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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/23/12 in tutte le aree
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Ti dirò di più, la trovi in circolazione direttamente nel cofanetto! Caro Luigi14 ......Secondo me fai bene ad andare a Monaco sono convinto che appena metterai piede nel principato sarà sufficente guardarsi attorno per reperire senza difficolta questa moneta, un mio amico che c'è stato, mentre passeggiava è inciampato in in cofanetto di questi, mi ha detto che a fine serata non sapeva neanche più dove metterli tutti sti cofanetti talmente se ne trovano in tutti gli angoli di strada. Ti consiglio perciò di portare con te una valigetta vuota, in modo di evitare questo inconveniente. Mi raccomando ...occhi aperti!!! Accidenti Euripe che risposta tagliente. Io capisco che il concetto di "andare a Monaco per trovare monete monegasche circolate" può sembrare assurdo agli occhi di un esperto; ma potremmo tenere in considerazione che il nostro amico Luigi14 ha fatto questa riflessione in buona fede. Magari non è esperto, non consoce la storia di questi 2€ e ha pensato che il modo più semplice per reperirli fosse andare a Monaco. Forse è semplicemente un giovane neo appassionato che è cascato in un ragionamento ingenuo, dovuto però dalla sua inesperienza. Se dobbiamo "affettare" tutti i nuovi iscritti con un sarcasmo così tagliente, beh, non li incoraggiamo sicuramente a continuare a seguire questo forum e magari li scoraggiamo anche nel loro proposito di colleziorare monete. Io credo che bisogni avere pazienza con chi non sa, perchè c'è stato un tempo in cui tutti noi eravamo ignoranti (e molti di noi, fra cui me, lo sono ancora).3 punti
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eccoci qua,di sicuro il termine "POOLING NOTES" risulta sconosciuto ai più; questo termine si usa per indicare le banconote i cui numeri seriali appartengono allo stato X (lettera presa a caso eh,non pensate che stia parlando di banconote tedesche :D) ma che vengono distribuite,diciamo prestate allo stato Y. Questo fenomeno avviene in quanto uno stato nell' arco dell'anno non produce tutti i tagli dal 5 al 500 ma su direttiva della BCE emette tot banconote di tot tagli,e cosi si fa "prestare" i tagli mancanti da altri stati membro. esempio: l'italia non stampa i 20 euro da 2 anni,e quindi la finlandia e la slovacchia ci hanno prestato le loro banconote con rispettivi seriali L ed E...stesso discorso per i 5 euro,è raro trovare da noi un J/S ma è facilissimo trovare un E/P. se qualcuno è proprio digiuno in materia di codici lo invito a leggere qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Banconote_euro chi starà controllando il proprio portafoglio e crede di avere la banconota rara tra le mani lo invito invece a leggere qua prima di chiedere se sia comune per non ricevere delusioni :P detto questo,perche ho aperto questa discussione? perchè tutti possiamo farci un'idea di dove sta per essere distribuita una nuova banconota ( che sia un nuovo codice corto, o una nuova combinazione) un po come per la sezione monete euro esiste l'osservatorio ritrovamenti "ciancio alle bande" :blum: ecco la situazione al momento da me: Città: Rosarno (prov. Reggio calabria) Data: 02/11/2011 Emissione: tagli da 20 codice corto G015 seriale E046-E050 Città: Rosarno (prov. Reggio calabria) Data: 19/12/2011 Emissione: tagli da 20 codice corto G015 seriale L335-L341- L342 in modo che le statistiche siano attendibili è bene che le banconote vengano trovate in serie ...un unico ritrovamento puo benissimo essere frutto della normale circolazione del contante. sperando vi aver fatto cosa gradita,mando un abbraccio a tutti :hi: aventuali consigli/critiche saranno ben accetti1 punto
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Iniziano le selezioni per la prima fase degli Oscar 2011. Nel successivo messaggio trovate il regolamento completo. Si sottolinea in particolare che la scelta è libera tra tutte le monete con millesimo 2011 comprese nella categoria e che ciascun utente che voglia partecipare ha diritto ad esprimere una sola preferenza. MIGLIORE MONETA COMMEMORATIVA 2 € 20111 punto
