscitando così una violenta gelosia. Pare anche (ma le notizie su questo periodo sono molto lacunose) che ci fossero dei dissensi anche fra S.Severo e Caracalla, proprio sulla campagna militare; una prova indiretta ne deriva dalla pace rapidamente e frettolosamente conclusa da Caracalla dopo la morte del padre a York: egli rinunciò così a quella penetrazione in Caledonia che Settimio Severo aveva intrapreso. Dopo il ritorno della madre e dei figli a Roma, sappiamo solo che i dissensi continuarono violentemente, fino all'uccisione di Geta il 19.12.211. Le versioni divergono un po'. Alcuni sostengono che vivessero "separati nel palazzo", e che Caracalla stesso abbia ucciso il fratello "fra le braccia stesse della madre" (versione melodrammatica). Un'altra versione vuole che Caracalla, durante un incontro col fratello, lo abbia fatto uccidere da un centurione. L'imperatore si giustificò poi sostenendo che Geta aveva ordito una congiura, o addirittura che lo aveva aggredito, costringendolo a difendersi. Su queste giustificazioni furono poi scritte delle vivaci satire ad Alessandria; per questo motivo, e per la solidarietà espressa a Geta dai suoi sostenitori, sarebbero sdtate assassinate o esiliate 20.000 persone, in buona parte di Alessandria d'Egitto (Historia Augusta). Caracalla decretò poi la damnatio memoriae; in alcune monete della Tracia e Mesia col duplice ritratto, quello di Geta risulta abraso; e sull'arco di Settimio Severo a Roma il nome di Geta è abraso e sostituito da termini generici. Si dice che, dopo alcuni mesi, Caracalla sia stato perdonato dalla madre, che così mantenne o riprese un certo ruolo politico, già avuto del resto durante il regno del marito. Ed ecco la prima moneta: è il sesterzio RIC 508c (pesa 31 g.) Al rovescio: CONCORDIAE AUGG. Caracalla e Geta uno di fronte all'altro (forse si danno pure la mano), incoronati il primo da Apollo, il secondo da Ercole. Al D., la moneta ha subito qualche trauma per cui c'è una piccola perdita di metallo.1 punto
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Il tuo commento cade a puntino Caio. Sapevamo di questi rituali, ma ad oggi non siamo in grado di rispondere alle domande che mi sono fatto nella discussione...una sepoltura sull'acropoli, nel centro abitativo era vietata... I pezzi che mancano possono essere anche sotto le pietre a cui siamo arrivati...addirittura un pezzo di collo di una delle ceramiche è stato ritrovato insieme all'orcio, prima del ritrovamento del morto, però, in quelle condizioni, è difficile captare i vari tipi di deposizione... In etruria non esiste niente del genere...al momento...1 punto
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Fortuna che è falsa, altrimenti pulendola avresti fatto un sacrilegio rovinando una delle poche vere RRRR del Regno :)1 punto
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DE GREGE EPICURI Allora, ieri c'è stata l'assemblea, e mi pare sia andata piuttosto bene. Si è deciso di fare il massimo sforzo per rilanciare le attività, nonostante qualche pessimista. Ecco le principali decisioni: nel Consiglio Direttivo sono entrate alcune persone nuove (compreso il sottoscritto); la quota annuale sarà di 50 € come base, ma di 15€ per i giovani (fino a 30 anni; io proporrò 35...); il momento dell'incontro verrà probabilmente spostato, l'ipotesi più probabile è il venerdì sera; si riattiverà il sito web, grazie anche alla disponibilità di Reficul e de La Moneta; entreremo nel giro dei circoli collegati a questo Forum, anche per postare in tempo tutti gli avvisi;inseriremo nel sito una email a cui richiedere eventuali chiarimenti e notizie; riprenderanno gli incontri-conferenze; riprenderemo anche le discussioni tematiche a livello più semplice, preavvisando tutti; grande apertura nelle attività anche ai non-iscritti, per farci conoscere; chiederemo una riduzione dell'affitto all'Università Popolare. Intanto ci sono già 3 nuovi iscritti, tutti provenienti da questo Forum! Devo dire che sono stato molto colpito dalla partecipazione a questa discussione, credo sia stata davvero utile e ringrazio tutti.1 punto
