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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/21/12 in tutte le aree

  1. Quando venne alla luce, nel 19 d.C., Tiberio costituì la fortuna della sua famiglia. Era, infatti, figlio di Druso Minore, figlio a sua volta dell'Imperatore Tiberio, e di Claudia Livilla, figlia di Druso Maggiore, fratello del medesimo Tiberio. Nipote dell'Imperatore per parte di padre e suo pronipote per parte di madre, Tiberio fu chiamato Gemello perchè era nato da un parto gemellare. Suo fratello era Germanico Gemello che, però, morì giovanissimo nel 23 d.C. L'evento di questa particolare nascita nella famiglia Giulio-Claudia fu molto importante: dal punto di vista politico, i due pargoli dimostrarono di appartenere ad una dinastia regnante molto prospera che era stata capace di dare allo Stato due gemelli maschi candidati per il potere. Fu questo, forse, l'unico avvenimento per cui venne apprezzata la figura di Tiberio Gemello. Figura che, nonostante fosse rispettata alla corte del nonno regnante in quegli anni, è passata alla storia in silenzio, quasi come se avesse vissuto in attesa della sua memorabile morte avvenuta sotto il regno di Caio Cesare. Dopo aver perso il padre nello stesso anno in cui morì suo fratello, Tiberio Gemello vide scomparire anche la madre, accusata ed eliminata nel 31 con l'accusa, peraltro veritiera, di aver ordito un complotto con il Prefetto del Pretorio nonchè favorito dell'Imperatore Elio Seiano. Rimasto orfano di entrambi i genitori, Tiberio trascorse la sua giovinezza tra i personaggi più importanti che componevano la corte di Tiberio l'Imperatore. Anche se quest'ultimo lo "disprezzava [...] come il frutto di un adulterio"1, il giovane Gemello riuscì comunque a sopravvivere nell'ambiente ostico e pericoloso della corte del nonno, a Roma così come a Capri dove Tiberio si ritirò soprattutto negli ultimi anni della sua vita e del suo regno. L'odio che apparentemente nutriva l'Imperatore per il ragazzo era costituito dal fatto che sua madre si era unita al traditore Seiano: una volta toltolo di mezzo, così come avevano ucciso suo figlio Druso Minore, dicendo poi che fosse morto per malattia, i due avrebbero sicuramente preso il potere al suo posto. La congiura di Seiano, a cui aveva preso parte attiva Claudia Livilla, aveva, quindi, rappresentato per Gemello il primo grave avvenimento che gli avrebbe precluso la strada per una possibile successione al trono e alla vita politica del tempo. Le cose si aggravarono successivamente quando, nel 37 d.C., Tiberio morì lasciando due copie del suo testamento, una redatta di proprio pugno, l'altra dettata ad un liberto. Secondo questo scritto, l'Imperatore aveva considerato solo nella parte finale della sua esistenza una possibile successione a favore di Gemello: infatti, Caio Cesare, noto come Caligola, altro componente della sua famiglia, era stato accusato di recente di aver complottato con il nuovo Prefetto del Pretorio Macrone. Le accuse erano gravi e la vita dell'Imperatore agli sgoccioli. Così Tiberio, nel suo testamento, divise in parti uguali la sua eredità, nominando coeredi sia Tiberio Gemello che Caio Cesare. Quest'ultimo, più grande del primo di sette anni, riuscì, con un'abile manovra politica, a far annulare dal Senato il testamento del predecessore, facendosi attribuire pieni poteri. Gemello, per il momento, era fuori gioco: ora era nuovamente escluso dalla scena politica e a Caio non poteva interessare più di tanto. D'altronde, nessuno appoggiò una possibile ascesa al potere del ragazzo: la sua sorte era già stata segnata tempo prima, quando Giulio Agrippa, nipote di Erode il Grande, cresciuto a Roma in