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ciao a tutti, il crocifisso e' lungo cm 7,4 e ha il retro completamente liscio... a mio modesto parere la fattura mi sembra molto bella... secondo voi faceva parte di un grosso crocifisso portativo?? :help:1 punto
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Diversi anno orsono un bambino trovò nel cassetto di un comodino della nonna, una moneta che dall'aspetto sembrava molto antica. Dalle scritte sembrava una moneta spagnola dell'anno 1732. Il bambino era sicuro di aver trovto un tesoro, così fece vedere la moneta alla mamma che, rimasta anchessa interessata, decise di portarla ad un suo collega che sapeva essere un colezionista di monete. Il collega, dopo aver studiato un non meglio precisato catalogo, decise che la moneta poteva avere un valore, anche se non elevatissimo, e si offrì di acquistarla per 40.000£. La mamma chese al bambino di decidere sul destino della moneta, venderla per la somma proposta, o tenerla sperando che potesse valere di più. Il bambino ci pensò su un po' e poi decise, con un po' di riluttanza, di venderla. Da quel giorno il bambino pensò di esser stato raggirato, convinto che quella moneta avesse in realtà avuto un valore maggiore; e tanto era la sua convinzione, che gli rimase ben fotografata in mente l'immagine e la data della monetina. Finchè un giorno il bambino, divenuto uomo, si comincia ad appassionare di numismatica e conosce il sito Lamoneta.it; e leggendo fra le varie sicussioni, finalmente, si rende conto di cosa aveva veramente avuto in mano circa 25 anni fa: un 8 reales Spagnolo coniato in Messico... assolutamente falso. Nenete di più che una riproduzione delle merendine; che però qualcuno, numismatico incompetente, aveva scambiato per una moneta di grande valore e aveva tentato di solare bambino comprandola a due lire. E che invece si è solato da solo comprandosi una patacca. A proposito, quel bambino ero io...1 punto
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buonasera una placca rotonda o egli mi sembrano è inciso un angelo. penso ha un ornamento che era inchiodato su un supporto di legno o altro!!!, se qualcuno ha un'idea e dirmi ne un poco più sull'epoca. grazie per anticipo ha tutti1 punto
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continuo con i contributi nella speranza che l'interesse possa aumentare....altro 5 quattrini toscano con data non facilmente reperibile...un 1829...R31 punto
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HIMERA : la polis, la chora (649 a.C. – 409 a.C.) * * * * * Secondo Tucidide (VI, 5,2) i primi coloni, guidati dagli ecisti Euclides, Simo e Sacone, erano di origine mista, in parte calcidesi provenienti da Zankle (l’odierna Messina) e probabilmente anche dalla madrepatria Calcide in Grecia, e in parte genti doriche, gli enigmatici Myletiadi, fuoriusciti per motivi politici da Siracusa. … tutte le vie portano a Himera! Nata come colonia di ripopolamento con cui i Calcidesi erano andati alla ricerca di un'effettiva espansione territoriale ad Ovest dei centri di Zankle e di Mylai, la "isolata" Himera faceva davvero gola a tutti data la sua posizione geografica favorevole: - sul Tirreno, che la poneva crocevia di commerci con gli Etruschi a nord, con l'area punica a ovest e greca a est … - e alla confluenza dei Fiumi Himera settentrionale e Himera meridionale (il poeta lirico imerese Stesicoro fu il primo autore a giudicare comuni le fonti dei due fiumi), vere e proprie vie di collegamento fra i principali snodi degli entroterra agrigentino ed imerese. La media valle dell'Himera, inoltre, - sfruttando il passaggio da una valle fluviale all'altra - offriva innumerevoli possibilità di spostamento fra il centro e le regioni orientali ed occidentali dell'isola... * * * * * Uno sguardo alla Storia e alla Monetazione di Himera su questi siti esterni a LaMoneta.it : Monete di Himera e Thermae in Wildwinds.com Monete di Himera - Progetto Magna Graecia Coins – Copyright J.E. van Wielink Himera, Sicily – Digital Historia Numorum - B. Head- HTML by Ed. Snible Himera: la storia e la ricerca archeologica nella