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divagando sul tema: guardando l'esemplare di artemide per associazione di idee mi è venuta in mente questa, e soprattutto il suo dritto, sul cartellino viene riportato 615var. è meglio utilizzare la dicitura inedito?1 punto
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"...non rappresentano un'entrata avente effetti migliorativi sull'indebitamento netto" Non e' tanto difficile, no ?1 punto
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Giovà mi meraviglio di te... dovresti conoscere la mia memoria! come al solito conto su di te per le presentazioni Ok tranquillo, ti presenterò a tutti...di nuovo. Giò1 punto
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Ciao Jagd, eccoti 2 belle immagini dei 2 Santi identificati da Borgo. Sono di fine 800 inizi 900.1 punto
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I neofiti ignoranti sono sempre ben accetti dai commercianti....eheh....;)1 punto
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Ciao pacioccottolo, come già anticipato da altri utenti si tratta di una moneta autentica e senza alcun dubbio sulla bontà del metallo del tondello. Quello che vedi è riconducibile solo e soltanto ad una differenza di tonalità di patina. Nell'argento e nel rame/bronzo è un problema spesso riscontrabile, i motivi sono diversi: umidità contatto con la plastica, acidi o zolfo presenti nell'aria, eccetera. Nella zecca di Napoli c'era gente seria ed i controlli a campione sulla bontà dei metalli erano rigorosissimi e per tanto i metalli utilizzati per i tondelli erano della bontà dichiarata nei decreti. Pensa che i sovrani napoletani erano così virtuosi che rifiutarono nel Regno delle Due Sicilie la circolazione della cartamoneta, per il benessere dei sudditi e dell'economia in generale si faceva affidamento solo ed esclusivamente sul denaro sonante e le fedi di credito (se ho dimenticato qualcosa segnalatelo). Sulla questione del metallo suberato stai forse facendo riferimento a certe sciocchezze raccontate su Ebay da un sedicente venditore che tenta da anni di spacciare i suoi falsi d'epoca da poche decine di euro, come monete di ineguagliabile importanza storico-numismatica. http://www.ebay.it/itm/280810051984?ssPageName=STRK:MEWAX:IT&_trksid=p3984.m1423.l2649 http://www.ebay.it/itm/280795399858?ssPageName=STRK:MEWAX:IT&_trksid=p3984.m1423.l2649 Ti consiglio inoltre di leggere queste due discussioni così da approndire sul discorso falsi d'epoca, e la loro differenza di stile da un esemplare autentico, e sul perchè nelle Due Sicilie non esisteva la cartamoneta. http://www.lamoneta.it/topic/64559-cartamoneta-a-napoli-no-grazie-quando-i-meridionali-erano-virtuosi/page__hl__cartamoneta__fromsearch__1 http://www.lamoneta.it/topic/66797-i-falsi-nella-monetazione-napoletana-e-siciliana/1 punto
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Alla luce, in particolare, di quanto detto nel post precedente e del regolamento d'uso del forum, si ricorda a tutta l'utenza che è possibile (e doveroso) segnalare alla moderazione i messaggi e le discussioni che contravvengono alla disciplina legale vigente ed al nostro regolamento, tramite l'utilizzo dell'apposito strumento, il pulsante "SEGNALA", presente in basso a sinistra per ogni messaggio. L'uso della segnalazione da parte vostra permette una superiore efficacia della moderazione delle discussioni non consone. Grazie per la collaborazione.1 punto
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E' stato un vero peccato non offrire di più, è una moneta di notevole rarità. La pagherei il doppio di quanto ha realizzato senza alcuna esitazione. Mentre per quella da Inasta non farei alcuna offerta, de gustibus. Non ha il punto dopo la M ma è il monogramma di ML = Luigi Manfredini. SG = Giuseppe Salwirch1 punto
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In teoria già esiste... http://www.lamoneta.it/topic/59934-guida-agli-scambi-di-monete-alcuni-consigli/ Però è perfettibile e procederò a breve ad un aggiornamento visto quanto qui emerso. Saluti Simone1 punto