casa di Antonia Minore, si recò nel 36 d.C. a far visita all'Imperatore sull'isola di Capri. Proprio da Tiberio, Agrippa aveva ricevuto il permesso di portare a passeggio il nipote Gemello in compagnia di Caio. Ma questi, preferendo conquistarsi i favori del maggiore, parlò solamente con lui pronunciando le parole che gli costarono la vita, dato che furono riferite all'Imperatore da un liberto che stava con loro:<<Spero che verrà un giorno nel quale questo vecchio (Tiberio) lascerà la scena e ti designerà capo dell'Ecumene. No, non ci darà troppa noia il nipote di Tiberio (Gemello), poichè tu te ne libererai uccidendolo. L'Ecumene avrà, allora, la felicità e io più di essa.>>2 Ritratto di Tiberio Gemello da bambino custodito all' Allard Pierson Museum di Amsterdam. La noncuranza del nuovo Imperatore arrivò al punto massimo quando Gemello assunse la toga virile: in quello stesso periodo Caio lo adottò come figlio e lo designò suo successore nominandolo Princeps Iuventutis. Una mossa politica così azzardata era stata dettata dal fatto che Caio Cesare non avesse ancora designato un successore, per adozione o diretto che fosse, e Gemello rappresentava l'unica persona in grado di sopperire a questa mancanza. Almeno per ora. Una volta avuti figli propri o concessa la propria benevolenza ad altri, Caio non sarebbe stato più libero di scegliere il suo successore. La figura neutra di Gemello divenne ancora più scomoda alla fine del mese di ottobre dell'anno 37 d.C. Caio in questo periodo cadde gravemente ammalato a causa di un morbo di cui non ci sono pervenute notizie più precise. La popolazione, che adorava il suo impegno politico dimostrato fino ad allora, era accorsa intorno al Palatino per manifestare la propria preoccupazione: preghiere per l'Imperatore si levavano da ogni angolo della città, ma il Prefetto del Pretorio, Macrone, e suo suocero Silano lo diedero per spacciato. Si adoperarono, così, per preparare l'ascesa del suo diretto rivale, colui che fino a qualche tempo prima gli si era avvicinato in qualità di figlio adottivo. Tiberio Gemello fu, così, messo al centro di un nuovo polo politico pronto a prendere le redini del potere non appena Caio fosse morto. Ma ciò non avvenne. Nel 38 Macrone fu destituito dalla sua carica e terminò i suoi giorni assieme alla moglie Ennia. Al suo posto furono messi due Prefetti affinchè lo strapotere che derivava da una carica così importante finisse per annularsi a causa delle rivalità tra i due che tendevano a controllarsi a vicenda. Silano fu costretto al suicido e, a quanto pare, si tagliò la gola con un rasoio. Anche Gemello fu punito: Caio inviò presso di lui un centurione ed un tribuno militare per costringerlo al suicidio. Il ragazzo, però, non aveva dimistichezza colle armi, così, gli fu insegnato prima l'uso della spada e poi come togliersi la vita. Ricevette, cioè, la sua prima e ultima lezione di militaria. Per lo storico Svetonio, che non amava di certo Caio e il suo operato, la morte del giovane Gemello si svolse in un modo diverso e, secondo me, molto poco credibile: sembra che un giorno Tiberio Gemello si presentò all'Imperatore con il fiato pesante. Questo dato fu preso da Caio come un segno che Tiberio stava assumendo un antidoto contro l'eventualità di un avvelenamento da parte sua. Decise, così, di togliersi questo pensiero: mandò da lui un tribuno che fece irruzione nella sua abitazione e lo uccise all'improvviso. In realtà, sempre secondo Svetonio, Gemello stava solamente bevendo un farmaco a base di uova e miele per curare una forte e persistente tosse che lo tormentava in quei giorni. 1 Svetonio, Vita di Tiberio, LXII. 2 Flavio Giuseppe, Antichità Giudaiche, 18, 187.