ricca trattazione - a cura di Stefano Vassallo - presente nella Guida Breve edita dalla Soprintendenza ai beni Culturali e Archeologici di Palermo – Regione Sicilia. Guida breve di Himera a cura di Stefano Vassallo - sfogliabile online Guida breve di Himera a cura di Stefano Vassallo – da scaricare in PDF Cartografie sulla colonizzazione greca e Organizzazione degli insediamenti in Sicilia e Magna Grecia, a cura e Copyright del Prof Jacopo Bonetto, titolare degli insegnamenti di Archeologia greca e Archeologia della Magna Grecia presso il Dipartimento di Archeologia dell’Università di Padova. Cartografie nel PDF/02 a cura e copyright del prof. J. Bonetto – pag 13 Mappa Colonie greche in Occidente HIMERA: in Organizzazione degli insediamenti, pag 30 - PDF/06 a cura e copyright del prof J. Bonetto I materiali didattici online a cura e copyright del prof. J. Bonetto sono scaricabili in toto qui * * * * * Indice delle tematiche inerenti Himera e la sua chora dibattute principalmente nel topic “Obolichepassione” o in altre discussioni presenti nella sezione Sicilia greca I vari post sono stati - per quanto possibile - raggruppati per argomento. 1. Himera: storia e generalità dalle origini alla caduta (649-648 a.C.) L’antica Himera: breve introduzione (Sezione: Sicilia Greca)Il legame di Heracles con le Ninfe e le acque termali di Himera Fiumi Salso-Himera e Platani-Halykos come vie di penetrazione verso i centri indigeni dell’antica SIKANIA - Mappa Himera posizione geografica favorevole, sul Tirreno e alla confluenza di una vasta rete idrografica Ceramiche di produzione locale ad Himera, tra VI e V secolo Parallelo Selinus-Himera; inizio monetazione metà VI sec. a.C. 2. Monetazione arcaica: fine VI secolo a.C. – 483 a.C. Adozione del sistema calcidese fondato su una dramma di g. 5.70 in analogia con le altre colonie euboiche calcidesi siciliane Naxos e Zancle, e d'Italia Reggio e Cuma. Parallelo Selinus-Himera; inizio monetazione metà VI sec. a.C. Obolo arcaico di Himera (Sezione: Sicilia greca) Emilitra di Himera con galletto Dracma Himera richiesta di identificazione gallo volto a destra (Sezione: Identificazione monete antiche) 3. 485-483 a.C. : la tirrania di Terrillo “Nulla si sa delle modalità di avvento al potere di Terillo, presumibilmente intorno al 485 a.C., mentre si sa che nel 483/2 a.C. fu costretto alla fuga da Terone di Akragas, che aveva già conquistato nel 485 a.C. l’importante emporio di Herakleia e che puntava ad Himera quale altro grande porto controllato ormai dalla coalizione punico-reggina. Una volta messo in fuga, Terillo, forse spinto da Anassila di Rhegion (del quale era suocero), si affrettò a chiedere l’intervento dei Punici (che miravano a tutelare i loro commerci nel Tirreno e nello Stretto di Messina ora minacciati dai successi dell’akragantino Terone e del siracusano Gelone) (Erodoto 7, 165), che poi culminò nella famosa disfatta cartaginese del 480 presso Himera.” (Fonte: “A proposito di un Obolo arcaico di Himera” – Monete Antiche n° 58, Luglio-Agosto 2011, Nota 6 pag. 3.) Testina attribuita ad Apollo sul Rovescio della litra arcaica di Himera peso 0,82g Analisi stilistica della testina attribuita ad Apollo sul Rovescio della litra arcaica di Himera peso 0,82g Diritto dove si ravvisa un gallo sulla litra arcaica di Himera peso 0,82g Ipotesi a confronto tra Obolo Ninfa Himera Aphrodite - Gallina o Apollo - galletto Esemplare ex Collezione Moretti dell’obolo Ninfa/Gallina interpretato anche con Apollo/Gallo Ancora ipotesi Apollo sul D dell’obolo arcaico di Himera da Piakos Ancora ipotesi gallo sul R dell’obolo arcaico di Himera da Piakos Profilo dell’Aphrodite di Knido per confronto con la testina arcaica sull’obolo di Himera del tempo di Terillos Sulle tracce di influssi ionici dal sapore tardo arcaico: l’Aphrodite sulle dracme di Knidos e i Kouroi Milani: dal post 397 fino al post 402 Due fotografie dal temenos sull’acropoli di Himera 4. Tirannia di Terone e di suo figlio Trasideo (483-472 aC). Himera agrigentina: viene abbandonato il sistema calcidese (fondato su una dramma di g. 5.70 in analogia con le altre colonie euboiche calcidesi siciliane Naxos e Zancle, e