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Tanti, tanti auguri, perchè tu possa realizzare quel che desideri presto e ...a buon prezzo!1 punto
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Sulla monetazione di Nerone, ottimo, veramente ottimo mi è risultato il RIC Vol. I di Mattingly. Altro libro che non manca di aver catalogato numerose monete di Nerone è il "The Western Coinages of Nero" di MacDowall, a cui si appoggia il RIC, appunto. Per una visuale completa delle monete di Nerone, ad oggi, puoi controllare sul nostro Catalogo: http://numismatica-classica.lamoneta.it/cat/R-NER. Ci sono tutte le monete di Nerone conosciute ad oggi...1 punto
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Pertanto lo possiamo classificare come segue; Avignone - Patard (1614 ?) coniato sotto Paolo V° 1605-1621 - MUNTONI 191-1921 punto
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Lorena, Carlo II, piccolo grosso del cavaliere; dovrebbe essere quello rappresentato nel link http://www.numishop....404&argretour=1 La legenda del cerchio interno è MON ETA DE(rosetta) ANCI Ciao Mario1 punto
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http://www.lulu.com/product/couverture-souple/patards-du-comtat-venaissin/16166750 questa é LA BIBBIA per i PATARD del Contado Venassino...un libro APPPENA USCITO (tra l'altro conosco abbastanza bene l'autore) ...ci sono TUTTI O QUASI...se si desidera identificare un Patard...questo é l'unico MODO per farlo =) queste monete si possono definire TUTTO fuorché RARE. in Francia, con i MD, negli ultimi 5 anni ne sono uscite TALMENTE TANTE, da non solo INVADERE il mercato, ma da abbassare TERRIBILMENTE la rarità di questa moneta. ho alcuni "copain" che abitano nel dipartimento della VAUCLUSE (per intenderci, vicino Avignone) che hanno vasetti di marmellata INTERI, PIENI di queste monete. per la cronaca, la materia "biglione" di cui sono fatte queste monete é solo TEORICA. in pratica le monete sono al 95 % di RAME. una classificazione Corretta per me, potrebbe essere NC/R...1 punto
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Ma puoi comprare delle monete o banconote da uno che vende il probabilespam cinese??????? Tele vai proprio a cercare!!!!! L'ignoranza non ha limiti!! Anche per questo l'Italia ora va cosi male,troppa ignoranza e strafottenza,troppa ricerca di facili guadagni senza conoscere un tubo marcio di quello che si acquista! A volte gli sta anche bene..... non per questo difendo chi fa queste vendite che secondo me è ben consapevole delle patacche che vende.1 punto
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Ciao gaff977 dal link che ti ha mandato snam puoi scaricare tutte le sessioni del catalogo e anche quello dei dogi Se hai qualche problema nel download fammi sapere Ciao M.1 punto
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Non occorre essere dei geni per dare almeno le coordinate generali di questa moneta. :) È una moneta molto nota, se si ha un minimo di esperienza. Come ti hanno già detto è un asse risalente al periodo romano repubblicano: al dritto reca l' immagine di Giano Bifronte, http://it.wikipedia.org/wiki/Giano_(divinit%C3%A0) al rovescio c'è (ma nel tuo esemplare si intravede appena) la prua di una nave romana, con sotto la scritta ROMA. http://it.wikipedia.org/wiki/Marina_militare_romana (a questo link vedrai anche alcune monete, fra cui un asse repubblicano). Io non sono esperto di questa monetazione, forse altri sapranno dirti di più; ma mi sembra un po' dificile visto lo ststo del rovescio. Alcuni assi infatti al R\ recano il nome della famiglia (i cosiddetti assi familiari).1 punto
