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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/04/12 in tutte le aree
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Per uccire di queste monete,suberate volrebbe ritornare su queste monete del Gruppo.. V.. sottogruppo ..a.. ( Bald )chiamate d'ora in poi " crescente con punta sottostante"........peso 0.6g diam 15mm,.per il piacere delli occhi............;................; ...............a prestu3 punti
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Ripropongo anche qui il calcoletto che ho illustrato altrove in discussione analoga. In questi ragionamenti trascurate sempre l'inflazione. Si consideri un investimento fatto il primo gennaio 1971 (la tabella di cui sotto non va più indietro). Considerando ogni forma di spesa, abbiamo investito 6.000 lire cioè 3 euro (semplifichiamo). Prendo per buoni questi prezzi, non so quanto costasse un marengo nel '70. Smobilizzato l'investimento il primo gennaio 2011, abbiamo realizzato, al netto di spese e di tasse pagate, 230 euro. Andiamo sulla tabella e verifichiamo che 1,05 unità al 31 dicembre 1970 valgono 17 unità al primo gennaio 2011. I nostri 230 euro valgono pertanto rapportati al 1971 (3 euro * 17/1,05)=48,57 euro. Il reale guadagno è pertanto di 181,43 euro in 40 anni cioè circa il 27%. Fonte: http://www.albanesi.it/Finanza/inflazione_italia.htm2 punti
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Grazie, bellissimo esemplare, con legenda pulita e ben leggibile, ho subito colto l'occasione per metterlo nel catalogo, insieme al "falso" come suggerito da Bavastro, http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEIAN/1 e ovviamente approfittando della tua generosità di dar modo a tutti di conoscere questi denari con varianti, secondo me, molto rare. Come mi piace l'arco staccato dalla colonna (o il ramo della palmetta? ....perchè prima o poi palmetta diventa, o no?) e quello stranissimo apice della lettrera N di CVNRAD1 che va "infilzare" la successiva R. Bellissimo e complimenti cumpà, ....a prestu1 punto
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NO, NON E' CHE HANNO LASCIATO PERDERE LE ALTRE VOLTE PERCHE' ERA DI POCO VALORE, TI ERA SEMPLICEMENTE ANDATA BENE O IL SISTEMA DI SPEDIZIONE ERA DIVERSO E NON TRANSITAVA ALL ' UFFICIO IMPORTAZIONE. Ma è possibile che 2012 ancora non si sa che qualunque merce che abbia un valore economico dichiarato DEVE sottostare all'applicazione di dazi e balzelli vari, DOVUNQUE esso vada a destinazione? Ma stiamo scherzando? Ma perché, credete che se spedite qualcosa in USA che abbia un valore assicurato o dichiarato, la dogana USA non faccia pagare il dazio a chi l'ha importatata? Ma dove è ,e perché è, tutta questa sorpresa se ti chiedono di pagare ,giustamemnte, dei dazi di importazione? La prossima volta la compri da un venditore italiano e così la paghi lo stesso prezzo che quella comprata all'estero e importata regolarmente con tutte le relative spese e gabelle. Troppo comodo comprare all'estero pagare meno e fidare che nessuno ti chieda mai conto o ti applichi i dazi, in questo modo i venditori locali sono tagliati fuori e in maniera illegale e sleale. Compra da dove vuoi ma non stupirti se poi devi pagarci le spese...è una cosa che , se si compra all'estero, VA SAPUTA, PROPRIO PER NON TROVARSI A FARE FIGURE DA CIOCCOLATAIO COL VENDITORE DI TURNO, CHE SARA' RIMASTO SICURAMENTE MOLTO CONTENTO, DI SAPERE CHE RICEVERA' IL PACCO INDIETRO, DOPO AVER PAGATO PER SPEDIRLO, SOLO PERCHE' CHI L'HA COMPRATO E' COSI' DIGIUNO DI REGOLE DI BASE DEGLI ACQUISTI ESTERI DA NON SAPERE CHE ESISTONO I DIRITTI DI IMPORTAZIONE SU TUTTO....E QUESTO ANCHE SE, FACENDO BUON VISO A CATTIVO GIOCO, TI AVRA' DETTO DI RIMANDARE TUTTO INDIETRO SENZA PROBLEMI. Ma un minimo di interessamento preventivo, prima di lanciarsi a corpo morto, no,eh???!1 punto
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Markianopolis Moushmov 748a Severo Alessandro e Giulia Mamaea AE29 di Markianopolis. Legato Giulio Gaetulicus. Busti fronte / P I8L GET8LIK8 MARKIANOPOLITWN , Tyche a destra in piedi con cornucopia e timone, E a destra. Testo dovrebbe essere Alessandro Severo1 punto