d'Italia Reggio e Cuma) e adottato il sistema che era stato di Agrigento (didrammo euboico-attico o secondo una diversa ipotesi euboico/corinzio di g. 8,70 circa) Tirannidi del V secolo e loro influenza sulle colonie calcidesi in Sicilia - area Imerese, dello Stretto, Etnea Sema del granchio ad Himera – Tirannidi e sinecismi: tentativo di annientamento del ghènos chalkidikòn Himera agrigentina e il simbolo del granchio tra Cos, Akragas e Himera Il granchio di COS a confronto con il granchio di Akragas Himera nel IV secolo aC – Christof Boehringer Identificazione dracma HIMERA periodo di Terone (sezione: Identificazione monete antiche) Dracma di Himera di tipo acragantino: Gallo/Astragalo – ex collezione Moretti (Sezione: Altre monete antiche) Influssi tra Kymai e Himera agrigentina del 480-472 a.C.: didramma di Cuma 475aC, Athena/Granchio con mitilo tra le chele Dracma di Himera gallo-astragalo 482-472 Diritto Diritto di un Onkion non identificato forse astragalo oppure elmo di Himera Rovescio con globetto di un Onkion non identificato – con al D forse astragalo oppure elmo di Himera Rinvenuti i resti dei caduti della battaglia di Himera 480aC (Sezione: Storia e Archeologia) 5. La fine della tirannide di Terone (472 a.C.) e la breve avventura di Trasideo portarono Himera sotto la diretta influenza siracusana. La morte nel 472 a.C. di Trasideo, figlio del potente Terone, sancisce la fine del rapporto Akragas- Himera e l’inizio di un periodo di prosperità. Inizia la coniazione di tetradrammi con al D/ una quadriga e al R/ la raffigurazione di una ninfa, HIMERA/Aphrodite arcaica, in atto di sacrificare, fino alla distruzione da parte dei Cartaginesi, alla fine del secolo (409 a.C.). Tetradramma Ninfa Himera offerente / Sileno alla fontana Sullo stile del tetradramma Ninfa Himera sacrificante / Sileno alla fontana Didramma Ninfa Himera SOTHER Tetradramma Ninfa Himera Offerente Sileno alla fontana leonina Ninfa Sosipolis salvezza della città di Gela 440aC : affinità tipologiche con la Ninfa Himera salvifica SOTHER Protome di leone – simae dal Tempio della Vittoria di Himera Himera - Himeros e ruota Riflettendo sulle figura di Silenos / Bes, a partire dal cratere di Sabucina (centro indigeno ai limiti della chora di Himera). Dal post 67 al 74 – Sezione: Sicilia greca, topic: “Il tetradramma di Aitna”) 6. Litra: protome di mostro alato/efebo su caprone-TYCHON ed Emidracma: efebo nudo su caprone, che tiene caduceo e soffia sulla buccina/ NIKA – Nike con aplustre Litra Himera 479-409 protome di mostro alato e con corna / efebo su caprone – Identificazione con Tychon Fortunello e come gryllos Esempi di gryllos, su bronzo celtico e altro Efebo su caprone al R/ della litra di Himera: ipotesi di identificazione – Testa di caprone sull’exas ex Collezione Moretti Litra e tetras con testina cornuta e protome alata Litra Himera mostro alato con corno caprino – Ipotesi KIMARA (su emilitre bronzee) come richiamo a CHIMAERA Emidracma di Himera – al Dritto: efebo nudo su caprone, che tiene caduceo e soffia sulla buccina / NIKA - Nike con aplustre Emidracma di Himera – al Rovescio : NIKA - Nike con aplustre 7. Exas testina di caprone/due globetti e Tetras testa maschile barbuta con lungo corno ricurvo/tre globetti Altro esemplare di exas Testina di caprone (dubbio?) I tre esemplari noti di exantes “Testa di caprone” a confronto Quarto esemplare di exas di Himera (terza variante anepigrafe) testa di caprone Tetras e litra con testina cornuta e protome alata Tetras con tre globetti (1/4 di litra) con testa maschile barbuta e lungo corno di caprone: proposta di identificazione del tipo al D/ su exas e tetras e sul R/ della litra Tetras con testina maschile barbuta e lungo corno ricurvo 8. Tetras testina maschile cornuta /tre globetti leggenda PAN : Himera o Panormos ? Tetras testina cornuta etnico PAN attribuito dubitativamente (?) ad Himera Tetras testina cornuta etnico PAN attribuito a Panormos (?) e non a Himera Ex Collezione Athos Moretti di mikrà – Tetras di Panormos a leggenda PAN 9. Ritratto frontale a Himera - terminus ante quem per lo schema dell'Arethousa di Kimon Emilitra bronzea Ninfa Himera ritratto frontale