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  2. lascia perdere lo stato ! queste monete han circolato per 80 e piu` anni e non si trovano , quando trovi le guinee trovi quelle di giorgio III comunque Legenda GEORGIVS DG M BR FR ET HIB REX FD BRVN ET L DVX SRI A TH E EL significa Georgivs Dei gratia Magna britannia francia et hibernia rex fidei defensor Brunsivicensis et lvneburgensis dvx sri archi thesaurer et elector Giorgio per grazia di dio re di gran bretagna , francia e irlanda , difensore della fede duca di brunsivic e luneburg arci tesoriere e elettore del sacro romano impero un paio di curiosita` ci sono i titoli dei domini tedeschi da cui giorgio primo proveniva il brunswick e luneburg inoltre c e` il titolo di re di francia che i vari re britannici usavano da quando nel 1200-1400 dominavano parte della francia ultima cosa il titole di difensore della fede viene dato da papa leone X nel 1521 a Enrico VIII il titolo di difensore della fede lo trovate ancora nelle monete britanniche che vengono usate oggi con elisabetta II ciao
    2 punti
  3. Ultimo arrivo! Probabilmente è stato pulito con uno scalpello...peccato! Credo però sia ancora abbastanza godibile e con un pò di fatica si scorgono anche le lettere, soprattutto del R/. Non mi sembra di vedere tracce di ribattitura. Peso:0,72 g. Diametro: 14 - 16 mm saluti lò
    2 punti
  4. Buon pomeriggio a tutti Ho aperto questa discussione come invito agli appassionati della monetazione del Grande a inserire gli esemplari più interessanti dal punto di vista estetico e anche per rarità, sia posseduti sia visti in giro. E questo indipendentemente dal metallo, quindi dai distateri ai bronzi. Questo mio tetra proveniente dalla Tkalec di Zurigo dell'ottobre 2007 penso sia adeguato ad aprire la galleria, anche perché Martin Joseph Price ha scelto questa immagine come illustrazione del suo libro più famoso ‘The Coinage in the Name of Alexander the Great and Philip Arrhidaeus’. La zecca è di Tarso, in Cilicia, e il periodo c. 323-317 a. C. Leggiadra la Nike in volo a destra nel campo a sinistra. La catalogazione è Price 3042a in quanto, oltre al monogramma sotto il trono, è presente una sigma maiuscola in esergo. apollonia
    1 punto
  5. Concorso per la pubblicazione on-line di studi numismatici su monete o medaglie dell'Italia meridionale per gli utenti di LaMoneta.it ideato e proposto da Francesco77 Con questo concorso si vuol dare la possibilità di essere premiati a tutti coloro, utenti nuovi compresi, che vorranno pubblicare on-line studi di numismatica e medaglistica. Tramite questo bando, il curatore di questa sezione, in collaborazione con lamoneta.it, desidera premiare i primi quattro articoli migliori. Modalità Partecipare è semplice, basta scrivere un articolo di carattere numismatico riguardante monete o medaglie dell’Italia meridionale, in formato pdf, word o openoffice ed inviarlo al comitato editoriale all’indirizzo e-mail [email protected] entro e non oltre il 14-02-2011. Votazioni Gli articoli verranno pubblicati contemporaneamente e nello stesso momento in formato pdf in apposita sezione entro e non oltre il 21-02-2011 e saranno pubblicati senza che questi siano modificati o corretti da alcuno. Gli articoli potranno essere votati dalla loro pubblicazione sul sito per 15 giorni, entro e non oltre il giorno 01-03-2011. Il sistema della votazione è molto simile a quello del “sondaggio” ed ogni utente potrà esprimere il proprio voto cliccando accanto al titolo dell’articolo. Potranno votare tutti gli utenti che avranno uno storico di almeno venti (20) messaggi alla data del 14-02-2011 come da contatore del forum. Finite le votazioni, tutti gli articoli saranno spostati e consultabili nella sezione “Articoli” del network. Premi 1o classificato: il volume “Salvatore D’Auria. IL MEDAGLIERE – Avvenimenti al Regno di Napoli e Regno di Sicilia. Napoli, 2006” e abbonamento annuale a MONETE ANTICHE 2o classificato: “Studi di numismatica del Dr. Giovanni Bovi. A cura di Luisa Mastroianni Bovi (1934-1984). Napoli, 1989” e abbonamento annuale a MONETE ANTICHE 3o e 4o classificati: Telefono cellulare, marca Motorola, modello Motofone F3 e abbonamento annuale a MONETE ANTICHE I premi si intendono nuovi. In allegato vengono riportate le immagini degli stessi e saranno spediti da Francesco77 al diretto interessato come Paccocelere3 entro e non oltre quindici giorni lavorativi dalla premiazione (18-03-2011). Regole per la partecipazione Possono partecipare al concorso tutti gli