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La discussione sull’apparenza o meno di non autenticità di certi esemplari mi ha stimolato un’altra riflessione. Come vi sono monete che hanno bisogno di accurate analisi comparative e stilistiche per poterne dedurne, in assenza di altre prove, la loro genuinità, cosi vi sono altre monete che invece la loro genuinità la “urlano”. Può essere un discorso di patine, di metallo, di taglio, di stile, di freschezza, di rilievi, di fondi ; una o più di una di queste caratteristiche, oppure tutte insieme , ma di fronte a certe monete a nessuno viene in mente un possibile artificio. Ad esempio il tetra postato da Acraf al post #22 è una, a mio parere, di queste. Fa lo stesso effetto anche a voi ? Naturalmente non voglio spostare l’oggetto della discussione, magari ne apriremo un’altra ad hoc.1 punto
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Medaglia devozionale tonda,bronzo/ottone,del XVIII sec.(dopo il 1712).- D/ S. Gaetano da Thiene,tiene tra le braccia Gesù Bambino,fu il fondatore dell'Ordine dei Teatini,scritta;S. CAIETA - NVS. THIEN. - R/ S. Andrea Avellino (Teatino),contempla il crocifisso a sx, scritta:S. AND -REAS - AVELINVS,canonizzato il 22 maggio 1712 da Papa Clemente XI. Bella conservazione,non comune.Ciao Borgho.1 punto
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in realta` si vedono parte di 2 lettere che dovrebbero consentire l identificazione a destra della chiave una con una una parte piana (che potrebbe essere una E o una L) e l altra che pare la parte inferiore di una V quindi bisogna cercare papi con EL o VL nel nome oppure papi che finiscono con E o L e hanno un 5 romano nel nome CLEME V per clemente VIII potrebbe essere un ida , ma clemente di solito e` scritto Clemens la parte finale e` il classico PONTMAX1 punto
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Non è il mio campo, ma neanche a me dà l' impressione di essere falsa. Ha anche il 7 della data ribattuto, pare. Saluti, Ff.1 punto
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HIMERA : la polis, la chora (649 a.C. – 409 a.C.) * * * * * Secondo Tucidide (VI, 5,2) i primi coloni, guidati dagli ecisti Euclides, Simo e Sacone, erano di origine mista, in parte calcidesi provenienti da Zankle (l’odierna Messina) e probabilmente anche dalla madrepatria Calcide in Grecia, e in parte genti doriche, gli enigmatici Myletiadi, fuoriusciti per motivi politici da Siracusa. … tutte le vie portano a Himera! Nata come colonia di ripopolamento con cui i Calcidesi erano andati alla ricerca di un'effettiva espansione territoriale ad Ovest dei centri di Zankle e di Mylai, la "isolata" Himera faceva davvero gola a tutti data la sua posizione geografica favorevole: - sul Tirreno, che la poneva crocevia di commerci con gli Etruschi a nord, con l'area punica a ovest e greca a est … - e alla confluenza dei Fiumi Himera settentrionale e Himera meridionale (il poeta lirico imerese Stesicoro fu il primo autore a giudicare comuni le fonti dei due fiumi), vere e proprie vie di collegamento fra i principali snodi degli entroterra agrigentino ed imerese. La media valle dell'Himera, inoltre, - sfruttando il passaggio da una valle fluviale all'altra - offriva innumerevoli possibilità di spostamento fra il centro e le regioni orientali ed occidentali dell'isola... * * * * * Uno sguardo alla Storia e alla Monetazione di Himera su questi siti esterni a LaMoneta.it : Monete di Himera e Thermae in Wildwinds.com Monete di Himera - Progetto Magna Graecia Coins – Copyright J.E. van Wielink Himera, Sicily – Digital Historia Numorum - B. Head- HTML by Ed. Snible Himera: la storia e la ricerca archeologica nella ricca trattazione - a cura di Stefano Vassallo - presente nella Guida Breve edita dalla Soprintendenza ai beni Culturali e Archeologici di Palermo – Regione Sicilia. Guida breve di Himera a cura di Stefano Vassallo - sfogliabile online Guida breve di Himera a cura di Stefano Vassallo – da scaricare in PDF Cartografie sulla colonizzazione greca e Organizzazione degli insediamenti in Sicilia e Magna Grecia, a cura e Copyright del Prof Jacopo Bonetto, titolare degli insegnamenti di Archeologia greca e Archeologia della Magna Grecia presso il Dipartimento di Archeologia dell’Università di Padova. Cartografie nel PDF/02 a cura e copyright del prof. J. Bonetto – pag 13 Mappa Colonie greche in Occidente HIMERA: in Organizzazione degli insediamenti, pag 30 - PDF/06 a cura e copyright del prof J. Bonetto I materiali didattici online a cura e copyright del prof. J. Bonetto sono scaricabili in toto qui * * * * * Indice delle tematiche inerenti Himera e la sua chora dibattute principalmente nel topic “Obolichepassione” o in altre discussioni presenti nella sezione Sicilia greca I vari post sono stati - per quanto possibile - raggruppati per argomento. 