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Si tratta di un evento storico importantissimo nella storia cinese, se non sbaglio del 208 d.C. In particolare rappresenta il fulcro del periodo cosiddetto dei Tre Regni, un periodo storico molto amato in Cina sin dal '400. Il racconto dei Tre Regni è illustrato, in maniera romanzesca, ma in buona parte fedele alla realtà, nel "Romanzo dei Tre Regni" di Luo Guanzhong (un'opera colossale), da cui sono stati tratti svariati adattamenti televisivi e cinematografici (l'ultimo nel 2009 ad opera di John Woo, intitolato Chi Bi, o The battle of Red Cliffs, da cui è tratto il mio avatar) ed anche videoludici (il gioco Eidos-Sierra I Tre Regni e la serie di videogiochi di combattimento Dinasty Warriors). Il film a me è piaciuto molto; è un film di guerra, più che storico, ma i costumi e la caratterizzazione dei personaggi è ben fatta. In breve possiamo dire che alle rosse scogliere si scontrarono Cao Cao, signore della guerra che aveva preso il potere come protettore dell'imperarore Han, contro gli altri due signori della guerra Liu Bei (parente dell'imperatore) e Sun Quan.1 punto
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Il ritratto è simile a quello presente nella monetazione per il Regno di Sardegna. L'unico nominale compatibile con le dimensioni è quello da 50 cent. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-VE1S/01 punto
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ecco al asardo un passaggio di cronica del epoqua.....vendere castelli era abbastanza corrente pa l'epoqua....1 punto
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complimenti bav,un piaccere legerti.......queste ipotesi tengono strada.....se me permeto....tutte queste monete,scambiate al peso,se non mi sbaglio alla livra erano pure usate a comprare castelli.....si,perche e accadutto molte volte che questi castelli scambiavano di mano,non soltanto con battaglie,ma pure con contributi monetali.....allora su tanti livre di monete d'argento,o misture,certe potevanno passare e essere emesse con giusto il colore argentato da falsari isolani,ma perche no da falsari officiali?? ritrovandossi cosi ogni pocci di queste monete nel circolo monetale del isola....!! perche,quel lavoro di cognio,mise a cantu il cerclo non perlinato o sfrigiatu..ma liscio ,di qualita esezionale ,doveva avere un prezzo per il gravore.....mestiere quantunche che necessitava instrumenti,e tecnica non date a tutti.... ...senza parlare del bagno datto per renderle argentate.... un ipotesa di piu che penso possa tenire strada..... :lol: .1 punto
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Non ho trovato monete leggibili in reter, Ti posto per comparazione l'immagine dal catalogo ciao Jagd1 punto
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http://www.anu.edu.au/asianstudies/decrespigny/gos_ch4.pdf Tratto da qui: http://www.anu.edu.au/asianstudies/decrespigny/gos_index.html1 punto
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Su wikipedia italia non c'è molto ma qui mi pare che la voce contenga numerose informazioni, riferimenti bibliografici compresi: http://en.wikipedia.org/wiki/Battle_of_Red_Cliffs1 punto
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La monetazione dei Savoia, forse, non reggerà il confronto, in quanto a bellezza, con quella degli stati coevi (Mantova, Stato Pontificio ecc.), ma ha il fascino della continuità: nel dipanarsi dei secoli, le monete sabaude sono fedeli testimoni del percorso intrapreso da questa dinastia, da Umberto Biancamano fino a Vittorio Emanuele III, dalla Contea di Moriana al Regno d'Italia.1 punto
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ciao, carina l'ipotesi di dizzeta, mi è venuto lo spunto per raccontarvi la mia idea fantasiosa sul falso storico ritrovato. dove poteva essere prodotto? A Genova? In Corsica? E' un momento di transizione storica. La Corsica è ancora Pisana, ma per poco e non è ancora Genovese, tranne Bonifacio. I Corsi pur di levarsi i pisani come padroni, auspicano la protezione di Genova che lasci loro l'autonomia delle loro leggi. Magari con la legge del posto, i falsari non rischiano la pelle. Magari la legge Corsa non perseguisce i "foresti" e comunque i Corsi non hanno una loro moneta, quindi non c'è una apposita legge, che la protegge dai falsari. A un certo punto arrivano anche gli Aragonesi. Insomma "più gente entra, più bestie si vedono" l'isola è il posto ideale per spacciare monete, con buona probabilità che siano prese per buone. Si tratta di mettere su una zecca abusiva. Ci vogliono punzoni e tondelli, non necessariamente fatti a Genova. Il trasporto da Genova è rischioso, c'è sempre qualche spia in