iscritti regolari del forum. I lavori dovranno riguardare studi nuovi e mai pubblicati precedentemente e riguardanti monete o medaglie dell’Italia meridionale dalla caduta dell’Impero Romano d’Occidente (476 d.C) alla chiusura della zecca di Napoli (1867). Nei lavori potranno essere prese in considerazione tutte le monetazioni delle città un tempo parte dell’Italia meridionale, e precisamente da Cittaducale alla Sicilia. Ogni autore potrà avvalersi dei vari thread del forum Lamoneta utilizzando gli argomenti in essi e riportare in bibliografia il titolo della discussione con relativo link. Per garantire il corretto svolgimento delle votazioni gli articoli vanno sottomessi con il seguente formato: la prima pagina deve contenere solamente il titolo dell'articolo e il nome dell'autore (o degli autori) e relative mail di contatto la seconda pagina dell'articolo deve contenere nuovamente il titolo e il corpo dell'articolo con le immagini a seguire il nome dell'autore o degli autori non deve apparire in nessuna altra pagina ad eccezione della prima La prima pagina verrà rimossa nella versione pubblicata online per le votazioni per permettere una valutazione degli articoli il piú obbiettiva possibile. Ogni autore potrà firmare il proprio articolo con il proprio nickname di Lamoneta con l’aggiunta facoltativa del nome e cognome anagrafico. Consigliamo agli autori quest’ultima aggiunta in quanto gli articoli più interessanti saranno certamente citati nella bibliografia di futuri studi di numismatica. Per garantire la correttezza verso tutti gli autori, è vietato pubblicizzare sul forum o altrove la paternità gli articoli in fase di svolgimento prima della chiusura delle votazioni, eventuali thread o interventi che turbino il regolare svolgimento del concorso saranno editati dallo staff. Il presente regolamento verrà pubblicato nell’apposita sezione e i vari utenti o autori potranno interagire tra loro o con lo staff al fine di richiedere pubblicamente delucidazioni sulle modalità del concorso. Resteranno invariate le restanti attività del forum e della sezione.
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  6. Buongiorno a tutti, sono nuovo di questo forum e non mi intendo molto di monete antiche... Un mio parente Mantovano mi ha regalato questa moneta che ha trovato le vecchie cose di suo padre, io ho provato a cercare in rete e mi sembra una Moneta del ducato di Mantova che si può datare attorno alla vine del 1400, ma essendo un profano del mestiere non vorrei dire qualche baggianata... Il peso della moneta è intorno ai 9 gr. ma avendo usato una bilancia da cucina non posso dire i decimi di grammo... Qualcuno mi può auitare? Grazie ;) PS io ho caricato le fotografie ma dovendo stare nei 65K complessivi mi sembrano piuttosto piccole XD se c'è un modo per renderle migliori...
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  7. Ciao Il tuo esemplare mi sembra un bb pieno peccato che la A di Ferdinando sia un pó consumato. Per quanriguarda la particolaritá mi sembra che tra IV e SIC manca un punto. @Francesco77 la discussione potresti chiamarla " alleniamoci con le conservarzioni delle monete Napoletane" Salve,posta una delle mie in bassa conservazione ,la A di Ferdinando è uguale .Quindi non usura ma un difetto di conio. Ciao.
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  8. Il mio catalogo la porta addirittura a 110 euro in MB, ma non è questo quello che conta, è pur sempre un 50 lire Strinhger Sacchi matrice del 1914, su ebay, mi sembra all'inizio del mese scorso, una in simili condizioni (se non peggiore) è stata aggiudicata per 28,50 euro. Se la dovessi comprare io stesso magari non spenderei più di 10/15 euro (spedizione compresa), ma forse dico questo perchè c'e' l'ho già. E' pur sempre un valore attribuito soggettivamente senza tener conto di quello che altri sarebbero disposti a spendere per questo tipo di banconota.
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  9. E' inutile girarci troppo intorno, come dice paolino se uno acquista monete classiche senza porre abbastanza attenzione su chi vende si rischia una perquisizione, se uno compra delle monete Borboniche, non corre particolari rischi, poi se uno è sfigato può capitare di tutto, ci sono tantissimi collezionisti che vendono le monete doppie è anche un peccato rinunciare al piacere di cercare una moneta ad un prezzo adeguato, chiaramente la voglia da parte mia è passata ma non nego di aver fatto anche degli ottimi acquisti in svariati anni su ebay.