1. Himera: storia e generalità dalle origini alla caduta (649-648 a.C.) L’antica Himera: breve introduzione (Sezione: Sicilia Greca)Il legame di Heracles con le Ninfe e le acque termali di Himera Fiumi Salso-Himera e Platani-Halykos come vie di penetrazione verso i centri indigeni dell’antica SIKANIA - Mappa Himera posizione geografica favorevole, sul Tirreno e alla confluenza di una vasta rete idrografica Ceramiche di produzione locale ad Himera, tra VI e V secolo Parallelo Selinus-Himera; inizio monetazione metà VI sec. a.C. 2. Monetazione arcaica: fine VI secolo a.C. – 483 a.C. Adozione del sistema calcidese fondato su una dramma di g. 5.70 in analogia con le altre colonie euboiche calcidesi siciliane Naxos e Zancle, e d'Italia Reggio e Cuma. Parallelo Selinus-Himera; inizio monetazione metà VI sec. a.C. Obolo arcaico di Himera (Sezione: Sicilia greca) Emilitra di Himera con galletto Dracma Himera richiesta di identificazione gallo volto a destra (Sezione: Identificazione monete antiche) 3. 485-483 a.C. : la tirrania di Terrillo “Nulla si sa delle modalità di avvento al potere di Terillo, presumibilmente intorno al 485 a.C., mentre si sa che nel 483/2 a.C. fu costretto alla fuga da Terone di Akragas, che aveva già conquistato nel 485 a.C. l’importante emporio di Herakleia e che puntava ad Himera quale altro grande porto controllato ormai dalla coalizione punico-reggina. Una volta messo in fuga, Terillo, forse spinto da Anassila di Rhegion (del quale era suocero), si affrettò a chiedere l’intervento dei Punici (che miravano a tutelare i loro commerci nel Tirreno e nello Stretto di Messina ora minacciati dai successi dell’akragantino Terone e del siracusano Gelone) (Erodoto 7, 165), che poi culminò nella famosa disfatta cartaginese del 480 presso Himera.” (Fonte: “A proposito di un Obolo arcaico di Himera” – Monete Antiche n° 58, Luglio-Agosto 2011, Nota 6 pag. 3.) Testina attribuita ad Apollo sul Rovescio della litra arcaica di Himera peso 0,82g Analisi stilistica della testina attribuita ad Apollo sul Rovescio della litra arcaica di Himera peso 0,82g Diritto dove si ravvisa un gallo sulla litra arcaica di Himera peso 0,82g Ipotesi a confronto tra Obolo Ninfa Himera Aphrodite - Gallina o Apollo - galletto Esemplare ex Collezione Moretti dell’obolo Ninfa/Gallina interpretato anche con Apollo/Gallo Ancora ipotesi Apollo sul D dell’obolo arcaico di Himera da Piakos Ancora ipotesi gallo sul R dell’obolo arcaico di Himera da Piakos Profilo dell’Aphrodite di Knido per confronto con la testina arcaica sull’obolo di Himera del tempo di Terillos Sulle tracce di influssi ionici dal sapore tardo arcaico: l’Aphrodite sulle dracme di Knidos e i Kouroi Milani: dal post 397 fino al post 402 Due fotografie dal temenos sull’acropoli di Himera 4. Tirannia di Terone e di suo figlio Trasideo (483-472 aC). Himera agrigentina: viene abbandonato il sistema calcidese (fondato su una dramma di g. 5.70 in analogia con le altre colonie euboiche calcidesi siciliane Naxos e Zancle, e d'Italia Reggio e Cuma) e adottato il sistema che era stato di Agrigento (didrammo euboico-attico o secondo una diversa ipotesi euboico/corinzio di g. 8,70 circa) Tirannidi del V secolo e loro influenza sulle colonie calcidesi in Sicilia - area Imerese, dello Stretto, Etnea Sema del granchio ad Himera – Tirannidi e sinecismi: tentativo di annientamento del ghènos chalkidikòn Himera agrigentina e il simbolo del granchio tra Cos, Akragas e Himera Il granchio di COS a confronto con il granchio di Akragas Himera nel IV secolo aC – Christof Boehringer Identificazione dracma HIMERA periodo di