Testine frontali prototipo o copia dell’Arethousa di Kimon Testine frontali prototipo o copia dell’Arethousa di Kimon – Tavola completa da Evans 10. Pelops Kronios e Serie oplitica Onkion argenteo 0,10/0,12gr. - D/: profilo maschile barbuto/ un globetto; probabilmente di Himera R/: Onkion con globetto Confronto Onkion e Litra con profilo barbuto; richiamo allo Zeus Kronos della serie tarda litra-dilitron a leggenda IMERAION Leggenda KRONOS della serie litra-dilitra, IMERAION, una ulteriore interpretazione: Il culto di Pelops a Himera Culto di Pelops nella stoà ovest Acropoli di Himera – evidenza archeologica Parallelo tra gli “heroon” dell’eroe-ecista fondatore di Selinunte/Megara e Himera Culto di Pelops a Himera - evidenza numismatica Culto di Pelops a Himera – Ergotele in Pindaro Serie oplitica barbuto elmato post dal 425, 426 fino al 440 Himera litra con schinieri Emiobolo Himera serie oplitica Onkion - Litra di Himera testina barbuta ex collezione Moretti– Litra serie Zeus Kronos Diritto di un Onkion non identificato forse astragalo oppure elmo di Himera Rovescio con globetto di un Onkion non identificato – con al D forse astragalo oppure elmo di Himera Elmi e schinieri sulle litre della serie oplitica di Himera V sec. (Sezione: Sicilia greca) Parallelo tra profilo barbuto sulle litre e su ceramica di Himera Profili barbuti e con baffi su litre della serie oplitica: post 437 - 438 Testa elmata a sinistra al D/ di litra della serie oplitica Gambali/schinieri sul R/ della litra precedente della serie oplitica Emiobolo serie oplitica, 0.32gr.: testa elmata e barbata/ruota – esemplare apparentemente non pubblicato Riflessioni su lettere arcaiche dell’alfabeto calcidese su serie oplitica di Himera 11. Il mistero delle “Telline”: litra anepigrafe Tellinae/ruota attribuita ad Himera Litra anepigrafe Tellinae/ruota attribuita ad Himera: il Dritto Litra anepigrafe Tellinae/ruota attribuita ad Himera: il Rovescio L’enigma delle “telline”: dal post 444 fino al post 471, lungo dibattito sull’attribuzione a Himera e sul significato dei simboli effigiati sulla litra anepigrafe!!!! Galleria di ulteriori esemplari in letteratura L’enigma delle “telline”: la soluzione dell’appassionante giallo, by A.Campana-G.Santelli (estratto da Monete Antiche n° 51 maggio/giugno 2010) Exas tellina chiusa con perline disposte intorno irregolarmente 0,77gr – da Manganaro “Dai mikrà kermata al chalcokratos kassiteros, in Sicilia nel V sec. a,C.) 12. La serie litra/dilitra ad etnico arcaico IMERAION: Zeus Kronos/Fulmen Serie litra dilitron di Himera-Thermae, etnico IMERAION, con Zeus Kronos al D – dal post 393 al 396 e ancora dal 403 al 405 compreso Dilitron gr. 1,32 Zeus Kronos/aquila con chicco Serie litra dilitron di Himera-Thermae, etnico IMERAION, con Zeus Kronos al D – dal post 393 al 396 e ancora dal 403 al 405 compreso Poster di passaggi in asta della Litra KRONOS – IMERAION- HIMERA THERMAI Analisi esemplari dubbi e passaggi in asta della litra KRONOS/fulmen – Imeraion – Himera Thermai Serie Litra dilitron Himera Kronos/fulmen in Cutroni Tusa Serie Litra Kronos/fulmen in Manganaro Confronti Litra Kronos Zeus Eleutherios in Manganaro Correzione attribuzione moneta Zeus Eleutherios Confronto immagine Zeus giovanile Kronos in Manganaro e Boehringer Discussione su litrae dubbie IMERAION KRONOS/fulmen (Sezione: Sicilia greca, Topic:Litra Himera) Himera nel IV secolo aC – Christof Boehringer: traduzione italiana. Post 21-22-23 (Sezione: Sicilia greca, Topic: Litra Himera) Leggenda KRONOS sulla serie litra-dilitra IMERAION, una ulteriore interpretazione: culto di Pelops a Himera Serie litra IMERAION: Giovane Heracles/Promachos Himera/Salamina : paralello Temistocle e Timoleonte 13. Nuova luce sulle misteriose emissioni a leggenda SICHAS Akis o Sichas - una misteriosa emilitra testa cornuta di dio fluviale e aplustre con NIKA – riferimenti bibliografici ed analisi monetale SICHAS: vecchie attribuzioni dell’emilitra dio fluviale e aplustre, rinvenimenti monetali, connessioni con emidramma di Himera a leggenda NIKA - Identificazione della zecca nell’area di Himera SICHAS emilitra – rinvenimenti e analisi della leggenda su ulteriori esemplari Tetras Manganaro a leggenda SICHAS – confronti Legame SICHAS – HIMERA: ulteriore prova dal tetradramma con Sileno alla fontana leonina 14. Litra “Ninfa SARDO’” di area termitana Litra “ Ninfa SARDO’ ” di area termitana * * * * * Onkia di Himera con Gorgoneion e un globetto e riflessioni sul mercato del bronzo siciliano oggi pesantemente inquinato da falsi.1 punto