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  10. Ciao a tutti ricambio il feedback molto positivo a fabrizio edit fabriven. Persona seria e molto disponibile. Buona domenica a tutti Un grazie anche a Sagida per il lavoro che sta facendo. Gustavo
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  11. Condivido. Ad essere generosi anche q. SPL. Bell'esemplare Daniele, la rarità ne porta in alto il valore.
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  12. vi allego una salvs reipvblica di Giovanni 423-425 per farvi vedere come lo stile di qusta sia piu simile alla moneta postata rispetto a quella di teodosio http://www.acsearch.info/record.html?id=153968
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  13. Egregio utente, tutti possono commettere degli errori e il forum non è certo l'inquisizione però a volte bisogna avere anche l'umiltà di scusarsi. Cordialmente Diabolik73
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  14. Vede, gentile signor Tizio, c'é una sottile quanto sostanziale differenza tra cessione a prezzo di costo e cessione con guadagno; la prima è accettabile, perché non fatta per fine di lucro, la seconda invece è inaccettabile in quanto il regolamento d'uso di laMoneta.it non permette il fine di lucro, tantomeno se occulto. Quanto a me, la questione la considero chiusa, e presto sarà chiusa anche questa discussione. L'utilizzo del suo nome, reale o meno che sia, non adombra dati personali carpiti con l'inganno, bensì il solo utilizzo del suo nickname, che Lei ha scelto. A Lei ora la scelta di come comportarsi nelle prossime interazione con laMoneta.it ed i suoi utenti. Grazie per la collaborazione.
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  15. Poverina... :) azzardo una SALVS REI PVBLICAE
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  16. ciao Jagd - il 1921 non c'è sul catalogo, ma purtroppo si vede poco ......
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  17. "E poi perchè uno dovrebbe preoccuparsi di quanto costa? Il COLLEZIONISMO e non l'investimento nasce da un sentimento viscerale e non di testa e quindi uno paga cio' che gli piace al prezzo che gli piace." Parole giuste da spirito puro con fondi illimitati Per noi poveri e gretti mortali stipendiati (ancora per quanto ?) qualche volgare problemino c'è
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  18. ... mi sono divertito a cercare di ricostruire la legenda del quartaro genovese che io ci vedo sotto ... il mio commento è ... che non ho la mano ferma come una volta ... Saluti
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  19. Su su gente...cosa è tutto questo animo in questi giorni?? :) C'è gente che dice che il Forum è morto... ma dove? Rispondo io... Calmiamoci e sopratutto rispettiamo le idee altrui, non comprendiamole, facciamo fatica a sforzarsi di pensare di poterle comprendere ma non giudichiamole e rispettiamole. Per quanto riguarda i toni, anch'essi, forse sarebbe il caso di abbassarli...discutere civilmente è la meglio cosa...per tutti... Mirko
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  20. Buonasera Andrea, è necessario aggiungere sia la Coin Card che le monete o è possibile richiedere solo queste ultime? Perché in tal caso io potrei essere interessato e molto probabilmente anche l'amico Democopy.