agguato. Invece un fabbro locale avendo gli originali, può produrre tondelli e punzoni, con le inevitabili piccole differenze. L'argento può arrivare dalla Sardegna, via Bonifacio. Poi le monete si possono anche battere in uno dei tanti bricchi dell'isola. Il fabbro in genere lavora sul grande, falci, falcetti, pale... sul piccolo non è pratico, sarebbe meglio un esperto, ma a Bonifacio c'era una zecca... Non è detto che il falsario sia genovese, può essere pisano e batte monete genovesi per non incorrere nella legge antifalsari dei pisani. O magari è Corso... :rolleyes: spero di non avervi annoiato. piuttosto, sarà il caso di inserire nel Catalogo, le foto dei vari falsi? Al momento c'è ne è una.1 punto
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Detto tra noi,Monti può toccare tutto tranne le monete da collezione anche valessero 100.000 euro e lo sa bene,lui ha insegnato finanza ed economia all'Europa e agli USA,sta manovra è ridicola anche per lui.So per certo che diverse cose che avrebbe voluto fare non le ha fatte perchè partiti e sindacati hanno fatto muro tutti insieme.Basta pensate che io sono andato a dormire il 4 dicembre 2011 dipendente di un ente e il lunedi mattina ero stato soppresso e il mio "padrone" era diventato l'INPS.Questo/i non hanno pensato ai problimi derivanti dal calcoli pensionistici e previdenziali molto diversi,come unificare il personale di 3 enti diversi,licenziare 600 persone in 2 anni...hanno detto "ho 3 poli previdenziali,come risparmio ? Ne sopprimo 2,ATTENZIONE NON ACCORPO MA LI SOPPRIMO, e risparmio tot.Poi di come si organizzeranno è del tutto relativo,io devo fare cassa.Io funzionario con qualifica quasi apicale a 44 anni sono un pò preoccupato,ma quello di frnte a me che il 2 febbraio 2012 andava in pensione con 40 anni di contributi...deve stare seduto di fronte a me almeno x 2 anni.Del discorso fatto ieri non so avete capito che un Commesso del Senato ha monete che non può trovare il Dirigente della mia sede che peraltro compra Rolesss che dopo 2 mesi perdono il 30 % del valore.Quante discusioni sugli investimenti sicuri,spuntano collezionisti di monete come i funghi o di francobolli o banconote.Io ho la passione per la numismatica e vedere gente che non sa neanche chi fosse Umberto I,quanto mi rode.1 punto
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E, infine, alcune delle monete cinesi circolavano all'inizio del 20° secolo. :) v. ------------------------------- And finally, some of the Chinese coins circulating early in the 20th century. :) v.1 punto
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Bene, mi pare che siamo tutti d'accordo che questo ultimo esemplare di corso sia un falso d'epoca, per quanto fatto molto meglio degli altri soprattutto al D/ a parte i cerchi e la N, come già notato. Al rovescio invece pare anche a me che abbia punti di contatto con gli altri visti in precedenza (quelli spesso piegati, per intenderci), per forma delle lettere in REX e per posizione - in pratica - della doppia interpunzione. In effetti però tutti questi pezzi, realizzati più o meno bene, presentavano evidenti errori o variazioni di interpunzione, oltre a particolari più minuti, e come ce ne accorgiamo noi oggi dovrebbero essersene accorti anche a quel tempo, se non tutti almeno i più "avvertiti". D'altro canto non mi pare possibile neppure la soluzione proposta da Corso: non bastava certo spostare un punto per non essere accusati di aver falsificato una moneta che a tutti gli effetti appare di conio genovese, avendo tra l'altro un intrinseco assai inferiore. E dunque? Voi cosa ne pensate? Per il denaro ancora precedente (post 1008-1009!) confermo quanto già detto da fra e lollone...e per quello che è rimasto di pregresso vedremo nei prossimi giorni. Un caro saluto a tutt* MB P.S. Qui siamo meno celebrativi che altrove, ma insomma tra la fine dell'anno trascorso ed all'inizio del nuovo si può fare un poco un bilancio: in questa discussione grazie alla partecipazione di tutt*, di qua e di là dal mare, fino alla terre russe e francesi, oltre che alla nostra beneamata Corsica, abbiamo raggiunto più di 27000 letture e 1020 risposte, postato un numero elevato di esemplari, rifatto un pezzo di seriazione e di catalogo-online dei denari e proposte numerose novità, falsi compresi. Un grazie di cuore e complimenti a tutt* coloro che vi partecipano e/o che ci leggono :) .1 punto