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Ringrazio per il link, tanto più che ancora non ho avuto risposta dal Museo. I dati sono sufficienti per essere inseriti nel mio database. L'ipotesi che siano gettoni di qualche gioco merita una certa attenzione. Già era stata valutata a pagine 55-56 in un mio lavoro preliminare, limitato alle spintriae e non scevro di alcuni errori (ad esempio la Serie 8 va unita alla Serie 13 in quanto basta ruotare il rovescio della Serie 13 di 90° in senso antiorario per ritrovare lo stesso tipo della Serie 8): http://independent.academia.edu/AlbertoCampana/Papers/329641/Le_spintriae_tessere_romane_con_raffigurazioni_erotiche Secondo questa ipotesi le tessere con numerali potrebbero essere una sorta di pedine per un gioco, forse simile a "duodecim scripta", un gioco da praticarsi con due dadi e quindici pedine per parte (grosso modo il numero massimo che si riscontra in parte delle tessere finora pervenute). Questo gioco sarebbe una sorta di antenato del tric-trac o backgammon. Onestamente non conosco bene questi ultimi giochi, per cui mi riesce ancora difficile capire le possibili regole di gioco. La distinzione tra tessere non erotiche da quelle erotiche potrebbe essere dovuta alla necessità di distinguere le pedine di ognuno dei giocatori, in assenza di una diversa colorazione (come ad esempio le moderne pedine di una dama o scacchi). In ogni caso non si ha notizia di ritrovamenti di gruppi di tessere. Se erano pedine dovrebbe essere più facile un ritrovamento a gruppi piuttosto che ritovamenti di singoli esemplari.....1 punto
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Penso che l'aver aperto una discussione specifica riguardo l'immobilizzazione della moneta medievale sia sta un'ottima idea. Potremo concentrarci meglio e focalizzare con le nostre opinioni l'argomento. In "estrema sintesi" :) mi piace fare alcune considerazioni su quanto scritto da rob. Sono d'accordo con il fattore "disordine politico" ma siamo sicuri che a decidere il conio delle monete siano gli Imperatori stessi? "successo di una moneta (piace a tutti, perché cambiarla?)" anche di questo sono pienamente convinto. "declino culturale" in questo caso non sono del tutto concorde almeno per le maestranze e chi le amministra. "modello esterno" D'accordissimo: il fenomeno delle imitazioni nel medioevo è molto frequente. "speculazione" purtroppo, e chiedo venia (vergogna), non conosco la storia economica di Venezia e le sue splendide monete. Potrei dire che per le zecche dell'Italia centrale il motivo per cui esse abbassavano il valore di una moneta era l'inadeguata quantità di metallo argenteo a disposizione per soddisfare la crescente domanda di moneta. L'unica via di uscita dal problema era portare mutazioni nel valore e nel peso della moneta. Probabile anche una speculazione ma qui monbalda saprà chiarire meglio di me il concetto. Il fatto che nei denari enriciani di Lucca non vi sia possibilità di distinguere gli Imperatori (ho controllato il catalogo e ho visto che anche per Venzia è la stessa cosa) ci fà supporre un cambiamento dei rapporti di forza tra il Comune e l'autorità imperiale. Mi fermo quì in attesa di altri interventi Cari saluti1 punto
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Quella in foto e' una moneta "C" grande. Per quanto riguarda la clssificazione del Krause, probabilmente è un errore : 902.2 si riferisce alla zecca B, 902.3 alla C. Hanno ripetuto quella di Castelserrasin due volte, sopra e sotto. La "c" piccola è... molto più piccola; nei casi dubbi, quando non si può consultare una foto o una moneta da paragone, è utile confrontare la C con le lettere LB a destra. La C piccola è quasi la metà, la C grande solo poco più piccola. Sotto la foto di una moneta con c piccola. @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@1 punto