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  21. "Te la faccio breve. Il reato è andato in prescrizione e questi si lamentano che per questo motivo non ha potuto dimostrare la sua innocenza e che è quindi una vittima. Con frasettina finale che paragona il sistema italiano a quello stalinista." Balle. Il penultimo comma dell'art. 157 del Codice penale (che Vi invito a leggere) prevede che la prescrizione possa essere oggetto di rinuncia da parte dell'imputato al fine di conseguire una pronuncia di assoluzione nel merito. Quindi non è vero che non ha potuto dimostrare la sua innocenza; è vero invece che si è avvalso della prescrizione e non vi ha rinunciato. Saluti. Michele
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  22. ma sono solo io che in soffitta ci trovo solo le ragnatele :(
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  23. Complimenti, Caio Ottavio, per questo splendido lavoro sulla mia dea preferita. :good: Un particolare legato alla dea glaucopide è il palladio che risultava essere un pegno divino che era in grado di proteggere una città. Da Troia giunse a Roma dove si trovava custodito nel tempio di Vesta, da lì poi passò a Costantinopoli e se ne sono poi perse le tracce. Le fonti narrano che si trovi sotto la colonna di Costantino a Costantinopoli. L'importanza della dea per Roma e per i suoi imperatori era legata anche a questo oggetto di potere che riassumeva in sè le origini mitologiche dell'Urbe. Possiamo osservare il palladio nella raffigurazione del seguente vaso greco che rappresenta Ulisse e Diomede che lo sottraggono alla città di Troia. Enrico :)
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  24. Provo a spingermi un poco oltre (poi il futuro ci dirà se questa ipotesi +A.I.T.O.n.. ["n" minuscola)] / A V R IE possa essere sensata o sia una castroneria, al caso naturalmente mi sottopongo al pubblico ludibrio :hi: ). Notiamo che: - innanzitutto i tondelli hanno una forma molto particolare, fondamentalmente conica, e di spessore caratteristico; ciò suggerisce una tecnica produttiva forse un poco "sui generis" rispetto alle emissioni associabili (intendo in area mar-ligure / nord-tirrenica e forse prima metà del sec. XIV, che si sposerebbe bene col Doria; come vedete l'espormi al potenziale pubblico ludibrio continua... :-) ); su tale aspetto, per ora nessuna particolare altra considerazione da fare; - gli esemplari, da immagini ma anche da esame diretto, non paiono di lega; il materiale non pare cioè essere neppure a bassissimo titolo; si tratta di una mera illazione, naturalmente; a titolo di esempio e per confronto, gli effetti visivi su alcune vilissime emissioni della zecca di Savona che hanno un contenuto (accertato analiticamente) attorno a 50-70 millesimi, sono però diversi (si percepisce una certa differenza, per quanto, appunto, non si possa allo stato attuale che parlare di una semplice impressione); questi esemplari alla gran "A" paiono cioè, a vista, decisamente in rame; - riagganciandomi al quesito sulle analogie, noto un bisante inquartato, come sui cd. "denari imperiali" di Savona (analiticamente in rame, e forse quarti di denaro); il bisante è nel secondo angolo in entrambi i casi. Che si tratti di emissioni a nominale identico (quarti di denaro a corso forzoso; magari non a caso, ......)? Ogni promessa è debito: prima o poi nero su bianco tutte queste considerazioni, legate, per quanto possibile, da un filo logico organico e filtrate dall'indispensabile sostegno di mb :-) a presto
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  25. non è pericoloso comprare in sicilia.....è pericoloso comprare da chi non ti rilascia uno scontrino o una fattura e non è in regola. quindi è pericoloso comprare ovunque se si compra in maniera "avventurosa". il giro di vite ben venga....ovunque..... l'assioma comprare monete in Sicilia uguale guai...è pericoloso....offensivo......per tutte quelle persone che vivono e lavorano onestamente in questa terra. i guai si passano ovunque o si passeranno... quando si comprano cose che valgono 100 a 30. poi però si viene sul forum a piangere..... e a gridare all'ingiustizia......alla dittatura.... alla legge sbagliata......o cose simili. è un mondo che ha i suoi problemi...ma più di tutti i problemi li hanno i collezionisti "ingordi" che per un miserevole affare si giocano collezione e dignita. cordialmente un saluto dalla Sicilia.