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ciao tieni presente che questa dracma con al D/ Atena ed al R/ al centro un astro con attorno 2 delfini, correttamente attribuita al periodo di Dionisio I di Siracusa (anche se in alcuni cataloghi di vendita è riportata ancora come Timoleontea ....), per oltre la metà del IV secolo ha circolato nel mediterraneo, venendo inoltre riconiata da varie poleis o comunità di mercenari. Non saprei quantificare quante potrebbero esserne state coniate, ma di sicuro moltissime, pertanto non è di certo rara, ai giorni nostri ne sono arrivati parecchi esemplari, infatti nelle vendite se ne vedono spesso, ed anche i prezzi credo, sono a volte un po alti perchè è comunque una moneta con una certa imponenza e peso (varia dai 26 gr. ai 36) e ricercata da chi colleziona bronzi siciliani. Nello specifico delle 2 monete da te postate, sicuramente la prima è stata giudicata migliore, anche se ha certamente subito un intervento di pulizia che ha cmq intaccato in certi punti i rilievi dell'Atena e dei campi, lisciandoli anche eccessivamente (proviene forse da vendita tedesca?). Nel secondo caso, non mi sembra sia falsa, la conservazione è leggermente inferiore, ma sicuramente piu reale. Personalmente tra le 2, avrei preferito la seconda ..... ciao sku1 punto
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Benvenuto in questo mondo, il mio maestro mi diceva sempre: impara a conoscere e a valutare le monete che ti capiteranno nelle tue mani con il tuo cervello, gli altri pareri o opinioni rimarranno tali e se ascolterai loro, non imparerai mai. ;)1 punto
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salutoni pa....... :D un altro bello esemplare imblematico.......sembreno tutti di la stessa matrice......... :o croce con un quarto punzonato.......lettere simile... :rolleyes: un po presto per concludere qualcosa......ma lascio esperti in osservazione per conclusione........ :lol:1 punto
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Nonostante i vantaggi indiscussi, che le nuove tecnologie hanno apportato allo studio della numismatica, credo che sia ancora impagabile il piacere provato nello sfogliare un bel libro... Per fortuna una cosa non esclude l'altra, ma si completano a vicenda.1 punto
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Intanto Buon Anno di cuore a tutti, poi scusate se mi intometto in questa discussione ex partibus infidelium della storica nemica Venezia (che peraltro era nemica anche di Padova, dove vivo, a dir la verità), ma il tema dell'introduzione della moneta grossa mi ha sempre, come dire, 'acchiappato' parecchio, dai primi anni '90 quando mi occupai della cosa. E poi mi piace mettere un po' di pepe nella discussione, contribuendo ad evitare che questo inizio d'anno così tristanzuolo possa coinvolgere questa isola felice, anticipando un tema che ho trattato anche nella recensone del magnifico volume di Mombalda sulla zecca di Pisa. Pepe perché lei ancora lei non sa cosa ci ho scritto (non mi ricordo neppure se le ho confermato di averla poi scritta sul serio) e sicuramente avrà il diritto di prendersela nel vederselo in parte anticipato qui :nono:. Mi riferisco al quesito posto riguardo alle ragioni delle caratteristiche metrologiche e del valore dei grossi di Genova, ragioni che poi sono state solo ricercate nei rapporti con il denaro. Può darsi che sia così, però la mia opinione è che i grossi non furono introdotti per integrare i precedenti denari, ma per sostituirli soprattutto nel mercato internazionale, e quindi uno stretto rapporto metrologico fra le due monete appare assai improbabile, ed in effetti le fonti, quando lo documentano come a Venezia ed Ancona, sembrano attestare che questo rapporto non ci fu. Quindi secondo me la caratteristiche dei grossi vanno individuate esclusivamente nel mercato internazionale, ed il fatto che quasi tutte zecche del Regnum Italiae, pur avendo valute diversissime, batterono grossi da 1,4 ed 1,7 g di ag mi sembra supporti questa mia idea, Comunque anche riguardo a Genova ed alle zecche toscane io ho fatto delle ipotesi sull'origine metrologica dei grossi, dapprima in modo molto cursorio in una saggio uscito nel Quaderni Ticinesi del '94, poi in modo più approfondito in un recente lavoro che è disponibile in internet (credo basti cercare Saccocci, Assemani, argento, grossi). Quindi ora è chiaro, lo scopo di questo intervento è biecamente quello di aumentare il numero dei miei possibili lettori. Di questo mi scuso, e cerco di farmi perdonare, soprattutto da Monbalda, con un bel brindisi al Nuovo Anno :beerchug: Andrea1 punto