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E' probabile che non sia francese ma olandese, un denaro di Fiorenzo IV conte d'Olanda: http://www.mcsearch.info/record.html?id=4944271 punto
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Buongiorno Dabbene e buongiorno Calippi, riguardo al cambiamento tipologico del denaro imperiale di Milano, a mio avviso avvenuto subito dopo dopo la pace di Costanza, voglio precisare che resta comunque un'ipotesi da approfondire e verificare ulteriormente. A favore di questa tesi vi è la citazione di denari imperiali vecchi in un documento modenese del 1192: chiedendo esplicitamente che una certa somma venga pagata in "buoni imperiali vecchi", sembra (e non solo a me) che sia implicitamente presupposta la presenza di "denari imperiali nuovi" di minor intrinseco rispetto ai "vecchi", che pertanto vengono preferiti. E' verosimile che il cambiamento abbia infatti recato con se una diminuzione di intrinseco, segnalata appunto dal cambiamento stesso. Inoltre, nel testo di Bazzini, Ottenio 2002 non viene citato l'importante studio del 1994 di U. Klein, Die Churer Münzprägung vom 8. bis zum Ende des 13. Jahrhunderts, "Schweizerischen Numismatischen Rundschau", Band 73 (1994), pp. 111-181. In esso lo studioso rivede la cronologia di alcune emissioni della zecca di Coira, offrendo una nuova datazione per le monete recanti il nome del vescovo Enrico. Queste monete, generalmente datate a partire dal vescoco Heinrich von Realte (e dunque a partire dal 1220 c.), secondo la cronologia proposta da Klein sarebbero invece state emesse a cominciare da Heinrich von Arbon, vescovo di Coira dal 1180 al 1193. Se questa attribuzione è corretta, dal momento che questi denari non possono aver avuto altro prototipo che i denari imperiali milanesi con con trifogli, quest'ultimi dovevano essere già in circolazione quando il vescovo di Coira Enrico II di Arbon cominciò le sue coniazioni. Per amore di scienza devo però dire che anche questa tesi è controversa e non accettata da tutti gli studiosi. Calippi si chiede poi come mai questo cambiamento di tipologia. Non è facile dare una risposta alla sua domanda. Secondo il mio modesto parere restano ancora valide le ipotesi esposte nel testo di Bazzini, Ottenio 2002. Si tenga infatti presente che le ultime emissioni di Milano/Noxeda furono quelle del 1167. Quando ne venne ripresa la coniazione erano passati quasi 20 anni... Ricordo infine come recentemente sia stata scoperta e resa nota un'emissione di denari imperiali scodellati a nome di Enrico VI che Matzke 2005 e Id. 2008, attribuisce ad una indeterminata dell'Italia Centro-Settentrionale (forse delle Marche?), mentre Bellesia 2006, che non cita Mazke 2005, non si sbilancia facendo però capire come secondo lui potrebbe trattarsi di una emissione della zecca di Milano (tesi questa che io personalmente non condivido affatto per tutta una serie di motivi che sarebbe lungo esporre ora). Cordialmente, Teofrasto Per capire meglio ciò di cui si sta parlando e affinché vi possiate rendere conto della somiglianza con i denari milanesi con trifogli, allego l'immagine di un denaro imperiale della zecca di Coira, attribuibile in questo caso ad Enrico III di Realte (1220-1222). Questa tipologia di monete è conosciuta in alcune varianti ma sostanzialmente la tipologia non cambia e la differenza principale e più significativa è nel nome del Vescovo: hENRICVS nelle più antiche; ENRICVS in quelle più recenti.1 punto
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Capisco..pero secondo me, da profano, una moneta che è, mettiamo, BB rimane BB. Il fatto che sia in argento, acmonital o nichelio non dovrebbe cambiarne la valutazione. Ha senso un discorso del tipo "moneta in nichelio SPL che ha un plusvalore dovuto al fatto che un metallo morbido difficilmente si conserva cosi bene". Ma dire "visto che è in nichelio la valuto qSPL" è un discorso la cui logica che un po'mi sfugge. Non so se sono stato chiaro :)1 punto