Terone (sezione: Identificazione monete antiche) Dracma di Himera di tipo acragantino: Gallo/Astragalo – ex collezione Moretti (Sezione: Altre monete antiche) Influssi tra Kymai e Himera agrigentina del 480-472 a.C.: didramma di Cuma 475aC, Athena/Granchio con mitilo tra le chele Dracma di Himera gallo-astragalo 482-472 Diritto Diritto di un Onkion non identificato forse astragalo oppure elmo di Himera Rovescio con globetto di un Onkion non identificato – con al D forse astragalo oppure elmo di Himera Rinvenuti i resti dei caduti della battaglia di Himera 480aC (Sezione: Storia e Archeologia) 5. La fine della tirannide di Terone (472 a.C.) e la breve avventura di Trasideo portarono Himera sotto la diretta influenza siracusana. La morte nel 472 a.C. di Trasideo, figlio del potente Terone, sancisce la fine del rapporto Akragas- Himera e l’inizio di un periodo di prosperità. Inizia la coniazione di tetradrammi con al D/ una quadriga e al R/ la raffigurazione di una ninfa, HIMERA/Aphrodite arcaica, in atto di sacrificare, fino alla distruzione da parte dei Cartaginesi, alla fine del secolo (409 a.C.). Tetradramma Ninfa Himera offerente / Sileno alla fontana Sullo stile del tetradramma Ninfa Himera sacrificante / Sileno alla fontana Didramma Ninfa Himera SOTHER Tetradramma Ninfa Himera Offerente Sileno alla fontana leonina Ninfa Sosipolis salvezza della città di Gela 440aC : affinità tipologiche con la Ninfa Himera salvifica SOTHER Protome di leone – simae dal Tempio della Vittoria di Himera Himera - Himeros e ruota Riflettendo sulle figura di Silenos / Bes, a partire dal cratere di Sabucina (centro indigeno ai limiti della chora di Himera). Dal post 67 al 74 – Sezione: Sicilia greca, topic: “Il tetradramma di Aitna”) 6. Litra: protome di mostro alato/efebo su caprone-TYCHON ed Emidracma: efebo nudo su caprone, che tiene caduceo e soffia sulla buccina/ NIKA – Nike con aplustre Litra Himera 479-409 protome di mostro alato e con corna / efebo su caprone – Identificazione con Tychon Fortunello e come gryllos Esempi di gryllos, su bronzo celtico e altro Efebo su caprone al R/ della litra di Himera: ipotesi di identificazione – Testa di caprone sull’exas ex Collezione Moretti Litra e tetras con testina cornuta e protome alata Litra Himera mostro alato con corno caprino – Ipotesi KIMARA (su emilitre bronzee) come richiamo a CHIMAERA Emidracma di Himera – al Dritto: efebo nudo su caprone, che tiene caduceo e soffia sulla buccina / NIKA - Nike con aplustre Emidracma di Himera – al Rovescio : NIKA - Nike con aplustre 7. Exas testina di caprone/due globetti e Tetras testa maschile barbuta con lungo corno ricurvo/tre globetti Altro esemplare di exas Testina di caprone (dubbio?) I tre esemplari noti di exantes “Testa di caprone” a confronto Quarto esemplare di exas di Himera (terza variante anepigrafe) testa di caprone Tetras e litra con testina cornuta e protome alata Tetras con tre globetti (1/4 di litra) con testa maschile barbuta e lungo corno di caprone: proposta di identificazione del tipo al D/ su exas e tetras e sul R/ della litra Tetras con testina maschile barbuta e lungo corno ricurvo 8. Tetras testina maschile cornuta /tre globetti leggenda PAN : Himera o Panormos ? Tetras testina cornuta etnico PAN attribuito dubitativamente (?) ad Himera Tetras testina cornuta etnico PAN attribuito a Panormos (?) e non a Himera Ex Collezione Athos Moretti di mikrà – Tetras di Panormos a leggenda PAN 9. Ritratto frontale a Himera - terminus ante quem per lo schema dell'Arethousa di Kimon Emilitra bronzea Ninfa Himera ritratto frontale Testine frontali prototipo o copia dell’Arethousa di Kimon Testine frontali prototipo o copia dell’Arethousa di Kimon – Tavola completa da Evans 10. Pelops Kronios e Serie oplitica Onkion argenteo 0,10/0,12gr. - D/: profilo maschile barbuto/ un globetto; probabilmente di Himera R/: Onkion con globetto Confronto Onkion e Litra con profilo barbuto; richiamo allo Zeus Kronos della serie tarda litra-dilitron a leggenda IMERAION Leggenda KRONOS della serie litra-dilitra, IMERAION, una