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Per concludere dico che negli anni seguiranno alcuni decreti di modifica fino a una nuova legge nel 1939... ma alla fine mi pare che si paghi ancora il dazio sulle monete importate dall'estero giusto??? :) Quando ho letto per la prima volta questi passi che vi ho riportato non ho potuto non sorridere pensando alla situazione attuale dei collezionismo in merito al problema dei famosi 50 anni...(che poi spulciando velocemente una di queste leggi viene fuori anche lì un limite a 50 anni prima per non ricordo quale tipologia di oggetti, probabilmente è un numero che piace ai nostri governanti) Ma siamo ancora in Italia dopo tutto no? Saluti e spero abbiate gradito o almeno non avervi annoiato... Simone PS non ritrovo il passo ma la RIN in un trafiletto si lamenta anche del fatto che alcuni collezionisti abbiano richiesto di rimanere anonimi perchè magari appartenenti ad ambienti istituzionali e quindi intimoriti per possibili "ritorsioni" lavoratiive...1 punto
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Bravo Claudio, ha posto una bella domanda, tutt'altro che banale. E in quanto tale, la risposta può essere molto complessa e articolata. Non pretendo di fornire alcuna risposta, neppure lontanamente esaustiva, ma vi voglio invitare a riflettere su una questione spesso molto trascurata. Essenzialmente, la moneta è metallo ridotto ad una certa lega, ad un certo peso, e debitamente impresso con dei conii. Quindi, senza metallo non si può coniare moneta. E se teniamo presente che il credito - l'uso cioè di una moneta "fittizia", fatta di cambiali e di altri strumenti per la virtualizzazione della moneta stessa - è di fatto una realtà recente nella storia più che bimillenaria della moneta metallica, capite subito l'importanza di questo punto. Fondamentale, quindi, per qualsiasi zecca, è l'approvvigionamento di metallo. Nel mondo classico, nel medioevo e nelle età moderna e contemporanea, la disponibilità di metallo ha sempre giocato un ruolo importantissimo. La scoperta di miniere d'argento a Goslar, nel Tirolo e poi nell'America meridionale hanno segnato delle rivoluzioni nella monetazione mondiale, con un aumento impressionante dei volumi realizzati (non a caso per l'epoca medioevale si usa spesso il termine di money famine proprio per indicare la penuria di moneta - su questo invito caldamente a leggere il saggio di Peter Spufford Money and its use in medieval Europe). La politica monetaria di un singolo Stato poi aveva un peso importante, ma anche qui non bisogna sottovalutare alcuni aspetti. Quanto un determinato Stato era in grado di imporre una politica monetaria, e quanto invece era costretto a subirla? Neppure il Ducato di Milano in epoca viscontea e sforzesca, all'apice cioè della sua potenza economica, si poteva ritenere immune da attacchi speculativi che alteravano i corsi delle monete, magari costringendo a svalutazioni o rivalutazioni della moneta, nuove emissioni, o a opportune politiche di pagamento dei metalli preziosi per evitare che questi venissero venduti all'estero e quindi sottratti alla circolazione. Milano doveva sempre stare attenta a come coniava Venezia, o il duca di Savoia, o le zecche svizzere e tedesche. Quanto poi ai volumi veri e propri, dipendeva da zecca a zecca, di anno in anno. Su questo aspetto, magari, ne parliamo con più calma in un altro momento. Adesso temo di aver confuso abbastanza le idee a tutti. Spero comunque di aver creato qualche spunto di riflessione. E.1 punto
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Aggiungo anche i miei ai graditissimi Auguri formulati da Elledi... ... e li affido all'immagine della Cometa di Natale attualmente visibile nell'emisfero Sud: leggo che i suoi ghiacci sono sopravvissuti all'incontro ravvicinato con l'atmosfera solare.... e ora le sue code di polvere e ioni regalano viste mozzafiato ai fortunati dell'altra parte del mondo... Di buon auspicio visto l'anno difficile che ci attende? Direi di sì..., a iniziare dal suo nome: Cometa.... *LOVEJOY* !!!! *Amore-e-Gioia* che auguro a Voi tutti di poter attingere a piene mani in questi giorni di festa!!! AUGURISSIMI di Buon Natale e Felice 2012 a Voi tutti e alle Vostre Famiglie!!!! Valeria1 punto
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