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Buonasera andrea7200it, scusami se intervengo ma mi sembra che nessuno voglia appoggiarsi al tuo topic. Credo che gli altri utenti postino qui la loro lista doppie solo per mostrartela per un eventuale scambio, esattamente come avviene in tutte le altre discussioni. ;)1 punto
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"in che senso poco convinto?" Nel senso che le foto son tali da lasciare un'ampia forchetta di gradi di interpretazione sulla sua conservazione, è una moneta da vedere in mano per poter essere più perentori1 punto
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Bè, l'onomastica etrusca è un po' differente da quella attuale. Possiamo dedicare un breve incontro, se volete, a questo argomento, ma non credo ci siano corrispettivi in etrusco per il nome Giuseppe. I nomi di persona, così come i prenomi, nella traduzione dall'etrusco all'italiano, non subiscono grandi modifiche. Ad esempio, nella traduzione di questa frase incisa su un cippo: Etrusco Traslitterato: Vel Matunas Larisalisa an cn suthi cerichunce. Traduzione: Vel Matunas (figlio) del (figlio) di Laris; egli ha costruito questa tomba. Nota: Matunas: gens di Cerveteri. P.S.: Complimenti per la piccola iscrizione. ;) :D1 punto
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lira si o lira no..è sacrosanta verità che comunque in quel periodo la speculazione c'è stata, eccome se c'è stata. Vi porto un esempio pratico, nel 1999 io acquistai una unità immobiliare in lire ( per fortuna devo dire oggi) ebbene a distanza di soli un paio di anni tre al massimo il prezzo del mattone subì un aumento del 80% cosa che non si era mai verificata, neanche in un decennio. Poi si disse che il settore immobiliare si arresto, e questo arresto persiste ancora oggi, ed è ovvio che sia così, ( chi riesce più ad acquistare una casa al giorno d'oggi con gli stipendi da fame che ci sono in giro)l'unica cosa che venne riconvertita da lire in euro con il cambio esatto in quei tempi (1936,27) furono solo gli stipendi dei lavoratori dipendenti. questi purtoppo non si sono rivalutati dell 80%..ma neanche del 70 o del 60% a distanza di 10 anni. Che il potere d'acquisto dei nostri stipendi oggi con l'euro, sia inferiore rispetto a quando c'era la lira, non è sicuramente una invenzione!1 punto
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Provo a spingermi un poco oltre (poi il futuro ci dirà se questa ipotesi +A.I.T.O.n.. ["n" minuscola)] / A V R IE possa essere sensata o sia una castroneria, al caso naturalmente mi sottopongo al pubblico ludibrio :hi: ). Notiamo che: - innanzitutto i tondelli hanno una forma molto particolare, fondamentalmente conica, e di spessore caratteristico; ciò suggerisce una tecnica produttiva forse un poco "sui generis" rispetto alle emissioni associabili (intendo in area mar-ligure / nord-tirrenica e forse prima metà del sec. XIV, che si sposerebbe bene col Doria; come vedete l'espormi al potenziale pubblico ludibrio continua... :-) ); su tale aspetto, per ora nessuna particolare altra considerazione da fare; - gli esemplari, da immagini ma anche da esame diretto, non paiono di lega; il materiale non pare cioè essere neppure a bassissimo titolo; si tratta di una mera illazione, naturalmente; a titolo di esempio e per confronto, gli effetti visivi su alcune vilissime emissioni della zecca di Savona che hanno un contenuto (accertato analiticamente) attorno a 50-70 millesimi, sono però diversi (si percepisce una certa differenza, per quanto, appunto, non si possa allo stato attuale che parlare di una semplice impressione); questi esemplari alla gran "A" paiono cioè, a vista, decisamente in rame; - riagganciandomi al quesito sulle analogie, noto un bisante inquartato, come sui cd. "denari imperiali" di Savona (analiticamente in rame, e forse quarti di denaro); il bisante è nel secondo angolo in entrambi i casi. Che si tratti di emissioni a nominale identico (quarti di denaro a corso forzoso; magari non a caso, ......)? Ogni promessa è debito: prima o poi nero su bianco tutte queste considerazioni, legate, per quanto possibile, da un filo logico organico e filtrate dall'indispensabile sostegno di mb :-) a presto1 punto
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