ulteriore interpretazione: Il culto di Pelops a Himera Culto di Pelops nella stoà ovest Acropoli di Himera – evidenza archeologica Parallelo tra gli “heroon” dell’eroe-ecista fondatore di Selinunte/Megara e Himera Culto di Pelops a Himera - evidenza numismatica Culto di Pelops a Himera – Ergotele in Pindaro Serie oplitica barbuto elmato post dal 425, 426 fino al 440 Himera litra con schinieri Emiobolo Himera serie oplitica Onkion - Litra di Himera testina barbuta ex collezione Moretti– Litra serie Zeus Kronos Diritto di un Onkion non identificato forse astragalo oppure elmo di Himera Rovescio con globetto di un Onkion non identificato – con al D forse astragalo oppure elmo di Himera Elmi e schinieri sulle litre della serie oplitica di Himera V sec. (Sezione: Sicilia greca) Parallelo tra profilo barbuto sulle litre e su ceramica di Himera Profili barbuti e con baffi su litre della serie oplitica: post 437 - 438 Testa elmata a sinistra al D/ di litra della serie oplitica Gambali/schinieri sul R/ della litra precedente della serie oplitica Emiobolo serie oplitica, 0.32gr.: testa elmata e barbata/ruota – esemplare apparentemente non pubblicato Riflessioni su lettere arcaiche dell’alfabeto calcidese su serie oplitica di Himera 11. Il mistero delle “Telline”: litra anepigrafe Tellinae/ruota attribuita ad Himera Litra anepigrafe Tellinae/ruota attribuita ad Himera: il Dritto Litra anepigrafe Tellinae/ruota attribuita ad Himera: il Rovescio L’enigma delle “telline”: dal post 444 fino al post 471, lungo dibattito sull’attribuzione a Himera e sul significato dei simboli effigiati sulla litra anepigrafe!!!! Galleria di ulteriori esemplari in letteratura L’enigma delle “telline”: la soluzione dell’appassionante giallo, by A.Campana-G.Santelli (estratto da Monete Antiche n° 51 maggio/giugno 2010) Exas tellina chiusa con perline disposte intorno irregolarmente 0,77gr – da Manganaro “Dai mikrà kermata al chalcokratos kassiteros, in Sicilia nel V sec. a,C.) 12. La serie litra/dilitra ad etnico arcaico IMERAION: Zeus Kronos/Fulmen Serie litra dilitron di Himera-Thermae, etnico IMERAION, con Zeus Kronos al D – dal post 393 al 396 e ancora dal 403 al 405 compreso Dilitron gr. 1,32 Zeus Kronos/aquila con chicco Serie litra dilitron di Himera-Thermae, etnico IMERAION, con Zeus Kronos al D – dal post 393 al 396 e ancora dal 403 al 405 compreso Poster di passaggi in asta della Litra KRONOS – IMERAION- HIMERA THERMAI Analisi esemplari dubbi e passaggi in asta della litra KRONOS/fulmen – Imeraion – Himera Thermai Serie Litra dilitron Himera Kronos/fulmen in Cutroni Tusa Serie Litra Kronos/fulmen in Manganaro Confronti Litra Kronos Zeus Eleutherios in Manganaro Correzione attribuzione moneta Zeus Eleutherios Confronto immagine Zeus giovanile Kronos in Manganaro e Boehringer Discussione su litrae dubbie IMERAION KRONOS/fulmen (Sezione: Sicilia greca, Topic:Litra Himera) Himera nel IV secolo aC – Christof Boehringer: traduzione italiana. Post 21-22-23 (Sezione: Sicilia greca, Topic: Litra Himera) Leggenda KRONOS sulla serie litra-dilitra IMERAION, una ulteriore interpretazione: culto di Pelops a Himera Serie litra IMERAION: Giovane Heracles/Promachos Himera/Salamina : paralello Temistocle e Timoleonte 13. Nuova luce sulle misteriose emissioni a leggenda SICHAS Akis o Sichas - una misteriosa emilitra testa cornuta di dio fluviale e aplustre con NIKA – riferimenti bibliografici ed analisi monetale SICHAS: vecchie attribuzioni dell’emilitra dio fluviale e aplustre, rinvenimenti monetali, connessioni con emidramma di Himera a leggenda NIKA - Identificazione della zecca nell’area di Himera SICHAS emilitra – rinvenimenti e analisi della leggenda su ulteriori esemplari Tetras Manganaro a leggenda SICHAS – confronti Legame SICHAS – HIMERA: ulteriore prova dal tetradramma con Sileno alla fontana leonina 14. Litra “Ninfa SARDO’” di area termitana Litra “ Ninfa SARDO’ ” di area termitana * * * * * Onkia di Himera con Gorgoneion e un globetto e riflessioni sul mercato del bronzo siciliano oggi pesantemente inquinato da falsi.1 punto