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  26. Ciao Caio, ottimo come al solito! :good: Un altro imperatore fissato con Minerva era Domiziano (lo so, vado un po' :offtopic: rispetto al titolo ma può esser utile ricordarlo...) DOMITIANUS Augustus. Aureus, Rome mint, AD 87. IMP CAES DOMIT AVG·GERM P M TR P VI. Portrait head, laureate, r.; dotted border. Rv: IMP XIIII COS XIII CENS P P P. Minerva, helmeted, draped, advancing r., brandishing javelin and holding round shield; dotted border. RIC II² 503 (Berlin specimen as reference); BMCRE -; BN -; Hunter -; Mazzini Coll. -; Calicó 885 (drawing); C. 216 corr. (without GERM). 7,48g. St. 7. Extremely rare. Traces of mounting; otherwise, about extremely fine. DOMITIANUS d=21 mm Aureus, 90-91 d.C. DOMITIANVS - AVGVSTVS Testa lareata a destraRv. GERMANICVS COS XV. 7,62 g. RIC 173, 162. C. 151. BN III, 261, 161. Raro. ed è rappresentata nelle scene dei Congiarium di Nerone: NERO. 54-68 AD. Æ Sestertius (26.13 gm). Rome mint. Struck circa 64 AD. NERO CLAVD CAESAR AVG GERM P M TR P IMP P P, laureate and bearded head right, aegis at point of bust / CONG I DAT POP, S C in exergue, Nero seated right in curule chair on raised daïs; official seated right, before, drawing tessera from container and handing it to figure climbing ladder left and extending hand to receive it; child standing behind; statue of Minerva standing left on pedestal, holding owl and sceptre and Liberalitas standing facing, holding abacus and extending hand, on daïs behind. RIC I 153; WCN 98; CNR XVIII, 787 = Mazzini 69 (same obverse die); BMCRE 136 var. (obverse legend); BN 275; Cohen 69. Good VF, nice even, brown patina, very minor roughness at point of bust. Curiosamente, entrambi la rappresentavano... ma non l'ascoltavano... :D Ciao Illyricum :)
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  27. Io uso un monetiere e non riuscirei mai a mettere le mie monete in raccoglitori, li trovo davvero antiestetici... devo dire che però collezionando classiche, i numeri sono minori e anche mediamente la conservazione... amo vederle posizionate nei vari scompartimenti di velluto... Uso quelli di zecchi che sono molto belli, anche se ultimamente ho il trip dei vassoi con gli scompartimenti circolari invece che quadrati, mi piacciono molto quelli realizzati da questo artigiano inglese http://coincabinets.com/coronet.html prima o poi li compro e trasferisco la collezione.. M :P
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  28. FDC = Fior di Conio (la moneta si trova nello stato in cui era uscendo dal conio perché non ha praticamente circolato. Quindi nessuna traccia di usura è visibile ed i rilievi delle figure presentano 10/10 di metallo. Può avere difetti di conio e segni di contatto, anche sul bordo, dovuti alla produzione delle monete). Sposo questa definizione. Dipende poi dall'epoca in cui la moneta è stata coniata e da come negli anni è stata conservata. Vi faccio un esempio:acquistai dei 120 Grana Ferdinando II di Borbone in conservazione ,secondo me Fdc,ma avevano segnetti sui fondi e delle impercettibili consunzioni=è eccezionale trovare monete di 150 anni(nel mio caso) così ben conservata e ciononostante avesse quelle particolarità che ho evidenziato, secondo me le monete non avevano circolato ed erano forse frutto di una conservazione poco attenta. --Salutoni -odjob
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  29. Ciao Luigi, sul MEC la moneta è riportata tra quelle incerte ma attribuita da altri generalmente a Gaeta o Capua, l'area comunque dovrebbe essere quella dei follari salernitani. L'oggetto che si vede al rovescio è stato descritto come un abito di Cristo oppure uno schienale o lo schema del porto di Catania, ma nessuna di queste interpretazioni è ritenuta soddisfacente. Solitamente si trova ribattuta sui follari di Gisulfo II e una volta su un follaro di Roberto il Guiscardo; a sua volta c'è un esemplare ribattuto da Ruggero Borsa. Per questo la moneta dovrebbe essere datata tra Roberto il Guiscardo e i primi anni di Ruggero Borsa e potrebbe essere attribuita a una zecca non ancora identificata. Ho parlato in passato con Bellizia di questa moneta e lui si dice certo che è di Salerno, sia per lo stile, sia perchè gli esemplari da lui esaminati personalmente erano stati ritrovati su territorio salernitano e anche perchè sembra che, ad ora, non si conoscono monete di Salerno ribattute su follari di Gaeta, Capua e Napoli. E' probabile che tra Salerno e queste ultime città, la circolazione di monete in rame ad uso locale, era quasi inesistente e il fatto stesso che le ribattiture o la reimpressione di queste monete siano solo riconducibili alla zecca salernitana, fà pensare che questa misteriosa moneta, sia stata battuta proprio a Salerno. Lorenzo
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  30. Ricordo che c'è un post nella sezione identificazioni che suggerisce il modo migliore per inserire una richiesta. Buona fortuna! P.S.: prima di chiedervi perché nessuno identifica le vostre monete, provate a dare un'occhiata alle immagini che avete postato. Forse sono riconoscibili solo da Giucas Casella...
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