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Davvero interessanti sia la moneta di Annibaliano che le note storiche relative a questa figura storica tanto poco conosciuta. oo) La fase conclusiva dell'impero di Costantino il Grande è stata segnata da colpi di scena che hanno sconfinato nel macabro. Già nel 326 il regno di Costantino venne offuscato da una tragedia domestica allorchè, sopraffatto dai sospetti di tradimento, l'imperatore ordinò che fossero messi a morte la moglie Fausta ed il proprio primogenito Crispo, figlio di Minervina con la quale probabilmente in precedenza era stato sposato. Crispo venne soffocato in un edificio termale a Pola, in Istria, mentre Fausta, non molto tempo dopo, incontrò la morte a Treviri. Gli altri tre figli di Costantino I (Costantino II, Costanzo II e Costante I) vennero elevati al rango di Cesare rispettivamente nel 317, nel 323 e nel 333 e ciò significava che essi potevano accedere alla successione, mentre due nipoti dell'imperatore, Delmazio ed Annibaliano, ricevettero promozioni in vista della medesima possibilità. Da come si svolsero i fatti però, lo notiamo con molta chiarezza in questa discussione, l'idea che i cinque giovani potessero governare tenendosi in rapporti amichevoli si dimostrò del tutto errata. Enrico :)1 punto
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E' molto interessante e bella questa discussione. :) Caio Ottavio ha analizzato con estrema completezza l'argomento e mi complimento per il suo scritto che centra alla perfezione la soluzione del quesito. oo) I messaggi veicolati dalla maggior parte dei denarii della Repubblica Romana, mirano per lo più a fondare le origini delle varie famiglie dei notabili nella mitologia. In questo caso è il nome Sabinus che richiama quello di Tito Tazio. C'è un piccolo particolare di alcuni rovesci dei denari della Gens Tituria che ci fa scoprire la fonte letteraria alla quale gli incisori si sono ispirati per l'iconografia e questo particolare è la stella nel crescente lunare. Properzio (IV, 4, 23) fa intervenire proprio la luna quando scrive di Tarpea. "Saepe illa immeritae causata est omnina lunae. Et sibi tinguendas dixit in amne comas". Properzio racconta che Tarpeia era la figlia di Tito Tazio e che era stata rapita da Romolo. Ella aveva escogitato uno stratagemma per consegnare i Sabini ai Romani ed aveva fatto ciò fingendo di tradire questi ultimi e chiedendo come compenso ciò che i Sabini portavano al braccio sinistro (gli scudi appunto), con l'intento di disarmare i nemici. Tito Tazio, però, venne informato di ciò e la fece schiacciare sotto gli scudi. Un padre che sacrifica la figlia per "amor di patria" era considerato un gesto di grande nobiltà ed il monetale Sabino ha pensato bene di dedicarlo a sè stesso :P Enrico :)1 punto
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Il 9 gennaio del 400 d.C., Aelia Eudoxia indossò il paludamentum di porpora ed il diadema imperiale divenendo così imperatrice a tutti gli effetti. Fu così suo anche il diritto di coniare delle monete che portavano inciso il suo "cognomen" e l'immagine della mano di Dio che incoronava il suo capo. Tale iconografia risultava utile a cementare il posto dell'augusta nella successione di Theodosio ed a propagandare le origini divine della sua incoronazione anche nelle Province. La propaganda iconografica del potere di Eudoxia non si limitò alle monete visto che immagini di lei giunsero, "laureatae", anche in Italia e nelle corti Occidentali come se fossero le immagini di un "augustus" della consuetudine imperiale. Nell'Augusteum di Costantinopoli, inoltre, si fece innalzare una statua d'argento di Aelia sulla base di una colonna in porfido e tutto per promuovere pubblicamente il potere effettivo di un'augusta e l'interessante moneta proposta da G. Pittini la rappresenta all'apoteosi del suo regno. (Cfr. Holum, K., Theodosian Empresses. Women and Imperial Dominion in Late Antiquity. Berkeley 1982. Pp. 48/78) Enrico :)1 punto
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